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Istituto comprensivo “Novaro –Ferrucci”, piazza Sicilia Milano

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Presentazione sul tema: "Istituto comprensivo “Novaro –Ferrucci”, piazza Sicilia Milano"— Transcript della presentazione:

1 Istituto comprensivo “Novaro –Ferrucci”, piazza Sicilia 2 Milano
Scuola secondaria di primo grado “Claudio Monteverdi” - classe III F Docenti: Luisa Drugman , Claudia Manoussakis,Cristina Maffeis, Fulvia Schiavoni EXPO 2015 La scuola per Expo Tema scelto: ricerca e valorizzazione delle tradizioni agroalimentari dei territori di riferimento dei proponenti Titolo del lavoro: DUU OEUV COTT IN SUUL FOEUGH*: VIAGGIO NEL TEMPO DALLA TAVOLA ALLA TERRA DEI MILANESI

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3 RISOTTO ALLO ZAFFERANO (RISOTT GIALD)
I nostri piatti RISOTTO ALLO ZAFFERANO (RISOTT GIALD) CASSEOLA BUSECCA MONDEGHILI PANETTONE TORTA PAESANA PAN DEI MORTI

4 Risotto allo zafferano
La leggenda narra che la nascita del risotto alla milanese risale al 1574,durante la realizzazione delle vetrate del Duomo, mastro Valerio di Fiandra aveva un assistente soprannominato Zafferano per la mania di mescolare il prezioso colorante con ogni altro colore. Questi, forse per fare uno scherzo o per gelosia, fece aggiungere lo zafferano al riso preparato per il banchetto di nozze della figlia del principale. La ricetta ebbe un notevole successo sia per il sapore che per il colore giallo oro, simbolo di ricchezza e allegria. Ingrdienti:60 g di formaggio grattugiato 60 g di burro oppure tra 10 e 50 g di midollo di bue 1 litro e 1/2 di brodo di carne 1 cipolla piccola 1 bustina di zafferano ½ bicchiere di vino Usare una casseruola larga. Fondere 30g di burro e il midollo e aggiungere la cipolla tritata finemente. Tenere la fiamma molto bassa Unite il riso, mescolatelo in modo che, assorbendo il condimento, diventi lucido. Se si vuole, bagnare con vino e lasciarlo assorbire. Aggiungere ogni tanto un mestolino di brodo bollente già salato, e mescolare finchè non è assorbito. A metà cottura aggiungete lo zafferano sciolto con uno o due cucchiai di brodo tiepido e continuate ad aggiungere un mestolo di brodo alla volta fino a fine cottura. Il risotto deve rimanere all’onda, quindi fate attenzione all’ultima quantità di brodo che aggiungete Togliete dal fuoco, mantecate il risotto con il restante burro e spargete il grana grattugiato. Servire in un piatto caldo Risotto allo zafferano

5 RISOTTO: PROPRIETA’ NUTRIZIONALI
Ingrediente sulla ricetta Ingrediente per persona Ricerca delle proprietà nutrizionali (di solito per 100 g di prodotto) Calcolare il peso dell’ingrediente a secco Calcolare peso di carboidrati, proteine, lipidi Moltiplicare: per 4 il peso di proteine e carboidrati, per 9 il peso dei grassi Sommare i risultati : kcal /piatto /persona Piatto Ingredienti Quantità per porzione grammi Principi nutrizionali % Kcal totale kcal piatto Risotto alla milanese riso 80 carboidrati 79,00 63,20 252,80 279,20 proteine 6,00 4,80 19,20 grassi 1,00 0,80 7,20 burro 10 0,00 90,60 0,10 1,50 99,00 9,90 89,10 brodo 250 0,20 18,00 fonte: brodo star carne mista grana 20 40,00 8,00 72,00 120,00 60,00 12,00 48,00 vino bianco 50 cipolla zafferano totale calorie 507,80

6 CASSOEULA Ingredienti : Cavoli verza 1,2 kg ; Costine di maiale 500 gr ; Verzini 500 gr ; Cotenna 250 gr; Sedano, 1 gambo ; Carote 1 ; Cipolle 1 ; Sale q.b.;Pepe q.b. ;Vino bianco 1 bicchiere ; Burro 50 gr se piace anche un piedino, un orecchio e un codino Ricetta: Fate bollire per 45’ in abbondante acqua salata le orecchie e le cotenne del maiale, e per 1 ora i piedini, dopo averli raschiati e fiammeggiati; scolateli e tagliateli a pezzetti. Fate rosolare per circa 10’ le costine con poco burro, poi toglietele dal fuoco e tenetele da parte; fate lo stesso in un’altra pentola con i salamini verzini bucherellati e la luganiga tagliata a pezzi piuttosto grossi. Mondate e lavate le foglie di verza, poi mettetele in una pentola senza sgrondarle dall’acqua dell’ultimo lavaggio. Coprite e fatele appassire a fuoco basso. In una capace casseruola sciogliete 50 g di burro e fatevi rosolare una cipolla tritata, poi unite il sedano e le carote anch’essi tritati; unite i salamini e la luganiga, sfumate con un bicchiere vino, lasciatelo evaporare, bagnate con poca acqua e fate cuocere per circa 10 minuti a fiamma moderata. Quindi unite tutta la carne e dopo qualche minuto aggiungete le verze, mescolate bene aggiungendo poca acqua. Cuocete a fuoco basso per circa 1 ora o fino a quando la carne non si staccherà dagli ossi; se si asciugasse troppo bagnate con poca acqua. A metà cottura aggiustate di sale e pepe. C’è chi fa risalire l’origine di questo piatto addirittura ai celti , che in epoca preromana vivevano nella pianura padana. Si sa che queste popolazioni non conoscevano l’uso di carni arrosto e gli utensili trovati potrebbero far pensare ad una cottura di carni in pentola; veniva detta posciandra, (stufato di carni di maiale in verdure) descritto anche da Pietro Verri nella sua Storia di Milano con riferimento all'XI secolo e alla cottura rituale della vivanda, propiziatrice della pioggia. STORIA Al di là delle leggende, gli storici individuano nel ricettario di Ruperto da Nola la prima ricetta riconducibile alla pietanza,nel corso del XV secolo. Nella sua opera più importante, Il Llibre del Coch, ci propone una ricetta di "Cassola de carn" in cui molti elementi riconducono alla Cassoeula.

7 CASSEOLA: PROPRIETA’ NUTRIZIONALI
Componenti nutrizionali della cassoeula COSTINE DI MAIALE VERZE VERZINI BURRO COTENNA Totali CARBOIDRATI 70 PROTEINE 40 26 20 46 132 GRASSI 60 4 80 100 54 298  % 500

8 BUSECCA PROPRIETA’ NUTRIZIONALI
Piatto ingredienti quantità per porzione gr. principi nutrizionali % gr. Kcal totale kcal piatto BUSECCA carote 15,0 carboidrati 10,00 1,50 8,64 19,52 proteine 1,00 0,15 5,52 grassi 0,00 5,36 cipolle 9,00 1,35 4,80 8,48 2,00 1,68 sedano 3,00 0,45 1,80 passata pomodori 3,92 4,52 0,60 pancetta tesa 25,0 113,25 12,00 45,00 11,25 101,25 burro 7,5 55,19 1,70 0,13 0,51 81,00 6,08 54,68 parmiggiano reggiano 10,0 0,30 1,20 37,70 35,00 3,50 14,00 25,00 2,50 22,50 trippa lavata 175,0 154,00 11,00 19,25 77,00 4,00 7,00 63,00 fagioli 50,0 26,00 13,00 52,00 68,00 8,00 16,00 totale calorie 462,46

9 MONDEGHILI RICETTA Ingredienti per 4 persone  · 300 g. avanzi di carne lessata;  · Un uovo; · Una mollica di rosetta di pane bagnata nel latte, strizzata e passata al setaccio; · Prezzemolo tritato; · Buccia gialla di limone a volontà; · Sale; · Burro Procedimento  Impastare il tutto, farne delle pallottole grosse come una noce e schiacciare un poco, impanarle e friggerle nel burro fatto imbiondire. Storia La parola mondeghilo in realtà deriva dall'arabo "al-bunduc". È infatti questo popolo che insegnò a quello spagnolo l'uso di confezionare una sfera di carne trita, per poi friggerla. I castigliani chiamarono questa preparazione "albondiga". Da quest'ultimo termine, noi milanesi avremmo ricavato la parolaalbondeguito che, successivamente, diventò albondeghito, per arrivare nel tempo a "mondeghilo". Si può quindi pensare che la ricetta sia nata sotto la dominazione spagnola ( )

10 MONDEGHILI PROPRIETA’ NUTRIZIONALI
Piatto ingredienti quantità per porzione grammi principi nutrizionali % Kcal totale kcal piatto Mondeghili arrosto 75 carboidrati 251,25 proteine 50 37,5 150 grassi 15 11,25 101,25 uova 10 71 38 3,8 15,2 62 6,2 55,8 pane 22,5 86 19,35 77,4 92,25 12 2,7 10,8 2 0,45 4,05 burro 73,3 1 0,1 0,4 81 8,1 72,9 cipolla 25 9 2,25 0,25 prezzemolo 5 totale calorie 497,8

11 Panettone Preparazione: 1)Preparazione del lievito naturale.
Ingredienti :Acqua, Farina 0, sale, Uova fresche e/o tuorli pastorizzati, Latte, Burro, zucchero, Frutta candita (in particolare arancia e cedro), Uvetta sultanina, vaniglia, lievito di birra, Lievito naturale. Preparazione: 1)Preparazione del lievito naturale. Unire acqua e farina di frumento, con la “madre”, una porzione d’impasto di lievito naturale prelevata da una lavorazione precedente che funge da innesto microbico. 2)Preparazione degl'impasti lievitati. La quantità degli ingredienti, la successione delle aggiunte dei vari ingredienti, il numero di impasti e le condizioni di lievitazione (tempo, temperatura, umidità) che si adottano per ottenere l'impasto finale dipendono dalla scelta del pasticcere. Tale discrezionalità, che è basata sulla esperienza e tradizione di ogni produttore, crea una grande varietà di gusti e aromi 3)Formatura. La fase di formatura viene realizzata attraverso la spezzatura, cioè porzionatura dell’impasto finale lievitato; “pirlatura”, cioè arrotondamento delle porzioni d’impasto; posa dei “pirottini”, cioè deposizione dell’impasto negli stampi di cottura. 4)Lievitazione finale. Si lascia l’impasto nel pirottinoancora a lievitare per alcune ore curando la temperatura e l’ umidità dell’ambiente in cui viene posto durante la lievitazione si opera la “scarpatura” che consiste nell’incidere la superficie superiore dell’impasto con un taglio a forma di croce. 5)Cottura. La cottura è di circa 50 minuti a 190° per pezzatura da 1 kg. 5)Raffreddamento.In questa fase è previsto il capovolgimento del prodotto. Storia: abbiamo varie versioni della leggenda, le più importanti; 1) Messer Ughetto degli Atellani, falconiere, abitava nella Contrada delle Grazie a Milano. Innamorato di Algisa, bellissima figlia di un fornaio, si fece assumere dal padre di lei come garzone e, per incrementare le vendite, provò a inventare un dolce: con la migliore farina del mulino impastò uova, burro, miele e uva sultanina. Poi infornò. Fu un successo strabiliante, tutti vollero assaggiare il nuovo pane e qualche tempo dopo i due giovani innamorati si sposarono e vissero felici e contenti. 2) Il cuoco al servizio di Ludovico il Moro fu incaricato di preparare un sontuoso pranzo di Natale a cui erano stati invitati molti nobili del circondario, ma il dolce, dimenticato nel forno, quasi si carbonizzò. Vista la disperazione del cuoco, Toni, un piccolo sguattero, propose una soluzione: «Con quanto è rimasto in dispensa – un po' di farina, burro, uova, della scorza di cedro e qualche uvetta – stamane ho cucinato questo dolce. Se non avete altro, potete portarlo in tavola.» Il cuoco acconsentì e, tremante, si mise dietro una tenda a spiare la reazione degli ospiti. Tutti furono entusiasti e al duca, che voleva conoscere il nome di quella prelibatezza, il cuoco rivelò il segreto: «L'è 'l pan del Toni». Da allora è il "pane di Toni", ossia il "panettone".

12 proprietà nutrizionali
Panettone : proprietà nutrizionali Piatto INGREDIENTE PESO PRINCIPI NUTRIZIONALI GRAMMI kcal PANETTONE TUORLO D'UOVO 30 carboidrati 1,08 4,32 proteine 4,76 19,04 grassi 7,96 71,64 LATTE 150 7,2 28,8 4,72 18,88 4,88 43,92 BURRO 250 0,15 0,6 2,13 8,52 202,78 1825,02 ZUCCHERO 10 40 FARINA 525 377,8425 1511,37 69,3525 277,41 13,125 118,125 LIEVITO 8 3,3 13,2 3,24 12,96 0,61 5,49 VANIGLIA 5 0,63 2,52 UVA SULTANINA 15 49,99 11,88 47,52 0,46 1,84 0,07 CANDITI 25 83,3 20,69 82,76 0,09 0,36 0,02 0,18

13 Torta paesana RICETTA Ingredienti:
4 panini (michette o francesini); 1l di latte ; 64g di amaretti (7-8 amaretti); 40g di uvetta passita; 40g di cacao in polvere; 40g di pinoli; 2 uova; 80g di zucchero Tagliate a tocchetti il pane ben raffermo , mettetelo in una capiente terrina e poi versateci il latte molto caldo; mescolate con un cucchiaio di legno e coprite con un piatto; lasciate a macerare il pane nel latte per 3-4 ore. Di tanto in tanto mescolate ancora in modo che tutto il pane assorba il latte e si ammorbidisca per bene. Trascorso questo tempo, sbriciolate gli amaretti e uniteli al cacao; mettete in ammollo l’uvetta con dell’acqua calda. Schiacciate il pane ormai morbido con un cucchiaio o una forchetta in modo da romperlo ancor di più;aggiungete la “farina” di amaretti e cacao e le uova. Unite anche lo zucchero e i pinoli e mescolate per bene tutti gli ingredienti e in ultimo unite anche l’uvetta; mescolate di nuovo e poi versate in uno stampo tondo a cerniera da 28cm leggermente imburrato. Infornate in forno caldo a 190° per un’ora. Togliete dal forno e lasciate raffreddare completamente. Torta paesana E' un dolce povero di origini contadine, usato spesso nelle feste patronali. STORIA Si racconta che veniva preparato dai pastori qualche giorni prima di scendere a valle per l'inverno. La ricetta, di antiche origini, viene tramandata da generazioni, per questo ci possono essere varianti nella ricetta. Questa torta è tipica della Brianza, zona geografica vicina a Milano che comprende anche le province di Monza e Lecco, fino a Como. Le vengono attribuiti differenti nomi alternativi come "Torta di pane", "Pacianella", "Torta nera" oppure "Torta dei morti"; quest'ultimo deriva dal fatto che il periodo tipico in cui si cucina è proprio quello della festività religiosa dei morti, a cavallo tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre

14 TORTA PAESANA PROPRIETA’
Piatto ingredienti quantità per porzione gr. principi nutrizionali % gr kcal Kcal totale kcal piatto Torta paesana (una porzione) pane raffermo 35,0 carboidrati 80,00 28,00 112,00 149,63 proteine 14,50 5,08 20,30 grassi 5,50 1,93 17,33 amaretti 8,0 58,50 4,68 23,04 52,10 16 1,28 6,04 26 2,08 uvetta 5,0 95,50 4,78 19,10 20,50 2,69 0,13 0,54 2,00 0,10 0,90 latte 2,0 53,35 1,67 0,30 2,05 (la quantità è 166ml ma di questi l'88% è acqua) 37,00 0,15 9,10 1,60 cacao in polvere 13,00 2,60 36,45 23,00 4,60 65,00 29,25 pinoli 2,50 0,50 39,00 21,50 4,30 76,00 34,20 uova 3,16 0,63 30,50 55,00 11,00 42,00 18,90 zucchero 10,0 100,00 40,00 0,00 totale calorie 370,20

15 PAN DEI MORTI STORIA ANTICA RICETTA originaria del milanese e poi diffusa in varie zone d’Italia,; nella zona di Milano si riteneva che, ogni anno, con la stessa ciclicità del lavoro sui campi, le anime dei cari estinti si ripresentassero nelle loro case abbandonando temporaneamente l’oltretomba.Per offrire loro ristoro e per render loro omaggio durante queste visite, si era soliti preparare del pane dolce tradizionale da mettere in tavola come se i defunti dovessero accomodarsi assieme ai loro parenti ancora in vita. La ricetta che veniva preparata per l'occasione, non a caso, veniva, e viene ancora, chiamata Pane dei Morti, una sostanziosa prelibatezza a base di biscotti secchi sbriciolati, cacao e frutta secca. Ricetta: 6albumi,1cucchiaino di cannella, una spolverata di noce moscata, 120g di fichisecchi, ½ bivcchiere di vin santo, 110gdi biscotti secchi, 100g di amaretti, 250g di farina00, 120g di mandorle o pinoli, 300g di zucchero 50g di cacao in polvere,120g iuvetta,lievito,zucchero a velo Mettere le uvette in ammollo, tritare mandorle, fichi, amaretti, biscotti secchi. Unire lo zucchero, la farina, il cacao, l’uvetta strizzata, il mezzo bicchiere di vino , il lievito e gli albumi . Lavorate l’impasto con le mani fino a quando diventa omogeneo, poi formate tanti panetti alti 1cm circa e di forma un po’ allungata. Mettete in forno per 25’ a 180° a fine cottura, una volta raffreddati , cospargete lo zucchero a velo.

16 PAN DEI MORTI PROPRIETA’
Ingredienti Quantità per porzione P. NUTRITIVI % %GRAMMI Kcal totale kcal Pan dei MORTI albumi 6,0 carboidrati 2,00 0,12 0,48 24,00 proteine 98,00 5,88 23,52 grassi 0,00 fichi secchi 5,0 55,00 2,75 11,00 28,75 10,00 0,50 35,00 1,75 15,75 amaretti 50,00 2,50 21,00 20,00 1,00 9,00 zucchero 10,0 100,00 40,00 biscotti secchi 80,00 4,00 16,00 23,75 5,00 0,25 15,00 0,75 6,75 mandorle uvetta cacao amaro 63,00 3,15 12,60 23,55 1,05 4,20 farina 15,0 76,00 11,40 45,60 53,55 1,65 6,60 0,15 1,35 savoiardi 70,00 10,50 42,00 60,75 12,15 totale calorie 332,85

17 ANCHE QUESTI DOLCI ERANO CONSUMATI IN OCCASIONI PARTICOLARI E NON CERTO DAI PIU’ POVERI ; NEI SECOLI PASSATI LO ZUCCHERO ERA UNA SPEZIA PROVENIENTE DA EGIONI LONTANE: PER DOLCIFICARE SI USAVA IL MIELE LA FRUTTA DOLCE (FICHI, UVA APPASSITA…)

18 Rispetto ad una dieta equilibrata, questi piatti contengono troppi grassi di origine animale (ad eccezione del risotto giallo) si deve però notare che erano piatti che si consumavano in occasione di feste particolari, generalmente in autunno-inverno: a Natale la busecca, la casseola quando si uccideva il maiale in inverno; più frequente era la preparazione dei mondeghili, fatti con la carne avanzata. I POVERI QUOTIDIANAMENTE MANGIAVANO SOLO PANE FATTO CON UN MIX DI CEREALI)O POLENTA E ALLA SERA DELLE MINESTRE DI VERDURA Rispetto ad una dieta equilibrata, questi piatti contengono troppi grassi di origine animale (ad eccezione del risotto giallo) si deve però notare che erano piatti che si consumavano in occasione di feste particolari, generalmente in autunno-inverno: a Natale la busecca, la casseola quando si uccideva il maiale in inverno; più frequente era la preparazione dei mondeghili, fatti con la carne avanzata. I POVERI QUOTIDIANAMENTE MANGIAVANO SOLO PANE FATTO CON UN MIX DI CEREALI)O POLENTA E ALLA SERA DELLE MINESTRE DI VERDURA

19 SINTESI INGREDIENTI Cibi salati PANETTONE TORTA PAESANA PAN DEI MORTI
RISOTTO ALLO ZAFFERANO BUSECCA MONDEGHILI CASSOEULA RISO TRIPPA ARROSTO CAVOLI VERZA BRODO FAGIOLI UOVO COSTINE DI MAIALE BURRO PANCETTA TESA ROSETTA VERZINI VINO BIANCO PASSATA DI POMODORO PREZZEMOLO COTENNA CIPOLLA SEDANO GRANA CIPOLLE CAROTE ZAFFERANO SALE CARNE ANIMALE PEPE ORIGINE VEGETALE DERIVATI ANIMALI PANETTONE TORTA PAESANA PAN DEI MORTI TUORLO D' UOVO PANE RAFFERMO SAVOIARDI LATTE AMARETTI ZUCCHERO CANDITI UVETTA FARINA 00 UVA SULTANINA CACAO IN POLVERE MANDORLE VANIGLIA PINOLI FICHI SECCHI LIEVITO UOVA FARINA BISCOTTI SECCHI BURRO UOVA (ALBUMI) VIN SANTO CACAO CANNELLA NOCE MOSCATA

20 INGREDIENTI : DA DOVE ? PANETTONE TORTA PAESANA PAN DEI MORTI
TORTA PAESANA PAN DEI MORTI TUORLO D' UOVO PANE RAFFERMO SAVOIARDI LATTE AMARETTI ZUCCHERO CANDITI UVETTA FARINA 00 UVA SULTANINA CACAO IN POLVERE MANDORLE VANIGLIA PINOLI FICHI SECCHI LIEVITO UOVA FARINA BISCOTTI SECCHI BURRO UOVA (ALBUMI) VIN SANTO CACAO INGREDIENTI DI IMPORTAZIONE CANNELLA INGREDIENTI A KM 0 NOCE MOSCATA MANDORLE: ITALIA MERIDIONALE, MEDITERRANEO UVA SULTANINA: GRECIA, TURCHIA CANDITI ITALIA MERIDIONALE VANIGLIA:AMERICA CENTRO MERIDIONALE, ASIA TROPICALE AFRICA CENTRALE CACAO AMERICA CENTRO MERIDIONALE,AFRICA ZUCCHERO ORIENTE, POI AMERICA CENTRO MERIDIONALE (CANNA DA ZUCCHERO)POI BARBABIETOLA: ITALIA VIN SANTO:ITALIA CENTRALE CANNELLA :SRI LANKA NOCE MOSCATA: ISOLE MOLUCCCHE INDONESIA

21 INGREDIENTI “ESOTICI”
SALE CACAO VANIGLIA NOCE MOSCATA UVA PASSA PEPE MANDORLA

22 INGREDIENTI A “CHILOMETRO 0”

23 PERCHÉ TANTE RICETTE CON CARNE?
LA NATURA DEL TERRITORIO MILANESE E IL LAVORO MILLENARIO DELL’UOMO HANNO PERMESSO LO SVILUPPO DI UNA AGRICOLTURA E TRA LE PIÙ FIORENTI NEL MONDO

24 Colture promiscue; mais, patate, ortaggi,legumi alberi da frutto
ALPI LEPONTINE- RETICHE Colli brianzoli Marcite, risaie Milano riso, foraggio, ortaggi ,cereali allevamenti bovini

25 Bovini in provincia di Milano 78299 (nel 2010)
Marcite,permettono, sette raccolti l’anno Razza frisona, la più diffusa da latte Mucca di razza varzese, tradizionalmente allevata in Lombardia, a rischio di estinzione Razza bruno alpina

26 Riso: come è arrivato da noi?
10000 a.c India 1400 d.c.nord Italia 400a.c.Grecia

27 La cassoeula e i Celti Oggi nella provincia di Milano : suini, in Lombardia Milano sembra sia stata fondata nel 600 a.c. da Belloveso, un gallo che decise di fondare un villaggio nel luogo in cui vide una scrofa con metà corpo coperto da un vello. Le popolazioni celtiche preparavano la posciandra, un piatto molto simile alla casseoula , a base di maiale e verze ,

28 Ilriso e la corte degli Sforza
10000 a.c India 1400 d.c.nord Italia 400a.c.Grecia Ilriso e la corte degli Sforza La leggenda del risotto allo zafferano suggerisce che il riso veniva coltivato nel milanese sicuramente durante la costruzione del Duomo , iniziata nel1386. Francesco I, nel 1436, mediante una grida proibisce l'esportazione del riso dallo Stato di Milano; Galeazzo Maria Sforza nel settembre del 1475 manda una lettera alL'oratore del Duca d'Este in Milano, Nicolò de Roberti, con la promessa d'invio di dodici sacchi di semente di riso dal quale se ne potranno ricavare dodici per sacco contro i sette del frumento.

29 la dominazione spagnola
I mondeghili e la dominazione spagnola zucchero cacao carestia Peste Al bunduck Albondiga Mondeghilo

30 Gli austriaci a Milano Cotoletta impanata o wiener schnitzel???
panettieri milanesi Kaisersemmel michetta Gli austriaci a Milano

31 La cucina futurista e il riso
Abbiamo scoperto che il movimento futurista, nato a Milano nei primi anni del novecento, aveva pubblicato un manifesto sulla cucina, in cui si proponeva l’eliminazione della pastasciutta, esaltando il riso come coltura italiana per lo più diffusa nella zona della pianura padana .

32 Anche noi futuristi…. . Abbiamo ideato e realizzato un pannello con la tecnica del collage in chiave futurista,abbiamo incollato sulla sagoma del Duomo, immagini policrome e monocrome dei piatti tipici che abbiamo analizzato e inserendo anche testi,ricette,ingredienti e parti del manifesto della cucina futurista

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34 Ed ora….. !!! … arriviamo il 12 maggio

35 Docenti coinvolti nel progetto: Claudia Manoussakis (docente responsabile) matematica e scienze, Luisa Drugman, arte e immagine, Cristina Maffeis, sostegno, Fulvia Schiavoni, Lettere Gli alunni: Anouaf Mohammed, Asendulesei Daria, Bernini Filippo, Cislaghi Tommaso, Evangelista Marianne, Gaggino Lorenzo, Garuti Greta, Laudicina Letizia , Lin Weiyong, Losciale Alessio, Mantovani Dalila , Mantovani Simone, Miserendino Tommaso, Pavoni Edoardo, Pino Leonardo, Pittaro Christian, Righini Riccardo, Roldan Gomez Melanie, Rossetti Guido, Sabella Denise,Salgado Jarizza, Scampicchio Nicolò, Spada Alessandro, Visentin Riccardo. La classe III F


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