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Progettazione e Valutazione dei Percorsi Educativi

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Presentazione sul tema: "Progettazione e Valutazione dei Percorsi Educativi"— Transcript della presentazione:

1 Progettazione e Valutazione dei Percorsi Educativi
Università della Calabria Dipartimento di Scienze dell’Educazione Cattedra di Didattica Generale Progettazione e Valutazione dei Percorsi Educativi Docente Articolazione intervento Dott.ssa Paola Arcuri 1 Modalità: strategie di lavoro a.a 2007/2008 2 Le Pratiche Didattiche : Unità Didattiche e Progetto Didattico 3 La Programmazione per Obiettivi Utilizzo della Tavola Tassonomica – Frabboni - Arrigo 4

2 ? ? Scheda guida LEADER SCETTICO CONTROLLORE Indicazioni da seguire
Durante la discussione nel gruppo, ogni componente ha la responsabilità di prendere in considerazione questioni che vengono sollevate da un altro membro e che sono rilevanti o pertinenti rispetto al ruolo che esso riveste. Ogni membro del gruppo deve sentire l'obbligo di aiutare il gruppo a lavorare efficacemente, senza perdere tempo. In un gruppo di tre, ci si aspetta che ciascun membro rivesta uno dei seguenti ruoli: POSITIVA INTERDIPENDENZA USO APPROPR. DELLE ABILITA’ NELLA COLLABORAZIONE RESPONSABILITA’ INDIVIDUALE VALUTAZIONE DEL LAVORO LEADER SCETTICO INTERAZIONE FACCIA A FACCIA CONTROLLORE

3 MODELLI DISCIPLINARI E TRASVERSALI UNITA' DI APPRENDIMENTO
UNITA' DIDATTICHE PROGETTI DIDATTICI MODELLI DISCIPLINARI E TRASVERSALI UNITA' DI APPRENDIMENTO TERMINE CENTRALE è quello DI PRATICHE DIDATTICHE PROGETTARE

4 condizioni organizzative di opportunità, coerenza,
saperi e loro valenza culturale e operativa finalità formative PROGETTARE, significa strutturare, secondo un’ ottica scientifica, un percorso di formazione Progettare metodologie e strumenti della didattica condizioni organizzative di opportunità, coerenza, fattibilità FLUIDO E FLESSIBILE

5 CHE COS’E ? Unità didattica CHE COSA ASSICURA ?
segmento significativo di conoscenza … CHE COSA ASSICURA ? Lo sviluppo dei nuclei concettuali fondanti di una determinata disciplina

6 COMPETENZE ELEMENTARI (memorizzare-automatismi disciplinari-automatismi cognitivi) e INTERMEDIE (desrivere, applicare e controllare le conoscenze) DELLA TAVOLA TASSONOMICA DI FRABBONI-ARRIGO Caratteristiche Chiarezza Autosufficienza Interconnessione

7 Dal punto di vista procedurale
MONODISCIPLINARE MULTIDISCIPLINARE APPRENDIMENTO INDIVIDUALIZZATO Dal punto di vista procedurale

8 Si parla di Programmazione dell’azione didattica, perché ogni U.D.
Analisi della situazione 2. Obiettivi Formativi 3. Strategie didattiche 4. Tecnologie educative 5. Criteri e Strumenti di verifica

9 Il Progetto Didattico

10 IL PROGETTO DIDATTICO pratica metodologica
DOCENTI: MULTIDISCIPLINARITA’ LAVORARE IN TEAM ALLIEVI: APPRENDERE E COSTRUIRE COMPETENZE COOPERARE SOLUZIONI PER PROBLEMI

11 alfabetizzazione secondaria processi metacognitivi
PROGETTO DIDATTICO alfabetizzazione secondaria processi metacognitivi Inquisitivi, saper indagare Euristici, saper scoprire Creativi, saper sostituire

12 PROGETTO DIDATTICO - Problematizzare - Informarsi - Documentarsi
L’ALUNNO ABILITA’ MENTALI SUPERIORI FLESSIBILITA’ COGNITIVA - Problematizzare - Informarsi - Documentarsi

13 PROGETTO DIDATTICO CURRICOLARE EXTRA-CURRICOLARE Fa alludere ad una
pratica della ricerca che trae i propri contenuti culturali nell’insieme di discipline che vivono nel curricolo. Fa alludere ad una pratica della ricerca che trae i propri contenuti culturali da campi di formazioni e informazione di provenienza extra-curricolare.

14 ...dal punto di vista cognitivo considera...
ATTUALITA’ Esperienze del vissuto storico, culturale e linguistico degli allievi MULTIDISCIPLINARITA’ Problemi e tematiche analizzati da più sistemi simbolico-culturali Riproduzione, rielaborazione e problematizzazione delle conoscenze RICERCA COLLEGIALITA’ Confronti tra più linguaggi, più teorie, più forme di intelligenza

15 Stile interdisciplinare
Progetto didattico Stile della ricerca Stile collegiale

16 Unità didattiche Progetti didattici
Indicatori Unità didattiche Progetti didattici contenuti trasmissione (monocognitivo) Programma allievo costruzione sapere (meta e fantacognitivo) Allievo programma obiettivi apprend. elem. (il sapere) apprend. inter. (il capire) app. superiori convergenti divergenti strategie procedure Didattica trasmissiva Lezione Mastery learning Lavoro di gruppo Ricerca Didattica X problemi valutazione formativa sommativa analizza il processo

17 PROGETTO DIDATTICO start arrivo ? FASE OPERATIVA
AREA L.A.E. AREA ST.GEO AREA MATEM-SC.- TECN COMPETENZE start arrivo ? FASE OPERATIVA

18 ESEMPIO DI PROGETTO DIDATTICO
Titolo: “Svuotiamo il sacco. Un’idea in più per salvare l’ambiente” Destinatari: Alunni della scuola Elementare e media inferiore Contenuto: Educazione alla tutela e al recupero ambientale. Definizione dei rifiuti, classificazione e smaltimento. Danni provocati sull’ambiente e sugli esseri viventi. Informazioni di base fondamentali per la programmazione della gestione dei rifiuti. Raccolta differenziata e riciclaggio Finalità: Stimolare l’interesse sul problema “rifiuti”. Far conoscere i danni prodotti dagli stessi sull’ambiente e sugli esseri viventi. Obiettivi: Far comprendere cos’è un rifiuto. Conoscere i danni prodotti dagli stessi all’ambiente e agli esseri viventi. Individuare i sistemi per diminuire la quantità e la pericolosità dei rifiuti. Far capire l’importanza del riciclaggio di materiale di scarto riutilizzabile in un nuovo ciclo produttivo. Stimolare la sensibilità alla raccolta differenziata dei rifiuti. Strumenti e Metodi: Lavagna luminosa, mezzi audiovisivi. Si propongono due moduli diversi: Scuole elementari: esponendo l’argomento con concetti semplici e pratici che coinvolgano in prima persona gli alunni ad una educazione ambientale di base. Scuole medie inferiori: trattando l’argomento con approfondimenti tecnici e normativi. Spazi e tempi: Lezione in classe della durata prevista di 2 ore. Possibilità di eseguire una visita presso Stabilimento che svolge attività di riciclaggio materiale di scarto o impianti di smaltimento e depurazione (riservato per allievi di scuole medie). Valutazione: Da concordare con gli insegnanti, inserendo questionari pre e post intervento. Cartelloni riassuntivi di gruppo sul percorso di ricerca svolto.

19 REALIZZAZIONE DI UN PROGETTO DIDATTICO
Titolo: Destinatari: Contenuto: Finalità: Obiettivi: Strumenti e Metodi: Scuole elementari: Spazi e tempi: Valutazione:

20 perseguiti sulla base di Obiettivi di Apprendimento
Saper Agire con Consapevolezza e padronanza in ambiti di esperienza, reali o simulati Descrittore di competenza e/o di comportamento Obiettivi Formativi perseguiti sulla base di Obiettivi di Apprendimento

21 Obiettivo: capire significati oggettivi
Competenza: riferire sui contenuti di un testo descrittivo ascoltato o letto l'alunno ascolta o legge un testo descrittivo, ne coglie i significati oggettivi e riferisce chiaramente sui contenuti e sulle informazioni, (espressi chiaramente o da desumere dal contesto) - ricchezza lessicale; - etimologia delle parole - le similitudini - le metafore - inferenze - i significati delle parole nel contesto - sentire - ascoltare - interpretare L'obiettivo è generativo della competenza testuale (livello interpretativo dell'ascolto e della lettura; uso del piano del discorso nella fase produttiva)

22 Obiettivo formativo: interagire con il mezzo informatico
Competenza: trasformare col p.c. le proprie intenzioni comunicative e informative in testi multimediali l'alunno sa produrre facili testi per fornire semplici informazioni L'alunno è capace di produrre testi multimediali informativi e comunicativi utilizzando i programmi di videoscrittura e di gestione immagini, suoni, movimenti l'alunno sa produrre facili testi per fornire semplici informazioni l'alunno sa produrre facili testi per brevi comunicazioni a soggetti diversi l'alunno conosce i dispositivi che consentono l'interazione con il p.c. l'alunno conosce i programmi di videoscrittura, disegno, gestione immagini, suoni, movimento L'obiettivo è generativo della competenza: produrre al p.c. testi multimediali utilizzando suoni, immagini e movimenti sempre più elaborati

23 osservabile al contenuto si possono realizzare sulla base
COMPLETO perché osservabile al contenuto COMUNICABILE REALIZZABILI e Quindi SIGNIFICATIVI COERENTE Caratteristiche si possono realizzare sulla base

24 Esempio di percorso didattico Area Tematica-Matematica
La Superficie La scuola Esempio di percorso didattico Area Tematica-Matematica Pensato per bambini di 7-8anni

25 OBIETTIVO: Riconoscere le SUPERFICI come confini dei solidi
ATTIVITA’: Rappresentazione di superfici con tecniche diverse. LOCALI: Aule e laboratori. MATERIALI: Matita, colori, fogli bianchi, forbici, tempere, timbri, plastilina o pongo, farina, detersivo in polvere, acqua, stampini……bottoni, monete, cerotti, patata, mela, scatoline,vassoi… ADULTI: Preferibilmente uno per ogni gruppo di 12/13 alunni.

26 PRODUZIONE DI SAGOME Descrizione
Per la produzione di sagome i bambini tracciano su cartoncino il contorno di foglie, di decorazioni natalizie, di maschere, di motivi pasquali, della loro mano……(molteplici sono le occasioni da sfruttare in classe a tale scopo), quindi ritagliano lungo i contorni. Successivamente l'insegnante, attraverso domande stimolo, guiderà i bambini a scoprire che le sagome da essi realizzate rappresentano il contorno di una parte dell'oggetto considerato.

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28 - Quali differenze notate tra l'oggetto e la sua sagoma?
Domande: - Quali differenze notate tra l'oggetto e la sua sagoma? - La sagoma contiene tutte le parti dell'oggetto? Dalla sagoma si può riconoscere di quale oggetto si tratta? - Uno stesso oggetto può avere più di una sagoma? Le sagome verranno poi completate, decorate, colorate ed utilizzate per abbellire l'aula, per realizzare un biglietto di auguri, per mettere in scena una rappresentazione teatrale ...

29 REALIZZAZIONE DI IMPRONTE
Descrizione Per la realizzazione di impronte si inizia con una conversazione: - Che cos'è, secondo voi, un'impronta? - In quali occasioni vi è capitato di vedere impronte? - Chi o che cosa può lasciare impronte? Che cosa ci serve per realizzare un LABORATORIO DI IMPRONTE? Alla conversazione segue l'esperienza, meglio se realizzata dagli alunni divisi in sottogruppi di 3 o 4.

30 Ogni sottogruppo effettua a turno le seguenti attività:
Uso delle TEMPERE per effettuare impronte colorate di dita,mani, metà mela o patata, facce di scatole ... e altro proposto dai bambini. Uso creativo di TIMBRI reperiti a scuola, a casa o relizzati, utilizzando gomme per cancellare, tappi di sughero, patate e mele su cui incidere semplici disegni. Impasto di ACQUA e FARINA per produrre forme con stampini.

31 Uso della PLASTILINA sulla quale vengono impresse dita,
monete, bottoni, tappi .... tutto ciò che i bambini ritengono adatto per realizzare vassoi, pizzi, centrini.

32 per realizzare impronte di mani ed oggetti vari,
. -Uso di FARINA , SABBIA, ZUCCHERO, DETERSIVO IN POLVERE per realizzare impronte di mani ed oggetti vari, per poi cancellarle e rifarne di nuove.

33 Questa è la fase di approccio al concetto di
Superficie Superficie Questa è la fase di approccio al concetto di


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