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LA RICERCA ATTIVA DEL LAVORO

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Presentazione sul tema: "LA RICERCA ATTIVA DEL LAVORO"— Transcript della presentazione:

1 LA RICERCA ATTIVA DEL LAVORO

2 CERCO LAVORO: DOVE POSSO RIVOLGERMI? A CHI CHIEDERE?
Informagiovani Centro per l’impiego Passaparola: amici, Parenti, conoscenti..…… Inserzioni: Quotidiani, settimanali, riviste specializzate, bacheche… Società di selezione, agenzie interinali Enti di formazione per tirocini formativi Annunci in radio e TV Internet

3 Esplorare la rete Ricordare, recensire, contattare tutte le persone della propria rete al fine di: - Acquisire informazioni su possibili datori di lavoro, - Far circolare la voce che stiamo cercando lavoro, - Scoprire quale impresa è alla ricerca di personale - Usare la posta elettronica e far circolare il CV NON VUOL DIRE: 1- ELEMOSINARE 2- FARSI RACCOMANDARE

4 Mappa delle conoscenze
Rivolgersi a persone della proprie mappa perché: . Potrebbero essere molto informate, . Potrebbero avere molti contatti, . Lavorano in un settore analogo, . Potrebbero conoscere altre persone che lavorano in quel settore, . Conoscono bene quel settore, . Sono inserite in quel settore Chiedere consigli!

5 Agenzie di Lavoro Interinali
Trovare lavoro? A chi rivolgermi? Centro per l’impiego O Agenzie di Lavoro Interinali

6 Il Centro Per l’Impiego
SERVIZI PER I LAVORATORI Accoglienza e spazi informativi Consulenza orientativa Sessioni e laboratori di ricerca del lavoro Servizi amministrativi e gestionali Supporto all’inserimento lavorativo e servizio di preselezione Tirocini formativi e di orientamento Mediazione culturale per stranieri

7 AQUISIZIONE DELLO STATO DI DISOCCUPAZIONE
Secondo quanto stabilito dal dlgs 297/02 (art 1 comma 2) viene considerato disoccupato/a chi si trova nella condizione di: Essere privo/a di lavoro; Essere “immediatamente” disponibile allo svolgimenti e alla ricerca di un’attività lavorativa; Concordare in sede di colloquio di orientamento presso il Centro per l’Impiego le modalità per la promozione all’inserimento lavorativo

8 AQUISIZIONE DELLO STATO DI DISOCCUPAZIONE
La verifica dello stato di disoccupazione e i colloqui di orientamento sono obbligatori per legge per l’iscrizione al CPI Quindi Se una persona non lavora e non dichiara al Centro per l’Impiego le intenzioni sopra elencate NON è DISOCCUPATO/A ma INATTIVO/A dal punto di vista lavorativo

9 Il Centro Per l’Impiego
Durante il colloquio di orientamento (erogato dal centro entro 3 mesi dall’iscrizione), oltre ad essere indicate tutte le informazioni necessarie alla ricerca del lavoro, viene inserito in una banca dati il profilo professionale del lavoratore, che sarà a disposizione per il servizio di incrocio domanda –offerta di lavoro- quindi per essere segnalato alle aziende- svolto dagli operatori del CPI

10 Il Centro Per l’Impiego
Nel colloquio di orientamento individuale l’operatore del CPI ed il lavoratore stipulano un Patto di servizio vincolante, che include gli impegni e il percorso che si intende proseguire per aumentare le possibilità o per agevolare l’inserimento o il reinserimento lavorativo dell’interessato/a.

11 Il Centro Per l’Impiego
Il percorso può prevedere la frequenza obbligatoria a laboratori di gruppo su tematiche inerenti il lavoro (ad es. sull’ Orientamento al lavoro, sul Curriculum Vitae, sul Colloquio di Selezione, su Internet per la ricerca del lavoro, il Mercato del Lavoro, ecc..) oppure l’impegno alla frequenza di Corsi di Formazione Professionale o di Tirocini Formativi.

12 Il Tirocinio formativo e di orientamento

13 Il Tirocinio formativo e di orientamento
Che cos’è? Un servizio per supportare le persone interessate e/o disponibili alla realizzazione di tirocini. Si tratta di periodi di permanenza in azienda che offrono alle persone la possibilità di: Applicare le conoscenze acquisite in precedenti momenti di formazione, per crescere professionalmente (Tirocinio Formativo) Conoscere e capire i contesti lavorativi per meglio orientare le scelte professionali (Tirocinio Orientativo)

14 Il Tirocinio formativo e di orientamento
Alternanza di studio/lavoro che agevola le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro) Per le aziende è un ottimo strumento di valutazione a basso costo senza comportare obblighi di assunzione È regolato da una convenzione tra soggetto promotore (Scuola, Ente di Formazione, CPI..) e azienda ospitante (azienda, studio privato, ente pubblico …) e da un progetto formativo (sottoscritto anche dal tirocinante) Viene nominato un tutor aziendale L’assicurazione è obbligatoria

15 Le Agenzie Interinali Sono molto diffuse sul territorio per le esigenze di flessibilità delle aziende (picchi lavorativi, sostituzioni maternità, ferie, prova, mansioni nuove non presenti nell’organico, velocità di inserimento) Elargiscono lavoro interinale quindi a tempo determinato Si diventa dipendenti dell’agenzia ma non dell’azienda

16 Le Agenzie Interinali VANTAGGI PER I LAVORATORI: Per chi è uscito da un precedente lavoro,velocità per un lavoro nuovo Per chi non può o non vuole impegnarsi a “tempo indeterminato”: studenti, madri,… Per chi non ha le idee chiare sulla scelta professionale: in tempi relativamente brevi potrà sperimentarsi in settori diversi Si può partecipare a corsi di formazione gratuiti In poche parole significa opportunità

17 Le Agenzie Interinali Trenkwalder S.R.L. Manpower Spa
Nel nostro territorio: ADECCO GIGROUP Trenkwalder S.R.L. Manpower Spa Start People S.P.A. Atempo Spa Ma anche sul web Monster, job advisor e Linkedin

18 L’Informagiovani Che cos’è?
Un servizio informativo pensato e realizzato soprattutto per far conoscere le opportunità offerte ai giovani nei diversi ambiti di interesse, orientando verso percorsi e scelte felici Offre informazioni e approfondimenti relativi a: Lavoro/Professioni Scuola/Educazione Permanente Volontariato dott.ssa Mara Boni

19 L’Informagiovani Servizio Civile Nazionale e Regionale
Agio/disagio giovanile e vita sociale Cultura e tempo libero Turismo e Sport Mobilità in Europa/Estero: * Residenza, studio e formazione, borse di studio all’estero * Programmi C.E. di scambio culturale e di mobilità scolastica e formativa * Lavoro e vacanze-lavoro all’estero * Normative dell’U.E

20 L’Informagiovani Nello specifico in merito alle opportunità lavorative: Bandi di concorso pubblici nazionali e internazionali Offerte di lavoro in Italia Funzionamento e competenze dei vari uffici predisposti al lavoro Normative e procedure di avviamento al lavoro e sulla tutela del lavoratore Elenco dei siti web per il lavoro Normative sugli incentivi e contributi per le imprese giovanili Documentazione sui profili professionali e tendenze del mercato del lavoro

21 Le inserzioni Strumenti utilizzati sia dai datori di lavoro che dai lavoratori per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro Possono comparire su quotidiani, settimanali, mensili o riviste specializzate, bacheche su punti informativi

22 Com’è strutturata l’ inserzione?
CAPPELLO Contiene informazioni sull’Azienda (settore, dimensioni,mercato,ecc..) TITOLO Riguarda la tipologia richiesta (es. saldatore specializzato) REQUISITI Descrive le caratteristiche personali e professionali che il candidato deve possedere (età, formazione, esperienza) OFFERTA Non sempre presente, si riferisce alle caratteristiche del rapporto contrattuale (retribuzione, orari, inquadramento,ecc..)

23 Per non cadere in inganno
Diffidare delle inserzioni che offrono lavoro in cambio di contributi spese Diffidare delle inserzioni che promettono guadagni non proporzionati all’impegno richiesto Fare attenzioni alle selezioni previo corso di formazione a pagamento Non sempre le proposte di lavoro a domicilio si rivelano si rivelano rispondenti alle promesse offerte Attenzione alle proposte di assunzione dopo stage o tirocini, se non è specificata la durata, potrebbero essere periodi eccessivamente lunghi Attenzione agli annunci in cui è presente solo il num. di cellulare e/o utilizzano num telefonici a pagamento (es.166..,144..) Attenzione all’eccessiva genericità, ad annunci con requisiti non specificati; le aziende serie sanno di che tipo di professionalità hanno bisogno.

24 Autoinserzione Deve essere breve, di 15/20 parole, curata ed evidenziata Specificare la propria professionalità e la qualifica professionale raggiunta Per i “neo” specificare l’area di interesse per il primo impiego Specificare le modalità di contatto e gli orari Scegliere bene la testata in base al livello professionale e all’area geografica a cui fare riferimento

25 Il Curriculum Vitae È il “biglietto da visita” che descrive a possibili interlocutori il nostro profilo professionale, la nostra formazione e le nostre conoscenze/ competenze Preparare un C.V efficace e ben scritto è il primo passo da compiere per convincere il selezionatore che sei tu la persona giusta che gli serve in quel momento

26 E… come si fa? Deve essere:
CHIARO: testo scorrevole, di facile lettura. È consigliato usare il grassetto ed il sottolineato, ma senza abusarne. CORRETTO: non ci devono essere errori ortografici. Rileggetelo e sottoponetelo ad altri. La forma deve essere perfetta. SINTETICO: conciso e preciso, frasi brevi, tra i paragrafi e linguaggio semplice, adeguato di margini e spaziature che dividano i paragrafi. COMPLETO: deve contenere tutte le informazioni utili PERSONALIZZATO E MIRATO: adattato all’offerta a cui si risponde o per cui ci si propone

27 Le varie sezioni del curriculum
1. DATI PERSONALI 2. ISTRUZIONE E FORMAZIONE 3. ESPERIENZE PROFESSIONALI 4. CONOSCENZE LINGUISTICHE 5. CONOSCENZE INFORMATICHE 6. COMPETENZE TRASVERSALI 7. ALTRE INFORMAZIONI E INTERESSI EXTRA- PROFESSIONALI 8. CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI (L.675/96)

28 Sezioniamo il curriculum..
1. DATI PERSONALI Nome Cognome Indirizzo Il nome va scritto rigorosamente prima del cognome, evitare i titoli e/o soprannomi Recapito telefonico Indirizzo Il criterio è quello della massima reperibilità Luogo e data di nascita Stato civile Da evitare la definizione “single”!!

29 Sezioniamo il curriculum..
2. ISTRUZIONE E FORMAZIONE Per ogni titolo di studio indicare: Anno di conseguimento Nome del corso, qualifica conseguita Nome e sede della scuola Votazione finale il criterio da seguire è quello di partire dalle esperienze formative più recenti

30 Sezioniamo il curriculum..
Quindi, se nel frattempo vi siete inscritti all’Università inserite questa informazione come prima indicando: Anno … Attualmente iscritto al (I, II.. Anno) di (Facoltà)… Nome e sede dell’Università Corsi di formazione e specializzazione Se hai frequentato corsi regionali e privati, tirocini formativi all’interno di percorsi scolastici inserisci anche questa sezione indicando: Anno e periodo di svolgimento Titolo del corso Nome e sede della scuola o dell’ente organizzatore dott.ssa Mara Boni

31 Sezioniamo il curriculum..
3. ESPERIENZE PROFESSIONALI Questa sezione racchiude la descrizione delle tue esperienze di lavoro. Per ogni esperienza indicare: Data di inizio e fine di ogni rapporto di lavoro Nome della posizione(usare definizioni chiare e diffuse) Nome dell’azienda e della tipologia di attività Competenze acquisite Il consiglio è di valorizzare il proprio ruolo.. Meglio però non bleffare troppo, perché il vostro datore di lavoro potrebbe rivolgersi agli ex capi per fare qualche verifica.

32 Sezioniamo il curriculum..
4. CONOSCENZE LINGUISTICHE Per ogni lingua conosciuta indicare: il livello di conoscenza scritto e orale, eventuali corsi di lingua frequentati ed esami di lingua riconosciuti e il punteggio riportato, soggiorni significativi all’estero che attestano l’apprendimento della lingua. N.b: è inutile specificare italiano madrelingua! 5. CONOSCENZE INFORMATICHE Indicare i Sistemi Operativi , software che sai utilizzare e il livello di conoscenza di ogni programma (Es. Windows, Word, Excel,…)

33 Sezioniamo il curriculum..
6. COMPETENZE TRASVERSALI Si riferiscono alle conoscenze, abilità e risorse personali utili ai fini di un comportamento lavorativo efficace: competenze relazionali, organizzative, tecniche, artistiche, ecc.. 7. ALTRE INFORMAZIONI E INTERESSI EXTRA- PROFESSIONALI Informazioni supplementari su tutte quelle attività che ti hanno permesso di sviluppare capacità e conoscenze utili per svolgere la professione per cui ti proponi (es. servizio civile, interessi, hobbies…) Attenzione: inserisci solo le informazioni salienti per il profilo!

34 Sezioniamo il curriculum..
8. CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI (L.675/96) In base alla legge sulla privacy, le aziende, gli enti e le società devono avere la tua autorizzazione per trattare i dati personali È sufficiente inserire alla fine del C.V una formula standard come la seguente: Autorizzo l’inserimento e la gestione dei miei dati personali, ai sensi della legge 675/96 Concludere con Luogo, Data e Firma

35 Cosa evitare: Uno stile eccessivamente informale
Frasi troppo lunghe che soffocano il lettore Una terminologia troppo aulica (inutile sfoggio di cultura, da l’idea di voler impressionare il destinatario) Un taglio umoristico L’esposizione in terza persona (sembra che vogliamo prendere le distanze da noi stessi) Un tono troppo presuntuoso ed arrogante

36 Cosa evitare: Espressioni patetiche per commuovere il selezionatore (del tipo” ho davvero bisogno di questo lavoro”) Un numero eccessivo di parole straniere Una scrittura troppo fitta per riempire il C.V o un’eccessiva distanza tra i paragrafi ( perché non si ha nulla da dire) L’uso di vignette e simboli (per es. per indicare un corso di inglese non aggiungere la bandiera del Regno Unito!)

37 La lettera di presentazione
Accompagna sempre il C.V È fondamentale per mettersi in luce ed uscire dall’anonimato Il suo obiettivo risponde alla tua esigenza di differenziarti da altri candidati La lettera dovrebbe rispondere alla domanda dei selezionatori: “Perché devo scegliere proprio te?”

38 La lettera di presentazione: cosa scrivere?
Deve contenere: Il motivo per cui si scrive Il tipo di posizione che si desidera ricoprire Le caratteristiche principali che ci fanno affermare che saremmo adatti per quella posizione (ricordiamo che tutte le informazioni professionali sono gia inserite nel CV) Scrivere cosa si può offrire, non quello che si vuole/pretende dal punto di vista economico. Chiarite perché avete scelto quell’azienda ponendo in relazione alle vostre esperienze professionali con le attività della stessa.

39 IL COLLOQUIO DI SELEZIONE

40 IL COLLOQUIO DI SELEZIONE
Finalità: CONOSCITIVO/MOTIVAZIONALE: si cerca di ottenere il maggior numero di informazioni su caratteristiche personali del candidato e sulla motivazione a ricoprire quel ruolo professionale. TECNICO: sono valutate le competenze di natura tecnico – professionale del candidato. Modalità: INDIVIDUALE: il candidato è solo di fronte a uno o più selezionatori DI GRUPPO: diversi candidati partecipano in contemporanea ad un colloquio che può essere tenuto da uno più esaminatori. I candidati sono coinvolti in discussioni o simulazioni di lavoro.

41 Domande tipiche … risposte efficaci
Scopo: chi fa il colloquio ha l’obiettivo di scoprire che tipo di persona e lavoratore sei in un breve lasso di tempo DOMANDE POSSIBILI Mi parli di Lei- Proprie esperienze personali Quali sono i suoi obiettivi professionali? Aspirazioni personali Ci dica quali sono i suoi principali difetti e le sue qualità? Presentarsi in modo sincero, valorizzando le tue competenze reali.. SIATE SINCERI! Che materie di studio ha preferito? Perché si è candidato? Che hobby ha? Cosa fa di solito la sera?

42 Stile dell’esaminatore
SEDUTTIVO Il conduttore è molto accomodante, assertivo, fa spesso complimenti al candidato. Attenzione a non essere complice! PROVOCATORIO Il conduttore pone domande dirette, provoca il soggetto contestando ciò che dice o ponendo domande provocatorie. Attenzione a controllare bene l’emotività: il rischio è di cadere nella sua trappola! PATERNO Il conduttore si presenta con un’aria benevola e paterna, tenta di mettere a suo agio il candidato, che in questo clima potrebbe sentirsi libero di dire ciò che vuole senza paura di essere giudicato. Attenzione: ricordarsi sempre che si è in un colloquio di selezione e alla fine c’è un giudizio! PROFESSIONALE Il conduttore pone domande in modo calmo che mirano ad ottenere informazioni sul soggetto senza però creargli ansia e cercando di instaurare un clima facilitante per il proseguimento del colloquio.

43 Le regole d’oro per affrontare il colloquio
Arrivare puntuali o con qualche minuto in anticipo Ricordare nome e cognome dell’interlocutore, data, ora e luogo dell’appuntamento Entrare in possesso del maggior numero di informazioni sull’azienda presso cui si svolge il colloquio In caso di dubbi sulla tipologia del lavoro, non indugiare nel chiedere informazioni

44 Le regole d’oro per affrontare il colloquio
Ripercorrere il curriculum vitae, riassumendone mentalmente le esperienze più significative Dimostrare interesse e motivazione per il posto di lavoro in oggetto Indossare abiti adeguati alla situazione e consoni al posto di lavoro, mantenendo lo stile personale Assumere un atteggiamento sereno e cordiale, ma non confidenziale, mostrando fiducia in se stessi, senza essere supponenti o arroganti Ascoltare le domande e rispondere con calma e in maniera chiara ed esaustiva

45 Le regole d’oro per affrontare il colloquio
Se opportuno domandare le condizioni lavorative proposte (orari, tipologia del contratto, retribuzione) Ricordare che anche la comunicazione non verbale incide sull’andamento del colloquio (gestualità, postura, contatto visivo, modo di parlare) Valorizzare le esperienze professionali che si ritiene siano più consone alla posizione ricercata Salutare e ringraziare, al termine dell’incontro, il proprio interlocutore, stabilendo un contatto attraverso una stretta di mano e domandare come e quando sarà comunicato l’esito del colloquio

46 Cosa non si deve fare … Non lasciare acceso il cellulare Non fumare
Non masticare chewing-gum Non mostrare un abbigliamento stravagante Non assumere una postura di eccessiva chiusura (gambe e braccia incrociate) Non utilizzare un tono di voce troppo alto o troppo basso Non rispondere mai con monosillabi, ma argomentare le risposte

47 Cosa non si deve fare … Non condurre la conversazione su punti deboli o su argomenti su cui non si possiede approfondita conoscenza Non parlare mai in modo negativo delle imprese, dei colleghi o dell’ambiente relativo al precedente lavoro svolto Non mostrarsi aggressivi o al contrario troppo passivi Non trasmettere informazioni troppo personali non richieste Non parlare immediatamente della retribuzione Non richiamare immediatamente per accertarsi dell’esito del colloquio, ma aspettare che si venga contattati

48 IL COLLOQUIO DI GRUPPO Le prove di gruppo mirano a valutare le tue capacità di lavorare in un team e alcuni tratti di personalità come la leadership, l’autonomia, la capacità di contatto, la creatività Vengono utilizzate dai selezionatori per osservare dal vivo le tue modalità di interagire in gruppo e di collaborare o competere in funzione di un obiettivo dato

49 Consigli per affrontare le prove di gruppo
Sii te stesso Prendi la prova seriamente Evita di essere critico e rigido Collabora attivamente Fai attenzione alle interazioni di gruppo Focalizza l’impegno sul compito Rifletti sulla prova appena compiuta( ti servirà per l’eventuale colloquio individuale)


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