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Il processo di lettura 18 giugno 2011 Ilaria Ryolo

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Presentazione sul tema: "Il processo di lettura 18 giugno 2011 Ilaria Ryolo"— Transcript della presentazione:

1 Il processo di lettura 18 giugno 2011 Ilaria Ryolo

2 Il processo di lettura Meccanismo Coordinazione di
dell’anticipazione informazioni visive e non visive Meccanismo della decifrazione

3 Quali strategie di lettura adottano i bambini?
Conoscenze pregresse Uso del contesto Conoscenza funzione sociale del testo Aspetti quantitativi Aspetti qualitativi

4 Come promuovere nei bambini la costruzione e l’arricchimento di strategie di lettura?
Attraverso il contatto con diversi tipi di testo contestualizzati Copertine libri Contenitori di alimentari Pubblicità Manifesti Riviste, giornalini, fumetti Scatole di giocattoli Album di figurine Attraverso uno specifico lavoro di riflessione testuale

5 Attraverso uno specifico lavoro di riflessione testuale
Come promuovere nei bambini la costruzione e l’arricchimento di strategie di lettura? Attraverso uno specifico lavoro di riflessione testuale ANTICIPAZIONE GLOBALE Anticipazione/previsione del significato complessivo di un testo Promuove l’ascolto Facilita la comprensione

6 Di cosa parlerà? Letizia: questo libro parlerà di Giulio Coniglio Michelangelo: di Giulio Coniglio, della sua mongolfiera e dei suoi amici Adele: il lupo vuole mangiare Giulio Coniglio Michelangelo: secondo me non mangia nessuno, perchè io ho un libro di Giulio Coniglio e l’anno scorso ho letto la storia di Lupo Maestro e quel lupo è proprio lui e non mangia nessuno …… Adele: vogliono mangiare tutte le carote Michelangelo: di più Giulio Coniglio Letizia: perché è un coniglio Laura: tutti i conigli mangiano le carote Laura: questi sono tutti amici ma solo il coniglio vuole mangiare le carote. I conigli sono golosi di carote, anche gli amici le vogliono assaggiare ma Giulio le mangia tutte Michelangelo: in una carota c’è una pozione magica, come dice il titolo, e la carota fa una magia e fa diventare Giulio Coniglio un insetto 4/5 anni

7 Di cosa parlerà? Gaia: o forse lo fa diventare un topolino o una papera, come i suoi amici Gaia: o mi sa che diventa un mangia lupo Michelangelo: … ma no, deve essere qualcosa di piccolo, non grande, perché nelle carote c’è una pozione magica che fa diventare cose sempre piccole Michela: forse diventa un uccellino Michelangelo: …se gli tolgono la carota torna ad essere un coniglio e non più altri animali. Forse la carota era in una laboratorio dove mettono le pozioni magiche nelle carote. Loro entrano in questo laboratorio e c’era tutto buio… tutti iniziano a toccare tutto e Giulio Coniglio dice “Questa deve essere una carota…”…la assaggia e diventa subito un altro animale. Poi se i suoi amici gli tolgono la carota torna ad essere Giulio Coniglio. 4/5 anni

8 Esploriamo il contenitore
Alessia: Dentro il quadrato c'è una palla i pattini a rotelle un succo e un bambino che nuota. Giada: Questo non è un succo è una palla che entra nel canestro. Brave bambine questi sono alcuni tipi di sport (indicando le figure) e di qua ci sono Tutte: I PanGoccioli. Cosa vuol dire secondo voi? Giada: Che avevano tutti fame e si andavano a prendere una merendina. Bianca: Questo qua sta nuotando per andarsi a prendere il PanGocciolo. Giorgia: La palla-canestro va a prendersi una merendina. Tutte ridono. Alessia: No la freccia va dalla merendina al nuotatore vuol dire “Per nuotare bene bisogna mangiare la merendina” c'è scritto.

9 Di cosa parlerà? Alice : Secondo me c’è un papà e due bambine.
Giulia : No, ha i capelli bianchi come gli anziani, come il mio nonno. …….. Giulia : Sì, è il loro nonno, non sarebbero a casa con qualcuno che non conoscono. Hai visto che è una casa? C’è il tavolo con il vaso. Guardate bene i visi di tutti, cosa vi fanno pensare? Francesca : Le bambine sono felici, sorridono! Il nonno invece, è affaticato, magari non riesce a tenerli perché quelle bimbe sono delle monelle. Anche la mia nonna si mette così quando è stanca Classe seconda

10 Di cosa parlerà? Alice : Magari è malato e lo hanno aiutato a guarire.
Amina : Non mi sembra malato. Alice : Guarda ha le gambe storte e le bambine lo aiutano a sedersi sul divano perché è stanco. Giulia : Ma, no ! non c’è dietro il divano; c’è un tavolo con un vaso, non vedi? Alessandro : Hai visto si gratta la testa, mi sembra preoccupato. Alice : Forse i bambini hanno fatto dei dispetti e lui è preoccupato perché non sa cosa fare. Classe seconda

11 Di cosa parlerà? Alberto : Ma no, i bambini non fanno dispetti ai nonni. E’ preoccupato perché non sa cosa fare, magari ha perso qualcosa. ……... Nicolò : Ha ragione Alberto, sicuramente ha perso qualcosa. Anch’io quando mio nonno cerca il telecomando, lo cerco e glielo porto perché lui non si ricorda mai dove lo mette e poi si preoccupa perché non può vedere il telegiornale. Alice : Un po’ tutti i grandi fanno così, anche la mia mamma. Io con mia sorella la aiutiamo a cercare le cose perché lei si preoccupa. Classe seconda

12 Cosa vorrà dire? Che cosa vorrà dire la frase: “Coltiva il risparmio, scegli la natura”? Matteo1: Qui ci sono un bambino e una bambina che bagnano con un secchio una piantina. Alessandro1: Non è un secchio, è un annaffiatoio. Samuele: Scegliere la natura nel senso che non bisogna inquinare. Matteo1: Forse perché c’è qualcuno che rovina la natura. Daniel: Significa che bisogna far diventare bella la natura perché c’è qualcuno che la rovina. Stefano: Vicino alla scritta c’è una lampadina. Classe Quarta

13 Cosa vorrà dire? Classe Quarta
Giorgia: Forse vuol dire che invece di usare le cose meccaniche bisogna usare le cose della natura. Qui si parla di risparmio: ma che cos’è il risparmio? ……. Ma il risparmio secondo voi in questo caso è riferito ai soldi? Stefano: Secondo me significa il risparmio di energia perché si vede una lampadina. ……………….. Torniamo alla nostra frase iniziale. Avete detto tutti delle cose interessanti: chi se la sente di concludere la discussione? Marta: Abbiamo detto che bisogna risparmiare energia spegnendo la luce e tutte le cose elettriche che non servono. Giulia1: E poi usare le lampadine che consumano poca energia. Francesca: Così si risparmiano soldi. Samuele: E poi usare le cose della natura. E quindi i pannelli solari vanno bene! Classe Quarta

14 Attraverso uno specifico lavoro di riflessione testuale
Come promuovere nei bambini la costruzione e l’arricchimento di strategie di lettura? Attraverso uno specifico lavoro di riflessione testuale ANTICIPAZIONE LOCALE Anticipazione/previsione di testi significativi: titoli, slogan, sottotitoli, marche, stemmi… Sposta l’attenzione dal contesto grafico al testo (proprietà quantitative e qualitative)

15 Cosa ci potrà essere scritto?
Guardate questo libro, lo conoscete? Tutti: no Guardiamo insieme la copertina, cosa c’è disegnato? Giorgia: ci sono degli animali Lorenzo: ma ci sono anche delle lettere. Le vedi queste scritte (indica il titolo e l’autore) È vero, bravi, ci sono anche delle lettere, cosa ci potrà essere scritto? (indicando il titolo) Lorenzo: la fattoria! Ma non ne sono molto sicuro… Mi fai vedere come lo leggi? Lorenzo: ma non sono molto sicuro… Qualcuno vuole aiutare Lorenzo?

16 Cosa ci potrà essere scritto?
Lorenzo: ma sì, ci provo (legge alcune lettere) “elle, ci, i, o, e”. non ho capito molto ma credo che se facciamo “fattoria” va bene come titolo Anche secondo voi c’è scritto “fattoria”? Giorgia: sì, sai perché? Perché ci sono gli animali, ma io non so leggere Alessia: ma se guardiamo le figure è più facile! Giorgia: sì, allora è proprio la fattoria! Giorgia: (dopo aver osservato nuovamente gli animali) no, non c’è scritto “fattoria”, forse c’è scritto “circo” perché nel circo ci sono questi animali ………… Proviamo a leggere di nuovo sulla copertina, c’è scritto “circo”, giusto? Giorgia: e no! Lorenzo: ma nemmeno fattoria, non si può leggere proprio (indica col dito il titolo)

17 Cosa ci potrà essere scritto?
Perché non si può leggere? Lorenzo: perché vedi… “fa…to…ria” (indicando le prime lettere) e poi ci sono altre lettere, vedi? Allora cosa ci sarà scritto? Ad esempio qui in alto? Lorenzo: in alto “inizio” e sotto “ascoltate”, è facile! Siete tutti d’accordo? Tutti: sììì! Lorenzo: ma il titolo è meglio che ce lo leggi tu Va bene, se volete tutti vi leggo la storia così sappiamo esattamente di cosa parla

18 Dalle Indicazioni Nazionali
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta: Sfruttare le informazioni della titolazione, delle immagini e delle didascalie per farsi un’idea del testo che si intende leggere

19 Situazione di decifrazione
Situazione: un gruppetto di bambini di 6 anni ha scelto una pubblicità grafica da una rivista di attualità. La pubblicità in questione si riferisce ad una macchina della Micra e nella pagina oltre alla fotografia della suddetta macchina ci sono diverse scritte tra cui la più impattante è proprio MICRA. Proviamo a vedere cosa dice qui (indica la scritta MICRA). Andrea: leggi tu. Io so leggere ma voi conoscete già delle lettere, provateci voi. Antonio: la “enne”. Altri: “enne”. La… Andrea: “a”

20 Questa è “enne”? (indicando la M)
Claudia e Stefano: sì. Guardatela bene… Antonio: no. Alessia: “mmm”…. Luca: c’è una macchina che si chiama “Porche”. Può essere questa? Tutti: no. Perché? Antonio: perché non è uguale a questa (indicando la lettere M). Allora “Porche” non comincia con questa lettera. Cos’è questa (indica la I)? Antonio: la “i”.

21 Poi… Antonio: la “ci”. Alessia: la “r”. Stefano: la “r”. Alessia e Antonio: la “a”. Come si può leggere questa parola? Tutti: boh! Antonio, Andrea e Luca: “m”…”i”…”c”…”e”…”r”…”a”… Come si legge? Claudia: “al”. Antonio: “mi”. Stefano e Claudia: “al”…”al”…. Antonio: la “m”…”i”…”c”…”erre”…”a”… Si legge così una parola? Tutti: no! “m” e “i”…”mi”…”mi”… Luca; “mina”! Antonio: mina? (ridendo) Mina secondo voi? Diversi: sì, mina.

22 ANTICIPAZIONE DEL SIGNIFICATO DI TESTI INTERVENTI DELL’INSEGNANTE
Indagare le conoscenze dei bambini: cosa sanno su un certo tipo di testo (cosa è, a cosa serve, chi l’ha scritto, per chi è stato scritto, perché è stato scritto) Richiesta di giustificazione delle idee espresse dai bambini ma come fate a capire che si tratta di…? Analizzare il contesto grafico (disegni) o materiale (contenitore) in cui è inserito un testo Cosa vedete su questa copertina? Cosa c’è qui dentro?

23 Proporre aspetti non considerati (ad esempio scritte non segnalate dai bambini), così da favorire un’esplorazione globale Oltre alle immagini vedete qualcos’altro? Ci sono altre scritte? Spostare l’attenzione dal contesto al testo Mi avete detto che ci sono delle scritte. Cosa ci sarà scritto qui? Qui c’è una scritta, secondo voi cosa dice? Sarà scritto da qualche parte… ? Mi fai vedere dove c’è scritto… Se qui c’è scritto…qui cosa ci potrà essere scritto? Leggere il testo: per confermare o meno le anticipazioni dei bambini ed arricchire le loro esperienze Informare: quando nessun altro può farlo, quando viene richiesto dai bambini (ce lo leggi?), quando è opportuno per lo sviluppo delle idee

24 SI Monterappoli – 5 anni

25 SI Monterappoli – 5 anni INSEGNANTE: "guardate bambini vi ho portato un librino nuovo, adesso voi lo guardate bene e poi mi dite, secondo voi, di cosa può parlare e cosa può esserci scritto sulla copertina...guardiamolo insieme...cosa c'è disegnato sulla copertina?" TUTTI: "un elefante tutto colorato" IL LIBRO E' STATO SFOGLIATO E SONO STATE DESCRITTE LE VARIE IMMAGINI INSEGNANTE: "riguardiamo insieme la copertina...dove può essere scritto, secondo voi, il titolo?" Virginia indica con il dito il punto in cui è scritto il titolo INSEGNANTE: "quante sono le parole del titolo ?" Virginia comincia a contare le lettere INSEGNANTE: "ma quelle che conti sono le parole?" MARIA CATERINA: "No! e conta le parole" INSEGNANTE: "secondo voi ...cosa può esserci scritto?" MARIA FRANCESCA: "l'elefante tutto colorato" INSEGNANTE: "secondo te...Alice...cosa può esserci scritto?" ALICE ci pensa un pò...e poi..."l'elefante che gioca con la farfalla"

26 SI Monterappoli – 5 anni INSEGNANTE: "mi fai vedere con il dito le parole...." ALICE indica passando il dito sulle parole del titolo.... "l'elefante(un nuovo) che gioca(amico) con (per) la farfalla (Elmer)" INSEGNANTE: "Matteo te cosa pensi....ci sia scritto..." MATTEO: "l'elefante colorato" INSEGNANTE: "l'elefante colorato......" VIRGINIA: " l'elefante che gioca con tutti gli animali"....che c'è lì (ed indica tutti gli animali disegnati sulla copertina) INSEGNANTE: "allora di cosa può parlare questo libro?" MARIA CATERINA: " di un elefante colorato che gioca con un amico elefante" VIRGINIA ".....che l'elefante gioca con tutti gli animali tranne il coccodrillo" INSEGNANTE: " secondo te Samuel?" SAMUEL: " che gioca con tutti gli animali“ …… INSEGNANTE: " allora riproviamo a dire cosa c'è scritto nel titolo?" VIRGINIA: "l'elefante colorato che gioca con tutti gli amici" INSEGNANTE: "volete che vi legga il titolo di questo libro?" TUTTI: "Si!!" INSEGNANTE: "Un nuovo amico per Elmer"...allora se andiamo all'ultima pagina e vi guardate allo specchio.....chi è il nuovo amico di Elmer? TUTTI: "Noi!! ed ognuno guardandosi allo specchio dice il proprio nome"

27 Scuola primaria Pontorme Classe quinta
Cosimo: Secondo me ha a che fare con il fuoco: quando la cera brucia puzza, quindi per me vuol dire “meglio bere che giocare con il fuoco” Alberto: Meglio bere che fumare: il fumo di cera ricorda il fumo delle sigarette che porta alla morte Filippo: Meglio andare in galera che morire: ti ubriachi e ti portano in galera per abuso di alcool, ti bruci e puoi morire Rares: Anche chi beve può morire! Giacomo: per me vuol dire che è meglio ubriacarsi che bruciarsi, ma forse non ho spiegato un gran che Domenico: A Mondragone, nei cimiteri, i lumini vengono accesi davanti alle tombe: la puzza di cera mi ricorda i morti

28 Scuola primaria Pontorme Classe quinta
Michele: Ho trovato! Meglio puzzare di vino che di morto! Lorenzo: Chi beve perde il lume della ragione, ma gode la vita, chi sa di cera sta in un museo, lontano dal calore della vita, sennò si squaglia Gioele: C'entrerà mica l'espressione “Hai una brutta cera” (sei pallido come un morto)? Forse ha un colorito migliore chi si ubriaca: rossi come il sangue! Francesco: Ma la puzza? Matilde: Anche in chiesa c'è odore di cera, forse meglio ubriachi che gente di chiesa? Gioele: Ho capito, un ubriaco si lascia andare, è vivo; chi puzza di cera è rigido, immobile, ha contegno, è tutto contenuto, sembra non avere emozioni e se si “accende” si scioglie completamente fino ad annullarsi perché non ha confidenza con le emozioni. Cristian; Sono d'accordo: meglio essere abituati a fare sciocchezze che crescere senza muoversi, perfettini e paralizzati e quindi deboli Antonio: Allora si può dire che è meglio andare in paradiso che all'inferno, visto che là c'è fuoco e tormenti.


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