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D.LGS 81/2008: Valutazione e prevenzione dello stress lavoro-correlato e del rischio sostanze d’abuso Il ruolo dello psicologo nell’intervento multidisciplinare.

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Presentazione sul tema: "D.LGS 81/2008: Valutazione e prevenzione dello stress lavoro-correlato e del rischio sostanze d’abuso Il ruolo dello psicologo nell’intervento multidisciplinare."— Transcript della presentazione:

1 D.LGS 81/2008: Valutazione e prevenzione dello stress lavoro-correlato e del rischio sostanze d’abuso Il ruolo dello psicologo nell’intervento multidisciplinare. 12 novembre SLC e rischi di genere la distribuzione del rischio in ragione della specificità di genere

2 Ma cosa vogliono da noi? Reazione alla novità
Poche conoscenze spaventano Tutto appare complesso e confuso Sensazione di sovraccarico Rifiuto!

3 Consideriamo tutti i rischi…
Rischi di tipo fisico (rumore, vibrazioni, illuminazione) Rischi chimico e biologico (gas, vapori, sost.tossiche, cancerogene ecc.) Rischi legati alla fatica fisica (spostam. manuale dei carichi, posture) Rischi legati all’organizz. del lavoro (progettazione, gestione, responsabilità ecc.)

4 Vecchi e nuovi rischi Dagli anni ’80 al lavoratore “in tuta” si affianca il lavoratore “tecnologico”. Nuovo concetto di salute. OMS “stato di completo benessere fisico, mentale e sociale” Nuovo concetto di sicurezza (benessere fisico e psicologico)

5 Stress Ansia e Depressione
Rappresentano il 18% dei problemi di salute legati al lavoro. Un quarto di questi porta a assenze lavorative pari o superiori alle due settimane. Frequenza due volte superiore nell’istruzione e nei servizi della sanità e dell’azione sociale. Sintomi da stress, depr. Asia, 20% donne, 17% uomini.

6 Rischi diversi tra i generi
UOMINI: Vibrazioni Rumore Contatto con fumo e polveri DONNE Movimentazione dei carichi, Contagio, infezioni Movimenti faticosi/dolorosi/ripetitivi Fonte: European Foundation for Living and Working Conditions, Fourth European Working Conditions Survey, Luxembourg 2007

7 Rischi Psicosociali SLC Mobbing Molestie sessuali Burn-out PTSD
Comport. Controproduttivo

8 Mobbing e molestie Profilo tipico mobbing: Donna
Età superiore ai 40 anni Impiegata Scolarità medio alta. Profilo molestie: Single o divorziata Età tra 20 e 40 anni Bassa scolarità

9

10 Mainstreaming Il lavoro non è più considerato neutro.
IV Conferenza Mondiale di Pechino (1995) avanza il punto di vista di genere. Pari opportunità e politiche europee. Mainstreaming: strategia globale e trasversale volta a smascherare e diminuire le differenze di impatto che le politiche, a prima vista neutrali, hanno per uomini e donne.

11 Il profilo lavorativo della donna
Occupazione femminile in Italia è più bassa della media europea. Più titoli di studio / più lavori a condizioni instabili, orari asociali, meno carriera Minore retribuzione anche a parità di mansione. Più contatto con clienti/pazienti Minore possibilità di pianificazione della giornata. Meno coinvolte nel processo decisionale. Contratti a durata limitata in maggior numero.

12 Rischio e genere Le donne svolgono prevalentemente lavori monotoni e ripetitivi. Mancanza di autonomia Scarsità di contenuti di determinate mansioni Spesso lavori in piedi. Pesi limitati ma per più tempo (tranne in alcune mansioni come l’infermiera) Lavori tipici: call center, videoterminali, cassiere, insegnanti, addette alla catena di montaggio, assistenza (bambini, anziani, handicap), pulizia.

13 Esempi di pericoli e di rischi in attività prevalentemente femminili
Sanità: Biologici: malattie infettive, ematiche, respiratorie Fisici: manipolazione manuale, posizioni faticose, radiazioni ionizzanti. Chimici: prodotti detergenti, sterilizzanti, disinfettanti, farmaci, gas, anestetici. Psico-sociali: alto coinvolgimento emotivo lavoro a turni, di notte, violenza dal pubblico e dai clienti.

14 …esempi 2/5 Pulizie: Biologici: malattie infettive, dermatiti.
Fisici: manipolazioni manuali, posizioni faticose, scivolamenti e cadute. Chimici: sostanze detergenti Psico-sociali: orario asociale, violenza, ad es in caso di lavoro isolato o tardivo.

15 …esempi 3/5 Produzione alimentare:
Biologici: malattie infettive (trasmesse da animali, spore, muffe) Fisici: movim. Ripetitivi, ferite di coltello, basse temperature, rumore. Chimici: residui di pesticidi, agenti sterilizzanti, integratori e spezie sensibilizzanti. Psico-sociali: stress da lavoro ripetititivo in catene di montaggio.

16 …esempi 4/5 Call center: Fisici: problemi di voce, posizioni scomode, sedentarietà. Chimici: qualità dell’aria Psico-sociali: stress dovuto al contatto con i clienti, ritmo di lavoro, ripetitività.

17 …esempi 5/5 Educazione: Biologici: malattie infettive
Fisici: posizioni in piedi prolungate, problemi di voce. Fisici: cattiva qualità dell’aria, dell’ambiente. Psico-sociali: alto coinvolgimento emotivo, burn-out, violenza.

18 Condizioni di lavoro e genere
UE: donne in peggiori condizioni di lavoro rispetto agli uomini dovute a: Segregazione e divisione delle professioni Disparità lavorative (in senso orizzontale: diversi compiti negli stessi settori; in senso verticale. minori donne nelle posizioni elevate) Maggiori responsabilità domestiche. Lavori sotto costo. Lavori ripetitivi. Vita più frenetica Maggiori confronti con il pubblico (violenza)

19 Per una valutazione di genere…
Impegnarsi positivamente e considerare sempre le problematiche legate al genere. Esaminare la situazione di lavoro reale ed evitare di stabilire a priori i pericoli e le persone a rischio. Coinvolgere tutti i lavoratori, uomini e donne a tutti i livelli.

20 Fase 1 individuazione dei pericoli
Considerare i pericoli più frequenti nei lavori a prevalenza maschile e femminile. Per la salute e per la sicurezza. Utilizzare metodi strutturati per chiedere quali problemi il lavoratore incontra sul lavoro. Non dare per scontato ciò che potrebbe sembrare “evidente”. Considerare tutto il personale (pulizie, ricevimento, orario ridotto, temporaneo ecc.) Incoraggiare le donne a segnalare i problemi. Informarsi.

21 Fase 2 valutazione dei rischi
Esame del lavoro e dell’ambiente. Nessuna valutazione a priori. Evitare i pregiudizi legati al genere. Fare partecipare alla valutazione (ricerca-intervento) Assicurarsi che i valutatori abbiano una formazione adeguata. Strumenti che tengano conto dei problemi specifici per donne e uomini. Formare ad un approccio sensibile al genere. Valutare l’interfaccia casa-lavoro Valutare l’evoluzione della carriera (investimento culturale e formativo e effettiva evoluzione)

22 Fase 3 attuazione delle soluzioni
Attuare una gestione dei rischi che vada alla fonte. Considerare le diverse popolazioni (donne/uomini, dimensioni) non medi. Far partecipare al processo decisionale e all’attuazione delle soluzioni. Informare e assicurarsi dell’avvenuta informazione dei rischi.

23 Fase 4 controllo e riesame
Verificare che le donne partecipino. Aggiornamento. Sorveglianza sanitaria. Incoraggiare la registrazione dei problemi di salute professionale e degli infortuni. Misure per promuovere la “sensibilità di genere” nella gestione SSL.


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