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Il tema del “tempo” in fotografia

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Presentazione sul tema: "Il tema del “tempo” in fotografia"— Transcript della presentazione:

1 Il tema del “tempo” in fotografia
Il tempo

2 Chino Otsuka Chino Otsuka nata a Tokyo in Japan si è subito trasferita in inghilterra. Ha studiato fotografia “University of Westminster” e conseguito un master in “Fine Art Photography” al Royal College of Art. Le sue opere sono state esposte in Euoropa ed Asia She has exhibited widely in UK, Europe and Asia. Ha fatto mostre personali Helsinki Photography Festival, Tokyo Metropolitan Museum of Photography, Victoria & Albert Museum, UK, LACMA, US, Dong Gang Museum of Photography, South Korea and Jehangir Art Gallery, Mumbai, India Ha pubblicato 4 libri in Giappone, di cui il primo a soli 15 anni. Il suo lavoro “Imagine Finding Me” è diventato il suo lavoro più esibito ed è stato esposti in 14 paesi.

3 Chino Otsuka – Imagine Finding me

4 Luigi Ghirri Luigi Ghirri nato a Scandiano nel 1943 e morto prematuramente nel 1992. Inizia a fotografare nel 1970 confrontandosi con artisti concettuali e ricercando segni nei paesaggi naturali e segni artificiali nell'opera umana e nel paesaggio stesso (manifesti, insegne ma anche cartine geografiche). Dal 1980, sollecitato da Vittorio Savi, si confronta con la fotografia di architettura nel territorio. In particolare fotograferà per lo stesso Savi, per Aldo Rossi, Paolo Zermani. Negli stessi anni stringerà amicizia con lo scrittore Gianni Celati. I suoi paesaggi sono sospesi, non realistici per certi versi metafisici, spesso privi di figure umane ma mai privi dell'intervento dell'uomo sul paesaggio. Le sue foto sono generalmente a colori. L'uso di colori delicati e non saturi è fondamentale nella sua poetica e nasce dalla stretta collaborazione con il suo stampatore.

5 Luigi Ghirri – Senza tempo
Alma Aurora Baritoromo fotografa e giornalista, parlando di Ghirri scrive: “... è stato un fotografo. Di quelli di strada, quelli veri, quelli che il set è già insito nel paesaggio, basta saperlo vedere. Le sue foto sono senza pretese, rappresentano quello che c’è e, per chi ha l’occhio attento o l’anima sensibile, anche quello che non c’è. I paesaggi di Ghirri, prevalentemente italiani, assomigliano tanto alle nostre vecchie foto di vacanze al mare o fuori porta, ma allo stesso tempo c’è qualcosa di profondamente diverso.”

6 Luigi Ghirri – Senza tempo

7 FACEPHOTONEWS 2013 FacePhotoNews è un festival di fotografia organizzato a Sassoferrato ...i curatori dell’evento sono: Massimo Bardelli: "Per vivere e condividere la propria passione con amici." Silvano Bicocchi: "Un festival che, oltre a promuovere la visibilità, ha le capacità d’ascoltare ed elaborare." Roberto Cirilli: "Conoscere le altrui esperienze non puo' che accrescere anche la nostra cultura" Massimo Mazzoli: "Un occasione da non perdere per discutere insieme confrontandosi con serenità."

8 FACEPHOTONEWS – Il tempo
Ilenio Celoria – Ricordi ritrovati L'opera è costituita da dittici nei quali una fotografia è un "oggetto trovato" che simbolicamente rappresenta la ricerca delle origini e risponde alla domanda: " da dove vengo?". La seconda fotografia è la lettura dei segni che il tempo ha trasformato; è una rilettura in chiave ermeneutica del mio essere "qui e ora". L'idea nasce dal desiderio di ricostruire un percorso visivo tra presente e passato. Le mani anziane ricordano mentre le mani piccole scoprono. L'azione fisica della ricerca dei ricordi nel baule dimenticato diventa, in questo lavoro, un pretesto per misurare la distanza tra me (il presente) e mia nonna che con i suoi racconti mi ha guidato nella conoscenza delle mie origini. Il risultato è un album dei ricordi ritrovati dove passato e presente convivono.

9 FACEPHOTONEWS – Ilenio Celoria

10 FACEPHOTONEWS – Stefano Vigni
Stefano Vigni km Quando ho iniziato a scattare immagini della via Aurelia il mio sguardo ha incominciato ad indagare su quello che era successo al paesaggio di quella strada che una volta era la via verso la vacanza, la via del "Sorpasso" di Dino Risi, e che oggi è una strada devastata da nuove costruzioni in cemento, industrie e centri commerciali. Il paesaggio bucolico e il viale alberato di pini marittimi, simboli inconfondibili dell'antica strada romana, hanno ceduto il passo alla speculazione edilizia. La tecnica della doppia esposizione, che mi ha consentito di creare un'illusione di viaggio nel tempo, accostando all'interno della stessa immagine le tracce di un paesaggio che fu con quello di oggi.

11 FACEPHOTONEWS – Stefano Vigni

12 FACEPHOTONEWS – Silvia Tanpucci
Silvia Tanpucci – Frammenti di vita "Frammenti di vita" e' un piccolo scorcio autobiografico che si propone di descrivere ed identificare se stessi attaverso la semplicità e banalita' dei nostri gesti quotidiani, cercando di esprimerne il "peso" e l' importanza, identificando in qualche modo la nostra persona. Siamo come racchiusi nella quotidianità di azioni, che scandiscono il tempo a nostra disposizione e sono immortalate dando valore ad ognuna di esse tanto da imprimerle nella memoria. La scelta dello stile e del colore puo' comunicare un certo disagio della persona nell'affrontare la routine dell'inizio giornata ma e' semplicemente dettato dal voler evidenziare dinamicita' e meccanicita' della consuetudine dei gesti.

13 FACEPHOTONEWS – Silvia Tanpucci

14 FACEPHOTONEWS – Filippo Reviati
Filippo Reviati – I luoghi dell’oblio L'uomo è in grado di concepire e costruire bellissime ed importanti architetture, queste per anni fungono da centri di aggregazione. Con il passare inesorabile del tempo alcune di queste perdono la loro funzione rimanendo di colpo inutilizzate, cadendo così in una sorta di "purgatorio“. Queste chiese, teatri, ville, ospedali, alberghi che una volta ospitavano grandi quantità di persone ora ignorate attendono che il tempo agisca su di esse fino alla "morte".

15 FACEPHOTONEWS – Filippo Reviati

16 Il tempo - Pensieri Citazioni “Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta” di Robert M. Pirsig , 1974

17 Il tempo – Pensieri 1/3 La Qualità classica non si occupava mai soltanto del presente. Veniva sempre preso in considerazione il rapporto del presente con il passato e il futuro. Se pensi che tutto il passato e tutto il futuro siano contenuti nel presente, allora — fantastico! — vuoi dire che si vive solo per il presente. E se la motocicletta funziona, perché preoccuparsi? Se però ritieni il presente un semplice stacco tra passato e futuro, solo un momento transitorio, allora trascurare passato e futuro a favore del presente è davvero cattiva Qualità.

18 Il tempo – Pensieri 2/3 Il passato esiste solo nella nostra memoria, il futuro solo nei nostri progetti. Il presente è l'unica nostra realtà. L'albero di cui sei consapevole intellettualmente, a causa di quel piccolissimo intervallo di tempo è sempre nel passato, e pertanto è sempre irreale. Qualsiasi oggetto concepito intellettualmente è sempre nel passato e pertanto è irreale. La realtà è sempre il momento della visione che precede la concettualizzazione.

19 Il tempo – Pensieri 3/3 I greci vedevano il futuro come qualcosa che ci arriva alle spalle, mentre il passato si allontana davanti a noi. A pensarci bene, è una metafora più esatta della nostra: come si può guardare al futuro? Si possono solo fare proiezioni dal passato, anche quando il passato dimostra che queste proiezioni sono spesso errate. E come si può veramente dimenticare il passato? Che cos'altro conosciamo?

20 Il tempo – Passato,Presente o Futuro?
8 min 20 sec

21 Il tempo – Lavoriamo insieme
La Qualità classica non si occupava mai soltanto del presente. Veniva sempre preso in considerazione il rapporto del presente con il passato e il futuro. Se pensi che tutto il passato e tutto il futuro siano contenuti nel presente, allora — fantastico! — vuoi dire che si vive solo per il presente. E se la motocicletta funziona, perché preoccuparsi? Se però ritieni il presente un semplice stacco tra passato e futuro, solo un momento transitorio, allora trascurare passato e futuro a favore del presente è davvero cattiva Qualità. Il passato esiste solo nella nostra memoria, il futuro solo nei nostri progetti. Il presente è l'unica nostra realtà. L'albero di cui sei consapevole intellettualmente, a causa di quel piccolissimo intervallo di tempo è sempre nel passato, e pertanto è sempre irreale. Qualsiasi oggetto concepito intellettualmente è sempre nel passato e pertanto è irreale. La realtà è sempre il momento della visione che precede la concettualizzazione. I greci vedevano il futuro come qualcosa che ci arriva alle spalle, mentre il passato si allontana davanti a noi. A pensarci bene, è una metafora più esatta della nostra: come si può guardare al futuro? Si possono solo fare proiezioni dal passato, anche quando il passato dimostra che queste proiezioni sono spesso errate. E come si può veramente dimenticare il passato? Che cos'altro conosciamo? I greci vedevano il futuro come qualcosa che ci arriva alle spalle, mentre il passato si allontana davanti a noi. A pensarci bene, è una metafora più esatta della nostra: come si può guardare al futuro? Si possono solo fare proiezioni dal passato, anche quando il passato dimostra che queste proiezioni sono spesso errate. E come si può veramente dimenticare il passato? Che cos'altro conosciamo?


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