La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Rielaborazione del video: “Come può essere così difficile?”

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Rielaborazione del video: “Come può essere così difficile?”"— Transcript della presentazione:

1 Rielaborazione del video: “Come può essere così difficile?”
di D. Lavoie A cura di C. Cappa Marzo 2005 Rosetta L’idea e’ stata presa dal video: Come puo’ essere cosi’ difficile? Ora iniziamo. Tutti vi siete messi l’etichetta con il vostro nome?

2 Simulazione di momenti di ansia, di frustrazione e di tensione che un ragazzo con difficoltà di apprendimento può provare in classe. Alcune di queste difficoltà le provano anche i ragazzi con DSA C.Cappa, marzo 2005

3 Vi metterete nei panni di un bambino con difficoltà di apprendimento
Simulazioni Vi metterete nei panni di un bambino con difficoltà di apprendimento Frustrazione Rosetta: Faremo delle simulazioni… Vi preghiamo di non essere suscettibili Qui abbiamo queste due professoresse terribili…; qui tutto verra’ esagerato anche se ad un ragazzino con DSA la realta’ scolastica sembra essere questa. Non e’ la realta’ ma le professoresse cercheranno di farvi provare cio’ che prova a scuola un ragazzino con DSA Per cui vi prego di prestare la massima attenzione e cercate di capire che cosa vuol dire avere un Disturbo Specifico di Apprendimento. Ansia Tensione R. C.Cappa, marzo 2005

4 F.A.T. M.C. C.Cappa, marzo 2005 MARIA Cristina
Oggi lavoreremo su questo libro virtuale. N.B. Noi insegnanti non dobbiamo gratificare, ma solo sgridare se….., per accentuare il senso di disagio degli allievi!!!!!!!! DOMANDE A RAFFICA FRUSTAZIONE 1)      Di che colore è la copertina di questo libro? 2)      Che cosa c’è scritto sulla copertina ? 3)      Che significa FAT? Se non se lo ricordano…….. 4)      Ma come? L’aveva detto prima Claudia! NON SIETE STATE ATTENTI (FRUSTAZIONE, ANSIA, TENSIONE) ……………… M.C. C.Cappa, marzo 2005

5 Maria Cristina I: Apriamo idealmente il libro! C C.Cappa

6 ANSIA MC C.Cappa, marzo 2005 Claudia
Ora le insegnanti vi creeranno situazioni di ansia MC C.Cappa, marzo 2005

7 MC C.Cappa, marzo 2005 Maria Cristina:
Che animale è rappresentato qui? (Uccello) Di che colore è lo sfondo? Giriamo la pagina. MC C.Cappa, marzo 2005

8 Storie sui gatti Storie di papere C C.Cappa, marzo 2005
Maria Cristina: (domade a raffica rivolte ad un ins. (UNO SOLO) chiamandolo per nome) …che animale c’e qui? ( Un gatto/papera) No, non quello, io intendevo quello a destra/sinistra …di che colore è lo sfondo? …di che colore era la copertina? …che cosa c’era scritto sulla prima pagina? ……. Su, presto, rispondi!!!!! TERRA chiama terra! C C.Cappa, marzo 2005

9 SARCASMO Chi trova la cosa divertente?
L’insegnante dimenticherà questo episodio in pochi minuti. Voi lo dimenticherete in pochi minuti… ma il bambino NO CLAUDIA ci penserà per il resto della giornata V C.Cappa, marzo 2005

10 Storie sui gatti Storie di papere C C.Cappa, marzo 2005 Viviana:
I: Ci sono tante storie con il gatto! …………. ( Rivolto ad un insegnante) Dimmi una storia famosa con un gatto. Dai, svelto! (Rivolto ad un altro) E tu conosci una storia famosa sui gatti? Chiedere ad almeno 6 o 7 insegnanti, fino a quando non sanno più rispondere. Va avanti fino a quando tutti iniziano a rispondere NON LO SO (almeno 2 o 3 persone devono rispondere NONLO SO) C C.Cappa, marzo 2005

11 Tutti avete avuto ora un disturbo di apprendimento per alcuni minuti.
Pensate che cosa vuol dire averlo per tutti gli anni della scuola! Quando l’insegnante ha iniziato ad accettare la risposta non lo so molti di voi si sono arresi. claudia C C.Cappa, marzo 2005

12 ANSIA Quando non gli si concede tempo per raccogliere i propri pensieri, il bambino va in ansia  e ciò  altera la sua prestazione. Con l’ansia l’allievo non conosce più nessuna storia in cui vi sono dei gatti, ma… Claudia domani, a mente fredda, sicuramente riuscirebbe A trovarne almeno una decina!!!! C C.Cappa, marzo 2005

13 V. C.Cappa, marzo 2005 Alice nel Paese delle Meraviglie
Il gatto con gli stivali. (Perrault) Gli aristogatti La gattina bianca (Madame d' Aulnoy) Il gatto affamato e i piccioni (Esopo) Il gatto e i topi (Esopo) Il gatto e il formaggio (Esopo) Il gatto e il gallo (Esopo) Il gatto e la volpe (Esopo) Il gatto litigioso (Esopo) L’aquila, il gatto e la scrofa (Esopo) La gatta e Venere (Esopo) I topi campagnoli e il gatto appeso.(Esopo) Il gatto e le galline (Esopo) Tra il dire e il fare (Esopo) La gatta cenerentola (Giambattista Basile) Il gattino di gesso (Luigi Capuana) Gatto e topo in societa’ (Grimm) Il povero garzone e la gattina (Grimm) Il galletto, il gatto e il topolino (La Fontaine) Il gatto, la faina e il coniglio (La Fontaine) Il gatto e un vecchio ratto (La fontaine) Il gatto nero (E. A. Poe) Garfield La gabbianella e il gatto (Sepulveda) Il topo di campagna e il topo di citta’ (Fedro) Pinocchio (Collodi) Tom e Jerry Fiabe popolari Il gatto e il topo mettono su casa insieme (Germania) Il gatto demoniaco (Irlanda) Seanchan il bardo e il re dei gatti (Irlanda) La favola dei gattini (Italia) Il gatto del vicario (Italia) Il gatto mammone (Italia) Il gatto, la falce, il palo (Italia) La gatta mangiona (Norvegia) La gatta sul monte di Dovrev (Norvegia) La Baba Jaga (Russia) Il gattino e la topolina (Spagna) Il vecchio cane, il lupo e il gatto ( Ucraina) Il re gatto (Ungheria) Claudia V. C.Cappa, marzo 2005

14 Storie sui gatti Storie di papere MC C.Cappa, marzo 2005 Viviana
Ritorniamo al nostro libro Che animale c’è qui a sinistra? GATTO E a destra? PAPERA DIMMI UNA STORIA FAMOSA CON UN PAPERO! Anche tu……, dimmi una storia famosa con un papero! ……. E va avanti fino a quando qualcuno risponde “non lo so “. MC C.Cappa, marzo 2005

15 Storie sui maiali Storie di cigni C+R C.Cappa, marzo 2005
Maria Cristina: GUARDIAMO LA PAGINA a sinistra …Storia famosa con un maiale A destra che animale c’è? Il cigno. Che verso fa il cigno.? ( Tutti che guardano altrove e M.Cristina dice: ”Come mai tutti pensate alle vostre scarpe? O guardate in alto..…”) C+R C.Cappa, marzo 2005

16 Quando io non guardo l’insegnante, l’insegnante non guarda me.
Cosa sta succedendo adesso? Quando io non guardo l’insegnante, l’insegnante non guarda me. Claudia Fermi tutti… Cosa sta succedendo adesso? Cosa sta pensando il bambino? Rosetta: Quando io non guardo l’insegnante, l’insegnante non guarda me C. C.Cappa, marzo 2005

17 Guardami mentre ti sgrido!
La prima reazione umana all’ansia è: distogliere lo sguardo dalla fonte dell’ansia. Guardami mentre ti sgrido! …eppure quando si sgridano i bambini si dice: Claudia: E questo lo facciamo sia noi genitori che voi insegnanti,…e non ha senso. Pretendiamo una cosa che e’ contraria alla prima reazione umana all’ansia. C C.Cappa, marzo 2005

18 DEFICIT DI ELABORAZIONE LINGUISTICA
Alcuni bamini con DSA hanno anche un deficit di elaborazione linguistica, mentre altri sono degli abili parlatori Claudia Alcuni bambini e ragazzi con DSA hanno problemi di elaborazione. E adesso capiremo il perche’ Giriamo pagina MC C.Cappa, marzo 2005

19 Elaborazione Storie sui maiali Storie di cigni C C.Cappa, marzo 2005
Maria Cristina: Giriamo pagina (N.B. volutamente inizia dalla pagina a destra) I: Che animale c’è a destra? IL CAVALLO Come FA IL CAVALLO? ………….Che verso fa il cavallo? …..Storie famose con il cavallo? ….dimmi una storia famosa con il cavallo! ……..anche tu, dai, dimmi una storia famosa con il cavallo. Dai, tocca a te, adesso, dimmi una storia FAMOSA CON IL CAVALLO………………………fino a quando qualcuno inizia a dire “non so” (allora si passa all’altra domanda) … Che animale c’è a sinistra? IL CAMMELLO Claudia interrompe per far notare il ritmo troppo veloce della lezione C C.Cappa, marzo 2005

20 processo di elaborazione doppio
Che ne dite del ritmo della lezione? troppo veloce domanda bambini con DSA bambini senza DSA elaborano la domanda elaborano subito una risposta Claudia ELABORAZIONE: (Interrompo Maria cristina) Fermiamoci un attimo Che ne dite del ritmo della lezione? Il ritmo è troppo veloce Capire questo è molto importante. Quando il ritmo della lezione è troppo veloce, i bambini con DSA hanno problemi di elaborazione linguistica.  Quando si fa una domanda, i bambini senza disturbo  elaborano subito una risposta , mentre i bambini con DSA elaborano la domanda , cioè ragionano su ogni parola per comprenderla. Hanno perciò un processo di elaborazione doppio di quello dei loro compagni . elaborano una risposta processo di elaborazione doppio C. +R C.Cappa, marzo 2005

21 Ah, si’ ora lo so!!!!! Esempio: “Chi e’ stato il primo presidente
degli Stati Uniti?” Claudia: Se io chiedo al nostro bambino con DSA… Rosetta: Dunque … chi… vuol dire che sono delle persone… anzi e’ una persona … E’ stato… e’ gia bello che morto Il primo .. Ah! si’ e’ arrivato primo .. Ma forse ha iniziato… Presidente si’ si’ lo so… e’ una persona importante Degli Stati Uniti ah l’America… la Casa Bianca AH SI ORA LO SO E’ Geoge Washington… Claudia Peccato perche’ tutti i tuoi compagni sono gia’ in giardino a giocare quindi tu salterai l’intervallo. Ah, si’ ora lo so!!!!! C C.Cappa, marzo 2005

22 Quante volte vi è successo in classe?
Puo’ succedere che: se le domande sono veloci, il bambino con deficit di elaborazione linguistica spesso risponda alla prima domanda senza accorgersi che l’insegnante ne ha già posta un’altra. Quante volte vi è successo in classe? Che cosa succede in classe? I ragazzi si mettono a ridere CLAUDIA Che cosa fa il professore? Dice al bambino di smetterla di fare il buffone C C.Cappa, marzo 2005

23 Cosa ha fatto l’insegnante in questo caso?
L’insegnante ha punito il bambino non perché non scrive correttamente o legge male o sbaglia i calcoli, ma… lo ha punito perchè ha un problema di elaborazione linguistica Claudia C+V C.Cappa, marzo 2005

24 Che cosa puo’ fare l’insegnante?
ACCORDO Claudia: Che cosa puo’ fare un insegnante? Lo chiediamo ad un insegnante. Viviana (Accordo ) L’insegnante può accordarsi con il ragazzino/a con DSA per diminuire la sua ansia da prestazione. Ad es: potrebbero fare un accordo: “prima di farti una domanda, mi alzero’ dalla cattedra, mi avvicinero’ a te, mi mettero’ davanti al tuo banco, poi ritornero’ alla cattedra e solo allora ti faro’ la domanda.” Questo rimarra’ un accordo tra ragazzino/a e insegnante e nessun altro compagno verra’ a saperlo, nessuno se ne accorgera’. Il ragazzo non si aspettera’ mai una domanda quando il prof. e’ alla cattedra. Cosi’ lui e’ piu’ tranquillo e potra’ rispondere…. Anzi prendera’ fiducia e prima o poi alzera’ la mano… C C.Cappa, marzo 2005

25 Il bambino ha capito che si può sopravvivere all’esperienza di farsi interrogare volontariamente a scuola. Claudia C C.Cappa, marzo 2005

26 DISTRAIBILITA’ e TEMPI DI ATTENZIONE
“Si distrae facilmente, non ha assolutamente tempo di attenzione” Poco tempo di ATTENZIONE DISTRAIBILITA’ Claudia DISTRAIBILITA’ E TEMPI DI ATTENZIONE “Si distrae facilmente, non ha assolutamente tempo di attenzione” Spesso si usano scambievolmente le parole DISTRAIBILITA’ e POCO TEMPO di ATTENZIONE Chi ha poco tempo di attenzione non presta attenzione a nulla, invece chi è distraibile presta attenzione a tutto contemporaneamente. Il bambino con DSA è distraibile: non si concentra su nulla, tutto attira la sua attenzione. Ci ricordiamo del nostro bambino? Se fosse qui mi ascolterebbe interessato, ma penserebbe anche alle mie scarpe, alla macchia che c’e’ sul tavolo, ecc… presta attenzione a tutto contemporaneamente non presta attenzione a nulla C C.Cappa, marzo 2005

27 L’ esistenza di un bambino
con deficit di elaborazione linguistica può essere paragonata a quella di una persona residente in un paese straniero, che mentre parla la lingua del luogo fa un grande sforzo di concentrazione: alcuni riescono a tenere sotto controllo il deficit, ma a prezzo di molta fatica. C C.Cappa, marzo 2005

28 Il bambino con DSA ama affrontare cose che non conosce?
CORRERE RISCHI Il bambino con DSA ama affrontare cose che non conosce? Claudia Correre rischi Amano o non amano i bambino con DSA affrontare cose che non conoscono? Ritorniamo alla nostra classe… MC C.Cappa, marzo 2005

29 Correre rischi C C.Cappa, marzo 2005 Maria Cristina CORRERE RISCHI
Ritorniamo al nostro libro e alla nostra pagina Che animale e’ rappresentato nella pagina a sinistra? Dove vive? (nel Sahara) Ma dov’è ….quel deserto? In quale Stato? Se lo voglio vedere, in che Paese devo andare? Chi sa una storia con il cammello? ………….. Possibile, con tutte le storie che ci sono! (Trattarli piuttosto male in modo che nessuno abbia poi voglia di offrirsi volontario) Ma cambiamo argomento Chi si offre volontario?… (Per che cosa?… ) Per la prossima interrogazione! ….. PAURA DI CORRERE RISCHI: vedi Claudia Correre rischi C C.Cappa, marzo 2005

30 Le persone con DSA non amano affrontare qualcosa che non conoscono.
CORRERE RISCHI Le persone con DSA non amano affrontare qualcosa che non conoscono. non amano correre rischi percio’ stanno zitti Claudia CORRERE RISCHI Le persone con DSA non amano le sorprese , non piace loro affrontare qualcosa che non conoscono. Non ama mai correre rischi. In questo caso nessuno si e’ offerto volontario Avete avuto un disturbo di apprendimento (siete in confusione) Voi non sapete che cosa vi aspetta dopo Quando avete risposto alle domande corretamente non siete stati gratificati mentre quando avete risposto in modo errato siete stati messi in imbarazzo I bambini con DSA non amano correre rischi e percio’ stanno zitti. Non sa che cosa l’aspetta dopo NO gratificazione C C.Cappa, marzo 2005

31 PERCEZIONE VISIVA V C.Cappa, marzo 2005

32 Viviana I: Se qualcuno conosce la figura per favore non risponda. …che cosa rappresenta?. Sai che cosa è SI o NO Guardala meglio R C.Cappa, marzo 2005

33 ????Guardarla meglio ???? V C.Cappa, marzo 2005
Rosetta (fa il bambino) Guardarla meglio? IO LA GUARDO MA COME FACCIO A GUARDARLA MEGLIO … Io continuo a non capire che cosa e’ rappresentato… Ma con la fantasia poteri inventare tante cose… lo faccio sempre con le NUVOLE.. Riusciro’ anche con questo disegno… Se non fosse per queste due insegnanti che mi sgridano sempre… V C.Cappa, marzo 2005

34 C C.Cappa, marzo 2005 Viviana I: ” … che cosa rappresenta la figura?”
tutti (nessuno lo sa) I: …ti do un premio se mi rispondi esattamente. ” … che cosa rappresenta la figura?”… I: “... Ti tolgo la merenda( o non vai a giocare o non vai al cinema…) se non mi dici che cosa rappresenta la figura?”… I: Forza su dimmi… I: Non ti stai impegnando abbastanza” C C.Cappa, marzo 2005

35 Vi ha aiutato sapere che l’insegnante vi dà un premio se rispondete esattamente?
NO Vi ha aiutato che l’insegnante vi dicesse di guardare meglio? NO Vi ha aiutato sapere che vi toglie la merenda? Claudia E’ come se io portassi mio figlio all’ospedale e dicessi:” dottore sono molto preoccupato mio figlio, sta male. Ha la febbre a 40.” E il dottore mi risponde: “ Non si preoccupi, provvedo subito” E dice a mio figlio: “ Se fai scendere la febbre a 38 ti regalo questa bella macchinina”. NO C C.Cappa, marzo 2005

36 Non ti stai impegnando abbastanza!
Lo si colpevolizza Non ti stai impegnando abbastanza! Claudia Oppure se le altre soluzioni non hanno funzionato… lo si puo’ colpevolizzare, dicendogli che non si sta impegnando abbastanza. C C.Cappa, marzo 2005

37 “Non è MOTIVATO per cui non mi risponde”
La motivazione può soltanto farci fare, al meglio delle nostre possibilità, quello che già siamo capaci di fare. Claudia Secondo l’insegnante  il bambino non può dare una risposta perché non è motivato. Questo è un grave errore. La motivazione è uno dei concetti compresi peggio nell’insegnamento oggi. La motivazione può soltanto farci fare, al meglio delle nostre possibilità , quello che già siamo capaci di fare. C C.Cappa, marzo 2005

38 Il DSA ha poco a che fare con la motivazione
MA ha a che fare con la PERCEZIONE Spesso si riesce a vedere, ma non a dare il giusto significato all’oggetto. Claudia C+V C.Cappa, marzo 2005

39 Claudia Voi potete vedere questa figura ma non potete percepirla Per favore Viviana puoi dare la risposta Viviana E’ una mucca… I: la vedete ora? I: Alzi la mano chi non la vede. V C.Cappa, marzo 2005

40 Viviana E’ una foto di bassa qualità di una mucca che vi guarda negli occhi. Ora tutti sapete dare una risposta. C. C.Cappa, marzo 2005

41 E’ come se qualcuno avesse acceso la luce.
Il bambino con DSA ha bisogno di un bravo maestro che gli dia spiegazioni giuste, spiegazioni adatte a lui. C+R C.Cappa, marzo 2005

42 “ Mamma, ma io non avevo capito, mica non avevo sentito!”
Claudia Può succedere che un vostro allievo vi chieda di rispiegare un argomento che non ha capito. E può succedere che voi lo ripetiate con le stesse parole. E sapete che cosa avrà detto alla mamma quando e’ tornato a casa? Rosetta: “ Mamma ma io non avevo capito, mica non avevo sentito!” C. C.Cappa, marzo 2005

43 In questo caso nessuno era in grado di dare una risposta
Mentre nel caso di un DSA lui è l’unico (fra tanti) a non riuscirci Claudia C C.Cappa, marzo 2005

44 COMPRENSIONE DELLA LETTURA
Il 93% degli insegnanti insegna la comprensione di un testo con il… Claudia COMPRENSIONE DELLA LETTURA Secondo un’indagine dell’”International Reading Association” molti insegnanti e molti libri di testo insegnano la comprensione  con il vocabolario. C C.Cappa, marzo 2005

45 Se ci sono parole difficili
L’insegnante gli  spiega  le parole x cui sarà in grado di capire tutto il brano claudia Quando il bambino incontra delle parole difficili, l’insegnante gli  spiega  le parole e poi si dà per scontato che sarà in grado di capire tutto il brano. Ciò parte da un presupposto secondo cui se riesce a capire tutte le parole di un brano o di un racconto, può capire un intero passaggio. Questo non è affatto vero… e ve lo dimostriamo Questo non è affatto vero MC C.Cappa, marzo 2005

46 SOLO SPESSO SE UNO PUNTI RELAZIONE INSIEME TABELLA VALORI VARIABILI
MOSTRARE CHE CONSISTE CONTINUAMENTE CORRISPONDENTI CURVA DISEGNA VARIAZIONE GRAFICO CONOSCIUTA ISOLATI RICONOSCIUTO VARIANO Maria Cristina I: qui ci sono delle parole che voi tutti conoscete il significato. .. Ora vi leggerò un brano che contiene SOLO queste parole… ATTENZIONE NON CAMBIARE DIAPOSITIVA FARE SOLO SENTIRE il brano. MC C.Cappa, marzo 2005

47 “ Se la relazione conosciuta tra le variabili consiste in una tabella di valori corrispondenti, il grafico consiste solo dell’insieme corrispondente di punti isolati. Se è riconosciuto che le variabili variano continuamente, spesso si disegna una curva per mostrare la variazione.” m. cristina (Matematica di base per il College M. Michael Michaelson, 1945) MC. C.Cappa, marzo 2005

48 ? C. C.Cappa, marzo 2005 M. Cristina
I:” … Illustrami quello che ho letto” I: “… che cosa significa?” I: “C’è qualcuno tra di voi che ha capito quello che ho letto?” Se qualcuno risponde di sì : I: “Che tipo di studi ha fatto?” C. C.Cappa, marzo 2005

49 dal background culturale
la comprensione di un testo non dipende dalla comprensione delle singole parole ma Claudia la comprensione non dipende dalla comprensione delle singole parole, ma dalla preparazione specifica sull’argomento dell’individuo. Facciamo la prova contraria. Per favore Viviana Puoi leggere il prossimo racconto? (Cambiare Diapositiva) dal background culturale V C.Cappa, marzo 2005

50 “Oh Finghedoro,” chita ”lo strezzo ditto tunna nel tuo grappo!”.
V Lo scorso sernio Finghedoro e Pribo stavano nel nerdino treppando cami gloppi e clemando grepi borli. Ecco che uno strezzo ditto buffa nel tresco di Finghedoro. Pribo glappa e glappa. “Oh Finghedoro,” chita ”lo strezzo ditto tunna nel tuo grappo!”. Viviana Questa storia quando è avvenuta? (scorso sernio) Chi c’era con Finghedoro? (Pribo) Dove stavano? (nel nerdino) E stavano treppando qualcosa, che cosa? (cami) Che tipo di cami? (gloppi) E stavano clemando qualcosa. (grepi borli) Che tipo avete detto? (borli) Poi arriva un tipo di strezzo, che tipo di strezzo? (ditto) E lui che fa? (buffa) E dove va a buffare? (nel tresco di Finghedoro) E Pribo che fa, non gli da una mano? (glappa glappa) E poi chita qualcosa.. Che cosa? (Oh Finghedoro lo strezzo ditto tunna nel tuo grappo!” C C.Cappa, marzo 2005

51 La comprensione della lettura è un compito molto complicato.
Nella prima storia Nella seconda storia capivate le parole non capivate le parole ma ma siete riusciti a rispondere. era difficile rispondere La comprensione della lettura è un compito molto complicato. Affinchè i bambini possano apprendano l’insegnante deve essere il loro facilitatore. Claudia Il dizionario NON BASTA!!!! Infatti, come abbiamo visto prima, si possono conoscere tutte le parole di un testo, ma non comprendere il significato di un testo rappresentazioni simboliche esempi disegni C. C.Cappa, marzo 2005

52 EFFETTI DELLA PERCEZIONE SUL COMPORTAMENTO
C.Cappa, marzo 2005

53 I problemi di percezione visiva influenzano il comportamento?
Molte volte il bambino con DSA si mette nei guai non sapendo cosa ha fatto di male. Claudia Ad esempio, arriva a casa mio figlio e mi dice: “ Mamma mi hanno detto che non posso prendere il pulmino fino a quando non sarò più grande… ma io non ho fatto nulla di male.” E voi che cosa pensate subito, automaticamente?… Che sicuramente ha combinato qualcosa perché se no non lo avrebbero scacciato. E quando dice di non sapere cosa ha fatto di male, lui dice la verità. Facciamo una prova: MC C.Cappa, marzo 2005

54 IMMAGINE Qual è il titolo? MC C C.Cappa, marzo 2005 Maria Cristina
I: “In questo caso … sarà una ragazzina con DSA. Ora prendete carta e penna trovate un bel titolo per questa foto… un bel titolo leggero. non parlate, ma scrivetelo” I:”… avete trovato?” I: “ … Ti piace il tuo titolo? Possiamo leggerlo a voce alta, che lo sentano tutti?” I legge il titolo a mente (non lo dice a voce alta) e dice: I: “Ma … fai la spiritosa?” I: “ Mi vuoi prendere in giro?” I: vuoi sapere come giudico la tua risposta? (strappo o accartoccio il foglio) I: Bene siccome hai fatto la spiritosa, rimarrai in classe durante l’intervallo. C C.Cappa, marzo 2005

55 Molte volte il bambino con DSA si mette nei guai e non riesce letteralmente a capire che cosa ha fatto di male. Claudia C+R C.Cappa, marzo 2005

56 ? “ Oggi ho avuto dei problemi con la professoressa …
ma non ho fatto nulla di male … fa sempre così … ha sempre una scusa per sgridarmi…” ? Claudia Ma ritorniamo alla nostra bambina … Lei non ha capito la reazione dell’insegnante e quando tornerà a casa, sapete che cosa racconterà ai suoi genitori? Rosetta: “ Oggi ho avuto dei problemi con la professoressa … ma non ho fatto nulla di male … fa sempre così … ha sempre una scusa per sgridarmi…” … per favore Maria Cristina. puoi dirci che cosa ha scritto … MC C.Cappa, marzo 2005

57 Maria Cristina Leggi il titolo sul bigliettino … (es Cacciatori di morte) I: “ io avevo portato questa bella foto, per farvi un piacere… Una foto di una bella fanciulla che si sta ammirando allo specchio… Non ci sono teschi. Non ammetto discussioni. L’insegnante sono io. Questa è una figura classica chiamata: VANITA’. Per cui mi aspettavo un titolo diverso tipo: “una serata fuori” “preparandosi al ballo” ecc. e non di certo …” C

58 Tutti voi avete dato una risposta frutto di una prima percezione.
Molte volte il DSA capisce male e si comporta di conseguenza perché ha percepito male lo stimolo. Tutti voi avete dato una risposta frutto di una prima percezione. Il bambino con DSA non riesce neanche a riconoscere l’incongruenza tra lui e gli altri Per cui si sente solo spiazzato Claudia C C.Cappa, marzo 2005

59 COORDINAZIONE VISUO MOTORIA
C.Cappa, marzo 2005

60 Alcuni DSA hanno problemi di coordinazione visuo-motoria
Claudia: Per farvi capire questo daremo a qualcuno di voi uno specchio e un foglio traslucido su cui dovrete scrivere il vostro nome (no cognome). Poi, senza guardare il foglio, guardando solo l’immagine riflessa, dovrete ricopiare questo disegno in 15 secondi. Lo speccio deve essere messo davanti al foglio Andare da alcuni allievi con lo specchio e i fogli traslucidi. Ripredere i fogli e far vedere il risultato. Si vedono i disperati tentativi di ritornare sulla linea. C C.Cappa, marzo 2005

61

62 il processo di scrittura è difficilissimo per loro
L’integrazione visuo-motoria è un problema enorme per alcuni bambini con DSA. perciò Claudia il processo di scrittura è difficilissimo per loro C. C.Cappa, marzo 2005

63 Ed è per questo che alcuni ragazzini con DSA preferiscono
STAMPATELLO MAIUSCOLO memorizzazione di poche sequenze motorie la separazione delle lettere favorisce la ricerca della corrispondenza suono simbolo è composto da elementi primitivi O C | le lettere non cambiano al cambiare della posizione C C.Cappa, marzo 2005

64 ESPRESSIONE ORALE C C.Cappa, marzo 2005

65 DISNOMIA Alcuni bambini con DSA soffrono di
Claudia ESPRESSIONE ORALE Alcuni bambini con DSA soffrono di DISNOMIA, cioè il problema di non trovare le parole ( è il fenomeno della parola sulla punta della lingua) che le persone normali hanno tre-quattro volte al giorno, mentre loro lo vivono un centinaio di volte. Ecco come potrebbe rispondere un ragazzino che soffre di disnomia alla vostra domanda: “Che cosa hai fatto oggi dopo la scuola?” Rosetta: “Siamo andati,… siamo andati con, come si chiama, lui è alto.. Suo padre ha i baffi e gioca ham ehemm ann e siamo poi arrivati.. Siamo andati, beh non era grande era un camp…, no era come quello della scuola, era un campetto abbastanza grande però .. Abbiamo giocato a bas… no, non proprio, tipo baseball, perché quello è senza mazza. E voi STREMATI pensate: ma perché gli ho fatto questa domanda, io non volevo tutti questi particolari!!! “Che cosa hai fatto oggi dopo la scuola?” C

66 Come funziona il nostro cervello?
IMMAGAZZINAMENTO RECUPERO Claudia Per capire il problema è importante capire come funziona il nostro cervello. Il cervello umano ha due funzioni: l’immagazzinamento e il recupero. E’ un sistema straordinariamente meraviglioso con milioni di informazioni, quando funziona e si riesce a reperire nel magazzino l’informazione richiesta. Io ora nel mio cervello ho milioni di informazioni. So il nome di mio marito Il mio num di telefono Il mio codice fiscale … Quindi se voi mi chiedete il mio codice fiscale, il mio sistema di recupero va nel suo magazzino, prende la scheda che dice il mio C.F. , io vi do la risposta. E poi la scheda torna a posto C. C.Cappa, marzo 2005

67 I bambini con DSA possono avere  problemi di immagazzinamento e di recupero.
Non riescono a recuperare le informazioni e molte volte quando le recuperano, le usano e poi le ripongono nel posto sbagliato. Se servono di nuovo claudia Non le trovano più. C C.Cappa, marzo 2005

68 I due emisferi C. C.Cappa, marzo 2005 Claudia
“Spesso ho sentito dire che le varie nozioni vengono immagazzinate in cassetti, ma io ho l’impressione che nella mente di mio figlio i cassetti siano stati svuotati e le nozioni buttate in un unico cassettone alla rinfusa. Per lui è istintivo e piuttosto semplice recuperare tutte le informazioni riguardo ad un argomento che ha appreso in momenti e modalità differenti, ma se gli viene chiesto di ripetere solo la lezione letta sul libro riguardo all’argomento non riesce a fare a meno di integrarle con altre informazioni acquisite precedentemente.” Claudia[1] [1] Manuale di sopravivenza per non naufragare nella tempesta scolastica. C. C.Cappa, marzo 2005

69 il sistema associativo
Ogni cosa che si fa nella vita coinvolge o il sistema associativo il sistema cognitivo Si possono fare più compiti associativi alla volta ma Claudia un compito cognitivo alla volta C. C.Cappa, marzo 2005

70 I bambini con DSA non hanno automatizzato la scrittura
ASCOLTARE COGNITIVA SCRIVERE ASSOCIATIVA ma x i DSA SCRIVERE COGNITIVA Claudia I bambini con DSA non hanno automatizzato la scrittura C C.Cappa, marzo 2005

71 Prendere appunti per molti ragazzi con DSA diventa quasi impossibile.
SE: ASCOLTARE COGNITIVE SCRIVERE Prendere appunti per molti ragazzi con DSA diventa quasi impossibile. Claudia C C.Cappa, marzo 2005

72 Guidare + (associativi) Parlare (cognitivo) Guidare + Parlare
Claudia Ad esempio: State guidando, siete andati a prendere i vostri figli a scuola, ora sono sul sedile posteriore.. E parlate loro e loro vi raccontano… Guidare associativo, parlare associativo, con dei flash di cogntivo. Improvvisamente inizia a grandinare… la strada diventa scivolosa, la macchina diventa difficile da controllare Le altre macchine iniziano a sbandare. Che cosa dite ai bambini? STATE ZITTI… Ora guidare si è trasformata in una esperienza cognitiva, non riuscite più a parlare e a guidare CONTEMPORANEAMENTE. (associativo) C+V C.Cappa, marzo 2005

73 STORIA A CATENA C C.Cappa, marzo 2005
Claudia: “Per fare capire come vive un bambino con disnomia le vostre due insegnanti vi faranno inventare due storie a catena. Viviana I: “Io dirò una frase e voi a turno inventerete una frase collegata alla precedente, inventeremo così una bella storia lunga” Comincio io: I bambini andarono in spiaggia in una bella giornata di sole… Continua tu …” (Si va avanti per circa 5/6 persone) C C.Cappa, marzo 2005

74 Parlerete come un bambino che soffre di DISNOMIA
STORIA A CATENA ma parole senza N Cognitivo Parlare Claudia Non avete avuto nessuna difficoltà a creare questa storia, ma se la storia a catena non deve contenere la N Le cose cambiano… Cioè parlerete come un bambino con DSA che presenta problemi legati all’espressione orale. In questo modo il vostro sistema di recupero andrà nel magazzino e farà fatica a trovare la parola… poi quando la troverete vi renderete conto di non poterla usare (contiene una N…) per cui vi bloccherete e farete fatica a finire le frasi, o le frasi non avranno un senso compiuto. Parlerete come un bambino che soffre di DISNOMIA MC C.Cappa, marzo 2005

75 STORIA A CATENA ma parole senza N C C.Cappa, marzo 2005 Maria Cristina
I: Bene ,cominciamo! Voglio delle belle frasi chiare e lunghe… e non inventate le parole e niente frasi generiche. I: “Comincio io: I bimbi vollero recarsi alla spiaggia ma il tempo era uggioso e pioveva… Continua tu …” (Si va avanti per circa 5/6 persone) NOTA BENE: Se ad una persona interrogata non viene la parola…Schioccate le dita battete i piedi urlategli che tutti stanno solo aspettando lui… Questo vedrete lo aiuterà molto (!!!?????) Se qualcuno si sbaglia e usa una parola contenente la N vedrete che ci sarà qualcuno (tra gli “allievi” ) che lo farà notare subito. C C.Cappa, marzo 2005

76 se qualcuno fa uno sbaglio lui è il primo a farlo notare.”
“Se si occupasse dei fatti suoi come si occupa di quelli degli altri starebbe benissimo … se qualcuno fa uno sbaglio lui è il primo a farlo notare.” Claudia Spesso noi genitori e voi insegnanti avete pensato o detto questa frase. Questo è proprio uno degli aspetti più antipatici dei bambini con DSA. Infatti se voi prendete un bambino con la mente sveglia e lo trattate in modo tale che lui non riesce ad imparare… a lui viene l’ossessione, e vuole dimostrare agli altri, ma soprattutto a se stesso, che non è il solo a compiere qualche errore. C C.Cappa, marzo 2005

77 Cosa abbiamo imparato? Non appena vi siete sentiti “in preda” ad un disturbo di apprendimento vi siete accusati l’un l’altro. E’ difficile parlare in questo modo Claudia MC C.Cappa, marzo 2005

78 …continuamo la nostra STORIA A CATENA con
parole senza N Maria cristina I: Bene continuiamo la nostra storia … dove eravamo arrivati? NOTA BENE: Qualcuno sbaglierà di nuovo e qualcun altro lo farà notare… C C.Cappa, marzo 2005

79 Che cosa si può fare per facilitargli il compito?
Che cosa prova quindi un bambino con DSA che ha problemi nell’esposizione orale? ANSIA Che cosa si può fare per facilitargli il compito? Dare più tempo claudia Magari … poteva non pressarlo tanto, magari poteva dirgli pensaci con calma e di provare a scriverlo su un foglio… Sicuramente anche per voi sarebbe stato più facile. Insomma Dargli più tempo!!! Per dare la possibilità di elaborare la risposta. Il dono più grande che si possa fare ad un bambino con DSA è dare tempo. Il dono più grande che si possa fare ad un bambino con DSA è dare più tempo. V C.Cappa, marzo 2005

80 Cause dello scoppio della prima guerra mondiale
il contrasto austro-russo per l'egemonia nei Balcani, la rivalità navale anglo-tedesca il contrasto franco-tedesco dopo la vittoria prussiana del 1870 gli irredentismi (es. per l'Italia che aspirava a Trento e a Trieste). Viviana I: Voglio sapere da qualcuno di voi quali sono le cause della prima guerra mondiale. Intanto vado alla lavagna e scrivo: (così perdo un po’ di tempo) Cause dello scoppio della prima guerra mondiale Poi mi rivolgo (logicamente per prima) al ragazzino con DSA e gli chiedo: “ … dimmi una delle cause dello scoppio della prima guerra mondiale.” Il ragazzino con DSA quasi sicuramente avendo avuto un po’ di tempo sarà riuscito a recuperare almeno una delle cause. Gli ho quindi lasciato il tempo che elaborasse la domanda e recuperasse una risposta. Poi passo agli altri. C C.Cappa, marzo 2005

81 “Su”pis ta,”doq moracco gli top nno erepues odcor nappi amou trasc
              seBer              bia “Su”pis            ta,”doq       moracco  gli               top           nno      erepues        odcor          nappi                                                   amou trasc n’al ato qcorn.” ladido Maria Cristina (diamo un foglio da leggere) “Su - disse Berta - dobbiamo raccogliere questi popcorn, non abbiamo un’altra scatola di popcorn!” NOTA BENE: Mentre è concentrato e sta sbagliando, fargli fretta, deriderlo, o dirgli semplicemente che è facile( in modo tale da bloccarlo ancora di più) Passare ad un altro senza preavviso. C C.Cappa, marzo 2005

82 biam gi qcor puti Doq oman aredo nca at chi anna. erra?” e seSus
“Dobbiamo mangiare popcorn caduti a terra?” chiese Susanna. C.Cappa, marzo 2005

83 si liris eBer onide Pos var qos ta. Bu amola adis napossi varli.
seSusan           Possiamo lavarli rispose Berta. Buona idea disse Susanna possiamo lavarli. C.Cappa, marzo 2005

84 qin eroal lemol Ipam isimis avo vol roeci racc ere tii
totem ogli tut qodcor dober npo noin ili taro cu eBer dor cina talilavo I bambini si misero al lavoro e ci volle molto tempo per raccogliere tutti i popcorn , poi li portarono in cucina e Berta li lavò. C.Cappa, marzo 2005

85 Bert sei bcorn granpidal inbue le imet for berdo te l no. rline
noche seu Ipam saro fos nadel i qiniden la pea. ami po Bert sei bcorn granpidal inbue le imet for berdo te l no. rline Maria cristina I bambini pensarono che fosse una bella idea. Berta mise i popcorn in due grandi padelle per poi metterli nel forno. Fare domande sulla comprensione Chi ha avuto l’idea di metterli nel forno? Perché non usano le pentole? Nessuno di voi se l’è chiesto ? C.Cappa, marzo 2005

86 avete speso tutta la vostra energia nella decodifica.
Anche se avete utilizzato tutto il vostro impegno a leggere non avete le idee chiare sul suo contenuto perché Claudia avete speso tutta la vostra energia nella decodifica. C C.Cappa, marzo 2005

87 CAPACITA’ VISIVE E UDITIVE
CAPACITA’ VISIVE E AUDITIVE. C C.Cappa, marzo 2005

88 Ma continua a non capire
? ? ? ? Legge ? ? ? Rilegge Ma continua a non capire Ma non capisce Claudia Spesso il bambino chiede che l’insegnante spieghi le consegne perché non riesce a capirle e l’insegnante risponde di leggere e che così le capirà. Il bambino rilegge, ma ancora non capisce e l’insegnante ripete di rileggere. Proviamo a vedere che cosa riuscite a fare voi. Leggete il testo n. 2 V C.Cappa, marzo 2005

89 MORALE: lubbi di Enza non sempre con Pensa .
Qua nule roede dumond rivo culi mille da quark amar sala l’ore compenso di cavu penso cae ra oradi fermarlo . A la campa gnadite ano: “Oh.. beh disco” fice lurò e “ Ca tusi loredelì talia!” Mapo cari baldi vide che cami lo penso di cavu rima seco lo papa e delli talia niente oli a fare; e cari baldi continuò ad infende reli debbo lidali soprusi deli forti. MORALE: lubbi di Enza non sempre con Pensa . Viviana (il testo è stato consegnato a tutte le insegnanti) Quanu l’eroe de du mond rivò culi mille da Quark a Marsala lo re con Penso di Cavù pensò ca era ora di fermarlo . LA STORIA DI CHI PARLA? Ala campagna di Teano : “Obedisco” fice luroe “ Ca tu si lo re del’Italia!” Ma po Caribaldi vide che Camilo Penso di Cavù rimase co lo Papa e dell’ Italia niente olìa fare; e Caribaldi continuò a dinfendere li debboli da li soprusi deli forti. MORALE: l’ubbidienza non sempre conPensa . L’insegnante infine legge e il bambino capisce. C C.Cappa, marzo 2005

90 Comprensione del testo
Input SONORO Comprensione del testo Claudia : Ora il testo lo ha letto la vostra insegnante e il testo lo avete capito ecco perchè è importante che alcuni bambini abbiano l’incisione del testo su cassette e avere anche l’input uditivo oltre a quello visivo.(audio cassette + libro) C C.Cappa, marzo 2005

91 GIUSTIZIA Il bambino impara i valori morali in base a quello che noi facciamo e non in base a quello che diciamo. Lorentz Colber Giustizia non è dare a tutti la stessa cosa ma ad ognuno ciò di cui ha bisogno. Rick D. Lavoie Claudia GIUSTIZIA Non sarete bravi insegnanti se non comprenderete il valore cruciale della giustizia. Colber afferma che il bambino impara i valori morali in base a quello che noi facciamo e non in base a quello che diciamo. Se un bambino cade e si ferisce un ginocchio darete a tutti un cerotto per evitare ingiustizie o lo darete solo al bimbo ferito? Potreste anche non darlo a nessuno, per evitare ingiustizie… Ma a questo punto saranno gli stessi compagni che verranno a dirvi che bisogna fare qualcosa per lui. Per i compagni sarebbe ingiusto non intervenire. Se un bambino ha difficoltà a copiare alla lavagna, sarà cura dell’insegnante preparare una scheda per evitare di metterlo in difficoltà , oppure fare scrivere ad un bambino che scrive velocemente o usare della carta carbone o fare una fotocopia. Molte insegnanti non accettano di farlo perché affermano che non è giusto per gli altri, ma cosa c’entrano gli altri, quel bambino ne ha la necessità, gli altri no. Giustizia non significa dare a tutti le stesse cose, ma dare a ciascuno ciò che a lui è necessario. C C.Cappa, marzo 2005

92 Da: “A modo loro” Mel Levine
"Non intendo trattare neppure due di voi allo stesso modo. E niente proteste al riguardo. Alcuni dovranno scrivere lunghe relazioni, altri avranno il permesso di farle più corte; alcuni dovranno leggere articoli chilometrici, altri articoli brevi. Così stanno le cose. Ognuno apprende in modo diverso e se qualcuno ha esigenze particolari, me lo faccia sapere e io penserò a studiare qualcosa di più adatto a lui. Ma non voglio sentire lamen­tele su quello che faccio per gli altri” Da: “A modo loro” Mel Levine Ecco cosa dice un professore il primo giorno di scuola ai suioi allievi. R C.Cappa, marzo 2005


Scaricare ppt "Rielaborazione del video: “Come può essere così difficile?”"

Presentazioni simili


Annunci Google