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Stile cognitivo tra apprendimento ed insegnamento

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Presentazione sul tema: "Stile cognitivo tra apprendimento ed insegnamento"— Transcript della presentazione:

1 Stile cognitivo tra apprendimento ed insegnamento
Ornella Castellano Stile cognitivo tra apprendimento ed insegnamento

2 O'Neil Gregorc Holland Myers Kogan Smith Renzulli Stemberg
Le teorie sugli stili di pensiero impegnano oggi la pedagogia in una serie di riflessioni sulle possibili ricadute operative. O'Neil Gregorc Holland Myers Kogan Smith Renzulli Stemberg formae mentis stili intellettivi Stili cognitivi stili apprenditivi

3 Il modo di pensare è connotato da individualità e diversità, regimi di pensiero che non si pongono in relazione gerarchica né sono indicativi del livello di intelligenza, ma forme privilegiate di far funzionare il cervello, modi diversi di percepire, apprendere, ricordare, disporsi verso il mondo, operare. Cornoldi opera una prima discriminazione a carico delle condotte cognitive, isolando: Uno stile cognitivo globale, come competenza generale che si manifesta nelle attività mentali Stili cognitivi specifici, come competenze specializzate, espresse in talune situazioni

4 L’apprendimento significativo di
Peter Ausubel Secondo stadio dell’apprendimento MECCANICO SIGNIFICATIVO Apprendimento meccanico per recezione Apprendimento significativo per recezione RECEZIONE Primo stadio apprendimento Apprendimento meccanico per scoperta Apprendimento significativo per scoperta SCOPERTA

5 quindi, essenzialmente, lo STILE COGNITIVO
La questione degli stili cognitivi trova particolare significatività nel dibattito sulla metacognizione. Tra gli indicatori metacognitivi gode largo credito l’obiettivo di pervenire a conoscere (esperire, apprezzare, intuire) il proprio modo di conoscere (studiare, ragionare, imparare)… quindi, essenzialmente, lo STILE COGNITIVO

6 Come elaborano le informazioni.
Impronte… Particolari che indicano come le persone utilizzano i processi cognitivi (percezione, attenzione, memoria, comprensione)…. Come elaborano le informazioni.

7 La stima delle difficoltà
LA FUNZIONE METACOGNITIVA, in realtà si compone di diverse altre competenze, didatticamente più interessanti, che rimandano ad ambiti di conoscenza più estesi… Lo scopo Il campo di lavoro Le forme di controllo Le competenze attese Il materiale di lavoro La stima delle difficoltà

8 Formae mentis di Howard Gardner
Gli STILI INTELLETTIVI si riferiscono all’intelligenza ed alle particolari disposizioni o attitudini che essa può assumere (Olson, Gardner, Feldman, Goleman). Logico-matematico Linguistico Musicale Corporeo-cinestetico Visivo-spaziale Inter-personale Intra-personale Naturalista Esistenziale Formae mentis di Howard Gardner

9 Il punto di partenza della concezione di Gardner è la convinzione che la teoria classica dell'intelligenza, basata sul presupposto che esista un fattore unitario, misurabile tramite il QI, sia errata. Dopo aver effettuato indagini sull'intelligenza dei bambini e su adulti colpiti da ictus, egli giunse alla conclusione che gli esseri umani non sono dotati di un determinato grado di intelligenza generale, che si esprime in certe forme piuttosto che in altre, quanto piuttosto che esiste un numero variabile di facoltà relativamente indipendente tra loro, Gardner arriva a identificare almeno sette differenti tipologie di intelligenza:

10 Intelligenza logico-matematica,
abilità implicata nel confronto e nella valutazione di oggetti concreti o astratti, nell'individuare relazioni e principi. 2. Intelligenza linguistica, abilità che si esprime nell'uso del linguaggio e delle parole, nella padronanza dei termini linguistici e nella capacità di adattarli alla natura del compito.

11 3. Intelligenza spaziale,
abilità nel percepire e rappresentare gli oggetti visivi, manipolandoli idealmente, anche in loro assenza. 4. Intelligenza musicale, abilità che si rivela nella composizione e nell'analisi di brani musicali, nonché nella capacità di discriminare con precisione altezza dei suoni, timbri e ritmi.

12 5. Intelligenza cinestetica, abilità che si rivela nel controllo e nel coordinamento dei movimenti del corpo e nella manipolazione degli oggetti per fini funzionali o espressivi. 6. Intelligenza interpersonale, abilità di interpretare le emozioni, le motivazioni e gli stati d'animo degli altri. 7. Intelligenza intrapersonale, abilità di comprendere le proprie emozioni e di incanalarle in forme socialmente accettabili.

13 A questi tipi di intelligenza, Gardner ha aggiunto successivamente un'ottava intelligenza, quella naturalistica, relativa al riconoscimento e la classificazione di oggetti naturali; ipotizzando inoltre la possibilità dell'esistenza di una nona intelligenza, l'intelligenza esistenziale, che riguarderebbe la capacità di riflettere sulle questioni fondamentali concernenti l'esistenza e più in generale nell'attitudine al ragionamento astratto per categorie concettuali universali.

14 Gli STILI COGNITIVI accolgono più ampie prestazioni mentali che si prolungano nella elaborazione delle informazioni cioè nell’azione di approfondimento o processazione, che consente all’individuo di mettere in relazione le informazioni con le conoscenze pre-esistenti, con il reticolo dei concetti, con i linguaggi, ecc. Il riferimento è alla cognition, quale esteso processo in cui si riconosce la conoscenza. Stili apprenditivi e cognitivi possono coincidere o no nella stessa persona, per particolari attività o in diverse fasi della vita.

15 Costruzionista Intuitivo Linguistico Rappresentativo Analitico Globale
Gli STILI APPRENDITIVI Sono le diverse modalità con cui si attiva l’apprendimento, inteso nel senso della prima e personale registrazione delle informazioni: Costruzionista Intuitivo Linguistico Rappresentativo Analitico Globale Sistematico Impulsivo ecc.

16 ???…sei A o B…??? Prima di iniziare a studiare cerco di costruire un quadro d’insieme degli argomenti Quando studio, imparo dapprima i singoli concetti e solo dopo li collego in un quadro generale

17 stile globale/analitico :
chi adotta uno stile globale preferisce avere prima una visione di insieme del materiale da imparare per poi muovere verso il particolare, chi adotta uno stile analitico preferisce partire dai dettagli per ricostruire man mano il quadro generale; lo stile globale fa riferimento all’apprendimento così come inteso dalla psicologia della Gestalt

18 ???…sei A o B…??? Quando studio identifico in un testo i concetti fondamentali e li imparo senza preoccuparmi di collegarli Per ricordare i singoli concetti devo avere un filo conduttore

19 stile dipendente/indipendente dal campo
chi adotta uno stile indipendente dal campo tende ad isolare i singoli argomenti dal resto, chi adotta uno stile dipendente dal campo tende ad esaltare i collegamenti tra il contesto in cui l’argomento è inserito e l’argomento stesso; lo stile dipendente dal campo pone l’ accento sulle relazioni tra i singoli concetti

20 Studio ripetendo ad alta voce il testo
???…sei A o B…??? Gli schemi, i grafici o le tabelle riassuntive mi aiutano a capire meglio quanto spiegato nel testo Studio ripetendo ad alta voce il testo

21 stile verbale/visuale :
chi adotta uno stile verbale predilige l’uso del codice linguistico, ossia testi, registrazioni sonore ed impara per lettura e ripetizione, chi adotta uno stile visuale predilige l’uso di codice visuospaziale, ossia immagini, statiche e in movimento, schemi riassuntivi, diagrammi, tabelle

22 ???…sei A o B…??? A Quando studio cerco di imparare solo ciò che è indispensabile ad ottenere un buon voto all’esame B. Quando studio cerco di approfondire gli argomenti per arricchire la mia cultura personale

23 stile convergente/divergente:
chi adotta uno stile convergente parte dalle informazioni disponibili per convergere verso una soluzione unica al problema, chi adotta uno stile divergente parte dall’informazione a disposizione per procedere in modo creativo generando una varietà di risposte o soluzioni originali e flessibili;

24 ???…sei A o B…??? A. Quando studio cerco di trovare un testo il più possibile chiaro e sintetico per imparare i concetti necessari B. Quando studio cerco sempre di confrontare le posizioni di più autori rispetto ad un determinato problema

25 stile risolutore/assimilatore:
chi adotta uno stile risolutore tende a privilegiare l’azione e la concretezza nell’affrontare un problema cercando di ottenere soluzioni soddisfacenti con il minimo dispendio di tempo e risorse, cercando nell’ informazione a disposizione ciò che serve a risolvere la necessità ; contingente, chi adotta uno stile assimilatore privilegia la ricerca di soluzioni esaustive e articolate, non necessariamente di utilità pratica e non limitate alla necessità contingente;

26 ???…sei A o B…??? A. Quando studio vorrei sempre avere a disposizione dei testi che mi spieghino per filo e per segno tutto ciò che è necessario sapere nelle varie situazioni B. Quando studio mi piace fare ipotesi personali, cercando di intuire il seguito del brano e vedere se va proprio a finire così

27 stile sistematico/intuitivo:
chi adotta uno stile sistematico cerca soluzioni prendendo in considerazione una variabile per volta e cercandone tutte le possibili connessioni col sistema di conoscenze già in proprio possesso, chi adotta uno stile intuitivo procede per singole ipotesi che cerca di confermare o confutare

28 ???…sei A o B…??? A. Prima di iniziare a studiare pianifico accuratamente tutte le fasi B. Studio quando capita, nei ritagli di tempo o quando so che c’è un esame

29 stile impulsivo/riflessivo:
chi adotta uno stile impulsivo ha bassi tempi decisionali e generalmente maggiore tendenza a soluzioni precipitose e non ottimali, chi adotta uno stile riflessivo risponde in modo più lento e accurato.

30 Gli stili sono preferenze nell’uso delle abilità
Le persone hanno profili di stili, non semplicemente un singolo stile Gli stili variano a seconda dei compiti, delle situazioni e nel corso della vita Le persone differiscono nella forza e nella flessibilità delle loro preferenze Gli stili possono essere insegnati Gli stili che vengono valorizzati in una circostanza o in luogo possono non esserlo in altre Gli stili normalmente non sono né buoni né cattivi, è solo questione di congruenza/incongruenza

31 Uno stile non è un'abilità, ma una preferenza
La teoria di Sternberg Uno stile non è un'abilità, ma una preferenza ABILITA’= grado di bravura con cui una persona sa fare una cosa STILE= è il modo in cui ad una persona piace fare una cosa pluralità di stili

32 AUTOGOVERNO MENTALE La tendenza umana a controllare (prevedere, governare, orientare) le proprie attività quotidiane. Gli stili sono paragonabili ai modi in cui può presentarsi il governo di uno Stato.

33 Funzioni Stile Caratteristiche Legislativo Fa le cose a modo proprio
Sternberg propone una elencazione degli stili su 5 categorie. Funzioni Stile Caratteristiche Legislativo Fa le cose a modo proprio Esecutivo Esegue direttive Giudiziario Valuta, esprime giudizi

34 Forme Stile Caratteristiche Monarchico Esegue una cosa alla volta
Gerarchico Esegue più cose ma secondo priorità Oligarchico Esegue più cose ma con problemi nelle priorità Anarchico Esegue in approccio casuale

35 Livelli Scopi Stile Caratteristiche Stile Caratteristiche Globale
Si occupa di massimi sistemi… Locale Segue i dettagli Livelli Stile Caratteristiche Interno Lavora da solo Esterno Sa lavorare con gli altri Scopi

36 Inclinazioni Stile Caratteristiche Liberale Opera in modo nuovo
Conservativo Opera in modo noto

37 Insegnamento…per tutti?
O solo per qualcuno?

38 Prevedere un corso per utenti con differenti stili cognitivi significa adottare più forme espositive per i contenuti del corso, come vedremo nella sezione dedicata ai criteri pratici di progetto.


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