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LA GLOBALIZZAZZIONE Pagine 38-41 Simone e Simone Tokyo.

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Presentazione sul tema: "LA GLOBALIZZAZZIONE Pagine 38-41 Simone e Simone Tokyo."— Transcript della presentazione:

1 LA GLOBALIZZAZZIONE Pagine 38-41 Simone e Simone Tokyo

2 INTEGRAZIONE DEI MERCATI
Le multinazionali fanno molti nuovi investimenti favoriti da: Crollo dei sistemi socialisti Telecomunicazioni GATT ( 30 novembre 1947) World Trade Organization (1995) → 153 Paesi Ultimamente si è occupata di alcuni contenziosi tra USA e UE Liberalizzazione del commercio

3 A causa delle telecomunicazioni
Capitali in continuo spostamento più operazioni di borsa mercato valutario in aumento

4 MULTINAZIONALI = RISPARMIO Delocalizzazione produttiva perché:
Basso costo del lavoro Sgravi fiscali Leggi meno severe in fatto di inquinamento = RISPARMIO Rischi: Sfruttamento manodopera Inquinamento Disoccupazione ( nei Paesi avanzati)

5 Paesi favoriti dalla globalizzazione
Stati Uniti Giappone Cina NIC ( Paesi di Nuova Industrializzazione) ovvero: Taiwan, Singapore, Corea del Sud, Hong Kong “Tigri Asiatiche” ( Malaysia, Filippine, Indonesia, Thailandia, Brunei)

6 Grecia verso il varo del nuovo governo di unità nazionale.
La Grecia attende: Il nuovo governo di coalizione che guiderà il paese fino al febbraio 2012. Crisi: A causa delle dimissioni del primo ministro Papandreou. Proposte per uscire dalla crisi: Varare un esecutivo <<tecnico>> bipartisan Meeting dei ministri delle finanze dell’eurozona cje devono decidere lo << sblocco>> di finanziamenti vitali per la Grecia

7 Bibliografia La globalizzazione Tincati-Dell’Acqua il nuovo sulle spalle dei giganti geografia del presente edizioni scolastiche Bruno Mondadori 2011 “Corriere della sera” “ Grecia verso il varo del nuovo governo di unità nazionale. Elezioni il 19 febbraio” 20 novembre 2011

8 ECONOMIA GLOBALE PAGINE DA 44 A 47 SIMONE ANDREA 1^ A L 1

9 TRIADE America del Nord Unione europea ( Europa occidentale) Giappone
1700: rivoluzione industriale; 1800 negli Usa e Giappone Regione fra le più ricche del mondo Usa Prima potenza industriale al mondo Settori innovativi Multinazionali crescita dopo la seconda guerra mondiale Tecnologia seconda solo agli Usa Ricerca e sviluppo Il G8 è il forum delle maggiori potenze industriali (Usa, Giappone,Francia, Germania, Regno Unito, Italia, Russia e Canada) 2

10 FASE POST-INDUSTRIALE
SETTORI PIU’ ATTIVI Prima della rivoluzione industriale – settore primario Rivoluzione industriale – settore secondario Oggi – settore terziario Terziario tradizionale: amministrazione, trasporti, istruzione, assistenza sanitaria Terziario avanzato: telecomunicazioni, pubblicità, attività finanziarie 3

11 ITALIA AZIENDE: Società che operano sul mercato globale: Italcementi, Brembo, Gewiss, Radici Group, Tenaris Aziende medie che delocalizzano parte della produzione: De Longhi, Zanussi, Borghi, Merloni Delocalizzazione: strategia di mercato che consiste nello spostare parte della produzione in paesi dove i costi di produzione sono più vantaggiosi Effetti: sviluppo del mercato interno; agevolazioni fiscali; aumento della popolazione attiva. Mete principali: Cina, India, Brasile, Europa dell’ Est 4

12 CINA 1976: morte di Mao Zedong 1976: Da economia pianificata a economia di mercato (commerci internazionali e investimenti esteri) 1980: Zone economiche speciali (ZES) con bassi costi di produzione 1984: prime 14 città costiere aperte agli investimenti stranieri 2002: ingresso della Cina nell’ Organizzazione Mondiale del Commercio INDIA Sviluppo del PIL attorno al 9%, ma con scarsa attenzione alla sicurezza e all’ ambiente Poche città molto grandi e tecnologiche affiancate da campagne con un’ agricoltura di sussistenza (60% della popolazione) 5

13 GLI AYATOLLAH E LA STRATEGIA DI TENSIONE
Programma atomico “civile” di Teheran sospetto per l’ occidente Sanzioni occidentali alla Siria perché alleata all’ Iran Gli Ayatollah accusano l’ Occidente di rompere i legami interni TEHERAN SCATENA GLI “STUDENTI” ASSALTO ALL’ AMBASCIATA BRITANNICA A causa delle sanzioni i rivoluzionari si sono ribellati all’ ambasciata inglese con scontri armati e ostaggi Da: “il corriere della sera”; 30 novembre 2011 6

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15 BIBLIOGRAFIA Tincati - Dell’ acqua, Il nuovo sulle spalle dei giganti Geografia del presente, edizione scolastica Bruno Mondadori 2011. 8

16 E’ possibile un governo del mondo?
Di Gaia, Sofia e Nicole. Pag. da 48 a 51 Di Gaia, Sofia e Nicole. Pag. da 48 a 51.

17 Perché non è possibile? Conflitti locali Es: Sudafrica Ruanda
Paesi dell’ est (Srebrenica) Sudan 2. Nuove Guerre Scopo: Pulizia etnica Causa: Nazionalismo

18 3. Crimine organizzato e pirateria
Potenti organizzazioni con eserciti Combattono gli Stati Controllano: -traffici di droga -immigrazione clandestina -pirateria 4. Terrorismo internazionale 2 motivi: - sfruttamento pretesti politici (guerra al terrorismo); - sempre più organizzati e diffusi

19 E’ possibile un ordine mondiale?
Dare più potere ad organizzazioni come l’ Onu: difendere la pace. E’ possibile un ordine internazionale pacifico? Due opinioni: - aiutare Usa contro terrorismo; - per un solo Paese è un compito difficilmente realizzabile. Ma: nessuno Stato vuole cedere il proprio potere.

20 Afghanistan Invasione dell’ U.R.S.S. 1979
Gruppi locali sostenuti da USA. 1989U.R.S.S. si ritira a causa della crisi Osama Bin Laden: fondatore di Al Quaeda (organizzazione di gruppi terroristici islamisti)  responsabile caduta torri gemelle (NY) Per distruggere Al Quaeda  coalizione (anche Italia) internazione contro Afghanistan Obbiettivo non realizzato: no pace nel Paese USA/UK attaccano Iraq (Saddam Hussein) nel 2003

21 Siria Intervento umanitario: La Turchia ha preparato le truppe;
Parigi punta ad essere la leadership; Russia e Cina sono contrarie, ma si spera che la comunità araba riesca a far cambiare idea; E’ lo scudo per attacchi armati contro il regime (come Gheddafi).

22 Scenari: L’ esercito turco crea una fascia di sicurezza; Paesi occidentali offrono un supporto logistico; Assistenza ai profughi siriani. Rischi: - Enormi perché la Siria conta: sui vassalli, sui gruppi terroristici e sui suoi due alleati: l’ Hezbollah libanese e l’ Iran (l’ alleanza non è certa).

23 Ultimatum per la Siria:
Accettare piano di pace Invio di una missione di osservazione del territorio (pena:sanzioni) Tali misure verranno discusse nella riunione della Lega araba.

24 VITTIME E RAID undici membri delle forze governative uccise nel corso di scontri. - Il capo dei militari siriani ribelli è favorevole agli attacchi aerei stranieri sul regime di Damasco.

25 Bibliografia 2^- 3^- 4^ slide da: Sulle spalle dei giganti;
autori: C. Tincati, M. Dell’ Acqua; editore: Mondadori (edizione 2011). 5^ - 6^ - 7^ - 8^ slide da: Corriere Della Sera Articoli di giornale : “Siria, i possibili scenari militari. Francia e Usa: ‘Intervento umanitario’”; Corriere Della Sera del “Siria, nuovo ultimatum della Lega Araba ‘Accetti gli osservatori o sarà sanzionata’” Corriere Della Sera del Immagini:

26 Pag. da 52 a 55 Rossella Ilaria
ONU EGITTO LIBIA Pag. da 52 a 55 Rossella Ilaria

27 ONU Chi? 192 stati su un totale di 195;
Chi? 192 stati su un totale di 195; Perchè? Salvaguardia della pace; Quando? Dal 24 ottobre 1945; Dove? New York; Come? Attraverso 5 organi; Problemi? Unilateralismo USA, mancati finanziamenti.

28 Parla- mento Organi Assemblea generale Consiglio di sicurezza Ecosoc
Consiglio Giustizia Segreta-riato generale Compito Parla- mento Interventi per pace e sicurezza Ammini- strazione economi-co sociale Organo giudiziario Ruolo proposi-tivo

29 Per quanto Incarico biennale Incaricodi 3 anni 5 anni
Da chi è composto Tutti gli Stati membri 5 fissi 10 alternati 54 membri 15 giudici Un segretario Per quanto Incarico biennale Incarico triennale 1/3 è rinnovato ogni 3 anni Incaricodi 3 anni 5 anni L’attuale è Ban Ki Moon (foto)

30 Egitto Chi: Il popolo e Tantawi; Che cosa: rivolta contro governo
Chi: Il popolo e Tantawi; Che cosa: rivolta contro governo provvisorio; Quando: dal 28 novembre; Dove: in piazza Tahrir; Come: con molteplici feriti, gas lacrimogeni, proiettili; Perché: non accettano il nuovo governo provvisorio; Epilogo: Dimissioni del premier Assam Sharaf, referendum sul ruolo dei militari Il leader Tantawi

31 Libia Dove: a Tripoli Chi: il CNT (consiglio nazionale transitorio)
Saif Al-Islam Dove: a Tripoli Chi: il CNT (consiglio nazionale transitorio) Che cosa: formazione di un nuovo governo Post Gheddafi; Novità: Nuovo sistema di giustizia.

32 Bibliografia Sull’ONU: Tincati - Dell’Acqua, Il nuovo sulle spalle dei giganti Geografia del presente, edizione scolastica Bruno Mondadori 2011 Su Egitto e Libia: “Corriere della Sera” “Passo indietro dei militari <<Pronti a cedere il potere>>”, Mercoledì 30 novembre 2011


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