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L’uso dei dati di genere e il bilancio di genere nei comuni

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Presentazione sul tema: "L’uso dei dati di genere e il bilancio di genere nei comuni"— Transcript della presentazione:

1 L’uso dei dati di genere e il bilancio di genere nei comuni
Giugno Elena Corsi

2 L’uso dei dati statistici
La statistica e’ un metodo di studio di caratteri variabili rilevabili su collettivita’, avente lo scopo di sintetizzare le informazioni disponibili e di estendere i risultati a casi piu’ generali

3 E’ un metodo di studio di caratteri variabili rilevabili su collettivita’
La statistica tratta caratteri, cioe’ aspetti della realta’ osservabili (lo stato di una spiaggia, la professione di una persona che lavora) variabili nel senso che possono assumere espressioni differenti (balneabile, inquinata; calzolaio, scrittore, deputato, regista); essi devono poter essere rilevati sui soggetti che li esprimono (cioe’ le unita’ statistiche) che devono appartenere a una collettivita’ (un unico dato rilevato su un singolo individuo e’ privo di interesse per la statistica).

4 Ha lo scopo di sintetizzare le informazioni disponibili e di estendere i risultati a casi piu’ generali Sintetizzare significa predisporre i dati raccolti in una forma (tabelle, grafici, sintesi numeriche) che consenta di comprendere meglio i fenomeni rispetto ai quali e’ stata eseguita la rilevazione. Generalizzare: Il secondo scopo e’ quello di estendere il risultato dell’analisi effettuata sui dati di un gruppo limitato di unita’ statistiche (campione) all’intera collettivita’ di appartenenza (universo, popolazione).

5 Dati statistici e decisioni
Le persone, le famiglie, le imprese, le amministrazioni pubbliche, i sindaci, i ministri, il parlamento prendono costantemente decisioni Le decisioni sarebbero migliori e gli effetti prevedibilmente piu’ vicini a quelli desiderati se esse fossero assunte sulla base di dati pertinenti riguardo al contesto decisionale. Scheda1

6 In ambito pubblico In ambito pubblico, dati statistici sostengono le decisioni politiche, le scelte amministrative, i programmi e i progetti. Si effettuano quindi valutazioni a partire dai dati. Le valutazioni possono essere preliminari (ex ante), successive (ex post) o intervenire durante l’esecuzione delle azioni (in itinere). Esempi

7 Valutazioni preliminari (ex ante)
Ex ante i dati statistici servono per simulare, attraverso opportuni modelli, gli effetti di scelte alternative, per valutare il possibile impatto dei provvedimenti ipotizzati. I dati in questo caso vengono utilizzati in modelli che consentono di illustrare il percorso “se, allora”. Il confronto tra i diversi se e il diversi allora consente di prendere le decisioni migliori, più efficaci ed economiche.

8 Proiezioni popolazione residente
Popolazione residente – provincia di Milano – anno 2010 Popolazione residente – provincia di Milano – anno 2050

9 Valutazioni in itinere
Nel caso di programmi, progetti, azioni amministrative, è importante eseguire anche valutazioni in itinere. Occorre quindi produrre dati statistici relativi allo stato di attuazione: soggetti avvicinati, soggetti destinatari dell’intervento, entità dell’intervento, effetti ottenuti ai vari stadi. E’possibile così avere il controllo dell’andamento e mettere in atto eventuali correttivi

10 Servizio di orientamento
utenti potenziali per 1 anno 200 (100 U e 100 D) giovani che si sono rivolti al servizio di orientamento dopo 6 mesi 50 uomini 30 donne 20 contatti presi con le aziende 45 15

11 Valutazioni ex post Vengono effettuate al termine dell’intervento e producono un’informazione sui risultati, sui costi sostenuti e sulla validità delle soluzioni organizzative adottate. E’ quindi così possibile rendere conto ai cittadini e in generale ai soggetti interessati e alimentare correttivi che consentiranno di agire meglio successivamente

12 Servizio consegna pasti caldi
Minima soddisfazione Massima soddisfazione

13 Il fatto e’ che le statistiche sono fastidiose
perche’ costringono a confrontare i desideri con i vincoli perche’ smascherano gli annunci e le promesse senza seguito perche’ consentono di sottoporre l’operato a valutazione e controllo.

14 Le fonti I dati statistici possono provenire da una rilevazione appositamente eseguita o dall’elaborazione, finalizzata a scopo statistico, di dati raccolti all’interno di procedimenti di tipo amministrativo I dati possono essere resi disponibili o nella forma rilevata o, più frequentemente, mediante tabelle e grafici in modo da migliorarne la leggibilità.

15 Istituto nazionale di statistica ISTAT e da altri soggetti del Sistan (Sistema statistico nazionale); Inps, Inail, C.C.I.A.A., Osservatori provinciali MdL….. Eurostat, Ocse, Fmi…….

16 Genere e mainstreaming di genere

17 Il termine genere il termine “genere” e’ mutuato dall’inglese “gender”, il cui significato non e’ relativo alla sola differenza di sesso tra uomo e donna bensi’ alla diversa condizione di vita storicamente determinatasi tra i due generi nella evoluzione sociale, costruita sulla divisione in ruoli differenti e sulla predominanza della “produzione” sulla “riproduzione”. Ecco quindi che parlare di genere - politiche di genere - significa parlare di diversi status sociali, economici, culturali, dove tuttavia un genere, quello femminile appare ancora svantaggiato rispetto all’altro.

18 Cosa si intende per Mainstreaming di genere?
Significa integrare sistematicamente le priorità e i bisogni rispettivi delle donne e degli uomini in tutte le politiche e in tutte le azioni al fine di sensibilizzare e monitorare gli effetti delle stesse affinché si raggiunga la parità nei risultati.

19 Mainstreaming di genere
Poiché uomini e donne non partono dalle stesse condizioni (per esempio nei carichi di cura), la parità di trattamento e il principio di non discriminazione da soli non garantiscono il risultato di un’effettiva pari opportunità; per questo l’attenzione si è spostata sui sistemi e sulle strutture stesse, sul rapporto tra uomini e donne e sulle loro esigenze individuali

20 Due differenti approcci
L’approccio incentrato esclusivamente sulle donne viene spesso percepito come la lotta e la competizione tra un gruppo che deve rinunciare a potere e vantaggi a favore di un altro gruppo. Un approccio incentrato sulla valorizzazione delle differenze è basato sulle esigenze dei singoli individui o di gruppi, in relazione tra loro e con l’obiettivo di garantire maggiori benefici a tutti.

21 Primo approccio-incentrato sulle donne
Focus: donne Problema: esclusione delle donne Obiettivo: sviluppo + efficiente ed efficace Soluzione: integrazione donne nelle strutture esistenti Strategie: progetti rivolti esclusivamente alle donne

22 Secondo approccio-incentrato sulle persone
Focus: rapporto uomini/donne Problema: disparità nei rapporti che impedisce la piena partecipazione Obiettivo: sviluppo equo con condivisione di decisioni, potere, opportunità e risorse Soluzione:trasformare rapporti e strutture ineguali Strategie:identificare e rispondere alle esigenze pratiche espresse da uomini e donne

23 L’importanza della prospettiva di genere

24 Perché una prospettiva di genere?
Le trasformazioni rapide e profonde degli ultimi decenni hanno cambiato, e stanno cambiando, il profilo della realta’ economica e sociale. Il ruolo delle donne, come protagoniste di tali mutamenti e’ stato particolarmente rilevante in tutti i settori della vita individuale e collettiva e ha messo in luce come non sia più possibile una lettura “neutra” del mondo che ci circonda.

25 …e infatti.. Il mercato del lavoro, l'istruzione, la famiglia così come la rappresentanza politica o la salute sono ambiti in cui uomini e donne sperimentano ruoli, risorse ed opportunità differenti. Per riuscire a cogliere le specificità di queste differenze, e comprendere come gli interventi politici messi in campo possano incidere su di esse, è necessario integrare le tradizionali analisi con il punto di vista di genere.

26 Tenere in conto le differenze di genere significa:
Essere consapevoli che le condizioni familiari, sociali, lavorative ed economiche insistono in modo diverso su uomini e donne Gli interventi pubblici su uomini e donne hanno un impatto differenziato

27 Tenere in conto le differenze di genere significa:
Essere in grado di rispondere in modo più efficace e puntuale ai diversi bisogni di uomini e donne Allargare i beneficiari degli interventi pubblici Ridurre lo spreco di risorse per servizi non adeguatamente utilizzati Ottimizzare i risultati in termini di costi/benefici Valorizzare il contributo delle donne allo sviluppo del territorio

28 L’importanza della prospettiva di genere
Le politiche sociali, del lavoro, della mobilità degli orari, ambientali, culturali hanno un impatto diverso su uomini e donne L’attenzione al genere nella definizione delle priorità di intervento e nelle scelte di bilancio consente di attivare politiche più efficaci ed efficienti

29 Dalla distinzione per sesso alle statistiche di genere
Inizio anni ’80: svelamento della componente femminile all’interno di fenomeni sociali prima indagati solo sulla popolazione complessiva e su quella maschile.

30 Occupazione maschile e femminile

31 Un esempio Istruzione: l’approfondimento delle variabili di sesso ha fatto emergere dapprima il processo di sviluppo della scolarizzazione femminile (grafico)indicatori di sesso e poi di mettere in luce il rapporto tra rendimenti scolastici differenziali per genere individuando ad esempio per le donne, la correlazione inversa tra rendimenti scolastici e carriere lavorative  statistiche di genere (grafico)

32 Sviluppo della scolarizzazione femminile

33 Relazione inversa con l’occupazione

34 e con gli accessi alle posizioni apicali

35 Perché le statistiche di genere
Rispondono a un’esigenza di qualità legata alla completezza dell’informazione (e a livello locale il genere resta spesso ancora inesplorato) Rispondono all’esigenza di passare da un’ottica di informazione specifica sulle donne ad una prospettiva di mainstreaming Sono una potente risorsa conoscitiva e di policy

36 Statistiche di genere: quali?
Esistono diverse categorie di informazioni statistiche che possono aiutare a misurare lo stato delle pari opportunità tra uomini e donne e il loro andamento nel tempo; ogni categoria fornisce un contributo conoscitivo differente

37 3 tipologie dati statistici disaggregati per sesso
indicatori di genere indici di pari opportunità

38 Dati statistici disaggregati per sesso
Relativamente a un dato fenomeno, i dati statistici disaggregati per sesso forniscono informazioni circa il numero, assoluto o percentuale, delle donne e degli uomini in esso coinvolti.

39 Disaggregazione per sesso

40 Indicatori di genere Un indicatore può essere definito come una misura sintetica, frutto del rapporto tra alcuni dati di partenza, in grado di riassumere in un unico valore più informazioni sul problema oggetto di analisi. Esso si differenzia dai dati disaggregati per sesso poiché, invece di fermarsi alla descrizione di un fatto, racchiude in sé un confronto (rispetto ad un gruppo di riferimento o ad un valore standard). Un indicatore, pertanto, non è semplicemente un dato ma rappresenta il risultato di un ragionamento.

41 Numero di avviamenti - Var% 2007-2009 per genere
Numero di avviamenti - Var% per genere. Milano e provincia di Milano.

42 Indici di pari opportunità
Un indice di pari opportunità costituisce una misura composta capace di riassumere e sintetizzare in un unico numero le diverse dimensioni del concetto di pari opportunità. L'elaborazione di un indice di pari opportunità tra uomini e donne ha come scopo principale quello di consentire un confronto tra più contesti socio-economici (siano essi i paesi del mondo, gli stati membri dell'Unione Europea, oppure delle realtà locali) rispetto al grado di integrazione del principio di uguaglianza di genere.

43 Costruire un indice di pari opportunità
Per l'elaborazione di un indice di pari opportunità risulta necessario, innanzitutto, definire in modo adeguato il concetto di pari opportunità e le dimensioni che esso coinvolge; questo passaggio è fondamentale per individuare quali elementi andranno a comporre l'indice. Inoltre, un indice di pari opportunità deve essere in grado di stimolare una reale attenzione nei confronti dell'uguaglianza di genere. L'indice deve quindi consentire qualcosa di più di una semplice graduatoria di paesi o di realtà locali; dovrebbe individuarne chiaramente la posizione rispetto agli obiettivi di pari opportunità e metterne a fuoco i punti di forza e di debolezza. Per riuscire in questo, gli indicatori selezionati per la composizione dell'indice devono risultare concreti, coerenti, significativi e semplici da leggere

44 Alcuni esempi di indici di pari opportunità/1
Gender-related Development Index misura le pari opportunità nello sviluppo umano. Il GDI è costituito da tre dimensioni: 1. aspettativa di vita, definita come la possibilità di vivere a lungo e in buone condizioni di salute. Viene misurata attraverso la speranza di vita alla nascita. 2. istruzione, definita come la possibilità di acquisire conoscenza, comunicare e partecipare alla vita della comunità. Viene misurata dal tasso di alfabetizzazione degli adulti e dal tasso lordo di iscrizione nei livelli di istruzione primaria, secondaria, terziaria. 3. accesso alle risorse, definito come uno standard di vita dignitoso. Viene misurato dal reddito percepito stimato.

45 Alcuni esempi di indici di pari opportunità/2
Gender Empowerment Measure misura il grado di partecipazione di uomini e donne alla vita economica e politica di un paese ed è costituito da tre dimensioni: la partecipazione politica e il potere decisionale, misurata dalla quota di donne e uomini presenti in parlamento. la partecipazione alla vita economica, misurata dalla quota di donne e uomini con cariche dirigenziali nel mercato del lavoro e dalla quota di donne nei lavori tecnico-professionali. le risorse economiche, misurate dal reddito percepito dalle donne e dagli uomini.

46 Sviluppare in ottica di genere le politiche pubbliche

47 Le politiche pubbliche non sono neutrali rispetto al genere
Diverso ruolo di uomini e donne nella famiglia e nella società Bisogni differenziati e condizioni diverse nell’accesso e nell’uso dei servizi e delle risorse pubbliche

48 Le politiche di genere La diversità di esperienze tra donne e uomini - storicamente affermata - non ha solo prodotto una sostanziale disparità ma anche differenti culture, sensibilità, modi di leggere e interpretare la realtà che, se ricomposti dialetticamente e senza che gli uni prevalgano sugli altri, determinerebbero una qualità della vita significativamente migliore per tutti. E’ importante affermare che la differenza di genere quindi non è solo indice di mancanza di equità, ma è anche una risorsa e ricchezza per la comunità, a patto che si eliminino discriminazioni e disparità.

49 Analisi di genere di una politica
Descrizione della situazione di uomini e donne nel settore di intervento della politica (analisi di di genere del contesto) L’azione tiene in considerazione la situazione emersa dall’analisi di contesto? Sono previste risorse adeguate all’azione, anche in base ai suoi aspetti di genere? La spesa è conforme a quanto pianificato? Individuazione dell’impatto dell’azione e della spesa Valutazione della coerenza del risultato con gli impegni pubblici presi in materia di parità

50 Valutare le politiche pubbliche in ottica di genere

51 Equità Efficienza Trasparenza
Cosa significa valutare le politiche pubbliche in ottica di genere – obiettivi dell’analisi di genere nelle politiche pubbliche Si tratta di assegnare un qualche valore ad una politica pubblica rispetto ad obiettivi di: Equità Efficienza Trasparenza

52 equità tra uomini e donne
in che misura una data politica riduce o aumenta le diseguaglianze di genere?

53 efficienza in che misura una data politica contribuisce a migliorare le condizioni di vita di cittadine e cittadini, e con quali costi per le cittadine e i cittadini?

54 trasparenza in che misura una data politica è comprensibile alle cittadine e ai cittadini? L’amministrazione incaricata di attuarla si preoccupa di rendere conto pubblicamente di ciò che fa e dei risultati che raggiunge o non raggiunge?

55 Il bilancio di genere

56 Il bilancio Il bilancio è ritenuto lo strumento di politica economica neutrale per eccellenza, essendo disegnato in termini di aggregati finanziari (totali di uscite ed entrate e conseguente surplus o deficit). Al suo interno, solitamente non c’è alcuna menzione di donne o uomini: l’obiettivo è servire l’interesse pubblico ed i bisogni degli individui in generale

57 Ma il bilancio E’ una dichiarazione politica, non semplicemente un documento economico: chi ha potere decisionale in materia, ha il potere di definire le cifre, le voci di bilancio, le direzioni di spesa e le scelte di distribuzione, ratificando le priorità di uno stato nella scelta di un modello di sviluppo e la sua specifica relazione con i cittadini. Esplicitando come il governo mobilizza e distribuisce le risorse pubbliche formula politiche, pone priorità, e provvede i mezzi per andare incontro ai bisogni sociali ed economici di tutti i cittadini: è, in definitiva, non un’arida elencazione di cifre, ma una vera e propria cartina di tornasole dei “valori” di uno stato. Il bilancio di uno stato riflette l’equilibrio dei poteri in una società. Per questo motivo, i bilanci sono anche gli indicatori dell’attenzione e dell’impegno dei governi verso i bisogni specifici delle donne

58 Disaggregare i bilanci
Disaggregare i bilanci, quindi, aiuta a demistificare l’apparente neutralita’ e, piu’ specificamente, la neutralita’ rispetto al genere. Questa operazione rende evidente come le tariffe, le relazioni industriali, le tassazioni, la formazione, le politiche di sviluppo…. abbiano un impatto differente per le donne, a causa della loro posizione all’interno della famiglia e dell’economia. Gli stessi indicatori e dati statistici utilizzati per preparare i bilanci governativi sono spesso indifferenti rispetto al genere, non riconoscendo il contributo del lavoro femminile all’economia nel suo complesso

59 Non sono bilanci separati per le donne
E’ importante sottolineare che i ’women’s budgets’ o i ‘gender- budgets’ non sono bilanci separati per le donne. Piuttosto, i bilanci di genere intendono disaggregare i bilanci rispetto al loro differente impatto per gli uomini e per le donne (e differenti gruppi di uomini e donne) con un’attenzione evidente per le relazioni di genere che attraversano la societa’

60 Il bilancio di genere Il bilancio di genere è lo strumento di consuntivazione delle politiche di genere. Entrambi costituiscono azioni che l’ente pubblico pone in essere secondo una prospettiva di “mainstreaming” e di azioni positive, tra loro strettamente collegate: il concetto di mainstreaming (“entrare o stare nella corrente principale”) indica la necessità, nelle fasi di programmazione, di valutare come gli effetti delle politiche si differenziano su uomini e donne; le azioni positive sono quelle in cui parte delle risorse disponibili sono specificamente destinate al superamento delle disuguaglianze e delle discriminazioni. In particolare è importante osservare come il bilancio di genere sia al tempo stesso uno strumento di verifica, ma anche un supporto per il confronto e la partecipazione e quindi per la programmazione delle attività. Processo di programmazione che dovrebbe essere condotto in modo trasparente e condiviso con i principali interlocutori.

61 Bilancio di genere Il bilancio di genere rientra in un’ottica di verifica che ha lo scopo di accrescere: Efficacia Efficienza Equità Trasparenza

62 Inoltre aggiunge un obiettivo
a quelli comunemente considerati: la riduzione delle disuguaglianze tra uomini e donne. Per esempio, si può voler favorire la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, o farle sentire più sicure quando devono uscire da sole la sera o migliorare la salute delle ragazze favorendo sport che non sono prevalentemente maschili. In generale, la compilazione di un bilancio di genere vuole indurre l’amministrazione a prendere coscienza del fatto che le esigenze di uomini e donne in molti casi sono diverse.

63 E introduce una definizione diversa di efficienza
considerando non solo i costi monetari effettivamente sostenuti ma anche i costi per la collettività rappresentati dal lavoro di cura, non pagato e svolto principalmente dalle donne. Le nostre economie, infatti, si fondano sull’interdipendenza e la complementarietà di due sotto-sistemi, quello alimentato dal lavoro retribuito e quello fondato sul lavoro domestico e di cura, non pagato. Ignorare gli effetti di un dato provvedimento sull’economia non pagata può comprometterne seriamente l’efficienza e condurre a risultati non desiderati. Quali saranno gli effetti complessivi per la qualità della vita dei cittadini di una riduzione delle imposte finanziata dal taglio di alcuni servizi sociali? Quali sono gli effetti di un nuovo orario del trasporto pubblico? Non è possibile fornire una risposta a questi interrogativi senza considerare l’impatto di ogni misura sui diversi ruoli, responsabilità, vincoli di tempo di uomini e donne.

64 L’utilità del bilancio di genere
permette di riflettere sulle conseguenze delle proprie decisioni in termini di equità: quali saranno gli effetti del bilancio sulle numerose disuguaglianze tra uomini e donne ? rende trasparente un aspetto importante dell’attività comunale: cosa viene fatto per migliorare la vita di uomini e donne; permette un calcolo della efficienza nella spesa, attraverso una valutazione corretta dei costi; permette un calcolo della efficacia della spesa, misurando la quantità e qualità dei risultati per uomini e donne.

65 Non esiste un processo di certificazione riconosciuta per il Bilancio di Genere (come per tutti gli strumenti di valutazione cosiddetta “volontaria”) A livello comunitario, il documento strategico fondamentale sul Bilancio di Genere è rappresentato dalla Relazione al Parlamento Europeo tenuta dall’on. Fiorella Ghilardotti nel giugno 2003, che contiene un’ampia presentazione dello strumento che è il Bilancio di Genere, fornendo anche indicazioni strategiche, che a tutt’oggi rappresentano il riferimento politico della Commissione Europea sulla rendicontazione di genere. Più in prospettiva attuativa è, invece, il richiamo al Bilancio di Genere contenuto nella “Road Map ” per le pari opportunità della Commissione Europea, che, tra le azioni chiave finalizzate a “migliorare la governance sulla parità tra i generi” individua quella di “sostenere la valutazione dell’impatto rispetto al genere e il Bilancio di Genere” e, in particolare, “promuovere il Bilancio di Genere a livello locale, regionale, nazionale, anche attraverso lo scambio di pratiche ottimali”.

66 A livello nazionale, l’applicazione della rendicontazione di genere viene promossa dalla Direttiva del maggio 2007 “Misure per attuare parità e pari opportunità tra uomini e donne nelle amministrazioni pubbliche”, che, per la realizzazione della “promozione ed attuazione concreta del principio delle pari opportunità” e della “valorizzazione delle differenze nelle politiche del personale”, segnala come possibile linea d’azione l’analisi di genere del bilancio, auspicando “che i bilanci di genere diventino pratica consolidata nelle attività di rendicontazione sociale delle amministrazioni”. Inoltre, la Finanziaria 2008 individua l’obiettivo di “introdurre il Bilancio di Genere per le Amministrazioni statali” e stabilisce di realizzare nel 2008 una sperimentazione di Bilancio di Genere presso i Ministeri della Salute, della Pubblica Istruzione, del Lavoro e Politiche Sociali, dell’Università e della Ricerca, delegando la definizione di criteri e metodologie al Ministero per i Diritti e le Pari Opportunità, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e richiedendo la relazione sui risultati a marzo 2009.

67 UN SISTEMA INFORMATIVO ORIENTATO AL GENERE
Il Bilancio di Genere rappresenta una lettura dell’Ente in chiave di genere e, pertanto, prende avvio da una raccolta di dati da supportare con un sistema informativo orientato all’analisi di genere. Non si tratta di creare un sistema informativo a sè stante, ma di introdurre nei flussi esistenti l’informazione sul genere e tenere presente questa dimensione ogni volta che si attiva un nuovo flusso.

68 UN SISTEMA INFORMATIVO ORIENTATO AL GENERE
Nell’ottica dell’efficienza e con l’obiettivo di evitare la duplicazioni di costi, è importante che informazioni già raccolte per altre finalità siano già impostate in ottica di genere, ovvero contengano la possibilità di una lettura secondo il genere. A livello locale, molti archivi contengono già l’informazione di genere: è solo necessario effettuare le elaborazioni in modo da tener conto di questa variabile. Inoltre, si potrà fare riferimento anche a tutte le altre eventuali ricerche, raccolte di dati o analisi già in corso che lo stesso Ente o altri soggetti del territorio abbiano già attuato o abbiano in corso.

69 PER UN SISTEMA INFORMATIVO ORIENTATO AL GENERE
a) i dati sono suddivisi per sesso (disaggregati)? sono analizzabili per la categoria “sesso”? se no, come è possibile farlo? b) i dati sono raccolti in modo che portino alla massima rappresentazione dei bisogni di donne, uomini, ragazze e ragazzi? sono stati analizzati in modo da considerare entrambi i sessi come fattore determinante per le opportunità e la qualità della vita?

70 PER UN SISTEMA INFORMATIVO ORIENTATO AL GENERE
c) donne e uomini, ragazze e ragazzi sono stati considerati come unica categoria oppure sono state prese in considerazione differenze di età e stili di vita tipiche di ogni classe? sono state considerate le differenze? d) i dati forniscono un’immagine sulla situazione di queste donne e uomini, ragazze e ragazzi che portano a una maggiore considerazione del disagio, o la cui qualità della vita può essere vulnerabile, comprese le persone giovani, anziane, che vivono con redditi bassi, disabili, immigrate, rifugiate e con differenti orientamenti sessuali? che cosa può dirci il dato sulle influenze di genere, sulle opportunità e qualità della vita delle donne e degli uomini in questi gruppi?

71 PER UN SISTEMA INFORMATIVO ORIENTATO AL GENERE
e) i dati sono riferibili solo al nucleo familiare, quando le esperienze e i bisogni di donne e uomini, ragazze e ragazzi, nella famiglia possono essere differenti? f) i dati come possono essere utilizzati per aiutare a migliorare la salute di donne e uomini, ragazze e ragazzi? e come per indicare le disuguaglianze di genere nelle opportunità e qualità della vita della popolazione?

72 I contenuti del bilancio di genere
analisi della popolazione e del contesto; analisi delle politiche e dei programmi riclassificazione di genere del bilancio degli enti pubblici; analisi del bilancio in ottica di genere. individuazione di aree di miglioramento per il gender budgeting

73 Analisi di contesto Osserva il territorio e le caratteristiche demografiche, anagrafiche, sociali, occupazionali della popolazione rilevando le differenze tra donne e uomini, in modo da porre in evidenza le diverse esigenze in termini di servizi e iniziative richiesti ad un Ente Locale

74 Analisi contesto interno
A margine dell’analisi di contesto e in funzione della rilevazione del peso della spesa dell’Ente per la propria organizzazione interna, il Bilancio di Genere prevede di realizzare un’analisi specifica relativa al personale che lavora all’interno dell’Ente. La rilevazione deve essere impostata in modo da elaborare i dati sull’organigramma dell’Ente da un punto di vista non esclusivamente quantitativo, ma anche qualitativo, ovvero ponendo in evidenza la posizione professionale e la carriera delle donne, anche incrociando questi dati con la presenza femminile e maschile nelle diverse forme contrattuali. Questo tipo di rilevazione consente di calcolare il tasso di femminilizzazione dell’occupazione e il coefficiente di rappresentazione femminile, ovvero di porre in evidenza eventuali fenomeni di discriminazione per le donne che lavorano all’interno dell’Ente.

75 Analisi delle politiche e dei programmi
legge i documenti redatti dall’Ente, le sue scelte programmatiche e le iniziative poste in atto ponendo particolare attenzione alle azioni direttamente indirizzate dall’Ente alla realizzazione di condizioni di uguaglianza

76 Riclassificazione del bilancio
attua un processo di lettura ed analisi finanziaria del bilancio riclassificando i centri di costo in modo da presentare le entrate e le spese in base a categorie individuate secondo una prospettiva di genere, ovvero tali da evidenziarne l’impatto su donne e uomini.

77 Analisi della spesa e dei servizi
studia l’impiego delle risorse dell’Ente per l’attuazione del suo programma di governo, ovvero per l’erogazione dei servizi e per la realizzazione delle diverse attività, in termini qualitativi, e della capacità di rispondere alle caratteristiche e ai bisogni della popolazione femminile e maschile

78 Individuazione di aree di miglioramento per il gender budgeting
definisce e sintetizza in “obiettivi” misurabili e raggiungibili nel prossimo futuro i risultati della rendicontazione quantitativa e qualitativa di genere delle fasi precedenti, partendo dalla misurazione della situazione esistente e dei risultati già raggiunti e assumendo impegni nuovi o rinnovati per l’Ente.

79 Esercitazioni Analisi del contesto esterno
La riclassificazione del bilancio (macroaree) Lettura del bilancio per aree Illustrazione di possibili approfondimenti per scomposizione macroarea


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