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Responsabile Struttura Operativa Anziani Assessorato Politiche Sociali

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Presentazione sul tema: "Responsabile Struttura Operativa Anziani Assessorato Politiche Sociali"— Transcript della presentazione:

1 Responsabile Struttura Operativa Anziani Assessorato Politiche Sociali
LE SFIDE DELLA DOMICILIARITA’ Assistenza domiciliare e sistema di accreditamento a Parma: riflessioni e prospettive Parma, 6 Aprile 2009 Lucia Bonetti Responsabile Struttura Operativa Anziani Assessorato Politiche Sociali Comune di Parma D.ssa Lucia Bonetti

2 DGR Emilia Romagna n. 1206/07 Fondo Regionale Non Autosufficienza
DGR Emilia Romagna n.1206/07 Fondo Regionale Non Autosufficienza. Indirizzi Attuativi della DGR 509/07 Il Distretto di Parma Prima Progetto Assistenziale Individualizzato Presa in carico complessiva Interventi di cura, di supporto (es. pasti e trasporti), di consulenza e di affiancamento ai caregivers Per bisogni temporanei e prolungati Comune di Parma dalle 6.00 alle per 365 giorni l’anno Comuni di Colorno, Sorbolo, Mezzani, Torrile: servizi di Assistenza domiciliare con articolazione oraria differenziata Dopo Progetto Individualizzato di vita e di cura PAI Integrato Presa in carico complessiva Interventi di cura, di supporto (es. pasti e trasporti), di consulenza e di affiancamento ai caregivers Per bisogni temporanei e prolungati Distretto di Parma Interventi anche nelle 24 ore D.ssa Lucia Bonetti

3 UTENTI COMPLESSIVAMENTE IN CARICO NEL 2008:
1679 Parma 1598 Colorno 34 Sorbolo-Mezzani 27 Torrile 20 D.ssa Lucia Bonetti

4 GLI INTERVENTI EROGATI
OLTRE INTERVENTI ANNO (PIU’ DI AL GIORNO) DI CUI PIU’ DI PASTI CONSEGNATI (PIU’ DI 240 AL GIORNO) DELLE RESTANTI OLTRE PRESTAZIONI L’ 80% E’ RAPPRESENTATO DA INTERVENTI AD ALTA INTENSITA’ ASSISTENZIALE (ALZATE, IGIENE, BAGNO, RIMESSA A LETTO) D.ssa Lucia Bonetti

5 NEL DISTRETTO Attivazione del servizio possibile anche entro
le 24 – 48 ore Nessuna lista d’attesa NEL DISTRETTO D.ssa Lucia Bonetti

6 Quale modalità gestionale utilizzare? D.ssa Lucia Bonetti

7 I RIFERIMENTI NORMATIVI presenti nel 2001
Legge 8 novembre 2000, n. 328 “Legge quadro per la realizzazione del sistema intergrato di interventi e servizi sociali” art. 17 “i Comuni possono prevedere la concessione, su richiesta dell’interessato, di titoli validi per l’acquisto di servizi sociali dai soggetti accreditati….” D.ssa Lucia Bonetti

8 Dal 01 Aprile 2001 Il Comune di Parma
PROGETTO ORGANIZZATIVO-FUNZIONALE DEL MODULO GESTIONALE TRANSITORIO PROPEDEUTICO ALL’AVVIO DELLA GESTIONE DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE RIVOLTO ALLE PERSONE ANZIANE ED AGLI ADULTI NON AUTOSUFFICIENTI A CAUSA DI FORME MORBOSE EQUIPARABILI A QUELLE GERIATRICHE A MEZZO DELL’ “ACCREDITAMENTO” D.ssa Lucia Bonetti

9 ACCREDITAMENTO D.ssa Lucia Bonetti

10 riconoscere e far crescere
La Persona al centro riconoscere e far crescere il livello di conoscenza e consapevolezza della persona nella partecipazione alla definizione e costruzione del proprio progetto di vita e di cura, alla sua realizzazione anche attraverso la decisione nella scelta dei servizi D.ssa Lucia Bonetti

11 Fornitori ACCREDITAMENTO ALBO FORNITORI APPALTO OFFERTA
QUALITA’ PREZZO RISPONDENTI ALLE ESIGENZE INDIVIDUALI PER PRODURRE SERVIZI DI UTILITA’ SOCIALE FLESSIBILI E INNOVATIVI STIMOLARE LA CRESCITA QUALITATIVA E DI COMPETENZA ACCREDITAMENTO ALBO FORNITORI REQUISITI DI: QUALITA’ DEL FORNITORE PREZZO QUALITA’ DEL SERVIZIO QUALITA’ DELL’INTERVENTO PARTECIPAZIONE E CO-RESPONSABILIZZAZIONE IN TUTTE LE FASI DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO E NEL RAGGIUNGIMENTO DEI RISULTATI. CONCORRENZA, AGITA ESCLUSIVAMENTE SULLA QUALITA’. COSTO DEL SERVIZIO FISSATO DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE ED UGUALE PER TUTTI.

12 Come Funziona? D.ssa Lucia Bonetti

13 Cittadini Comune di Parma
Il cittadino sceglie il fornitore accreditato PAI Buono Di Servizio Domanda di aiuto Organizzazioni ed Enti accreditati ad erogare gli interventi assistenziali Accreditamento Comune di Parma D.ssa Lucia Bonetti

14 RICONOSCIMENTO E LEGITTIMAZIONE
DI FORNITORI DI SERVIZI attraverso un processo che si basa su un sistema di VALORI, NORME, REQUISITI, VERIFICHE, che crea condizioni di TUTELA E GARANZIA per il cittadino Attraverso il BUONO di SERVIZIO, il Comune riconosce la necessità di un intervento socio-assistenziale personalizzato e si impegna a sostenerne una parte dell’onere finanziario, esclusivamente se erogato da soggetti accreditati. Il cittadino versa direttamente al Fornitore la propria quota di compartecipazione al costo dell’intervento fruito. Il cittadino accede, scegliendo in piena autonomia quello a cui rivolgersi per ottenere il servizio, con un BUONO di SERVIZIO erogato dall’Amministrazione Comunale sulla base di un Progetto Assistenziale Individualizzato. Se non è soddisfatto, il cittadino può cambiare Fornitore. D.ssa Lucia Bonetti

15 I REQUISITI DI QUALITA' DEL FORNITORE DEL SERVIZIO DELL’INTERVENTO
SOLIDITA’ ORGANIZZATIVA ED AZIENDALE  Stato patrimoniale   Fatturato (non inferiore ad € per ogni Polo, per gli ultimi due esercizi approvati) Grado di specializzazione (aver avuto nei due anni precedenti un n° medio mensile di utenti pari al 50% del numero medio di utenza teorica del Polo prescelto) LAVORO     Applicazione dei contratti collettivi nazionali e degli integrativi     Capacità organizzativa (risorse umane- organico minimo di operatori-, strumentali ..)     Capacità progettuale DEL SERVIZIO  Sede locale (sportello al cittadino)      Carta del Servizio (presentazione dei servizi offerti)      Struttura organizzativa (es n° operatori formati)      Beni strumentali (es automezzi)     Formazione del personale (piani formativi, minimo 15 ore annue pro-capite)     Strumenti e metodologie per l’integrazione con il territorio di riferimento      Tutela della sicurezza e della privacy     Modalità e strumenti di pagamento dei servizi da parte del cittadino/utente (diversificati)    Strumenti di controllo interno della qualità    Sistema informativo DELL’INTERVENTO Capacità di: - rispondere al Progetto Assistenziale Individualizzato (PAI) - raggiungere i risultati previsti dal PAI in termini di risoluzione del problema   miglioramento del benessere complessivo riduzione del danno - promuovere e contribuire al miglioramento della    qualità del contesto assistenziale    qualità delle relazioni    qualità della comunicazione con la famiglia  D.ssa Lucia Bonetti

16 Riflessioni… D.ssa Lucia Bonetti 16

17 L’ACCREDITAMENTO FAVORISCE
opportunità di continuità dell’intervento assistenziale per il cittadino e per il fornitore a fronte di requisiti di qualità di servizio costanti nel tempo la partecipazione attiva del cittadino, riconosciuto, valorizzato e favorito nel suo ruolo decisionale, all’interno di un sistema regolato che lo supporta e lo tutela il “trasferimento” di responsabilità e competenze ai gestori dei servizi D.ssa Lucia Bonetti

18 REQUISITI DI UN MODELLO EFFICACE
un ruolo chiaro e forte dell’Amministrazione Comunale in tutte le fasi del processo criteri di qualità dettagliati costo degli interventi stabilito, fisso ed adeguato presenza di un offerta di mercato rete di servizi consolidata e cultura di riferimento diffusa sul territorio D.ssa Lucia Bonetti

19 Le prospettive distrettuali di sviluppo del servizio…
D.ssa Lucia Bonetti

20 INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA
LA PROGRAMMAZIONE Distrettuale del Triennio ed il Piano Attuativo 2009: la regolazione e la realizzazione dei servizi sociali, sanitari e socio-sanitari a rete IL PROGETTO ASSISTENZIALE INDIVIDUALIZZATO INTEGRATO D.ssa Lucia Bonetti

21 INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA
Integrazione -istituzionale -comunitaria -professionale La governance a livello distrettuale: Comuni AUSL Azienda Ospedaliera Terzo settore Quarto settore La concertazione con le Organizzazioni Sindacali metodologie e strumenti condivisi esito di un equìpe multiprofessionale, articolata, secondo il bisogno, a vari livelli Assistente Sociale Territoriale Medico di Medicina Generale RAA O.SS/AdB altri professionisti (es. Medico specialista, Psicologo, I.P., Terapista Riabilitativo) Unità di Valutazione Geriatrica con l’anziano e la sua famiglia D.ssa Lucia Bonetti

22 Coerenza tra programmazione
Livello macro Livello micro Coerenza tra programmazione sanitaria, sociale, socio-sanitaria BUONE PRASSI PROTOCOLLI Lavoro INTEGRATO dei professionisti nel definire, implementare, monitorare, verificare PAI, assicurando il coinvolgimento della persona e della sua famiglia D.ssa Lucia Bonetti

23 Le prospettive distrettuali in materia di gestione…
D.ssa Lucia Bonetti

24 I RIFERIMENTI NORMATIVI presenti nel 2009
LR Emilia Romagna n.2/2003 “Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” Art. 38 “All’accreditamento provvedono i Comuni referenti per l’ambito distrettuale… Art. 40 “Gli Enti locali garantiscono le prestazioni ed i servizi sociali anche mediante la concessione ai destinatari di titoli di esenzione totale o parziale dalla partecipazione della spesa, con indicazione delle prestazioni e dei servizi che devono essere erogati, delle caratteristiche degli stessi e delle modalità di fruizione” LR Emilia Romagna n. 4/2008: “Disciplina degli accertamenti della disabilità-ulteriori misure di semplificazione ed altre disposizioni in materia sanitaria e sociale.” Art.23 Accreditamento dei servizi e delle strutture socio sanitarie. DGR Emilia Romagna n.772/2007 “Approvazione dei criteri, delle linee guida e dell’elenco dei serviiz per l’attivazione del processo di accreditamento in ambito sociale e socio sanitario. Primo provvedimento attuativo art.38 L.R. 2/03 e succ.modd.” D.ssa Lucia Bonetti

25 Regione Emilia Romagna
MODELLO E REQUISITI Regione Emilia Romagna . . . il sistema locale è maturo per recepirli ed implementarli D.ssa Lucia Bonetti

26 Comune di Parma Assessorato Politiche Sociali
Stuttura Operativa Anziani Responsabile D.ssa Lucia Bonetti Largo Torello de Strada, 11/a 43100 Parma Tel 0521/218965 Fax 0521/031718 D.ssa Lucia Bonetti


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