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Conoscere per rispettare

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Presentazione sul tema: "Conoscere per rispettare"— Transcript della presentazione:

1 Conoscere per rispettare
Proposta didattica per la Scuola Secondaria di primo grado “Impariamo il linguaggio del rispetto” Settore Formazione OIPA Italia Onlus ( OIPA Italia Onlus – Organizzazione Internazionale Protezione Animali

2 CONOSCENZA È COSCIENZA, almeno ci auguriamo.
La conoscenza degli animali, del loro comportamento, delle loro esigenze e necessità, permette agli umani di relazionarsi correttamente con essi. Gli animali potranno quindi beneficiare di questa “conoscenza” in termini di salute e di benessere. Le schede che seguono trattano degli animali con cui la maggior parte dei ragazzi ha più familiarità: gli animali da compagnia.

3 È bene precisare che queste Schede in alcun modo intendono sostituirsi a una conoscenza adeguata degli animali di cui si tratta, ovvero NON sono da considerarsi esaurienti: semplicemente, forniscono delle INDICAZIONI GENERICHE E DI MASSIMA che di volta in volta andranno verificate e completate con chi di competenza (come un medico veterinario specializzato). Con queste Schede si intende semplicemente trasmettere il messaggio che gli animali sono ESSERI VIVENTI, non giocattoli o soprammobili per l’ornamento della casa o del giardino: in quanto tali, gli animali hanno dunque delle peculiarità e delle esigenze specifiche che rendono la loro cura impegnativa, spesso difficoltosa e non sempre del tutto adeguata.

4 informarci e informare resta il minimo e il meglio che possiamo fare.
Infatti, acquisire delle informazioni sulla cura di un determinato animale non sempre è garanzia di benessere per quell’animale. Ad esempio, pur acquisendo delle nozioni sulle dimensioni minime da rispettare affinché una gabbia sia di maggiore comfort, come si può pensare di garantire così delle condizioni di vita compatibili con la natura di un canarino? Inoltre, in alcun modo queste Schede vogliono incentivare l’acquisto di animali: al contrario, pensiamo che gli animali NON si comprino, ma si adottino qualora determinate circostanze favorevoli per l’animale lo consentano. Ma poiché il commercio di animali è purtroppo una realtà (così come il commercio di animali esotici, che vengono costretti ad abitudini e climi completamente incompatibili con il loro benessere), informarci e informare resta il minimo e il meglio che possiamo fare.

5 SE NON SEI IN GRADO DI PRENDERTENE CURA COME SI DEVE.
In ultimo… Gli animali possono avere delle esigenze molto differenti dalle nostre. Alle volte, credendo di fare del bene si fa del male! NON ADOTTARE ANIMALI SE NON SEI IN GRADO DI PRENDERTENE CURA COME SI DEVE.

6 …e adesso, sei pronto a seguirci nel nostro viaggio verso la Conoscenza?

7 Il pesce rosso Ciao! Segui i nostri consigli e ci aiuterai a vivere meglio e più a lungo! Sei pronto?

8 Origini Siamo pesci d'acqua dolce appartenenti alla famiglia dei Cyprinidae. In natura viviamo in fiumi, laghi e specchi d'acqua calma. Si narra che i miei progenitori provengano dalla Cina, dove siamo stati selettivamente allevati da più di 1000 anni. Le numerose varietà esistenti sono infatti il frutto di secoli di incroci genetici.

9 Allevamento I pesci rossi della specie comune possono essere allevati sia in laghetti esterni che in acquario. All’esterno possono sopportare temperature basse. In acquario la temperatura deve essere di 18-24° C. Temperature superiori a 30°C o sbalzi veloci di temperatura possono essere letali. All’interno della vasca va posto un termometro per verificare la temperatura. L’acquario NON va collocato vicino a fonti di calore o esposto alla luce diretta del sole.

10 IGIENE DELL’ACQUA L’igiene è fondamentale e si devono effettuare regolari cambi dell’acqua. Trascurare questa operazione è la causa principale di malattie nei pesci rossi. Si possono cambiare piccole quantità di acqua tutti i giorni, oppure provvedere a cambiare il 10-15% dell’acqua una volta alla settimana o il 20-25% dell’acqua ogni due settimane (utilizzando sempre acqua declorata a temperatura ambiente).

11 È totalmente INAMMISSIBILE allevarci in vaschette o bocce, senza alcun sistema di filtrazione e senza sufficiente spazio a disposizione! 

12 Le dimensioni e il giusto arredo di un acquario…
Un piccolo pesce rosso richiede almeno 40 litri d’acqua. Quando compri un acquario, ricordati che siamo destinati a crescere! Meglio un acquario decorato che richiami l’ambiente naturale. In natura sono una preda, quindi nei nascondigli mi sento più sicuro! Come arredo puoi usare piante che crescono in acqua fredda, sassi e legni ben puliti, levigati e fissati sul fondo. UN BUON ACQUARIO Le dimensioni e il giusto arredo di un acquario…

13 SOCIALITÀ Socialità In natura viviamo in gruppo , ma in acquario preferiamo stare con pesci della nostra stessa varietà (se gli spazi sono adeguati!) e non ci piace assolutamente convivere con pesci di specie diverse!

14 e gli spinaci sbollentati!
Alimentazione Dovresti somministrarci solo un pizzico di mangime al giorno, cioè la quantità che riusciamo a consumare in un paio di minuti! Dimostriamo di non essere mai sazi, quindi moriamo spesso di troppo cibo! A me piacciono anche i piselli scottati e sbucciati, le zucchine bollite, la lattuga e gli spinaci sbollentati!

15 Se correttamente alimentato un pesce rosso può vivere o anni, in casi eccezionali può arrivare fino a anni di vita! 15 20 40

16 Alcune delle testuggini più conosciute
Io mi chiamo testudo graeca! Ciao! Mi chiamo testudo hermanni! Io sono una testudo horsfieldii!

17 Oggi conosceremo meglio la testudo horsfieldii…
Se decidi di adottare una testuggine (non comprarci!), fa’ bene attenzione alla specie di appartenenza: ogni specie richiede particolari cure di cui dovrai informarti! Oggi conosceremo meglio la testudo horsfieldii…

18 TESTUGGINE HORSFIELDII
È una testuggine molto piccola che proviene dal Kazakistan, dall’Uzbekistan, dal Pakistan, dall’Afghanistan, dall’Iran e dalla Cina. È comunemente denominata tartaruga russa o tartaruga delle steppe. L’aspettativa di vita di queste testuggini è di anni.

19 Nel nostro habitat naturale…
Viviamo in ambienti aridi, dai deserti rocciosi alle steppe di montagna fino a metri di altitudine. A causa delle forti variazioni climatiche scaviamo gallerie lunghe anche 2 metri!

20 In cattività… Provenendo da climi secchi, non sopportiamo l’umidità! Dobbiamo quindi vivere in terreni soleggiati ed esposti a sud, con molti cespugli per poterci nascondere e giocare. In inverno, abbiamo bisogno di un rifugio ben asciutto per ripararci dalla pioggia!

21 Poiché siamo abili scavatrici e discrete arrampicatrici, per evitare fughe è bene che i muri perimetrali siano interrati di almeno 30 cm e alti almeno 30 cm. .

22 Non mettermi su un terrazzo o in un terrario: è un posto troppo differente dal mio ambiente naturale e ci vivo male. Per sistemazioni temporanee, non usare terrari con pareti trasparenti (vetro, plexiglass) perché non riuscire a superare gli ostacoli mi causa forte stress. Ricordati poi che necessitiamo di temperature non costanti e di rifugi. All’aperto, nel terreno, possiamo decidere fra diverse soluzioni! Non va affatto bene!

23 Anche noi beviamo! Mettete a nostra disposizione dell’acqua pulita in un recipiente basso, in modo che possiamo bere ed eventualmente farci un bagno! Interrate leggermente il recipiente e riempitelo in modo che le testuggini non possano annegare.

24 Alimentazione Siamo rettili vegetariani. La dieta consigliata è ricca di fibra, calcio e ha un moderato apporto proteico.

25 Potrebbe essere opportuno somministrare un integratore mineral-vitaminico (contenente calcio, vitamina A e D3) Cibi consentiti PIANTE SPONTANEE di prati e giardini come varie graminacee, trifogli, tarassaco, piantaggini, petali di rosa, fiori, borsa del pastore ecc. FRUTTA e ORTAGGI (lavati!) Frutta e ortaggi non devono superare il 10% della dieta melone, mango, ananas, peperoni dolci, anguria, zucchine, zucca, pomodoro (solo molto occasionalmente), ecc. VEGETALI COLTIVATI (lavati e non freddi di frigo!) radicchio, cicoria, lattuga romana, indivia, foglie di carota e di carciofi ecc.

26 Cibi proibiti Formaggi Cibi per cani e gatti Latte Carne Patate Pane
Pasta

27 Riepilogando… Un’alimentazione corretta è fondamentale per la salute delle tartarughe. Un eccesso di frutta può favorire lo sviluppo di parassiti intestinali. Somministrala 1 volta ogni 10 giorni circa. Una dieta ricca di proteine è dannosa, causa malformazioni del carapace (piramidalizzazione) e danni agli organi interni. Vegetali e frutta vanno accuratamente lavati, perché possono essere contaminati con insetticida e diserbanti.

28 Salute È consigliabile una visita di controllo periodica dal veterinario. Una testuggine sana è attiva e si nutre regolarmente, ha occhi puliti e vispi, non ha perdite dal naso, non respira a bocca aperta, ha un guscio solido e senza alterazioni, non ha perdita di squame né decolorazioni, il suo peso corporeo non è diminuito di più del 10% nell’ultima settimana.

29 Obblighi di legge… Testudo horsfieldii è in appendice II CITES e in allegato B del Regolamento CE 2724/2000. Significa che per essere commercializzata e detenuta deve possedere la relativa documentazione che dimostra che si tratta di un esemplare nato in cattività in un paese dell’Unione Europea.

30 Il C.I.T.E.S. In base al CITES (Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione) è obbligatorio denunciare agli uffici del Corpo Forestale dello Stato il possesso (nonché la nascita e il decesso in cattività) di specie protette, al fine di salvaguardarne l’estinzione e di regolarne il commercio. NON COMPRATE TESTUDO SE NON SEI IN GRADO DI LEGGERE IL C.I.T.E.S., RISCHI PESANTI SANZIONI!

31 Per conoscere meglio gli obblighi di legge contatta il Corpo Forestale dello Stato - Servizio C.I.T.E.S. Tel

32 Ho trovato una testuggine, come devo comportarmi?
Lasciala nel suo ambiente naturale. Se è in un centro abitato, allontanala dalla strada, dove potrebbe correre rischi con le auto, e chiama il Corpo Forestale dello Stato per sapere cosa fare. Ho trovato una testuggine, come devo comportarmi?

33 TARTARUGHE D’ACQUA DOLCE importate dagli U.S.A.
Termina qui il nostro invito alla conoscenza delle testudo horsfieldii, ma prima di salutarci vorrei che la tua attenzione si soffermasse sul triste destino delle Trachemys scripta, ossia le TARTARUGHE D’ACQUA DOLCE importate dagli U.S.A. Tartaruga dalle orecchie gialle

34 Le tartarughe d’acqua domestiche conducono una vita misera.
Laddove, nel loro ambiente naturale, nuotano per chilometri ogni giorno, in cattività vengono tenute in piccole pozze, se non in acquari. Ricevono raramente lo stesso tipo di cibo vario che ottengono in natura. Per non parlare della luce del sole, che è essenziale per la loro salute, e che può essere rimpiazzata – sebbene parzialmente – solo da lampade molto costose, che non tutti i “proprietari” concedono alle tartarughe.

35 Dopo la loro nascita, le piccole tartarughe vengono impacchettate, in centinaia, in piccole scatole, e spedite all'estero. Possono essere lasciate senza cibo e acqua per mesi. Durante il trasporto, molte di loro muoiono o si ammalano. 

36 Non più del 20% delle tartarughe allevate per l'esportazione sopravvive al primo anno di vita, laddove in natura arrivano spesso a 30 anni.

37 Se le tartarughe sopravvivono allo stress del trasporto e del mantenimento inadeguato, la loro dimensione diventa presto un problema per i loro “proprietari”. Molte di loro, di conseguenza, vengono buttate via. 

38 Se le tartarughe vengono abbandonate in un ambiente naturale e non muoiono immediatamente dopo, diventano una minaccia per la fauna locale. In Europa, ne sono state buttate via talmente tante che alcune specie locali di tartaruga, come l'Emys orbicularis o la Mauremys leprosa, stanno scomparendo.

39 I piccoli di tartaruga derivano da adulti da riproduzione i quali vengono, legalmente, presi in natura negli U.S.A. 

40 Se il mercato è poco movimentato e non ha bisogno delle tartarughe che sono nate, i piccoli non vengono spediti immediatamente. Vengono spostati in stanze di raffreddamento e mantenute a una temperatura di circa 10-15°C.

41 Nelle stanze raffreddate, le tartarughine inalano gas nocivi, come l'ammoniaca.

42 Nel frattempo, viene ridotto il cibo per gli adulti da riproduzione, visto che le tartarughe depongono più uova se sono ben nutrite. Di conseguenza, si verifica il cannibalismo nei laghi artificiali degli allevamenti statunitensi, localizzati soprattutto in Louisiana.

43 Se il mercato chiede nuove tartarughe, avviene la spedizione di quelle “congelate”.

44 La Trust for the Protection of Reptiles, Fondazione per la Protezione dei Rettili, stima che le esportazioni dagli U.S.A. sono di più di 5 milioni di giovani tartarughe all'anno affinché diventino animali d'affezione. Altri circa adulti, sia cresciuti negli allevamenti che catturati in natura, vengono spediti nei Paesi del lontano Oriente per scopi alimentari.

45 Il commercio interno di piccole tartarughe d’acqua è stato proibito negli Stati Uniti nel 1975.
Ciò è avvenuto poiché le tartarughe d’acqua possono trasmettere i batteri della salmonellosi agli esseri umani. 

46 Ciononostante, l’allevamento e l’esportazione di tartarughe d'acqua dolce dagli U.S.A. verso altri paesi sono ancora legali e rigogliosi. 

47 COSA PUOI FARE TU

48 Non comprare tartarughe,
o animali in genere: solo così potrai evitare di alimentare un mercato crudele e dannoso per il nostro ambiente.

49 Se già hai acquistato una tartaruga, cerca di alleviare la sua sofferenza informandoti sul modo corretto di tenerla. Nella scheda seguente, trovi un esempio di acquario che può dare un minimo benessere.

50 L’acquario, di almeno un metro di lunghezza, deve avere:
- un termoriscaldatore per l'inverno; - un neon apposito per rettili; - una zona asciutta dove la tartaruga possa riposarsi; - un faro caldo diretto verso la zona emersa; - un filtro potente, possibilmente esterno; - sassi non fini per il fondale; - un timer che regoli l'accensione di neon e faro per non più di 12 ore al giorno.

51 INFORMATI! (visita il sito da cui sono state tratte queste informazioni)

52 L’uccellino in gabbia non canta per amore ma per rabbia.
Il canarino L’uccellino in gabbia non canta per amore ma per rabbia. (Detto popolare)

53 Il nostro antenato selvatico è
Origine Il nostro antenato selvatico è un uccellino verde grigiastro originario delle Isole Canarie (Spagna) da cui è derivato il nostro nome. Dopo secoli di selezione artificiale e incroci sono state sviluppate innumerevoli varietà di forma e colore.

54 Alloggio L’esercizio fisico è molto importante per la nostra salute!
La forma ideale della gabbia è quella rettangolare. Maggiori sono le dimensioni, maggiore per noi sarà il benessere. Poiché abbiamo le ali, non ci dispiacerebbe poter compiere almeno qualche piccolo volo! Le dimensioni ideali minime sono di 120 cm x 30 x 30

55 Poiché in natura troviamo rifugio volando nei rami più alti degli alberi, abbiamo un maggior senso di sicurezza se la gabbia è posta relativamente in alto. La sistemazione ideale è in un posto tranquillo, senza rumori molesti (lavatrice, televisione, radio o tv a tutto volume) o schiamazzi. Scegliete un punto luminoso, ma non colpito dalla luce diretta dal sole, che può causare una temperatura eccessiva e provocare la nostra morte. Ho tanta paura…

56 In cucina non stiamo bene: il nostro apparato respiratorio è molto delicato e sensibile. I vapori che si sviluppano in cucina possono essere nocivi o mortali per noi. Anche il fumo di sigaretta e alcuni tipi di deodoranti per ambienti vanno evitati in nostra presenza. A causa della tossicità degli scarichi delle macchine, anche un garage non è una buona sistemazione. Attenzione anche a spray antiparassitari contro le mosche o le zanzare.

57 I canarini hanno bisogno di poter dormire tranquilli per un numero adeguato di ore. Se non è possibile sistemare la gabbia in una stanza buia, la sera deve essere coperta con un panno e collocata in una zona più silenziosa possibile, fino alla mattina successiva.

58 Accessori – I posatoi ! I POSATOI SONO MOLTO IMPORTANTI PER MANTENERE LE ZAMPE DEGLI UCCELLI IN BUONA SALUTE Il posatoio deve permettere alle nostre dita di circondarlo completamente, mentre quasi sempre i posatoi che si trovano nelle gabbie sono di diametro insufficiente. Inoltre, i vari posatoi dovrebbero avere diametri diversi, in modo da permettere un buon esercizio delle zampe, e devono essere sempre puliti.

59 Come posatoi vanno bene rametti naturali ben puliti
Come posatoi vanno bene rametti naturali ben puliti. Potete utilizzare anche delle corde che dondolano.

60 Vaschette per bagno Fare il bagno è per noi un gran piacere, e aiuta alla salute delle penne, della pelle e delle zampe.

61 L’acqua per il bagno deve essere lasciata a disposizione tutti i giorni, utilizzando le apposite vaschette coperte da appendere alla gabbia o dei semplici recipienti bassi da mettere sul fondo (è sufficiente un centimetro d’acqua). L’acqua del bagno deve essere sempre pulitissima e va cambiata almeno una volta al giorno.

62 Zanzariera Le zanzare sono per noi una seria minaccia: la loro puntura ci causa delle lesioni alla pelle e, soprattutto, può trasmetterci il temibile virus del vaiolo. Per proteggerci è indispensabile coprire ogni sera la gabbia con una zanzariera (un velo di tulle, o anche un semplice telo leggero) che impedisca alle zanzare di arrivare a noi. tulle

63 Una scrupolosa igiene è indispensabile!
Igiene e pulizia Una scrupolosa igiene è indispensabile! Le operazioni di pulizia sono facilitate se si utilizza una griglia sul fondo della gabbia, in modo che gli uccellini non vengano a contatto con le loro feci e con i rimasugli di cibo caduti che possono essersi contaminati con le deiezioni. Sotto la griglia, sul fondo, si pone un semplice foglio di giornale, o della carta da cucina. Ogni giorno si deve sostituire il foglio di carta e lavare la griglia. 

64 occorre lavare i recipienti del cibo e dell’acqua.
Ogni giorno occorre lavare i recipienti del cibo e dell’acqua. I recipienti vanno lavati con acqua calda e sapone, aiutandosi con uno spazzolino per rimuovere con cura ogni traccia di sporcizia, e risciacquati bene. Anche l’intera gabbia deve essere sottoposta ad una pulizia approfondita, una volta la settimana, dopo aver trasferito il canarino al sicuro in una gabbietta provvisoria.

65 Alimentazione Non è pensabile mantenere dei canarini a una dieta di semi e acqua (analoga ad una dieta di pane e acqua per una persona).  La dieta naturale degli uccelli granivori molto raramente è rappresentata da semi secchi. I semi freschi, che i canarini raccolgono direttamente dalla pianta, hanno un valore nutritivo molto maggiore dei semi secchi conservati per mesi, se non per anni, e che hanno così perso buona parte del loro contenuto vitaminico.

66 Ecco elencati di seguito gli ingredienti della dieta dei canarini:
La percentuale di proteine deve essere aumentata durante la riproduzione e la muta, ma la lista degli ingredienti non deve variare durante tutto l’anno. Quindi, oltre ai semi, si devono offrire ai canarini ogni giorno una varietà di alimenti. Ecco elencati di seguito gli ingredienti della dieta dei canarini: Il cibo deperibile deve essere messo fresco la mattina, e tolto la sera.

67 Miscela di semi (le graminacee principali utilizzate sono la scagliola, la colza, il lino, il miglio rosso e l’avena). Alimenti formulati con tutti i semi che il canarino trova in natura (garantiscono una dieta completa, quindi non somministrare altri alimenti).

68 Vegetali Mais tenero, che è molto nutriente e piace ai canarini
Tutti i vegetali adatti al consumo umano possono essere offerti ai canarini. I vegetali più indicati sono: Mais tenero, che è molto nutriente e piace ai canarini Lattuga, che porta benefici alle corde vocali Carote, che aiutano la pigmentazione delle piume Tarasacco, che fornisce un buon apporto di calcio

69 Bisogna somministrare alimenti puliti, freschi, NON AVARIATI E SOPRATTUTTO DEVONO ESSERE ASCIUTTI.
IMPORTANTISSIMO: le foglie di insalata devono essere asciugate dopo il lavaggio, questa ultima indicazione serve per evitare l’insorgere di gravi problemi intestinali.

70 I canarini amano molto la frutta fresca,
specie la mela!

71 Proteine Si possono dare proteine nutrendo i canarini con uovo sodo e formaggio grattato. Anche piselli e fagioli lessi sono una fonte di proteine.

72 Guscio d’uovo sterilizzato.
Carboidrati Minerali Pane secco integrale, grissini o fette biscottate integrali a pezzetti, patate dolci. Guscio d’uovo sterilizzato.

73 Alimenti integrativi: pastoncino all’uovo fatto in casa
È una mistura di rosso d’uovo sodo, biscotto triturato, carota e mela grattugiata. Versare qualche goccia d’acqua se si vuole renderlo più morbido. Va preparato giornalmente e fatto consumare al momento.

74 Alimenti vietati Un cibo assolutamente da evitare per i canarini, come per gli altri uccelli, è la cioccolata. Vanno eliminati anche l’avocado e le melanzane, nonché le parti verdi e le foglie di pomodoro e patata, che sono tossiche.

75 RICORDA… L’igiene degli alimenti è molto importante. Bisogna sempre assicurasi che i semi siano freschi (più i semi sono vecchi meno nutrienti contengono. Se perdono la buccia sono molto vecchi). Cambiare acqua e cibo una volta al giorno. Non effettuare in modo brusco il passaggio da una alimentazione all’altra, altrimenti il canarino potrebbe rifiutare il nuovo tipo di cibo, che non conosce, e lasciarsi morire di fame.

76 Acqua I contenitori ideali per l’acqua sono rappresentati dai beverini a tubo, che mantengono l’acqua più pulita. È tuttavia indispensabile che il contenitore dell’acqua sia lavato con cura tutti i giorni, in modo da fornire sempre acqua pulita e fresca ogni giorno.

77 La luce solare diretta Gli uccelli ricavano un beneficio notevole dall’esposizione alla luce solare diretta, non filtrata da vetro o plastica. Infatti le radiazioni ultraviolette contenute nella luce solare stimolano nella pelle la formazione della vitamina D, che è indispensabile per far assorbire il calcio contenuto nell’alimento. Tuttavia occorre lasciare sempre a disposizione una zona d’ombra, in cui l’uccellino possa ripararsi dalla calura eccessiva. In caso contrario si può verificare la morte per un colpo di calore.

78 Esercizio La possibilità di volare e di fare esercizio è particolarmente importante per la femmina, per permetterle di sviluppare la muscolatura che utilizzerà per deporre l’uovo, tuttavia tutti i canarini devono avere la possibilità di compiere almeno dei brevi voli. Per i canarini la sistemazione ideale sarebbe un’ampia voliera, in cui la possibilità di volare è garantita al massimo.

79 E adesso alcune informazioni sul tipo di luce. Fai bene attenzione…
L’intensità minima consigliata di luce nella stanza in cui sono tenuti i canarini va da 500 a 1000 lux. La notte si può lasciare una debole luce, con una lampadina da 7 watt, che è preferibile al buio completo. Le normali lampade al neon hanno una frequenza di 50 hertz; questo crea agli uccelli un effetto stroboscopico (vedono la luce oscillare ad una frequenza altissima, come accade a noi con gli effetti speciali delle luci da discoteca). Questo effetto può risultare di grande disturbo agli animali, e per evitarlo si devono usare lampade che abbiano una frequenza di almeno 150 hertz, in modo che vedano la luce fissa.

80 Pensi di poter ricordare tutto?
Se sì, ecco alcuni consigli su come comportarti se trovi un uccello in difficoltà…

81 Anzitutto, va ricordato che
la detenzione della fauna selvatica è vietata dalla legge e che entro 24 ore l’animale va consegnato ad un ente autorizzato e competente per il soccorso dell'animale, come i Centri Recupero Fauna Selvatica della LIPU.

82 Sul fondo della scatola sistemate dei fogli di giornale.
Cosa fare prima di affidarlo alle cure di un Centro LIPU specializzato? Procuratevi una scatola di cartone di dimensioni adeguate (poco più grandi dell'uccello in questione) e per favorire l'aerazione praticate dei fori sulla parte alta della scatola. Sul fondo della scatola sistemate dei fogli di giornale.

83 Importante: non utilizzare gabbiette o trasportini per gatti.
Cosa fare prima di affidarlo alle cure di un Centro LIPU specializzato? Importante: non utilizzare gabbiette o trasportini per gatti.

84 Cosa fare prima di affidarlo alle cure di un Centro LIPU specializzato?
Non mettete nella scatola alimenti o acqua, per evitare che si sporchi infettando le eventuali ferite. Tenete lo scatolone in un luogo riparato, il più possibile tranquillo e al buio: l’animale si tranquillizzerà evitando di aumentare lo stress causato dalle ferite.

85 Non improvvisate cure veterinarie.
Cosa fare prima di affidarlo alle cure di un Centro LIPU specializzato? Attenzione: Alcuni animali selvatici sono potenzialmente pericolosi, possono mordere, artigliare e beccare. Munitevi di guanti spessi e maneggiate l'animale facendo attenzione a non avvicinarlo al corpo e al volto. Non improvvisate cure veterinarie. Limitatevi a disinfettare eventuali ferite sanguinanti con acqua ossigenata.

86 Avete trovato un piccolo uccellino in difficoltà?
Raccoglierlo o no? Raccoglierlo non sempre si rivela l’atteggiamento migliore per la salute dell’uccellino. Gran parte degli uccellini abbandona spontaneamente il nido (merli, passeri, civette, ecc.) quando ancora non sa volare bene, pur essendo seguito e alimentato dai genitori. Raccogliere uno di questi uccellini significa strapparlo alle cure dei genitori.

87 Avete trovato un piccolo uccellino in difficoltà?
Esistono quindi due principali situazioni, che dobbiamo valutare: Uccellini feriti o in reale stato di pericolo (minacciati da gatti o altri predatori, finiti in mezzo alla strada…): per sopravvivere hanno bisogno di cure da parte dell'uomo. Uccellini sani, anche se ancora incapaci di volare e non in pericolo: devono essere lasciati nel luogo di ritrovamento.

88 S.O.S. PICCOLI UCCELLI Occorre ricordare che la prima cosa da fare quando si trova un volatile ferito è cercare di farlo bere (non con la forza!), mediante una siringa priva di ago o facendo scivolare direttamente dal nostro dito delle gocce d'acqua al becco dell'animale. Questo perché, soprattutto in estate, gli uccelli sono molto sensibili ai colpi di calore.

89 S.O.S. PICCOLI UCCELLI Per l’alimentazione, poiché i piccoli hanno bisogno di essere nutriti ogni 2-3 ore circa, invitiamo a consultare il sito della LIPU al seguente indirizzo web

90 Per emergenze contatta la LIPU più vicina a casa tua, oppure chiama
S.O.S. LEGA ITALIANA PROTEZIONE UCCELLI ASSOCIAZIONE PER LA CONSERVAZIONE DELLA NATURA Per emergenze contatta la LIPU più vicina a casa tua, oppure chiama LIPU Sede Nazionale allo 0521/ Puoi anche inviare una all’indirizzo

91 Ciao, io sono un criceto dorato
Ciao, io sono un criceto dorato! Più precisamente, il mio nome è Mesocricetus auratus.

92 Habitat naturale Provengo dal Medio Oriente, da zone semidesertiche a clima caldo e arido. Nell’ambiente naturale vivo in profondi tunnel che mi proteggono dall’ambiente desertico. Sono un animale solitario e non amo assolutamente la compagnia di altri criceti!

93 In cattività… La temperatura ideale dell'ambiente è di °C, mentre l’umidità ideale è fra il 30% e il 70%. Puoi garantirmele?

94 Io invece sono un criceto russo.
Ciao! Io invece sono un criceto russo. Esistono diverse specie di criceti: ricorda che ogni specie ha bisogno di cure specifiche!

95 Il criceto russo è originario delle steppe russe, della Siberia e della Mongolia: zone a clima freddo e molto diverso da una gabbia in appartamento! Sono molto più attivo e vivace del criceto dorato. Sopporto meglio il freddo che il caldo, e muoio a una temperatura superiore ai 35°C. Sono prevalentemente un animale notturno.

96 Criceto siberiano (Phodopus sungorus)
Sono originario del Kazakistan, della Siberia del sud-ovest, della Manciuria e della Mongolia. Il mio ambiente naturale è costituito da steppe e praterie, in cui scavo profonde tane sotterranee per difendermi dai predatori e dalle rigide temperature invernali. Durante i mesi invernali cambio il colore del mantello e divento bianco, per questo gli anglosassoni mi chiamano Winter White (bianco d’inverno).

97 Caratteristiche anatomiche e fisiologiche
Quando la temperatura scende sotto gli 8°C in natura andiamo in letargo, come molti altri animali; se la temperatura sale, diventiamo rapidamente attivi, quindi è bene che ci lasciate sempre a disposizione cibo non deperibile e acqua fresca. Quando siamo in letargo possiamo erroneamente apparire morti, quindi fate molta attenzione!

98 Alloggio La gabbia deve avere una duplice funzione: impedirci di fuggire e perderci, e fornire un ambiente idoneo alle nostre necessità. La gabbia va arredata con una ruota (accessorio indispensabile) ed altri oggetti per l’esercizio, come ad esempio piccoli tubi orizzontali e verticali posti nella gabbia, attraverso i quali amiamo molto correre e giocare! È preferibile un pavimento solido (le grate possono causare fratture alle nostre piccole zampette) con abbondante lettiera di materiale non tossico e non polveroso, come carta a pezzetti e trucioli. Il materiale in vendita nei negozi di animali per imbottire la casetta è molto pericoloso e non va assolutamente lasciato a nostra disposizione: ci si può incastrare intorno alle zampette... meglio la carta da cucina!

99 La caratteristica più importante della gabbia è l’ampiezza.
Alloggio La caratteristica più importante della gabbia è l’ampiezza. I criceti in natura percorrono grandi distanze alla ricerca del cibo e scavano tane profonde. Per animali tanto attivi ogni gabbia, per quanto ampia, rappresenta pur sempre una prigione: maggiori saranno le sue dimensioni, migliori saranno le condizioni di vita del roditore.  

100 Alimentazione Le classiche diete commerciali per criceti, a base di miscele di semi (in particolare girasole) sono sconsigliate! L’ALIMENTAZIONE IDEALE: Pane o fette biscottate integrali, pasta, verdure fresche, piccole quantità di frutta e, una o due volte la settimana, una fonte di proteine animali (un pezzettino di uovo cotto). Sporadicamente, come premio, amiamo ricevere un pezzettino di frutta secca, come nocciole o noci.

101 Alimenti vietati Cibi contenenti zucchero: dolciumi in generale; Alimenti ricchi di grassi: fritti, panna, burro, merendine; Vegetali avariati, o non adatti al consumo umano; Parti verdi e foglie di patate, pomodori e melanzane; Cioccolata; Latte e alimenti che contengono latte; Alimenti salati o speziati (come i salumi); Vegetali raccolti da zone che potrebbero essere state trattate con pesticidi, o trovati lungo il bordo delle strade; Piante da appartamento (come la stella di natale che è tossica, o altre trattate con prodotti tossici).

102 Meglio non farci riprodurre!
Come per ogni altro animale, la decisione di farci riprodurre va valutata con molta attenzione: a ogni piccolo nato è necessario fornire tutte le cure di cui ha bisogno, il che nel nostro caso significa una gabbia spaziosa in cui vivere da soli o al massimo con uno o due fratelli. Se si decide di cedere i piccoli, occorre essere sicuri di trovare per ciascuno una famiglia coscienziosa che se ne possa prendere cura, e che sappia come allevarli. Le nostre cucciolate sono molto numerose e seguirci tutti richiede un grande impegno! Se dovete toccare i nostri cuccioli, fatelo usando dei guanti, perché altrimenti lasciandovi sopra il vostro odore noi potremmo non riconoscerli più!

103 attenzione a non farli cadere.
I soggetti docili possono essere tranquillamente tenuti nelle mani a coppa, facendo molta attenzione a non farli cadere. Se si lanciano nel vuoto o se li si lascia cadere, possono ferirsi gravemente, pertanto non li si deve mai sollevare ad altezze superiori a pochi centimetri.

104 Ciao! Io sono uno dei tanti leporidi, più conosciuto come coniglio, non appartengo all’ordine dei roditori, ma a quello dei lagomorfi. Siamo più di 60 specie e ci differenziamo tra noi per dimensioni, struttura delle orecchie, colorazione, tipo di pelliccia e forma del cranio.

105 Noi coniglietti siamo originari dell’Europa del sud e del Nord Africa

106 La nostra vita media è considerata di 5-8 anni ma grazie a una corretta alimentazione e alle vaccinazioni possiamo vivere più a lungo, fino a raggiungere l’età di 10 anni e oltre!

107 Non afferrare e sollevare mai il coniglio per le orecchie o per il coppino!
L’apparato scheletrico è molto delicato e può facilmente fratturarsi in seguito a una caduta o a causa della contrazione violenta dei muscoli del posteriore. Pertanto occorre porre molta cura nel contenere il coniglio in modo sicuro e fermo, evitando di farlo cadere o agitare violentemente. Saper afferrare un coniglio in modo corretto è molto importante per evitare di procurargli delle lesioni!

108 Noi siamo ghiotti di fieno! Però mangiamo anche:
Sedano Spinaci Tarassaco (fiori e foglie) Trifoglio Verza Zucchine Basilico Broccoli Carote e foglie di carota Cavoletti di Bruxelles Cicoria Erba di campo Erba medica Indivia Insalata Prezzemolo Radicchio Scarola Menta Peperoni

109 Non dobbiamo MAI mangiare carboidrati (biscotti, pane, fette biscottate, cracker, grissini, fiocchi di cereali, riso soffiato, pasta, patate, dolci, focacce, merendine), né la cioccolata (come per tutti gli animali) o dolciumi di qualunque tipo. Anche le leccornie per conigli e roditori, in vendita nei negozi di animali, sono fortemente sconsigliate perché inadatte alla nostra alimentazione!

110 Noi conigli NON siamo animali da gabbia (nessun animale dovrebbe vivere in gabbia!)
La gabbia deve essere abbastanza ampia da consentire di poterci alloggiare comodamente una cassetta per i bisogni e una piccola casetta che funga da tana (in natura siamo prede e la tana è un modo per sentirci sicuri).

111 Pericoli in casa! Attenzione !!!
Attenzione ai fili elettrici, che se masticati possono causare un grave pericolo per tutti. Sarebbe preferibile sistemare i fili in modo che non siano raggiungibili (ad esempio fissandoli in alto), oppure facendoli scorrere dentro appositi tubi di plastica, così i coniglietti potranno girare felicemente in casa! Attenzione anche a piante da appartamento (magari non tossiche di per sé, ma trattate con sostanze tossiche), sigarette, farmaci, prodotti per la pulizia della casa. La stoffa, se ingerita, può causare un blocco intestinale. Attenzione !!!

112 Le vaccinazioni sono assolutamente consigliabili, anche se il coniglio vive esclusivamente in appartamento, in quanto la trasmissione di alcune malattie pericolose può avvenire tramite insetti vettori. È preferibile sterilizzarci perché in cattività possiamo sviluppare dei problemi comportamentali.

113 Per informazioni generiche sulle specie esotiche puoi contattare l’Associazione Animali Esotici all’indirizzo oppure manda un sms o telefona dopo le 19:30 al numero

114 IL GATTO

115 Il mio nome scientifico è Felis silvestris catus e sono un mammifero carnivoro della famiglia dei Felidi. Io e gli altri miei amici gatti apparteniamo a circa una cinquantina di razze differenti. Il gioco che preferisco di più, per mia naturale inclinazione, è la caccia.

116 Provengo dall’Africa, e proprio qui ha avuto inizio la mia amicizia con l’uomo, circa anni fa.

117 Sono uno spirito libero, accetto volentieri di coabitare con gli umani, che non sono disposto a considerare i miei “padroni”, ma piuttosto buoni amici. Vivere gli spazi ed esplorarli fa parte della mia natura. L’ambiente in cui vivo è fondamentale per me e non amo i cambiamenti. Il rapporto tra gatto e umano si crea nel tempo, attraverso continui contatti e una corretta interazione. Per esempio, mi piace stare in braccio, ma solo quando ne ho voglia; lasciate quindi che sia io ad avvicinarmi e voi, non afferratemi mai bruscamente, accarezzatemi e sollevatemi delicatamente e, mi raccomando, quando comincio a dimenarmi, lasciatemi libero! Un gatto spaventato o arrabbiato può diventare molto pericoloso. 

118 Educare una gatto non è impresa facile, occorre tempo e pazienza.
La natura dei felini è individualista:  un gatto non vede in voi il capobranco, quindi le motivazioni che lo portano a rispondere a certi comandi è subordinata al suo beneficio. Ricordatevi che a un gatto fanno più effetto le ricompense che le punizioni, se lo dovete sgridare dovete essere tempestivi. È assolutamente  inutile sgridarlo a danno fatto, dovete farlo nel momento stesso e con frasi secche (un bel NO deciso!), senza eccedere ed evitando, in quanto inutili, pene corporali.

119 Il mio olfatto è sensibilissimo, riesco a percepire odori che gli umani non riescono ad avvertire. A volte, non faccio i miei bisogni nella lettiera, se non è perfettamente pulita, o non mangio i bocconcini che stanno nella mia ciotola da un po’ perché questi odori sono troppo forti per me.

120 Il mio udito è molto spiccato.
Uso le orecchie anche per ascoltare le parole del mio amico umano, se lui mi chiede: hai fame? vuoi uscire? io riesco a capirne il significato e a rispondere con un movimento o un miagolio.

121 Anche i baffi sono importantissimi per me, li uso per orientarmi e non mi piace quando me li toccano.

122 IL LINGUAGGIO Mi piace ricordare quando spingevo le zampette sulla pancia della mia mamma per succhiare il latte… Spingendo le mie zampette su di te, quando mi tieni in braccio, voglio dire che ti considero una guida perché mi fido. IL “RONRON”: È il segnale che emette il gatto per segnalare soddisfazione e sottomissione. IL MIAGOLIO: Esistono molti tipi di miagolio e ognuno ha il suo significato: domanda, sconcerto, lamento, rifiuto, brontolio e soffio utilizzati in caso di aggressione o difesa. Solo osservando il vostro gatto imparerete a riconoscere il suo linguaggio.

123 Quando tengo la coda alta, con la punta piegata in avanti, è il mio modo di dire: Ciao, come stai?

124 Quando sono spaventato o aggressivo tiro indietro le orecchie e tendo i baffi. 
Quando sono spaventato e voglio incutere paura all'avversario faccio una gobba e rizzo il pelo per apparire più grosso.

125 Salute – Sintomi malessere
Quando sto male, non manifesto il mio malessere miagolando o agitandomi. Piuttosto, evito quei comportamenti che mi fanno provare dolore, come muovermi troppo. Per questo, spesso, il mio amico umano non capisce la mia sofferenza. La mia vita sedentaria può ingannare e nascondere un dolore o un disagio!

126 Salute – Sintomi malessere
Quando sto male posso non saltare, non aver voglia di giocare, non pulirmi il pelo come faccio di solito, non stirarmi o affilami le unghie, evitare di fare le scale, di salire sui mobili troppo alti e sui letti o di arrampicarmi. Posso diventare più aggressivo, non facendomi avvicinare per il timore che anche le carezze possano provocarmi dolore. Anche sporcare fuori dalla lettiera è un segno tipico di sofferenza.

127 È necessario intervenire subito portandomi dal veterinario.
Salute – Casa fare E se si osservano i sintomi appena descritti? È necessario intervenire subito portandomi dal veterinario.

128 Cibi adatti al gatto Carne, pesce, verdure/legumi, formaggi non stagionati, cereali, latte, yogurt. Max Inturri

129 Cibi da evitare per il gatto
Caramelle, dolciumi vari, cioccolata (altamente TOSSICA E LETALE), caffè (sia liquido che in grani), cibi fritti di qualunque genere, cibi speziati, pepati e piccanti, sale, aglio, cavoli, patate, cipolle, albume d'uovo crudo, carne di maiale cruda, pesce crudo, scarti del pesce tipo lische, scarti del pollame tipo ossa o cartilagine, olive intere (il gatto può ingerire il nocciolo), alcolici (tutti), avanzi della tavola, omogeneizzati per bambini, cibo per cani. Max Inturri

130 I gatti che vivono in libertà devono essere obbligatoriamente sterilizzati a cura dell'Autorità sanitaria municipale competente, come indicato all'art. 2 comma 8 della Legge 14 agosto 1991, n. 281, Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo.

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132 IL CANE: IL MIGLIORE AMICO DELL’UOMO

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134 QUALI SONO LE ORIGINI DEL CANE?
Da LUPO a CANE il cane come noi oggi lo conosciamo deriva dal lupo, animale selvatico che si è trasformato in un amico fedele, pronto a donare la sua vita per il padrone. Ma il lupo non si è trasformato in cane dall’oggi al domani: sono stati necessari diverse migliaia di anni per completare la sua domesticazione. Gli studi scientifici dimostrano che soltanto i lupi possono essere gli antenati del cane in quanto il DNA del cane e quello del lupo differiscono soltanto per 12 mutazioni, mentre quello del cane da un lato e quello degli sciacalli e coyote dall’altro, differiscono in 22 loci. Questo vuol dire che la similitudine tra il DNA del lupo e del cane è di più del 99,8% mentre quella tra il cane e lo sciacallo/coyote è solo del 96%. Gli studi scientifici dimostrano che soltanto i lupi possono essere gli antenati del cane in quanto il DNA del cane e quello del lupo differiscono soltanto per 12 mutazioni, mentre quello del cane da un lato e quello degli sciacalli e coyote dall’altro, differiscono in 22 loci. Questo vuol dire che la similitudine tra il DNA del lupo e del cane è di più del 99,8% mentre quella tra il cane e lo sciacallo/coyote è solo del 96%.

135 LE ORIGINI DELLA DOMESTICAZIONE
Cosa è? Si definisce domesticazione quel processo attraverso il quale l’animale dipende dall’uomo per la sua alimentazione, i suoi bisogni di base e quando la sua riproduzione può essere controllata. Quando? Gli scienziati pensano che la domesticazione del cane possa aver avuto inizio più di anni fa (nel momento in cui l’uomo di Neanderthal popolava l’Europa). I resti che gli archeologi hanno ritrovato negli scavi hanno permesso di determinare che all’incirca anni fa l’uomo e il cane si sono alleati. Durante gli scavi archeologici, il ritrovamento più commovente è quello dei resti di un uomo la cui mano poggia sul torace di un giovane canide (lupacchiotto o cucciolo di cane) che indica senza ombra di dubbio lo stretto legame che già anni fa, doveva esistere tra l’uomo e l’animale.

136 SPECIE E SOTTOSPECIE La FCI (Federazione Cinologica Internazionale) ha riconosciuto circa 340 razze canine (cani da guardia e da difesa,cani da caccia, cani da compagnia …) Ricorda! DIVERSE RAZZE = DIVERSE ATTITUDINI = DIVERSE ESIGENZE! Quando adotti un cane informati sempre sulle sue caratteristiche comportamentali perché potrebbero non andare d’accordo con il tuo stile di vita!

137 COSA NON DEVONO MANGIARE I CANI?
Avanzi e scarti di cucina in particolare i conditi, gli speziati e i piccanti. Formaggi fermentati, farinacei (patate, piselli, fagioli e cavoli, in quanto provocano un'eccessiva fermentazione). Dolciumi (biscotti, caramelle, gelati ecc.), frutta secca, pane fresco. Cipolle e cavoli: contengono una sostanza (disolfuro di n-propile) che distrugge i globuli rossi circolanti, determinando così un’anemia, che può risultare in alcuni casi fatale. La cioccolata è pericolosissima, pensa che una tavoletta di cioccolata può uccidere un cucciolo. Dobbiamo sempre ricordare che l'apparato digerente del cane è diverso da quello dell’uomo e che taluni alimenti per lui sono come VELENO.

138 QUANTE VOLTE MANGIANO I CANI?
Fino a 6 mesi: 4 volte al giorno Fino a 1 anno: 3 volte al giorno (taglia gigante anche fino 1 anno e mezzo) Dopo 1 anno: 2 volte al giorno In genere il numero dei pasti varia in base all’età e all’attività fisica del cane (se il cane lavora o fa molta attività fisica può avere bisogno di un pasto in più). Ricorda! Non dare mai da mangiare al tuo cane immediatamente prima o dopo aver fatto attività fisica (correre, giocare). Può essere molto pericoloso! Il rischio è quello di sviluppare la “Sindrome della Dilatazione/Torsione di stomaco” che può portare anche alla morte. Fra le cause più frequenti che la determinano ricordiamo: la voracità nell’assunzione del cibo, un singolo pasto giornaliero, l’assunzione di acqua fredda, una notevole attività post-prandiale (attività fisica dopo il pasto), il rallentato transito del cibo attraverso il piloro, malattie gastriche, malattie epatiche, malattie intestinali.

139 Somministrare i cibi a orari consueti.
BU NE ABITUDINI Evitare la somministrazione di cibi freddi da frigo o caldi appena tolti dai fornelli. Somministrare i cibi a orari consueti.

140 LE PASSEGGIATE Le uscite sono molto importanti per la salute del tuo amico a 4 zampe! Se vive dentro casa deve uscire almeno 3 volte al giorno: la mattina, dopo pranzo e la sera. Ricorda che finché è cucciolo è possibile che non faccia i suoi bisognini fuori casa! Se vive in un giardino è comunque importante portarlo a passeggio quotidianamente: il cane è un animale sociale!! Ha bisogno di entrare in relazione con gli altri cani o esseri umani che sia! Una curiosità: per il cane 1 ora di passeggiata al guinzaglio corrisponde a 10 minuti di gioco o corsa libera nel parco. Quindi quando puoi porta il tuo cane a fare una bella corsa! Durante la passeggiata è importante: Non trascinare via il cane ma lasciargli annusare gli odori. Lasciargli leccare la pipì degli altri cani (anche se è un comportamento che potrebbe non piacerti ricorda che fa parte della natura del cane), perché è il loro modo per acquisire informazioni sugli altri cani.

141 COLLARE O PETTORINA? Tutti i collari (a strozzo, semi-strozzo, di corda, cuoio o metallo) in vari gradi strozzano il cane. Questo crea disagio e dolore (tra l’altro durante uno dei momenti più felici della giornata, ossia la passeggiata), nonché possibili danni fisici. Studi scientifici hanno dimostrato che il collare può creare danni muscolari, danni alle vertebre, alla trachea, alla laringe, alla tiroide, al nervo ottico ecc. Se ami il tuo cane e tieni al suo benessere compragli una pettorina! Quella ideale ha DUE ganci laterali per l’apertura rendendo così facile la vestizione del cane; inoltre l’anello dove si aggancia il guinzaglio si trova verso la metà della schiena così da far leva sul baricentro del nostro amico a 4 zampe.

142 IL LINGUAGGIO DEI CANI I cani comunicano attraverso la CNV = comunicazione non verbale. Per interagire con loro quindi è importante conoscere il linguaggio del corpo. CANE RILASSATO: Orecchie alte (non in avanti) Bocca leggermente aperta, lingua in fuori Coda bassa e rilassata Peso equamente distribuito sulle zampe CANE VIGLIE/IN ALLERTA: Orecchie in avanti - Bocca chiusa - Coda orizzontale CANE IMPAURITO: Orecchie indietro - Coda bassa tra le zampe - Testa bassa CANE AGGRESSIVO: Orecchie in avanti - Naso corrugato -Labbra arricciate - Denti visibili - Cresta di pelo alzato - Coda e postura rigida

143 L’UDITO Dopo l’olfatto il senso più sviluppato del cane è l’udito.
Pensate che l’uomo percepisce fino a Hz, mentre il cane arriva fino a Hz. Ciò rende il cane particolarmente sensibile ai rumori forti, come i fuochi d’artificio o i botti di Capodanno, che lo spaventano terribilmente. Durante i fuochi, inoltre, moltissimi animali vengono colpiti a morte.

144 COME INTERAGIRE CON UN CANE SCONOSCIUTO?
Prima di tutto fare attenzione alla CNV del cane e interpretarla nel modo corretto (infatti non è detto che il cane voglia entrare in relazione con noi!) Avvicinarsi al cane (senza correre e senza movimenti scattosi) non frontalmente ma facendo una curva e senza guardarlo. Non avvicinarsi troppo e porgere leggermente il fianco (se il cane è particolarmente timoroso, accucciarsi di 3/4). Aspettare che sia il cane ad avvicinarsi, senza invadere il suo spazio. Quando il cane arriva da noi per annusarci, se ce lo permette, possiamo accarezzarlo sul fianco che ci offre (non sulla testa!!!!) con movimenti lenti. Ricorda! Ogni cane è diverso, pertanto queste indicazioni possono essere considerate delle linee guida, ma non delle regole da usare sempre ed in ogni situazione. E poi se vicino c’è il proprietario, prima di accarezzarlo, chiedigli sempre il permesso!

145 SINTOMI MALESSERE DEL CANE
Il malessere comporta sempre un cambiamento nel comportamento e nelle abitudini dell’animale. SINTOMI PRINCIPALI: Inappetenza Svogliatezza, stanchezza manifesta, apatia Sintomi evidenti a livello di cute o all’apparato locomotore (cammina male, zoppica ecc., oppure lesioni sulla pelle) Ansia, nervosismo ripetizione di una serie di comportamenti anomali (per esempio gira su se stesso convulsamente) Vomito, diarrea

146 COSA FARE Quando sembrano insorgere sintomi particolari che possono preannunciare problemi di salute, ci si deve sempre rivolgere a un veterinario.

147 IGIENE E PULIZIA DEL CANE
La pulizia del cane è un aspetto fondamentale legato anche alla sua salute. Fare il bagnetto ogni 3 mesi (con shampoo appositi) Spazzolarlo una volta la settimana Pulire i denti con uno spazzolino specifico una volta la settimana (per togliere il tartaro, far sgranocchiare qualcosa di duro o croccante come una mela o del pane secco) Controllare periodicamente le unghie Applicare l’anti-parassitario

148 E infine… Ricorda che per i cani è obbligatoria l’iscrizione all’anagrafe canina, che avviene tramite l’applicazione sottocutanea di un microchip identificativo. Per far sì che il tuo cane possa essere ritrovato in caso di smarrimento, dotalo di una medaglietta con il suo nome e il tuo numero di telefono!

149 E infine infine… Per scegliere quali marche di cibo acquistare consulta il sito VIVO Le marche indicate sono infatti CRUELTY FREE, cioè per produrre questo cibo nessun animale è stato ucciso o maltrattato.

150 Il Settore Formazione OIPA Italia Onlus ringrazia dell’attenzione.

151 Fonti consultate: Enciclopedia internazionale Cani, di De Vecchi, Giunti Editore 2011 Milano. Se i cani potessero parlare, Vilmos Csanyi, Franco Muzzio Editore 2007 Roma. Il linguaggio del cane, Roger Abrantes, Editoriale Olimpia 2010 Roma.


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