La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La crisi finanziaria mondiale Lezioni di Economia Prof. Monica Masoch

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "La crisi finanziaria mondiale Lezioni di Economia Prof. Monica Masoch"— Transcript della presentazione:

1 La crisi finanziaria mondiale Lezioni di Economia Prof. Monica Masoch

2 Punti esaminati in questa presentazione di sintesi
Significato di “merito creditizio” Le origini e l’evoluzione della crisi Cenni alle iniziative dei Governi La cartolarizzazione dei crediti I titoli spazzatura Significato di “Bolla finanziaria” Cosa si intende per “piramide finanziaria” o “Ponzi scheme” Prof. Monica Masoch Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009

3 COSA SI INTENDE PER “MERITO CREDITIZIO”?
Per evitare problemi di insolvenza del cliente la banca ha a disposizione diversi sistemi di tutela, ad esempio richieste di garanzie reali (pegno o ipoteca) o personali (fideiussioni o avalli); in ogni modo il primo passo che la banca deve fare quando concede un prestito, è la VALUTAZIONE DEL MERITO CREDITIZIO. La valutazione del merito creditizio consiste in ricerche effettuate dalla banca volte a verificare se la concessione del prestito sarà sostenibile dal cliente e se questa consentirà allo stesso di migliorare realmente la propria situazione economica e patrimoniale. Per questo la banca si informerà con attenzione su: motivo della richiesta del prestito, affidabilità del cliente sia rispetto a caratteristiche personali (se ad esempio il cliente ha avuto precedenti penali, protesti, …) che reddituali (stipendio mensile, rendita da capitali o da proprietà, utili di impresa…), che patrimoniali. Se dopo questa attenta analisi la banca decide di concedere il prestito parte la fase della trattativa, nella quale verrà definita la soluzione più adatta per ogni tipo di cliente e le clausole contrattuali (tasso d’interesse, spese e commissioni, durata del prestito, tempi e modalità di rimborso, garanzie da offrire, …). Prof. Monica Masoch Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009

4 … COSA SI INTENDE PER “MERITO CREDITIZIO”?
QUANDO UN PRIVATO O UNA FAMIGLIA CHIEDE UN PRESTITO: Sempre più spesso privati o famiglie chiedono dei prestiti alle banche per soddisfare alcuni loro bisogni di consumo. Ad esempio l’acquisto di un’automobile, di mobili, di elettrodomestici, di una casa ma anche il pagamento degli studi dei figli o di un viaggio potrebbero essere i potenziali motivi per la richiesta di un fido. Si tratta di prestiti molto rischiosi per le banche in quanto i clienti utilizzano i capitali ottenuti in prestito dalla banca non per investirli e produrre nuovo reddito ma per consumarli. Per questo diventa fondamentale in questo caso verificare che il cliente, con il suo reddito e il suo patrimonio attuale sia in grado, senza difficoltà, di rimborsare gradatamente il suo debito (la recente crisi delle banche americane è partita proprio dall’errore di concedere prestiti a soggetti che non presentavano queste capacità di rimborso). Prof. Monica Masoch Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009

5 I PARAMETRI PER LA VALUTAZIONE DEL MERITO CREDITIZIO DELLE FAMIGLIE
Per valutare l’AFFIDABILITA’ del cliente famiglia le banche prenderanno in considerazione: Il patrimonio (fabbricati, autovetture, beni reali di valore tipo quadri di autore, …) del cliente e le eventuali garanzie reali disponibili (ipoteche, pegni); Le eventuali garanzie personali (avalli, fideiussioni) offerte da altri soggetti (detti garanti); Il reddito (salario, stipendio, rendita) del cliente. In questo caso è meglio che il cliente abbia una retribuzione fissa. Prof. Monica Masoch Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009

6 … COSA SI INTENDE PER “MERITO CREDITIZIO”?
QUANDO UNA AZIENDA CHIEDE UN PRESTITO: Ogni impresa presenta un fabbisogno di mezzi finanziari (=FONTI) per le varie operazioni di impiego/investimento. Le necessità finanziarie spingono le aziende a ricorrere a più fonti di finanziamento le quali possono derivare dal capitale proprio (i conferimenti del titolare, portatore di CAPITALE DI RISCHIO) e gli eventuali utili da esso reinvestiti in azienda (si parla in questo ultimo caso di autofinanziamento) o da capitale di debito costituito da finanziamenti di terzi, generalmente prestiti bancari (= debiti di finanziamento) ma anche da dilazioni di finanziamento concesse dai fornitori (= debiti di funzionamento). I prestiti bancari consistono in flussi finanziari che dalla banca vanno all’impresa. Questi prestiti si concludono con flussi di denaro che dall’impresa tornano alla banca, aumentati della remunerazione pattuita (INTERESSE), alla scadenza stabilita per il rimborso. RICORDA CHE UN’AZIENDA HA INTERESSE AD INDEBITARSI OGNI VOLTA CHE IL COSTO DEL FINANZIAMENTO OTTENUTO E’ INFERIORE AL RICAVO REALIZZATO DAL CONSEGUENTE INVESTIMENTO  LEVA FINANZIARIA! Prof. Monica Masoch Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009

7 I PARAMETRI PER LA VALUTAZIONE DEL MERITO CREDITIZIO DELLE AZIENDE
Per valutare l’AFFIDABILITA’ del cliente IMPRESA le banche: Analizzeranno gli ultimi bilanci di esercizio aziendali; Procederanno alla valutazione dell’equilibrio finanziario, patrimoniale ed economico dell’impresa; Analizzeranno il progetto di sviluppo dell’impresa (BUSINESS PLAN) e ne verificheranno la sua fattibilità. Quest’ultimo è da intendersi come l’attenta descrizione degli investimenti che l’azienda intende effettuare con il prestito richiesto: investimenti in immobilizzazioni materiali, immateriali o finanziarie, nel magazzino (attivo circolante), in attività di ristrutturazione o esternalizzazione produttiva o in altro. Analizzeranno la leva finanziaria e cercheranno informazioni presso la Centrale rischi Dopo questa attenta analisi dell’affidabilità, le banche cercheranno di definire in accordo con il cliente il tipo di finanziamento più adeguato che consenta di realizzare la corretta correlazione fra la scadenza delle fonti e la scadenza degli impieghi (i tempi di rimborso devono essere correlati ai tempi di recupero dei capitali investiti). Prof. Monica Masoch Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009

8 2001: BUSH  “TUTTI GLI AMERICANI DEVONO AVERE UNA CASA”…
Un errore delle banche anglosassoni e’ stato quello di perdere di vista il loro ruolo tradizionale … e di trascurare l’importante attivita’ di valutazione del merito creditizio prima di concedere un prestito… I prestiti sono stati concessi senza più limiti e controlli… Principale obiettivo  STIMOLARE IL CONSUMO E GARANTIRE LAUTI COMPENSI AI MANAGER DELLA FINANZA… … così sono state poste le basi per la crisi che attualmente sta colpendo l’economia del globo… 2001: BUSH  “TUTTI GLI AMERICANI DEVONO AVERE UNA CASA”… Prof. Monica Masoch Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009

9 Le origini e l’evoluzione della crisi
La crisi ha radici lontane, i punti che possono spiegare in modo sintetico le sue cause sono comunque i seguenti: CRESCITA ACCELERATA DEI DEBITI DELLE FAMIGLIE NEI PAESI ECONOMICAMENTE SVILUPPATI CHE I CONSUMATORI HANNO USATO PER ACQUISTARE CASE (I CUI PREZZI SONO SALITI IN MODO PROROMPENTE) MA ANCHE AUTOMOBILI, PRODOTTI ELETTRONICI, SPESE SANITARIE, ISTRUZIONE PER I FIGLI, ABBIGLIAMENTO DI LUSSO, VACANZE, … PRESTITO AL CONSUMO. In questo modo le banche hanno sostenuto i consumi e indotto le imprese a produrre di più PER IL SISTEMA BANCARIO SONO NEL CONTEMPO INEVITABILMENTE AUMENTATI I RISCHI DI INSOLVENZA DEI DEBITORI SVILUPPO DELLA FINANZA INNOVATIVA CHE HA PORTATO ALL’ESPLOSIONE DEI CREDITI CARTOLARIZZATI CIOE’ DI PRODOTTI FINANZIARI MOLTO SOFISTICATI CHE BANCHE E ASSICURAZIONI SI SONO SCAMBIATI L’UN L’ALTRA AL FINE DI REPERIRE LIQUIDITA’ E COMMISSIONI E CHE HANNO SUCCESSIVAMENTE DISTRIBUITO (talvolta in modo “mascherato”) NEGLI INVESTIMENTI DEI RISPARMIATORI IL BOOM DEL MERCATO IMMOBILIARE USA HA “DROGATO” I PREZZI DELLE CASE (saliti del 124% dal 1997 al 2006) E HA ANCHE FATTO AUMENTARE L’INDEBITAMENTO DELLE FAMIGLIE ESPOSTE A MUTUI SEMPRE PIU’ PESANTI PER COMPRARE CASA IL RALLENTAMENTO DEL BOOM IMMOBILIARE AVVIATO NEL 2005 E LA SUCCESSIVA INVERSIONE DI TENDENZA (-9,7% NEL 2007 E – 15,3% NEL 2008) CON IL CONSEGUENTE AUMENTO DEI PIGNORAMENTI DELLE CASE (a giugno 2008 il 40,28% dei mutui erogati nel 2006 presentava problemi di pagamento) LA CARTOLARIZZAZIONE DI TALI CREDITI INSOLUTI E LA LORO DISTRIBUZIONE ALL’INTERNO DEI MERCATI SOTTO FORMA DI OBBLIGAZIONI HA DI FATTO MOLTIPLICATO I RISCHI Prof. Monica Masoch Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009

10 …Le origini e l’evoluzione della crisi
GLI INVESTITORI PER PANICO E PER FARE CASSA COMINCIANO A VENDERE FACENDO CROLLARE I PREZZI DI TUTTI I TITOLI. LA CRISI QUINDI ESPLODE IN BORSA (SI CONSIDERI CHE DA LUGLIO 2007 A OTTOBRE LE BORSE DI TUTTO IL MONDO HANNO BRUCIATO OLTRE 17MILA MILIARDI DI DOLLARI!!!). LE PRIME A SOFFRIRE SONO LE BANCHE (LE PRINCIPALI ACQUIRENTI DEI TITOLI SPAZZATURA.). SI CONSIDERI CHE L’AMMONTARE DI TALI TITOLI E’ STATO VALUTATO PARI AD OLTRE 750 MILIARDI DI DOLLARI!!! IL CROLLO DELLE CARTOLARIZZAZIONI CAUSA QUINDI PESANTI PERDITE PER LA BANCHE (A LIVELLO MONDIALE, GLI ISTITUTI DI CREDITO HANNO DOVUTO SVALUTARE PIU’ DI 500 MILIARDI DI DOLLARI DI OBBLIGAZIONI, APRENDO PERDITE MILIARDARIE DI BILANCIO) LA CRISI ARRIVA INFINE AL MERCATO DEI PRODOTTI FINANZIARI DERIVATI. SI TRATTA IN SOSTANZA DI POLIZZE ASSICURATIVE USATE DAGLI INVESTITORI PER ASSICURARSI CONTRO L’INSOLVENZA DELLE OBBLIGAZIONI  chi sottoscriveva le obbligazioni pagava un “PREMIO” a una controparte per garantirsi contro il rischio di DEFAULT (=mancato rimborso) dei titoli in portafoglio. LE DIFFICOLTA’ DELLE BANCHE CREANO UNA PESANTE CRISI DI SFIDUCIA ALL’INTERNO DEL MONDO BANCARIO PER CUI LE BANCHE, NON FIDANDOSI PIU’ L’UNA DELL’ALTRA, NON SI PRESTANO PIU’ I SOLDI SUL MERCATO INTERBANCARIO E QUANDO LO FANNO APPLICANO INTERESSI ELEVATISSIMI. CIO’ CREA UNA CRISI DI LIQUIDITA’ SOPRATTUTTO PER LE BANCHE PIU’ “CHIACCHIERATE” MA COINVOLGE ANCHE I MUTUI DI TUTTE LE BANCHE MONDIALI. Prof. Monica Masoch Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009

11 Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009
GLI INTERVENTI DEL GOVERNO USA Dati tratti da Relazione Governatore Banca d’Italia maggio 2009 Per ripristinare la liquidità sui mercati monetari, negli Stati Uniti il 19 settembre 2008 la Riserva federale ha introdotto un meccanismo per il finanziamento di acquisti, da parte delle banche, di carta commerciale e certificati di deposito di qualità elevata detenuti dai fondi monetari (Money Market Investor Funding Facility), mentre la Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) ha istituito una garanzia temporanea sui capitali investiti dai fondi per 50 miliardi di dollari; il 7 ottobre la Riserva federale ha annunciato anche l’istituzione di una entità speciale per l’acquisto, direttamente dalle società emittenti, di carta commerciale anche non garantita (Commercial Paper Funding Facility). Tra la fine di settembre e la prima metà di ottobre le autorità di molti paesi hanno ampliato le garanzie in essere sui depositi bancari. Negli Stati Uniti, l’FDIC ha innalzato la copertura da a dollari e, dal 14 ottobre, ha esteso le proprie garanzie, senza limiti di importo, ad alcune tipologie di debito senior emesso dalle banche, tra cui i prestiti interbancari e la carta commerciale, e ai conti correnti non remunerati. Prof. Monica Masoch Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009

12 Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009
GLI INTERVENTI DEL GOVERNO USA Dati tratti da Relazione Governatore Banca d’Italia maggio 2009 Il 3 ottobre, il Congresso degli Stati Uniti ha approvato un piano di sostegno al sistema finanziario da 700 miliardi di dollari (Troubled Asset Relief Program, TARP), finanziato mediante l’emissione di titoli di debito pubblico. Le risorse del TARP, inizialmente destinate all’acquisto o alla garanzia da parte del Tesoro di attività in sofferenza detenute dagli intermediari e prive di un mercato liquido, sono state sinora utilizzate (per 385 miliardi di dollari) principalmente per operazioni di ricapitalizzazione di banche e altri intermediari finanziari nonché, attraverso iniezioni di capitale e prestiti obbligazionari, nell’ambito di programmi di sostegno all’industria automobilistica. Tra i principali beneficiari del TARP, l’AIG è stata ricapitalizzata complessivamente per 70 miliardi di dollari, Citigroup e Bank of America per 45 miliardi ciascuna. A queste ultime il Tesoro (assieme all’FDIC e alla Riserva federale) ha anche accordato garanzie parziali sulle eventuali perdite su portafogli di attività finanziarie per circa 300 e 120 miliardi di dollari, rispettivamente. Prof. Monica Masoch Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009

13 Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009
…GLI INTERVENTI DEL GOVERNO USA Dati tratti da Relazione Governatore Banca d’Italia maggio 2009 Dopo l’insediamento della nuova Amministrazione statunitense il Tesoro ha annunciato, il 10 febbraio dell’anno in corso, un nuovo piano (Financial Stability Plan, FSP) che mira, tra l’altro, a rilevare dai bilanci delle banche le attività Problematiche, principalmente portafogli di mutui ipotecari e prodotti cartolarizzati connessi con tali mutui; a tal fine il Public-Private Investment Program (PPIP) prevede la creazione di fondi misti (con partecipazione pubblica e privata), a cui il Tesoro parteciperà per il 50 per cento per un ammontare complessivo fino a miliardi di dollari (finanziati utilizzando il TARP). Tali fondi potranno acquistare attività per un controvalore fino a 500 miliardi di dollari finanziandole con l’emissione di strumenti di debito garantiti dall’FDIC o con prestiti della Riserva federale. Prof. Monica Masoch Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009

14 Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009
GLI INTERVENTI DEL GOVERNO INGLESE Dati tratti da Relazione Governatore Banca d’Italia maggio 2009 Anche nel Regno Unito è stato avviato un piano di ricapitalizzazione delle istituzioni finanziarie e il limite dell’assicurazione sui depositi bancari è statoaumentato da a sterline; agli istituti aderenti è stata, inoltre, offerta la possibilità di ottenere una garanzia temporanea su strumenti di debito senior, carta commerciale o certificati di deposito, una misura destinata a coprire attività per circa 250 miliardi di sterline (Credit Guarantee Scheme); tra novembre e dicembre il Tesoro ha sottoscritto aumenti di capitale della Royal Bank of Scotland e del gruppo Lloyds, scaturito dalla fusione tra Lloyds e HBOS, complessivamente per 37 miliardi di sterline. Il 19 gennaio dell’anno in corso è stato istituito uno schema di garanzia (Asset Protection Scheme) attraverso il quale il Tesoro ha offerto alle principali banche del paese una copertura parziale delle eventuali perdite su portafogli di attività finanziarie, che includono mutui residenziali o commerciali, prodotti strutturati, prestiti commerciali e industriali e leveraged loans; a fine maggio avevano aderito la Royal Bank of Scotland e il gruppo Lloyds, che hanno concordato una protezione su portafogli per un valore, rispettivamente, di 325 e di 260 miliardi di sterline, impegnandosi al contempo a erogare credito nel 2009 complessivamente per circa 40 miliardi. Prof. Monica Masoch Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009

15 Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009
GLI INTERVENTI DEL GOVERNO ITALIANO Dati tratti da Relazione Governatore Banca d’Italia maggio 2009 Anche in Italia e in altri paesi europei sono state disposte, in ottobre, procedure speciali per intervenire con fondi pubblici nel capitale delle banche e per assicurare la continuità dei flussi di finanziamento alle stesse, anche attraverso garanzie governative sulle emissioni di passività. In Giappone, nonostante la minore esposizione del sistema finanziario, le autorità hanno adottato misure volte a tutelare la stabilità delle banche. Lo scorso febbraio la Banca del Giappone ha annunciato un piano di acquisti di azioni detenute dalle banche, per un ammontare massimo sino a 250 miliardi di yen per ciascuna istituzione; gli acquisti effettuati sino alla fine di aprile ammontavano a 1,6 miliardi di yen. In marzo è stato istituito un nuovo programma per fornire alle banche prestiti subordinati per un ammontare complessivo fino a miliardi di yen. Prof. Monica Masoch Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009

16 Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009
GLI INTERVENTI DEL GOVERNO ITALIANO Dati tratti da Relazione Governatore Banca d’Italia maggio 2009 Una proposta del Governo italiano è la “Tremonti Bond” un decreto promulgato nel mese di febbraio che ha dato via libera alla sottoscrizione da parte del Tesoro, di obbligazioni emesse da banche italiane. Lo scopo di tale intervento è accrescere le opportunità di finanziamento all'economia grazie alla maggiore patrimonializzazione delle banche. CEDOLA A CRESCERE - Le banche pagheranno una cedola annuale compresa tra il 7,5 e l'8,5 per cento per i primi anni. Cedola che poi andrà a crescere gradualmente. Nella nota al decreto è stato stabilito anche che le banche che aderiranno alla possibilità di vendere obbligazioni al Tesoro «si impegneranno a favorire il credito alle imprese, soprattutto piccole e medie, e alle famiglie». IMPEGNI - Gli impegni che il Tesoro richiede agli istituti per sottoscrivere le obbligazioni sono: il contributo finanziario per rafforzare la dotazione del fondo di garanzia per le pmi; l'aumento delle risorse da mettere a disposizione per il credito alle piccole e medie imprese; per i lavoratori in cassa integrazione o percettori di sussidio di disoccupazione, la sospensione del pagamento della rata di mutuo per almeno 12 mesi; la promozione di accordi per anticipare le risorse necessarie alle imprese per il pagamento della cassa integrazione. Impegni che saranno oggetto di attento monitoraggio operato sul modello applicato in Francia con successo». Prof. Monica Masoch Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009

17 Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009
LA CARTOLARIZZAZIONE 3 SPV (Special Purpose Vehicle): Also referred to as a "bankruptcy-remote entity" whose operations are limited to the acquisition and financing of specific assets. The SPV is usually a subsidiary company with an asset/liability structure and legal status that makes its obligations secure even if the parent company goes bankrupt. 2 Cedono i crediti garantiti da ipoteca a società specializzate nella cartolarizzazione allo scopo di ottenere liquidità Acquistano i crediti delle banche (MUTUI ATTIVI) ottenendone in cambio interessi “interessanti” Si impegnano a restituire entro un termine convenuto il capitale ottenuto + gli interessi “Spezzettano”, “Impacchettano” e rivendono tali crediti sotto forma di OBBLIGAZIONI a investitori di tutto il mondo ottenendone in cambio liquidità e corrispondendo interessi Prestano capitali garantiti da ipoteca sull’immobile anche a debitori ad alto rischio (MUTUI SUBPRIME) 4 SUBPRIME = clientela non primaria (ad alto rischio di insolvenza). Negli USA circa il 20% del totale dei debitori 1 DEBITORI INVESTITORI Prof. Monica Masoch Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009

18 COME SI E’ PROPAGATA LA CRISI ALL’INTERO SISTEMA FINANZIARIO?
Prof. Monica Masoch Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009 Fonte:

19 COSA SONO I TITOLI SPAZZATURA (o JUNK BONDS)?
I titoli spazzatura sono delle obbligazioni che hanno buone probabilità di non essere rimborsati dall'emittente. Per questa caratteristica offrono interessi maggiori e attraggono gli investitori. Le banche che detengono questi titoli, quando le cose precipitano, cercano di affibbiarli alla clientela. I titoli spazzatura sono quindi dei titoli obbligazionari “invitanti” perché con un alto rendimento, che però oltre ad avere un potenziale rendimento elevato presentano anche un altissimo rischio, al punto che l’investitore può anche perdere tutto il capitale investito. Questi tipi di obbligazioni hanno trovato diffusione nei primi anni ottanta negli USA, sono state emesse da società che pur di ottenere finanziamenti, erano disposte a pagare interessi elevatissimi. L’inventore dei “titoli spazzatura” fu l’americano Mike Milken. Prof. Monica Masoch Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009

20 Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009
…I titoli spazzatura Ma perché vengono piazzati questi prodotti spazzatura? E, soprattutto, perché nonostante la tanto invocata trasparenza tra banche e consumatori, alla fine i risparmiatori non sanno in realtà che i loro soldi sono a rischio? Il segreto sta in una clausola, scritta in caratteri minuscoli quasi illeggibili, che c'è in tutti i contratti e che recita: "L'emittente non garantisce l'emissione in caso d'insolvenza" I promotori finanziari, su indicazioni delle loro società finanziarie, devono collocare i titoli indicati. Il loro motto è “l’obiettivo non è vendere il prodotto migliore, ma ottenere il risultato”. Vendere il “prodotto” al fine di ottenere provvigioni, ad ogni costo senza pensare al futuro di chi siede di fronte a loro. Che si tratti di un pensionato che vive della liquidazione appena ricevuta o di una giovane coppia che vuole garantirsi un futuro sereno. I guadagni dei promotori derivano infatti dalle vendite che riescono ad effettuare, in sostanza più “titoli” vende un promotore, maggiore è per lui il guadagno! Tratto da un articolo della “Repubblica” del 14 ottobre 2008 Prof. Monica Masoch Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009

21 CHE COSA SI INTENDE PER “BOLLA FINANZIARIA”?
La bolla finanziaria in parole povere, non è altro che una evidente sopravalutazione in termini finanziari di un determinato settore o di un determinato bene oggetto di scambio. I casi di bolle finanziarie sono stati molteplici e hanno riguardato elementi e settori economici molto diversi. Nel 2000 abbiamo avuto ad esempio la famosa bolla finanziaria che sopravvalutava fortemente il settore tecnologico, internet compreso. Le neonate imprese della cosiddetta New economy (E-commerce) hanno avuto un momento d’oro che ha visto l’esagerata sovra valutazione delle loro azioni. Quando poi la realtà ha preso il sopravvento, le quotazioni azionarie sono crollate con pesanti perdite per coloro che in questa realtà avevano creduto e tutti hanno detto che la bolla era scoppiata! Prof. Monica Masoch Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009

22 …CHE COSA SI INTENDE PER “BOLLA FINANZIARIA”?
Oggi abbiamo un'altra bolla finanziaria che è già “scoppiata” negli USA e che con grande probabilità scoppierà presto anche in Italia: è quella degli immobili, ossia case, appartamenti, negozi e affitti che hanno raggiunto prezzi esorbitanti. Tutti comprano case ed azioni del settore immobiliare, convinti di fare un ottimo investimento! Il “mattone” viene da sempre visto come un ottimo investimento ma con grande probabilità nell’immediato futuro i valori, ormai gonfiati, del mattone prossimamente vedranno un veloce ridimensionamento. Prof. Monica Masoch Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009

23 …LA PRIMA “BOLLA FINANZIARIA”
La Bolla dei tulipani (in inglese anche tulipomania) è stata probabilmente la prima bolla speculativa documentata nella storia del capitalismo. Nella prima metà' dell' XVII secolo, nei Paesi Bassi, la domanda di bulbi di tulipano raggiunse un picco così alto che ogni singolo bulbo di tulipano raggiunse prezzi enormi. . La coltivazione del tulipano fu presumibilmente iniziata nei Paesi Bassi nel Questo fiore divenne rapidamente una merce di lusso e uno status symbol. Alle varietà di tulipano erano assegnati nomi esotici, a volte venivano chiamate con nomi di ammiragli olandesi. Nel 1623, un singolo bulbo di un famosa razza di tulipano poteva costare anche un migliaio di fiorini olandesi (il reddito medio annuo dell'epoca era di 150 fiorini!). I tulipani erano scambiati anche con terreni, animali vivi e case. Presumibilmente, un buon speculatore poteva anche guadagnare seimila fiorini al giorno. Nel 1635, fu registrata una vendita per 100,000 fiorini. Per comparazione, una tonnellata di burro costava circa 100 fiorini e "otto maiali grassi" costavano 240 fiorini. Un prezzo record fu pagato per il bulbo più famoso, il Semper Augustus, venduto ad Haarlem per fiorini. Acquerello del XVII secolo raffigurante il Semper Augustus, il bulbo più famoso, venduto ad un prezzo record: Pamphlet sulla Bolla dei tulipani, stampato nel 1637 Prof. Monica Masoch Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009

24 COSA SI INTENDE PER “PIRAMIDE FINANZIARIA” o “PONZI SCHEME”?
Prof. Monica Masoch Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009

25 COSA SI INTENDE PER “PIRAMIDE FINANZIARIA” o “PONZI SCHEME”?
Lo schema di Ponzi è un modello economico di vendita truffaldino che promette forti guadagni alle vittime a patto che queste reclutino nuovi "investitori", a loro volta vittime della truffa. Lo schema di Ponzi permette a chi comincia la catena e ai primi coinvolti di ottenere alti ritorni economici a breve termine, ma richiede continuamente nuove vittime disposte a pagare le quote. I guadagni derivano infatti esclusivamente dalle quote pagate dai nuovi investitori e non da attività produttive o finanziarie Prof. Monica Masoch Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009

26 COSA SI INTENDE PER “PIRAMIDE FINANZIARIA” o “PONZI SCHEME”?
Il sistema è naturalmente destinato a terminare con perdite per la maggior parte dei partecipanti, perché i soldi "investiti" non danno alcuna vera rendita né interesse, essendo semplicemente incamerati dai primi coinvolti nello schema che li useranno inizialmente per rispettare le promesse. La diffusione della truffa spesso diventa di tale portata da renderla palese, portando alla sua interruzione da parte delle autorità. Le caratteristiche tipiche sono: Promessa di alti guadagni a breve termine Ottenimento dei guadagni da escamotage finanziari o da investimenti di "alta finanza" documentati in modo poco chiaro Offerta rivolta, all'epoca in cui fu architettata la truffa, ad un pubblico non competente in materia finanziaria Investimento legato ad un solo promotore o azienda Risulta evidente che il rischio di investimento in operazioni che sfruttano questa pratica è molto elevato. Il rischio è crescente al crescere del numero degli iscritti, essendo sempre più difficile trovare nuovi adepti. In Italia, Stati Uniti e in molti altri Paesi, questa pratica è un reato, essendo a tutti gli effetti una truffa. Prof. Monica Masoch Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009

27 COSA SI INTENDE PER “PIRAMIDE FINANZIARIA” o “PONZI SCHEME”?
La tecnica prende il nome da Charles Ponzi, un immigrato italiano in USA che divenne noto per avere applicato una simile truffa su larga scala nei confronti della comunità di immigrati prima e poi in tutta la nazione. Ponzi non fu il primo ad usare questa tecnica, ma ebbe tanto successo da legarvi il suo nome coinvolgendo persone e raccogliendo oltre 15 milioni di dollari. Lo schema di Ponzi si è sviluppato nel tempo in varianti più complesse, pur mantenendo la stessa base teorica e continuando a sfruttare l'avidità delle persone. Oggi esistono normative serie a riguardo per cui strutture con questi schemi risultano illegali in ogni parte del mondo tutelando sia l'incolumità delle persone sia quelle aziende che scelgano di avvalersi del marketing multilivello. Lo schema di Ponzi è tornato alla ribalta internazionale il 12 dicembre 2008, a causa dell'arresto di Bernard Madoff, ex presidente del NASDAQ e uomo molto famoso nell'ambiente di Wall Street. L'accusa nei sui confronti è di aver creato una truffa da 50 miliardi di dollari (una delle maggiori della storia degli Stati Uniti) proprio sul modello dello schema di Ponzi, attirando nella sua rete molti fra i maggiori istituti finanziari mondiali. Il 12 Marzo 2009 Bernard Madoff si è dichiarato colpevole di tutti gli 11 capi d'accusa a lui ascritti rischiando una condanna ad oltre 150 anni di carcere… Prof. Monica Masoch Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009

28 COSA SI INTENDE PER “PIRAMIDE FINANZIARIA” o “PONZI SCHEME”?
Prof. Monica Masoch Area di Progetto classe 5B ERICA a.s. 2008/2009


Scaricare ppt "La crisi finanziaria mondiale Lezioni di Economia Prof. Monica Masoch"

Presentazioni simili


Annunci Google