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Caritas diocesana Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari Caritas “Gesù e i volti della povertà”
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Il Signore lo sosterrà sul letto del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti Relatore: don Carmine De Angelis Cappellano Ospedale di Sorrento Castellammare, 13 gennaio 2015 Ore 18,30
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«Gesù passava tra la gente facendo del bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38) Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti degli Apostoli, osserviamo: Gesù: In cammino, in movimento, accanto a… sempre attento alle richieste di: aiuto – guarigione da malattie – perdono dei peccati
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Gesù e i malati Gesù: quali malati ha incontrato e risanato? Infermi
Paralitici atrofizzati Idropici Febbricitanti Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
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L’eloquenza dei gesti compiuti da Gesù verso i malati
La parola: Ragazzo alzati; Distendi la tua mano; Cammina; Vedi! Odi! <<Lo voglio, sii risanato>> (Luca 5,13); prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano! «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per guarire. <<Va’, tuo figlio vive>> (Gv 4,50).
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Gesti compiuti da Gesù verso i malati:
<<Presolo per mano, lo sollevò>> (Mc. 9, 14-29) <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6) <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30). <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13): <<Presa la mano della bambina… dico a te, alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,30-35)…<<Gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino>>(v. 34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
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La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1 (il mosaico terapeutico)
Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal prossimo. Quattro persone munite di buona volontà e disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione. Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e solidarietà. L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione. Marco: i collaboratori del progetto: <<vista la loro fede>>.
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La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
Guarigione fisica e spirituale (<<Ti sono rimessi i tuoi peccati>> v. 5). L ‘imperativo <<alzati>> = rimettersi in piedi, porsi in cammino, diventare una persona nuova. Questo brano evangelico suggerisce diverse riflessioni: L’esperienza umana di sentirsi <<paralizzati> e riscoperta interiore del dono della resilienza. La Chiesa chiamata alla solidarietà. L’impegno a vivere la missione di portare le persone a Gesù.
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La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
Prendere coscienza di ciò che paralizza la crescita: LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di malattie degenerative con danni alle funzioni motorie, ai centri del linguaggio, alla mente; assopimento dello spirito ed appiattimento della vita.
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La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
LE PAURE = I tanti volti della paralisi. PAURA del buio, di entrare in ascensore, di ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere ferito, di amare e di essere amato… LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
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La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
<<Scoperchiare il tetto>> = lasciare entrare la luce, rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità, aprirsi alla speranza, sviluppare la <<RELISIENZA>> <<Alzarsi e riprendere il lettuccio>> = NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del peccato; MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il dolore. Essere GUARITORE FERITO.
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La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle <<periferie esistenziali>> (Papa Francesco). LE PERIFERIE ESISTENZIALI: Domicilio (infermi a letto, bambini autistici, ammalati di Halzheimer) Ospedali Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –famiglia, strade e luoghi particolari per devianze, ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle ludopatie.
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La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù L’invito di Gesù per tutti è: <<Alzati e cammina >> = reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare avanti! Robert Frost scriveva: <<In due parole posso riassumere tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>., La missione di ogni credente è di portare le persone a Gesù <<fonte di acqua viva>>, <<via, verità e vita>>, trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino, possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua parola e dal suo amore.
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Don Luigi di Liegro (Fondatore della Caritas di Roma)
Non si può amare a distanza restando fuori dalla mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto non si può amare senza condividere. __________________ Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono: anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o l’infermità del corpo, della mente e dello spirito; quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di cure, nelle case del nostro quartiere.
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Fragilità. Come definirla?
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Come percepirla?
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Frangere: spezzare, ridurre in frammenti
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Fragile è ciò che può spezzarsi
Fragile è ciò che può spezzarsi. Uno stato o un limite della materia e degli organismi viventi
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… della lacerazione, della vulnerabilità e precarietà della vita
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In ogni stagione della vita l’uomo è umano, e perciò anche fragile
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La nostra risposta forse sarà solo un frammento…
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…ma è il nostro contributo di speranza per il mondo
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Perché l’immagine di Dio, scolpita in ogni uomo,
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è assolutamente più forte di ogni male che l’uomo può compiere e di ogni sofferenza che ci raggiunge
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Saper presentare e anticipare, nella vita personale e sociale, che cosa significa essere uomini e donne di speranza.
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l’inizio e il termine dell’esistenza,
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la cura delle relazioni quotidiane,
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la sollecitudine verso i bisognosi,
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il rispetto della dignità di ogni uomo, in qualunque situazione esistenziale.
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Non ci tiriamo indietro davanti alle grandi sfide dell’uomo di oggi:
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la promozione della vita e della dignità di ogni persona
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il sostegno promuovente a chi fa esperienza di fragilità
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Caratteristiche del Volontario:
Chi sono i volontari? Gli angeli del bene che confortano chi sta male, nella totale GRATUITA’. Caratteristiche del Volontario: PASSIONE FORMAZIONE ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE Fondamento antropologico: solidarietà Fondamento cristologico: imitare ed attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
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IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
CHE COSA POSSO: FARE per il malato COMUNICARE al malato ESSERE per il malato IMPARARE dal malato
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L’eloquenza dei gesti:
Gesù libera dal male facendosi prossimo: Liberazione dal male e gesto della prossimità Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza Dalla fede che tocca alla fede che incontra
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L’eloquenza della croce:
Gesù redime il male portandone il mistero Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del dolore La sofferenza: una sfida per la libertà e lo spirito La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore pro-esistente
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L’eloquenza della cura:
La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti come «appello». Li avete sempre. La dedizione interminabile o i sofferenti come <<compito>>. Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come <<vocazione comune>>.
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XXIII Giornata mondiale del Malato 11 febbraio 2015
<<Io ero gli occhi per il cieco, ero i piedi per lo zoppo>>(Gb 29,15)
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Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
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Sapientia Cordis «Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15) PREGHIERA
Donaci, o Signore, la sapienza del cuore! Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi. Ti preghiamo: benedici i tuoi figli che fiduciosi ricorrono a Te, unica fonte di vita e di salvezza. Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo, sei venuto in mezzo a noi per portare a tutti la gioia del Vangelo, sostieni il cammino di quanti sono nella prova. Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore di stare accanto ai malati, occhi nuovi: sappiano scorgere il Tuo volto, e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità. E tu, o Madre, sede della sapienza, intercedi per noi tuoi figli perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
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Grazie per l’attenzione
e… buon cammino don Carmine De Angelis
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Carmine De Angelis Recapiti telefonici: Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/ (Cappella H. Sorrento) Cell.: 360/269655
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