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Speranza di vita in 17 paesi dell’OCSE 2007

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Presentazione sul tema: "Speranza di vita in 17 paesi dell’OCSE 2007"— Transcript della presentazione:

1 Il cibo dalla parte dei bambini, fberrino, Istituto Nazionale dei Tumori, Mi

2 Speranza di vita in 17 paesi dell’OCSE 2007
UOMINI Svizzera 79.3 Australia 79.3 Giappone 79.2 Svezia 78.9 Italia 78.8 Canada 78.4 Norvegia 78.3 Olanda 78.0 Spagna 77.6 Regno Unito 77.4 Francia 77.4 Austria 77.3 Germania 77.1 Danimarca 76.1 Purtogallo 75.9 Finlandia 75.9 USA

3 Speranza di vita in 17 paesi dell’OCSE 2007
DONNE Giappone 86.0 Francia 84.4 Italia 84.1 Svizzera 84.1 Spagna 84.0 Australia 83.8 Canada 83.0 Svezia 83.0 Austria Finlandia Norvegia Germania Olanda Portogallo Regno Unito 81.7 USA Danimarca

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5 Cause di mortalità infantile:
1° polmoniti 2° diarrea ° malaria 4° traumi ° meningite 6° AIDS ° morbillo

6 Nutrire il pianeta significa permettere ad un miliardo di affamati di sfamarsi e ad un miliardo di obesi di risanarsi. Ai primi occorre la libertà di coltivarsi un pezzo di terra, agli altri la libertà di scegliere un cibo semplice, il cibo dell’uomo Cucinaclandestina, gb

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8 OKKIO alla salute 2010 40.000 bambini studiati
Media Italia: 11,1% obesi + 22,9% sovrappeso dalla Campania: 21% obesi % sovrappeso a Bolzano: % obesi % sovrappeso in Lombardia: 7% obesi % sovrappeso dei bambini italiani: il 48% consuma ogni giorno bevande zuccherate il 46% ha la televisione in camera

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10 Weight Control and Physical Activity
Chair: W.Willett Weight Control and Physical Activity IARC Lyon 13–20 February 2001 10 10

11 Ludwig DS et al. Lancet, 17 Febbraio, 2001
Primo studio prospettico sull’influenza della dieta sull’obesità infantile negli USA: A parità di età, peso e altezza all’inizio dello studio, attività fisica, tempo trascorso a guardare la TV, altri aspetti della dieta e consumo calorico totale il rischio che un bambino diventi obeso aumenta del 60% per ogni lattina di bevande zuccherate aggiunta al cibo quotidiano 11 11

12 Geoffry Rose’s Strategy of Preventive Medicine 1992 “I più importanti determinanti delle malattie sono economici e sociali, quindi anche i rimedi devono essere economici e sociali.” Tutti i fattori di rischio hanno una distribuzione continua nella popolazione, e le persone ad alto rischio rappresentano l’estremo della distribuzione Il gran numero di persone al centro della distribuzione, esposte ad un modesto aumento di rischio, contribuiscono più casi di malattia che non il piccolo numero di persone ad alto rischio Una prevenzione efficace richiede un cambiamento dell’intera popolazione

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14 EPIC-Norfolk : rischio di diventare obesi in funzione della concentrazione di saccarosio nelle urine e di Vitamina C nel plasma

15 Studi prospettici nei bambini: Cambiamento annuale del BMI (95% CI) per una lattina in più di bevande zuccherate One-year changes in BMI (95% CI) per 1-serving/d increase in sugar-sweetened beverages from prospective cohort studies in children using a change versus change analysis strategy. Horizontal lines denote 95% CIs; solid diamonds represent the point estimate of each study. Open diamonds represent pooled estimates, and the dashed line denotes the point estimate of the pooled result from the random-effects model (D+L). Weights are from the random-effects analysis (D+L). Pooled estimates from the random-effects analysis (D+L) and the fixed-effects analysis (I-V) are shown based on 7 cohort studies (n = 16,004). The I2 and P values for heterogeneity are shown. D+L, DerSimonian and Laird; I-V, inverse variance. Malik V S et al. Am J Clin Nutr 2013;98: ©2013 by American Society for Nutrition

16 Studi sperimentali randomizzati nei bambini: differenza nel cambiamento del BMI (95% CI) fra il gruppo di intervento e il gruppo di controllo. Weighted mean differences in BMI change (95% CI) between the intervention and control regimens from randomized controlled trials in children. Interventions evaluated the effect of reducing sugar-sweetened beverages. Horizontal lines denote 95% CIs; solid diamonds represent the point estimate of each study. Open diamonds represent pooled estimates of the intervention effect, and the dashed line denotes the point estimate of the pooled result from the random-effects model (D+L). Weights are from the random-effects analysis (D+L). Pooled estimates from the random-effects analysis (D+L) and the fixed-effects analysis (I-V) are shown based on 5 randomized controlled trials (n = 2772). The I2 and P values for heterogeneity are shown. D+L, DerSimonian and Laird; I-V, inverse variance. Malik V S et al. Am J Clin Nutr 2013;98: Sugar-sweetened beverages and weight gain in children ©2013 by American Society for Nutrition

17 Composizione del pane degli hamburgher
Farina di grano tenero (farina di orzo maltato, tiamina, riboflavina, niacina, ferro, acido folico), acqua, sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, lievito, olio vegetale (di soia parzialmente idrogenato, mais, colza e /o di cotone), 2% o meno di sale, glutine di frumento, farina di orzo maltato, alfa amilasi, mono-e digliceridi, acido propionico, acido fosforico, solfato di calcio, cloruro di ammonio, fosfato monocalcico, acido ascorbico, azodicarbamide, farina di mais, farina di soia, farina di patate, perossido di calcio, acido tartarico, esteri diacetiltartarici di mono-e digliceridi, mono-e digliceridi etossilati, biossido di silicio, sodio steroil2lattilato, enzimi fungini,propionato di sodio o di calcio, semi di sesamo

18 USDA Unveils Historic Improvements to Meals Served in America’s Schools
FAIRFAX, Va., Jan – First Lady Michelle Obama and Agriculture Secretary Tom Vilsack today unveiled new standards for school meals that will result in healthier meals for kids across the nation. The healthier meal requirements are a key component of the Healthy, Hunger-Free Kids Act, which was championed by the First Lady as part of her Let’s Move! campaign and signed into law by President Obama. Metà dei prodotti a base di cereali devono essere integrali al momento dell’implementazione delle nuove regole, dopo due anni tutti dovranno avere cereali integrali come primo ingrediente

19 Miur, l’educazione alimentare entra nelle scuole italiane
Industria alimentare e mondo scolastico fianco a fianco per portare l’educazione alimentare nelle scuole italiane, con l’obiettivo di rendere i ragazzi consapevoli dell’importanza di seguire corretti stili di vita. 

20 esplorando il sito "il gusto fa scuola" ci si ritrova immersi in una melassa di messaggi promozionali a favore del consumo di merendine, salumi, snack salati, dolciumi, bevande zuccherate e persino alcoliche. C'è persino la rubrica "Pubblicitario per un giorno" che incita i ragazzi a ideare gli spot per promuovere il consumo di salumi. I topi a guardia del formaggio di Roberto Satolli

21 dal sito del MIUR Crostatine, tortine, trancini di pandispagna, brioche e croissant, nella giusta quantità, possono essere gustati in ogni momento della giornata per fornire un corretto apporto energetico. L’apporto calorico è contenuto (119 calorie per un trancino di pandispagna, 180 per una crostatina), copre il 6-7% dell’energia raccomandata per bambini e ragazzi. Una merendina contiene, all’incirca: 3 grammi di proteine, 20 grammi di carboidrati (di cui la metà costituita da zuccheri semplici), 7 grammi di grassi (di cui in media 3 di saturi), quantità significative di ferro, calcio e vitamine B1, B2, A ed E. È importante notare che le merendine di marca non contengono acidi grassi trans, perché per la loro produzione non vengono utilizzati grassi idrogenati.

22 34 ingredienti

23 Margarine, pasticceria da banco, gelati
Elevati livelli ematici di acidi grassi idrogenati (ricchi di forme trans non naturali) sono associati a minor volume del cervello e peggiori funzioni cognitive (Bowman, Neurology 2011) impediscono la desaturazione degli acidi linoleico e linolenico e si sostituiscono al docosaesaenoico nelle membrane cellulari dei neuroni e nella mielina, rendendole meno flessibili e funzionanti Margarine, pasticceria da banco, gelati Patatine, patate fritte dei fast food Kellogg’s, Quaker, Ritz, Popcorn

24 WHO Set of recommendations on the marketing of foods and non-alcoholic beverages to children.
Resolution of the Sixty-third World Health Assembly adopted 21 May 2010: RECOMMENDATION 1 The policy aim should be Ridurre l’impatto sui bambini della promozione commerciale di cibi ricchi di grassi saturi e trans, zuccheri e sale RECOMMENDATION 5 I luoghi frequentati da bambini devono essere liberi da ogni forma di vendita di cibi ricchi di grassi saturi e trans, zuccheri aggiunti, sale: ciò vale per asili , scuole, campi da gioco, campi sportivi, ambulatori e cliniche pediatriche, e ovunque si svolgano attività culturali per bambini

25 Coca-cola, Ferrero, General Mills, Grupo Bimbo, Kellogg’s, Kraft, Nestlé, PepsiCo, Unilever
Alliance members have committed to company-specific voluntary measures to ensure that: they advertise to children under 12 years only products which fulfill specific nutrition criteria based on accepted scientific evidence; or they do not advertise products to children under 12 years at all (i.e. in media audiences with a majority of children under 12 years).

26 Dal 1° Gennaio 2012, Ferrero si è impegnata ad applicare la IFBA Global Policy on Marketing and Advertising to children limitatamente alle trasmissioni per cui i bamini sotto i 12 anni costituiscono più del 50% dell’audience. Dal 1° Gennaio 2013, Ferrero non farà pubblicità nei programmi in cui i bambini costituiscono più del 35% dell’audience .

27 WCRF 2009 POLICY REPORT Fornire quotidianamente pasti salutari per allievi ed insegnanti, nonché spazi per la ricreazione e l’attività sportiva. Includere obbligatoriamente la nutrizione (compresa la preparazione dei cibi e la cucina) e l’attività fisica nel curriculum scolastico. Assicurarsi che il materiale didattico sia indipendente da interessi commerciali. Non consentire la vendita di bevande zuccherate, né di merendine o di altri snack ricchi di zucchero, sale e grassi, nei distributori automatici e nei bar delle scuole.

28 WCRF 2007 Studi prospettici con risultati convincenti su dieta e obesità infantile
Bevande zuccherate Frequentazione di fast-food Tempo trascorso alla televisione Cereali integrali Legumi Verdure Attività fisica Fibre vegetali

29 Durata del sonno di 8234 bambini inglesi di 38 mesi e successiva obesità a 7 anni Reilly 2005 BMJ 330:1357 Lo sudio danese SKOT su 311 bambini non trova associazione (Klingenberg 2013 Pediatr Obes 8:e14)

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31 Gillman & Ludwig 2013 NEJM How early should obesity prevention start Il rischio di obesità aumenta con il numero di fattori

32 Fattori che influenzano l’obesità infantile Robinson 2012 J Child Health Care 16:339
Sovrappeso (o sottopeso) in gravidanza Diabete in gravidanza Genitori obesi e/o sedentari Fumo in gravidanza Basso peso o peso eccessivo del neonato Svezzamento precoce Allattamento materno breve Allattamento artificiale prolungato Eccesso di proteine nella dieta (della madre e del bambino) Durata insufficiente del sonno notturno Forte aumento di peso nel primo anno Disponibilità di cibo spazzatura in casa Promozione del cibo quando il bambino è sazio Mancanza di spazi aperti dove giocare Genitori che non si rendono conto che il bambino è grasso Genitori con bassa scolarità

33 Mazaffarian & Willett NEJM 2011

34 Rischio di obesità nella coorte Western Electrics di Chicago in funzione del consumo di proteine
Proteine totali nella dieta Bujnowski D AJDA 2011, 111: 1150

35 EPIC: rischio di diventare sovrappeso od obesi in funzione del consumo proteico (Vergnaud 2012)
P < Ptrend <0.0001 al reclutamento Introito di proteine in percentuale delle calorie totali

36 I Biscotti Plasmon hanno una alta quota proteica costituita in gran parte da proteine del latte, sono arricchiti con vitamine e minerali e sono facilmente digeribili; trovano anche utile impiego nell'alimentazione delle gestanti, nutrici, convalescenti, sportivi e delle persone anziane

37 La dieta infantile ricca di proteine favorisce l’obesità
Allo svezzamento e nei primi 2 anni i bambini occidentali assumono più del doppio delle proteine raccomandate (2-5 g vs 1,1g/kg). La rapida crescita che ne segue è associata ad un maggior rischio di obesità in età adulta. MECCANISMO (Rolland-Cachera 1995, IJORMD 19:573) + Proteine + Insulina > + IGF-I > + moltiplicazione di preadipociti

38 La dieta infantile ricca di proteine favorisce l’obesità
I bambini allattati al seno (7% delle calorie da proteine) diventano meno frequentemente obesi di quelli allattati con latte artificiale (10-13% proteine, meno grassi) (Owen 2005, Pediatrics 115:1367) I divezzi con consumo proteico sopra la mediana hanno un rischio 2-3 volte superiore di essere sopra al 75° percentile di grasso a 7 anni (Günter 2007 AJCN 85:1626) Un consumo elevato di proteine animali, ma non di proteine vegetali, a 12 mesi ed a 5-6 anni, è associato ad un significativo eccesso di peso a 7 anni (Günter 2007, Am J Clin Nutr 86:1765)

39 Fabbisogno di proteine in età infantile (grammi per kg di peso per giorno)
1,4 a 6 mesi 1,2 a 12 mesi 1,0 a mesi 0,9 a mesi Garlic PJ in Rigo J & Ziegler EE eds: Protein and energy requirements in infancy and childhood. Nestlé Nutr Workshop 2006, 58:1-18

40 Ministero della salute: Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica Frequenze settimanali Carni Pesce Uova Formaggi Salumi ,5 Pizza,Lasagne 1 Frutta Verdure Pasta,riso,orzo,mais 5 Pane Legumi Patate ,5 calcolando con le grammature di Milano-Ristorazione Totale proteine : 33g / dì

41 WCRF 2007: Istruzioni nutrizionali per la prevenzione del cancro :
Mantenersi snelli per tutta la vita Praticare quotidianamente esercizio fisico Limitare cibi ad alta densità calorica ed evitare bevande zuccherate Basare l’alimentazione quotidiana prevalentemente su cibi di provenienza vegetale con un’ampia varietà di cereali non raffinati, legumi, verdure e frutta Limitare il consumo di carni rosse ed evitare il consumo di carni conservate Limitare il consumo di bevande alcoliche Limitare il consumo di sale e cibi conservati sotto sale, ed evitare cereali e legumi conservati in ambienti umidi Assumere i nutrienti necessari dai cibi, non da integratori 41

42 Rischio relativo di cancro colorettale in funzione del consumo di carni rosse e conservate, con e senza calibrazione 42 42

43 EPIC: Rischio di cancro intestinale in funzione del consumo di fibre
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44 America is a constipated nation
America is a constipated nation.... If you pass small stools, you have to have large hospitals

45 Proposte di Cascina Rosa per la ristorazione scolastica
Evitare carni conservate Evitare bevande zuccherate Evitare grassi idrogenati 2/5 pasti con prodotti animali (pesce, carni bianche, uova, yogurt, formaggi) 3/5 pasti con cereali (integrali e biologici) e legumi Dolci senza zucchero Poco sale

46 Studi su dieta mediterranea e salute infantile
Protegge dall’asma e dalle dermatiti atopiche Protegge dall’insulinoresistenza e dall’obesità Riduce l’infiammazione Aumenta la funzionalità respiratoria Riduce il rischio di ipertensione Migliora l’assorbimento del ferro Migliora l’assorbimento del calcio Previene la stitichezza Migliora il quadro lipidico in bambini diabetici / obesi Previene la rigidità delle arterie Previene l’ADHD Previene il basso peso alla nascita (nelle fumatrici) Riduce il rischio di eclampsia Facilita il concepimento

47 Dieta mediterranea Cereali integrali Pasta di grano duro Carni Legumi
Verdure non amidacee Olio di oliva Frutta Semi oleaginosi Pesce Carni Salumi Formaggio Burro Margarine Patate Zucchero Dolciumi

48 Carni Latticini Asma Stitichezza Faringiti Disbiosi intestinale Tonsilliti Otiti Zuccheri Farine raffinate

49 ADHD sindrome da iperattività e difetto di attenzione
Coloranti, aromi e dolcificanti artificiali: studi controversi ma alcuni convincenti Zuccheri raffinati: studi controversi ma chiaro effetto sull’attenzione (i bambini ADHD hanno ridotta tolleranza al glucosio) ipoglicemia>>epinefrina >> nervosismo Allergie alimentari (70% nei bambini ADHD, che migliorano con dieta di eliminazione) Deficit di ω-3, zinco, tiamina

50 Kim Y, Chang H 2011 Nutr Res Pract 5:236
ADHD Kim Y, Chang H Nutr Res Pract 5:236 I bambini coreani con ADHD consumano più proteine (il doppio delle raccomandate), meno calcio (60%), vit C (65%) dei bambini normali Kanarek 2011 Nutr Rev 69:385 Dopo le osservazioni di Benjamin Feingold degli anni ’70 sull’efficacia di evitare cibi colorati artificialmente, gli studi hanno dato risultati incerti, ma nel Dicembre 2009 il governo inglese ha richiesto all’industria di rimuovere gran parte dei coloranti artificiali

51 Sonuga-Barke 2013 Am J Psych 170:275 Meta-analisi degli studi di intervento non farmacologici per l’ADHD

52 I quattordicenni con un punteggio alto di “dieta occidentale hanno una prevalenza doppia di ADHD (2,2 IC95%1,2-4,2) a parità di caratteristiche demografiche e sociologiche Howard AL J. of Att. Dis. 2011; DIETA PRUDENTE 66 altre verdure 56 verdure gialle-rosse 49 verdure a foglia verde 49 pomodori 48 crocifere 48 frutta fresca 43 legumi 39 cereali integrali 33 pesce -25 patatine -22 salatini -20 takeaway -22 bevande zuccherate DIETA OCCIDENTALE 53 takeaway 46 dolciumi 46 carni rosse 42 farine raffinate 41 carni conservate 39 patatine 39 salatini 37 bevande zuccherate 34 biscotti 34 patate 34 salse 30 latticini interi 29 pollame

53 Dieta della madre e comportamento della prole Sullivan 2014 Physiol Behav17:23
Dieta materna ricca di zuccheri e grassi Citochine infiammatorie, insulina Riduzione del flusso ematico placentare Alterato sviluppo del sistema nervoso Alti livelli di leptina Ansietà, comportamento asociale, ADHD, depressione, Autismo e disturbi mentali Alterazione del sistema dopaminergico e serotoninergico

54 Acne vulgaris. a disease of western civilization
Acne vulgaris a disease of western civilization. Cordain L 2002 Arch Dermatol; 138:1584 Nessun caso di acne giovanile nei cacciatori raccoglitori 300 ragazzi Kitawan (Papua Nuova Guinea) 15 ragazzi Ache, Paraguai Nessuno beveva latte, nessuno mangiava zucchero

55 Analisi della storia di acne giovanile e consumo di latte in 43
Analisi della storia di acne giovanile e consumo di latte in infermiere americane Adebamowo 2005 Am J Clin Dermatol 52:207 rispetto alle infermiere che da adolescenti non bevevano latte, in quelle che ne bevevano o più bicchieri al giorno la prevalenza di acne era del 44 % superiore (P = 0.03) se latte scremato 12 % superiore (P = 0.05) se latte intero

56 Prevalenza di Acne e Latte: studio prospettico dell’Un
Prevalenza di Acne e Latte: studio prospettico dell’Un. di Harward su 4273 ragazzi di 9-15 anni Adebamowo 2008 Jam Acad Dermatol 58:787 RR = ,12 1, ,19 Ptrend =0.02 Non associata a cibo spazzatura e cioccolato. Associata a supplementi di vit D

57 Acne giovanile e latte: studio prospettico dell’Un
Acne giovanile e latte: studio prospettico dell’Un. di Harward su 6094 ragazze di 9-15 anni Adebamowo 2006 Dermatol Online 12:1 P = ,

58 Cambiamento % nel numero medio di lesioni acneiche infiammatorie (sopra) e totali (sotto) nel corso di 12 settimane di dieta a basso (── 23 ragazzi) o alto ( ragazzi) indice glicemico Mean (±SEM) percentage changes from baseline in inflammatory acne lesion counts and in total acne lesion counts in the low-glycemic-load group (solid line; n = 23) and the control group (dashed line; n = 20) at each visit. Repeated-measures ANOVA was performed by incorporating the absolute data (log transformed) from each follow-up visit, with baseline counts as the covariate. Smith R N et al. Am J Clin Nutr 2007;86: ©2007 by American Society for Nutrition

59 Photographs of acne improvement in the low-glycemic-load group.
Photographs of acne improvement in the low-glycemic-load group. A and B: subject A at baseline and 12 wk respectively; C and D: subject B at baseline and 12 wk, respectively; and E and F: subject C at baseline and 12 wk, respectively. Smith R N et al. Am J Clin Nutr 2007;86: ©2007 by American Society for Nutrition

60 IG Carico Glicemico Carboidrati Calorie Grassi saturi
Relations between acne improvement and changes in dietary glycemic index, dietary glycemic load, energy intake, carbohydrate intake, and percentage saturated fat. IG Carico Glicemico Carboidrati Calorie Grassi saturi Relations between acne improvement and changes in dietary glycemic index, dietary glycemic load, energy intake, carbohydrate intake, and percentage saturated fat. Bivariate analysis was performed with a 2-tailed Pearson's correlation (n = 43). Smith R N et al. Am J Clin Nutr 2007;86: ©2007 by American Society for Nutrition

61 Does “got milk?” translate into “got srong bones?”
Consumo di latte fra 13 e 18 anni e frattura dell’anca in età adulta Harvard Nurses Health studies & Health Professional Follow-up study Feskanich 2014 JAMA Pediatrics 168:54 Rischio di frattura per ogni tazza di latte al giorno: Uomini 1.09 ( ) Donne 1.00 ( )

62 Sappiamo quanto è difficile cambiare abitudini
Sappiamo quanto è difficile cambiare abitudini. Conosciamo la seduzione della pubblicità, e l’inerzia delle istituzioni. E’ cambiando le nostre (di adulti) abitudini alimentari che permettiamo a chi cresce di conquistare un grado maggiore di libertà. Nutriamoci di cibi, non di trasformazioni industriali dei cibi: siano cibi semplici, senza additivi, miglioranti, conservanti, coloranti, edulcoranti, emulsionanti, stabilizzanti.

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64 Torniamo in cucina, apriamola ai nostri figli e ai loro amici
Torniamo in cucina, apriamola ai nostri figli e ai loro amici. I produttori siano i nostri fornitori, riduciamo la mediazione dei supermercati, anche biologici. Leggiamo le etichette, anche fra le righe.

65 Si riaprano le cucine delle scuole, degli ospedali, dei luoghi di lavoro, si cucini cibo semplice, rispettoso dell’uomo e della natura. Si ringrazi ciò che la tecnologia ha dato e si torni con altra coscienza a ingredienti e preparazioni semplici

66 Le sette tappe del giudizio
Giudizio materiale: vita intrauterina e allattamento: il bambino non si chiede cosa mangia, semplicemente vuole mangiare Giudizio sensoriale: dallo svezzamento a tutto il primo settennio : nuovi gusti, inizia la possibilità di scegliere. Imitazione dei grandi: è un momento critico per lo stabilirsi di gusti molto dolci o molto salati; Giudizio sentimentale: secondo settennio: mangio le buone cose che prepara la mia mamma o la mia nonna. Fiducia nel maestro: si stabilisce ciò che è buono e ciò che è cattivo Giudizio intellettuale: scuola media: studio delle scienze, distinguo quello che fa bene e quello che fa male Giudizio ideologico: terzo settennio: ideali del passaggio fra adolescenza e giovinezza. Autonomia: vegetariani, vegani, crudisti Giudizio sociale: quarto-quinto settennio: adulto che si preoccupa del cibo per la comunità, dell’uguaglianza degli esseri umani Giustizia: scelgo il cibo che rispetta la terra, l’ordine dell’universo

67 Le sette condizioni della salute
Non essere mai stanchi: i bambini non sono mai stanchi (salvo addormentarsi di botto quando ne hanno bisogno) Avere buon appetito: i bambini sanno regolarsi sulla quantità, e la qualità dipende dai genitori Avere buon sonno: i bambini dormono come angioletti, se hanno potuto esplorare il mondo e giocare liberamente Avere buona memoria: i bambini hanno memoria della provenienza (preferiscono l’intensità di dolce del latte materno, fino a quando non li plagiamo con gusti artificiali) Avere buon umore: i bambini sono di buon umore, fino a quando non li inganniamo Avere buona flessibilità: i bambini sono flessibili nel corpo e nello spirito, se non devono difendersi dalle ingiustizie La giustizia: i bambini hanno il senso della giustizia, sono grati di quello che hanno, se li proteggiamo dalla TV

68 Laudato sie, mi Signore cum tucte le Tue creature …
Nutrire il pianeta Laudato sie, mi Signore cum tucte le Tue creature … Laudato sie, mi Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba … e così sia

69 Dipartimento di medicina preventiva e predittiva
GRAZIE 69 69

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72 Effetto dei cibi “biologici” sulla salute dei bambini
Pochissimi studi Uno studio olandese su bambini che consumano latticini solo biologici (e che sono stati allattati da madri che consumano esclusivamente cibi biologici) evidenzia un ridotto rischio di eczema (-36%) Non è chiaro se ciò dipende dalla riduzione dei pesticidi o dalla ricchezza di ω-3 e CLA (Kummeling 2008, Br J Nutr 99: 598)

73 Effetto dei cibi non “biologici” sulla salute dei bambini
Alti livelli urinari di Atrazina : anormalità spermatiche, Nelle aree di maggiore esposizione ad atrazina c’è una maggiore prevalenza di malformazioni fetali e di obesità Alti livelli urinari di Dialchilfosfato (metabolita di organofosforici) nei bambini: Sviluppo intellettuale ritardato a 7 anni ADHD fra 8 e 15 anni

74 Biomonitoraggio dei pesticidi
I bambini che consumano esclusivamente frutta e verdura “bio” hanno concentrazioni urinarie dei metaboliti di pesticidi organofosforici 9 volte inferiori rispetto a bambini nutriti convenzionalmente Curt C 2003 Environ Health Perspec 2003, 111: 377 Dopo 5 giorni di cibi esclusivamente biologici si riducono al minimo nell’urina gli organofosforici e si dimezza la concentrazione di metaboliti del piretro Lu C Environ Health Perspec 2006, 114:260

75 Rischi da esposizione professionale a pesticidi (Weichenthal 2010 Environ Health Perspec :1135) Leucemie, linfomi n-H, mieloma multiplo Carcinomi (polmone, pancreas, colon, retto, mammella, vescica, prostata, ovaio) Tumori cerebrali, melanoma Tumori infantili Parkinson, depressione Diabete Malattie respiratorie Difetti genitali nella prole

76 Progetto Cuore (ISS) Aumentare Ortaggi e frutta Legumi Pesce
Prodotti integrali Ridurre Insaccati, carni grasse Formaggi Dolci industriali Farine raffinate Patate Uova, frattaglie Bevande zuccherate Bevande alcoliche

77 WHO Global strategy on diet, physical activity and health 2004
Mantenere un equilibrio energetico e un peso forma Limitare l’assunzione di energia da grassi, ridurre il rapporto saturi/insaturi ed eliminare i grassi trans Aumentare il consumo di cereali, verdure, semi oleaginosi, verdura e frutta Limitare il consumo di zuccheri semplici Limitare il consumo di sale Praticare esercizio fisico per almeno 30 min/dì


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