La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

“SCUOLE IN PROGRESS” Corso di aggiornamento sulle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione – 2012.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "“SCUOLE IN PROGRESS” Corso di aggiornamento sulle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione – 2012."— Transcript della presentazione:

1 “SCUOLE IN PROGRESS” Corso di aggiornamento sulle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione – 2012 – APPUNTI ….DI VIAGGIO Il prof. Carlo Petracca ha collaborato alla stesura delle Indicazioni e fa parte del comitato scientifico che ha lo scopo di “far vivere questo testo”

2 QUAL È IL COMPITO DELLA SCUOLA OGGI ?

3 SVILUPPARE COMPETENZE

4 è “ Che cosa so fare con quello che so”
COMPITO DELLA SCUOLA è: sviluppare le competenze quindi… non trasmettere solo informazioni e contenuti : è “ Che cosa so fare con quello che so” La scuola deve pensare ai nuovi bisogni formativi degli alunni

5 I TRAGUARDI SONO PRESCRITTIVI
Lavorare per competenze diventa un obbligo… …per garantire a tutti di arrivarci …per dare ad ognuno ciò di cui ha bisogno.

6 APPRENDIMENTO PERMANENTE
Flessibilità e adattamento ai continui cambiamenti della società APPRENDIMENTO PERMANENTE promuovere la capacità di creare, ricercare, selezionare, organizzare nuove conoscenze. Insegnare a capire come devo fare per avere una conoscenza

7 PROFILO DELLE COMPETENZE DEL PRIMO CICLO DELL’ISTRUZIONE
Traguardi di sviluppo della competenza “IL SE’ E L’ALTRO” Traguardi di sviluppo della competenza “ IL CORPO E IL MOVIMENTO” Traguardi di sviluppo delle competenza “IMMAGINI, SUONI E COLORI” Traguardi di sviluppo delle competenza “ I DISCORSI E LE PAROLE” PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DELL’ISTRUZIONE ( COMPETENZE CHIAVE ) Traguardi di sviluppo delle competenza LA CONOSCENZA DEL MONDO” Traguardi di sviluppo delle competenze di ITALIANO Traguardi di sviluppo delle competenze di LINGUA INGLESE Traguardi di sviluppo delle competenze di STORIA Traguardi di sviluppo delle competenze di GEOGRAFIA Traguardi di sviluppo delle competenze di MATEMATICA Traguardi di sviluppo delle competenze di SCIENZE Traguardi di sviluppo delle competenze di MUSICA Traguardi di sviluppo delle competenze di ARTE E IMMAGINE Traguardi di sviluppo delle competenze di EDUCAZIONE FISICA Traguardi di sviluppo delle competenze di TECNOLOGIA Traguardi di sviluppo delle competenze di RELIGIONE CATTOLICA

8

9 COMPETENZA È….. è il processo che consente di mobilitare le capacità utilizzando le conoscenze e le abilità in contesti nuovi e diversi per risolvere situazioni problematiche

10

11 AVERE = conoscenze e abilità
CONOSCENZE: il bagaglio culturale, i contenuti di studio; ABILITÀ: si acquisisce, è saper fare, essere in grado di usare una conoscenza (sono capace di); CAPACITÀ: è innata, è una potenzialità. AVERE = conoscenze e abilità ESSERE = capacità

12 PERCHE’ QUINDI LAVORARE PER COMPETENZE?
Palestra di vita perché si pongono dei compiti basati sulla realtà . Permettono di affrontare difficoltà mettendo in pratica quello che si è acquisito. Sono una risposta ai nuovi bisogni degli alunni. Contribuiscono a formare il cittadino. INOLTRE lo dice il DM 254/2012 pubblicato nella G. U.n° 30 del gli stati europei sono chiamati ad elaborare curricoli verticali in competenze N.B.: le competenze non sono in alternativa alle conoscenze

13 COME SI ORGANIZZA LA SCUOLA?
PROGETTARE PER COMPETENZE: COME SI ORGANIZZA LA SCUOLA?

14 FASI DI PROGETTAZIONE DI UNA U. D. A.
1. Definizione dei traguardi di competenze e obiettivi di apprendimento 2. Analisi della situazione 5. Criteri di verifica e valutazione U. D. A. 3. Selezione dei traguardi di competenza e degli obiettivi 4. Progettazione esperienze di apprendimento

15 1. DEFINIZIONE DEI TRAGUARDI DI COMPETENZE
Azione da compiere a inizio anno scolastico: A prescindere dagli studenti che avrò devo pormi la seguente domanda “Quali traguardi di competenze e obiettivi di apprendimento ritengo importanti e significativi ?”

16 2. ANALISI DELLA SITUAZIONE
Dopo aver definito i traguardi e gli obiettivi, procedo all’analisi della situazione della classe reale.

17 3. SELEZIONE DEI TRAGUARDI DI COMPETENZA E DEGLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
In base all’analisi della situazione di classe, seleziono i traguardi e gli obiettivi che maggiormente rispondono ai bisogni dei miei studenti.

18 DISCREPANZA TRA SITUAZIONE REALE E SITUAZIONE ATTESA
I traguardi e gli obiettivi primari della mia progettazione diventano quelli che misurano una maggior discrepanza, un bisogno maggiore tra situazione reale e situazione attesa, tra essere e dover essere.

19 4. PROGETTAZIONE ESPERIENZE DI APPRENDIMENTO ( CONTENUTI)
Procedo alla progettazione di esperienze/attività didattiche che ritengo idonee al raggiungimento di traguardi e obiettivi che ho selezionato

20 5. CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Sono da tener presenti diversi piani in due fasi distinte : VERIFICA e VALUTAZIONE ( che non coincidono) VERIFICA: si esprime con una misura VALUTAZIONE: si esprime con un giudizio

21 CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Devo pensare a prove di tipologia diversa: Verifica degli apprendimenti= prove standarizzate ( tradizionali) Verifica delle competenze= compiti di realtà, autobiografia cognitiva. Verifica del comportamento= osservazioni sistematiche

22 SCELTA DEI CONTENUTI NELLE U.D.A.
ESSENZIALIZZARE : ricercare le tematiche importanti, i contenuti irrinunciabili della disciplina; stabilire i nuclei essenziali che devono: permettermi di insegnare non la disciplina ma con la disciplina per interpretare il mondo, la realtà, dare risposte a interrogativi; essere necessari ad apprendimenti futuri L’obiettivo dell’istruzione non è l’ampiezza dei contenuti ma la profondità.

23 SCELTA DEI CONTENUTI NELLE U.D.A.
possono essere disciplinari o trasversali; storicamente fondati (ad es. insegnare i numeri attraverso la storia dei numeri; non insegnare quanto è lungo il diametro della terra ma come hanno fatto a calcolarlo); la voglia di studiare viene se, oltre a far saper il cosa, fai scoprire il come, è più motivante.

24 PROBLEMATIZZARE: non mettere al centro un argomento ma un problema; la molla della ricerca è il problema, creare cioè delle “dissonanze cognitive”. Attraverso la ricerca si interiorizza una metodologia di apprendimento che rende progressivamente il soggetto autonomo negli apprendimenti.

25 IL COMPITO DI REALTA’ È porre gli alunni davanti ad una situazione problematica, inedita e complessa che, per essere risolta, richieda di mettere in moto le conoscenze e le abilità acquisite attraverso le U.D.A. le u.d.a. non hanno limiti, possono essere grosse o piccole, decide l’insegnante come impostarla

26 IL COMPITO DI REALTA’ E’ un’attività di problem solving che deve essere risolta, una volta spiegato il compito, senza l’aiuto dell’insegnante (La classe deve essere stata allenata in precedenza nello svolgimento di attività simili)

27 IL COMPITO DI REALTA’ È una U.D.A., che può essere disciplinare o trasversale, da proporre quando si ritiene necessario;

28 IL COMPITO DI REALTA’ Serve per valutare (e certificare) le competenze su tre livelli (base, intermedio, avanzato).

29 Trasferendo le conoscenze per risolvere una situazione problematica nuova, inedita e complessa si mettono in moto i processi cognitivi: Percettivi Mnestici Induttivi (di astrazione: dal generale al particolare) Deduttivi (dal particolare al generale) Dialettici Creativi

30 COME PREPARARE UN COMPITO DI REALTÀ ….IN NOVE MOSSE
Decidere le competenze di cittadinanza che si intendono valutare

31 COME PREPARARE UN COMPITO DI REALTÀ
2. Decidere i traguardi delle competenze (non necessariamente tutti quelli dell’u.d.a)

32 COME PREPARARE UN COMPITO DI REALTÀ
3. Decidere il PRODOTTO (compito di realtà) È importante la collegialità per creare compiti motivanti e coinvolgenti che siano trasversali a più discipline e quindi mettano in moto più competenze

33 COME PREPARARE UN COMPITO DI REALTÀ
4. Elaborare una situazione problematica, nuova e complessa e assegnare il compito (che può essere individuale, a coppie o in gruppo composto da massimo 4 persone)

34 COME PREPARARE UN COMPITO DI REALTÀ
5. Riflettere sui processi (es.: collaborazione, impegno, partecipazione, attenzione …) che l’alunno deve mettere in atto;

35 COME PREPARARE UN COMPITO DI REALTÀ
6. Stabilire gli indicatori di competenza per la valutazione del compito (prodotto); agli alunni della primaria e della secondaria saranno resi noti: “io del vostro lavoro valuterò …

36 COME PREPARARE UN COMPITO DI REALTÀ
7. Descrivere i tre livelli di competenza: base – intermedio – avanzato

37 COME PREPARARE UN COMPITO DI REALTÀ
8. Predisporre le griglie per le osservazioni dei processi e la valutazione del prodotto

38 COME PREPARARE UN COMPITO DI REALTÀ
9. Preparare l’autobiografia cognitiva

39 COME VALUTARE UN COMPITO DI REALTÀ?
Valuto il prodotto (il cosa) utilizzando gli indicatori di competenza sui 3 livelli descrittivi (base, intermedio, avanzato) Posso valutare anche il processo (il come: attenzione, collaborazione, partecipazione …) Essenzializzare i contenuti, usarne pochi altrimenti è difficile fare le osservazioni necessarie per valutare e far emergere le competenze

40 AUTOBIOGRAFIA COGNITIVA
È un questionario da sottoporre agli alunni al termine del compito di realtà (es.: in forma scritta per i più grandi; attraverso intervista e per i più piccoli, con un linguaggio molto semplice) scegliere le domande tenendo presente il lavoro fatto e in base a quello che ci interessa sapere

41 Esempio di autobiografia cognitiva
Si può chiedere: TI E’ PIACIUTO FARE QUESTO LAVORO? E’ STATO DIFFICILE PER TE? QUANDO, IN CHE COSA E PERCHÈ? IL …. (prodotto) PIACERA’ AI COMPAGNI? (se indirizzato a qualcuno) SI CAPISCE QUELLO CHE VOLEVATE SPIEGARE O BISOGNA AGGIUNGERE QUALCHE COSA? (se indirizzato a qualcuno) IN QUALI ATTIVITA’ TI SEI SENTITO PIU’ BRAVO? COME TI SEI SENTITO CON GLI ALTRI ? TI HANNO AIUTATO O TU HAI PRESTATO IL TUO AIUTO? SECONDO TE, TUTTI HANNO PARTECIPATO BENE? A CHE COSA È SERVITO QUESTO LAVORO, SECONDO TE? IN CHE COSA POTRESTI /SI PUÒ MIGLIORARE? AGGIUNGERE LA VOCE “ALTRO” PER LASCIARE LA POSSIBILITA’ DI ESPRIMERSI MEGLIO

42 A COSA SERVE L’ AUTOBIOGRAFIA COGNITIVA ?
Ha funzione metacognitiva (riflettere sul lavoro svolto, sul prodotto ottenuto, sulle proprie capacità, sui propri punti di forza e di debolezza) Serve a far emergere “l’invisibile” all’insegnante, che non sempre riesce ad accorgersi di come l’alunno ha vissuto l’esperienza e a ricavare informazioni sul processo.

43 Esempi A. Devi presentare a un piccolo gruppetto di bambini di 5 anni della scuola materna la tua giornata alla scuola elementare. Puoi utilizzare dei disegni, il racconto, puoi preparare un’attività per loro, puoi pensare alle cose che facevano paura a te e raccontarle, adesso che hai conosciuto la nuova scuola, a dei bambini che forse hanno le stesse paure che avevi tu l’anno scorso.

44 B. Progettare un opuscolo guida, utile ad un bambino che abbia intenzione di visitare un luogo storicamente rilevante della tua realtà cittadina, avvalendosi delle risorse messe a disposizione (testi, cartine, fotografie, internet ecc) C.Utilizzando immagini, slogan, parole, ecc. realizza una campagna informativa su “L’acqua e il suo valore”

45 D. Studia un regolamento per la gestione dell’acqua nella tua scuola E
D. Studia un regolamento per la gestione dell’acqua nella tua scuola E. Invitiamo i genitori a cena: preparare l’invito, spesa, preparazione degli ingredienti e delle quantità, consigli sul menù, proporre le ricette da realizzare con un adulto. F. Decodificare i simboli posti all’ingresso di un parco e utilizzare il codice scritto per redigerne il regolamento.

46 G Scrivere le istruzioni di funzionamento della macchina erogatrice delle bibite
H Organizza la visita ad uno dei Musei del Centro storico della tua città: scegli la destinazione, spiegando i motivi della tua scelta, individua e descrivi il percorso scuola-museo. I Organizza un viaggio a … per un gruppo di persone che chiede … Fax

47 L Descrivi matematicamente la tua classe
M Illustra le caratteristiche della scuola in Inghilterra N Spiega come si realizza un esperimento chimico fatto in laboratorio O Dopo aver composto un mobiletto usando diversi pezzi, scrivi l’istruzione per la sua composizione

48 L’'U.S.R. Piemonte ha creato un sito dedicato alle Indicazioni Nazionali In questo sito verrà pubblicato tutto quanto riguarda, a livello regionale, le Indicazioni Nazionali 2012 (materiali didattici, eventi formativi / informativi promossi dalle Scuole e dalle Associazioni). "L'ufficio si propone di creare uno spazio-strumento APERTO che favorisca ed incrementi le opportunità formative / informative e di contatto per quanti si occupano di IN2012 a livello regionale e vogliono condividere la loro esperienza". Link al sito -

49 Altri siti che ci sono stati consigliati durante il corso:
Pearson Italia Alla sezione offerta digitale Zanichelli scuola Mondadori Education

50 Buon lavoro e buon anno scolastico a tutti !


Scaricare ppt "“SCUOLE IN PROGRESS” Corso di aggiornamento sulle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione – 2012."

Presentazioni simili


Annunci Google