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Ricerche ed esperienze nella scuola digitale

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Presentazione sul tema: "Ricerche ed esperienze nella scuola digitale"— Transcript della presentazione:

1 Ricerche ed esperienze nella scuola digitale
Università di Cagliari, 10 Luglio 2014 Interazione e artefatti nell'apprendimento connettivo Francesco Paoli Carlo Crespellani Porcella Dip. Pedagogia, Psicologia, Filosofia, Università di Cagliari Ext .Research Università di Pavia 1

2 Interazione e artefatti nell'apprendimento connettivo
I due cluster tematici della giornata La difficile traduzione di una politica di innovazione Una rivoluzione mancata Organizzazione Scuola Digitale BYOD e intelligenze multiple in classe: punti di forza e di debolezza Interazione e artefatti nell'apprendimento connettivo Tell me and I forget, Teach me and I remember, Involve me and I learn Ambienti di Apprendimento Gli Istituti Comprensivi di fronte alla sfida della Scuola digitale Mettere il genere dietro la lavagna digitale? Scuola digitale e social learning: il ruolo degli studenti nella piattaforma Impari Studenti e insegnanti di fronte alla LIM, Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014

3 Interazione e artefatti nell’apprendimento connettivo…
Spunti di riflessione Interazione e artefatti nell’apprendimento connettivo… Le diverse forme di apprendimento Ambiente didattico Ambiente di apprendimento Processi partecipativi e di apprendimento collettivo e connettivo Il progetto scuola digitale tra passato e futuro Critical thinking in ambito sociale … nel contesto di scuola digitale Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014 3

4 Quale modello didattico
per apprendere, tenendo conto dello scenario in costante trasformazione per effetto delle tecnologie digitali e della Rete ? Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014 4

5 Quali modelli didattici di riferimento? La Rete?
(Broadcast: TV o web based) (Networked: Web On-line based) Gli ambienti FAD e Net Learning convivranno e saranno complementari Era il 1999… Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014 5

6 L’apprendimento è individuale e collettivo
Nella dimensione intersoggettiva è presente un sistema di relazioni emozionale e cognitivo Interazioni Coinvolgimento Condivisione e manipolazione di segni e significati Scambio reciproco sulla base di uno sfondo condiviso Processi decisionali Attraverso una dinamica tra i diversi soggetti interni alla comunità, esterni alla comunità Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014 6

7 L’ambiente didattico: Inquadrare e risolvere problemi
Centralità dell’ambiente didattico FATTORE INDISPENSABILE PER L’APPRENDIMENTO: L’ambiente didattico: Inquadrare e risolvere problemi Identificare e perseguire obiettivi e percorsi di soluzione Ricercare, selezionare informazioni Sapersi confrontare con gli altri Difendere o confutare tesi Saper lavorare in gruppo Saper comunicare, esprimersi, ascoltare Indirizzare creatività ed emozioni Operativizzare Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014 7

8 Apprendimento: ambiente didattico
Fonte : selezionare: ambienti e artefatti Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014 8

9 Identificazione del problema
Apprendimento: ambiente didattico Paradigmi Modelli Mappe concettuali Schemi di soluzione Identificazione del problema Elaborazioni Analisi - Sintesi Nessi causali Argomentazioni Interpretazioni (Espressioni) (Narrazioni) Informazioni Documentazione Narrazioni Percezioni Spunti Appunti Considerazioni Artefatti Rappresentazione Espressione Creazione Emo-cognitivi Confronto Mediazioni emo-cognitive Formalizzazione Scelte espressive Comunicazione Linguaggi Target Stile Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014 9

10 Apprendimento: ambiente didattico
Dimensione operativa della conoscenza Spostare l’attenzione da concetti e nozioni  a schemi d’azione e comportamenti Vecchia concezione P1 TT Tentativo teorico di soluzione Problema Procedura di individuazione ed eliminazione dell’errore Da dati certi e inoppugnabili  generalizzazione induttiva  esperienze sensate  … EE Processo nella soluzione dei problemi Problema più avanzato P2 La conoscenza non come apprendimento di regole e concetti ma come risultato di una costruzione collettiva la cui efficacia è data dalla partecipazione a questo processo Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014 10

11 Attività didattiche tradizionali
Processo nella soluzione dei problemi P1 Problema Livello di interesse Problema più avanzato P2 TT Tentativo teorico di soluzione Attività didattiche tradizionali EE Procedura di individuazione ed eliminazione dell’errore Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014

12 Identificazione del problema
Apprendimento: Ambiente didattico, ma non solo … Contesto ambientale Contesto (spazio-temporale) Qualità architettonica Viste, contesti , materiali Superamento Classi Studio individuale e coppia Gruppi Lavoro Eventi Lab’s Biblio e mediateche Infrastrutture ict (rete, wifi) Contesti di apprendimento Illuminazione Rumore Contesto Didattico Emo-cognitivo Efficienza, risparmio energetico , sicurezza Scuola Altro ( tra cui la Rete) Schemi di soluzione Mappe concettuali Modelli Paradigmi Identificazione del problema Elaborazioni Interpretazioni Argomentazioni Analisi - Sintesi Nessi causali (Espressioni) (Narrazioni) Documentazione Narrazioni Informazioni Considerazioni Percezioni Spunti Appunti Artefatti Rappresentazione Creazione Espressione Emo-cognitivi Confronto Mediazioni emo-cognitive Formalizzazione Scelte espressive Comunicazione Linguaggi Target Stile Ambienti On line Infrastruttura applicativa Repositories e Spazi Condivisi Spazi di lavoro e di interessi Strumenti di collaboration Tools di produzione contenuti Tool supporto eventi Tool per Classi Fisiche e virtuali Biblio e mediateche Virtuali Altro che (Oltre che ) LIM e TABLET Contesto spaziale Casa Tempo h gg week Contesto temporale Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014 12

13 A.K. Apprendimento Connettivo
I contesti di apprendimento soggettivo e intersoggettivo A.I. Apprendimento Individuale A.G. Apprendimento Gruppo A.C. Apprendimento Collettivo A.K. Apprendimento Connettivo Fonte : selezionare crespellani o ambienti-di-apprendimento Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014 13

14 Fattori di successo dell’ apprendimento
A.I. Apprendimento Individuale 1-2 persone 3- 5 (max 7) persone A.G. Apprendimento Gruppo Riflessione, concentrazione, espressione rappresentazione, cognizione emozione Dialettica, visione multipla, Capacità critica, argomentativa Multi-leadership A.A. Apprendimento Assistito Libro Autore Multimedialità Verbalizzazione Amb. collaborativi centinaia persone 20  centinaia persone A.K. Apprendimento Connettivo A.C. Apprendimento Collettivo Visione condivisa, New e Social media, artefatti digitali Ambienti in rete Content sharing - User Content Generation Aula –TV Conduttore - Docente Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014 14

15 l’apprendimento efficace, critico e creativo
L’ambiente didattico e le modalità di apprendimento A.G. Apprendimento Gruppo A.I. Apprendimento Individuale A.C. Apprendimento Collettivo A.K. Apprendimento Connnettivo A.C. Apprendimento Collettivo A.G. Apprendimento Gruppo E’ la corretta articolazione dei diversi momenti ciò che determina l’apprendimento efficace, critico e creativo Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014 15

16 Interazione e artefatti nell’apprendimento connettivo…
Le diverse forme di apprendimento Ambiente didattico Ambiente di apprendimento Processi partecipativi e di apprendimento collettivo e connettivo Il progetto scuola digitale tra passato e futuro Critical thinking in ambito sociale … nel contesto di scuola digitale Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014

17 Progetto Scuola Digitale
Storia documenti e dichiarazioni su : Bando Regionale Revoca 28 mio € Data ultima di rendicontazione UE No ripubblicazione Revoca Direzione Scientifica Accordo di Programma Ministero Istruzione e Regione Sardegna Dichiarazioni come se il progetto esistesse Reti e LIM Agosto 2012 Maggio 2012 Febbraio 2013 Febbraio 2014 Luglio 2014 31 Ottobre 2015 NOI SIAMO QUI Giunta Cappellacci Giunta Pigliaru Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014

18 Progetto Scuola Digitale in Sardegna
Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014

19 Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014

20 Progetto Scuola Digitale : sinergie tra linee
Linea A : Tecnologie Linea B : Contenuti Linea C : innovazione e coordinamento Centro di competenze Linguaggi Innovazione e sperimentazione Trasferimento di Know how Piattaforma LMS Collaboration Metalavagna Motori semantici Servizi Assistenza Manutenzione Matematico Scient.-Tecnol Storico-Sociale Format e ambienti didattici, sperimentazione su mobile Artistico-Musicale Umanistico Help Online Scientifico Recupero debiti formativi Comunicazione Produzione pillole didattiche Validazione contents UGC Tecnico Professionale Cittadinanza Europea Lingua e cultura sarda Animazione Territoriale RAS  Progetto/ Innovaz Referenti territoriali Creazione rete di partner Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014

21 Direzione scientifica
Modello organizzativo Scuola Digitale RAS Direzione scientifica Comitato scientifico Linea A Advisory Board Linea B Linea C Sistema scolastico Licei Sec I Gr Primaria Ist Tecnici Ist Professionali Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014

22 Innovazione e sperimentazione Animazione territoriale
Linea C Linea A Linea B RAS Linguaggi Digital Repository Meta lavagna Direzione scientifica Matematico LMS Scient.-Tecnol Comitato scientifico Executive Board Storico-Sociale Collaboration Motore semantico Help Online Artistico-Musicale Advisory Board Umanistico Scientifico Servizi Tecnico Professionale Formazione Assistenza Manutenzione Linea C Cittadinanza Europea Lingua e cultura sarda Innovazione e sperimentazione Trasferim. know-how Help Online Animazione territoriale RAS  Progetto/ Innovaz Governance Sistema Scolastico 10 Reti scolastiche Licei Sec I Gr Sistema scolastico Primaria Ist Tecnici Ist Professionali Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014

23 Possibile modello di ambiente didattico
Asse diacronico Asse sincronico Testi e immagini Documenti Film fiction Presentation V/A on demand Moduli e-learning Dialoghi Discussion Content sharing Interactive conference Apprendimento individuale Apprendimento di gruppo Social media Tagging e UGC Multiple Questions/Answer Sync/Asyncr Scrittura collaborativa Chat & Forum Ambienti immersivi online Lezioni Presentazioni Streaming Live V Conference Web Conference Trasmissioni DTT Apprendimento collettivo Apprendimento connettivo Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014

24 Possibile modello di ambiente e percorso didattico
Modulo di rappresentazione e comunicazione Supporti di Eventi e Artefatti Modulo preliminare Libri di testo Bibliografia Informazioni / conoscenze Media Asset Management Web Altri ambienti Eventi Social Media Community Per soggetti target definito Definizione Problema Quesito Argomento Modulo di Elaborazione Modulo di Collaborazione Confronto intersoggettivo interno: Gruppi di lavoro attraverso: Argomentazioni Inferenze Congetture Riflessioni Coinvolgimenti Mediazioni Concertazioni Rapporto con un percorso didattico Appropriazione ed elaborazione individuale: Inquadramento Declinazione Estensione Reinterpretazione Creazioni attraverso: Inferenze Congetture Riflessioni Espressività Confronto intersoggettivo esterno: Produzione nuovi artefatti Revisione nuovi artefatti Arrichimento Modalità di Apprendimento Contesto e attori Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014

25 Elementi di riferimento nella didattica: i media
Artefatti Eventi Artefatto tradizionale Libro Documento Disegno Trasmissione TV Evento tradizionale Lezione Conferenza Convegno Spettacolo Sessione lavoro TG su TV Talkshow su TV Intervista su TV Artefatto digitale E-Book File Doc File Draw Video Videolezione Audio Animazione Ambiente 3D Trasmissione TV Evento digitale o ibrido Narrazione Performing Media Web TV TG news Talk su DTT Infrastruttura digitale Infrastruttura di rete MAM Applicazione Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014

26 Interazione e artefatti nell’apprendimento connettivo…
Le diverse forme di apprendimento Ambiente didattico Ambiente di apprendimento Processi partecipativi e di apprendimento collettivo e connettivo Il progetto scuola digitale tra passato e futuro Critical thinking in ambito sociale … nel contesto di scuola digitale Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014

27 Legislativo Esecutivo
Democrazia rappresentativa, partecipativa e liquida Democrazia diretta o partecipativa Legislativo Esecutivo Camera dei Territori Camera dei Deputati Governo Politici Assenza di deleghe Camera delle Regioni e della Democrazia partecipativa Democrazia rappresentativa Partecipazione attiva Raccolta proposte Valutazione proposte Votazione priorità Delega del mandato Società civile Partiti Cittadini Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014

28 Democrazia rappresentativa, partecipativa e liquida
Democrazia diretta o partecipativa Politici Assenza di deleghe Democrazia liquida Democrazia rappresentativa Delega variabile: reversibile e tematica Delega del mandato Cittadini Partiti Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014

29 Democrazia deliberativa
Nel lessico anglosassone il verbo to deliberate viene utilizzato ponendo in risalto l’aspetto partecipativo e consensuale rispetto al momento della mera decisione: quest’ultima, singola tappa di un processo più ampio, si qualifica per il carattere dialogico del confronto. Fonte : Fabiola De Toffol e Alessandra Valastro - Dizionario di Democrazia Partecipativa: Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014 29

30 Apprendimento sociale
Formalizzazione Connettivo visione multipla – new media (in presenza e online) Collettivo (visione unica – in presenza Individuale  di Gruppo Formalizzazione Strumenti per Pensare Dialogare Mediare Partecipare di Gruppo Individuale Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014

31 Fasi di un processo di un bilancio partecipativo
Fase esecutiva Fase deliberativa Realizzazione Votazione priorità Valutazione proposte (Analisi, fattibilità …) Raccolta proposte (definizione agenda) Controllo e verifiche (monitoraggio) decisione confronto riscontro analisi Consenso Dissenso consenso Valutazione pluralità di visioni Convergenza operazionale Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014

32 Evoluzione del rapporto tra Politico e cittadino
Per inquadrare il problema dobbiamo vedere l’evoluzione dei rapporti tra cittadino e politico Scala della partecipazione e delle relative “promesse” “”Metteremo in atto le vostre scelte” “Abbiamo bisogno delle vostre opinioni, ci impegniamo a tenerne conto” Capacitare (empower) Politico “Le vostre opinioni sono tenute in considerazione, ma senza impegno” Cooperare “Vi ascoltiamo , abbiamo bisogno dei vostri commenti e informazioni Coinvolgere “Vi teniamo informati” Consultare Cittadino committed Informare involved Proattivo informed Attivo Cittadinanza attiva Passivo Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014 Fonte: elaborazione da S.Arnstein 1969 32

33 Progressione partecipativa e strumenti
E di conseguenza come il cittadino, come soggetto senza cariche politiche, progressivamente partecipa alla vita politica Coinvolto Potenziamento e contribuzione Responsabilizzazione Applicazioni e contenuti di collaboratione Decisioni e Valutazioni Informato Cooperazione Interazione Quesiti Votazioni Twitter Gruppi di lavoro ristretti Condivisioni estese Valutazioni Consolidamento & Contaminazione delle Idee Controllo Proattivo Trasparenza, evidenza condivisione pubblica Eventi , Web Conference Streaming Video Live Contenuti Open Data&Esplorazione Progetti 3D Needs Statistics Background Contributivo Costruzione di Contenuti & Eventi Monitoraggio Attivo Collaborazione Coordinamento Passivo Processi e retroazioni Fonte: CCresp Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014 33

34 La rappresentanza: criticità
L’attuale rappresentante politico è una figura funzionale in un contesto di comunità in era industriale. Ora è necessario anche altro Un’istanza ( esigenza, decisione …) è significativa o meno in funzione del suo peso e rilevanza sociale Comunità dell’era “industriale” (territoriale, tematica, di categoria) Comunità nell’era dei servizi (di interesse, di scopo) Comunità virtuali e on-demand (di istanza) Territorio + idea politica Campione significativo Rappresentante politico Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014 34

35 Particolari soggetti collettivi di riferimento
Elemento fondamentale per rispondere al dinamismo della società è avere contesti collettivi di apprendimento reale, in cui non si persegue lo scontro funzionale finalizzato a costruirsi un consenso politico, ma dove tutto si basa sull’apprendimento condiviso Comunità di Partecipazione Comunità di Pratica Circolarità del sapere Progettualità e creatività Legami stabili e profondi Coinvolgimento Comunità di Apprendimento Istanza di partecipazione Scambio di opinioni ed esperienze Disponibilità a mettere in discussione la propria idea Istanza di Partecipazione in equilibrio con le esigenze di certificazione delle informazioni Dimensione partecipativa Comunità di Interesse Completezza archivi Facilità di accesso Velocità di consultazione Dimensione informativa Fonte : elaborazione riprendendo Stefano Micelli (13) Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014 35

36 Da OST (Open Space Technology) a Hybrid-OST
Un esempio è l’applicazione dell’Open Space Technology, da evento in presenza ad evento ibrido online e presenza alternati 1 - 4 gg OST Open Space Technology Regole OST Collect Theme Adesioni Sintesi In Presenza Workgroups Collect Theme (proposal) H-OST Hybrid Open Space Technology Workgroup in Presenza Sintesi 1 mese Documentazione Workgroup online Online Proposte Votazioni In Presenza Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014 36

37 Elaborazione mappa confronto
Gestione dei conflitti nelle forme di democrazia partecipativa e rappresentativa La cultura del confronto dialettico e creativo del processo partecipativo porta ad esplicitare le aree di consenso e a indirizzare il dissenso già nelle prime fasi e a fare le scelte precocemente rispetto alla politica rappresentativa. Si evitano così scelte non sedimentate della politica tradizionale, quelle che poi generano rigetto da parte della collettività (vedi TAV) Struttura partecipativa Struttura rappresentativa Azione: Coordinamento Collaborazione Decisione Sintesi Elaborazione mappa confronto Mappa idee Costruzione di soluzioni Argomentazioni Analisi condivisa consenso dissenso Confronto scontro consenso dissenso Confronto apprendimento Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014

38 User Generated Contents e-deliberative & e-voting Platforms
Generazione Media e Positioning Social Media Le applicazioni civic media hanno funzionalità di e- deliberative, e-voting ma trova sinergie anche come l’e-collaboration, Relazioni umane Web 2.0 Blog+ Web TV Streaming live Performing Media (webinar) Web Chat IM Mass Media Microblogging (Twitter) Old Media Forum Content sharing Cinema Radio TV User Generated Contents (Youtube Flikr) Oggetti, Artefatti digitali Editoria Wiki Pubblicità Website portali E-commerce E-learning Blog- E-collaboration e-deliberative & e-voting Platforms (Liquidfeedback Airesis) Social Media Social networks (Facebook, Myspace LinkedIn, Netlog) Relazioni umane Fonte: Elaborazione da Storia delle Telecomunicazioni University Press Firenze – C. Crespellani Attico e superattico delle telecomunicazioni Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014 38

39 Attività I due approcci : teoricopratico e operativizzazione
Due approcci in dialettica e complementari Pensiero critico Modello Cognitivista Capire (sapere il perché)  Saper fare “Prima ti spiego, poi applica” Percezione e Azione Sequenze concatenate di processi automatici L’Esperienza neuroni Specchio Emulare  Saper fare (progressivo emulare e simulare) Processi automatici “Prova, applica e così capisci ” Sapere il perché Schemi d’azione Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014 39

40 Quali modelli cognitivi di riferimento?
Intreccio tra dimensione cognitiva e dimensione emotiva Attività Passivo Attivo Inertezze sul processo Incertezza del risultato Pensiero critico “Giallo” model (ricerca di una soluzione a un quesito-problema : ricerca degli elementi significativi) Emozione di scoprire , creare Passione Interesse Sicurezza Controllo Incertezze  certezze  incertezze Percezione e Azione Partita e Triller model (continue modifiche di scenario) Ansia, curiosità e volontà (determinazione) Challenge Coinvolgimento mentale quindi anche corporeo Sequenze concatenate di processi automatici Vincita o perdita (ottenimento o meno di un risultato) Certezze processo Incertezza del risultato Processi automatici 40

41 Quali modelli cognitivi di riferimento?
Pensiero critico Sequenze concatenate di processi automatici Percezione e Azione Processi automatici Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014 41

42 Quali modelli cognitivi di riferimento?
Risoluz problemi matem Esplorazione territorio Pensiero critico Percezione e Azione Sequenze concatenate di processi automatici Processi automatici Pensiero critico Percezione e Azione Sequenze concatenate di processi automatici Processi automatici Esercizi matem Videogioco Lettura testo Pensiero critico Percezione e Azione Sequenze concatenate di processi automatici Processi automatici Pensiero critico Percezione e Azione Sequenze concatenate di processi automatici Processi automatici Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014 42

43 Critical Thinking applicato al contesto sociale
Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014

44 Critical Thinking applicato al contesto sociale
Processi decisionali Valutazioni condivise e/o valutazioni multiple conviventi Confronti, analisi, argomentazioni Costruzione di un linguaggio e una visione condivisa Critical thinking sociale Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014

45 Critical Thinking Accademico Aziendale Sociale Logico Dialettico
Processi partecipativi Logico Dialettico Argomentazione negoziale Conflitti sociali Progetti partecipati A I A C A G A K A I A C A G A K A I A C A G A K A I A C A G A K Media tradizionali New Media Critical Thinking in contesto Collettivo e Connettivo Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014

46 Identificazione del problema
Il PBL - Problem-Based Learning Gli studenti lavorano in piccoli gruppi collaborativi, ognuno dei quali è coadiuvato da un facilitatore. Viene assegnato alla classe un problema complesso e poco strutturato, sul quale si dà una quantità minima di informazioni. Gli studenti devono farsi parte attiva nel processo, ponendo domande ai facilitatori per ottenere maggiori ragguagli. Poi iniziano a riflettere e a formulare ipotesi di risoluzione. Se su alcuni aspetti del problema non si hanno sufficienti preconoscenze, ogni studente dovrà compiere delle ricerche per proprio conto (definizione delle learning issues). Poi il gruppo si riunisce nuovamente per condividere le nuove informazioni, riconsiderare le ipotesi fatte o generarne di nuove. Segue la fase di astrazione: cosa si è appreso? Come si può generalizzare a contesti diversi Identificazione del problema Elaborazioni Analisi - Sintesi Nessi causali Argomentazioni Interpretazioni (Espressioni) (Narrazioni) Informazioni Documentazione Narrazioni Artefatti Rappresentazione Espressione Creazione Emo-cognitivi Facilitatore Confronto Mediazioni emo-cognitive Target Stile Formalizzazione Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014 Astrazione Assegnato un problema: Complesso Poco strutturato Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014

47 Critical Thinking applicato al contesto sociale
Strumenti per inquadrare esplorare pre-selezionare riconoscere ipotizzare verificare valutare condividere ri-elaborare rappresentare astrarre generalizzare differenziare Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014

48 Attività didattiche tradizionali
Competenze e capacità necessarie per poter inquadrare un problema e risolverlo Strumenti per pensare e agire Visuo-spaziali Problema Tentativo teorico di soluzione Procedura di individuazione ed eliminazione dell’errore P1 più avanzato P2 TT EE Attività didattiche tradizionali Livello di interesse Analogia Analisi Astrazione Deduzione Abduzione Induzione Argomentative Necessità di poter avere competenze e capacità diffuse come terreno primario per il confronto sociale Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014

49 giustificazioni delle strategie esternalizzare le riflessioni
Il facilitatore Risponde alle domande dei partecipanti Pone domande aperte agli studenti, li incoraggia a fornire giustificazioni delle strategie e a esternalizzare le riflessioni, coinvolge tutti i partecipanti in ciascuna fase del processo E a scuola? Modello della facilitazione ambulante. Polemica sui metodi a guida minimale. Spiegazione diretta e suggerimento “just in time” Il docente? Il Compagno a turno? Un esterno? Artefatti Facilitatore giustificazioni delle strategie esternalizzare le riflessioni Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014

50 Grazie dell’attenzione
Francesco Paoli Carlo Crespellani Porcella Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014

51 E-TM Electronic Town Meeting
Ideato dall’associazione America Speaks sull’onda dei tradizionali town meeting statunitensi, l’Electronic Town Meeting (e-TM) permette di coniugare i vantaggi della discussione per piccoli gruppi con quelli di un sondaggio rivolto ad un ampio pubblico, offrendo le condizioni per riuscire a costruire un’agenda dei lavori in modo progressivo, sottoponendo a televoto dell’assemblea le domande che la discussione ha prodotto. Fase iniziale di lavoro in cui i partecipanti vengono informati grazie agli apporti di documenti ed esperti, Discussione in piccoli gruppi; grazie all’aiuto di facilitatori, ogni gruppo contribuisce all’elaborazione di un testo di discussione che viene sintetizzato e che costituisce la base per la fase successiva Formulazione di domande o proposte da sottoporre all’attenzione del pubblico e sulle quali i partecipanti possono esprimersi individualmente Voto in tempo reale mediante appositi telecomandi. Le potenzialità di questo modello per i processi di democrazia deliberativa sono ormai riconosciute a livello internazionale, tanto che questa metodologia ha conosciuto un’ampia diffusione in vari contesti Fonte : Fabiola De Toffol e Alessandra Valastro - Dizionario di Democrazia Partecipativa: Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014 51

52 Giuria di Cittadini (giuria civica)
La giuria dei cittadini (Citizens Jury, nella definizione del Jefferson Center che l’ha ideata nel 1974), è finalizzato a contribuire al processo decisionale con le opinioni informate e ponderate di comuni cittadini. Un gruppo di cittadini (tra 12 e 24), selezionati con un campionamento casuale, si riuniscono nell’arco di qualche giornata (non più di 4 o 5, di solito durante i fine settimana) ed ascoltano testimoni e esperti, che esprimono tutti i possibili punti di vista sul tema da analizzare. I giurati, che ricevono un compenso per la loro partecipazione, possono rivolgere domande agli esperti e discutere quanto emerge dalle testimonianze. I lavori della giuria sono assistiti da uno o più facilitatori neutrali. Al termine delle audizioni la giuria formula le proprie raccomandazioni motivate, in grado di dar conto adeguatamente delle posizioni e degli argomenti maturati nel corso del confronto. Questa metodologia è adatta a contesti in cui occorre bilanciare interessi contrastanti e selezionare una o più soluzioni alternative per un problema complesso; essa non sostituisce i normali processi di decisione democratica ma rafforza i sistemi di rappresentanza esistenti. Fonte : Fabiola De Toffol e Alessandra Valastro - Dizionario di Democrazia Partecipativa: Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014 52

53 Deliberative Polling Il sondaggio deliberativo, ideato da James Fishkin, nasce dalla necessità di fornire all’opinione pubblica la possibilità di compiere scelte consapevoli e informate su temi di grande rilevanza, percepiti come complessi, controversi e portatori di incomprensioni, allarmi, a volte pregiudizi. Questa tecnica prevede la selezione di campioni casuali e rappresentativi della popolazione di riferimento: dopo aver somministrato un questionario ad ogni campione – mirato a rilevare le opinioni individuali sul tema che si vuole affrontare – i partecipanti vengono convocati per un fine settimana deliberativo. I due modelli base, che possono essere abbinati, sono quelli dell’interazione faccia-a-faccia e dell’interazione on line. Si tratta di una tecnica a metà fra un esperimento scientifico e una consultazione: nel sondaggio deliberativo i partecipanti sono in vario modo stimolati a partecipare attivamente e a documentarsi; nella realtà di tutti i giorni, invece, i cittadini possono avere resistenze a documentarsi su tutto quello che ha a che fare con temi di rilevanza politica, anche perché quest’ultima è sempre più di frequente investita di valori negativi. Fonte : Fabiola De Toffol e Alessandra Valastro - Dizionario di Democrazia Partecipativa: Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014 53

54 OST - Open Space Technology
L’OST è una tecnica di gestione di *workshop particolarmente adatta ad aprire il confronto su questioni complesse relativamente alle quali non esiste una soluzione univoca. Ideata da Harrison Owen negli anni ’80, si basa sull’autorganizzazione ed è caratterizzata da semplicità, informalità, autogestione. Funziona in contesti caratterizzati da: necessità di discutere un argomento reale; esistenza di un gruppo di partecipanti numeroso ed interessato; presenza di punti di vista diversi, anche in conflitto tra loro. L’OST non dovrebbe essere utilizzata in contesti in cui si ritiene che la soluzione del problema sia nota, o in cui chi detiene il potere sostanziale ritenga di conoscere la risposta o di sapere in anticipo chi può risolvere il problema in discussione. Fonte : Fabiola De Toffol e Alessandra Valastro - Dizionario di Democrazia Partecipativa: 54

55 decisione Ma la decisione è solo una parte del processo partecipativo
Valutazione alternative Nodo partecipativo: Solidarietà cognitiva Creazione sfondo condiviso Analisi dei problemi e delle opportunità Ascolto Raccolta delle proposte Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014

56 Perché partecipazione non è solo decisione: Il nodo delle decisioni
Perché prima della decisione bisogna porsi il problema : di chi pone il quesito della definizione del quesito A della proposizione (comunicazione) del quesito A delle alternative al quesito A dello studio delle conseguenze del SI o NO che A abbia risposte diverse da SI e NO :(Non so. Si e no. Né si né no, Più si che no, più no che si del Pregresso: se prima era SI allora …. (conservazione vs cambiamento) del cambio di opinione: No, no,no,…si delle condizioni (contesto) in cui si sceglie di come gli altri han deciso e pensano tra si e no Dei tempi di risposta e se il quesito è reiterato della temporaneità e validità della decisione Il nodo delle decisioni Quesito A No Si Ipotesi risposta chiusa binaria Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014

57 Peso della componente razionale
Le decisioni sono frutto di condizionamenti psicologici ed emotivi . Se la scelta è individuale, di gruppo o di massa la scelta è più o meno emotiva Peso della componente razionale nelle decisioni N° soggetti coinvolti Gruppi di 3-10 persone Soggetto individuale Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014

58 Le variabili nel processo decisionale
Ipotesi risposta chiusa binaria Conscio Inconscio Razionale Irrazionale Emozionale Deduttivo Intuitivo – Abdutivo - Induttivo Elaborato Istintivo Smorzato Impulsivo Individuale Collettivo Indipendente Influenzato Differito Immediato Indiretto – mediato Diretto Monodirezionale Bidirez. Retroattivo Annunciato - Atteso Improvviso - Inatteso Noto Ignoto Quesito A No Si Le decisioni sono frutto di condizionamenti psicologici ed emotivi . Se la scelta è individuale, di gruppo o di massa la scelta è più o meno emotiva

59 Comunicazione e fasi di una pianificazione strategica
conoscenza proposizione confronto condivisione consapevolezza consenso verifica Fase di ascolto Agenda e priorità Presentazione ascolto e condivisione sintesi Diffusione Presentazione ascolto e condivisione sintesi Elaborazione e processo progettuale Ipotesi alternative di intervento Coinvolgimento Controllo Realizzazione Applicativi mobile, web e i tradizionali massmedia Strumenti di coprogettazione Visual communication Project Management Scritture collaborative Visual Experience (ambienti e visualizzazione 3D, augmented reality) Data collection Media Asset Management Gestione territoriale (di analisi e di piano) - GIS Fonte: Storia delle Telecomunicazioni University Press Firenze – C. Crespellani Attico e superattico delle telecomunicazioni Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014 59

60 Alcuni registri della comunicazione e metacomunicazione
Atteggiamento emotivo Attenzione Paura (rapina) Disprezzo (comportam) Sdegno (x stupro) Indifferenza (x regol conti) Empatia Pietà (suic-omic) Preoccupaz (eventi futuri) Diffidenza Curiosità Sicurezza Stato relazionale Paterno, materno, fraterno (autorità, assistenza. parità..) Confronto Darwiniano: Vincente / Perdente Dimensione percettiva Azioni, posizioni, spostamenti.. Espressività comportamentale Face to face Televisione Gestualità corporea Postura, … Mimica facciale Espressività gestuale Intonazione Timbro Ritmo Pause Velocità Modalità dell’avvicendamento Pause nell’avvicendamento Espressività verbale Struttura lineare (tempo) Atteggiamento argomentativo Allusione Provocazione Affermazione Ipotesi Esplicitazione Esemplificazione Declinazione Descrizione Schemi argomentativi Tesi, antitesi, sintesi Dialettica Dimensione simbolica Voce Radio C arlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014

61 Le fasi di sviluppo di … un network organizzativo
Equilibrio dinamico (instabile) Equilibrio statico (cristallizato) Autonomia Partecipazione Coordinamento Coesistenza di Partecipazione Autorità Autonomia Creatività Coordinamento Autorità Nascita dell’impresa Creatività Autonomia Carlo Crespellani Porcella – Francesco Paoli - Interazione e Artefatti nell’apprendimento connettivo Università di Cagliari, 10 Luglio 2014


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