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CHI SIAMO?.

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Presentazione sul tema: "CHI SIAMO?."— Transcript della presentazione:

1 CHI SIAMO?

2 A.R.I.S. Associazione Ricerca Interventi Studi Sull’Invecchiamento
TRIESTE

3 DI CHE COSA CI OCCUPIAMO?

4 CI OCCUPIAMO DI PSICOLOGIA DELL’INVECCHIAMENTO
OVVERO INDIVIDUARE E CONOSCERE I PROCESSI ATTRAVERSO I QUALI UNA PERSONA ARRIVA ALL’ULTIMA FASE DELL’ESISTENZA Ne deriva che : la psicol…. Questo è il nostro modo di concepire la psicologia dell’invecchiamento. Per processi si intende processi intrapsichici.

5 INTERPRETARE I MECCANISMI ATTRAVERSO I QUALI L’ANZIANO MANTIENE L’EQUILIBRIO PSICOFISICO

6 COMPRENDERE LE MODALITA’ RELAZIONALI USATE PER INTRATTENERE RAPPORTI CON L’AMBIENTE CIRCOSTANTE

7 LA NOSTRA ATTIVITA’ DI RICERCA SI FONDA DA UN LATO NEL CAMPO DELLE NEUROSCIENZE E DALL’ALTRO IN QUELLO DELLA PSICODINAMICA DEI PROCESSI DI INVECCHIAMENTO ED HA DATO LUOGO ALLA FOMULAZIONE DI UN INTERVENTO DI TIPO CLINICO CHE SI ARTICOLA IN DUE CAMPI: a) PREVENTIVO b) CURATIVO

8 PREVENZIONE ATTIVITA’ DI DIVULGAZIONE NEL TESSUTO SOCIALE DI UNA NUOVA CULTURA DELLA SENESCENZA CHE NE METTA IN LUCE LE POTENZIALITA’, CAPACITA’ DI RECUPERO E NON SOLO I LIMITI ATTIVITA’ DI PREVENZIONE DEL DECADIMENTO COGNITIVO-AFFETTIVO- RELAZIONALE NEGLI ANZIANI IN BUONA SALUTE ATTIVITA’ DI INFORMAZIONE SULLE BUONE PRATICHE PSICOFISICHE PER INVECCHIARE BENE

9 INTERVENTO CURATIVO P.Ro.M.O.T.® Progressive Resources Mental Operative Training La ri-scoperta dell’affettività nella psicoriabilitazione dell’anziano

10 Che cos’è P.Ro.M.O.T.®? E’ una metodologia d’intervento che offre strumenti interpretativi e di gestione alle problematiche dell’essere anziano, in particolare la persona disorientata

11 PUO’ ESSERE DEFINITO ANCHE COME UN MODO DI CONCEPIRE L’ANZIANO ED IL SUO AMBIENTE CIRCOSTANTE

12 INFATTI RITENIAMO CHE L’anziano sia un soggetto unico ed irrepetibile che esprime una realtà interiore specifica, radicata profondamente nel suo tessuto familiare,sociale e culturale del suo tempo, da cui non è possibile prescindere Tutti gli anziani siano soggetti in grado di poter mantenere un buon equilibrio psicofisico e relazionale, pur con l’avanzare di alcuni deficit fisiologici tipici dell’età

13 Nel caso in cui ci siano presenti dei decadimenti più o meno marcati, dovuti a problematiche organiche e/o funzionali,la persona anziana sia un soggetto che può essere aiutato a recuperare aspetti cognitivo-affettivo-relazionali deficitari, o a rallentarne il processo di deterioramento attraverso una stimolazione specifica e personalizzata, basata sulle conoscenze scientifiche più attuali nel campo delle neuroscienze e della psicodinamica dell’invecchiamento

14 Sia importante uscire dall’atteggiamento di nichilismo terapeutico che giudica inutile qualsiasi intervento riabilitativo in quanto non è possibile fermare o rallentare il degrado psicofisico ed immagina come unica possibilità la custodia dell’anziano in strutture che si prendano cura di queste persone esclusivamente attraverso forme di assistenza dei bisogni primari.

15 DALLA LOGICA DELLA CUSTODIA ASSISTENZIALE ALLA LOGICA RIABILITATIVA DEL METODO P.Ro.M.O.T.®

16 CHE COSA SIGNIFICA RIABILITARE?

17 SIGNIFICA AIUTARE L’ANZIANO A RECUPERARE UN RUOLO ATTIVO NELLA RELAZIONE CON L’AMBIENTE CIRCOSTANTE INSEGNANDOGLI AD USARE LE RISORSE CHE POSSIEDE PER COMPENSARE QUELLE PERDUTE

18 QUAL’E’ L’OBIETTIVO FINALE?
IL MANTENIMENTO OD IL RAGGIUNGIMENTO DI UN’AUTONOMIA FUNZIONALE RELATIVA ALLO STATO PSICO-FISICO DELLA PERSONA

19 CHE COSA OFFRE P.Ro.M.O.T ®? Percorso di inserimento personalizzato per l’anziano che entra in una struttura protetta riabilitazione affettivo-relazionale e cognitiva degli anziani che presentano diversi gradi di deterioramento: a) Problematiche regressivo-depressive (pseudodemenza) b) Demenza di varia eziologia (Alzheimer,mista, ecc.)

20 Sensibilizzazione delle famiglie ed i care givers sulle problematiche relazionali ed affettive della senescenza (sensitivity training) Sostegno psicologico per gruppi familiari e/o individuale

21 Percorso di formazione permanente per operatori geriatrici articolato in due fasi:
apprendimento del metodo verifiche e supervisioni

22 A CHI E’ RIVOLTO Case di riposo Centri diurni Case albergo
Comunità alloggio Residenze protette RSA Reparti geriatrici ospedalieri Centri specializzati Alzheimer

23 Istituto Triestino per Interventi Sociali A.S,P.– Trieste
P.RO.M.O.T.® E’ STATO APPLICATO CON SUCCESSO DAL 1998 IN DIVERSE REALTÀ ASSISTENZIALI Istituto Triestino per Interventi Sociali A.S,P.– Trieste Centro Diurno “In..Contrada”-– Trieste Casa di Cura Pineta del Carso – Aurisina Casa di Riposo Comunale – Muggia Centro Diurno “M.Crepaz”- Pro Senectute A.S.P. - Trieste

24 PERCHE’ RITENIAMO POSSIBILE LA PSICORIABILITAZIONE DELLA PERSONA ANZIANA ?

25 Per alcuni assunti fondamentali che poggiano sulle conoscenze più moderne nel campo delle neuroscienze, e della psicodinamica Il determinante ruolo che il cervello svolge sulla nostra possibilità di comprendere il mondo che ci circonda dandogli contemporaneamente una coloritura affettiva attraverso le nostre emozioni (logica affettiva memoria affettiva) sfera cognitiva ed affettiva si influenzano reciprocamente potenziandosi o inibendosi in base allo stato psicofisico del soggetto l’affettività di un soggetto rimane intatta, seppur con alterazioni e disfunzioni, fino alla morte anche in situazioni di grave degrado cognitivo La plasticità neuronale del tessuto nervoso cerebrale che consente di creare nuovi collegamenti sinaptici fra i neuroni se il cervello viene adeguatamente stimolato da attività specifiche,anche in presenza di danni organici o funzionali

26 La stimolazione psicofisica crea la funzione intellettiva
Funzioni cerebrali residue, se adeguatamente stimolate, vanno a compensare quelle perdute Il ruolo dei meccanismi di difesa nel mantenimento dell’omeostasi dell’economia psichica ed il fatto che sia possibile agire su di essi per riequilibrala in caso di scompensi La centralità delle relazioni oggettuali* nel mantenimento di un rapporto stabile con l’ambiente che ci circonda, in particolare le persone(chi sei?che cosa mi rappresenti?) Il ruolo strategico dell’investimento affettivo nel ristabilire relazioni significative con gli oggetti e le persone che ci stanno accanto *per relazione oggettuale si intende la modalità attraverso la quale ogni soggetto si relaziona al mondo che lo circonda,oggetti inanimati o persone

27 Tutti questi assunti ci hanno fatto pensare che
L’affettività sia la chiave di volta per poter influenzare in positivo le performance cognitive di una persona disorientata e nello stesso tempo riequilibrare con dolcezza la sua economia psichica

28 IN QUESTA OTTICA LA RELAZIONE INTERPERSONALE diventa STRUMENTO DI ECCELLENZA PER L’APPROCCIO ALL’ANZIANO

29 P.Ro.M.O.T.® si differenzia da altri metodi riabilitativi per il fatto che va a stimolare in modo specifico, contemporaneamente, sia la sfera cognitiva intellettiva sia quella affettiva relazionale in accordo con i programmi di comprensione della realtà processati dal nostro cervello che danno luogo ai nostri comportamenti

30 Quali vantaggi otteniamo?

31 RICADUTE POSITIVE ANZIANO SOGGETTO ATTIVO CHE LA RIDUZIONE DEL DEGRADO
UTILIZZA AL MEGLIO LE RISORSE SU DI LUI INVESTITE LA RIDUZIONE DEL DEGRADO PSICO-COGNITIVO RIDUCE I RICOVERI IMPROPRI E GLI INTERVENTI FARMACOLOGICI RICADUTE POSITIVE CALO TENSIONE ED ANSIA = MIGLIORAMENTO DEI RAPPORTI INTERPERSONALI

32 CHI SONO GLI AGENTI DEL PROCESSO RIABILITATIVO?

33 RIABILITAZIONE CARE-GIVER FAMILIARI AMICI OPERATORI SOCIO-SANITARI
AMBIENTE FISICO

34 CARE-GIVER - FAMILIARI
FRUITORI ATTORI PROCESSO RIABILITATIVO

35 GLI OPERATORI SOCIO-SANITARI
AGISCONO LA RIABILITAZIONE TRAMITE GRUPPI PROMOT ® Riabilitazione Formale RAPPORTO INTERPERSONALE QUOTIDIANO ANIMAZIONE

36 L’INTERVENTO PSICORIABILITATIVO FORMALE

37 FASI DELLA RIABILITAZIONE
1. Gruppo AROUSING AFFECT 2. Gruppo RESOURCES RACE 3 Mesi

38 AROUSING AFFECT Una modalità di gruppo in cui vengono attivate le capacità percettive e la memoria affettiva, funzioni che stanno alla base di tracce mnestiche sedimentate. La persistenza di queste funzioni anche in condizioni di gravi deficit cognitivi, permette, se adeguatamente attivati, l’avvio dei compensi residui.

39 RESOURCES RACE Una modalità di gruppo rivolta a persone meno deteriorate, che mette in primo piano il recupero delle funzioni più strettamente cognitive, i meccanismi di compenso individuali, con successiva attivazione e stimolazione delle capacità residue.

40 I GRUPPI P.Ro.M.O.T® PARTECIPANTI: da 8 a 10
N° INCONTRI: 24 O 36 (3 mesi) DURATA: 1 ora FREQUENZA: 2 o 3 volte la settimana

41 L’INTERVENTO RIABILITATIVO NEL QUOTIDIANO

42 Rapporto di interazione quotidiana operatori geriatrici*- anziano
Attività di animazione *per operatoti geriatrici intendiamo qualunque figura professionale si occupi dell’anziano, a qualunque livello

43 ANCHE NEL QUOTIDIANO LA RELAZIONE AFFETTIVA E’ LA CHIAVE DI VOLTA DEL PROCESSO RIABILITATIVO

44 L’OPERATORE DEVE DIVENTARE ELEMENTO FONDANTE DI APPOGGIO RELAZIONALE PER L’ANZIANO

45 Per poterlo diventare è essenziale un cammino di consapevolezza dei propri vissuti emozionali e delle proprie competenze professionali che si ottiene solo con la disponibilità a seguire il percorso formativo P.Ro.M.O.T®

46 L’attività di animazione viene concepita come un’opportunità di svago organizzato per l’anziano che ha come obiettivo principale il rafforzamento della stimolazione fatta a livello formale tramite i gruppi psicoriabilitativi arousing affect e resources race

47 E’ importante quindi che le attività scelte per intrattenere siano
interessanti per l’anziano ed evitino la sua infantilizzazione costruite in base ai tratti caratteriali del gruppo a cui vengono rivolte rispettose dei limiti e bisogni psicologici delle persone a cui sono rivolte il più possibile personalizzate

48 Per questo è importante formare adeguatamente ed in modo specifico la figura dell’animatore, in quanto è una persona che può aiutare molto anche gli altri operatori nella conoscenza degli interessi, gusti, competenze degli anziani ed in particolare può diventare un punto di riferimento oggettuale significativo per le persone disorientate, fungendo da trade d’union tra anziani,operatori,familiari.

49 Per gli animatori è previsto un percorso formativo specifico personalizzato a seconda dei bisogni e dell’organizzazione delle strutture in cui operano

50 www.associazionearis.it e-mail: info@associazionearis.it


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