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Pelvi femminile Protocollo d’esame RM

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Presentazione sul tema: "Pelvi femminile Protocollo d’esame RM"— Transcript della presentazione:

1 Pelvi femminile Protocollo d’esame RM
Queste diapositive fanno parte di un corso completo e sono a cura dello staff di rm-online.it E’ vietata la riproduzione anche parziale

2 Cenni Anatomici

3 Cenni Anatomici

4 Cenni Anatomici

5 Questionario tipico Interventi chirurgici all’addome? Traumi?
Qual‘e’ il motivo specifico per cui viene eseguito l'esame? Ha dolore in un punto specifico? Precedenti tumorali? Periodo del ciclo? Trattamento ormonale? Gravidanze? Come? Sanguinamenti

6 Situazioni e quesiti clinici piu’ comuni
Tra le situazioni cliniche piu’ comuni possiamo trovare: - Dolore cronico non traumatico Dolore acuto durante l’orgasmo Metrorragie frequenti Sindrome di massa Riscontro di lesione durante visita ginecologica

7 Preparazione della Paziente
Per effettuare la RM dell’addome superiore il paziente deve essere preparato secondo le misure di sicurezza standard, quindi rimanere in calze mutande e maglietta, e o con camice monouso. Solitamente il paziente non esegue nessuna preparazione specifica, solo 4-5 ore di digiuno per la possibilita’ di dover eseguire l’esame con mezzo di contrasto. La vescica possibilmente NON deve essere vuota ma neanche La somministrazione di un antiperistaltico poco prima dell’esame e’ molto utile perche’ evita tutti gli artefatti da intestino In alcuni casi si introduce del gel sterile per ecografia nella cavita’ vaginale La paziente deve cercare di respirare nel modo piu’ leggero possibile, cercando di non muovere la pancia.

8 Posizionamento sul lettino e bobine
Supino. Feet first. Mani sul torace. CENTRATURA indicativamente a livello della vescica Si utilizzano delle bobine specifiche per l’addome, formate da due supporti di forma rettangolare che vengono applicati sopra e sotto l’addome. Alcune macchine ne utilizzano uno anteriore e posteriormente utilizzano la bobina spine Si consiglia di applicare una discreta compressione in modo da minimizzare i movimenti della parte anteriore dell’addome.

9 Piani di scansione Piano sagittale: strati, da 4-5mm, in assiale paralleli al piano sagittale mediano del paziente, e in coronale paralleli ad un piano sagittale immaginario. Se lo studio RM e’ focalizzato allo studio dell’utero si segue l’asse maggiore dello stesso. La copertura va da ovaio a ovaio, ma puo’ essere limitata al solo utero se e’ lo studio specifico

10 Piani di scansione Piano assiale: 24-32 strati, da 4-6 mm
Se lo studio e’ per le ovaie o non e’ specifico , in coronale devono essere perpendicolari al piano sagittale mediano e in sagittale perpendicolari al piano coronale mediano.

11 Piani di scansione Piano coronale: strati, da 4-6mm, in assiale perpendicolari al piano sagittale mediano, e in sagittale sostanzialmente paralleli alla schiena o al lettino. Gli strati devono coprire tutta la cavita’ pelvica

12 Piani di scansione Piano assiale per l’utero: 24-32 strati, da 3-5 mm
Se invece lo studio e’ per l’utero, occorrono degli accorgimenti particolari. in coronale devono essere perpendicolari al piano sagittale dell’utero In sagittale i casi sono 2: A- l’asse maggiore dell’utero e’ relativamente verticalizzato, allora gli strati dovranno essere perpendicolari a quell’asse B- l’asse maggiore dell’utero tende all’orientamento orizzontale, allora gli strati dovranno essere paralleli all’asse stesso. Piano assiale nello studio della vagina: l’asse della vagina e’ solitamente verticale, le assiali dovranno quindi seguire perpendicolarmente quell’asse

13 Piani di scansione Piano coronale per l’utero: 24-32 strati, da 3-5 mm
Se invece lo studio e’ per l’utero, occorrono degli accorgimenti particolari. in assiale devono essere perpendicolari al piano sagittale dell’utero In sagittale i casi sono 2: A- l’asse maggiore dell’utero e’ relativamente verticalizzato, allora gli strati dovranno essere paralleli a quell’asse B- l’asse maggiore dell’utero tende all’orientamento orizzontale, allora gli strati dovranno essere perpendicolari all’asse stesso. Piano coronale nello studio della vagina: l’asse della vagina e’ solitamente verticale, le coronali dovranno quindi seguire quell’asse

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15 Quale piano per quale struttura
Piano assiale: ovaie, vagina, vescica Piano sagittale: utero, vagina, vescica Piano coronale: ovaie, utero, vescica

16 Strutture artefattanti
La struttura che principalmente crea problemi e’ il grasso sottocutaneo della parete addominale anteriore L’intestino con elevata peristalsi puo’ dare artefatti sull’immagine Decodifica di fase Le impostazioni classiche sono: Sagittale: fase AP con presaturazione anteriore sul grasso Coronale: fase RL con presaturazione superiore Assiale: fase AP con presaturazioni superiore e anteriore sul grasso

17 Protocollo Pelvi femminile:
COR SSFSE t2 ad ampio campo per centratura e controllo biforcazione iliaca SAG TSE T2 COR TSE T2 fat sat AX TSE T2 AX TSE T1 AX TSE T1 fat sat DWIBS Mdc COR o SAG TSE T1 Fat Sat

18 Quale sequenza per quale struttura
TSE T2: molto utile per utero, vescica, pareti rettali TSE T1: utile per studio di eventuali infiltrazioni del tessuto adiposo DWIBS: importante per confermare segni di malignita’


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