La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

[Title of the course] 25-Mar-17 …Alcune domande:

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "[Title of the course] 25-Mar-17 …Alcune domande:"— Transcript della presentazione:

1 [Title of the course] 25-Mar-17 …Alcune domande: 1. COME CAMBIANO L’EDUCAZIONE E LA FORMAZIONE NELL’ERA DIGITALE? 2. COME CAMBIA IL MODO DI APPRENDERE? 3. COS’È IL WEB 2.0? 4. LA DIDATTICA DIGITALE DENTRO L’AULA 5. COME SI PUO’ INTEGRARE DIDATTICA ON-LINE E IN PRESENZA? IL MODELLO BLENDED Copyright © NameOfTheOrganization. All rights reserved.

2 1. COME CAMBIANO L’EDUCAZIONE E LA FORMAZIONE NELL’ERA DIGITALE?
La didattica digitale oltre l’aula 1. COME CAMBIANO L’EDUCAZIONE E LA FORMAZIONE NELL’ERA DIGITALE?

3 Il cambiamento della formazione
Le più grandi istituzioni universitarie internazionali (MIT, Open University, UOC - La Universitat Oberta de Catalunya, Stanford, Harvard) hanno già da tempo avviato progetti di integrazione nell’offerta didattica attraverso gli strumenti messi a disposizione dalle tecnologie digitali di gestione della didattica e della formazione on-line (Nacamulli, 2003, Ferri 2005, Ferri, 2008, per una trattazione più specifica dei casi di eccellenza internazionale)

4 Le direttive OCDE Innovazione, tecnologia e qualità al servizio della didattica
L’innovazione nel campo delle tecnologie didattiche e delle metodologie di erogazione on-line e in forma blended della didattica rappresenta anche secondo l’OCSE uno dei punti cardine della competitività e la sostenibilità economica delle singole istituzioni universitarie, così come per i sistemi universitari dei paesi avanzati (OCDE 2005).

5 Italia Scuola digitale Classi 2.0 Lavagne Fortic
Piano Nazionale “Logos – Didattica della comunicazione didattica”

6 Università Milano Bicocca
Nativi digitali VS immigranati digitali: appropriazione digitale molto precoce (0-6 anni)‏ Relazione tra utente e artefatto tecnologico Modellamento (modelling) Esplorazione spontanea Esplorazione guidata per loro è l’ambiente normale di appredimento A pot file is a Design Template file, which provides you the “look” of the presentation You apply a pot file by opening the Task Pane with View > Task Pane and select Slide Design – Design Templates. Click on the word Browse… at bottom of Task Pane and navigate to where you stored BlueOnyx Deluxe.pot (black background) or BluePearl Deluxe.pot (white background) and click on Apply. You can switch between black and white background by navigating to that pot file and click on Apply. Another easier way to switch background is by changing color scheme. Opening the Task Pane, select Slide Design – Color Schemes and click on one of the two schemes. All your existing content (including Business Unit or Product Names) will be switched without any modification to color or wording. Start with Blank Presentation, then switch to the desired Design Template Start a new presentation as Blank Presentation You can switch to Blue Onyx Deluxe.pot by opening the Task Pane with View > Task Pane and select Slide Design – Design Templates. Click on the word Browse… at bottom of Task Pane and navigate to where you stored BlueOnyx Deluxe.pot (black background) and click on Apply. Your existing content will take on Blue Onyx’s black background, and previous black text will turn to white. You should add your Business Unit or Product Name by modifying it on the Slide Master You switch to the Slide Master view by View > Master > Slide Master. Click on the Title Page thumbnail icon on the left, and click on the Business Unit or Product Name field to modify it. Click on the Bullet List Page thumbnail icon on the left, and click on the Business Unit or Product Name field to modify it. Click on Close Master View button on the floating Master View Toolbar You can turn on the optional date and footer fields by View > Header and Footer Suggested footer on all pages including Title Page: Presentation Title | Confidential Date and time field can be fixed, or Update automatically. It appears to the right of the footer. Slide number field can be turned on as well. It appears to the left of the footer. Università Milano Bicocca 7 Novembre 2008

7 I sistemi di acquisto e finanziamento nella scuola
A) Decisore d’acquisto è insegnante Acquirenti sono le famiglie ITALIA SPAGNA FRANCIA (Solo Superiori) USA (Solo College) B) L’insegnante decide l’adozione, le istituzioni scolastiche acquistano i libri e li danno in uso agli studenti FRANCIA (Fino alle Superiori) UK GERMANIA NORD EUROPA USA (Fino al College) C) L’insegnante decide l’acquisto, le famiglie acquistano e lo stato rimborsa ITALIA (Solo Primaria) Le dimensioni del mercato dell’adozionale si riducono più si passa da A a B In parallelo si sviluppa un afternoon market. In FRANCIA c’è regolazione massima da parte del ministero, fino a definizione di pagina per unità didattica = mercato più piccolo

8 Americans online by age
Chart 1: Percentage of Americans online by age (Teens, 12-17, Nov Feb. 2008, margin of error = ±3%. Adults, December 2008, margins of error differ by subgroup. See methodology). 1/28/2009 Generations Online in 2009

9 Immigranti e nativi digitali: Capacità comunicative e stili di ammprendimento quote Veen, W. & Vrakking, B. (2006). Homo Zappiens, Growing up in a Digital Age. London, Network Continuum Ed Digital immigrants Codice alfabetico Apprendimento lineare Stile comunicativo uno a molti Apprendimento per assorbimento Internalizzazione riflessione Autorità del testo Primo leggere Digital native Codice digitale Apprendimento Multitasking Condividere e creare la conoscenza (Mp3 Wikipedia) Apprendere ricercando giocando esplorando Esternalizzazionie dell’apprendimento Comunicazione versus riflessione No autorità del testo multicodicalità Connettersi navigare ed esplorare

10 La plasticità neurale Quando interagiamo con l’ambiente, le connessioni sinaptiche iniziano a cambiare: ne vengono create alcune nuove, quelle utili vengono rafforzate mentre quelle usate di rado si indeboliscono fino anche a scomparire. Le sinapsi attive e quelle che si modificano attivamente vengono mantenute, le altre vengono potate. Il principio secondo cui plasmiamo il futuro del nostro cervello è una sorta di se non lo usi lo perdi.

11 Antonio Battro: intelligenza digitale nuova forma di intelligenza
Opzione click Euristica digitale Intelligenza pragmatica Experience-dependent plasticity

12 Intelligenza digitale nuova forma di intelligenza
1. Deve poter essere rilevata o attraverso prove “obiettive” - ad esempio le mappature delle funzioni cerebrali (mediante PET e RNMI) - che permettano di verificare differenti mappature cerebrali rispetto quelle che caratterizzano le intelligenze tradizionali oppure attraverso il manifestarsi di un lesione cerebrale che inibisce questa particolare forma di intelligenza (Battro, 2007, Cap 1-5) ? 2. Deve poter essere ricostruita una sua storia evolutiva specifica. Si possono cioè rintracciare nel mondo pre-digitale le prove della sua esistenza in “potenza” ad esempio attraverso l’analisi di come venivano utilizzati strumenti “binari”, caratterizzati cioè dal meccanismo acceso/spento di natura analogica (Battro 2007, cap 2) 3. Deve poter essere articolata e cioè strutturata e ramificata in almeno due sotto-domini, che ne specifichino le funzioni e il dinamiche di funzionamento (Battro, 2007, Cap.3).

13 Intelligenza digitale nuova forma di intelligenza
4) L’intelligenza presa in esame deve poter essere codificata in un sistema simbolico particolare. come, ad esempio, quello della musica che viene identificata dalla sua notazione specifica e che varia a secondo della sua epoca. 5) Deve poter essere ricostruibile il suo sviluppo e cioè il suo articolarsi dal semplice al complesso dal più esperto al meno esperto.

14 Intelligenza digitale nuova forma di intelligenza
6) Devono esistere in questo dominio - l’intelligenza digitale - , “casi eccezionali” e cioè casi di talenti precoci, e deveono esistere “incapacità” a sviluppare un intelligenza digiale e cioè delle disabilità digitali che possono inibire lo sviluppo di questo tipo di intelligenza (Battro, Capitolo 5)? 7) Può interferire o perturturbare il funzionamento di altre intelligenze o si può trasferire in maniera proattiva ad altre intelligenze ? Si tratta cioè di comprendere se l’intelligenza digitale può essere soggetta ad interferenze come ad esempio per noi “nativi gutemberg” è difficile eseguire un calcolo a mente se nel frattempo stiamo parlando o se può migliorare e potenziare altre intelligenze. 8) Deve poter essere misurata. Si può, cioè, in qualche modo, misurare l’intelligenza digitale e valutarne lo sviluppo

15 La NUOVA CULTURA PARTECIPATIVA DEI NATIVI
Gioco Simulazione Performance Appropriazione Multitasking Negoziazione Paolo Ferri Conoscenza distribuita Intelligenza collettiva Giudizio critico Navigazione transmediale Networkig

16 criteria for Media Literacy Jenkins
Study on assessment criteria for Media Literacy ottobre 2009 EAVI (Tornero) Jenkins Competenze individuali Fattori ambientali Abilità comunicative Comprensione critica Disponibilità di media Uso Skill tecnologiche Contesto di media literacy Personali Sociali THE ETHICS CHALLENGE THE TRASPARENCY PROBLEM THE PARTECIPATION GAP

17 NOSTRA DEFINIZIONE DCA
Aspetto Sintattico Aspetto Pragmatico TECNOLOGICA Aspetto Semantico Collaborativa participativa The definition we proposed emphasizes the co-existence of dimensions characterised both on the technological, cognitive and ethical levels, and also their integration:  technological dimension: being able to explore and face problems and new technological contests in a flexible way;  cognitive dimension: being able to read, select, interpret and evaluate data and information grounding on their pertinence and reliability;  integration between the three dimensions: understanding the potential offered by technologies which enable individuals to share information and collaboratively build new knowledge. COGNITIVA ETICA

18 NOSTRA DEFINIZIONE DCA: Saper
ESPLORAZIONE esplorare ed affrontare in modo flessibile situazioni tecnologiche nuove analizzare selezionare e valutare l’affidabilità di dati e informazioni; -avvalere del potenziale delle tecnologie per la rappresentazione e soluzione di problemi TECNOLOGICA interagire con altri con la consapevolezza dei diritti doveri, delle diversità, delle norme, e dei rischi della rete Collaborativa participativa The definition we proposed emphasizes the co-existence of dimensions characterised both on the technological, cognitive and ethical levels, and also their integration:  technological dimension: being able to explore and face problems and new technological contests in a flexible way;  cognitive dimension: being able to read, select, interpret and evaluate data and information grounding on their pertinence and reliability;  integration between the three dimensions: understanding the potential offered by technologies which enable individuals to share information and collaboratively build new knowledge. COGNITIVA SIMULAZIONE INQUIRY ETICA COLLABORAZIONE PARTECIPAZIONE partecipare collaborativamente in gruppi o comunità, favorendo in modo condiviso forme di di costruzione collaborativa di conoscenza o di arricchimento sul piano emozionale/motivazionale o del senso civico.

19 Una competenza è generalmente...
- complessa (conoscenza, abilità, capacità..); - trasversale (scavalca gli ambiti dei saperi disciplinari); - sociale (fonda la sua ragion d’essere in rapporto socialmente definiti); - situata (si definisce in situazioni concrete).

20 competenze Valutazione conoscenze capacità abilità atteggiamenti
Valutazione autentica

21 Le Key Competences 1) Communication in the mother tongue;
Dicembre 2006 – Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio Key Competences for Lifelong Learning (2006/962/EC). 1) Communication in the mother tongue; 2) Communication in foreign languages; 3) Mathematical competence and basic competences in science and technology; 4) Digital competence; 5) Learning to learn; 6) Social and civic competences; 7) Sense of initiative and entrepreneurship; 8) Cultural awareness and expression.

22 Digital Competence La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione (TSI) per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa è supportata da abilità di base nelle TIC: l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet. Saper usare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’inform. (TSI) Presuppone solida consapevolezza e conoscenza della natura, del ruolo, delle opportunità delle TSI nel quotidiano… Saper usare le TSI per coadiuvare creatività ed innovazione…. Capacità di cercare e trattare in modo critico e sistematico informazione… distinguendo reale da virtuale..

23 Perché la Digital Literacy/Digital Competence sta ricevendo grande attenzione da parte di organismi internazionali (OCSE, UNESCO, UE, ..) e ricerche? Una delle principali ragioni è l’emergere di un nuovo tipo di divario sociale, basato sulla diversità di accesso ai media digitali, causato da questioni tecniche e sociali. Il problema tecnico è importante ma lo sono anche l’educazione e l’istruzione, specialmente nei paesi in via di sviluppo (ma non solo!!)

24 Nonostante l’attenzione e l’interesse, non è ancora chiara la definizione del concetto di Competenza Digitale e non vi sono strumenti idonei a misurare le effettive abilità nell’uso critico dei media digitali da parte degli studenti. Esistono naturalmente varie iniziative internazionali, nazionali, industriali, di certificazioni delle abilità ICT. Tuttavia esse generalmente enfatizzano gli aspetti più tecnologici, tralasciando quelli cognitivi ed educativi.

25 PANEL ETS, the Educational Testing Service, 2002
ECDL Patente Europea del Computer: certifica la capacità di usare il personal computer per le applicazioni d'ufficio. EUCIP (competenze dell’ICT) L’European Certification of Informatics Professionals è lo standard europeo del CEPIS per le competenze dei professionisti ICT; un sistema completo di certificazioni e servizi. E-citizen un percorso formativo suddiviso in tre parti: “Conoscenze di base” (del computer e di Internet), “Ricerca di informazioni” e “Accesso ai servizi in rete”. PANEL ETS, the Educational Testing Service, 2002 ICT PISA: Basic technical skills; Short scenarios; Simulation task [ Progetto in corso SYLLABUS La cittadinanza digitale dei giovani trentini nozione di competenza informatica Fondazione Bruno Kessler - Trento]

26 Digital literacy…e i giovani…?
Recentemente, la necessità di arrivare ad una definizione del concetto di digital literacy/competence che dia risalto agli aspetti cognitivi ed educativi, ha portato all’avvio di studi più approfonditi su questo tema (ad esempio, il Panel proposto dal Educational Testing Service nel 2002 e i pre-test del PISA-OECD). Digital literacy…e i giovani…?

27 Cosa significa Competenza Digitale?

28 La letteratura IT Literacy Visual Literacy Digital Literacy
C’è ampio accordo tra i ricercatori sui diversi tipi di literacy correlate all’ICT e più in generale ai media, convergenti verso il concetto di digital literacy, insieme ad altre abilità più generali. IT Literacy Visual Literacy Inquiry skills Critical thinking skills Digital Literacy Collaborative skills Information Literacy Problem solving skills Media Literacy [Tornero, 2004; Martin, 2006; Midoro, 2007; Buckingam, 2007]

29 Il concetto di Competenza Digitale è:
Multidimensionale - integrazione di abilità e capacità di natura cognitiva, relazionale e sociale. Complesso - non è pienamente valutabile con singole prove; una parte di questa competenza è di difficile valutazione, almeno in tempi brevi. Interconnesso - non può prescindere da altre capacità di base (lettura, numeracy, problem solving, capacità inferenziali e deduttive, metacognizione). Sensibile al contesto socio-culturale – non ha senso pensare ad un modello unico di alfabetizzazione digitale, ma occorre declinarlo in relazione ai vari contesti d’uso (formazione di base, professionale, specialistica, lifelong learning).

30 Una definizione di Competenza Digitale
saper esplorare ed affrontare in modo flessibile situazioni tecnologiche nuove, saper analizzare, selezionare e valutare criticamente dati e informazioni, sapersi avvalere del potenziale delle tecnologie per la rappresentazione e soluzione di problemi e per la costruzione condivisa e collaborativa della conoscenza, mantenendo la consapevolezza della responsabilità personali, del confine tra sé e gli altri e del rispetto dei diritti/doveri reciproci

31 Accesso, selezione e valutazione critica delle informazioni
Esplorare ed affrontare in modo flessibile situazioni tecnologiche nuove Accesso, selezione e valutazione critica delle informazioni TECNOLOGICO Interagire con le TIC in modo responsabile Integrato ETICO COGNITIVO Comprendere il potenziale delle tecnologie di rete per la costruzione collaborativa della conoscenza

32 RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO* del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente * C e gli Stati membri sviluppino l’offerta di competenze chiave per tutti nell’ambito delle loro strategie di apprendimento permanente, tra cui le strategie per l’alfabetizzazione universale, e utilizzino le «Competenze chiave per l’apprendimento permanente — Un quadro di riferimentoeuropeo», in seguito denominato «il quadro di riferimento», riportate in allegato quale strumento di riferimento per assicurare che: l’istruzione e la formazione iniziale offrano a tutti i giovani gli strumenti per sviluppare lecompetenze chiave a un livello tale che li prepari alla vita adulta e costituisca la base per lteriori occasioni di apprendimento, come anche per la vita lavorativa; si tenga debitamente conto di quei giovani che, a causa di svantaggi educativi determinati da circostanze personali, sociali, culturali o economiche, hanno bisogno di un sostegno particolare per realizzare le loro potenzialità educative;

33 Vi sia un’infrastruttura adeguata per l’istruzione e la formazione permanente degli adulti
che, tenendo conto dei diversi bisogni e competenze degli adulti, preveda la disponibilità di insegnanti e formatori, procedure di convalida e valutazione, misure volte ad assicurare la parità di accesso sia all’apprendimento permanente sia al mercato del lavoro, e il sostegno per i discenti; La coerenza dell’offerta di istruzione e formazione per gli adulti rivolta ai singoli cittadini sia raggiunta mediante forti nessi con la politica dell’occupazione e la politica sociale, la politica culturale, la politica dell’innovazione e con altre politiche che interessano i giovani nonché mediante la collaborazione con le parti sociali e altri interessati; Gli adulti siano in grado di sviluppare e aggiornare le loro competenze chiave in tutto l’arco della loro vita con un’attenzione particolare per gruppi di destinatari riconosciuti prioritari nel contesto nazionale, regionale e/o locale, come le persone che necessitano di un aggiornamento delle loro competenze;

34 Le competenza chiave

35 Le raccomandazione di Lisbona
Queste competenze, mediate dall’utilizzo delle tecnologie digitali come amplificatore degli apprendimenti, dovrebbero essere acquisite al termine del periodo obbligatorio di istruzione o di formazione e servire come base al proseguimento dell’apprendimento nel quadro dell’educazione e della formazione permanente. Esse si riferiscono, dunque, a tre aspetti fondamentali della vita di ciascuna persona: la realizzazione e la crescita personale (capitale culturale); a cittadinanza attiva e l’integrazione (capitale sociale); a capacità di inserimento professionale (capitale umano)

36 Obiettivi di sistema

37 2. COME CAMBIA IL MODO DI APPRENDERE: I NATIVI DIGITALI
La didattica digitale oltre l’aula 2. COME CAMBIA IL MODO DI APPRENDERE: I NATIVI DIGITALI

38 Dall’apprendimenti alfabetico per accumulazione
Possibilità escluse Sintesi memoriale 4 P Possilità aperte f s1 s2 s3

39 All’apprendimento multitasking per navigazione/cooperazione
1 Testualità lineare ∞ infinito Lessìe

40 La didattica digitale oltre l’aula
3. COS’È IL WEB 2.0?

41 Web 1.0 → Web 2.0

42 Web 2.0 = Web is You! Elevato rischio di buzzowrd
Web 2.0 è diventato un marchio Rischio di bolla 2.0 Vi ricordate la new economy? Quando bastava un .com nel nome di una startup?

43 Il laboratorio portatile

44 Copertura wireless del campus

45 I vantaggi della LIM

46

47

48

49 La didattica digitale oltre l’aula
5. COME SI PUO’ INTEGRARE DIDATTICA ON-LINE E IN PRESENZA? IL MODELLO BLENDED

50 Un modello risultante per l’e-learning


Scaricare ppt "[Title of the course] 25-Mar-17 …Alcune domande:"

Presentazioni simili


Annunci Google