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Lombare Protocollo d’esame RM

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Presentazione sul tema: "Lombare Protocollo d’esame RM"— Transcript della presentazione:

1 Lombare Protocollo d’esame RM
Queste diapositive fanno parte di un corso completo e sono a cura dello staff di rm-online.it E’ vietata la riproduzione anche parziale

2 Cenni Anatomici

3 Cenni Anatomici

4 Cenni Anatomici

5 Questionario tipico Interventi chirurgici alla lombare o a parti anatomiche limitrofe? Traumi? Sforzi? Qual‘e’ il motivo specifico per cui viene eseguito l'esame? Perdita di sensibilita’? Precedenti tumorali?

6 Situazioni e quesiti clinici piu’ comuni
Tra le situazioni cliniche piu’ comuni possiamo trovare: - Dolore cronico non traumatico Dolore post-traumatico Parestesie bacino inguine e arti inferiori Disturbi alle gambe

7 Preparazione del Paziente
Per effettuare la RM della lombosacrale il paziente deve essere preparato secondo le misure di sicurezza standard, quindi rimanere in calze mutande e maglietta, e o con camice monouso. Devono essere rimosse le fasciature di contenzione, e qualsiasi materiale che possa contenere anche solo delle piccole fibre metalliche. Ovviamente vanno rimossi tutti i bustini. Solitamente la posizione supina e’ sopportabile anche dai pazienti piu’ sofferenti, alzare le ginocchia pua’ aiutare ad alleviare il dolore

8 Posizionamento sul lettino e bobine
Supino. Head first . Mani sul ventre. CENTRATURA generalmente a livelli dell’ombelico, o qualche centimetro sopra le creste iliache Solitamente viene utilizzata una bobina posteriore, Spine

9 Piani di scansione Piano sagittale: strati, da 3-4mm, in assiale paralleli al piano sagittale mediano della vertebra, e in coronale parallele al piano sagittale mediano della colonna. Gli strati devono coprire almeno i forami di coniugazione bilateralmente.

10 Piani di scansione Piano coronale: strati, da 3-4mm, in assiale perpendicolari al piano sagittale mediano della vertebra, e in sagittale sostanzialmente paralleli alla schiena o al lettino. Gli strati devono coprire tutto il rachide in senso antero posteriore Se lo studio e’ di una vertebra nello specifico, inclinare i piani sull’asse maggiore della vertebra stessa

11 Piani di scansione Piano assiale: numero strati variabile, da 3-4mm, in coronale devono essere perpendicolari al piano sagittale mediano del rachide, in sagittale invece devono seguire l’andamento dei dischi da studiare, con un minimo margine superiore ed inferiore in modo da coprire correttamente tutti i forami. Evitare che i pacchetti si incrocino su strutture anatomiche importanti

12 Quale piano per quale struttura
Piano assiale: dischi Piano sagittale: dischi, vertebre e allineamento, cono midollare Piano coronale: apofisi transverse e tessuti molli para vertebrali

13 Strutture artefattanti
Tutte le strutture anteriori al rachide possono generare artefatti. Aorta, intestino, grasso. Dopo mdc, anche i reni possono diventare fastidiosi. Decodifica di fase Le impostazioni classiche sono: Sagittale: fase SI, eventuali 2 presaturazione anteriori. Coronale: fase eventuale presaturazione sup. Assiale: fase RL . fase AP presaturazione anteriore indispensabile.

14 Protocollo Lombosacrale:
SAG TSE T2 SAG TSE T1 COR o SAG STIR AX TSE T2 Se lesioni sospette ossee o ernie discali operate recentemente Mezzo di contrasto SAG TSE T1 fat sat AX TSE T1 fat sat

15 Quale sequenza per quale struttura
TSE T2: dischi TSE T1: osso, articolazioni interapofisarie STIR: osso, midollo

16 Sequenze specifiche aggiuntive
Trauma con sospetta frattura delle apofisi transverse: AX TSE T1 e STIR Canale lombare ristretto Mielo RM Spondilolistesi COR obliqua TSE T1

17 Tecniche Speciali Tra le tecniche speciali sulla RM Lombare e’ possibile citare le acquisizioni in posizioni dinamiche, che pero’ sono effettuabili solo con apparecchiature RM specifiche.


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