La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Che cosa è la psicologia sociale?

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Che cosa è la psicologia sociale?"— Transcript della presentazione:

1

2 Che cosa è la psicologia sociale?
In questo ppt Che cosa è la psicologia sociale? Cenni di metodologia della ricerca sociale I 4 livelli di analisi della ricerca psicosociale I 4 livelli di coinvolgimento dell’individuo nel contesto sociale I gruppi La costruzione dell’identità in psicologia sociale Schemi ed euristiche di raggionamento Categorizzazione-schemi (concetti di percezione cognitiva )

3 - effetto lucifero - stereotitipi - la storia della psicologia sociale - dissonanze e assonanze

4

5 La psicologia sociale? a) E’ una disciplina di frontiera tra l’ingegneria ,la sociologia,la medicina. b) E’ una disciplina di frontiera tra l’antropologia,la sociologia,la medicina nucleare. C*) E’ una disciplina di frontiera tra sociologia, l’antropologia, le scienze politiche ed economiche La definizione di psicologia sociale? a) scienza esatta i cui assiomi si basano su basi di studi farmacologici scientificamente dimostrate b) disciplina destinata allo studio sistematico dell’interazione animale con quella umana C*) disciplina destinata allo studio sistematico dell’interazione umana e delle sue basi psicologiche

6 Che studia la psicologia sociale?
a) E’ una disciplina che studia i comportamenti in relazione alle variazioni climatologiche giornaliere . b) E’ una disciplina che studia il comportamento del uomo durante la sua evoluzione storica dalle sue origini ai giorni d’oggi. C*) E’ una disciplina che studia il comportamento del uomo e i diversi aspetti dell’interazione fra individui. a*) Come si formano credenze,mode,stereotipi. b) Come si formano gli oggetti di uso comune al genere umano C) Come si costruiscono gli oggetti di uso comune al genere umano con materiali ecocompatibili e socialmente accettati

7 Che studia la psicologia sociale?
A*) Influenze sociali e i comportamenti. b) Metodi di costruzioni empirici delle nuove teorie cliniche. C) parapasicologia. a*) Come si formano schemi,categorizzazioni,gruppi. b) Come si formano le basi storiche della psicologia moderna C) Come si formano le basi filologiche della medicina moderna

8 Che cos’è la Psicologia sociale?

9 Difficoltà ad identificare una definizione sufficientemente articolata e sintetica:
- complessità del campo di pertinenza della psicologia sociale; - disciplina di frontiera, che intrattiene scambi con la sociologia, l’antropologia, le scienze politiche ed economiche.

10 ALCUNE DEFINIZIONI DI PSICOLOGIA SOCIALE:
“Lo scopo principale della Psicologia sociale è quello di studiare, nel modo più sistematico possibile, i diversi aspetti dell’interazione fra individui, fra gruppi sociali e all’interno di essi e fra gli individui e i sistemi sociali, piccoli o grandi, di cui fanno parte” (Tajfel, 1979)

11 “La Psicologia sociale è una disciplina destinata allo studio sistematico dell’interazione umana e delle sue basi psicologiche” (Gergen, 1985) Studio sistematico: è uno studio interdisciplinare che si occupa delle proprietà di un sistema nella sua interezza. La sistematica è la scienza che classifica, dettaglia, cataloga nel tentativo di dare ad un fenomeno una una forma scientifica.

12 La psicologia sociale comprende tutti gli studi rivolti a chiarire il fenomeno dell‘ influenza sociale. Studio dei processi psicologici che regolano le interazioni sociali, tra persone o tra gruppi, responsabili della formazione di atteggiamenti, credenze, stereotipi e influenze. Renè Magritte Golconde (1953)

13 Psicologia sociale: Definizione: lo studio scientifico dei modi attraverso cui i pensieri, i sentimenti e i comportamenti delle persone vengono influenzati dalla presenza reale o immaginaria degli altri (Allport, 1985)

14 “Il terreno specifico della Psicologia sociale […] è proprio a cavallo tra un’ottica psicologica generale, mirante soprattutto ai processi mentali di base e alle dinamiche affettive (percezione, memoria, pensiero, emozione…) e un’ottica sociologica, rivolta essenzialmente agli aspetti strutturali delle situazioni sociali” (Amerio, 1995) psicologica generale sociologia Psicologia sociale

15 “Alla fatidica domanda: che cos’è la Psicologia sociale
“Alla fatidica domanda: che cos’è la Psicologia sociale? Serge Moscovici risponde che si tratta di quella scienza che si occupa dell’influenza che esercitiamo gli uni sugli altri” (Moscovici, 1997)

16 “Per Psicologia sociale si intende il tentativo di descrivere, in termini scientifici e sperimentali, gli eventi che coinvolgono l’uomo nella vita quotidiana, ovvero i modi in cui due o più individui, o un individuo e l’ambiente in cui vive, interagiscono tra loro.” (Pravettoni, 1997) Roberto Agostini

17 “La Psicologia sociale si occupa dello studio delle modalità e delle motivazioni secondo cui i nostri pensieri, sentimenti e comportamenti vengono modellati dal più generale ambiente sociale, definito in senso lato e di ciò che accade quando più fonti d’influenza entrano in conflitto tra loro” (Aronson; Wilson, 1999) Pubblicità anni ’50

18 “…il compito della Psicologia sociale è quello di contribuire, insieme ad altre discipline, alla comprensione del comportamento umano, avendo come proprio oggetto di studio una serie di fenomeni specifici, che risultano generati dall’intersezione tra processi psicologici e dinamiche sociali” (Mazzara, 2003)

19 La PSICOLOGIA SOCIALE è una disciplina che studia i modi e le forme con cui l’esperienza, l’attività mentale, l’azione e i comportamenti si articolano con il contesto sociale.

20 Le informazioni di cui dispone un individuo circa l'ambiente fisico e sociale sono numerosissime. Per interagire con esso usa queste informazioni in modo così automatico che, come il millepiedi non si interroga su quale piede muovere prima. La maggior parte di tali conoscenze è, inoltre, così consolidata che non ricordiamo quando le abbiamo apprese per la prima volta né, spesso,riusciamo a risalire alla fonte dell'informazione. Le informazioni sono Certezze? Sono Credenze? Sono verità? Sono diritti (lex)? Sono doveri ( lex )? Sono comandamenti ? Sono Routine cioè il modo più pratico e consueto di procedere nell'attività quotidiana

21 La ricerca psico-sociale cerca di rispondere ai problemi e alle domande attinenti alla vita degli individui prendendo in considerazione sia le caratteristiche psicologiche sia le caratteristiche dell’ambiente fisico e sociale in cui gli individui si trovano ad agire.

22 Metodi di acquisizione della conoscenza
Metodi di acquisizione della conoscenza. La ricerca in psicologia sociale Superstizione Intuizione Autorità Ragionamento razionale Metodo scientifico

23 Superstizione Con il termine superstizione si indicano credenze di natura irrazionale che possono influire sul pensiero e sulla condotta di vita delle persone che le fanno proprie, in particolare la credenza che gli eventi futuri siano influenzati da particolari comportamenti senza che vi sia una relazione causale

24 Intuizione L’intuizione si basa sulla percezione rapida e inconsapevole di piccoli dettagli associata ad una elaborazione cognitiva. E’ un esperienza soggettiva che non è necessariamente in contrasto con la ragione. …Come quando osservando una persona che non vediamo da qualche tempo, notiamo che è pallida e leggermente dimagrita e "intuiamo“ che potrebbe essere stata poco bene di salute…

25 Autorità Il metodo dell’autorità consiste nell’accettare le informazioni riferite da una fonte credibile, degna di fiducia ed esperta in un tema, senza mettere in dubbio quanto da essa riferito. Ognuno di noi si confronta con un esperto: Professore che imparano da comunicazioni di altri professori Studenti che imparano da testi scritti da professori Cittadini che apprendono dalle storie scritte dai giornalisti, storici, filosofi e poeti. Si apprende da autorità che a sua volta apprendono da altre autorità.

26 Le conoscenze che derivano dall' autorità sono più attendibili di quelle derivate dall'intuizione e' dalla superstizione, ma anch' esse non sono infallibili. Considerare una fonte come autorevole e accettare quello che essa sostiene può dipendere dalla simpatia che si ha verso quella persona o fonte d’informazione autorevole. Inoltre, in molti casi chi accetta le conoscenze proposte dall'autorità non sa in che modo essa ha acquisito l’informazione.

27 Ragionamento razionale
Uno dei metodi più rispettati di acquisizione delle conoscenze è il ragionamento, sia esso induttivo o deduttivo. Il ragionamento è un metodo utilizzato anche in alcune discipline accademiche come la filosofia o la letteratura. In psicologia sociale si riconosce un terzo tipo di raggionamento noto con il termine di euristico l'individuo nella necessità di ordinare le proprie conoscenze sul mondo ricorrerebbe a delle "euristiche", scorciatoie di giudizio che consentono di decidere anche in assenza di dati sufficienti.

28

29

30

31

32 Metodo scientifico La conoscenza scientifica è caratterizzata dall’essere sviluppata attraverso le procedure sistematiche e controllate del metodo scientifico. -una pubblicità televisiva afferma che "studi scientifici hanno dimostrato che per la maggior parte delle persone questo prodotto è efficace; quindi sarà efficace anche per te"; -l'azienda "Bimbifelici"produce merendine per bambini. Un gruppo di bambini ha assaggiatole merendine"Bimbifelici"e quelle prodotte dai concorrenti senza sapere quale marca di merendine stava mangiando. I bambini preferivano quelle "Bimbi felici" più spesso delle altre. L'azienda ha concluso che le sue merendine sono più buone di quelle della concorrenza; -L'infermiere ha raggiunto la signora Rossi al proprio domicilio è le ha consigliato di sostituire il catetere urinario perché il rischio di infezione dopo 30 giorni di permanenza di esso è altissimo;

33 Come ricorda DOISE (1989), esistono
4 LIVELLI DI ricerca/spiegazione IN PSICOLOGIA SOCIALE di queste informazioni (slide13): Intra-personale: processi psicologici che si verificano nell’orizzonte individuale; Inter-individuale: dinamiche interpersonali tra più individui in un determinato contesto; Differenze di posizione (ruoli): posizione sociale di diverse categorie di individui; Ideologico: sistema di credenze sociali condivise

34 1. Livello intrapersonale:
Le teorie della psicologia sociale descrivono come gli individui organizzano la loro percezione, la loro valutazione dell’ambiente sociale e il loro comportamento in questo ambiente (intrapersonale). L’individuo è visto come un elaboratore di informazioni, che segue certe regole che possono essere scoperte sottoforma di dinamiche comportamentali.

35 2. Livello interindividuale:
Le teorie della psicologia sociale si occupano di come si manifestano i processi interpersonali in una data situazione. Per Vygotskij; la conoscenza procede innanzitutto a livello interindividuale e solo in seguito assume un forma interiorizzata personale Sviluppo cognitivo = risultato delle interazioni con altre persone più competenti in diversi contesti La natura umana implica che: Bambino  sfrutta l’aiuto e l’insegnamento Adulto  offre aiuto ed insegnamento

36 3. Differenze di posizioni:
In molte ricerche viene preso in considerazione un terzo livello, relativo alle differenze nella posizione sociale che caratterizzano l’interazione fra categorie diverse di soggetti. Le esperienze sociali e le posizioni sociali dei soggetti che prendono parte ad un esperimento costituiscono un sistema di relazioni sociali preesistenti che può incidere sulle dinamiche che si verificano in una determinata situazione.

37 4. Livello ideologico: Tutte le società sviluppano le loro ideologie tipiche, i loro sistemi di credenze e rappresentazioni, valori e norme, che convalidano e mantengono l’ordine sociale. Questo sistema di credenze porta a giustificare qualunque cosa accada a coloro che lo condividono.

38 L’individuo e il contesto sociale
Bronfenbrenner (1979) ha considerato 4 livelli di coinvolgimento dell’individuo nel contesto sociale Microsistema relazioni interpersonali dirette Mesosistema relazioni tra microsistemi Esosistema sistema cui l’individuo non partecipa direttamente, ma che influisce su di lui Macrosistema culture ed organizzazioni più ampie, credenze, norme, politiche, ideologie

39 L’uomo a suo modi ricerca
Il comportamento umano a suo modo è spiegato secondo 4 livelli L’individuo è coinvolto nel contesto sociale nel contesto sociale in 4 livelli

40 L’ARTICOLAZIONE “INDIVIDUO/SOCIETÀ” COSTITUTIVA DELLA PSICOLOGIA SOCIALE:
SOCIETA’ Ideologia Cultura Istituzioni Gruppi Relazioni interpersonali MONDO FISICO PSICOLOGIA SOCIALE INDIVIDUO Cognizione Motivazione Emozione Fisiologia Biologia Fonte: Zamperini, Testoni, 2002.

41 Nel campo di studio della Psicologia sociale entrano:
LIVELLO INTRAPERSONALE LIVELLO INTERPERSONALE DIFFERENZE NELLA POSIZIONE SOCIALE LIVELLO IDEOLOGICO

42 Nel campo di studio della Psicologia sociale entrano:
LIVELLO INTRAPERSONALE Aspetti sociali della percezione e dei processi cognitivi; Valutazioni Elaborazione delle conoscenze Rappresentazioni

43 Nel campo di studio della Psicologia sociale entrano:
LIVELLO INTRAPERSONALE LIVELLO INTERPERSONALE DIFFERENZE NELLA POSIZIONE SOCIALE LIVELLO IDEOLOGICO

44 LIVELLO INTERPERSONALE
Fenomeni inerenti alla relazione interpersonale Fenomeni collegati alla dinamica dei piccoli gruppi a livello di: - comunicazione - influenza - scambio - cooperazione - conflitto - produttività

45 Nel campo di studio della Psicologia sociale entrano:
LIVELLO INTRAPERSONALE LIVELLO INTERPERSONALE DIFFERENZE NELLA POSIZIONE SOCIALE LIVELLO IDEOLOGICO

46 DIFFERENZE NELLA POSIZIONE SOCIALE
I temi inerenti alla relazione interpersonale e quelli collegati alla dinamica dei piccoli gruppi si allargano se assunti nell’analisi di aspetti più larghi della vita sociale: - lavoro; - produzione; - istruzione; - educazione

47 Nel campo di studio della Psicologia sociale entrano:
LIVELLO INTRAPERSONALE LIVELLO INTERPERSONALE DIFFERENZE NELLA POSIZIONE SOCIALE LIVELLO IDEOLOGICO

48 LIVELLO IDEOLOGICO Fenomeni psicosociali relativi alla sfera intrapersonale, interpersonale ed intergruppi assumono ancora diverse caratteristiche se inseriti nel contesto di: - mode e credenze; - costumi; - storia; - struttura e funzionamento di organizzazioni e di istituzioni

49 In breve….psicologia sociale
È lo studio dei micro-processi nel campo della psicologia dell’individuo. È lo studio dei macro-processi finalizzati ad inquadrare la società

50 Ulteriore definizione…
“La psicologia sociale è la disciplina che connette l’analisi dei processi psicologici degli individui con l’analisi delle dinamiche sociali nelle quali essi sono coinvolti e studia i modi e le forme con cui l’esperienza, l’attività mentale e pratica ed i comportamenti si articolano con il contesto sociale.” (Amerio, 2007)

51 “La Psicologia sociale è lo studio scientifico del comportamento degli individui in tutti i contesti sociali e procede impiegando metodi di ricerca propri alle scienze empiriche.” (Boca, Bocchiaro e Scaffidi, 2003)

52 “La Psicologia sociale si occupa dello studio delle modalità e delle motivazioni secondo cui i nostri pensieri, sentimenti e comportamenti vengono modellati dal più generale ambiente sociale, definito in senso lato e di ciò che accade quando più fonti d’influenza entrano in conflitto tra loro” (Aronson; Wilson, 1999)

53 “Per Psicologia sociale si intende il tentativo di descrivere, in termini scientifici e sperimentali, gli eventi che coinvolgono l’uomo nella vita quotidiana, ovvero i modi in cui due o più individui, o un individuo e l’ambiente in cui vive, interagiscono tra loro.” (Pravettoni, 1997)

54 …Quindi i I concetti di “individuo” e “società” si costituiscono attraverso le vicende storiche e le differenti culture.

55 Le nozioni di “individualità” e di “soggettività” costituiscono un essenziale
etico fondamento politico della società giuridico sia sul piano delle istituzioni, sia su quello della sensibilità e del pensiero comune

56 Le due principali tendenze del pensiero sociale sono state definite, rispettivamente, Platonica e Aristotelica: PLATONE ARISTOTELE primato dello Stato sull’individuo l’uomo è un animale ragionevole e sociale. l’uomo, per acquistare una reale dimensione sociale, deve essere educato sotto la responsabilità delle autorità. la polis esiste per natura ed è anteriore all’individuo

57 Nel Medioevo l’essere umano era considerato parte di un tutto e l’ordine sociale, di emanazione divina, vincola ciascuno all’appartenenza rigida al grado dell’ordine feudale in cui si nasce

58 Nell’Età Moderna che copre un arco temporale di tre secoli (XVI – XIX), insieme con il costituirsi della società in cui oggi viviamo, l’essere umano viene considerato come portatore di una propria autonomia (di pensiero, parola, azioni, dotato di un suo mondo interiore e identità)

59 Sono queste persone, nell’insieme della loro soggettività e della loro concreta vita di relazione, che la Psicologia sociale mette al centro della sua analisi

60 Il mondo sociale non è un’aggiunta a quello individuale, ma una sua parte intrinseca e, sotto vari aspetti, la sua condizione. L’ambiente nel quale l’uomo nasce e vive non è quello “naturale”, ma quello “umano-sociale”, prodotto dalla storia, dalla cultura, dall’azione.

61 Forme e livelli dell’articolazione psicosociale
L’individuo è coinvolto nel sociale in vari modi e a vari livelli. Bronfenbrenner (1979) ha considerato 4 livelli di coinvolgimento dell’individuo nel contesto sociale: Microsistema relazioni interpersonali dirette Mesosistema relazioni tra microsistemi Esosistema sistema cui l’individuo non partecipa direttamente, ma che influisce su di lui Macrosistema culture ed organizzazioni più ampie, credenze, norme, politiche, ideologie.

62 Secondo Doise (1982), le differenti teorie elaborate all’interno della Psicologia sociale si possono collocare su quattro livelli: Intrapersonale: processi psicologici che si verificano nell’orizzonte individuale; Interindividuale: dinamiche interpersonali tra più individui in un determinato contesto; Differenze di posizione (ruoli): posizione sociale di diverse categorie di individui; Ideologico: sistema di credenze sociali condivise

63 I gruppi

64 I processi cognitivi rappresentano un nucleo unificatore importante nel gruppo e nelle organizzazioni.

65

66

67

68

69

70

71

72

73

74

75

76

77

78

79

80 Definizione di gruppo ….ma per quale fine ? ….. Ma per quale scopo ?.....

81

82

83

84

85

86

87 fasi

88

89 Produttività effettiva produttività potenziale

90

91

92

93

94

95

96

97

98

99

100

101

102

103

104

105

106

107

108

109

110

111 La motivazione individuale non è necessaria a produrre cambiamento positivo,che presuppone invece un legame tra motivazione ed azione.Tale legame è fornito dalla decisione di gruppo,che sembra evere un effetto consolidante motivazione azione gruppo

112

113

114

115

116

117

118 IL CONCETTO DI ORGANIZZAZIONE
“E’ un tentativo umano finalizzato al raggiungimento di uno o più obiettivi per i quali perseguono tre o più persone” (A. Strati) “E’ la divisione del lavoro tra persone i cui sforzi debbono essere coordinati per il raggiungimento di specifici obiettivi”. (Barns, Fogg e Stephens) “E’ fondata sui seguenti presupposti: l’esistenza di uno scopo (mission); la razionalità cosciente (vision); la complessità dei compiti (complexity); la dimensione (dimension)”. (P. Carducci) “Si ravvisa nei principi di divisione e integrazione” (G. Capano)

119 IL CONCETTO DI ORGANIZZAZIONE
“E’ una modalità del comportamento umano connaturata all’agire di fronte alla complessità. E’ insieme trama, artificio e scommessa” (P. Romei) Trama= osservazione della realtà, rappresentazione percettiva di una selezione delle sue variabili e loro collegamento in una sequenza dotata di senso Artificio= costruzione sociale della realtà in schemi cognitivi e percorsi logici e temporali che colleghino i vari elementi e riescano ad orientare l’azione Scommessa= scelta di una particolare combinazione di risorse umane, finanziarie, strumentali, cognitive e tecnologiche, di vincoli e di opportunità, di tempi e di strategie realizzative per conseguire un dato risultato

120 LA SOCIOLOGIA DELL’ORGANIZZAZIONE
“E’ la disciplina che ha lo scopo di comprendere, cioè di rendere evidente il senso, e di spiegare, e cioè di trovare le cause dell’agire sociale all’interno delle organizzazioni, in modo da pervenire a conclusioni il più possibile generalizzate, comprovate e condivisibili” “E’ la disciplina che ha come oggetto di studio la società dentro e fuori le singole organizzazioni ed è contraddistinta dal guardare alle relazioni sociali cui le collettività danno vita in esse e al di fuori di esse” (A. Strati) I contribuiti della sociologia dell’organizzazione possono essere prescrittivi (che discutono e propongono particolari modelli ritenuti ottimali) o interpretativi (che esaminano le dinamiche sociali osservabili nelle organizzazioni, anche in rapporto a dati modelli)

121 Costruzione di un’ identità in psicologia sociale
Approccio al corsi della vita

122 In psicologia e sociologia, l'identificazione rappresenta quel processo mediante il quale un individuo costituisce la propria personalità assimilando uno o più tratti di un altro individuo e modellandosi su di essi.

123

124 La Social Identity Theory
La teoria dell'identità sociale (in inglese Social Identity Theory o, in forma breve, SIT) rappresenta uno dei principali modelli esplicativi del mesolivello della psicologia sociale contemporanea, sia per gli approcci di cognizione sociale (social cognition) che per la comprensione delle dinamiche funzionali intergruppi

125 La cognizione sociale corrisponde nell'ambito della Psicologia sociale all'attività mentale con la quale arriviamo a conoscere il mondo sociale. La cognizione sociale si occupa dello studio scientifico: dei processi attraverso cui le persone: acquisiscono informazioni dall’ambiente, le interpretano, le immagazzinano in memoria e le recuperano da essa, al fine di comprendere sia il proprio mondo sociale e sia le informazioni stesse . In questo modo le persone organizzano di conseguenza i propri comportamenti. Pertanto al termine di tali processi sarà il contesto sociale ad influenzare le prestazioni cognitive.

126 Tale corrente, nata negli Stati Uniti negli anni '70 del Novecento, parte dall'assunto che le persone siano caratterizzate sin dai primi momenti della loro esistenza dal bisogno di "conoscere" la realtà che le circonda, costituita in larga parte da altre persone, al fine di orientare il proprio comportamento in modo adattativo all'ambiente in cui vivono.

127 Viene preso in esame il modo in cui le informazioni sociali vengono organizzate in memoria. Per larga parte del suo sviluppo (teoria della cognizione sociale ) è stata dominante la concezione di un sistema cognitivo controllato da un prinicipio cardine "ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo";secondo questa impostazione la cognizione sarebbe guidata dalla necessità di selezionare le informazioni,attraverso processi di categorizzazione miranti alla semplificazione della massa di dati in arrivo.

128 Sempre per questo l'individuo nella necessità di ordinare le proprie conoscenze sul mondo ricorrerebbe a delle "euristiche", scorciatoie di giudizio che consentono di decidere anche in assenza di dati sufficienti. Esistono quattro tipi di euristiche: 1°) Euristica della rappresentatività 2°) Euristica della disponibilità 3°) Euristica dell’ancoraggio e accomodamento.

129 In psicologia le euristiche sono semplici ed efficienti regole che sono state proposte per spiegare come le persone risolvono, danno giudizi, prendono decisioni di fronte a problemi complessi o informazioni incomplete. Il principio che giustifica l'esistenza di euristiche è quello secondo cui il sistema cognitivo umano è un sistema a risorse limitate che, non potendo risolvere problemi tramite processi algoritmici, fa uso di euristiche come efficienti strategie per semplificare decisioni e problemi. Sebbene le euristiche funzionino correttamente nella maggior parte delle circostanza quotidiane, in certi casi possono portare a errori. EURISTICHE O SCORCIATOIE COGNITIVO EURISTICHE O SCORCIATOIE COGNITIVE: “Il nostro modo di ragionare usa la razionalità in porzione limitata” HEBERT SIMON (economista che diede molti contributi al campo psicologico) afferma che le persone risolvono i loro problemi non con situazioni ottimali, ma si accontentano di soluzioni mediamente buone.

130 Euristica della rappresentatività: si tende ad attribuire caratteristiche simili a oggetti simili, spesso ignorando informazioni che dovrebbero far pensare il contrario. E’ Utilizzata per inserire soggetti in categorie (es: riconoscere turisti, ragazzi ad una festa, ecc)

131

132 Euristica della disponibilità: si tende a stimare la probabilità di un evento sulla base della vividezza e dell'impatto emotivo di un ricordo, piuttosto che sulla probabilità oggettiva.

133

134 Euristica dell'ancoraggio: se si deve dare una stima di probabilità di un evento, essa è sistematicamente influenzata da un termine di paragone. EURISTICA DELL'ANCORAGGIO E AGGIUSTAMENTO Nelle discussioni si può notare che: Chi parla per primo, ha più influenza sul gruppo e fa da punto di riferimento di ancoraggio agli altri interlocutori e i giudizi non si spostano più di tanto.

135

136

137 L'ontogenesi (dal greco: on, genit
L'ontogenesi (dal greco: on, genit. óntos, 'ente' + genesi 'creazione', 'sviluppo') è l'insieme dei processi mediante i quali si compie lo sviluppo biologico di un organismo vivente (dall'embrione allo stadio adulto): dipende sia dal genoma che caratterizza l'organismo sia dall'ambiente nel quale il processo si svolge.

138

139 Slide seguente

140

141

142

143

144

145

146

147

148

149

150

151

152 TEORIE DELLA MOTIVAZIONE
ORGANIZZAZIONE E PERSONALITA’ DI ARGYRIS Il processo di crescita psicologica dell’individuo consiste nel passaggio dallo stato di infanzia a quello di maturità, con alcune trasformazioni fondamentali: 1) da uno stato di passività ad uno di attività e ricerca; 2) da uno stato di dipendenza e irresponsabilità ad uno di relativa indipendenza e responsabilità delle proprie azioni; 3) da pochi e rituali modi di comportamento a più modi; 4) da prospettive a breve termine a prospettive più lunghe; 5) da una mancanza di consapevolezza all’autocoscienza; 6) da una posizione subordinata ad una di uguaglianza. Non è però affatto scontato che lo stato adulto venga sempre e pienamente realizzato. Spesso sono proprio le organizzazioni di tipo gerarchico e formale a impedire lo sviluppo delle caratteristiche dell’età adulta ed a condannare le persone a rimanere indefinitamente in uno stato regredito ed infantile.

153 Non è però affatto scontato che lo stato adulto venga sempre e pienamente realizzato. Spesso sono proprio le organizzazioni di tipo gerarchico e formale a impedire lo sviluppo delle caratteristiche dell’età adulta ed a condannare le persone a rimanere indefinitamente in uno stato regredito ed infantile…

154 Non è però affatto scontato che lo stato adulto venga sempre e pienamente realizzato. Spesso sono proprio le organizzazioni di tipo gerarchico e formale a impedire lo sviluppo delle caratteristiche dell’età adulta ed a condannare le persone a rimanere indefinitamente in uno stato regredito ed infantile…

155 Non è però affatto scontato che lo stato adulto venga sempre e pienamente realizzato. Spesso sono proprio le organizzazioni di tipo gerarchico e formale a impedire lo sviluppo delle caratteristiche dell’età adulta ed a condannare le persone a rimanere indefinitamente in uno stato regredito ed infantile… Percezione cognitiva

156 APPROCCIO CLASSICO Se dovessimo sfruttare a pieno la nostra capacità di registrare le differenze tra le cose e di rispondere ad esse in modo unico, ben presto saremmo sopraffatti dalla complessità dell’ambiente circostante. La soluzione di questo apparente paradosso […] sta nella capacità di categorizzare. La creazione di categorie rende equivalenti cose discernibilmente diverse, consente di raggruppare gli oggetti e gli eventi in classi e di rispondere ad essi in funzione della loro appartenenza ad una data classe piuttosto che della loro unicità. (Bruner, 1956)

157 APPROCCIO CLASSICO Il libro A study of thinking di Bruner, Goodnow e austin (1956) costituisce una pietra miliare nello studio dei processi cognitivi. In questo libro sono riportati una serie di esperimenti sull’acquisizione di concetti. Tutti gli individui fanno uso di concetti. Raramente gli eventi vengono concepiti nella loro unicità. Piuttosto, ciascun evento viene percepito come il rappresentante di un categoria. Se un evento viene percepito come appartenente ad una categoria, quell’evento viene percepito come un esemplare di un concetto.

158 La categorizzazione è un topico centrale nella psicologia cognitiva, nella linguistica, e nella filosofia, ma è cruciale proprio nell’apprendimento. La categorizzazione dei concetti permette al discente di classificare (o riconoscere la classificazione) di oggetti o concetti che appartengono ad un gruppo. Questa caratteristica accelera il processo di pensiero, favorisce la percezione selettiva immediata (trattandosi di una presentazione grafica) e facilita la generalizzazione* e l'apprendimento.  

159 Svilupperò concetti e schemi

160

161

162

163

164

165

166

167

168

169

170

171

172

173

174

175

176

177

178

179

180

181

182

183

184


Scaricare ppt "Che cosa è la psicologia sociale?"

Presentazioni simili


Annunci Google