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DIO È FORTE COME IL MIO PAPÀ

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Presentazione sul tema: "DIO È FORTE COME IL MIO PAPÀ"— Transcript della presentazione:

1 DIO È FORTE COME IL MIO PAPÀ
DALLA «FIDUCIA DI BASE» ALLA FEDE: nascita e sviluppo del sentimento religioso S. Agata, Imola, 14 febbraio 2015 Pianeta donna.it Marilena Spadoni

2 DI CHE COSA PARLIAMO OGGI?
UNA SCIENZA NUOVA: LA PSICOLOGIA DELLA RELIGIONE LE STRUTTURE DI BASE DELL’ESPERIENZA RELIGIOSA (psicologiche e cognitive) COME I BAMBINI PENSANO DIO I CARATTERI TIPICI DELLA RELIGIOSITÀ INFANTILE LO SVILUPPO DELLA FEDE NEI BAMBINI EDUCARE ALLA FEDE Matteo, 4 anni (dal sito La Stampa.it) Marilena Spadoni

3 Parole su Dio: chi l’ha detto?
Ma il Figlio di Dio poteva essere una donna? O mio Gesù, aiutami a parlare, a leggere e a scrivere. Ma Gesù sapeva da piccolo di essere il Figlio di Dio? Caro Dio, mi fai diventare Peter Pan? Ma noi veniamo dalle scimmie o ci ha fatti Dio? Se uno non crede in Dio ma è buono, non va in Paradiso lo stesso?  Se Dio è buono perché ha lasciato che uccidessero suo Figlio? Caro Dio, vorrei un gioco, un regalo, un leone per difenderci, tre bottoni perché se li perdo dalla maglietta ce li ho di ricambio. Dio ha creato tutto, ma chi ha creato Dio? Anna, 7 anni (dal sito La Stampa.it) Marilena Spadoni

4 «”Ma io non credo affatto in Dio
«”Ma io non credo affatto in Dio. Come posso parlare di Dio alla mia bambina?”, fu l’obiezione di una donna. “Io non credo”, con ciò intendeva che già da tempo le era diventato estraneo e non le diceva più niente quello che la Chiesa insegnava di Dio. Ma poi si mise a raccontare che la sera accompagna la bambina dentro la notte. La piccola non deve avere paura, e così la donna si siede sul letto accanto a lei e le legge una fiaba, le accarezza la fronte, le dà un bacio e le sussurra all’orecchio: “Sono qui con te!”. Con queste parole vuole rassicurare la bambina che non sarà mai sola, che è accompagnata e custodita, in breve, che non deve avere paura e che quindi può dormire tranquilla. E tuttavia, con queste parole la donna promette una cosa che, pur con tutta la sua migliore buona volontà, non può garantire alla sua creatura: stanotte può accaderle qualcosa che le toglie, forse per sempre, la possibilità di stare a fianco della piccola. E pur tuttavia ha anche ragione di farle una promessa come quella che le sta facendo: veramente ogni creatura che viene al mondo possiede il diritto a una simile sicura protezione, solo che, fra ciò che dovrebbe essere e ciò che potrebbe essere si spalanca uno iato senza fine. A portare questa donna oltre tale iato non c’è che una fiducia che lei stessa non può giustificare, anzi, per la quale non esiste affatto un fondamento razionale; e tuttavia ella presuppone un simile fondamento irrazionale. Promette alla sua bambina qualcosa di assoluto che lei non può mantenere personalmente e sul quale però richiama l’attenzione col suo amore e col suo desiderio di protezione per la piccola e, non da ultimo, per se stessa. Questa donna, che aveva appena detto di non credere affatto in Dio e di non sapere neppure parlare di lui, tuttavia lo comunica e lo annuncia, col suo amore» (Eugen Drewermann) Marilena Spadoni

5 La PSICOLOGIA DELLA RELIGIONE: una risorsa
Studia COME la religione si intreccia al vissuto psichico dell’individuo, si occupa del SOGGETTO, studia il versante soggettivo dell’ESPERIENZA RELIGIOSA: come si forma, cosa la favorisce o cosa l’ostacola. C’è un soggetto che cresce secondo delle tappe; c’è pure una relazione di amore con un Assoluto (fede) che cresce e si sviluppa secondo delle tappe; c’è pure una religiosità (insieme delle modalità con cui si esprime una fede) che cresce e si sviluppa secondo delle tappe. PSICOLOGIA EMPIRICA PSICOLOGIA DINAMICA Marilena Spadoni

6 La dimensione religiosa della persona
Che cos’è la Religione? È un’esperienza… sfera emotivo-relazionale dell’individuo La psicologia dinamica può dire che: la dimensione religiosa di un individuo affonda le sue radici nelle esperienze primarie del soggetto, nella relazione, all’inizio tutta emotiva, corporea, istintiva, del bambino con i propri genitori, con chi si è preso cura di lui. BISOGNO DI RICONOSCIMENTO FIDUCIA DI BASE necessaria per crescere FEDE AUTENTICA Marilena Spadoni

7 Un modello FEDE AUTENTICA…
Entrato in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò». Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa». Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, mentre i figli del regno saranno cacciati fuori, nelle tenebre, dove sarà pianto e stridore di denti». E Gesù disse al centurione: «Va’, avvenga per te come hai creduto». In quell’istante il suo servo fu guarito Matteo 8 Ce lo indica Gesù… La fede mette in movimento, «non è un incremento di senso ma un incremento di azione» (P. Ricoeur) Marilena Spadoni

8 il cassetto della memoria
Ricordi, esperienze, persone, fatti… legate alla religiosità della nostra INFANZIA leartitessili.it Marilena Spadoni

9 1 Le BASI PSICOLOGICHE DELLA FEDE ovvero: Che cosa rende possibile la nascita e lo sviluppo della fede autentica? Donald Winnicott: la «madre sufficientemente buona» Dio buono, accogliente, sostiene, accompagna, perdona,… CREDERE-IN È solo in continuità con l’esperienza preverbale della “attendibilità umana”, colta nel sentirsi abbracciato, che il bambino sarà in grado di accostarsi al concetto di “braccia eterne” di Dio. Il volto della mamma = il primo Assoluto! Marilena Spadoni

10 Un’esperienza (da un racconto di un monaco benedettino) “Quando ero bambino e dovevo andare da solo a scuola provavo una grande angoscia. Mia madre, che non poteva accompagnarmi perché aveva altri figli a cui badare, tuttavia sapeva rassicurarmi: ‘Vai pure tranquillo! La tua mamma ti guarderà finché non sarai arrivato a scuola!’ Allora mi incamminavo sicuro, senza neppure il bisogno di voltarmi per assicurarmi che la mamma mi stesse davvero guardando. Protetto dallo ‘sguardo’ della madre alle spalle, potevo avventurarmi sicuro verso il mondo che mi attendeva…” Marilena Spadoni

11 Signore, non si inorgoglisce il mio cuore e non si leva con superbia il mio sguardo; non vado in cerca di cose grandi, superiori alle mie forze. lo sono tranquillo e sereno come bimbo svezzato in braccio a sua madre, come un bimbo svezzato è l'anima mia. Speri Israele nel Signore, ora e sempre. Salmo 131 newsdonna.it Marilena Spadoni

12 Essere-in-relazione-con= la prima esperienza religiosa
2 Le BASI PSICOLOGICHE DELLA FEDE ovvero: Che cosa rende possibile la nascita e lo sviluppo della fede autentica? Ana Maria Rizzuto: il vissuto religioso, una risorsa per lo strutturarsi della personalità la relazione-con = costruisce l’identità personale «Le rappresentazioni dei genitori e le rappresentazioni del Sé sono così profondamente intrecciate con lo sviluppo progressivo delle convinzioni personali e religiose e la formazione di una rappresentazione di Dio che è impossibile separarle pienamente…. Esse appartengono tutte allo stesso tessuto, che però è intrecciato con fili diversi» (Diana, 2007). Essere-in-relazione-con= la prima esperienza religiosa Marilena Spadoni

13 Winnicott e Rizzuto, ma anche Bowlby e Erikson…:
Winnicott e Rizzuto, ma anche Bowlby e Erikson…: primo e fondamentale LINGUAGGIO DELLA FEDE è la capacità di instaurare una relazione significativa, incentrata sul riconoscimento e sul rispetto dell’altro, sull’accoglienza e accettazione incondizionata, in una parola, sull’AMORE. quimamme.it prodaurora.it Marilena Spadoni

14 Le BASI COGNITIVE DELLA FEDE ovvero: Che cosa rende possibile la nascita e lo sviluppo della fede autentica? J. Piaget: la conoscenza è un processo che si svolge tra adattamento, assimilazione e accomodamento all’ambiente… Il bambino costruisce la sua conoscenza attraverso delle azioni Un bambino di due anni non conosce meno rispetto ad un bambino di sei anni, o addirittura ad un adulto, ma conosce in modo diverso!!! «Come il mondo, anche la figura di Dio o di Gesù è compresa in modo conforme ai caratteri dello stadio di sviluppo in cui si trova in quel momento il bambino…». COMPITI DEL CATECHISTA, DEI GENITORI,.. Il bambino pensa Dio in modo diverso rispetto all’adulto Marilena Spadoni

15 Religiosità dei genitori =
Le BASI COGNITIVE DELLA FEDE ovvero: Che cosa rende possibile la nascita e lo sviluppo della fede autentica? L.S. Vygotskij: lo sviluppo cognitivo ha bisogno dell’interazione con l’adulto. Il bambino è attivo ma senza stimoli esterni adeguati il processo di sviluppo non può procedere L’adulto deve stare non troppo vicino, non troppo lontano, ma alla giusta distanza CONCLUSIONE: il bambino fino agli 11 anni non riesce a pensare Dio come TRASCENDENTE (perché va oltre i legami con i suoi genitori, perché è oltre la realtà, i fatti…). Religiosità dei genitori = modello per il bambino COERENZA DEI GENITORI E DELLA ALTRE FIGURE ADULTE Marilena Spadoni

16 RICERCHE RECENTI DICONO CHE: (studi di area anglosassone)
Continuità tra la religiosità del bambino (e poi dell’adolescente) con la religione di famiglia L’influsso del gruppo dei pari e della comunità ecclesiale sembra essere poco rilevante: «La modalità religiosa di affrontare i problemi della vita è perlopiù qualcosa di acquisito tramite l’educazione e non qualcosa di innato» Il ruolo della comunità ecclesiale è quello di RINFORZARE la prospettiva religiosa della famiglia Nella seconda metà della vita, il problema di Dio diventa fondamentale: il senso di quello che si sta facendo, eventi dolorosi, delusioni, … Le esperienze della fanciullezza possono riemergere dal cassetto della memoria e suggerire una relazione nuova con Dio. Insomma ciò che si è seminato non va mai perduto… pacebenemondo.it Marilena Spadoni

17 I CARATTERI DELLA RELIGIOSITÀ INFANTILE COME I BAMBINI PENSANO DIO
Ogni persona rielabora la religione che riceve dall’ambiente Artificialismo: tendenza a immaginare ogni realtà come fabbricata da qualcuno in senso immediato e materiale. Antropomorfismo: tendenza a percepire Dio secondo schemi dedotti da esperienze umane, legati alle esperienze primarie del soggetto. Dio creatore Dio è un uomo … anziano Carolina, 9 anni (dal sito La Stampa.it) Marilena Spadoni

18 Le cose «sentono» Dio giudice
Animismo: tendenza ad attribuire intenzioni, una coscienza o anima vivente, anche alle cose inanimate Finalismo: tendenza a vedere in ogni cosa uno scopo, letto in termini morali… ad attribuire agli eventi del mondo esterno una intenzione benefica o malefica in relazione al proprio comportamento Le cose «sentono» Dio giudice Matteo, 10 anni (dal sito La Stampa.it) Marilena Spadoni

19 COMPITI DELL’EDUCAZIONE RELIGIOSA Favorire il passaggio a:
Magismo: tendenza a considerare manipolabili a proprio vantaggio, in senso utilitaristico ed egocentrico le cose che ci circondano. Dio onnipotente …. manipolabile che esaudisce le richieste. Favorire il passaggio a: UNA COMPRENSIONE DI DIO COME ESSERE SPIRITUALE Dio, grande mago UNA COMPRENSIONE DI DIO CHE È PRESENTE MA NON INTERVIENE CONTINUAMENTE E DIRETTAMENTE, CHE RISPETTA LA LIBERTÀ DELL’UOMO E LE LEGGI FISICHE DELLA NATURA Pi UNA COMPRENSIONE DI DIO COME MISTERO E AD ACCOGLIERE I SUOI PIANI COME IRRIDUCIBILI AI NOSTRI pianetadonna.it Filippo, 5 anni (dal sito La Stampa.it) Marilena Spadoni

20 Gli stadi evolutivi della FEDE e della RELIGIOSITÀ (J. Fowler)
primo stadio: LA FEDE PRIMORDIALE o indifferenziata (0-2 anni) «La fede, intesa come modo di essere e di guardare la vita, nasce e si struttura secondo una modalità essenzialmente relazionale, affettivo- emotiva legata al corpo e alle sensazioni; e tale esperienza precede e fonda ogni successiva acquisizione a livello cognitivo, di pensiero e comportamento… il neonato forma, inconsciamente, una sorta di disposizione originaria verso il mondo. La fiducia, il coraggio, la speranza e l’amore… hanno in questo stadio le loro radici…» (Diana, 2007) AMORE FIDUCIA GENUINO APPRENDIMENTO DELLE VERITÀ DI UNA RELIGIONE SVILUPPO PSICOLOGICO ED UMANO EQUILIBRATO! Marilena Spadoni

21 secondo stadio: LA FEDE INTUITIVO – PROIETTIVA (3-6 anni) «Dio è inteso in senso antropomorfico; è fase imitativa, piena di fantasia, in cui il bambino è fortemente influenzato dagli esempi, azioni, linguaggi della fede così come è in grado di vederli negli adulti di riferimento; i processi che soggiacciono alla fantasia sono liberi… l’immaginazione è estremamente produttiva e dà vita ad immagini e sentimenti duraturi che in seguito dovranno poi essere ordinati…» (Diana, 2007) DIO HA FORMA UMANA PRIMA FORMA DI AUTOCOSCIENZA (divieti e proibizioni) IMITAZIONE DELLA FEDE DEGLI ADULTI Marilena Spadoni

22 terzo stadio: LA FEDE MITICO-LETTERALE (7-10 anni)
«Dio interviene nelle vicende umane; si tratta però di un Dio ancora esterno e onnipotente che punisce e ricompensa gli uomini a seconda delle loro cattive o buone azioni… il racconto diviene, a questa età, il mondo principale per dare unità e valore all’esperienza. Più che per concetti, il bambino si avvicina alla religione attraverso racconti semplici e coerenti… i simboli, come le regole e gli atteggiamenti morali hanno un solo significato e dimensione, quella letterale…» (Diana, 2007) DIO ESTERNO, ONNIPOTENTE e GIUSTO NARRAZIONE della Bibbia DIMENSIONE LETTERALE DEI SIMBOLI, DELLE REGOLE, DEGLI ATTEGGIAMENTI MORALI Marilena Spadoni

23 COSTRUZIONE DELL’IDENTITÀ
quarto stadio: LA FEDE SINTETICO-CONVENZIONALE (adolescenza) «Compare il desiderio di una relazione più personale con Dio; la fede deve poter fornire un orientamento coerente nella confusione di tutti gli impegni veri di cui la persona si fa carico e deve poter “sintetizzare” valori e informazioni, e fornire una base per l’identità. … l’autorità è riconosciuta in coloro che ricoprono ruoli autoritari tradizionali o nel consenso di un gruppo ritenuto degno … i giudizi personali non sono ancora così solidi da costituire una prospettiva indipendente e quindi la costruzione della personale identità…» (Diana, 2007) - RICERCA DI UNA RELAZIONE PIÙ PERSONALE CON DIO VALORE DEL GRUPPO DEI PARI anche per la fede - FEDE = SINTESI DI VALORI, ESPERIENZE COSTRUZIONE DELL’IDENTITÀ SPINTE OPPOSTE archivioberardi.altervista.org Marilena Spadoni

24 CURIOSITÀ DIFFERENZE TRA RELIGIOSITÀ MASCHILE E FEMMINILE
Gilligan. Le donne, più orientate al senso di responsabilità e dotate di attenzione empatica immaginano Dio come sostegno. I maschi, più orientati verso la giustizia, immaginano piuttosto Dio come colui che realizza i loro fini. Heller. Nei maschi un’idea di Dio ragionevole e intelligente con un ruolo attivo ma un po’ distante. Nelle femmine un’idea di Dio più vicino alla dimensione estetica ed artistica: un Dio più passivo ma emotivamente più presente e vicino, intimo. CORRELAZIONE TRA STILE EDUCATIVO E SVILUPPO RELIGIOSO Uno stile autorevole ha un influsso benefico sullo sviluppo della religiosità… una serena relazione con i genitori favorisce lo sviluppo di una serena religiosità … Marilena Spadoni

25 EDUCARE ALLA FEDE è possibile, è necessario, è compito degli adulti
COLTIVARE LA SPIRITUALITÀ dei bambini…. è l’apertura alla vita, è la curiosità nei confronti del mondo, delle persone, della natura, è sensibilizzazione al bene e al bello che c’è attorno… c’è un mistero… COSTRUIRE AMICIZIE (bellezza e fatica…) RACCONTARE-FAR COGLIERE la presenza di Dio nel mondo attorno a loro pianetadonna.it Marilena Spadoni

26 Come? Coltivare gli atteggiamenti dello STUPORE E DELLA MERAVIGLIA
Distinguere le cose materiali da quelle SPIRITUALI Far vedere e far riflettere sulle loro AZIONI BUONE, BELLE Dare un volto a Dio, in GESÙ Edoardo, 9 anni (dal sito La Stampa.it) Marilena Spadoni

27 Insegnare ai bambini a DIALOGARE CON DIO (preghiera!)
Educare alla SACRALITÀ dei luoghi Fare insieme esperienze di VITA CRISTIANA comunitaria Badia Prataglia, campo scuola ACR elementari 2014 Merateonline.it Marilena Spadoni

28 il cassetto della memoria
Riempiamolo di esperienze, belle, ricche, di amore, affetto, perdono, accoglienza… dove c’è spazio per l’OLTRE, il BENE, il BELLO, la FELICITÀ, la GIUSTIZIA, il SENSO, la SPERANZA, la SOLIDARIETÀ… la VITA OLTRE LA MORTE, la SALVEZZA… cioè DIO! leartitessili.it Marilena Spadoni

29 Consigli di lettura Marilena Spadoni

30 BIBLIOGRAFIA M. Aletti, La religiosità del bambino, Approccio psicopedagogico per insegnanti di religione e catechisti, Elledici, 1993. G.W. Allport, Psicologia della personalità, Roma, Las, 1977. G.W. Allport, Divenire. Fondamenti di una psicologia della personalità, Firenze, Giunti-Barbera, 1963. A. A. Bucher, Fasi dello sviluppo religioso secondo James W. Fowler e F. Oser. Panorama comparativo e critico, in Orientamenti Pedagogici 36, 1989. D. Castellari, I bambini vedono Dio, esperienze di narrazione e ascolto, EMI, 2004. R. Coles, La vita spirituale dei bambini, Castelvecchi, 2013. M. Diana, Dio e il bambino, psicologia ed educazione religiosa, Elledici, 2007. M. Diana, Ciclo di vita ed esperienza religiosa. Aspetti psicologici e psicodinamici, Dehoniane, 2004. J. Fowler, Teologia e psicologia nello studio dello sviluppo della fede, in Concilium 2, 1982. C. Gilligan, Con voce di donna. Etica e formazione della personalità, Feltrinelli, 1987, 2a ed. 1991 C. Gilligan, L'incontro e la svolta. La psicologia femminile e lo sviluppo delle adolescenti, Feltrinelli, 1995 A. Grun – A. U. Rogge, Le domande dei bambini su Dio, Le Querce, 2012. D. Heller, Il Dio dei bambini, Indagine scientifica sull’idea di Dio nei bambini di diverse religioni, Elledici, 1991. D. W. Winnicott, Sviluppo affettivo ed ambiente. Studi sulla teoria dello sviluppo affettivo, Armando editore, 1970. Ana Maria Rizzuto, La nascita del Dio vivente. Studio psicoanalitico, Borla, 1994. P. Tromellini, Cosa pensano i bambini su Dio, Salani, 1998.  Marilena Spadoni


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