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R.E.A.C.H. C.L.P. Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals

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Presentazione sul tema: "R.E.A.C.H. C.L.P. Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals"— Transcript della presentazione:

1 R.E.A.C.H. C.L.P. Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals
Classification Labelling Packaging

2 CONTESTO NORMATIVO REACH & CLP
Regolamenti UE (emanato dal parlamento europeo è subito legge per tutti gli stati membri) Direttiva UE (documento che deve essere recepito con normativa specifica degli stati membri) Raccomandazione UE (si invitano gli stati membri ad ottemperare)

3 Scopo e ambito di applicazione
Gli scopi dei Regolamenti REACH e CLP REACH: registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche CLP: classificazione, etichettatura imballaggio delle sostanze e delle miscele Regolamento REACH: Articolo 1 Finalità e portata 1. Il presente regolamento ha lo scopo di assicurare un elevato livello di protezione della salute umana e dell’ambiente inclusa la promozione di metodi alternativi per la valutazione dei pericoli che le sostanze comportano, nonché la libera circolazione di sostanze nel mercato interno rafforzando nel contempo la competitività e l’innovazione…. Regolamento CLP Articolo 1 Scopo e ambito di applicazione Lo scopo del presente regolamento è di garantire un elevato livello di protezione della salute dell’uomo e dell’ambiente e la libera circolazione delle sostanze, delle miscele e degli articoli…

4 L’obiettivo comune dei due regolamenti è tutelare la salute umana e l’ambiente nell’uso sicuro delle sostanze, miscele, articoli

5 Il punto di partenza Quando gli atomi si legano fra loro attraverso un legame chimico formano una molecola chimica, una sostanza chimica La “sostanza per un chimico” è uguale alla “sostanza per il REACH” ? I due concetti sono uguali?

6 La sostanza chimica …. in quanto tale, nella miscela e nell’articolo

7 Regolamento (CE) n. 1907/2006 Art. 3: Definizioni
1) Sostanza: un elemento chimico e i suoi composti, allo stato naturale o ottenuti per mezzo di un procedimento di fabbricazione, compresi gli additivi necessari a mantenerne la stabilità e le impurità derivanti dal procedimento utilizzato, ma esclusi i solventi che possono essere separati senza compromettere la stabilità della sostanza o modificarne la composizione

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9 Registration, Evaluation, Authorisation of CHemicals
Regolamento R.E.A.CH. 1907/2006 Registration, Evaluation, Authorisation of CHemicals entrato in vigore il 1/6/2007 Pubblicazione su GU Europea: Regolamento del Consiglio e del Parlamento Europeo n. 1907/2006 del (G.U.E. L 396 del ) 141 articoli + 17 allegati

10 Struttura del Regolamento REACH
TITOLO I: Questioni generali TITOLO II: Registrazione delle sostanze TITOLO III: Condivisione dei dati e disposizioni ad evitare sperimentazioni superflue TITOLO IV: Informazioni all’interno della catena d’approvvigionamento TITOLO V: Utilizzatori a valle TITOLO VI: Valutazione TITOLO VII: Autorizzazione TITOLO VIII: Restrizioni relative alla fabbricazione, all’immissione sul mercato e all’uso di talune sostanze e preparati pericolosi TITOLO IX: Tariffe e oneri TITOLO X: Agenzia TITOLO XI: abrogato (trasferito nel CLP) TITOLO XII: Informazioni TITOLO XIII: Autorità competenti TITOLO XIV: Applicazione TITOLO XV: Disposizioni transitorie e finali 10

11 Struttura degli allegati tecnici
ALLEGATO I: Disposizioni generali per la valutazione delle sostanze e per l’elaborazione delle relazioni sulla sicurezza chimica CSR (Chemical Safety Report (Relazione sulla sicurezza chimica) ALLEGATO II: Guida alla compilazione delle SDS; (Scheda Dati di Sicurezza) modificato reg 453/2009 ALLEGATO III: Criteri per sostanze registrate in quantitativi tra 1 e 10 tonnellate; ALLEGATO IV: Esenzioni dall’obbligo di registrazione (sostanze naturali non pericolose); modificato dal reg 987/2008 ALLEGATO V: Esenzioni dall’obbligo di registrazione (sostanze che si formano per reazione accidentale e altro); modificato dal reg 987/2008 ALLEGATO VI: Prescrizioni generali per le informazioni da fornire con la registrazione; ALLEGATO VII: Informazioni da fornire per la registrazione di sostanze fra 1 e 10 tonnellate; ALLEGATO VIII: Informazioni supplementari per la registrazione di sostanze fra 10 e 100 tonnellate; ALLEGATO IX: Informazioni supplementari per la registrazione di sostanze fra 100 e tonnellate; Rimangono in vigore le cosiddette normative verticali specifiche fitosanitari, biocidi farmavci rifiuti AMBIENTI DI LAVORO. non si escludono ngli ambienti di lavoro 11

12 Struttura degli allegati tecnici
ALLEGATO X: Informazioni supplementari per la registrazione di sostanze oltre tonnellate; ALLEGATO XI: norme generali per il waiving dei test (adattamento del regime di sperimentazione standard) previsti negli Allegati da VII a X modificato reg.134/2009; ALLEGATO XII: Disposizioni generali per gli utilizzatori a valle per quanto riguarda la valutazione delle sostanze e l’elaborazione delle relazioni sulla sicurezza chimica; ALLEGATO XIII: Criteri per l’identificazione delle sostanze PBT e vPvB; ALLEGATO XIV: Elenco delle sostanze soggette ad autorizzazione; ALLEGATO XV: Criteri per la preparazione dei dossier; ALLEGATO XVI: Analisi socio-economica; ALLEGATO XVII: Elenco delle restrizioni (Dir 76/769/CEE) modificato reg 552/2009 12

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15 Valido fino al 1981 Valido dopo il 1981

16 R.E.A.CH: elementi chiave
Registrazione: impone all'industria di acquisire adeguate informazioni sulle sostanze e di utilizzarle per garantirne la sicurezza, comunicare all’Agenzia; Valutazione: attraverso essa si giudicano le proposte di test e le autovalutazioni effettuate dall’industria; Autorizzazione: degli usi di sostanze presentanti un'elevata pericolosità. Essa è rilasciata a condizione che i rischi che essi comportano siano tenuti sotto adeguato controllo o che i benefici sociali ed economici che essi consentono siano considerati prevalenti rispetto a tali rischi e che non esistano idonee sostanze o tecnologie alternative; Procedura delle restrizioni: offre una garanzia di sicurezza supplementare in quanto consente di far fronte ai rischi che non siano stati presi in sufficiente considerazione dagli altri elementi del sistema REACH; L‘Agenzia si occuperà della gestione degli aspetti tecnici, scientifici e amministrativi del sistema REACH a livello comunitario, allo scopo di assicurarne il buon funzionamento e la credibilità presso tutte le parti interessate.

17 FABBRICANTE-IMPORTATORE
I protagonisti del REACH FABBRICANTE-IMPORTATORE Fa diossido di titanio Registra >1 T/anno Non è un utilizzatore a valle FORMULATORE Usa il diossido di titanio per fare una pasta pigmentata l’utilizzatore a valle FORMULATORE Usa la pasta pigmentata per fare una vernice UTILIZZATORE INDUSTRIALE produce una finestra e applica la vernice UTILIZZATORE PROFESSIONALE pittore che applica la vernice alla finestra di un casa CONSUMATORE Ri-vernicia la finestra

18 Cosa vuol dire registrare?
Informazioni tossicologiche Informazioni Ecotossicologiche Informazioni Chimico fisiche Info sull’esposizione Eventuale valutazione del rischio DOSSIER DI REGISTRAZIONE Accompagnato dal pagamento della tariffa Principio O.S.O.R One Substance One Registration CONDIVISIONE DEI DATI “no data – no market”

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20 Regolamento C.L.P. 1272/2008 Classification and Labelling of Chemicals
CONTESTO NORMATIVO CLP Regolamento C.L.P. 1272/2008 Classification and Labelling of Chemicals

21 Rio de Janeiro 1992

22 Armonizzazione della classificazione di sostanze chimiche e miscele
NAZIONI UNITE: Nel 1992, la Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo, tenutasi a Rio de Janeiro, portò alla predisposizione dell’Agenda 21. Uno dei programmi d’azione riguardante la “Armonizzazione della classificazione e dell’etichettatura dei prodotti chimici” aveva come obiettivo un sistema globale armonizzato di classificazione dei pericoli e di etichettatura. Paragone fra i sistemi di classificazione più rilevanti in uso nei vari Paesi delle Nazioni Unite relativi ai diversi settori (trasporto, luoghi di lavoro consumatori, fitosanitari, biocidi) Definizione di un sistema da utilizzare come denominatore comune per gli altri sistemi o Paesi 22 22

23 Classificazione ed etichettatura in UE
Il sistema UE di classificazione, imballaggio ed etichettatura è stato sviluppato negli ultimi 40 anni (a partire dal 1967) e si articola su due strumenti principali : la Direttiva “sostanze” (67/548/CEE). Recepimento D.lgs 52/97 la Direttiva “preparati” (1999/45/CE). Recepimento D.lgs 65/2003 Tale sistema sta subendo delle modifiche Le due direttive verranno abrogate nel 2015 23

24 Classificazione ed etichettatura in altri Paesi
Esempio di classificazione Da uno stesso dato scientifico : LD mg/kg/bw EU US Canada Australia India Giappone Malesia Tailandia Nuova zelanda Cina Corea Trasporto liquido solido Nocivo (croce) Tossico Nocivo Non tossico Pericoloso Non pericoloso Bassa pericolosità Non pericolosa Non c’è armonizzazione nell’utilizzare lo stesso dato chimico-fisico, tossicologico, ecotossicologico nuovo sistema armonizzato di classificazione

25 Struttura Regolamento CLP
Titoli Titolo I Criteri generali Titolo II Identificazione, valutazione e classificazione del pericolo Titolo III Comunicazione del pericolo sotto forma di etichettatura Titolo IV Imballaggio Titolo V Armonizzazione delle classificazioni Titolo VI Autorità Competenti ed entrata in vigore Titolo VII Disposizioni comuni e finali 25 25

26 Struttura Regolamento CLP
Allegati tecnici Allegato I Criteri di classificazione ed etichettatura per sostanze e miscele pericolose Allegato II Regole specifiche di etichettatura ed imballaggio Allegato III Elenco delle Frasi di pericolo (Hazard Statements)ed elementi supplementari di etichettatura Allegato IV Elenco dei Consigli di prudenza (Precautionary Statements) Allegato V Simboli (Pittogrammi) Allegato VI Lista armonizzata delle sostanze pericolose Allegato VII Tabelle di conversione per la classificazione 26 26

27 Dall’attuale sistema UE al CLP
Le indicazioni di pericolo sono sostituite da un avviso di pericolo (parole “pericolo” o “attenzione”) Signal word (Danger/Warning) Si aggiungono pittogrammi nuovi di pericolo le frasi di rischio diventano frasi di pericolo Hazard statements Consigli di prudenza diventano Precautionary statement 27

28 Simboli di pericolo secondo direttiva 67/548/CE
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30 ! Pittogrammi Nuovi pittogrammi Nuovo aspetto grafico Esplosivo
Infiammabile Ossidante GAS sotto pressione Tossico acuto Corrosivo Pericoloso per l’ambiente Cornice Colore Simbolo Pittogramma Infiammabile ! Effetti più lievi per la salute Gravi effetti per la salute Nuovi pittogrammi Nuovo aspetto grafico 30 30 30

31 Prevalenza dei simboli
! ! ! Irrit.occhi/pelle Sensib.respir Sens./Irrit.occhi/ pelle Se è presente il pittogramma per il trasporto si omette quello corrispondente per lo stesso tipo di pericolo previsto dal CLP Il y a certaines règles concernant les différents éléments apparaissant sur l’étiquette. La première concerne l’ordre de priorité relatif à l’attribution des symboles : Dangers physiques : si la substance ou le mélange est couvert par les Recommandations relatives au transport des marchandises dangereuses : suivre les règles de priorité de ce système MAIS sur le lieu de travail, les autorités compétentes peuvent exiger que tous les symboles de danger physique soient utilisés. Dangers pour la santé : principes de priorité : Pas de point d’exclamation si la tête de mort sur deux tibias est présente Pas de point d’exclamation pour l’irritation cutanée ou oculaire si le symbole de corrosion est présent Pas de point d’exclamation pour l’irritation cutanée ou oculaire ou pour la sensibilisation cutanée si le “symbole de danger pour la santé” pour le danger de sensibilisation respiratoire est présent. 31 31 31

32 Pittogrammi per il Trasporto
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33 Indicazioni di pericolo/Consigli di prudenza
indicazioni di pericolo (hazard statements) lettera H + numeri a tre cifre consigli di prudenza (precautionary statements) lettera P +codice a tre cifre di quattro tipologie (prevenzione, reazione, conservazione e smaltimento) Frasi supplementari per criteri solo UE e non GHS EU+ tre cifre (0 + il numero della vecchia frase R) P1 P2 P3 P4 P5 00 Generale Prevenzione Risposta Immagazzinamento Eliminazione H2 H3 H4 Pericolo fisico Pericolo per la salute Pericolo per l’ambiente 33

34 Esempio di etichetta integrata
Etichetta per un prodotto fitosanitario per un imballaggio interno. Su quello esterno ci sarà l’etichetta del trasporto 34

35 REACH-CA meeting CLP-CA meeting
27 MS(CA)s REACH Osservatori CLP ECHA SEAC RAC MSC Forum MB MB: managment board SEAC: comitato socio economico RAC: comitato del Risk assessment MSC: comitato stati membri Forum: per lo scambio di informazioni e attuazione “uniforme” del regolamento Commissione Europea CARACAL (Competent Authority of Reach And Classification And Labelling) meeting 35

36 ….per i curiosi...

37 Sostanze monocostituite
Denominate con: il componente principale (≥ 80% , “regola 80/20”) Nome IUPAC, n.CAS, n. EC, formula e struttura molecolare ecc… Eventuale aggiunta di altri nomi (usual name, trade name ecc.) Identificate con: Concentrazione (tipica e intervallo) sia del componente principale che delle impurezze e additivi (somma a ca.100%) Identificazione più dettagliata (nome, n.CAS, n.EC, formula) delle impurezze rilevanti per la classificazione o presenti in conc. > 1% No differentiation between “pure” and “technical grade” in terms of naming and pre-registration 37 37

38 Numero (CE) Per le “sostanze ESISTENTI (*)” corrisponde al N° EINECS.
(European Inventory of Existing Commercial Chemical Substances). Il N° EINECS è rappresentato da una sequenza di sette cifre del tipo 2XX-XXX-X o 3XX-XXX-X che inizia da Il N° EINECS comprende sia le forme anidre che idrate di una sostanza. Per le “sostanze NUOVE” corrisponde al N° ELINCS. (European List of Notified Chemical Substances, secondo il “vecchio” atto di notifica dir 92/32). Il N° ELINCS è basato sull’impiego di una sequenza cifrata del tipo 4XX-XXX-X che inizia da Per i no-longer polymer gruppo di alcune sostanze che non corrisposero in passato ad una precedente definizione di polimero e alle quali fu assegnato loro un n. CE del tipo 5XX-XXX-X

39 Sostanze in Miscele Regolamento (CE) n. 1907/2006 Art. 3: Definizioni
Preparato/Miscela: una miscela o una soluzione composta di due o più sostanze Composizione: identificazione delle sostanze componenti

40 Articoli – adempimenti normativi
Se la sostanza è contenuta in articoli in quantità totale >1 ton/anno per produttore o importatore “RILASCIO NON E’ INTENZIONALE”: notifica art 7.2 Se la sostanza è stata identificata come candidata per la procedura di autorizzazione ed è presente nell’articolo a conc. > 0,1% in peso (es tintura magliette, Gomme per auto-rilasciano policiclici aromatici, Materassini da bagno-rilasciano fatlati) Art 7.3 (possibile esenzione della notifica) se il produttore o l'importatore può escludere l'esposizione di persone o dell'ambiente in condizioni d'uso normali o ragionevolmente prevedibili, anche in fase di smaltimento. “RILASCIO E’ INTENZIONALE”: registrazione art 7.1 La sostanza è destinata a essere rilasciata in condizioni d’uso normali e ragionevolmente prevedibili Le scadenze temporali per la registrazione sono le stesse previste per le altre sostanze (2010, 2013, 2018) La notifica si può evitare se il produttore o importatore può escludere l’esposizione dell’uomo e dell’ambiente nelle normali e prevedibili condizioni d’uso. In questo caso egli è comunque tenuto a fornire appropriate istruzioni agli utilizzatori. 40

41 Il mondo degli oggetti: sono proprio tutti articoli ?
1° step capire la funzione

42 nanotecnologie in natura
il fiore di loto pulisce i suoi petali grazie al cosiddetto effetto “loto” la superficie rugosa non fa aderire acqua e sporcizia Il nasturzio mantiene pulite le sue foglie grazie all’effetto “loto”. Il microscopio elettronico a scansione ESEM ci mostra il modo in cui le goccioline d’acqua scorrono via dalla superficie delle foglie senza aderirvi. Questo fenomeno è dovuto alla superficie rugosa delle foglie che fa rapidamente scivolare via l’acqua ma anche la sporcizia. L’effetto loto, studiato approfonditamente dal professor Barthlott e dai suoi collaboratori dell’università di Bonn – è già stato utilizzato in una gamma di prodotti, come le pitture per esterni su cui l’acqua scivola via portando con sé lo sporco. E’ molto facile mantenere pulite le ceramiche sanitarie dotate di una struttura a loto. 42

43 Esempi i nanomateriali hanno grandi potenzialità di applicazione e possono portare significative innovazioni e benefici alla società (scienze dei materiali, medicina, aerospaziale, ottico, cosmetici, tessile, elettronica, energia, agricoltura, ripristino ambientale…) nanotubi di C: materiali conduttori, additivi per aumentare la resistenza meccanica, elettrica e la resistenza al fuoco di resine termoplastiche e termoindurenti TiO2: cosmetici (filtri solari), gomma, pigmenti, materiali attenuatori di UV (vernici, plastiche, fibre) le dimensioni nano e la struttura ingegnerizzata dei nanomateriali (NM) possono determinare proprietà specifiche diverse da altri materiali, attribuibili all’elevato rapporto superficie/volume, che si traduce in un’elevata reattività e carica superficiale nuove caratteristiche: maggiore reattività, chimica,efficiente conducibilità elettrica, carica superficiale ecc nuove possibilità di applicazione: maggiore resitenza, durezza ecc. Possibilità di nuovi impieghi, nuovi prodotti (campo aerospaziale, medico, cosmetico, tessile, automob.). Con la Comunicazione “Verso una strategia europea a favore delle nanotecnologie. COM(2004) 338”, la CE riconosce che le NT possono portare innovazioni e progresso, benefici per salute e ambiente, vantaggio competitivo per industria EU. D’altro canto viene evidenziata la necessità di tutelare salute e ambiente, in quanto le differenti interazioni con la fisiologia negli esseri umani e con l'ambiente, con effetti anche notevolmente diversi da quelli noti e largamente sconosciuti. Ciò conferisce diverse o specifiche proprietà (eco-) tossicologiche delle sostanze in nanoforma rispetto alle corrispondenti sostanze con dimensioni maggiori, causando un rischio potenziale per la salute umana e l’ambiente che sulla base dei dati disponibili è difficile da estrapolare. argento: elettronica, rivestimenti in metallo, applicazioni mediche, pigmenti 43 43

44 Caratteristiche innovative dei nanomateriali
I nanomateriali sono caratterizzati dall’avere una o più dimensioni dell’ordine di 100 nm. Cosa li rende così speciali? Il fatto che nel nanocosmo le leggi della fisica e della chimica sono totalmente diverse da quelle vigenti nel mondo dei materiali in forma massiva perché le dimensioni ridotte incidono sulla reattività chimica e biologica. dimensioni nano determinano proprietà diverse da altri materiali, attribuibili all’elevato rapporto superficie/volume e agli effetti quantici non osservabili a scala più grande 44

45 I nanomateriali possono avere dimensioni simili alle strutture sub-cellulari
Con la Comunicazione “Verso una strategia europea a favore delle nanotecnologie. COM(2004) 338”, la CE riconosce che le NT possono portare innovazioni e progresso, benefici per salute e ambiente, vantaggio competitivo per l’industria EU. D’altro canto viene evidenziata la necessità di tutelare salute e ambiente, in quanto le differenti interazioni con la fisiologia negli esseri umani e con l'ambiente, con effetti anche notevolmente diversi da quelli noti e largamente sconosciuti. SCHENIHR 2009 Update on possible risks of Nanotechnologies CE DG Health &Consumers 45 45

46 Di cosa ci dobbiamo preoccupare?
differenti interazioni con la fisiologia umana e con l'ambiente diverse o specifiche proprietà (eco-)tossicologiche delle sostanze in nanoforma rispetto alle corrispondenti sostanze tradizionali (forma BULK) rischio potenziale per la salute umana e l’ambiente difficile da estrapolare sulla base dei dati disponibili The demand for carbon nanotubes is increasing because they have unusual properties, such as unique electrical properties. However, their needle-like shape is similar to asbestos, raising questions about their safety. A recent study conducted on mice indicates that a specific type of carbon nanotube does have asbestos-like effects, but further research is needed to assess whether this is also the case for humans. A new study indicates that zinc oxide nanoparticles have the potential to cause damage to DNA in human skin cells. These nanoparticles are used as UV filters in sunscreens in many parts of the world, although their use is not yet authorised in Europe (with the exception of one Member State). When the properties of materials are not fully understood, as with nanomaterials, how can they be adequately tested? A new study has found that two commonly-manufactured nanomaterials can damage human DNA. This highlights the need to evaluate the risks they might pose and design appropriate safety tests. Although nanotechnology remains at an early stage of development, engineered nanoparticles are already interacting with fungi, bacteria and algae in natural ecosystems. A recent paper indentifies gaps in our knowledge about this interaction which require intensive attention. A new study highlights the need for more research aimed at understanding the effects of nanoparticles on the environment. Efforts should focus on developing more sensitive analytical methods for characterising and detecting nanoparticles, say the researchers. New methods to screen nanoparticles for potential toxicity to humans are needed to test the growing number of engineered nanoparticles being developed. A battery of simple tests has been developed that can be used to investigate the potential of nanoparticles to cause lung inflammation and also avoids the need for animal testing. Studies have found that populations who live in areas with polluted air, containing high levels of combustion-derived nanoparticles (fine particulate matter), are more likely to suffer from respiratory and cardiovascular diseases. This has raised concerns that nanoparticles are to blame and that engineered nanoparticles of a similar size could behave in the same way. It is estimated that approximately 2 million workers will be employed in nanotechnology industries worldwide in the next fifteen years1. A new study reviews an existing framework of occupational risk management and describes possible methods for controlling exposure to nanomaterials in workplaces. 46 46

47 RAPEX

48 Caso di Restrizione: il mercurio negli strumenti di misurazione Il manometro
Il mercurio ed i suoi composti sono considerati altamente tossici per l’uomo, per la fauna e per gli ecosistemi con effetti negativi cronici irreversibili neurotossici e nello sviluppo neurologico (catena alimentare, morbo di Minamata) Il manometro è uno strumento di misura della pressione dei fluidi. La corretta accezione del lemma si riferisce a strumenti dedicati alla misura di pressioni maggiori dell'atmosferica. Quelli a mercurio sono costituiti da un tubo (di solito trasparente) curvato a U e riempito di mercurio (liquido di densità nota)

49 31 maggio 2018 ?


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