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Cognizione sociale Germano Rossi ISSR 2011/12.

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Presentazione sul tema: "Cognizione sociale Germano Rossi ISSR 2011/12."— Transcript della presentazione:

1 Cognizione sociale Germano Rossi ISSR 2011/12

2 Cognizione sociale L’influenza sociale studia come il comportamento viene modificato dalla presenza degli altri mentre la cognizione sociale studia i pensieri sugli altri La cognizione sociale esamina “le interpretazioni soggettive individuali delle esperienze sociali così come i modelli di pensiero sul mondo sociale” G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

3 Cognizione sociale Quando gli psicologi sociali hanno cominciato a studiare i pensieri delle persone hanno trovato due diversi modelli: Uno più automatico e non intenzionale ovvero al di fuori della consapevolezza conscia E un altro più controllato e deliberato, del quale siamo invece completamente consapevoli Vedremo come funzionano prendendo in considerazione i processi di formazione delle impressioni, degli atteggiamenti e l’attrazione interpersonale G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

4 Formazione delle impressioni
Quando incontriamo una persona nuova in che modo cominciamo a conoscerla? Come ci creiamo l’impressione sulle altre persone? Utilizziamo diverse informazioni, che oscillano dal volto al modo in cui è vestita Scattano le categorizzazioni, gli schemi e gli stereotipi G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

5 Categorizzazioni, schemi..
Tutte le ricerche sociali continuano a dimostrare che le nostre “prime impressioni” vengono distorte dalle aspettative che abbiamo Tutto quello che vediamo (o percepiamo) viene fatto rientrare in una qualche categoria identificativa (categorizzazioni) e questa richiama le conoscenze associate tramite gli schemi Gli schemi sono conoscenze e credenze organizzate in relazione a oggetti, persone, eventi, situazioni G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

6 Stereotipi Stereotipi: una volta categorizzato, recuperiamo le informazioni dello schema e utilizziamo tutto quello che conosciamo su quella particolare categoria Lo scopo di uno stereotipo è di facilitare la nostra interazione con l’ambiente esterno, permettendoci di avere molte conoscenze a partire da pochi particolari Riconoscere una situazione, identificare delle persone, riconoscere una situazione pericolosa o no… Più velocemente riusciamo a capire cosa sta succedendo e più velocemente potremo decidere come doppiamo comportarci G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

7 Stereotipi Stereotipi sociali: riguardano quegli stereotipi che hanno a che fare con la personalità e/o gli attributi fisici di una classe di persone (età, genere…) Con le persone cerchiamo sempre di identificarle tramite diversi indizi che ci permettono di applicare loro degli schemi stereotipici G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

8 Stereotipi Riconoscere un maschio, un anziano, uno studente… ci permette di applicare gli schemi corretti (per certe categorie cross- usiamo le uniformi: infermiere/a, vigile / polizia / carabiniere, prete, …) L’uso di più stereotipi ci porta a formare degli schemi che a loro volta richiamano degli stereotipi (prete -> buono -> aiuto; polizia -> legge -> punizione) Uno degli schemi più usati è “noi” vs. “altri” G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

9 Stereotipi Gli stereotipi si attivano in modo automatico
In un esperimento si usava una lista di 5 parole con il compito di usarne almeno 4 per formare una frase Una sequenza di parole attivava lo stereotipo dell’anziano (vecchio, grigio, Florida, pensionato, bingo) Terminato il loro compito, i soggetti andavano verso l’uscita Se veniva attivato lo stereotipo dell’anziano, camminavano più piano del gruppo non attivato G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

10 Stereotipi Molte ricerche americane hanno lavorato sugli stereotipi razziali (nero = cattivo, bianco = buono; maschio = scienza, donna = arte …) Interessante è l’uso di parole con valore emotivo positivo (buono, bello, caldo…) o negativo, che attivano comportamenti corrispondenti In una ricerca, un individuo viene descritto in modo neutro, ma in una metà della descrizione si usano termini di amichevolezza, nell’altra metà di solitudine G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

11 Stereotipi Le persone che leggevano per prima la parte positiva percepivano l’individuo come “amichevole” Le persone che leggevano per prima la metà solitaria, non lo percepivano amichevole La metà letta per prima attivava uno schema stereotipico che poi portava ad ignorare la descrizione negativa. Analogamente il contrario G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

12 Stereotipi La prima impressione attiva uno schema da cui non è facile allontanarsi perché ci fornisce “inferenze” su cosa aspettarci Inoltre tendiamo a mantenerci fedeli allo schema iniziale il più possibile Per questo si può dire che “la prima impressione è quella che conta” Allontanarci da questo schema/stereotipo iniziale è difficile (ma possibile) G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

13 Stereotipi profezie Con lo stereotipo spesso si mettono in atto comportamenti che portano a confermare lo stereotipo stesso: stereotipi che si auto avverano Il comportamenti prototipico influenza gli altri ad adeguarsi allo stereotipo e questo ci convince che è vero G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

14 Atteggiamenti Sono valutazioni (positive o negative), giudizi di valore su oggetti, situazioni o persone Spesso si parla di atteggiamenti e opinioni perché si manifestano prevalentemente quando esprimiamo opinioni Gli atteggiamenti sottintendono dei sentimenti e delle credenze Si manifestano nei nostri comportamenti G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

15 Atteggiamenti Di solito hanno tre componenti
Cognitiva: convinzioni e percezioni Affettiva: pregiudizio o sentimenti Comportamentale: azioni e discriminazioni Anche se non sempre ne siamo consapevoli, siamo tutti interessati agli atteggiamenti: Chiediamo agli amici il loro parere, le loro opinioni Vogliamo sapere cosa pensano (su certi argomenti) altre persone e ci informiamo al riguardo A punto che spesso siamo coinvolti in “indagini di opinione” commerciali o politiche…. G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

16 Atteggiamenti L’interesse per gli atteggiamenti nasce dal fatto che si assume che “gli atteggiamenti predicono il comportamento” Il comportamento umano e intenzionale e riflette le preferenze individuali Gli atteggiamenti rappresentano delle preferenze Per predire comportamento è sufficiente osservare gli atteggiamenti Ne consegue che per modificare i comportamenti delle persone dobbiamo cambiare i loro atteggiamenti G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

17 Modificare gli atteggiamenti
Tutte le tecniche di influenza sociale modificano gli atteggiamenti Altre tecniche per cambiare gli atteggiamenti rientrano in quella che possiamo chiamare comunicazione persuasiva (discorsi politici, pubblicità, sermoni) Le ricerche su questa comunicazione persuasiva si sono dilungato per anni producendo diverse teorie a volte contrastanti G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

18 Probabilità dell’elaborazione
Una teoria recente cerca di rendere conto di tutti i risultati ottenuti: è il modello di probabilità dell’elaborazione Il suo scopo è quello di predire e spiegare come e perché alcuni aspetti della comunicazione persuasiva possono portare alla modifica dei comportamenti In sostanza si ipotizza che il singolo individuo si possa trovare in un punto qualunque di una probabilità di elaborazione delle informazioni G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

19 Probabilità dell’elaborazione
Se siamo interessati all’argomento è in grado di pensare in modo approfondito ci troviamo a un grado alto della probabilità dell’informazione di elaborazione, chiamato via centrale che implica pensiero controllato e impegnato Se non siamo interessati all’argomento e quindi non intendiamo pensare in modo approfondito, ci troviamo un basso grado di elaborazione definito via periferica che implica pensiero automatico e privo di sforzo G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

20 Via centrale alla persuasione
È quando l’individuo risponde mentalmente alla comunicazione persuasiva e la elabora In questo caso l’individuo è motivato e pensa ai contenuti della comunicazione, ma anche a le capacità e le opportunità per poterlo fare Se la comunicazione genera pensieri a conferma l’individuo accetterà la comunicazione Se non genera pensieri a conferma, l’individuo non resterà convinto e potrebbe allontanarsi dall’opinione espressa dalla comunicazione persuasiva G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

21 Via periferica alla persuasione
E quando l’individuo risponde agli indizi della comunicazione non collegati al contenuto o al contesto In questo caso l’individuo non è motivato a svolgere il lavoro cognitivo necessario per valutare il contenuto della comunicazione Il condizionamento classico e un esempio di via periferica la persuasione Anche le regole intuitive o l’euristica di pensiero sono esempi di vie periferiche alla persuasione In entrambi i casi non diamo importanza al contenuto ma ad altre variabili della comunicazione G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

22 Alcune delle regole intuitive legate alla comunicazione persuasiva sono:
Se ci sono molte argomentazioni e perché il messaggio è vero I politici mentono sempre I professori universitari sanno di cosa parlano In queste situazioni il messaggio potrebbe anche essere errato ma l’ascoltatore non fa alcuna attenzione al contenuto G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

23 Quando usiamo la via centrale o quella periferica?
Se la comunicazione che stiamo ascoltando riguarda qualcosa che ci interessa personalmente è più probabile che non si faccia attenzione al contenuto quindi la via centrale Se la comunicazione non ci riguarda o non ci interessa, non facciamo nessuno sforzo per sostenere per rifiutare le argomentazioni quindi usiamo la via periferica G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

24 In una ricerca degli studenti universitari leggevano un testo credendo fosse stato scritto dal presidente di un comitato universitario con lo scopo di consigliare l’attore sui cambiamenti da introdurre nell’università Veniva proposto l’inserimento di un esame finale obbligatorio per potersi laureare A un gruppo di studenti fu detto che i cambiamenti sarebbero iniziati l’anno seguente, ad un altro gruppo nel giro di 10 anni Inoltre il testo poteva contenere argomentazioni forti a favore del cambiamento oppure argomentazioni deboli G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

25 Infine una versione del testo conteneva solo tre argomentazioni e un’altra versione nove argomentazioni Le argomentazioni forti convincono di più delle deboli e un numero maggiore di argomentazioni convince di più Tuttavia se gli studenti sono coinvolti perché cambiamenti si applicheranno anche loro molte argomentazioni deboli gli faranno dubitare molto di più di poche di argomentazioni deboli G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

26 In pratica se l’argomentazione non mi tocca perché entrerà in vigore fra 10 anni e io non sono più in Università, uso la via periferica e mi lascio guidare dal numero delle argomentazioni e dal fatto che siano forti Se invece sono coinvolto faccio attenzione al contenuto delle argomentazioni e mi lascio convincere da quelle forti soprattutto se sono tante G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

27 Analoghe ricerche che hanno usato altri parametri hanno trovato sempre una differenza fra persone coinvolte persone non coinvolte ( ovvero interesse o disinteresse per l’argomento) Questo un motivo per cui in molte pubblicità vengono usate argomentazioni forti, testimonial importanti o associazioni emotive, perché spesso non siamo interessati al prodotto e quindi veniamo facilmente influenzati dalle caratteristiche del messaggio e non dal suo contenuto G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

28 Atteggiamenti e comportamento
Negli atteggiamenti influenzino il comportamento è uno degli assunti alla base degli atteggiamenti e stato studiato a lungo sulla base di questa convinzione Di recente però si è cercato di capire se questo legame era vero In realtà gli atteggiamenti rientrano in quei fattori disposizionali dell’influenza sociale ma dobbiamo tenere in considerazione è molto più spesso agiscono i fattori situazionali G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

29 Su 200 alberghi visitati solo uno si rifiutò di ospitare i cinesi
In una vecchia ricerca statunitense un professore viaggiava per il paese con una coppia di cinesi ( all’epoca gli era un forte pregiudizio nei loro confronti) Su 200 alberghi visitati solo uno si rifiutò di ospitare i cinesi In una successiva inchiesta sugli stessi alberghi il 92% dichiarò che non avrebbe accettato di ospitare cinesi Quindi, in un contesto situazionale avevano reagito in modo diverso rispetto al loro atteggiamento dichiarato G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

30 In effetti abbiamo visto che l’influenza sociale è molto forte
Affinché un atteggiamento influenza il comportamento è necessario che abbiano alcune caratteristiche: Siano salde coerenti Siano collegati al comportamento Siano basati sull’esperienza diretta Siano consapevoli G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

31 Atteggiamenti saldi coerenti
Se un individuo un atteggiamento saldo è coerente e più portato a comportarsi secondo quello che pensa; quando invece non abbiamo le “idee chiare” (quindi non abbiamo un’opinione sicura)è più difficile dire che cosa faremo G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

32 Specificamente correlati al comportamento
Atteggiamenti saldi e coerenti portano comportamenti coerenti con il proprio pensiero Questo produce che gli atteggiamenti e le opinioni diventino più specifici; in questo caso è anche più facile che i nostri comportamenti diventino più specifici G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

33 Esperienza diretta Se ho costruito i miei atteggiamenti basandomi sull’esperienza diretta, sono più portato a mettere in atto comportamenti a favore di questi atteggiamenti Si sono quindi molto interessato o sono stato implicato in un determinato problema, sono più propenso ad agire G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale

34 Consapevolezza Le persone più consapevoli dei propri atteggiamenti hanno una maggiore probabilità di comportarsi in modo coerente Sono persone focalizzate sui pensieri e le emozioni (personalità riflessive) oppure che si trovano in situazioni che promuovono la consapevolezza (specchio, telecamera) G. Rossi - Introduzione alla psicologia Cognizione sociale


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