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Difficoltà nell’apprendere? o nell’insegnare?

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Presentazione sul tema: "Difficoltà nell’apprendere? o nell’insegnare?"— Transcript della presentazione:

1 Difficoltà nell’apprendere? o nell’insegnare?
E SE FOSSERO TUTTE E DUE?

2 La trasmissione delle conoscenze avviene
Informalmente, attraverso ciò che percepiamo attraverso i nostri sensi. Formalmente, attraverso insegnamenti specifici e mirati.

3 Gli apprendimenti formali sono una piccola parte della trasmissione delle conoscenze
In momenti particolari (la Nonna insegna al nipotino a rompere un uovo. Come lo insegna? Facendo vedere e facendo insieme … A scuola, partendo dal presupposto che gli apprendimenti informali siano avviati, e avviati bene. Se non è così? Cosa fare?

4 Due logiche nei confronti delle difficoltà
La difficoltà è specifica, va accertata con una diagnosi e trattata con una proposta altrettanto specifica (e specializzata). La difficoltà è composta da vari elementi e va affrontata con vari elementi.

5 Rischi GENERALISMO SPECIALISMO SPECIALISMO ESCLUSIVO
LOGICA RIGIDAMENTE DUALE

6 ELEMENTI IN COMUNE CURIOSITA’ AUTOSTIMA IMITAZIONE EMULAZIONE
CLIMA POSITIVO PIACERE DEL SAPER FARE VINCERE UNA SFIDA ASSUMERE UNA RESPONSABILITA’ SENTIRSI APPREZZATO DA CHI SI APPREZZA

7 ELEMENTI di DISTURBO NOIA MONOTONIA INSUCCESSO SICURO
IMPOTENZA APPRESA SCARSITA’ DEI MATERIALI ASSUNZIONE DI RUOLI DI VINCITORI E VINTI

8 FALSA SCELTA ? PERCORSO STRUTTURATO O PROPOSTA COMPLESSA ?

9 FACCIAMOLI CONVIVERE … AIUTANDOLI A ORGANIZZARSI
TEMPO DEBOLE TEMPO MEDIO TEMPO FORTE

10 MOLTIPLICHIAMO LE FONTI CHE TRASMETTONO CONOSCENZE
Tutti gli insegnanti possono funzionare, ma ciascuno a suo modo … E i coetanei? Le copie di aiuto reciproco e i tutor. Il personale non insegnante. I famigliari.

11 E AIUTIAMOLE A COOPERARE FRA LORO
SCOPRENDO E VALORIZZANDO LE COMPETENZE, ANCHE QUELLE “GREZZE” EVITANDO CHE LA TRASMISSIONE TIPO “LEZIONE” SIA IMPLICITAMENTE CONSIDERATA IL TOP. COSTRUENDO UN CALENDARIO DEGLI IMPEGNI VALORIZZANTE.

12 APPRENDE E’ UN’AZIONE SOLITARIA?
Imparo io … Quello che imparo è mio … Finché imparo, sono sottomesso a chi mi insegna. Non vedo l’ora di smettere di dover imparare … Imparo da … Imparando entro in contatto con altri, anche lontani nel tempo e nello spazio … Imparerò ancora dialogando e scambiando …

13 CHI APPRENDE E CHI FA APPRENDERE?
Ruoli chiari e stabili, per non creare confusione e problemi Ruoli che si scambiano secondo le circostanze

14 AIUTARE A SCEGLIERE E NON SCEGLIERE AL SUO POSTO
Fornire elementi comprensibili in un contesto che favorisca il dialogo Permettere momenti di prova, permettere di assaggiare Progettare insieme Documentazione partecipata

15 SAPPIAMO FARE LE SCELTE GIUSTE? POSSIAMO IMPARARE?
Non possiamo scegliere a caso E neppure qualsiasi cosa ci piaccia Possiamo scegliere nella realtà E farci aiutare da chi la conosce meglio Cosa sappiamo già decidere nelle nostre attività quotidiane? E nello studio? Scegliamo come studiare? O cosa? E quando?

16 POSSIAMO DECIDERE: Di rubare? Di volerci bene? Di lavarci i denti?
Di ammazzare una persona antipatica? Di prendere l’aereo senza biglietto? Di guardare alla TV quello che vogliamo? Di vestirci come ci pare?

17 COSA HO DECISO IERI, COSA HO DECISO OGGI, COSA DECIDERO’ DOMANI
Chi sta crescendo cosa può decidere? Chi è cresciuto cosa può decidere? Chi è invecchiato cosa può decidere? Possiamo decidere insieme? Che cosa? Come si fa? C’è un modo di organizzarsi?

18 STRUTTURIAMO IL NOSTRO MODO di STUDIARE
Obiettivo Mezzi e strumenti per raggiungerlo (mediatori) Come verificare, sia nel percorso che una volta raggiunto l’obiettivo Tempi e spazi Come far contento chi si aspetta qualcosa da noi

19 LA CORREZIONE DELL’ERRORE
Espiazione Esposizione a pubblica vergogna Comunicazione ai famigliari Richiesta a uno specialista Richiesta di una diagnosi Richiesta di un “sostegno”

20 Riorganizzandoci, mentalmente e materialmente, a partire da quello
GOVERNIAMO L’ERRORE Sopportandolo Riconoscendolo Cercandone le cause Riorganizzandoci, mentalmente e materialmente, a partire da quello Comparandolo Interessandoci alla storia degli errori Individuando gli errori fecondi Organizzando la collezione, e l’esposizione, degli errori 20

21 L’ERRORE COME OCCASIONE:
Di conoscere i propri limiti e tenerne conto andando avanti Di dialogo e negoziazione Di contatti personalizzati Di chiedere aiuto Di distinguere fra errori ed errori Di fare alleanze

22 LA RIPARAZIONE E’ qualcosa di una restaurazione E’ capire un funzionamento E’ smontare, capire e rimontare E’ fare bricolage cognitivo E’ analisi funzionale E’ capire un’economia

23 PAROLE CHE SENTIAMO E NON SEMPRE CAPIAMO:
Role playning Modeling Feedback Rinforzo e sistemi di rinforzo (sociale, materiale, simbolico, di gruppo) Token economy e il contratto educativo Flessibilità comportamentale Gradualità Generalizzazione

24 Dal semplice al complesso
Sequenza delle abilità Task analysis Istruzioni e consegna Regole Promemoria Strategie didattiche Passi comportamentali Gestire e controllare lo stress Prompting Time out Estinzione

25 GRUPPO Gruppo fusionale Gruppo produttivo Gruppo strutturato Gruppo che si struttura Gruppo di mutuo aiuto Gruppo omogeneo Gruppo eterogeneo Gruppo con osservatori

26 Come presentarsi al gruppo? Come avviare, e chiudere, un incontro?
Come rientrare dopo un’assenza? Come proporre un’idea? Come osservare le consegne? E i tempi? 26

27 SPAZIO E SPAZI Strutturato Informale Laboratorio Base di lavori

28 MOTIVAZIONE O MOTIVAZIONI ?
Generale In rapporto alla singola attività Attivata dal successo e dalle attese … e dalla chiarezza del percorso … e di dove si vuole arrivare (meglio se con un momento pubblico e partecipato)


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