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CHE COS’É LA PEDAGOGIA? Termini e problemi

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Presentazione sul tema: "CHE COS’É LA PEDAGOGIA? Termini e problemi"— Transcript della presentazione:

1 CHE COS’É LA PEDAGOGIA? Termini e problemi

2 Breve introduzione alla lezione Focus sulla disciplina
Che cos’è la PEDAGOGIA? Di cosa si occupa? Quali sono i problemi che affronta? Quali sono le ragioni per le quali nascono le teorie e i modelli pedagogici? Si può parlare di un cambiamento di prospettive e di orizzonti pedagogici?perché? Riguarda solo l’educazione dei bambini e il mondo della scuola?

3 Obiettivo della lezione:
Focus sulla disciplina: comprendere di che cosa si occupa, quali sono i temi e i problemi che affronta, in quale modo e con quali metodi Comprendere l’eredità filosofica (si rivela nel modo in cui legge i problemi) Capire le relazioni con le altre scienze Ricostruire il “passaggio” dalla Pedagogia alle Scienze dell’educazione

4 Approccio pedagogico Che cosa significa “approccio pedagogico”?
1. Lettura, interpretazione dei problemi educativi del presente 2. Teorie / prassi →metodi di insegnamento Fondamenti, razionalità scientifica, ricerca

5 Perché elaborare queste teorie? A cosa servono? Sono valide nel tempo?
FORMAZIONE DELL’UOMO (concetti di istruzione, formazione, educazione) INFORMAZIONE (concetti di comunicazione, passaggio dalla informazione alla conoscenza) APPRENDIMENTO (ob. formare l’uomo colto; concetto di cultura; conoscenze, capacità e competenze)

6 le teorie nascono dalla riflessione
Questo spiega perché la Pedagogia possiede una valenza CRITICO-FILOSOFICA Si serve delle SCIENZE (interdisciplinarità) Valorizza e riflette sulle ESPERIENZE Applica METODI Possiede FINALITÁ Sensibile ai BISOGNI e ai PROBLEMI

7 La pedagogia Ricerca il SENSO, il PERCHÉ dei problemi, cerca RISPOSTE, offre ed elabora ipotesi “La ricerca di senso non si identifica, quindi, con un percorso lineare e ascensionale (…) che lascia da parte la corporeità, la storicità, la relazionalità, la contingenza, l’incompiutezza della soggettività, ma come un processo “ ( W. Rinaldi, Pedagogia generale e sociale, Apogeo 2009, p.37)

8 pedagogia Sapere in fieri, costruzione del sapere, decostruzione e ricostruzione delle esperienze, riflessione sui valori, rielaborazione di ipotesi, teorie, modelli (mentali e comportamentali)

9 LA PEDAGOGIA è SCIENZA? ARTE? TECNICA? SAPERE? COMPETENZA?

10 Pedagogia Scienza dell’educazione e della formazione
Concetti di educazione→potenziale umano, educabilità (uomo bisognoso di educazione), disponibilità ad apprendere per tutta la vita (educazione permanente) Concetto di persona umana Concetto del Sé (identità personale e cura)

11 Pedagogia come: Arte? Scienza?
Forza immaginativa (capacità individuali, talento, regole); legata all’utopia, al ciò-che-ancora-non-è (G. Genovesi, 1998) Scienza? Descrive fatti; impone analisi di concetti; verità; conoscenze generalmente valide (Hessen); fondamento dell’essere (Aristotele)

12 Per rispondere dobbiamo chiederci che cos’è l’educazione?
L’educazione è Arte? L’educazione è Scienza? L’educazione è fenomeno? L’educazione è processo? L’educazione è teoria? L’educazione è prassi?

13 Pedagogia come SISTEMA
APERTO (“ascolta” la “natura” delle cose; coglie il linguaggio molteplice della realtà) PRODOTTO DA PIÙ SAPERI (empirico, razionale) ACCOGLIE LA PIENEZZA DELLA PERSONA (F. Cambi)

14 Pedagogia come SISTEMA DI SAPERI: “non è il metodo per educare i bambini, ma uno studio sull’uomo” (M.Gennari) Sapere organico (relazionato alle idee, alla cultura, agli ambiti e agli spazi di conoscenza)

15 Se la pedagogia è un SISTEMA DI SAPERI (teorie/prassi educative) …
“insieme argomentativo e ragionato (filosoficamente / scientificamente) delle teorizzazioni e delle attività / progettualità connesse aventi per oggetto l’educazione” (G. Acone) Sapere progettuale, programmatico, oppure formulazione teorica (G. Flores d’Arcais)

16 Sapere aperto alla PROBLEMATICITÀ
“LABORATORIO EIDETICO” (M. Gennari) Teoria critica dal profilo euristico persona umana orizzonte metafisico ontologico- trascendentale

17 La pedagogia possiede:
“respiro epistemologico” (è meta-teoria) “respiro filosofico” (produce saperi teoretici sulla formazione dell’uomo) “respiro empirico (conoscenza sperimentale, descrittiva, analitica della prassi educativa) (M. Gennari, A. Kaiser)

18 pertanto, la pedagogia NON É UNA SCIENZA ESATTA
NON É UN SAPERE ESAUSTIVO Possiede: 1. CONGRUENZA E COERENZA → fondamenti epistemici CIRCOLARITÀ ERMENEUTICA (soggetto, storie, testi, teorie, prassi)

19 “SAPERE” IPOTETICO, DIALETTICO, ERMENEUTICO
Pedagogia come “SAPERE” IPOTETICO, DIALETTICO, ERMENEUTICO

20 Pedagogia come: COMPLESSO DI TUTTA L’AZIONE E DI TUTTO IL PENSIERO EDUCATIVO E DIDATTICO RICERCA SCIENTIFICA SUL “FATTO PEDAGOGICO” (F. Cambi)

21 Ha una dimensione culturale
Riflesso delle concezioni del mondo e della vita Valenze filosofiche Valenze religiose Valenze ideologiche

22 Da che cosa nasce? RIFLESSIONE CRITICA- INTENZIONALE
VOLONTÀ DI DELINEARE UN ORIZZONTE DI SENSO → problematicizzazione BISOGNO DI ORIENTARE TEORICO/PRATICO → come interpretare, rendere coerente, autogestire il sapere sull’educazione?

23 Di quali BISOGNI SI FA INTERPRETE LA PEDAGOGIA ?
FORMAZIONE CRESCITA SVILUPPO della PERSONA CULTURA ↓ soggetto capace di educarsi ed apprendere

24 dalla Pedagogia alle Scienze dell’educazione
Pluralità di discipline: psicologia, sociologia, biologia, igiene, antropologia, statistica, storia, neuroscienze …. Contribuiscono a comprendere aspetti e fasi dei PROCESSI EDUCATIVI COMPLESSITÁ e PLURALITÁ

25 QUALI SONO I BISOGNI OGGI?
COME ESSERE CITTADINI PLANETARI? QUALI COMPETENZE /INTELLIGENZE PER “ABITARE” LO SCENARIO GLOBALE?

26 APPRENDIMENTO PERMANENTE
BISOGNO DI APPRENDERE APPRENDIMENTO PERMANENTE X EDUCARE IL PENSIERO, LA LOGICA, LO SPIRITO,I SENTIMENTI L’INTELLETTO E LA RAGIONE IL SENSO ESTETICO, ETICO E RELIGIOSO LA DIMENSIONE SOCIO-RELAZIONALE

27 APPRENDERE X FORMARSI FORMAZIONE ↓ TRASFORMAZIONE
“L’UOMO SI FORMA E SI EDUCA IN SE STESSO: UN FINITO CHE É INFINITO (…), UN INFINITO CHE É FINITO” (Gennari, 2006, p. 283)

28 Come si forma l’uomo?come apprende?
“centralità e eccentricità, persistenza e cambiamento segnano le metamorfosi del formarsi e dell’educarsi dell’essenza nell’esistenza (…), dislocando il centro verso altri nuclei di vita” (…) (Gennari, p. 284)

29 Educare ad apprendere Quale tipo di educazione per il nostro tempo?
Realtà socio-culturale iper-complessa, post-moderna, multiculturale, globalizzata, società liquida; crisi diffusa che investe scuola, società, educazione (educazione interculturale; problema della comunicazione; costruzione dell’identità personale)

30 Perché un impegno educativo?
“nasciamo deboli e abbiamo bisogno di forze” , di assistenza e di un giudizio (Rousseau) (concetto di cura) per scommettere sulle capacità umane per rendere l’uomo ciò che è per compiutezza dell’essere umano → sviluppo delle intelligenze, del cuore, del cervello, delle capacità ...

31 Educare per: Farsi persona/ personalità della “personabilità” (G.Catalfamo) Rispondere alla “vocazione della persona” (N. Paparella) Educazione come “epifania dell’essere”, “manifestazione di sé a sé medesimo” VALORIZZARE PIENAMENTE L’ESSERE Scoprire il senso dell’humanitas

32 Educazione come: Deliberato intervento intenzionale
Scommessa sul potenziale umano “parto” = aiuto alla vita; spinta, sollecitazione, guida e orientamento della persona Educazione per cogliere il SENSO DELL’ESSERE Concetti di sviluppo, di relazione, di apertura e perfezionamento, socialità

33 Educare per Promuovere un salto di qualità nel nostro modo di essere
Dare spessore qualitativo all’esistenza Risvegliare l’umanità (J. Maritain) Uscire dall’individualismo, autoreferenza, chiusura, pregiudizio, dogmatismo, passività e rassegnazione

34 Idea di PERSONA Idea di persona / idea di educazione (L. Laberthonniére) Autrice responsabile della propria vita Produttrice e consumatrice di cultura Mondo dell’Io (interiorità/alterità; intimità/ulteriorità) Soggetto capace di apprendimento e di trasformazione; “mente assorbente” (M. Montessori) “Germe vitale” (M. Montessori)

35 IL “PENSARE PEDAGOGICO”
riguarda essenzialmente la PERSONA UMANA nelle situazioni costitutive in cui agisce: Ambiente naturale (umanità e natura); Mondo umano (artefatti: memoria e discorso); Spazio pubblico (condivisione, vita activa, agire)

36 uomo che si fa persona “personabilità”
Necessità di: Privilegiare un approccio pluridisciplinare (sociologia, psicologia, antropologia, filosofia, diritto, biologia, etica, neuroscienze ...) Confidare nelle potenzialità umane Uomo capace di conoscere, animale di cultura, autore della propria trasformazione

37 La riflessione sull’educazione
Consente di: 1. superare la “fatica di vivere” (G. Mari, 1998) 2. scoprire l’alterità come rispetto e cura 3. uscire dalla “cultura dell’indifferenza” (verso gli altri, i valori)

38 L’intervento educativo è volto a:
Promuovere la personalizzazione del sapere e della vita Valorizzare ogni singolarità (“su misura”;es. sarto, E. Claparéde) Creare ambienti idonei (di apprendimento - combinazione di metodi, contenuti, tecnologie e relazioni -, stimolanti, propositivi) Favorire apprendimenti trasformativi

39 Perché è necessario APPRENDERE?
Per crescere e vivere (Rousseau, Morin) 2. Per imparare ad imparare per tutta la vita 3. Per affrontare il presente (iper-complesso, liquido)

40 Che cosa è apprendimento?
sapere (conoscenze e contenuti) per vivere cultura (teoria della didattica della cultura; cultura come universo simbolico significante; contenuti nobili: arte, lingua, storia, scienza, religione) Costruzione di Sé (creazione e possesso di nuovi schemi, modelli, comportamenti) Saper dare RISPOSTE AI PROBLEMI L’APPRENDIMENTO VALORIZZA LE POSSIBILITA’ DELL’ESSERE/ FORMABILITA’DELLA PERSONA

41 QUALI RISPOSTE EDUCATIVE OGGI?
Problema: individuazione di COMPETENZE SAPER ESSERE NELLA AVVENTUROSITA’ DEL MONDO Modello dell’eterno debuttante (accoglie le sfide, nuovo protagonismo, uomo colto)

42 LIFE SKILL’S CRITICAL READING
lettura critica della realtà; aderenza alla realtà 2. INTENTIONAL LEARNING apprendimento consapevole (costruire le competenze) 3. SELF-DIRECTION autonomia, pratica riflessiva, gestione delle risorse emozionali

43 A cosa servono le life skill’s?
Pensiero libero e autonomo Gestione e soluzione di conflitti e contraddizioni culturali e sociali Per definire Se stessi (costruire e migliorare il proprio Io; rafforzare la propria identità) Per delineare un nuovo STILE PERSONALE di ESSERE

44 Apprendimento come costruzione e trasformazione di Sè
Promozione e sviluppo di capacità individuali, espressione di: Dominio cognitivo (astrazione, memoria) Dominio conativo (personalizzazione delle conoscenze) Dominio affettivo (percezione, sensibilità)

45 Conquista di un proprio stile
Stile come principio del fare (Willmann) Stile cognitivo (istinto ad apprendere; insegnare è far conoscere e far pensare; influisce sul rendimento scolastico e nello studio? Modo di ordinare, rielaborare le informazioni. È influenzato dall’ambiente?) Stile di pensiero (originalità, creatività, autonomia; Sternberg indica 13 stili di pensiero: legislativo, esecutivo, gerarchico, anarchico, conservatore …) Stile d’essere (professione→ professionista riflessivo, vita relazionale, affettiva… Quanto influisce l’esperienza?e la riflessione?) Acquisire un proprio stile: impegno, deontologia professionale, responsabilità, cultura

46 apprendimento Saper pensare con la propria testa
Costruire idee e giustificarle Ricercare i fondamenti del sapere Dare Risposte (modificazione del comportamento e del modo di essere e di affrontare conoscenze e vita) APPRENDIMENTO COME ESERCIZIO DI INTELLIGENZA

47 Ob. educativo►APPRENDIMENTO CONSAPEVOLE
STUDIO DELL’AMBIENTE “DEFINIZIONE” DI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO SISTEMI E METODOLOGIE DIVERSE (e-learning, apprendimento adattivo) COSTRUZIONE DI UNA CONOSCENZA CONDIVISA integrabile nei diversi ambienti di apprendimento Apprendimento trasformativo (J.Mezirow); apprendimento significativo (D.A. Ausebel)

48 In sintesi: Statuto disciplinare della pedagogia (linguaggio, contenuto, metodi) Apertura della riflessione pedagogica ai contesti e alle scienze dell’educazione (impulso dato dall’attivismo; fine Anni ‘60 prime facoltà di Scienze dell’educazione) Educazione = processo (apprendimento, stile di essere e di conoscere, conquista di competenze per vivere)

49 Necessità didattiche e pedagogiche:
Valutare e valorizzare gli apprendimenti Modalità: Feedback immediato Possibilità di accesso a materiali e dati; possibilità di applicazioni e supporti costanti Intreccio (mash-up) tra risorse e contenuti Nuove modalità di e-learning (es. risorse in rete, gestione delle informazioni, navigazione adattiva –prevede verifiche)

50 Riferimenti bibliografici
AA.VV., Nuove questioni di storia della pedagogia, Brescia, La Scuola 1977 AA.VV., Pedagogia al passato prossimo, La Nuova Italia, Firenze, Firenze 1991 Acone G., Declino dell’educazione e tramonto d’epoca, La Scuola, Brescia 1994 Acone G., Antropologia dell’educazione, La Scuola, Brescia 1997 Acone G., Pedagogia di fine Secolo, Il Segnalibro, Torino 1998 Acone G., L’ultima frontiera dell’educazione, La Scuola, Brescia 1986 Acone G., (a cura di), Aspetti e problemi della pedagogia contemporanea, Seam, Roma 2000 Acone G., Fondamenti di pedagogia generale, Salerno, Edisud 2001 Acone G., La paideia introvabile. Lo sguardo pedagogico sulla post-modernità, Brescia, La Scuola 2004 Acone G., L’orizzonte teorico della pedagogia contemporanea. Fondamenti e prospettive, Salerno, Edisud 2005 Arendt H., Vita activa. La condizione umana, Milano, Bompiani 2011

51 Becchi E.(a cura di), Storia dell’educazione, Firenze, La Nuova Italia 1987
Cambi F., Manuale di storia della pedagogia, Roma-Bari, Laterza 2007 Capponi G., Pensieri sull’educazione, La Nuova Italia, Firenze 1969 Cavallera Hervé A., Storia della pedagogia, Brescia, La Scuola 2009 Colaiacovo L., De Santis M., Rosati A., Sull’Educazione. Analisi epistemologica e istruzione scolastica, Roma, Anicia 2007 Gennari M., Interpretare l’educazione. Pedagogia, semiotica, ermeneutica, La Scuola, Brescia 1992. Gennari M., Filosofia della formazione dell’uomo, Milano, Bompiani 2001 Gennari M., A. Kaiser A., Prolegomeni alla pedagogia generale, Bompiani, Milano 2000. Genovesi G., Le parole dell’educazione, Ferrara, Corso editore1998 Gilbert R., Le idee attuali in pedagogia, Roma, Città Nuova editrice1974

52 Hubert R., Storia della pedagogia. Fatti e dottrine, Roma, Armando1959
Hubert R., Trattato di pedagogia, Roma, Armando1963 Hessen S., Fondamenti della Pedagogia come filosofia applicata, Sandron, Firenze 1951. Lanfranchi R., Prellezo J.M., Educazione, scuola e pedagogia nei solchi della storia, Roma, Las 2008 Lambruschini R., Della educazione, Sei, Torino 1934. Mari G., Razionalità metafisica e pensare pedagogico, Brescia, La Scuola1998 Reale G., Antiseri D., Laeng M., Filosofia e pedagogia dalle origini ad oggi, Brescia, La Scuola 1986 März F., Avviamento alla pedagogia, Brescia, La Scuola 1973 Maritain J., L’educazione al bivio, La Scuola, Brescia 1963. Mencarelli M., Il diritto all’educazione, frontiere della pedagogia sociale, La Scuola, Brescia 1975.

53 Rinaldi W. , Pedagogia generale e sociale
Rinaldi W., Pedagogia generale e sociale. Temi introduttivi, Apogeo, Milano 2009 Rosati A., Ripensare l’esistenza. I fondamenti pedagogici e didattici della storia, Perugia, Morlacchi 2008 Rosati A., Per una Filosofia dell’educazione, Roma, Anicia 2010 Chiosso G., Novecento pedagogico, La Scuola, Brescia 2012


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