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tecnologie didattiche per favorire l’integrazione di alunni in

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Presentazione sul tema: "tecnologie didattiche per favorire l’integrazione di alunni in"— Transcript della presentazione:

1 tecnologie didattiche per favorire l’integrazione di alunni in
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE N. 2 “Giovanni Paolo II” Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado "strumenti operativi e tecnologie didattiche per favorire l’integrazione di alunni in particolare situazione di gravità” dott. Armando Crisà psicologo-psicoterapeuta

2 L’assessment

3 Indica l’insieme delle procedure
utilizzate per identificare, valutare ed analizzare gruppi significativi di risposte o comportamenti di un soggetto, e dei fattori che li influenzano allo scopo di comprenderli.

4 Giovanni è un bambino Down di sei anni
Giovanni è un bambino Down di sei anni. Non ha mai frequentato la scuola primaria, ha prevalentemente vissuto in famiglia. Quest’anno viene inserito per la prima volta nella scuola pubblica.

5 Qual è il livello attuale delle capacità possedute dal soggetto.
Quali specifici interventi vanno attuati con lui.

6 COMPETENZE COGNITIVE E’ in grado Giovanni di operare discriminazioni semplici, come ad esempio di colore, di grandezza; possiede concetti elementari come “dentro”, “fuori”, “sopra”, “sotto”; sa fare operazioni più complesse come seriazione, inclusione in classe ecc…?

7 CAMPO SOCIALE Qual è il comportamento di Giovanni nel gruppo? Resta isolato o si avvicina ai compagni, gioca con loro o piuttosto tira pugni e calci? Riesce a seguire alcune regole e direttive dell’insegnante?

8 CAMPO LINGUISTICO Quanto è ampio il vocabolario di Giovanni? Sa produrre spontaneamente frasi semplici? O solo in risposta a stimolazione precise?

9 La Checklist La Checklist è una lista strutturata per mezzo della quale ci si accerta della presenza di conoscenze, abilità, comportamenti. Ogni settore d’indagine (sociale, motorio, linguistico, ecc.) è composto da varie domande, compiti, situazioni, in termine tecnico “items”, tendenti ad accertare la presenza o l’assenza di una abilità, di una conoscenza ecc.

10 Abilità Prerequisite di Base
Stabilisce contatto oculare spontaneo Stabilisce contatto oculare su richiesta Presta attenzione alle stimolazioni: visive uditive tattili Collabora a semplici richieste Sta seduto per la durata necessaria all’esecuzione di un compito SI NO … …...

11 E’ capace di imitare i movimenti delle
gambe braccia mani bocca Conosce lo schema corporeo su se stesso (a) su altri (b) su materiale simbolico (c) testa tronco arti SI NO ….. …… … … …

12 Abilità Motorie SI NO …. …. Afferra gli oggetti con due mani
Lancia una palla con due mani Prende una palla con due mani con una mano Sa costruire una torre con materiale strutturato: autonomamente con guida verbale con guida fisica SI NO …. ….

13 SI NO …. …. Afferra gli oggetti con due dita autonomamente
con guida fisica Sa inserire palline dentro un apposito contenitore con guida verbale Infila chiodini nell’apposita tavoletta SI NO …. ….

14 Tiene la penna in modo corretto
Avvita grossi bulloni autonomamente con guida verbale con guida fisica Tiene la penna in modo corretto Sa unire con una linea due o più punti seguendo un tracciato in linea retta (a), spezzata (b), curva (c) Sa colorare entro i margini Segue il rigo Sa riprodurre graficamente: forme semplici parole SI NO …. ….

15 Abilità Cognitive SI NO
Tra due oggetti diversi per forma e colore il soggetto sa scegliere quello uguale rispetto al modello presentato diverso rispetto al modello presentato Il soggetto sa riconoscere oggetti rappresentati simbolicamente Sa riconoscere azioni rappresentate simbolicamente Discrimina i colori quali………………………………………… Li usa appropriatamente SI NO …. ….

16 Concetti Spazio Temporali
Il soggetto è in grado di discriminare (a) e di denominare correttamente (b) alto basso lungo corto largo stretto avanti dietro destra sinistra SI NO …. ….

17 Abilità Linguistiche …. …. SI NO Il soggetto comunica attraverso:
linguaggio funzionale mimica altro……………………………………… Emette suoni verbali spontaneamente Pronuncia un suono guardando negli occhi l’interlocutore Ripete su modello semplici fonemi Si esprime con fonemi comprensivi anche ad un ascoltatore estraneo Ripete semplici parole SI NO …. ….

18 Osservazione e misurazione del comportamento

19 prima di iniziare un intervento è necessario:

20 definire i comportamenti che vogliamo modificare

21 Utilizzando un linguaggio comportamentale,
che significa, descrivere ciò che un individuo fa in un determinato momento, evitando di far emergere la propria interpretazione e valutazione del comportamento che viene descritto.

22 definizione operativa
comportamenti osservabili, devono essere definiti in maniera tale che chiunque osservi deve potersi trovare d’accordo sul fatto che il comportamento è stato emesso o meno. Ad esempio: Tira calci Sputa Rovescia una sedia Si colpisce con il palmo della mano aperta sulla guancia Si colpisce con il pugno chiuso destro sulla tempia destra mentre morde la mano sinistra sotto l’attaccatura del pollice

23 identificare i comportamenti meta e quelli bersaglio

24 valutazione quantitativa
rilevazione della frequenza numero di volte in cui un comportamento viene emesso in una certa situazione. rilevazione della durata indica la lunghezza del periodo di tempo durante il quale un comportamento viene attivato. rilevazione della latenza indica il tempo che intercorre tra la somministrazione di uno stimolo e la comparsa di una risposta 24

25 FREQUENZA 1. Si registra l'orario di inizio dell'osservazione.
x x x 2. Si appone un segno sulla scheda ogni qualvolta si osserva l'emissione del comportamento che intendiamo quantificare. 3. Si registra l'orario della fine dell'osservazione. 4. Si conteggia quante volte il comportamento è stato emesso nell'arco di tempo considerato

26 Per questo metodo è sufficiente un cronometro.
DURATA Per questo metodo è sufficiente un cronometro. 1. Si registra l'orario di inizio dell'osservazione. 2. Si fa partire il cronometro quando il comportamento in esame comincia a manifestarsi. 34 31 3. Si ferma il cronometro quando il comportamento cessa e si registra quanto tempo e' durato. 4. Si ripete la procedura per tutte le manifestazioni sottoposte a osservazione. 5. Si registra l'orario della fine dell'osservazione.

27 costruiamo delle schede di osservazione con relativo codice

28 P.Meazzini Classificazione e codificazione usata per lo studio del comportamento di una classe Simboli Classi di comportamento Definizioni delle classi X Comportamento motorio Alzarsi dal posto; restare in piedi; Saltellare; girovagare; far oscillare la sedia; effettuare un movimento di disturbo senza produrre alcun rumore; mettere le ginocchia sulla sedia. R Rumore di disturbo Battere ritmicamente la penna sul tavolo; battere le mani; battere i piedi; stracciare della carta; gettare i libri sul tavolo; muovere il banco; ecc. D Disturbo diretto degli altri Afferrare gli oggetti didattici del compagno; gettare per terra i libri od i quaderni del compagno; distruggere le proprietà del compagno; spingere il compagno con il banco. ^ Aggressione Colpire il compagno con un pugno, con un calcio; dar pizzicotti; dare degli schiaffi; colpire con un oggetto; gettare un oggetto contro un compagno; mordere tirare i capelli. Risposte di orientamento Girare la testa o la testa ed il corpo per guardare un’altra persona; mostrare un oggetto ad un compagno; voltarsi verso un compagno. (almeno 4’’) V Verbalizzazioni Conversare con i compagni quando non è permesso; rispondere all’operatore senza aver alzato la mano; fare dei commenti quando non è stata fatta nessuna domanda; gridare; piangere; cantare; fischiare; ridere rumorosamente; ecc. // Altre attività Ignorare le richieste dell’operatore; fare qualcosa di diverso da quanto gli è stato richiesto; mangiare la gomma americana; ecc. --- Comportamento pertinente Rispondere alle domande; guardare l’operatore quando sta parlando; alzare le mani; fare i compiti. (circa 20’’)

29 una semplice o x x o o x x x o x o x x
Indicando con una x il contatto oculare spontaneo e con uno 0 le vocalizzazioni, in un’osservazione di 20 minuti avremo ….

30 una più complessa O O O O O O O (v) (v) (v) (v) (v) (v) V V V A A A A
O = Contatto oculare V = Suoni inarticolati (V) = Verbalizzazione inadeguata finalizzata all’ottenimento di qualche cosa A = Comportamenti aggressivi Minuti di osservazione = 20

31 ancora una Giorno Comp. Frequenza Definiamo il comportamento
aggressivo di ….. 1. Colpire gli operatori i compagni ed altre persone con calci, schiaffi e pugni. (X) 2. Urlare e gridare contro gli operatori , i compagni e altre persone. (O) 3. Scagliare oggetti a terra, contro gli operatori , i compagni, altre persone. (V) = 16 X Lunedì O = 9 V = 5 X = 20 Martedì O = 12 V = 8 X = 17 Mercoledì O = 10 V = 9 X = 22 Giovedì O = 11 V = 8 Periodo dell’osservazione: dal ……. al ……….. Durata dell’osservazione: 4 ore al giorno X = 19 Venerdì O = 7 V = 10

32 cosa facciamo dei dati?

33 ci dicono anche ..... Colpire gli operatori, i compagni ed altre persone con calci, schiaffi e pugni. (X) Urlare e gridare contro gli operatori i compagni e altre persone. (O) Scagliare oggetti a terra, contro gli operatori, i compagni, altre persone. (V)

34 dalla valutazione quantitativa
alla valutazione qualitativa (perché?) 34

35 l'analisi funzionale del comportamento
il modello ABC'S uno strumento per comprendere il comportamento

36 L’ANALISI FUNZIONALE DEL COMPORTAMENTO IL MODELLO ABC’S
A = Antecedenti. Consistono in tutte quelle situazioni stimolo che controllano, facilitandone l’emissione di un comportamento. B = Comportamenti del bambino. Indica le risposte che vengono emesse dal bambino. C = Conseguenti. Si riferisce a tutto ciò che accade all’emissione di una risposta, indipendentemente dal fatto che sia voluto e programmato. S = Eventi situazionali. Si riferisce alle condizioni che si verificano al momento dell’emissione del comportamento B, desiderato o meno che sia.

37 un esempio di analisi funzionale

38 in strada

39 Descrivere cosa è successo dopo il comportamento
antecedente comportamento conseguenza (A) (B) (C) Quali sono gli eventi antecedenti che hanno innescato il comportamento? Descrivere ciò che ha fatto il bambino Descrivere cosa è successo dopo il comportamento

40 in corridoio

41 Descrivere cosa è successo dopo il comportamento
antecedente comportamento conseguenza (A) (B) (C) Quali sono gli eventi antecedenti che hanno innescato il comportamento? Descrivere cosa è successo dopo il comportamento

42 Alla mensa scolastica

43 cosa succede dopo il comportamento
situazione antecedente comportamento conseguenza evento che ha innescato il comportamento cosa succede dopo il comportamento comportamento della bambina Ester inizia a stuzzicare il compagno infilzandolo con la forchetta La maestra si siede accanto ad Ester e la imbocca La maestra dice ad Ester di mangiare tutta la pasta

44 In palestra

45 antecedenti comportamento conseguenze
Fabio, è un bambino, che mostra comportamenti aggressivi quando viene coinvolto in giochi di gruppo (tende ad impossessarsi dei materiali di gioco senza rispettare i turni, spinge i compagni, ecc.). situazioni che precedono l’emissione del comportamento aggressivo situazioni che seguono il comportamento aggressivo gruppo di otto bambini ed eccessiva distanza tra un turno e l’altro Fabio spinge i compagni e non rispetta i turni Il professore gli fa saltare il turno

46 in classe

47 antecedente comportamento conseguenza
descrivere ciò che ha fatto il bambino descrivere cosa è successo dopo il comportamento eventi che hanno innescato il comportamento. I compagni si lamentano e la maestra lo manda dal bidello La maestra dice ai bambini di colorare un disegno Luigi inizia a colorare, dopo un pò chiude il quaderno e inizia a disturbare

48 altro caso

49 La maestra comincia il dettato, i bambini scrivono
La maestra invita i bambini a prendere il quaderno per fare il dettato. La maestra comincia il dettato, i bambini scrivono TEMPO ANTECEDENTI COMPORTAMENTO CONSEGUENTI 9.30 1. La maestra detta. 2. Andrea si avvicina alla M. e le chiede come si scrive una parola. 3. La M. non risponde e continua il dettato. 4. A. torna al posto e chiede la parola al suo compagno 3.V 5. Il compagno gliela dice 5.V 6. A scrive la parola. 9.40 7. A sbaglia e dice alla M. “che faccio, strappo il foglio?” 8. La M. risponde “no và avanti e scrivi la parola giusta” 8.V 9. A. continua a scrivere. 10. A. strappa il foglio. 9.50 12. A. si alza dal posto, butta il suo dettato nel cestino e chiede di uscire. 11. V 13. La M. “và pure, tanto…”

50 programma di parent-training
TEMPO ANTECEDENTI COMPORTAMENTO CONSEGUENTI 10.45 14. La M. fa ripetere ai bambini una poesia; i bambini rispondono. 15. A. non è attento e scrive sul quaderno. 16. La M. dice “chi vuol ripetere la poesia?” 17. A. dice “Io, Io.” 18. La M. dice “Va bene”, ma non lo chiama. 19. A. esce dalla classe senza chiedere il permesso. 18.V 20. La M. continua a parlare con gli altri bambini 10.55 21. A. rientra in classe, si siede alla cattedra e incomincia a ripetere da solo la poesia. 22. La M. continua a parlare con gli altri bambini 23. A. continua a dire la poesia ad alta voce. 22.V 24. La M. si accorge di A. e lo manda al posto. 24. V 25. A. va a posto e si mette a bisticciare con il compagno.

51 Giovanni è un bambino Down di sei
anni. Non ha mai frequentato la scuola primaria, ha prevalentemente vissuto in famiglia. Quest'anno viene inserito per la prima volta nella scuola pubblica.

52 L'assessment cognitivo comportamentale ha
evidenziato: assenza di contatto oculare spontaneo; assenza di contatto oculare su richiesta; tempi di attenzione al compito limitati a 2 secondi; assenza dei prerequisiti di base; isolamento e scarsa interazione con gli altri bambini;

53 OBIETTIVI

54 le tecniche di modificazione del comportamento

55 rinforzo evento stimolo capace di far aumentare la frequenza di emissione di una risposta ed è transituazionale nei suoi effetti. definizione

56 rinforzo Positivo o Negativo può essere: Primario o Secondario
Il rinforzo positivo avviene quando l'effetto premiante è costituito dall'aggiunta di qualcosa (di piacevole) all'ambiente. può essere: Il rinforzo negativo avviene quando l'effetto premiante è costituito dalla sottrazione di qualcosa (di spiacevole) dall'ambiente. Primario o Secondario Continuo o Parziale

57 rinforzo parziale può essere
a ragione fissa - Il rinforzo viene dato dopo un numero ben determinato di risposte, e tale numero è sempre uguale. Ad es., si da un rinforzo ogni 10 risposte, ogni 20 e così via può essere a ragione variabile - Il rinforzo viene dato secondo un numero variabile di risposte. Ad es. si decide di dare 10 rinforzi ogni 100 risposte: la distribuzione di questi rinforzi viene data a caso nelle 100 risposte.

58 rinforzo parziale e ancora
ad intervallo fisso - Si decide di dare il rinforzo dopo un certo intervallo fisso che può essere ogni 30 secondi, ogni 3 minuti, ogni 10 minuti ecc.. e ancora ad intervallo variabile - Il rinforzo cade ad intervalli variabili di tempo: ogni 30 secondi, poi ogni minuto, poi ogni 45 secondi, poi dopo 5 minuti ecc..

59 Tipi di ricompensa tangibile dinamica simbolica sociale
consistono in premi materiali. consistono in attività gratificanti o privilegi particolari che hanno una valenza positiva per la persona che ne beneficia. dinamica consistono in bollini o gettoni che una volta accumulati vengono scambiati con premi tangibili o danno diritto a qualche forma di rinforzo dinamico. simbolica sono manifestazioni di approvazione e affetto quali complimenti, sorrisi, carezze, elogi, riconoscimenti, ecc.. sociale

60 rinforzo da ricordare usare il rinforzo solo durante o
immediatamente dopo il comportamento che si vuole fare aumentare di frequenza. da ricordare evitare accuratamente di dare rinforzi quando il bambino si comporta male.

61 rinforzo inoltre accompagnare il rinforzo con lodi esplicative. (Es “Bravo, (….), oggi ti sei seduto nel banco senza fare capricci) Questo incoraggia il bambino a continuare ed inoltre gli sottolinea esattamente che cosa ci si aspetta che lui faccia e in che modo va fatto.

62 rinforzo ancora . Aggiungere commenti positivi
ed incoraggiamenti alle lodi. Es. "Bravo, Mario, oggi sei stato seduto alla scrivania a fare i compiti per 30 minuti facendo tutto per bene. Sono sicura che non avrai difficoltà a finire tutto in tempo senza fare errori" ancora associare i rinforzi con manifestazioni fisiche di affetto. Variare le espressioni utilizzate per non annoiare il bambino e per non renderle a lungo andare inefficaci.

63 estinzione un comportamento (o risposta) aumenta e poi si mantiene se è seguito da un rinforzatore. Se invece, tale rinforzatore viene costantemente evitato, dopo un pò di tempo si assiste alla scomparsa del comportamento.

64 estinzione Può essere semplice, a patto che tutti i membri della equipe mantengano una condotta coerente e persistente nel tempo. vantaggi E' di solito efficace nel decrementare i comportamenti inadeguati. Ha effetto duraturo

65 estinzione inconvenienti
Di solito, il comportamento inadeguato registra inizialmente un aumento di frequenza ed intensità. inconvenienti Non è rapida; ci vuole del tempo prima di eliminare la risposta inadeguata.

66 estinzione come se non bastasse
chiunque presti attenzione anche una sola volta alla risposta inadeguata del soggetto può far fallire la procedura di estinzione

67 è la calibrata utilizzazione del
rinforzo differenziale è la calibrata utilizzazione del rinforzo e dell’estinzione.

68 RINFORZAMENTO DIFFERENZIALE
E’ una procedura che consiste nel rinforzare sistematicamente un comportamento che non sia quello problematico Con questa procedura l’insegnante sceglie di incrementare i parametri di emissione di un comportamento funzionalmente incompatibile con quello problematico.

69 RINFORZAMENTO DIFFERENZIALE
VANTAGGI E’ di facile impiego Si opera in positivo sul comportamento inadeguato rinforzandone l’assenza

70 il principio di premack
“Date due attività A e B, di cui la prima abbia maggiori probabilità di comparire rispetto alla seconda, è possibile aumentare la frequenza di emissione della seconda attività, facendo in modo che essa sia strumentale all’esecuzione della prima”.

71 il principio di premack
Nella sua formulazione più semplice, il principio di Premack viene espresso nel seguente modo: “Se eseguirai questa attività (per esempio fare i compiti ), potrai fare quell’altra che a te piace tanto (per esempio giocare al pallone).” In questo caso il rinforzamento consiste nella possibilità di eseguire una determinata attività.

72 Uno degli errori più comuni è quello di non rispettare la sequenza indicata da Premack, nel senso che l’attività, avente maggiore probabilità di essere emessa, viene fatta seguire dall’attività avente minori probabilità di fare la sua comparsa.

73 Il fading viene utilizzato per raggiungere l’autonomia del soggetto mediante una riduzione o eliminazione del controllo esterno (esercitato da chi fornisce l’aiuto). Per “fading” si intende, dunque, la progressiva eliminazione dell’aiuto (o il cambiamento graduale dell’aiuto stesso).

74 Gli insegnanti si trovano spesso ad affrontare un problema piuttosto curioso; alcuni allievi, spesso trovano difficoltà, quando leggono, a discriminare correttamente alcune lettere, tra queste la P e la R. Quando cioè compaiono parole quali per esempio “RAPA”, i bambini frequentemente leggono “PARA”.

75 a) Presentare ai bambini una P scritta in nero ed una R anch’essa scritta in nero, ad eccezione della gamba trasversale, che va colorata in rosso. In questo modo le due lettere sono facilmente discriminabili l’una dall’altra. P

76 b) Organizzare un programma di rinforzamento, in cui i bambini vengono ricompensati quando pronunciano correttamente le due lettere incriminate.

77 c) Oscurare gradualmente il colore rosso, avvicinandolo sempre di più al nero,
RAPA RUPE continuando nel contempo a rinforzare i bambini quando leggono correttamente le lettere.

78 task analysis analisi del compito
indica una procedura che scompone un'abilità o compito nelle abilità e sotto-abilità più semplici che esso implica

79 task analysis Ottenere una tazzina di caffè
l’esecuzione di un task implica una sequenza di passi, ognuno dei quali contribuisce al raggiungimento dell’obiettivo generale esempio Ottenere una tazzina di caffè andare alla macchinetta delle bevande inserire i soldi premere il tasto caffè aspettare che sia pronto rimuovere la tazzina dalla macchina

80 Task analysis uso dell'orologio
Insegnare al soggetto i numeri da 1 a 60, prima in sequenza e poi in ordine sparso. Discriminazione tra la lancetta corta delle ore e quella lunga dei minuti. Training sulla lettura delle sole ore. Training sulla sola lettura dei minuti 5 Training sulla lettura delle ore e dei minuti insieme.

81 uso del denaro Task analysis
acquisizione/consolidamento delle abilità numeriche fino a 100 acquisizione/consolidamento del concetto di maggiore o minore acquisizione/consolidamento delle abilità di eseguire addizioni e sottrazioni utilizzando la calcolatrice acquisizione/consolidamento della discriminazione delle monete da altri oggetti di forma simile acquisizione/consolidamento della discriminazione delle banconote da altri pezzi di carta acquisizione/consolidamento della abilità di etichettare monete di taglio grande e piccolo acquisizione/consolidamento della abilità di etichettare banconote di taglio grande e piccolo

82 acquisizione/consolidamento dell’abilità di classificare monete e banconote in base al valore
9. acquisizione/consolidamento dell’abilità di confrontare "più grande" "più piccolo" tra vari tagli di denaro acquisizione/consolidamento dell’abilità di equivalenza tra tagli diversi acquisizione/consolidamento dell’abilità di correlazione tra prezzo dell'oggetto e taglio di denaro corrispondente acquisizione/consolidamento dell’abilità di previsioni di "valore" in Euro di oggetti diversi simulazione di acquisti senza resto con l'utilizzo di più tagli di denaro simulazione di acquisti con resto con l'utilizzo di più tagli di denaro

83 modellaggio (shaping)
consiste nel rinforzare i comportamenti che sempre più si approssimano a quello desiderato. è la tecnica più indicata per instaurare nel repertorio comportamentale del soggetto i comportamenti mancanti.

84 principi guida 1° 2° 3° il comportamento che si approssima a quello
meta deve essere rinforzato immediatamente; ognuno dei comportamenti che si approssimano a quello meta non deve venire rinforzato troppe volte. ognuno dei comportamenti che si approssimano a quello meta non deve essere rinforzato troppo poche volte.

85 principi guida attenzione
per ogni approssimazione successiva deve essere accuratamente precisato il comportamento che si intende rinforzare. attenzione prima di abbandonare un comportamento e di rinforzare quello successivo, è necessario osservare attentamente il soggetto per determinare quale comportamento successivo dovrà essere rinforzato.

86 la token economy E’ un contratto educativo con il quale il bambino
pattuisce con l’insegnante che l’accesso a certi rinforzatori avverrà previo pagamento di un certo numero di gettoni o altri oggetti simbolici stabiliti per convenzione

87 i gettoni vengono utilizzati per ritardare gradatamente
il bambino nell’accesso al rinforzo più potente. In questo modo, il bambino può guadagnare i gettoni come rinforzi immediati che in seguito può cambiare con qualcosa di più potente, come ……….

88 i vantaggi della procedura
permette ad ogni persona di scegliere il rinforzatore che desidera al momento dello scambio, evitando la saturazione; permette di utilizzare qualsiasi rinforzatore presente nell’ambiente; è pratico da usare, la sua erogazione diventa un controllo automatico sulla frequenza dei comportamenti adeguati.

89 per garantire il successo
regole a cui attenersi per garantire il successo della token economy

90 Stabilire con chiarezza quali sono i comportamenti da premiare: 1°
le regole Stabilire con chiarezza quali sono i comportamenti da premiare: I comportamenti scelti devono essere facilmente osservabili e quantificabili. Ad esempio, “l’essere buono” può avere diverse e soggettive interpretazioni; meglio quindi esplicitarlo in una serie di comportamenti osservabili, come: ……………………

91 Compilare un menù di ricompense di sostegno efficaci. 2°
le regole Compilare un menù di ricompense di sostegno efficaci. Scegliere un elenco di rinforzatori di sostegno (premi) realmente appetibili dai bambini e variarli nel tempo.

92 le regole Elencare le ricompense di sostegno secondo l’ordine di preferenza che il soggetto ha indicato.

93 Stabilire un rapporto ottimale tra il numero di token e premi : 4°
le regole Stabilire un rapporto ottimale tra il numero di token e premi : Il premio deve essere acquisito con un numero di token proporzionale allo sforzo per ottenerli. I comportamenti più difficili da ottenere devono avere come ricompensa un numero di token maggiore di quelli più facili da ottenere.

94 le regole Definire i momenti in cui effettuare la conversione dei token nei premi All’inizio è consigliabile che la conversione sia fatta frequentemente, per poi posticiparla nelle fasi successive.

95 Molto importante è la registrazione sistematica dei comportamenti 6°
le regole Molto importante è la registrazione sistematica dei comportamenti utile un tabellone, per registrare i comportamenti, in modo che sia visibile al bambino quanti punti sono stati guadagnati fino a quel momento, e quanti ancora ne mancano per il raggiungimento del rinforzatore.

96 importante All’interno della T.E. può essere
inclusa una contrattazione delle contingenze negativa. Tale tipo di contingenza va sotto il nome di “costo della risposta”. In questo caso al bambino vengono sottratti dei token quando emette dei comportamenti ritenuti inadeguati. Questa sottrazione sarà tanto più cospicua quanto più inadeguato sarà il comportamento del bambino

97 programma

98 PROGRAMMA TOKEN comportamenti lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato domenica Tot. punti Leggere per tre Volte una lettura 5 Leggere a voce alta in presenza dei compagni 8 Ripetere le operazioni a voce alta Rispettare il turno per poter parlare 10 Tot. Punti Se Maria, giornalmente esegue correttamente le consegne, riceverà dei punti che potranno essere così scambiati: punti Un tubetto di smarts punti Ovetto Kinder punti Coppa del nonno punti Sacchetto di caramelle

99 Comporta.. lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato domenica
Tot. punti Non dare pugni e calci 5 Non gridare Non colpirsi con pugni o schiaffi 7 Non lanciare oggetti 8 Non uscire dall’aula senza permesso 10 Non abbassarsi i pantaloni di fronte ad altri bambini Tot. Punti Se Mario, giornalmente esegue correttamente le consegne, riceverà dei punti che potranno essere così scambiati: punti 43 Ovetto Kinder; punti 86 Colla, nastro adesivo etc. per le sue invenzioni; punti Caramelle; punti Banana; punti Skifidol ; punti Animaletti da collezionare.

100 basati sugli interessi
modi per creare sistemi a gettoni, basati sugli interessi dei bambini o il livello di abilità

101 Fate una foto del rinforzo finale. Plastificate
la foto e tagliatela in pezzi di puzzles. Date un pezzo di puzzle per ogni risposta corretta; quando il puzzle è completo, il bambino avrà accesso all’immagine della foto. Fate una copia di una pagina da un libro per colorare. Su una copia, colorate lo sfondo ma non i personaggi principali, lasciateli in bianco e nero; plastificate questa pagina. Colorate i personaggi dell’altra pagina e tagliateli, plastificateli e metteteci il velcro. Per rinforzare il bambino per comportamento appropriato, dategli un personaggio colorato da posizionare sulla rispettiva ombra in bianco e nero. Quando l’intera scena è stata completata, il bambino può avere accesso al rinforzo finale.

102 Posizionate chiodini su una base da chiodini per ogni
risposta corretta. Quando la base è completa, il bambino può avere accesso al rinforzo finale. Posizionate due vasetti di vetro su un tavolo. Riempite un vasetto con biglie e sigillate un’immagine del rinforzo finale nell’altro vasetto. In seguito a comportamenti appropriate o risposte corrette, spostate le biglie dal primo vasetto al secondo. Quando il secondo vasetto è pieno permettete al bambino di aver accesso al rinforzo finale.

103 LA TOKEN ECONOMY (economia simbolica)

104 Guardare l’insegnante quando sta parlando
COMPORTAMENTI PERTINENTI Guardare l’insegnante quando sta parlando Alzare la mano per chiedere la parola Rispondere alle domande poste dall’insegnante Eseguire le richieste fatte dall’insegnante

105 Alzarsi dal posto senza permesso
COMPORTAMENTI INADEGUATI Alzarsi dal posto senza permesso Girovagare per l’aula Far oscillare la sedia Battere le mani

106 Prendere gli oggetti del compagno/a
Battere i piedi Prendere gli oggetti del compagno/a Spingere il compagno/a Colpire il compagno/a Gettare un oggetto contro un compagno/a

107 Gridare Cantare Fischiare Ridere


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