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Perfusionist point of view

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Presentazione sul tema: "Perfusionist point of view"— Transcript della presentazione:

1 Perfusionist point of view
M.Erminia Macera Mascitelli ECMO III International Meeting Milano 5 ottobre 2012

2 CENNI STORICI Il 1953 è l’anno in cui ha inizio la storia della
circolazione extracorporea con il Dr Gibbon. In quegli anni la perfusione veniva eseguita da giovani medici o infermieri con valida esperienza ma senza approfondite basi culturali specifiche per questa attività. Nasce intorno agli anni ’60

3 LA SPIRALE DELLA CRESCITA
INIZIO RIFORMA D. Lgs. 502/1992 e D. Lgs. 517/1993 PROFILI PROFESSIONALI Decreti del Ministero della Sanità dal 1994 fino al 1999. ABOLIZIONE AUSILIARIETA’ EQUIPOLLENZA E EQUVALENZA Legge 42/1999 e Conferenza Stato Regioni EQUIPARAZIONE CCNL 1998/2001 e s.m.i. EQUIPOLLENZA (CON TABELLE TITOLI AMMESSI) D.M. Sanità e URST 27/07/2000 AUTONOMIA E PROFESSIONALITA’ Legge 251/2000 CLASSI DI LAUREA e PIANI DEGLI STUDI D.M. 2/04/2001 NORMATIVA CONCORSUALE D.P.R. 27/03/2001 n 220 VALIDITA’ TITOLI PREGRESSI PER LAVORO E FORM. POST BASE Legge 1/2002 PROFESSIONISTA SANITARIO Il TECNICO SANITARIO è uno dei principali attori a cui spetta il compito di individuare i bisogni dei pazienti con cui viene a contatto e di ripristinare l’equilibrio quando si altera. Tutto ciò evidenzia l’importanza acquisita dalla “Professione del TECNICO SANITARIO ” nel lungo percorso che ancora può e deve essere intrapreso per il miglioramento del prodotto dell’Azienda Sanitaria. E’ importante capire come il ruolo del TECNICO SANITARIO sia fondamentale nell’erogare e nel “creare”la qualità all’interno dell’azienda ospedaliera, “qualità” intesa come caratteristica essenziale ed indispensabile dell’assistenza sanitaria ed è l’obiettivo che ogni professionista deve tenere in primo piano nello svolgimento delle proprie funzioni. 3

4 D.M.509/99 D.M.27/07/00 FORMAZIONE TFPC L.251/00 L.42/99 LEGGE 1/2002
Legge 341/90 trasformazione delle SDFP in Diplomi universitari scuole universitarie, a numero chiuso, in base alla legge n° 910/69, art. 1, DPR 162/82 art. 6. D.M.509/99 1973 E 1977 SCUOLE DIRETTA A FINI SPECIALI Giugno 2001 determinazioni delle classi delle Lauree Universitarie delle professioni Sanitarie D.M.27/07/00 FORMAZIONE TFPC L.251/00 LEGGE 1/2002 LEGGE 43/2006 L.42/99 D.M. 270/04, che sostituisce la vecchia Riforma, il D.M. 509/99.

5 Dottorato di ricerca Specializzazione MASTER 2° livello
180 crediti MASTER 2° livello 60 crediti LAUREA MAGISTRALE Specializzazione 120 crediti MASTER 1°livello 60 crediti 180 crediti LAUREA 1° LIVELLO

6 Art. 3 comma 1: Curriculum formativo Codice Deontologico
D.M AGOSTO 2000 Art. 3 comma 1: Il Tecnico della Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare è l’operatore delle professioni sanitarie dell’area tecnico-assistenziale che svolge, con autonomia professionale, attività tecnico assistenziale, in attuazione di quanto previsto nei regolamenti concernenti l’individuazione delle figure e dei relativi profili professionali definiti con decreto del Ministero della Sanità bilità) Curriculum formativo Conoscenze Competenze Codice Deontologico Legge 42/’99 D.M. Profili/94 Professione Sanitaria Abrogazione mansionari determinazione dei profli professionali

7 D.M. 27 LUGLIO 1998, N.316 PROFILO PROFESSIONALE
E' individuata la figura del tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare con il seguente profilo: il tecnico di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare e' l'operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante e dell'iscrizione all'albo professionale, provvede alla conduzione e alla manutenzione delle apparecchiature relative alle tecniche di circolazione extracorporea ed alle tecniche di emodinamica. Le mansioni del tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare sono esclusivamente di natura tecnica; egli coadiuva il personale medico negli ambienti idonei fornendo indicazioni essenziali o conducendo… apparecchiature finalizzate alla diagnostica emodinamica o vicariati le funzioni cardiocircolatorie.

8 PROFILO PROFESSIONALE
Il tecnico di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare è il professionista sanitario che, in possesso della laurea universitaria abilitante e dell'iscrizione all'albo professionale, provvede alla conduzione e sovrintende alla programmazione e manutenzione delle apparecchiature relative alle tecniche di circolazione extracorporea, alle tecniche di emodinamica, alle tecniche di emodialisi, e all’applicazione di tecniche correlate all’elettrofisiologia . Le competenze sono di natura tecnica, assistenziale e relazionale; svolge con autonomia la propria prestazione professionale, in collaborazione con il personale medico, negli ambienti idonei; decide in modo autonomo strategie e protocolli atti alla conduzione di apparecchiature finalizzate alla diagnostica o vicarianti le funzioni cardiovascolari.

9 PROFILO PROFESSIONALE
In particolare, il laureato in tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare conduce procedure cliniche – terapeutiche e clinico-diagnostiche, in riferimento alla diagnosi ed alle prescrizioni del medico, relative alle tecniche di circolazione extracorporea come supporto alle funzioni vitali (cardiochirurgia, ECMO, assistenze cardiocircolatorie a breve, medio e lungo termine), come veicolo di somministrazione di farmaci per distretti organici (terapia oncologica distrettuale e perfusione d’organo) e come procedura terapeutica delle insufficienze renali croniche e acute (emodialisi ed emofiltrazione). Nell’ambito cardiologico, il laureato in tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare utilizza tutte le strumentazioni per il rilievo dei parametri vitali, dei dati emodinamici, morfologici ed elettrofisiologici a scopo sia terapeutico sia diagnostico, attraverso l’uso di ultrasuoni e sistemi di registrazioni degli impulsi elettrici.

10 PROFILO PROFESSIONALE
In particolare, il laureato in tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare conduce procedure cliniche – terapeutiche e clinico-diagnostiche, in riferimento alla diagnosi ed alle prescrizioni del medico, relative alle tecniche di circolazione extracorporea come supporto alle funzioni vitali (cardiochirurgia, ECMO, assistenze cardiocircolatorie a breve, medio e lungo termine), come veicolo di somministrazione di farmaci per distretti organici (terapia oncologica distrettuale e perfusione d’organo) e come procedura terapeutica delle insufficienze renali croniche e acute (emodialisi ed emofiltrazione). Nell’ambito cardiologico, il laureato in tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare utilizza tutte le strumentazioni per il rilievo dei parametri vitali, dei dati emodinamici, morfologici ed elettrofisiologici a scopo sia terapeutico sia diagnostico, attraverso l’uso di ultrasuoni e sistemi di registrazioni degli impulsi elettrici.

11 CARDIOCHIRURGIA E CHIRURGIA VASCOLARE CARDIOLOGIA
CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA ELETTROFISIOLOGIA ELETTROSTIMOLAZIONE CARDIACA CENTRO DI RIANIMAZIONE CENTRO TRAPIANTI-ESPIANTI ONCOLOGIA CHIRURGIA GENERALE, ORTOPEDIA … AMBITO TERRITORIALE ESEGUIRE PROCEDURE DI DIAGNOSTICA STRUMENTALE IN AMBULATORIO E/O CON AUSILIO DELLA TELEMEDICINA ASSISTERE DOMICILIARE SI PORTATORI DI VAD AMBITO ORGANIZZATIVO-DIRIGENZIALI LABORATORI DI RICERCA

12 D.M. 27 LUGLIO 1998, N.316 PROFILO PROFESSIONALE
E' individuata la figura del tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare con il seguente profilo: il tecnico di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare e' l'operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante e dell'iscrizione all'albo professionale, provvede alla conduzione e alla manutenzione delle apparecchiature relative alle tecniche di circolazione extracorporea ed alle tecniche di emodinamica. Le mansioni del tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare sono esclusivamente di natura tecnica; egli coadiuva il personale medico negli ambienti idonei fornendo indicazioni essenziali o conducendo… apparecchiature finalizzate alla diagnostica emodinamica o vicariati le funzioni cardiocircolatorie.

13 ? Che cos’è l’ECMO

14 ECMO è una circolazione extra corporea

15 ECMO ED AMBITI DI APPLICAZIONE
Shock cardiogeno: Metodica ECMO in pazienti in scompenso cardiaco: assemblaggio, preparazione impianto e gestione Cardiologia Metodica ECMO durante procedura emodinamica : assemblaggio, preparazione impianto e gestione Rianimazione: Metodica ECMO veno-venosa (ARDS e Influenza A/H1N1) e veno-arteriosa: assemblaggio, preparazione impianto e gestione Metodica ECMO bridge al prelievo d’organo Pronto Soccorso: Metodica ECMO veno-arteriosa :arresti cardiaci (politraumi …): assemblaggio, preparazione impianto e gestione Terapia Intensiva: Metodica ECMO post cardiotomia ( veno-venosa veno-arteriosa): assemblaggio, preparazione impianto e gestione Emodinamica: Interventi transapicali Metodica ECMO veno-arteriosa : assemblaggio, preparazione impianto e gestione Ambulanza/Ecmo Team Metodica ECMO veno- venoso : assemblaggio, preparazione impianto e gestione

16 ALLESTIMENTO E CONDUZIONE
IL TFPC E L’ECMO ORGANIZZATIVA GESTIONE ALLESTIMENTO E CONDUZIONE RESPONSABILITA’ CONTROLLO FORMAZIONE

17 Supporto circolatorio profilattico in corso di valvuloplastica
o angioplastica coronarica a rischio Nelle sindromi di bassa gettata post-operatoria non trattabile con contropulsatore Come supporto ventricolare in pazienti in attesa di trapianto o come bridge ad un nuovo trapianto in pazienti con rigetto acuto Nelle chirurgia aneurismatica della aorta toraco addominale Nello shock cardiogeno da infarto massivo del ventricolo sinistro Associata ad un ossigenatore a membrana come ECMO e come assistenza respiratoria

18

19 ECMO E LE FIGURE PROFESSIONALI
ECMO è una procedura altamente tecnologica utilizzabile in tutti quei pazienti critici che ne necessitano Il buon esito è altamente dipendente dalla pratica e dal team multispecialistico che raccoglie la collaborazione fra varie figure professionali tra cui: Cardiochirurgo Rianimatore Tec.Fisiopatologia Cardiocircolatoria Infermiere Cardiologo 19

20 Un’èquipe affiatata può dare risultati eccezionali

21 Attraverso i rapporti con le altre professioni

22 IN QUALE MODO ? Cominciando a FARE BENE, ogni giorno, quello che ci compete, ADDESTRANDO chi non fa bene il suo lavoro e DISCUTENDO con chi fa il lavoro di altri di …

23 APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE
TFPC Cardiologo Cardiochirurgo Anestesista rianimatore Personale infermieristico

24 IL DIRITTO ALLA SALUTE DEL CITTADINO
La Salute è un bene inalienabile ed un diritto costituzionale COSTITUZIONE ITALIANA ART. 32: “ La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della comunità”

25 Composizione del Team ECLS
Coordinamento キDirezione Sanitaria キDirettore del Dipartimento Cuore e Vasi AOUC Sanitari che vengono in contatto con pazienti potenzialmente indicati all’ECLS キMedici del 118 キCardiochirurghi キRianimatori キMedici e rianimatori del DEA キCardiologi Sanitari che pongono indicazione al posizionamento dell’ECLS リCardiologi Intensivisti リRianimatori TICCH リCardiochirurghi Sanitari che posizionano le cannule per l’ ECLS ァCardiochirurghi ァEmodinamisti Figure professionali 1. TFPC 2. Infermieri professionali dell’UTIC e della TICCH 3. Cardiologi dell’UTIC e Cardioanestesisti della TICCH 4. Emodinamisti in grado di fare un transettale Figure professionali deputate alla gestione integrata del paziente con ECLS a. Cardiochirurgo b. Cardioanestesista c. Cardiologo intensivista d. Neurofisiopatologo

26 ECMO/ECLS TEAM Formazione Rianimatori TFPC Cardiochirurgo Infermiere
Cardiologo Formazione 26

27 ECMO/ECLS TEAM Chi Fa Che cosa Rianimatori TFPC Cardiochirurgo
Infermiere Cardiologo Chi Fa Che cosa 27

28 FORMAZIONE CONTINUA Addestrare ECMO Team Motivare ECMO Team
Simulare situazioni Esperienza 28

29 CONCLUSIONE L’evoluzione normativa e formativa hanno sicuramente cambiato il ruolo delle professioni sanitarie che oggi tendono a diventare protagoniste della realtà sanitaria che fino a poco tempo fa ci aveva relegato ai margini, restituendoci dignità professionale. Tocca a noi, professionisti della salute, ora ,collaborare insieme nel rispetto reciproco e delle singole competenze, al fine di garantire al cittadino-utente prestazioni appropriate e di qualità per meglio rispondere ai suoi bisogni di salute. Facendoci garanti della qualità dei Professionisti della salute contro ogni forma di abusivismo .

30 Grazie per l’attenzione
Fine 150° Riflettiamo insieme


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