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Semiotica del colore Esempi di analisi.

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1 Semiotica del colore Esempi di analisi

2 A Prospettiva semiotica sul colore Inserendo i significati dei colori entro sistemi e testi, la semiotica supera la dialettica fra soggettivismo e oggettivismo, costruendo modelli per poterne gestire il senso

3 Soluzione semiotico-testuale
il colore è soggettivo se viene considerato isolatamente, estrapolato dal suo contesto: significa troppo e ognuno ci vede quel che vuole Il colore è oggettivo se sta in un determinato sistema culturale in un preciso testo che quel sistema riprende, usa e spesso riadatta ai propri scopi.

4 sistema e testo il sistema ha valore di ampio codice culturale. (per es. l’opposizione basica tra bianco e nero, l’emergenza del rosso, il carattere instabile del verde, discreto del blu etc.) il testo è il modo in cui tale codice viene messo in opera in una precisa situazione comunicativa (uno spot, un annuncio, una tela etc.) dove si riprendono le significazioni generali si modificano tali significazioni

5 Il testo modifica il sistema Bianco vs Nero

6 Espressione e Contenuto
L’Espressione riguarda i colori (e i loro elementi) che in un determinato testo divengono pertinenti, ossia hanno una qualche funzione significante Il Contenuto è ciò che essi veicolano (significato) Di modo che, per es., in un annuncio non tutto ciò che ha a che fare con il colore è significativo, ci sono elementi espressivi pertinenti e altri che non lo sono (non tutto necessariamente significa)

7 Che cosa è pertinente? Il rosso del brand
Non lo sono i colori del vestiario o quelli del mobilio (a meno di non ripensarli come vintage)

8 Che cosa guardare? se l’universo di senso pertinente è quello della naturalità e della genuinità, andremo a cercare il verde e il rosso se è quello dei colori di brand, allora diviene pertinente il blu e il rosso che torna in altro senso

9 B Struttura e uso del semi-simbolismo ogni sistema di colori entra in relazione a sistemi di senso

10 Dal simbolismo al semisimbolismo
Chiaro : scuro = allegro : triste verde : rosso = Permissività : divieto b/n : colore = ordinario : straordinario da noi bianco : nero = vita : morte In Asia è al contrario bianco : nero = morte : vita

11 Il semi-simbolismo Evita i simbolismi isolati pretesi universali
Considera i termini in gioco in una relazione almeno duale Vale soltanto nel testo (o gruppo di testi) per cui è stato costruito Tende a motivare a posteriori i termini in gioco

12 Due forme di semisimbolismo
Sintagmatico = entro certi testi o gruppi di testi, fra elementi in praesentia; es. spot Campari con parte rossa (il colore del prodotto) e una nera (il vestito della ragazza) Paradigmatico = entro sistemi più ampi, che può coincidere col primo o no (in absentia), sulla base delle momentanee inversioni che possiamo fare per nostre specifiche strategie comunicative (cfr. il pack nero della mozzarella)

13 Bianco, blu, grigio se si considera solo il primo pack, a valere è l’accostamento fra bianco + blu = pulizia + freschezza (acqua) se si considerano entrambi , entra in gioco l’opposizione bianco vs grigio, dove il grigio non è più (come nel sistema ) lo sporco ma la cenere attiva

14 Testo e sistema Semisimbolismi sintagmatici
Semisimbolismi paradigmatici

15 Derivazioni semisimboliche
rosso : blu = femminile : maschile allora rosa : azzurro = bambine : bambini

16 Derivazioni semisimboliche
Prima (simbolismo istituzionale) Blu = Barilla Poi (semisimbolismo derivato) Blu (saturo ) : Azzurro (desaturato) = Adulti : Bambini

17 Dal classico al derivato

18 Riassumendo Un colore significa sempre: in un sistema culturale dato
in un processo costante di mutamenti e traduzioni, con altri elementi visivi (forme, posizioni), con altre sollecitazione sensoriali, con il mondo oscillante dei significati per le sue relazioni con altri colori per le sue componenti interne (tono, saturazione, luminosità etc.) per la posizione dell’osservatore e l’uso che ne fa

19 C Analisi approfondita di un pack Prendendo un pack quasi a caso, e osservandone la struttura semiotica, emerge un discorso ‘segreto’, già molto complesso

20 Pack Piccolini : Mini penne rigate con zucchine e spinaci

21 (blu) : azzurro = adulti : bambini

22 Colori nel pack Il ‘blu blu’ Barilla è assente nel pack, ma presente nella memoria del consumatore, figurativizzata da un blu desaturato È poi presente un azzurro a indicare il sotto-brand: ‘i piccolini’ Un celeste che fa da sfondo che evoca appunto i bambini E infine 2 tipi di verde (scuro a indicare la materia prima e chiaro a indicare il prodotto)

23 desaturazione progressiva
blu  azzurro = brand  bambini

24 blu desaturato : azzurro = brand : sotto brand

25 Brand sfondo = prodotto primo piano
azzurro (di sfondo) : verde (primo piano) = brand (mandante) : prodotto (oggetto della ricerca)

26 Due verdi Verde scuro : verde chiaro = Materia prima : prodotto finito

27 Verde tinta unita Materie prime

28 Verde giallastro Elementi di brand e prodotto
Parte istituzionale del pack

29 Giallo del fiore disegnato
Dal fiore di zucca alla spiga, semola di grano duro ‘responsabile’ del colore melange, giallo-verde delle pennette.

30 Due soggetti enunciativi: fotografia vs disegno/scrittura

31 2 tipi di enunciazione: 2 soggetti
Oggettiva: fotografia, rappresentazione realistica Soggettiva: disegno con matite colorate, intervento soggettivo Due soggetti: il brand (foto, pietanza pronta) che si rivolge ai genitori, e la proiezione del consumatore finale ‘i piccolini’ a cui il brand si rivolge direttamente (disegno)

32 Narrazione nascosta

33 circolo: dalla materia prima all’orto e viceversa

34 ‘Il grande mondo dei piccolini’
Si coltivano i prodotti dell’orto Da cui le materie prime per preparare il prodotto E poi il piatto (ricetta e foto della pietanza pronta) Da qui uno stile di vita sano e salutare (altra significazione del verde: nutrizionismo e d ecologia)

35 Rima visiva finestra / etichetta = zuppiera

36 Rima visiva marchio / pietanza

37 2 rime figurali: figure retoriche
Avendo la stessa forma astratta vengono associati sul piano del contenuto Il colore fa sistema con altri elementi visivi Finestra trasparente: garanzia oggettivante Contenitore prodotti freschi e piatto di pennette (metafora e metonimia)

38 Patto comunicativo Tra produttore e consumatore
Brand (che propone/prepara/cura/consiglia) Bambino (che disegna/mangia/coltiva i prodotti dell’orto e così segue un determinato stile di vita) Il brand-name sembra scritto dalla mano di un bambino e casa Barilla diventa la casa disegnata dal bimbo (con tanto di fiorellino!)

39 Nei colori ‘morale’ e valori di brand
‘Correre a perdifiato, giocare con i fili d’erba e cogliere le primizie dell’orto. Gustare la natura è una piccola tenerezza quotidiana. Scegli di vivere in un mondo di colori. A mangiare bene si comincia da Piccolini’ (Passaggio dal carattere tipografico a quello ‘a mano’) I colori si incaricano di raccontare tutto ciò.

40 C ANALISI DI UN QUADRO

41 ‘Le rouge et le noir’ di Klee
Analisi di F. Thurlemann

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43 Oggetto d’analisi: il colore
Opera non-figurativa: un acquerello basato su un solo contrasto cromatico. Costruzione di un senso e di un s.to senza fare ricorso a figure del mondo. Semplicità pittorica: un cerchio rosso e uno nero su uno sfondo biancastro Formato grande (32x60circa), destinato ad essere appeso al muro (indizio dell’importanza che il pittore ha attribuito alla sua opera)

44 Thurlemann La significazione del colore
Il rapporto tra le dimensioni costitutive del livello plastico: colore, forma e disposizione spaziale.

45 Articolo Toile vide Cerchio nero: tuono lontano, un mondo a sé che non pare curarsi di niente, un ritirarsi in sé, una conclusione immobile, un ‘eccomi’ detto lentamente e con un po’ di freddezza. Cerchio rosso: tiene fermo, conserva la posizione, approfondito in se stesso. Nello stesso tempo cammina perché vorrebbe tutti gli altri posti per sé. Lampo e tuono allo stesso tempo. Un ‘eccomi’ appassionato.

46 Kandinsky (colori opposti)
Rosso: colore caldo senza limiti, vivace, acceso, inquieto, suscita energia, tensione Nero: privo di possibilità, morto, eterno silenzio, risuona interiormente, spento, senza speranza, insensibile a tutto ciò che gli sta intorno. ‘la radice più profonda di ogni composizione è da ricercarsi nella giustapposizione di almeno due emozioni, due suoni interiori: elementi, colori, linee, suoni, movimenti…(il contrasto)’

47 Il titolo: le rouge et le noir
Funzione di designazione Si limita a denominare le due superfici circolari per la loro qualità cromatica Sottolinea tra le categorie plastiche il contrasto cromatico (a scapito di quello topologico ed eidetico) come ciò di cui si parla

48 Le altre due dimensioni
Complementari, i predicati del soggetto di cui si parla Hanno cioè la funzione di commentare il contrasto cromatico Ma come si può commentare un colore?

49 Due modi di descrivere il colore
Il modo categoriale (E): descrizione della tinta in base alle categorie cromatiche (radicali cromatici, saturazione, valore) Il modo valutativo (C): descrizione del contenuto affettivo, effetti di senso in base a meccanismi semisimbolici

50 Effetti di senso Anche se apparentemente un colore sembra significare di per sé, al di fuori di qsi contesto (un giallo caldo e luminoso oppure un rosso ardente) li sto sempre opponendo ai contrari (tipo il blu freddo). Rosso brillante che dà sul giallo = caldo rosso cupo tendente al blu = freddo Ciascuna figura cromatica richiede un’analisi supplementare.

51 Tinta delle figure/tinta dello sfondo
La lettura del dipinto poggia sulla distinzione tra figura e sfondo Figure (tinta pura) Sfondo (tinta impura di densità irregolare) Ciò rende ancor più evidenti le figure, che sono già due termini marcati (il rosso è il termine cromatico marcato rispetto a tutti gli altri, è il colore; il nero è il termine marcato della serie acromatica)

52 La tinta dello sfondo Il radicale principale della tinta dello sfondo è il bianco, per luminosità opposto al nero. Ma lo sfondo (che ha la funzione di evidenziare le figure) non può per questo essere solo bianco (avrebbe anch’esso personalità al pari delle figure e si opporrebbe esclusivamente al nero) Il cromatismo dello sfondo è invece stato scelto in modo da non intrattenere rapporti privilegiati con nessuna delle due figure.

53 Lo sfondo: dispositivo di equilibratura
L’equilibrio tra le figure si pone allora: 1) condizione della loro comparabilità; 2) possibile significato del quadro Il senso = il prodotto di un effetto globale di equilibrio a partire da elementi che presentano contrasti eidetici, cromatici netti.

54 Pensiero mitico L’Equilibrio a partire
da elementi contrastivi: modalità di manifestare il pensiero mitico e da elementi esclusivamente plastici, senza dunque aver necessariamente bisogno, per manifestarsi, di ricorrere alle figure del mondo.

55 Lévi-Strauss Analizzò i miti, li scompose in unità minime (mitemi) e da lì mostrò che tutti si fondavano su due elementi in contrapposizione (es. bene-male). Ciò risponde alla necessità dell’uomo di ragionare per contrasto (da lì nasce il senso)

56 Discorso visivo: metadiscorso
Il commento sul contrasto cromatico rosso/nero viene sempre affidato al linguaggio plastico visivo, senza far ricorso al linguaggio verbale Il quadro di Klee è un esempio di metadiscorso, di commento di un concetto, di un contenuto, fatto solo in termini visivi

57 Greimas Il senso può nascere solo dalla differenza, da un confronto, da un contrasto, tra due termini comparabili, in quanto hanno delle qualità in comune. Nel caso della percezione valutativa dei colori sembra che ogni colore possa significare da solo

58 Lettura valutativa in absentia
Ci serviremo di prerifrasi e aggettivi (per es. un colore ‘caldo’ oppure ‘che tranquillizza’) Il s.to di un colore in sé funziona già per per differenza (se diciamo ‘caldo’ lo stiamo opponendo a ‘freddo’…)

59 Testi di Kandinsky: ipotesi sul contenuto del quadro di Klee
Descrizioni dei colori: ROSSO: caldo, senza limiti, vivace… NERO: spento, senza speranza, inerte… Nella descrizione appaiono opposti. L’opposizione R/N = opposizione tra cromatico e non cromatico, tra colore e non colore

60 Inventario contrasti Particolarità del formato fa sì che la superficie pittorica possa essere suddivisa in sn (R) e ds (N) Cerchio R contorno allungato/ cerchio N contorno appiattito Posizione R alto/ N basso R: Distanza irregolare rispetto ai bordi/ N: distanza regolare rispetto ai bordi R: Posizione eccentrica/N: non eccentrica Cromatismo del fondo chiaro attorno al R/sfondo omogeneo del N

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62 Vario/uniforme R: irregolare, eccentrico, modulato
N: regolare, non eccentrico, omogeneo Carattere valutativo: dinamico/statico (alto : basso = leggero : pesante; contorno allungato = dinamismo orientato, movimento ascendente, banda chiara sotto il R = meno ancorato alla superficie e più libero nello spazio)

63 Risultato della lettura dei contrasti eidetici e topologici a livello valutativo
Rosso: dinamico e leggero sembra muoversi; il Nero no Corrisponde alle caratterizzazioni dedotte dalla lettura valutativa dei colori rosso e nero del testo di Kandinsky Confermata l’ipotesi: i contrasti eidetici e topologici costituiscono un metadiscorso del contrasto cromatico R/N

64 Testo di Klee/Testo di Kandinsky
I due contenuti sono identici: N: ‘lento e freddo, immobile, tende a ritirarsi in sé’ (virtualità di un movimento concentrico) R: ‘appassionato, vorrebbe tutti gli altri posti per sé… irraggia’ (virtualità di un movimento eccentrico) Senso ultimo del quadro: R : N = Vita : Morte

65 metalinguaggi Come i due paragrafi ‘cerchio nero’ e ‘cerchio rosso’ di Kandinsky sono metalinguaggio sul colore, così il quadro di Klee presenta una struttura metadiscorsiva Qual è il senso dei colori? Klee ottiene la risposta decidendo di parlare dei colori attraverso la forma e gli effetti di senso spaziali delle figure cromatiche: parlare del plastico attraverso il plastico.

66 Qual è il senso di qst colori?
Il quadro si fonda su questo interrogativo e chiede a tutto ciò di plastico che non è colore di dare una risposta basandosi sul principio che la significazione non è necessariamente legata all’evocazione delle figure del mondo. Klee dimostra che la pittura ha una sua indipendenza semiotica e può parlare di se stessa.

67 differenza Kandinsky nei suoi scritti teorici ha tentato di descrivere la dimensione significante degli elementi primi della pittura. Ma nel suo tentativo ricorreva al linguaggio verbale, e non visivo, del quale pretendeva di dimostrare l’autonomia. Nella sua risposta a Kandinsky, Klee ha scelto la via più adeguata: ha chiesto alla stessa pittura di dimostrare la sua autonomia.

68 D ANALISI TRILOGIA FILM KIESLOWSKI

69 L’uso dei colori nel cinema
I colori vengono usati non solo a scopi decorativi ma semiotici, cioè significativamente mescolati alle altre dimensioni del film (la trama, i personaggi, gli avvenimenti, l’ideologia e la poetica dell’autore etc.)

70 Film blu, bianco e rosso Colori della bandiera francese
L’uso dei tre celebri colori non è però simbolico, ma semisimbolico, cioè sistematico all’interno del testo I colori formano una struttura di senso all’interno del testo, grazie a complessi meccanismi di opposizioni e similitudini plastiche.

71 Colori della bandiera francese (liberté, egalité, fraternité)
Temi alti che possono avere sia un risvolto sia politico e sociale sia uno privato K. sceglie di parlarne a livello individuale con immagini forti e crude, tipiche del suo modo di fare cinema. Intrecciando musica, narrazione, tecniche di ripresa e soprattutto il colore.

72 La critica Si è limitata a individuare l’opposizione fra colori caldi e freddi (i primi positivi- calore, vicinanza, forza, azione; i secondi negativi- freddo, passività, debolezza) In F.Blu, il blu esprimerebbe calma, infinito e libertà; in F.Bianco, il bianco indicherebbe l’idealizzazione, la purezza, il nulla accecante; in F.Rosso, il rosso simboleggerebbe passione, energia, calore comunicativo.

73 Trama film blu Ambientato a Parigi, racconta del dolore della protagonista Julie che deve elaborare il lutto del marito celebre compositore e la figlia Anna di 7 anni morti in un incidente automobilistico. Dopo un primo tentativo di suicidio, Julie decide di annullarsi cancellando il suo passato (cambia casa, quartiere, si spoglia dei suoi averi….), ma non riesce a fare tabula rasa dei suoi ricordi.

74 Film blu (Leone d’oro a Venezia 1993): libertà
Riflessione filosofica sull’idea di libertà, sulla sua utopia: come si inserisce nella nostra vita che è antropologicamente fatta di relazioni? L’idea di libertà viene trattata per negazione, a partire dalla sua mancanza Non-libertà

75 Il blu rappresenta i legami
L’uomo ha solo due possibilità: una di apertura verso il mondo (carità) e un’altra di chiusura in se stessi. Non esiste libertà assoluta se non dopo la morte. La vita è un intreccio di legami siano essi felici che di sofferenza.

76 Gli unici personaggi con i quali Julie stabilisce relazioni
Olivier, collaboratore del marito, innamorato di lei del quale finirà per accettare l’amore Lucille, spogliarellista, che abita al piano sotto della sua nuova casa Sandrine, amante del marito, scoperta dopo la sua morte, che ne porta in grembo il figlio e alla quale offrirà la vecchia casa

77 Film blu: non-libertà Il blu figurativizza i legami affettivi (reali anche quando si tratta di ricordi) Non si è mai veramente liberi. Julie cede alla vita. Alcune figure del blu: la stanza blu della figlia con il lampadario soprattutto, ma anche tutto ciò che ha che fare con lei (per es. lecca-lecca), la piscina (mondo interiore di Julie fatto di ricordi - acqua ferma, non vitale come la sua simbologia vuole, ma metafora di morte), l’autostoppista che ha assistito all’incidente e che le riporta la catena d’oro (simbolo del legame), il compositore suo amico e collega del marito, il nuovo bambino che sta per nascere dall’amante del marito (ecografia azzurrastra).

78 I riflessi della luce e i bagliori
Il lampadario a gocce, ma anche tutta una serie di schermi, specchi, cristalli, vetri che figurativizzano il riflesso e offrono una serie di riproposizioni di visioni L’immagine di sé attraverso gli altri, attraverso i nostri cari Immagine nell’immagine: metacinema

79 Potenzialità cinematografiche
La storia ha un impatto emotivo, ma è lo stesso impatto visivo a creare emozioni: Piani soggettivi (l’occhio del personaggio diventa l’occhio dello spettatore, l’occhio apre e chiude il film – morte/vita) L’uso del colore (senso plastico del blu, in tutte le sue sfumature, che sovradetermina il senso del film) Lo schermo è la mente di Julie (per 5 volte la scena si oscura brevemente quando Julie si ritira in se stessa senza voler condividere il suo dolore con gli altri)

80 Ruolo della musica La musica che il marito sta componendo e che lei continuerà ha come tema la prima lettera di S. Paolo ai Corinzi (Inno alla Carità), tema che torna in film rosso chiudendo la trilogia La musica rappresenta la memoria di Julie, il ricordo di suo marito, ma anche la sua passione, determinante per andare avanti: è da lì che ricomincia a vivere davvero, superando la banalità del quotidiano e la percezione di sé come dolorosa e assurda.

81 Termini contraddittori
Il senso del film è costruito su termini contraddittori: non-libertà e non-costrizione libertà costrizione non-costrizione non-libertà

82 Blu vs rosso L’opposizione cromatica fondamentale del film
non-costrizione è rosso. Figure ‘rosse’ La vicina di casa prostituta (quartiere a luci rosse di Pigalle, non è costretta ‘lo faccio perché mi piace’, piange solo quando vede il padre, suo legame affettivo, nel locale- locale che è una sorta di termine complesso rosso-blu) L’amante del marito (prima di tutto amante, è rossa di capelli, ‘non ho mai voluto avere bambini’, fuma in gravidanza e quando Julie le dice che non dovrebbe sorride e continua a fumare) La madre di Julie, che sta in casa di cura, ma non è cosciente e dice di star bene e di avere tutto ciò che le serve)

83 giallo-verde libertà costrizione verde giallo rosso blu
non-costrizione non-libertà

84 Libertà/costrizione La libertà (verde) è possibile realmente solo dopo la morte (luce verde e le infermiere in camici verdi nel momento in cui la madre muore) La costrizione (giallo): in ospedale forte luce gialla, quando è costretta a sentire il medico che le annuncia la notizia della morte dei suoi cari e a subire la perdita e quando tenta il suicidio, ma non riesce, per cui è costretta a vivere

85 Film bianco (Premio a Berlino 1994): uguaglianza
Unica possibilità dell’uguaglianza: far vivere agli altri quello che questi hanno fatto vivere a noi (vendetta) La parità sta nel medesimo tradimento e nella medesima distruzione della vita L’uguaglianza, anche qui rappresentata per negazione, equivale al grottesco ribaltamento delle parti, a un equilibrio di ingiustizie

86 trama Prima parte del film ambientata a Parigi, assistiamo in aula di tribunale a una sentenza di separazione tra il protagonista polacco Karol e la moglie francese Dominique (a causa dell’impotenza sessuale di lui, manifestatasi dopo le nozze) Lui innamorato cerca di opporsi e implora ‘uguaglianza’. Il giudice non accoglie nessuna sua richiesta anche perché non capisce la sua lingua.

87 trama La moglie fredda, delusa, lo mortifica, lo umilia abbandonandolo senza soldi né casa né lavoro Lo lascia solo con una valigia piena di diplomi professionali. Karol, vagabondando, incontra un connazionale, Mikolaj, che lo sostiene quando, disperato, scopre attraverso una telefonata che la moglie lo tradisce e che lo aiuta a ritornare clandestinamente in Polonia, nascosto dentro la valigia.

88 trama In cambio Mikolaj vuole essere ucciso. Karol gli spara un colpo a salve Dopo la paura Mikolaj torna a vivere e tra i due il patto di fiducia si stringe sempre più. Diventano soci in una società immobiliare messa su grazie a Karol che è diventato ricco attraverso una serie di speculazioni. Mikolaj aiuta infine Karol a progettare un piano diabolico di simulazione della propria morte.

89 trama Dominique arriva dalla Francia per assistere al finto funerale del marito, che si fa trovare in albergo nella camera di lei. Fanno l’amore. Al mattino lui è sparito e lei viene arrestata per omicidio. La scena finale è la più drammatica: lui la vede da dietro le sbarre in carcere. I due si scambiano sguardi in cui si capisce che si amano ancora nonostante tutto.

90 Non-uguaglianza Innanzitutto i protagonisti sono palesemente diversi: parlano due lingue diverse, vengono da due paesi diversi, da due mondi diversi, Est e Ovest, non si capiscono L’ambiente occidentale (Parigi) è ostile al protagonista (quando guarda il cielo la colomba gli defeca addosso, il giudice francese non lo capisce e non lo ascolta)

91 Bianco e nero Io e l’altro: l’identità e l’alterità
La diversità, ma anche la reciprocità A ben guardare, sia Parigi (il cielo) sia Varsavia (la neve) sono bianche pur essendo diverse (un bianco che unisce cose diverse) e nere (un nero che separa cose uguali) La non-uguaglianza è tematizzata come distanza (non comprensione o supremazia del più forte sul più debole)

92 Sopraffazione l’uno dell’altro
il non = è l’insieme del + e del – Più forte sul più debole (in maniera alternata): In tutti i rapporti interpersonali: L’amore (lui/lei assolutamente speculari), l’amicizia (prima Mikolai aiuta Karol poi è il contrario), gli affari (un costruttore senza scrupoli viene a sua volta gabbato da Karol) Dialogo tra Karol e Mikolai: ‘Tutti soffrono’ ‘lo so, ma io volevo soffrire di meno’

93 Il Tempo e il Caso Il tempo come agente trasformatore
dà sempre un’altra chance il problema del tempo ricorre: ‘mi dai un po’ di tempo?’, ‘ho bisogno di tempo’, ‘oggi ho tempo’… e corre parallelamente al ruolo del caso, del destino, della fortuna (carte da gioco, casinò) K. è laico e sostituisce il Divino con il Destino

94 Non ci sono vincitori Senza carità è impossibile esistere davvero
I protagonisti sono caratterizzati dall’impossibilità: Karol: impotenza fisica, non può avere lei Dominique: a sua volta lo ama, ma non riesce a possederlo (‘pensi solo a te, non capisci nulla’) Mikolai: non riesce a vivere, vuole farsi uccidere.

95 Figure b/n Colomba sposi Mappa del territorio e cartine geografiche
Contratti e testamento Il nero convive col bianco, si staglia sul bianco. Nero su bianco Il Bianco fa da sfondo (il paesaggio che unisce cose diverse) e il nero separa cose uguali (gli uomini tutti diversi e in fondo uguali: unità partitiva)

96 La statua bianca col volto di lei
Lei è nera nella realtà cinematografica (sono tutti sempre vestiti di scuro) come tutti gli altri È bianca solo nell’ideale di Karol (vestita da sposa e come busto statuario, la statua d’alabastro che Karol compra in un negozio a Parigi poiché il volto gli ricorda quello di lei e che porta con sé dentro la valigia durante il viaggio in Polonia)

97 La perdita È la premessa per il ritrovamento
Dalla perdita fisica a quella psicologica (film blu) Dalla perdita psicologica a quella fisica (film bianco) Ancora, Karol riesce a fare l’amore solo dopo la sua morte fittizia e l’amico ricomincia a vivere solo dopo aver creduto di morire

98 Esistiamo attraverso gli altri
Dramma è dato dal paradosso tra presenza e assenza La perdita di sé negli altri è l’unica condizione di esistenza (Karol smette di essere: è impotente, come un oggetto viaggia dentro una valigia) L’unica possibilità di esistenza è data dal riflesso della nostra identità nell’altro (anche qui specchi e riflessi, scorci, luci e penombre dominano le scene cinematografiche) Anche qui torna un’osmosi tra sessualità ed esistenza (già notata in film blu)

99 La moneta Figura della moneta: il franco simbolo della terribile telefonata e del tradimento di lei che richiude nella bara a vendetta fatta. La moneta: testa e croce insieme. 2 facce della stessa medaglia, la loro specularità (lui ripaga con la stessa moneta), ma anche figurativizzazione della sfida alla sorte. Figura generica del denaro: illusione che si possa comprare tutto: la vita, la morte, la felicità (‘oggi si può comprare tutto’ frase che ricorre quando Karol compra gli uomini di malaffare, quando deve uccidere l’amico, quando vuole far tornare lei, quando deve comprare il ‘suo’ cadavere). Per poi scoprire che non è così: solo la comprensione e la carità possono far ricominciare (‘tutto è possibile’,‘vedo una luce in fondo al tunnel’)

100 Ruolo della musica Anche qui molto forte, la colonna sonora pervade tutto il film Serve al riconoscimento della propria identità, al riconoscimento dell’altro (Mikolai lo riconosce come uguale a sé, anche lui polacco, quando riconosce la musica del loro paese)

101 Film rosso 1994 (ultimo film di K.)
Ambientazione e personaggi: siamo a Ginevra. 2 coppie: Valentine, modella, col fidanzato Michel lontano a Londra; un neolaureato in legge Auguste e la sua fidanzata telefonista al centro di previsioni meteorologiche. E un giudice misantropo in pensione (alter ego di Auguste) che, disilluso dalla vita, non esce di casa spiando le telefonate dei vicini

102 trama Valentine conosce per caso (investe il suo cane) l’anziano giudice (i due sono i reali protagonisti della storia) In principio sconcertata dal suo comportamento, si rende poi conto dell’umanità dell’uomo e tra i due nasce un dialogo, un rapporto di comprensione ed empatia L’uomo è una sorta di alter ego del giovane giudice tradito di cui ascolta le telefonate (ha vissuto esattamente le sue stesse esperienze)

103 Entrambi caritatevoli
Lei ingenuamente rivolta alla speranza Lui, misantropo, ma a suo modo caritatevole, umile. Sentendosi colpevole di avere deciso della vita d’altri, adesso si limita ad osservare e a non intervenire. Non vuole più giudicare come in passato, solo perché ‘non si trovava nella loro pelle’ Aveva poi per vendetta condannato colpevole ingiustamente l’uomo col quale la donna amata lo aveva tradito

104 Occasione mancata Il giudice non ha fiducia né in sé né nella gente, ma attraverso Valentine trova di nuovo speranza e voglia di vivere. Con lei si confida. Incarna la sua occasione mancata: se l’avesse incontrata prima si sarebbe sicuramente innamorato di lei.

105 Film rosso: fraternité
La carità, la comprensione come fil rouge appunto, sia della trilogia sia della nostra esistenza. Esistenze fraterne, simili e che pure a volte non si incontrano e non si conoscono. La nostra immagine fa da sfondo a ogni altra esistenza La vita è fatta di intrecci e di relazioni La relazione e la comprensione sono le uniche possibilità di senso dell’esistenza (ottimismo)

106 Il Destino Anche qui Kiesloswki da laico attribuisce al Caso e al Destino il ruolo di demiurghi, di operatori dell’esistenza, mandanti. Destino a volte implacabile, a volte risolutorio Visione ottimistica di un fato non sempre avverso, che alla fine mette a posto le cose.

107 Poesia di Szimborska ‘Amore a prima vista’
Che lo stesso regista dice parlare di film rosso ‘Segni/segnali che importa se indecifrabili’ ‘Ogni inizio infatti è un solo un seguito. Il libro degli eventi è sempre aperto a metà’ Causalità delle azioni e delle situazioni, intrecci del caso: 2 anime gemelle possono incontrarsi oppure no, magari soltanto sfiorarsi, senza riconoscersi. Ma anche esistenze a distanza che si somigliano.

108 Figure della sorte La moneta che il giudice lancia per fare testa o croce (scommette sui dialoghi che ascolta) La slot-machine alla quale Valentine gioca ogni mattina al bar sotto casa

109 Linee telefoniche linee telefoniche proprio come linee, fili, figurativizzazioni dei collegamenti Parallele tra le due coppie Esterne al giudice che spia le telefonate

110 Le relazioni La comunicazione interpersonale, la comprensione opposte all’alienazione e alla solitudine Attraverso storie di sfiducia (tra Valentine e il suo uomo), di solitudine e disillusione (giudice), di tradimento e delusione (Auguste e Karin) Kieslowki parla comunque di fratellanza, nel rapporto tra i due protagonisti (Valentine e il giudice) e di speranza in una seconda possibilità che la vita può offrire.

111 Artefici inconsapevoli
Ogni atto, ogni gesto che compiamo ha delle ripercussioni (cane investito, auto-denuncia del giudice, traghetto invece dell’aereo…) Siamo come Dei ciechi, ignari di quello che ci accadrà. Possiamo soltanto cogliere o meno dei segni, dei segnali che la vita ci manda.

112 Rosso Prosegue la significazione già rintracciata in film bianco.
Se il bianco ci fa da sfondo e noi appariamo come tanti punti discontinui neri, il rosso ci lega nelle relazioni, nei sentimenti, nelle passioni (possibili, cioè non solo reali, ma anche potenziali) Rosso come il sangue che scorre nelle nostre vene e che fa del mondo un unico organismo

113 Carità Si vivono sentimenti incompleti per avarizia, egocentrismo, avidità. Quando l’emozione e la carità possono cambiare la nostra vita Carità non nel senso di pietà, che Kieslowski fa dire al giudice nasconde disgusto; ma nel senso di comprensione di empatia, di ‘stare nella pelle degli altri’ ‘lei può esistere, può solo esistere’ e sforzarsi di comprendere ‘decidere qual è la verità è presunzione e vanità’.

114 Morte: trait d’union La morte fisica in film blu
Morte simulata e l’uccisione per finta in film bianco Morte spirituale del giudice in film rosso Una morte, una perdita che fa da premessa a una rinascita

115 Il finale Chiude tutta la trilogia, riannoda tutti i fili
Il giudice assiste alla notizia di un naufragio nella manica. Si salvano solo 7 persone. I personaggi che si salvano danno una risposta e un finale a tutte le storie che K. ha voluto raccontare. Un finale sicuramente positivo, di speranza.

116 Alcuni dei principali collegamenti tra i tre film
Personaggi in film rosso Vecchina che tenta di gettare i rifiuti nell’immondinzia L’idea di giustizia e ingiustizia figurativizzata dal tribunale L’idea del caso, della sorte, del Destino figurativizzata da monete, carte da gioco, casinò e slot-machine

117 Sistema dei colori I colori primari (blu, rosso, giallo e verde) in film blu Il bianco e il nero in film bianco La triade bianco, nero e rosso (i colori ‘storici’, dell’antichità) per film rosso


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