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La crisi e le sue ricette ce le siamo sentite raccontare, ora possiamo capirle noi http://economiapericittadini.it.

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Presentazione sul tema: "La crisi e le sue ricette ce le siamo sentite raccontare, ora possiamo capirle noi http://economiapericittadini.it."— Transcript della presentazione:

1 La crisi e le sue ricette ce le siamo sentite raccontare, ora possiamo capirle noi

2 Cos’è la moneta e come nasce
Un’introduzione storica EPIC - Una vera economia per i cittadini

3 La nascita della moneta.
Lo scambio nasce con l’uomo, la moneta appare soltanto due milioni di anni dalla sua comparsa. Prima dell’economia regolata dalla moneta gli antropologi Malinowski e Mauss hanno identificato l’ ECONOMIA DEL DONO dare > ricevere > rendere [G. Ruffolo, 2011] EPIC - Una vera economia per i cittadini

4 Economia del dono. Il dono richiama dono. Il rapporto tra chi dona e chi riceve non si esaurisce mai, in quanto l’ “oggetto donato” non si stacca mai dal donatore. La reciprocità comporta una continua circolazione di beni, che non si attaccano a nessuno in particolare ma a tutti in generale. Il dono va a vantaggio simbolico dell’intera comunità [G. Ruffolo, 2011]. EPIC - Una vera economia per i cittadini

5 La moneta è un segno di valore
In Mesopotamia i Sumeri (IV millennio a.C.) per trarre profitto dai commerci, inventarono la scrittura (sistema di registrazione con incisioni cuneiformi) e la moneta (oggetto intermediario di regolazione delle equivalenze, dapprima orzo, poi argento grezzo a peso) La prima moneta coniata si fa risalire a Creso, re della Lidia nel VII a.c. // Re Cinesi coniavano monete in bronzo [Terzi, 2010] EPIC - Una vera economia per i cittadini

6 La moneta prima dei mercati
Moneta della città di Metelis ( A.C) Moneta del Regno di Lidia (650 A.C.) EPIC - Una vera economia per i cittadini

7 La moneta in un’economia arcaica
Nelle società arcaiche non esisteva specializzazione poduttiva, nè economia di mercato, le eccedenze venivano raccolte e ridistribuite dalle caste sacerdotali (Egiziani, Sumeri) [Terzi, 2010] EPIC - Una vera economia per i cittadini

8 La moneta in un’economia arcaica
La moneta in questa fase era, quindi, costituita da una varietà di materiali, convenzionalmente scelti come segno di valore. La moneta-merce veniva pesata, non contata e fungeva da monete cerimoniali: ammissione a gruppi di culto; riti di passaggio e iniziazione; tributi; forme di compensazione per alleggerire tensioni sociali. [Genesi, XXXVII,28: Giuseppe viene acquistato per 20 sicli d’argento. Siclo unità di peso] EPIC - Una vera economia per i cittadini

9 La moneta-merce È una rappresentazione tangibile del valore che viene trasferito in circostanze cerimoniali di carattere sociale, religioso, per pagare tributi ai capi o come mezzo di compensazione. Il suo valore è rapportato a quantitativi di metalli preziosi (oro, argento, bronzo) o comunque, materiali desiderabili: tessuti pregiati, sale, pepe, bestiame, teschi etc.) Regola rapporti di debito e credito  relazioni sociali Il sovrano che la emette può determinare l’unità di conto Quantità limitata dalla disponibilità di metallo prezioso EPIC - Una vera economia per i cittadini

10 La moneta arcaica NON è l’evoluzione del BARATTO (come invece sostenuto dalle teorie ortodosse a partire da Adam Smith) NON si sviluppa con un percorso LINEARE che porta dalla moneta merce (bestiame [latino: pecus > pecunia], sale, conchiglie) alle barre di metallo ed alle monete coniate La sua comparsa come mezzo per effettuare trasferimenti di valore PRECEDE l’avvento dell’economia di scambio e di MERCATO, dipendendo da fattori sociologici e antropologici. EPIC - Una vera economia per i cittadini

11 Con il fiorire dei commerci …
si iniziò a sentire la necessità di aumentare la moneta in circolazione, la moneta metallica non sosteneva la velocità/quantità degli scambi. Malgrado il principio del metallismo (l’unica moneta affidabile è quella dotata di valore intrinseco, i.e. garantita al 100% da un metallo), si iniziò a “svilire” le monete = diminuire la quantità di metallo con cui erano fatte (Imp. Romano, Medioevo) diffondere la moneta cartacea, se pur intesa come sostituto temporaneo e imperfetto della moneta metallica EPIC - Una vera economia per i cittadini

12 In cammino verso la moneta fiat …
Nell’ XI sec. in Cina viene introdotta la prima carta moneta (cfr. Marco Polo) L’attività bancaria si sviluppa in Italia e poi in Europa nel XII s. Il primo deposito di conto corrente nasce a Venezia nel XIV sec. XVII sec. si diffonde il “biglietto di banca” = banconota convertibile in moneta metallica. EPIC - Una vera economia per i cittadini

13 … e la ricchezza? Dipende dalla moneta?
Negli scritti dei mercanti europei del XVI e XVII sec. d.C. emerge che un Paese si potesse definire ricco in base alla disponibilità di oro e di argento nei forzieri del sovrano, per cui la politica economica corretta per accaparrarsi monete era ostacolare le importazione e promuovere le esportazioni. EPIC - Una vera economia per i cittadini

14 … e la ricchezza? Ma nel 1700 Smith (padre dell’economia moderna) capisce che la moneta è la ruota che fa girare i beni nell’economia, ma la ricchezza di una nazione non è determinata dalla quantità di moneta o metallo prezioso posseduta, bensì dalla capacità produttiva del paese, ovvero dalla quantità e qualità dei prodotti annuali che costituisce il reddito di quella società. [Terzi 2010] EPIC - Una vera economia per i cittadini

15 … e la ricchezza? Dipende dalla moneta?
La circolazione della moneta rende possibile la creazione di valore e ricchezza, ma non è essa stessa la ricchezza. Il reddito nazionale annuo effettivo (PIL) corrisponde al flusso dei beni e dei servizi prodotti nell’anno. La quantità o stock di moneta disponibile – escluso quella estera - non è parte del PIL né dà alcuna indicazione in merito alla ricchezza annuale. [TERZI, 2010] EPIC - Una vera economia per i cittadini

16 LA MONETA in un’economia MODERNA, specializzata, ad alto livello tecnologico
EPIC - Una vera economia per i cittadini

17 La moneta in un’economia moderna
è quel segno di valore che viene usato per stabilire l’entità pecuniaria di un obbligo contrattuale e che viene accettato come mezzo di regolazione definitiva di quel debito. EPIC - Una vera economia per i cittadini

18 La moneta è un segno di valore, un io ti devo convenzionale
PdV GIURIDICO Con la moneta il debitore si libera dal proprio obbligo; il creditore la accetta e perde ogni diritto sul credito. L’oggetto si stacca completamente dal creditore. PdV ECONOMICO La moneta è accettabile se c’è fiducia di poterla spendere per beni/servizi dello stesso valore nominale di quelli per cui la si è ottenuta (consenso sociale). se c’è uno Stato che la impone (tasse) Se dà accesso ad un mercato abbastanza appetibile. EPIC - Una vera economia per i cittadini

19 unità di conto che esprime il valore delle grandezze economiche;
La moneta deve essere durevole nel tempo; non falsificabile; perfettamente fungibile e divisibile. Le tre funzioni della moneta: unità di conto che esprime il valore delle grandezze economiche; mezzo di pagamento (scambio); riserva di valore. EPIC - Una vera economia per i cittadini

20 IL DIBATTITO ECONOMICO CARTALISTI VS METALLISTI
Due visioni sulle origini e lo sviluppo della moneta EPIC - Una vera economia per i cittadini

21 CARTALISTI vs METALLISTI
il valore della moneta come determinato dall'autorità emittente, ovvero dal monopolista della valuta, cioè lo Stato. Tale valore deriva dal potere statale di imporre oneri fiscali verso se stesso denominati nella valuta di cui egli è monopolista (State Theory of Money, G. F. Knapp, 1905; Mireaux e gli attuali Post-keynesiani in USA e UK). il valore di una moneta è dato, intrinsecamente, dal metallo con il quale essa viene coniata. L'origine della moneta derivante da un processo di mercato, un processo di minimizzazione dei costi di transazione rispetto al baratto, che potremmo chiamare Mengeriani (dall'economista fondatore della scuola austriaca Carl Menger) EPIC - Una vera economia per i cittadini

22 CARTALISTI vs METALLISTI
Il passaggio dal baratto alla moneta avviene tramite monete cerimoniali imposte dalla casta sacerdotale o quella governativa a scopo rituale, compensativo, di coesione sociale, tributario etc. Le monete non furono solo metalli preziosi, ma anche utensili: spiedi (obeloi), pentole (lebeti). [cfr. Iliade, dono di Agamennone a Achille: 7 treppié, 20 lebeti, 10 corridori, 7 schiave, Briseide e 10 talenti d’oro] Il passaggio dal baratto alla moneta fu determinato dagli altissimi costi di transazione del baratto. Per porvi rimedio si passò all’uso dei metalli preziosi come merce di scambio. Secondo questo modello (Kiyotaki, Wright, 1989, 1993) è il settore privato a muovere verso un'economia monetaria al fine di minimizzare i costi di transazione. E ciò presuppone che l'autorità statale abbia poca se non nessuna funzione in tale transizione. EPIC - Una vera economia per i cittadini

23 CARTALISTI vs METALLISTI
Il collasso di una struttura di governo potrebbe condurre verso una cessazione del processo di coniazione della moneta e, quindi, verso un ritorno al baratto. MA Nel passaggio da Impero Romano a regni barbarici, rimosso il controllo centralizzato e ristretto, si moltiplicò rapidamente la coniatura di diverse valute. Una volta che il settore privato abbia stabilito un equilibrio monetario e minimizzato i costi di transazione, non vi è nessun rischio che si possa tornare a sistemi caratterizzati dal baratto. EPIC - Una vera economia per i cittadini

24 La Storia a sostegno dei cartalisti …
Inghilterra medievale Alfred Mitchell Innes (1913) (come gli attuali neo-cartalisti, nda), aveva una visione della moneta come mero "segno" della registrazione di un debito della corona inglese: '‘Nell'Inghilterra medievale il regolare metodo utilizzato dal governo per pagare un creditore era registrare un aumento delle sue promesse di pagamento in tally (1)' (un I owe you = IOU - Io Ti Devo) sulle agenzie doganali o altri dipartimenti funzionali all'ottenimento di introiti, il che significa dire di star dando al creditore un riconoscimento di un debito nei suoi confronti." (Innes, p. 397–8) (1) Il tally era un antico dispositivo di registrazione di contabilità e quantità. L'Inghilterra, sotto Re Enrico I, usò il tally come valuta, intorno al 1100 d.c. Enrico I avrebbe accettato il pagamento delle tasse esclusivamente in tally, e tale sistema fu uno strumento che il Tesoro Reale utilizzò per ottenere tali pagamenti di tasse attraverso sceriffi locali. EPIC - Una vera economia per i cittadini

25 La Storia a sostegno dei cartalisti …
Africa coloniale Mathew Forstater spiega come in Africa coloniale avvenne la transizione verso un'economia monetaria: "I governi coloniali ordinarono l'utilizzo di mezzi alternativi per convincere la popolazione a lavorare per un salario. Questa testimonianza è chiara storicamente, ovvero che un metodo molto importante per raggiungere tale obiettivo era di imporre una tassa e richiedere che quest'ultima fosse denominata nella valuta coloniale. Ciò aveva il beneficio non solo di costringere la popolazione a lavorare per un salario, ma anche di determinare un valore per la valuta coloniale e monetizzare l'economia. Sebbene la tassazione fu spesso imposta al fine di assicurare delle entrate per le casse coloniali e la tassa fu giustificata in nome del fatto che gli africani sopportassero il peso finanziario dello stato coloniale, nei fatti il governo colonialista non aveva bisogno della valuta coloniale detenuta dagli africani. Ciò di cui loro necessitavano era una popolazione africana che avesse bisogno della valuta e così si propose una tassa diretta" (Forstater, 2005a, p. 55, p. 60) EPIC - Una vera economia per i cittadini

26 La Storia a sostegno dei cartalisti …
L'imposizione di una tassa denominata nella valuta del colonizzatore forzò i coloni a muovere da una economia prettamente di sussistenza e non monetaria ad una economia monetaria produttrice di beni e servizi per la vendita nell'economia mondiale. EPIC - Una vera economia per i cittadini

27 DA BRETTON WOODS A OGGI EVENTI CRUCIALI PER CAPIRE
DAL GOLD STANDARD ALLA MONETA FIAT EPIC - Una vera economia per i cittadini

28 Bretton Woods Alla conferenza di Bretton Woods gli US imposero al mondo un sistema monetario internazionale a cambi fissi basati sul dollaro. Il dollaro, convertibile in oro, lo sostituiva nelle transazioni internazionali Tutti i Paesi dovevano dichiarare una propria parità di cambio rispetto al dollaro e mantenerla fissa. Nasce il Fondo Monetario Internazionale (FMI) [Bagnai, 2012] EPIC - Una vera economia per i cittadini

29 Dal 1944 al 1971 (Nixon) Ma dopo Bretton Woods gli US si trovarono a
scegliere * o stampavano dollari commisurandoli alle proprie esigenze e il resto del mondo sarebbe rimasto a secco e non avrebbe comprato i suoi prodotti, * o stampavano dollari commisurandoli alle esigenze del commercio mondiale e li prestavano anche. Con il Piano Marshall si optò per la seconda via. Nixon sospese unilateralmente la convertibilità del dollaro in oro [Bagnai, 2012] EPIC - Una vera economia per i cittadini

30 muore … il sistema monetario di Bretton Woods > il dollaro si sganciò dall’oro; le valute mondiali si aganciano dal dollaro. … nasce il “non-sistema monetario internazionale” (Gandolfo, 2002) Cioè la moneta a corso forzoso (fiat) non convertibile se non in se stessa e il cui cambio è libero di fluttuare liberamente sul mercato. La lira si apprezzò del 7% rispetto al dollaro [Bagnai, 2012] EPIC - Una vera economia per i cittadini

31 1979 - Sistema Monetario Europeo
Nel tentativo di fermare l’inflazione il Parlamento italiano votò a favore per l’ingresso nello SME. Lo SME era una Bretton Woods in miniatura: alcuni paesi europei si impegnavano a mantenere una parità di cambio fissa rispetto all’ECU (European Currency Unit = unità di conto data dalla media dei cambi delle valute dei Paesi partecipanti). ECU: SME = DOLLARO : BRETTON WOODS ma non previsero modalità di aiuto per Paesi in difficoltà (= UE ora) [Bagnai, 2012] EPIC - Una vera economia per i cittadini

32 1981 - il divorzio tra Tesoro e BC
La Banca d’Italia veniva sollevata dall’obbligo di comprare titoli di stato alle aste. Il Governo non poteva più finanziarsi emettendo moneta (cosa che avveniva grazie all’obbligo della BC ad acquistare titoli di Stato alle aste). [Bagnai, 2012] EPIC - Una vera economia per i cittadini

33 dallo “SME credibile” all’euro (1987-1999)
“Mentre nello SME “liscio” le valute, pur impegnandosi a mantenere la parità di cambio, in caso di “squilibri” potevano riallinearsi, cioè rivalutare o svalutare, nello SME credibile si decise di bandire i riallineamenti.” Di fatto, fu una prova tecnica di moneta unica, in quanto imporre cambi irrevocabilmente fissi equivaleva a imporne l’adozione. [Bagnai, 2012] EPIC - Una vera economia per i cittadini

34 dallo “SME credibile” all’euro (1987-1999)
Perché imporre cambi fissi? Si pensava che (approccio neoclassico) “la rigidità del cambio avrebbe reso più credibili le politiche disinflazionistiche. ” In parole povere: “senza la valvola di sfogo di manovra del cambio, le parti sociali si sarebbero trovate di fronte a un’alternativa: o moderavano le richieste salariali, o la perdita di competitività avrebbe causato disoccupazione.” > ti tagli il salario e non perdi il lavoro. Nel 1987 l’inflazione italiana era al 6%, non troppo di per sé, ma rendeva i prezzi meno appetibili per il nostro partner commerciale principale, la Germania. I beni erano troppo costosi, bisognava fermare la corsa dei prezzi. [Bagnai, 2012] EPIC - Una vera economia per i cittadini

35 Nel 1995 l’economia crebbe del 3%.
La crisi valutaria del 1992 1992 il Governo Amato deve affrontare una crisi valutaria che lo costringe ad abbandonare lo SME e a svalutare del 20%. “L’inflazione, invece di salire, scese (dal 5% al 4%) e Monti ammise: “Un punto dove certamente ho visto male riguarda le conseguenze inflazionistiche (Polidori, 1993)” Nel 1995 l’economia crebbe del 3%. [Bagnai, 2012] EPIC - Una vera economia per i cittadini

36 1996 – 1999 verso l’euro 1996 Giulio Andreotti (Presidente del Consiglio), Gianni de Michelis (Ministro degli Esteri) e Guido Carli (ministro del Tesoro) firmano il Trattato di Maastricht con il quale vengono istituiti il Sistema europeo di Banche Centrali (SEBC) e la Banca Centrale Europea (BCE). Il SEBC è un’organizzazione, formata dalla BCE e dalle Banche Centrali nazionali dei Paesi dell’Unione Europea, che ha il compito di emettere la moneta unica (euro) e di gestire la politica monetaria comune con l’obiettivo fondamentale di mantenere la stabilità dei prezzi.  EPIC - Una vera economia per i cittadini

37 BCE: è un soggetto privato con sede a Francoforte,
1996 – 1999 verso l’euro BCE: è un soggetto privato con sede a Francoforte, ex articolo 107 del Trattato di Maastricht, è esplicitamente sottratta ad ogni controllo e governo democratico da parte degli organi dell’Unione Europea.  In questo modo, la BCE, di fatto, è un soggetto sovranazionale ed extraterritoriale.  EPIC - Una vera economia per i cittadini

38 2002 l’EURO è la nostra moneta
Il 1 gennaio 1999 fu introdotto l’euro come unità di conto virtuale, nel 2002 fu adottato anche sotto forma di denaro contante. Non tutti i paesi europei sottoscrittori della BCE hanno aderito all’euro, ci sono tre Stati (Svezia, Danimarca ed Inghilterra) che non hanno adottato come moneta l’euro, ma che, in virtù delle loro quote, possono influire sulla politica monetaria dei Paesi dell’euro. EPIC - Una vera economia per i cittadini

39 MONETA FIAT SOVRANA E NON SOVRANA
EPIC - Una vera economia per i cittadini

40 La moneta “fiat” dopo 1971 Moneta “fiat” o “a corso forzoso”: emessa dallo Stato sovrano senza un controvalore in metallo prezioso Fondata sulla fiducia dei cittadini nell’ente che la emette. Non è convertibile in materie fisiche: può essere emessa senza alcun vincolo finanziario. Diventa ufficialmente tale dal 1971: la moneta è una promessa di pagamento in moneta EPIC - Una vera economia per i cittadini

41 La moneta moderna Gov. ITD ITD Bancari ITD Non Bancari
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42 La sovranità monetaria
“La moneta è una creatura dello Stato” (Abba Lerner) Tre requisiti per una moneta sovrana: È di proprietà dello Stato Non è convertibile in metalli preziosi Ha un tasso di cambio flessibile Monete sovrane: Dollaro, Yen, Renminbi, Franco Svizzero etc. Monete non sovrane: Euro EPIC - Una vera economia per i cittadini

43 Banca Centrale Sistema Bancario Tesoro Il circuito monetario
Uno Stato con sovranità monetaria non può fare default sul proprio debito. Banca Centrale Tesoro Sistema Bancario EPIC - Una vera economia per i cittadini

44 L’ Euro È una valuta non sovrana.
Art. 123 del Trattato di Funzionamento della UE: divieto di finanziamento monetario dei deficit pubblici da parte della BCE Non esistono trasferimenti fiscali dalle aree esportatrici (es. Germania) alle aree che importano in maniera netta (es. PIGS) Gli Stati membri non possono svalutare le proprie monete  deflazione continua e taglio dei salari EPIC - Una vera economia per i cittadini

45 Una moneta non sovrana Non è creata dagli Stati, ma viene immessa nei mercati di capitali privati. I governi devono finanziarsi sui mercati come delle SpA Pochi interventi BCE a livellare tassi d’interesse  emergono gli spread Impossibile effettuare investimenti pubblici Imposizione del pareggio di bilancio e congelamento dei fondi agli enti locali (Patto di Stabilità) EPIC - Una vera economia per i cittadini

46 L’Eurozona BCE ITD Bancari ITD Gov. + Non Bancari
EPIC - Una vera economia per i cittadini

47 Il circuito monetario (Euro)
Banca Centrale Sistema Bancario Tesoro EPIC - Una vera economia per i cittadini

48 “Quello che è successo è che entrando nell’euro, la Spagna e l’Italia hanno ridotto loro stessi a paesi del Terzo Mondo, che prendono in prestito la moneta di qualcun’altro, con tutte le perdite di flessibilità che tale operazione comporta. In particolare, siccome i paesi dell’area euro non possono stampare moneta neanche in casi di emergenza, sono soggetti a interruzioni di finanziamenti, a differenza dei paesi che invece hanno mantenuto la propria moneta. Il risultato è quello che abbiamo tutti sotto gli occhi.” Paul Krugman, 2012 … ENTRANDO NELL’EURO … EPIC - Una vera economia per i cittadini

49 “Se un Governo non ha la propria Banca Centrale, attraverso la quale creare denaro liberamente, i suoi utilizzatori (spenditori) possono essere finanziati solo attraverso il prestito nel libero mercato in competizione con le imprese, e questo può risultare eccessivamente caro o addirittura impossibile, particolarmente quando si è in condizione di estrema emergenza; il pericolo, allora, è che le restrizioni di bilancio alle quali i Governi sono singolarmente impegnati faranno conoscere una tendenza disinflazionistica che chiuderà l’Europa, in blocco, in una depressione, senza più alcun potere di ripresa.” Wynne Godley, 1992 EPIC - Una vera economia per i cittadini

50 Il neoliberismo nella UE
Prospetto tratto da EPIC - Una vera economia per i cittadini

51 Grazie dell’attenzione!

52 Le fonti Goodhart C.A. (1997) - Two concepts of money: Implications for the analysis of optimal currency areas Innes, A. M. (1913) - What is money? Banking Law Journal. May: MacDonald G. (1916) - The Evolution of Coinage, Cambridge: Cambridge University Press' Wray L. R., Tymoigne E. (2005) - Money: An alternative story, CFEPS, Working Paper No. 45 EPIC - Una vera economia per i cittadini

53 Le fonti Cartalismo e Metallismo. Due visioni sulle origini e lo sviluppo della moneta. Giorgio Ruffolo, Testa e croce, una breve storia della moneta, Einaudi, Torino, 2011 Andrea Terzi, La moneta, il Mulino, Bologna, 2002 Alberto Bagnai, Il tramonto dell’euro, 2013, pp EPIC - Una vera economia per i cittadini

54 Le fonti Stephanie Kelton (docente UMKC), Prof. John Henry (docente UMKC) Il ruolo sociale della moneta EPIC - Una vera economia per i cittadini


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