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Romeo Bocchi Direttore Ff Med. Riab. Estensiva

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Presentazione sul tema: "Romeo Bocchi Direttore Ff Med. Riab. Estensiva"— Transcript della presentazione:

1 Romeo Bocchi Direttore Ff Med. Riab. Estensiva
Riabilitazione presentazione riabilitazione pc Romeo Bocchi Direttore Ff Med. Riab. Estensiva

2 Medicina Riabilitativa Piacenza
Contesto attuale: - USpinale - Spending review - Ospedali per Intensità di cura e complessità assistenziale - Case della salute (terremoto in Emilia - sociosanitario) - Percorsi (PDTA) - Integrazione Ospedale/Territorio - Integrazione Età evolutiva/Adulto

3 Risorse e Riferimenti attuali a Piacenza:
DIPARTIMENTO Salute Mentale e Dipendenze Neuropsichiatria Infantile DIPARTIMENTO MEDICINA RIABILITATIVA Geriatria Riabilitazione Intensiva Riabilitazione Estensiva CURE PRIMARIE Riabilitazione Territoriale

4 Rieducazione e Presa in carico:
precoce complessa multidisciplinare a lungo termine caratteristica nelle varie fasi. Genitori-neurochirurgo-oropedico-urologo-fisiatra-neuropsichiatra-medico di base-fisioterapista-infermiera-terapista occupazionale-logoterapista-neuropsicologa-psicologo-educatore-assistente sociale-ecc……. Necessità di sorveglianza periodica:medicina di base, neurochirurgia, ortopedia, urologia, neuropsichiatria e riabilitazione

5 - mantenimento acquisizioni muscolo-articolari
Riabilitazione: Scopi - mantenimento acquisizioni muscolo-articolari - prevenzione complicanze - sviluppo autonomia motorio vescicale intestinale cognitivo Rischi Ossessiva medicalizzazione: vi è necessità di trovare l’equilibrio tra un eccesso di presa in carico insopportabile ed un lassismo pericoloso Benefici e Necessità - Contesto di Inserimento nel modello BPS

6 Modello Bio-Psico-Sociale
Periodo Critico Passaggio età evolutiva - adulto 1 transazione difficile, delicata 2 presa in carico a ponte tra la riabilitazione infantile ed adulto 3 fattori ormonali e psichici 4 modificazioni organiche e comportamentali 5 integrazione operativa difficile

7 Manifestazioni: multiple, multiespressive, plurisegmentarie e concatenate. Sottostanti la Malformazione paralisi sensitivomotorie - deformazioni ortopediche - disturbi vescicosfinterici - disturbi sessuali Sovrastanti la Malformazione siringomielia Arnold-Chiari idrocefalia Di ordine generale - turbe endocrine - sovraccarico ponderale - allergie

8 USpinale

9 Scoliosi CONGENITA: conseguente a malformazioni ossee ad es
emispondili, fusioni, vertebre a cuneo o a farfalla… • SECONDARIA: da obliquità pelvica per asimmetria delle retrazioni muscolari o malformazioni del cingolo pelvico ( agenesia sacro, asimmetrie) o degli arti inferiori o per lussazione • ACQUISITA: da insufficiente reazione di sostegno del tronco per ipostenia dei muscoli del tronco (livello > D12 – L1) • SOVRALESIONALE: per fattori meccanici di stiramento (tethered cord) o per fattori neurogeni: sofferenza del midollo e delle strutture di calibrazione della postura (ponto– cerebellari). Segni dispercettivi

10 Scoliosi da malformazione congenita - Non modificabile attraverso l’intervento ft - Postura seduta controllata da corsetto o sistema di postura - Chirurgia vertebrale quando possibile Scoliosi lesionali secondarie o acquisite - Problema posturale - Capo d’azione ft limitato - Corsetto di sostegno - Soluzione chirurgica da considerare Scoliosi sovralesionali - Chiarire le cause (tethered?, sofferenza centrale?) - Valutazione neurochirurgica ed eventuale chirurgia - Corsetto o sistema posturale adeguato - Intervento ft da valutare caso per caso Sintomi locali e sistemici sbilanciamento posturale respiratorio cardiocircolatorio digestivo

11 Neurovescica - E’ una delle più gravi conseguenze della spina bifida, deve essere prioritaria nella presa in carico per evitare lesioni renali irreversibili . - L’ importanza dei problemi vescicosfinterici dipende dal livello neurologico : le radici nervose in causa sono le più basse : S2, S3, S4 per la contrazione vesci- cale, S3, S4, S5 per lo sfintere striato. . In linea generale sì osserva un misto di incontinenza e di ritenzione così come un'assenza di sensazione di bisogno, si possono poi ritrovare tutte le situazioni intermedie tra incontinenza grave senza ritenzione e incontinenza minima con ritenzione grave. Non è mai un quadro statico ma può sempre esservi un'evoluzione. Il pericolo più grave viene dalla ritenzione e dalle pressioni vescicali elevate (superiori alla soglia critica di 40 cm d'acqua)che possono determinare un reflusso vescicorenale con rischio di pielonefrite e di idronefrosi. E’ importante anche conoscere i rischi dell'incontinenza : macerazione, piaghe, danno sociale. Questo danno aumenta con il tempo : quasi impercettibile nel lattante, comincia a porre dei problemi nell'età in cui gli altri bambini diventano <puliti> e non portano più i pannolini La difficoltà diventa cruciale in età scolare, fin dalla scuoia materna, quando il bambino diventa facilmente oggetto di scherni che possono arrivare fino al rifiuto.

12 Schematicamente, si distinguono quattro tipi di vescica
(rischio di vita ) La preoccupazione medica più seria è la ritenzione. (rischio sociale) Le richieste più pressanti del paziente e della sua famiglia riguardano l'incontinenza.

13 Rieducazione Vescicosfinterica La priorità costante è la sicurezza dei reni con un dogma: ritenzione = pericolo; vescica vuota = sicurezza. A) RITENZIONE = iperpressione vescicale…… 1) vuotare il serbatoio svuotare il serbatoio almeno quattro volte al giorno con: - spinta addominale - battiture ( vesciche spastiche) - pressione manuali ( vesciche ipotoniche) - cateterismo intermittente ( 10 anni) 2)ingrandire il serbatoio - farmaci (ossibutinina)…crisi neurovegetative - chirurgia ( enterocistoplastica detubulata con innesto dal tenue o dal sigma)

14 B) INCONTINENZA Importante specie per l’aspetto sociale 1) Medica - le misure per la ritenzione possono avere un effetto positivo sull’incontinenza L'associazione cateterismo + ingrandimento della vescica (farmacologico o chirurgico) può ridurre considerevolmente le perdite. - Protezione locale Pannolino Il ritmo dei cambi deve essere, come per il cateterismo, di quattro volte al giorno, ogni quattro ore. tenere correttamente il ritmo, per evitare le macerazioni che possono arrivare fino alla piaga (la regione glutea è quasi sempre insensibile) Profilattici due possibili inconvenienti : un'eccessiva costrizione del pene, con risentimento progressivo sull 'alto apparato urinario ; molto spesso allergia al lattice (la maggior parte dei profilattici è di lattice).

15 INCONTINENZA 2) Chirurgica
INCONTINENZA 2) Chirurgica . Sfintere artificiale (soprattutto nel maschio) . Plastica del collo vescicale . Sospensione del collo vescicale ( nella bambina) età - tutte le età : diffidare della ritenzione e delle ripercussioni sull'apparato urinario alto. - primi anni : l’ incontinenza non è ancora un problema anni : vegliare sulla pulizia (entrata nella scuola materna) ; regolarità dei cambi di pannolino. - 7 anni : apprendimento dell'autocambio (entrata alla scuola elementare) - 10 anni: apprendimento dell’autocateterismo - oltre: studiare le diverse possibilità di trattamento dell’incontinenza.

16 INFEZIONE ASCENDENTE 1) Medica - bere abbondantemente - trattamento infezioni con segni clinici - a volte trattamento profilattico 2) Chirurgica - chirurgia antireflusso - vescicostomia - derivazione degli ureteri 3) Esami - emocromo-funz.renale-urine-urocoltura - eco, CRM, es. Urodinamico, UEV discendente. Scintigrafia renale funzionale.

17 Rieducazione Anorettale Si deve ottenere uno svuotamento completo dell’ampolla rettale se possibile all’inizio della giornata o a giorni alterni. 1) Abitudine: ritmo costante al mattino al momento della toilette, dopo bevanda fresca…Dare il ritmo all’intestino.. 2) Massaggio addominale in senso orario attorno all’ombelico per favorire la peristalsi 3) Utilizzo di supposte o clisteri con glicerina ( se la spinta addominale è insufficiente) 4) svuotamento digitale per l’ampolla rettale ( attenzione all’allergia al lattice) 5) lassativi (quali?) 6) dieta Esami Rx in Bianco Studio del transito con marcatori Manometria

18 Programma di sorveglianza Sorveglianza della cute: per mettere in evidenza lesioni, nelle zone insensibili che rischiano decubiti: piedi, regione sacrale, ischi, tutta la superficie degli arti inferiori che entra in contatto con le ortesi Sorveglianza ortopedica , posturale e muscolare: valutazione del rachide e di tutte le articolazioni, nonché della forza muscolare ai quattro arti Ortesi: in funzione dell'usura del materiale e dell'accrescimento Sorveglianza degli sfinteri: aspetto e quantità delle urine, aspetto delle feci Scheda minzionale che prenda in considerazione le minzioni e i cateterismi Sorveglianza neurologica: TAC cerebrale (annuale o biennale secondo i casi) se idrocefalia Test psicologico Esame neurologico nervi cranici, riflessi, esame perinealeTest motorio e sensitivo completo dei quattro arti e del tronco.

19 Aiuto ! Ho buio dentro e fuori. Sorridimi, per favore.
Motorio e Sensitivo Locale e Generale Internistico Cognitivo-psicologico Familiare Sociale Emozionale me stesso…..Io!!! Aiuto ! Ho buio dentro e fuori. Sorridimi, per favore. Bruna Milani

20 Grazie della Vs pazienza..... Romeo Bocchi
UOC Medicina Riabilitativa Estensiva: /302161 USpinale Medicina Riabilitativa Intensiva: 0523/833850


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