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di Elisa Giomi e Daniela Pitti

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Presentazione sul tema: "di Elisa Giomi e Daniela Pitti"— Transcript della presentazione:

1 di Elisa Giomi e Daniela Pitti
2. Dimmi di che sesso sei e ti dirò che gioco vuoi Come condizionare i desideri dei bambini sfruttando le credenze degli adulti di Elisa Giomi e Daniela Pitti Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

2 Pubblicità di abbigliamento per l’infanzia e ruoli di genere

3 Lui suona… Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

4 …gioca con le macchinine…
Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

5 …fa giochi legati al movimento…
Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

6 …come saltare… Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

7 …immaginare di volare Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

8 …o provare a farlo! Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

9 Lui può sporcarsi… Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

10 …e fare i gestacci Perché “Ce ne vuole di energia per essere bambini”…
Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

11 Invece per essere bambine…
…basta stare sedute composte! Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

12 …saper lavorare a maglia…
Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

13 …prendere il thé con le amiche…
Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

14 …e naturalmente… essere carine.
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15 Anche lei a volte è rappresentata fuori casa, in spazi aperti…
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16 …ma non sono mai marciapiedi e strade:
lo spazio cittadino (=spazio della sfera pubblica, della vita produttiva, economica, politica) è spazio connotato al maschile Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

17 Le solite cose di sempre:
Per lei spazi aperti sono limitati a giardini e prati (a onore dell’antico binomio uomo=cultura, donna=natura) E cosa fa la bimba immersa nella natura? Le solite cose di sempre: si prende cura del giardino, estensione della casa… Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

18 …insegue il suo sogno romantico…
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19 …poi si sposa… Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

20 …e infine diviene mamma
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21 A volte anche lui è rappresentato in scenari naturalistici
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22 …lui si muove, costruisce, interagisce con gli altri e con l’ambiente…
…ma a parità di scenario (mare) e di prodotto pubblicizzato (abbigliamento)… …lui si muove, costruisce, interagisce con gli altri e con l’ambiente… Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

23 Lei sfila, ammicca, si lascia guardare
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24 A volte anche lei è rappresentata nello spazio cittadino… della City…
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25 …pardon: di Sex and the City!
Lui con strade e marciapiedi ci gioca, lei può accedere allo spazio urbano solo in qualità di piccola adulta: consumatrice o oggetto di contemplazione Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

26 Divisione ruoli/ambiti
Facilmente individuabli attraverso le opposizioni Spaziali: Ambienti aperti/chiusi Movimento/staticità Cromatiche: colori forti e accesi, toni del blu, grigio, nero, rosso/lei predominanza di rosa, viola, colori tenui Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

27 Queste opposizioni sono coerenti con quelle riscontrate nei valori..
…emergono nei giochi e nelle attività rappresentati: Lui corpo per fare/Lei corpo per apparire entrambi in compagnia/i, ma lui piacere per sé/Lei piacere agli altri (modello autoriferito/eteroriferito) lui: esplorazione terriorio e avventura, costruire, musica, socialità/lei: cura della casa, dei bambini, del giardino, ma anche del sé= moda, bellezza ecc., socialità Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

28 Pubblicità di giocattoli
Si trovano le stesse opposizioni e divisioni di ambiti e modelli di ruolo Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

29 Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

30 Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

31 Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

32 Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

33 Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

34 Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

35 Pubblicità anni ’80

36 Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

37 Che tipo di giochi e quali valori propongono?
CHI compie l’azione?

38 Lei alla lavatrice (spazio interno/privato), lui al telefono (spazio esterno/relzionale)
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39 …ma per decantare le virtù della lavatrice!
Anche lei al telefono… …ma per decantare le virtù della lavatrice! Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

40 Spot tv di giocattoli Anni ‘80
- ! Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

41 Opposizioni Spazi aperti/spazi chiusi:
anche se gli spot sono ambientati in spazi chiusi in entrambi i casi, i giochi publicizzati caratterizzano due ambienti precisi: la strada per lui e la casa per lei Movimento/staticità: i bambini corrono saltano sulle loro macchinine e le brave “donnine di casa” si occupano di lavare e pulire… Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

42 Ma cosa pensano i bambini e le bambine?
Raccolta impressioni e commenti Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

43 Maestra: Che differenza c’è tra gli uomini e le donne?
Lettura “cicle time” svolto nella scuola dell’infanzia di San Basilio, Roma, il 29 aprile 1981, estratto da “I bambini pensano difficile. L’organizzazione delle idee nella scuola dell’infanzia” di Ludovica Montoni, Carocci, Roma 2005 Maestra: Che differenza c’è tra gli uomini e le donne? Simona (3 anni): gli uomni danno la mano ai bambini perché se viene una macchina li mette sotto. Tania (4 a): gli uomini sono maschi Alessio (5 a): c’hanno la barba e i baffi Alessia (4 a): sono pure senza barba e senza baffi Alessio (5 a): gli uomini lavorano Alessia (4 a): pure le donne lavorano, e che devono stare a casa?! Monia (4 a): le donne c’hanno la gonna Alessia (4 a): non sempre, un giorno si mettono la gonna e un giorno si mettono i pantaloni Romano (5 a): e te che ne sai? Alessia (4 a): lo so perché mia madre se li mette Romano (5 a): alessia dice così perché vede il padre che lo dice io invece non sento a nessuno Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

44 tutti: gli uomini non possono stirare Monia (4 a): per me si
Alessio (5 a): io so’ contento di essere maschio perché mi piace di fare l militare Mirco (5 a): come ti può piacere essere donna che te stufi a lavare i piatti e a stirare? tutti: gli uomini non possono stirare Monia (4 a): per me si Romano (5 a, rivolto alla maestra): Monia dice così perché è femmina, se era maschio diceva di no. Secondo te c’ha ragione lei? Che un maschio si mette a stirà? Mirco (5 a): però possono lavare i piatti se la mamma sta male Alessio (5 a): no, se fa aiutà da un’altra femmina Maestra: cosa serve per lavare i piatti? Luigina (5 a): il detersivo che diventa schiuma Simona (3 a): l’acqua Tania (4 a): le mani e te devi mette i guanti se no te se ammollano Maestra: l’uomo può prendere il detersivo? tutti: si Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

45 Maestra: può mettere l’acqua nel lavandino? tutti: si
Maestra: ce l’ha le mani l’uomo? Maestra: allora perché l’uomo non può lavare i piatti? Tania (4 a, mettendosi le mani sui fianchi): perchè se non è buono? Mirco (5 a): perché se li lava male? Romano (5 a): è giusto quello che dice Tania, perché possono bagnare per terra, possono far cadere i piatti. E le femmine so’ buone a aggiustà una rota della macchina? Maestra: io si Romano (5 a): alla macchina tua, ma alla macchina degli altri certo no Alessia (4 a): quando siamo grandi ce la facemo Francesco (5 a): si dice facciamo Romano (5 a): e le donne so’ buone a mette i mattoni per le case? E so’ buone a fare la partita con li grandi uomini? Luigina (5 a): si che le femmine so’ buone a gioca’ a pallone Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

46 Monia (4 a): i bambini li fanno le donne
Alessio (5 a): no, le femmine giocano a pallavolo e a pallacanestro e possono fare la corsa come i maschi Alessia (4 a): le donne possono mettere i mattoni perché serve il mattone e la calce e le donne lo possono fare Monia (4 a): i bambini li fanno le donne Mirco (5 a): e ce pensano le donne Simona (3 a): però i bambini un po’ più grandi il bicchiere se lo reggono da soli Consuelo (5 a): però pure gli uomini possono badare ai bambini piccoli Mirco (5 a): se la mamma va a fare la spesa il papà gli sta attento Alessia (4 a): il papa li può portare nella carrozzina Romano (5 a, rivolto alla maestra): loro dicono così perché so femmine e te che sei grande je dai retta a questi. Ma che gli uomini so’ come le donne? Li conosci i froci? Quelli portano le carrozzine! Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

47 Quali capacità di reagire agli stereotipi?
Quanto influisce il collegamento alla propria esperienza? Quanto è importante il modello di riferimento dei genitori? Un bambino nella sua saggezza lo dice espressamente “perché lei vede al padre che lo dice, se non lo vedeva non lo diceva” Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

48 Identità maschile anni ‘80
Ricerca del 1981 (stesso periodo del nostro circle time); Cockburn, C. `The material of male power', Feminist Review, No.9, Autumn 1981. Emerge che le professioni considerate “tipicamente” maschili sono quelle che generano rispetto, potere e autorità sia perché coinvolgono la forza fisica e l’abilità manuale –ritenute appannaggio degli uomini – oppure perché coinvolgono abilità e saperi specialistici, in cui si ritiene che gli uonini eccelgano più delle donne (medicina, scienza, avvocatura, economia ecc.) Gli uomini costruiscono la loro identità in opposizione a quella femminile e omosessuale alcuni uomini scartano professioni considerate femminili perché lesive della loro identità sessuale e sociale, mentre per le donne il senso della loro femminilità è meno dipendente dai lavori che svolgono Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

49 Sequenza di pubblicità contemporanee
Sequenza tratta da giornata tipo, Italia Uno, ore 7.51, prima settimana di ottobre 2010 Collocata tra i cartoni animati “la ricerca della valle incantata” e “Scooby-doo” (004- min 9.16 a 17.27), entrambi rivolti sia a maschi che a femmine Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

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51 Da cosa capiamo a chi è destinato il giocattolo?
Quali sono gli elementi che caratterizzano il prodotto reclamizzato come unisex, per maschi o per femmine? Da cosa capiamo a chi è destinato il giocattolo? Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

52 I Follettini Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

53 Presenza di personaggi e loro genere:
Presenza di attori maschi e femmine (rappresentanto i “destinatari”), più femminile, ma c’è anche un uomo Voce fuori campo: Maschile e femminile Colori: vivaci ma neutri Musica: filastrocca, melodica Spazi: Interni, riproduzione di ambiente esterno (naturale), mondo fantasy Estetica: leziosa Valori: tenerezza, amore per natura, relazioni, fantasia Interessante: effetto di “socializzazione anticipatrice” al mondo dell’oroscopo e al suo fiorente mercato. In linea con valori new age e “pensiero magico” della nostra epoca Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

54 2. Shoccky Bandz Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

55 Caratteristiche personaggi e loro genere:
Non ci sono personaggi umani, solo mani (sembrano sia di ragazzi che di ragazze) Voce fuori campo voce maschile Colori vivaci, non connotati Musica: Ritmata, rockeggiante Spazi: non definiti Estetica: frizzante Valori: apparenza, coolness

56 3. Super Slaff skyfidol Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

57 movimento/velocità, forza, distruzione, divertimento
Caratteristiche personaggi e loro genere: Non si vedono figure umane ma solo una mano che sembra di un ragazzo Voce fuoricampo voce maschile Musica: adrenalinica Colori: acidi Spazi: Interni Estetica: abbastanza violenta Valori: movimento/velocità, forza, distruzione, divertimento Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

58 4. Gogos crazyball evolution
Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

59 Caratteristiche e genere dei personaggi:
non sono presenti. Anche qui si vede solo una mano che sembra maschile Genere voce fuoricampo voce maschile Musica: adrenalinica Colori: accesi o scuri Spazi: Esterni, ambiente metropolitano Estetica: abbastanza violenta Valori: Velocità, eccitazione Interessante: anche qui si trova un effetto di socializzazione anticipatrice a stili di vita e interessi di una fascia di età superiore, gli adolescenti. L’oggetto di consumo presentato, in fondo, è la città, o meglio, la metropoli, ed è una metropoli notturna, in qualche modo luogo della trasgressione, dell’avventura, del pericolo, e quindi teoricamente “proibita” ai bambini. Grattacieli, grandi strade, muri con scritte…è un ‘esttica metropolitana e un po’ underground, che adesso viene proposta anche ai piccoli. Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

60 5. Winx Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

61 Caratteristiche e genere dei personaggi:
solo bambine Genere voce fuoricampo: voce femminile Musica: romantica Colori: vivaci, predominanza tinte calde e toni rosa-viola Estetica: soft, gentile Spazi: ambienti interni, scenario d’epoca, mondo dei cartoon Valori: bellezza, apparenza, favola romantica, “grazia”, magia Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

62 6. Scimmiette di mare Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

63 Caratteristiche e genere dei personaggi:
si vedono delle bambine e dei bambini Genere voce fuoricampo: voce femminile Musica: allegra e melodica Colori: tenui e caldi Estetica: Soft, gentile Spazi: interno, ambiente domestico, mondo dei cartoon Valori: accudimento/cura, tenerezza, scoperta \ Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

64 7. Sofficini Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

65 Caratteristiche e genere dei personaggi:
personaggio fantastico di sesso maschile Genere voce fuoricampo: voce maschile Musica: Assente Colori: Vivaci, predominanza colori acidi ma non troppo connotati Estetica: Ludica Spazi: Interni, ambiente domestico Valori: gioco, furbizia, divertimento/comicità Le pubblicità del cibo sono spesso connotate al maschile… Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

66 8. Gormiti Neorganic Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

67 Caratteristiche e genere dei personaggi:
maschi che giocano insieme Genere voce fuoricampo: voce maschile e un po’ aggressiva Musica: energica (rockeggiante/antimelodica) Colori: accesi Estetica: Abbastanza violenta e futurista Spazi: Interni, ma “collegati” all’esterno (finestra + riproduzione di ambiente metropolitano) Valori: forza, potenza, dominio, sfida Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

68 9. Zhu Zhu Pets Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

69 Caratteristiche e genere dei personaggi:
bambine e un bambino che giocano insieme Genere voce fuoricampo: voce femminile e dolce Musica: filastrocca/melodica: allegra ma non adrenalinica come altre Colori: vivaci ma neutri Estetica: Soft, allegra Spazi: Interni, riproduzione di ambiente esterno (naturale) Valori: tenerezza, divertimento, Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

70 10. Happy meals di McDonald
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71 Caratteristiche e genere dei personaggi:
cartoni animati che combattono caratterizzati al maschile attravarso la voce Genere voce fuoricampo: voce maschile Musica: filastrocca/melodica: allegra ma non adrenalinica come altre Colori: vivaci ma neutri Estetica: essenziale, da videogame Spazi: ambiente esterno di fantasia, vagamente accennato Valori: Claim: “la forza degli elementi”, forza e natura, competizione, comicità Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

72 11. Skyzos Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

73 Caratteristiche e genere dei personaggi:
non ci sono figure umane ma solo i giocattoli “in azione” voce fuoricampo: voce maschile Musica: ritmata Colori: accesi ma neutri Estetica: ludica Spazi: interni, ambiente domestico Valori: movimento, sfida-competizione, imprevedibilità/stranezza (originalità) Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

74 12. Baby Amore Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

75 Caratteristiche e genere dei personaggi:
bambina voce fuoricampo: voce femminile, adulta e bambina Musica: melodica, melensa Colori: tenui, rosa e azzurro prevalenti Estetica: Soft, gentile, leziosa Spazi: ambiente domestico Valori: maternage Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

76 13. Scarpine Lulù Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

77 Caratteristiche e genere dei personaggi:
ragazza e bambine, tutte amano Lulù: infatti sembrano stivaletti da grandii; gadget in regalo penna di Hello Kitty, molto apprezzata da bambine e dalla ragazza Genere voce fuoricampo: voce femminile adulta e bambina Musica: melodica, allegra Colori: vivaci, caldi, prevalenza rosa e fuxia Estetica: leziosa, fantasy Spazi: interni, ambiente domestico, mondo cartoon Valori: bellezza, coolness, socialità superficiale, leziosità, fantasia Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

78 Statistiche Quella vista è una sequenza-tipo di una giornata tipo; intervalli di circa 30 min. Numero di pubblicità in una giornata tipo (solo di giochi, eccetto promo di rete): - 60 nella fascia mattutina: 6.40 – 9.00 - 54 nella pomeridiana: dalle 15 circa fino alle 17 Quanto ricorrono le pubblicità di quali giochi nella giornata tipo feriale? Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

79 Statistiche Skifidol: 8 Baby amore: 7 Zhu zhu: 7
Shokky Bandz: 5 (è anche sponsor) Gormiti neorgnic: 5 Winx: 4 Lulù: 4 Scimmiette di mare: 4 Mcdonalds: 3 Skizos: 3 Follettini: 3 Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

80 E quindi? Non c’è niente di male a proporre modelli di ruolo che educhino alla cura degli esseri umani, dei piccoli, del proprio aspetto, della casa o delle piante Non c’è niente di male nel proporre rappresentazioni positive o romantiche del rapporto fra maschi e femmine Ma perché questi modelli di ruolo sono destinati unicamente o prevalentemente al sesso femminile? Cosa perde l’uomo se viene sistematicamente escluso dagli ambiti “femminilizzati”? Quali paure frenano l’estensione di queste rappresentazioni agli uomini? Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

81 Bambini e sterotipi di genere ieri e oggi
21-01-’11: intervista ai bambini e alle bambine di una sezione della scuola dell’infanzia “Prato fiorito” dell’VIII municipio e di un’altra sezione della scuola dell’infanzia Deledda del VI municipio, del Comune di Roma. Stessa domanda: “che differenza c’è fra gli uomini e le donne?” F= femmine – M= maschi Emergono alcune risposte originali: F: Non ci sono differenze – a volte gli uomini hanno i capelli lunghi …ed emergono percezioni positive del femminile: - F: le donne ridono i maschi no - alcune femmine lavorano pure tanto - Le femmine a volte sono alte - M : i maschi fanno poche cose le donne di più - le femmine sono  molto più intelligenti dei maschi Ma emergono anche risposte che mostrano una “divisione degli ambiti” e delle prerogative simili a quelle rilevate dai bambini/e 30 anni fa: Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

82 CARATTERISTICHE FISICHE:
M: gli uomini sono più forti. - Le donne sono più secche e i maschi sono più forti...perchè? perchè le femmine sono più fiacche... perche? non hanno le forze - i maschi hanno i capelli corti, le donne i capelli lunghi, le femmine non hanno la maglietta uguale ai maschi - le donne si mettono gli orecchini i maschi no; le donne hanno la gonna i maschi i pantaloni - le donne hanno la maglietta un pochino larga M: le femmine hanno le borse, i maschi hanno il marsupio - le femmine hanno il cappotto rosa e i maschi gli stivali da pioggia OCCUPAZIONI DOMESTICHE E LAVORO: - F: Le femmine lavorano di meno - M: - maschi e femmine lavorano un po’; i papà lavorano, le mamme non lavorano - gli uomini lavorano, le donne fanno la lavatrice; i maschi guardano i documenti, lavorano in banca - Le donne puliscono la casa e i vetri - i maschi cucinano anche; i maschi apparecchiano la tavola, pure le femmine apparecchiano la tavola - papà cucina bene; papà apparecchia, le femmine fanno la cena il maschio va a mangiare i maschi guidano la macchina; Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

83 COMPORTAMENTI E ATTIVITA’:
M: gli uomini quando si arrabbiano buttano le cose per terra, mamma una volta ha lanciato il mio camion maschi e femmine vanno a cena fuori; i maschi non ballano come le femmine; le femmine non vanno a pescare - M: papà non gioca mai con me, guarda la tv; i maschi a volte non hanno tempo per giocare con i bambini (risponde un'altro bambino a questa affermazione): si è tutto vero che i maschi non hanno tempo per giocare con i bambini Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

84 Bambini e sterotipi di genere ieri e oggi
La forza fisica appare parametro alla base di separazione e ordinamento gerarchico di uomini e donne anche nella percezione dei bambini E’ vero che gli uomini sono più forti, in genere, ma questo ha poco a che vedere con la natura (il sesso biologico) e molto con la cultura (il genere) Le differenze fisiche sono cioè in buona parte un prodotto sociale: con il tempo e l’allenamento, le atlete riescono a acquisire una forza fisica che annulla le differenze “innate” tra uomini e donne (Ferris, 1978). Fin da piccoli, i maschi sono condizionati in mille modi ad essere fisicamente più attivi delle femmine: gli sport che gli vengono proposti, i giochi, le pubblicità, i cartoni animati dicono loro che possono (=devono) sviluppare i muscoli, muoversi liberamente nello spazio, sperimentare le capacità del loro corpo, usarlo per competere con gli altri e per dominare, o comuque usarlo con “autorità” Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

85 Bambini e sterotipi di genere ieri e oggi
Alessio 5 anni : i maschi sono più tanti.. Annamaria 4: le femmine sono più poche... Non è vero: possibile che sia la sottorappresentazione delle donne nei media, se non nei soliti ruoli, e nella sfera pubblica e professionale a produrre la percezione di inferiorità numerica? In ogni caso, gli “stereotipi di genere” che bambini e bambine assumono fin da piccoli si ritrovano nella divisione sessuale del lavoro Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

86 Stereotipi di genere e mondo del lavoro
Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

87 Alcuni dati Rapporto “Men and Gender Equality”, marzo 2010: iniziativa della Commissione Europea per “affrontare la disuguaglianza di genere focalizzandosi sulle figure maschili e coinvolgere attivamente gli uomini nel processo di cambiamento sociale che porta all'equità, tanto tra le mura domestiche quanto nel luogo di lavoro” Studi attestano come bambini/e anche di età prescolare abbiano chiara idea della divisione sessuale del lavoro e delle professioni associate al loro genere, e preferenze per quelli Fin dalla tenera età c’è una restrizione del ventaglio di professioni considerate da bimbi/e Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

88 I lavori femminilizzati e legati a valori di cura dei bambini, insegnamento nelle elementari, assistenza agli anziani e sociale in genere sono anche lavori meno pagati, perché ritenuti non specialistici, basati su competenze (il cosiddetto “lavoro emozionale”) che la donna possiede/dovrebbe possedere comunque per via del suo ruolo dentro casa (un altro stereotipo di genere)  Per questo, datori di lavoro e utenti di servizi di questo tipo tendono a ritenere gli uomini poco adatti a svolgere tali lavori Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

89 Conseguenze Discriminazione verso gli uomini che entrano in ambiti professionali di questo tipo e tradizionalmente “femminilizzati”: vengono visti con sospetto; in processi per pedofilia (non necessariamente dimostrata) si trovano molto più spesso delle donne a dover motivare il perché della scelta profesionale (Rolfe 2006, Penn and McQuail 1997). Ne consegue la resistenza degli uomini ad intraprendere professioni tradizionalmente connotate al femminile Questo fenomeno, della concentrazione di un genere su una certa gamma di professioni, o l’esclusione dalle stesse, si chiama “segregazione professionale basata sul genere” Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

90 La segregazione professionale di genere
Un altro rapporto della Commissione Europea (Gender Segregation in the Labour market Root causes, implications and policy responses in the EU) testimonia che per l’europa questo indice rimane alto e poco variato tra 1997 e 2007  Almeno il 25% delle persone con un lavoro nel 2007 dovrebbe cambiare settore perchè la distribuzione di genere sia equa  Forti differenze tra paesi: i primi 4 sono paesi dell’Est e Finlandia, gli ultimi quattro grecia, romania, malta, italia, però negli ultimi 10 anni è aumentato anche in questi Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti

91 Piccole donne sottilette- gaia sottilette- partita

92 Piccoli uomini Baby SUV's This is a man's world spot telefonia


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