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Demografia NON è evocare fondali

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Presentazione sul tema: "Demografia NON è evocare fondali"— Transcript della presentazione:

1 Demografia NON è evocare fondali
Demografia – a.a. 2013/2014 Giuseppe A. Micheli Demografia NON è evocare fondali ma esplorazione dei passaggi nei corsi di vita, della loro evoluzione, dei nodi di policy e dei paradossi che essi creano

2 Quante sono le demografie nel mondo?
Siamo di fronte a una forte compartimentazione delle demografie regionali, distinte per natura dei problemi percepiti e per il modo per affrontarli. Nord America e paesi scandinavi: «migrazioni internazionali e minoranze»; approccio micro-economico familiare. Europa centrosettentrionale. “ruolo donne – unioni di fatto – maternità precoci”. Europa centromeridionale: “stagnazione fecondi-tà – invecchiamento – longevità a età estre-me”. Famiglia e transizione a età adulta. America latina: registro macroso-ciale e macropolitico. “Disoc-cupazione – crisi del Welfare– mondializzazione – nuove povertà”, Temi contigui: disuguaglianza e sottosviluppo. Africa sub-sahariana: registro epidemiologico e medico. “Contraccezione – Aids – salute riproduttiva”. Temi contigui: “modernità-cambiamento culturale”.

3 Dovunque nel mondo, demografia è esplorazione dei passaggi, e della loro evoluzione nei corsi di vita "Ogni società generale comprende numerose società particolari. In qualsiasi tipo di società la vita dell'individuo consiste nel passare successivamente da un'età all'altra, da un'occupazione all'altra. Ogni mutamento di situazione dell'individuo comporta azioni e reazioni tra profano e sacro che devono essere regolamentate e controllate perché la società generale non subisca né disagi né danni. E' il fatto stesso di vivere che rende necessario il passaggio da una società speciale a un’altra, da una situazione all’altra, cosicché la vita dell’individuo si svolge in una successione di tappe: nascita, pubertà sociale, matrimonio, paternità, progressione di classe, specializzazione di occupazione, morte” (A. van Gennep, Les rites de passage, 1909). Per esempio, è cosa arcinota che l’entrata in vita adulta è il risultato di una combinazione di cinque passaggi (fine studi, inizio lavoro, uscita di casa, formazione di una unione stabile, un figlio) e che ognuno di questi snodi è scivolato in avanti – poco o tanto - lungo il corso di vita..

4 Ma quando nasce la ‘coscienza scientifica della popolazione’?
“Un grande fenomeno è avvenuto nel mondo dell’immaginario (..). A partire dal XVI secolo vediamo i temi della morte caricarsi di un senso erotico. Nelle danze macabre più antiche la morte sfiorava appena la vittima per avvertirla e designarla. Nella nuova iconografia del ‘500 essa lo viola (..). La morte è sempre più considerata come una trasgressione che strappa l’uomo alla sua vita quotidiana, alla sua società ragionevole per sottometterlo a un parossismo e gettarlo in un mondo irrazionale, violento e crudele. In precedenza la morte era familiare, appartata. Oramai invece essa è una frattura. Una frattura che nasce e cresce nel mondo dei fantasmi erotici, e poi passa nel mondo dei fatti reali perdendo i suoi caratteri erotici. L’espressione del dolore dei sopravviventi è ora dovuta a una intolleranza nuova alla separazione” (Ariès, 1975) Dopo una crescita secolare della temperatura (un paio di gradi!) che porta raccolti più abbondanti e sicuri, nella popolazione emerge la percezione che il destino è (in parte) nelle proprie mani, nei governanti emerge la consapevolezza che la popola-zione sia un oggetto scientifico di cui merita occuparsi. Non è un caso se nel ‘600 la corporazione dei barbers & surgeons (nata un secolo prima) si scinde in due. CVCD - Introduzione

5 Due luoghi di nascita della Dem: 1) Corpo naturale e Corpo politico
L’Inghilterra nella prima metà del ‘600. : crisi Re-Parlamento, guerra civile, decapitazione di Carlo I, monarchia costituzionale. Una società produce uno Stato, a partire da una ‘sfera pubblica ragionante’, che governa e insieme riflette su se stessa: sul buon governo come sul self. La classe politica realizza la necessità del consenso. L’intreccio tra cono-scenza e società cresce sulla spinta del millenarismo puritano dei levellers, della riforma baconiana del metodo, di ‘impresari’ di cultura che mettono in circolo (es. Comenius) nuove idee su cultura e movimenti civili. La scienza esce dalle mura ari-stoteliche dell’insegnamento universitario. Nel 1660 si insedia la Royal Society: alle riunioni periodiche partecipano chimici (Boyle), filosofi, astronomi e ‘filosofi sociali’. Tra le prime ‘memoirs’ (1662) quella di John Graunt (“Osservazioni naturali e poli-tiche sui bollettini di mortalità nella città di Londra”). Nasce l’Aritmetica Politica Di 100 bambini che nascono a Londra: 64 sopravviveranno a 6 anni 40 sopravviveranno a 16 anni 25 sopravvivereanno a 26 anni 16 sopravviveranno a 36 anni 10 sopravviveranno a 46 anni 6 sopravviveranno a 56 anni 3 sopravviveranno a 66 anni 1 sopravviverà a 76 anni La fama di Graunt è affidata alla costruzione della prima tavola di mortalità. Ma conta di più l’apertura a 360° sui temi della fenomenologia demografica e sociale: mortalità infantile e ti-pologia delle malalattie, miseria e carestie, cli-ma ed epidemie, crimini e sommosse, nascite, movimenti rurali-urbani e pollution.. CVCD - Introduzione

6 Due luoghi di nascita della Dem: 2) Qualità & Struttura
La Germania nella prima metà del ‘600. Al tempo della Rivoluzione Inglese Vienna è assediata dai turchi, salvata dall’armata polacca. Trent’anni di guerra spiegano, alla pace di Westfalia (1648), la spaventosa miseria di ampie regioni. La Germania è frantumata tra 300 stati con un ceto medio inesistente, un corpo di intellettuali legato organicamente ai Principi, università an-cora poggiate sul metodo aristotelico delle quatuor cause (materialis, formalis, fina-lis, efficiens). Solo i Principi di Stati più ricchi si pongono il problema di circondarsi di intellettuali in grado di dare consigli su come governare. In questo quadro alcune università introducono corsi su “Notitia rerum publicarum”.La Statistica, scienza delle cose dello Stato, nasce con due pe-culiarità: un uso molto attuale delle quatuor causae e l’introduzione di un concetto rivoluzio-nario: quello di struttura (Aufbau). Un secolo dopo tuttavia le cattedre di Statistica sostituiscono all’approccio aristotelico quello Arit-metico Politico. La Statistica tedesca aveva infatti introdotto l’idea di struttura ma non quantificato le informazioni. E se il consenso numerico del ‘populace’ è cruciale, cruciale è il numero! CVCD - Introduzione

7 Cosa accomuna le due nascite? L’attenzione al metodo semeiotico
Bacone ha tracciato un parallelo giudizioso tra Corpo Naturale e Corpo Politico e tra le arti di conservarli entrambi in salute:come l’anatomia è il miglior fondamento dell’u-na, lo è anche dell’altra; operare sul Cor-po Politico senza conoscerne simmetria, struttura e proporzioni è casuale quanto le pratiche di vecchie ed empirici (Petty). Come è impossibile per un medico dare consigli per preservare la salute se non possiede alcuna conoscenza del corpo, così è impossibile, per coloro che non possiedono informazioni e non prendono coscienza dei fatti della vita pubblica, riuscire a curarla nella sua totalità o in parte (Conring) Due secoli dopo questo approccio segnerà la nascita della ‘Demografia’ “Spero lettore benevolo che vorrai consultare questo libro quando ti vorrai occupare degli uomini, del loro stato ancora precario, dei loro progressi contestati, delle leggi fisiologiche che li reggono, delle leggi sociali che li devono reggere, della teoria economica delle risorse umane e della loro dissipazione di fatto, della libertà e della servitù, del lavoro obbligatorio e del riposo meritato, del benessere per eredità, della miseria per ignoranza, della nascita e della morte, del denaro e del sangue, dell’agricoltura e del commercio (..) e di ogni altra gehenna dei tuoi simili. Poiché la demografia può, facendosi persona, rivendicare la toccante dichiarazione di principio del poeta (Menandro): he suis homme, et tout ce qui est de l’homme fait l’objet de mes soins’”. (A. Guillard, Statistique Humaine, IV di copertina, 1855) CVCD - Introduzione

8 La ‘reductio’ della demografia a dialettica popolazione-risorse
Come la Demografia ha due patrie di nascita, così ha due date di nascita. La Demografia di Graunt e Petty nasce aperti a tutti i temi che possono interessare una sfera pubblica per governare. Cento anni dopo la demografia rinasce col Saggio sulla popolazione di Malthus (1798), arroccata sul solo problema macroeconomico della conciliazione tra popolazione e sussistenze. Cosa giustifica questo slittamento di paradigma? La cerchia ristretta della borghesia si muove entro un ‘pubblico’ sempre più vasto. Nella seconda metà del ‘700 questa sfera intermedia assume dimensioni minacciose senza ancora essersi mutata in docile opinione pubblica. Cresce lo scontro tra élite e ‘populace’. Mezzo milione di inglesi vive ormai appoggiandosi a un rudimentale ‘release system’. L’ultimo decennio del ‘700 vede il succedersi di cattivi raccolti, carestie, tumulti rurali e urbani. CVCD - Introduzione

9 Se vuoi capire il mondo dei passaggi usa il «macroscopio»
Ogni cambio in un passaggio di vita si riverbera su tutti gli altri (effetto farfalla). Ci occorre uno strumento logico per tenere insieme i cambiamenti nei passaggi di vita che avvengono nel mondo e capirli nella loro complessità, in modo sistemico. Il microscopio ci ha messi in grado di immergerci in profondità in un organismo vivente, il telescopio ci ha aperto la mente all’immensità dell’universo. Oggi abbia-mo a che fare con un altro tipo di infinito, l’infinitamente complesso, e l’unico stru-mento che abbiamo è la nostra intelligenza, e una logica disarmata. Ci occorre un altro strumento. Lo chiamerò macroscopio: uno strumento virtuale che filtri i det-tagli, amplifichi le connessioni, moltiplichi le similarità. Per afferrare un mondo complesso è stato fin qui indispensabile individuarne le unità elementari. Ma nella società, le particelle elementari siamo noi (De Rosnay, 1977). Per comprendere senso e tendenze nei passaggi di vita non basta analizzarli sepa-ratamente : occorre, in un’ottica macroscopica, collegare tra loro distinti snodi di vita per coglierne il filo rosso che dà loro senso, situandoli nello spirito del tempo. Ma attenzione: lo stesso esercizio al «macroscopio» occorre per collegare quel che avviene nelle nostre confortevoli case occidentali a quel che avviene nel resto del mondo oggi, o a quel che è avvenuto nelle nostre case nel tempo andato.

10 Quattro strade per contestualizzare e dar senso a dinamiche ‘macroscopiche’
La lezione della storia passata (ch. 1, 4) La contestualizzazione geopolitica planetaria (ch. 5, 6) L’approfondimento delle categorie interpretative (ch. 4, 7) L’argomentazione per modelli (logico-matematici) (ch. 2, 8) Come per un pittore (anche astratto) è basilare studiare l’ana-tomia, per capire le dinamiche di popola-zione occorre l’«analisi demografica» (ch.2,3) Quel che la demografia non è (né deve essere) è esercizio retorico per épater les bourgeois, disegnando fondali e sparando numeri

11 Esempio 1: l’invecchiamento è un fenomeno di massa o di élite?
L’accresciuta longevità è un lascito generoso a tutti o a pochi? Vanno tenuti ben distinti due modi di ‘invecchiamento dall’alto’ di una popolazione: Un primo modo si ha quando, a parità di nuove entrate, più persone vivono più a lungo, sopravvivendo alle età critiche per affollarsi ‘in massa’ ad età più avanzate (e alzando la vita media), lasciando immuta-ta la soglia limite della vita umana. Invecchiamento per ‘rettangolarizzazione’ Un secondo modo si ha quando, prescin-dendo dai destini della massa – un’élite e solo un’élite della popolazione allunga la propria traiettoria oltre le tradizio-nali colonne d’Ercole della durata di vita. Invecchiamento per slittamento del limite

12 Ex 2: viviamo in una società di liberi o cresce l’ombra lunga della dipendenza sociale?
«Nelle società occidentali il processo biologico dell’ageing è con-cepito come un doppio rito di passaggio: il neutrale scorrere degli anni è prima una lenta preparazione a dive-nire adulti (growing up) e indipendenti, poi a scivolare in una vecchiaia (growing old) inoperosa e dipendente. Le categorie di ageing e di dipendenza sono costrutti cultura-li, frutto del sedimentarsi di rappresen-tazioni simboliche e pratiche sociali. ..” (Hockey, James, 1993) Un tratto comune nell’Italia del nuovo secolo è costituito dal collasso dei gradi di libertà a disposizione degli individui, per l’espansione delle fasi di vita in cui pesa il rischio di dipendere dagli altri. Il vecchio, growing old, dipende da familiari, comunità, agenzie di cura. Il giovane adulto, growing up, non riesce a divenire pienamente adulto e finché non si emancipa dipende dai familiari, dalla comunità, dalle agenzie di somministrazione lavoro.. “Le giornate divennero man mano più lunghe finché il sole di nuovo girò al di sopra dell’orizzonte per tutte le ventiquattr’ore (..) benché non s’innalzasse mai molto e le ombre rimanessero lunghe per via dell’inclinazione dei raggi” (H. Ruesch, Paese dalle ombre lunghe,1964).

13 Ex 3: viviamo magnifiche sorti e progressive o una parentesi di copertura microbica del mondo?
Ricomparsa e scomparsa della peste in Europa non trova ragione nel progresso della conoscenza medica. Anche il crol-lo di mortalità a fine ‘700 in Europa dipende da una somma di microazioni di igiene pubblica più che dalla scienza. Solo dagli anni ‘70 dell’800 piccoli ac-corgimenti tecnici sui microscopi svela-no il mondo dei microrganismi. Nel 1910 Ehrlich sintetizza una molecola che cu-ra alcune forme di sifilide. E solo nel 1945 in Sicilia è sperimentata sui marines la penicillina. Gli anni sono forse i «Settanta Gloriosi» della copertura microbica del mondo? Vedi agenzia del 1/12/13 : Antimicrobial Resistance. Si diffondono superbatteri come i CRE , resistenti ai car-bapenemi, i superantibiotici anni ‘80-’90 usati negli ospedali. Ceppi resistenti di Es-cherichia Coli e Klebsiella Pneumoniae che in ospedale uccidono il 50% degli infettati sono aumentati dal 2% al 27% tra il 2009 e il Anche lo Staphylococcus Aureus resiste ormai alla meticillina e mette a rischio la preparazione sterile preopera-toria. Le cause: uso/abuso scorretto di famaci, mobilità di massa, crisi economica, igiene degli ospedali, Big-Pharma che inve-ste ricerca su patologie croniche e non a-cuzie. Il governo inglese ha dato al mondo 20 anni di tempo per trovare nuovi farmaci.

14 Per capire il mondo dei passaggi serve familiarizzare con l’esercizio dello slittamento di Gestalt
Gestalt indica l’essenza o forma di un’entità presa nel suo insieme. Ogni oggetto percepi-to mostra una struttura riconoscibile, non riducibile alla somma delle sue parti. Si ha effetto Gestalt quando lo stesso set di in-put informativi può produrre due o più pat-tern tra loro distinti e incompatibili. Gestalt-switch è un mutamento percettivo tipico dell’esperienza di Gestalt, potenziale produttore di idee nuove. Se le teorie sono strumenti per riconoscere Gestalt, distinte teorie posson discendere da distinte perce-zioni di Gestalt, incommensurabili tra loro, che possono prendere la forma di paradossi È attingendo a domini della realtà differenti dal proprio campo di osservazione e trasponendone delle leggi apparentemente «contrarie ai fatti», che le scienze fisiche e biologiche hanno fatto passi da gigante. È il caso di Servet (1553) che scopre la circolazione sanguigna da una lettura letterale della bibbia, o di Keplero (1609) che trova le leggi ‘controfattuali’ di circolazione ellissoide dei pianeti.

15 Esempio 1: non si comprende il mutare dei modelli familiari se non li si vede come ponti tra generazioni La tipologizzazione dei modelli familiari è ingessata negli schemi tassonomici degli storici di Cambridge, che fotografano un pulviscolo di modelli locali in base all’età di formazione, senza nulla dire sul loro funzionare nel tempo. Eppure già 150 anni fa Le Play identificava tipi familiari secondo le strategie da loro messe in atto di gestione e solidarietà tra generazioni. E nel 1998 David Reher cambia Gestalt: “In the Western world it is not difficult to identify areas where families and family ties are relatively “strong” and others where they are relatively “weak”. La ‘famiglia forte’ SudEuro-pea non è marcata da gene-rici legami forti, ma da una catena di obblighi reciproci tra generazioni, differiti nel tempo. “IO SO CHE RICE-VERÒ, IN QUANTO HO DATO”. Il patto di reciprocità differita è una catena che coinvolge a regime tre generazioni allo stesso tempo.

16 “Noo, io non ricovero mia madre, verso di lei ho un debito mor[t]ale”
Esempio 2: il principio di reciprocità, che le socialdemocrazie nordeuropee ri-scoprono, è attraversato da incrinature [I] Esenzione octroyée dal carico più greve del patto, quello di futuro accudimento dei propri vecchi “Noo, io non ricovero mia madre, verso di lei ho un debito mor[t]ale” [II] Degenerazione della eterotopia di crisi in eterotopia di controllo. Bruch (1996): “Se i genitori ti danno molto si aspettano anche molto”. Bertolucci: “Confesso di sentirmi ancora totalmente figlio. I miei genitori hanno costruito un incantesimo, nel quale mi sento tuttora immerso. Anche per questo, forse, non sono mai diventato padre”. [III] La sostituzione del modello di attac-camento monotropico con una prima socializzazione ad attaccamenti mul-tipli porterà in futuro nuovi equilibri, ma nella fase transitoria scuote le certezze, ed emergono insicurezze cognitivamente non controllabili. ”. Covisco Famiglia forte

17 Esempio 3: povertà è uno stato ben distinto dalla vita ‘normale’ o l’appro-do di derive graduali e impercettibili? Molte risorse Poche risorse O A B C D F E H G I L M N Choc iniziale Risorse investite Scarse Elevate Linea di equilibrio Criticità di II livello Criticità di III livello E cosa accentua la ‘vulnerabilità’, cioè la propensione al passaggio da uno stato critico al successivo?

18 Paradosso 1: come può la nuova economia emancipatrice africana trovare le sue radici nel reaganismo?
Dambisa Moyo, 40 anni, nata in Zambia, master a Harvard, analista alla World Bank, nel libro Dead Aid (La carità che uccide) scrive che gli aiuti fan più male che bene all'Africa e il Live Aid (ma anche Jeffrey Sachs, Harvard, premio Nobel) pretendo- no di parlare a nome dei paesi africani. Scrive Peter Bauer, ispiratore della Nuova Economia Africana: “i soldi fluiscono senza controllo: sottratti alle tasche dei pove-ri nei paesi ricchi per infilarli in quelle dei ricchi [compradores] nei paesi poveri». Il paradosso dell’ispiratore reagania-no. Peter Bauer, ungherese laureato a Cambridge di scuola austriaca liberista (von Hayek), sostiene che la normaliz-zazione della crescita demografica e economica può avvenire non con sus-sidi ma per mutamento culturale del-le condotte; gli aiuti perpetuano un circolo vizioso di dipendenza. La posi-zione di Bauer ispira la dottrina Rea-ganiana nei Novanta ma anche la nuova Economia Adfricana di Dambisa Moyo. Il paradosso delle zanzariere. In Africa un fabbricante di zanzariere ne produce 500 a settimana, dando lavoro a 10 operai, e ognuno mantiene 15 familiari. Ma la pro-duzione non è sufficiente per debellare la malaria. Un divo di Hollywood mobilita le masse e i governi inviano 100mila zanzarie-re: davvero una buona azione! Ma saturato il mercato la fabbrica locale chiude, i 10 o-perai non mantengono più i 150 dell’indotto e, soprattutto, entro 5 anni le zanzariere importate saranno vecchie e inutilizzabili.

19 Paradosso 2: come può la famiglia me-diterranea produrre legami di sangue che non siano ‘di consanguineità’’? Cercando le radici delle forme familiari europee Reher scompone 3 zone di influenza Al Nord lo ius romanum si mescola gradualmente con le preesistenti tradizioni legali e sociali germaniche. Famiglia Atlantica Al CentroSud prevalgono le radici romane e italiche. E al Sud? “Dall’VIII secolo in avanti una serie di incursioni Musulmane, in Spagna, Portogallo penisola Balcanica e Sud Italia, si trascina dietro strutture familiari, proprie delle società Islamiche, basate su un’importanza preponderante dei legami di paren-tela”. Ma che significa? Fam.Forte Mediterranea Ibn Khaldun: in la Muqaddima descrive ascesa e declino della civiltà islamica guidate dalla categoria della ‘Asabiyyah’. ‘Asabiyyah è la solidarietà di gruppo basata su legami di san-gue, dove però il legame di san-gue può nascere sì dalla «genea-logia» ma anche da legami strin-genti di aiuto reciproco, come quelli di alleanza e patronaggio. Ma allora un ‘legame di san-gue’ non nasce solo da rela-zioni di parentela (‘di san-gue’) ma anche da esperien-ze di reciprocazione ad alta intensità relazionale (es ba-danti, comunità riabilitaz.)

20 Paradosso 3: perché le giovani coppie cinesi non reagiscono (facendo figli) alla fine della politica del figlio unico? La Cina conta oggi 194 milioni di over 60, nel 2050 saranno 430, più degli abitanti Usa. Quest'anno scuole chiudono per mancanza di i scritti, l'attesa per un posto in casa di riposo è di cento anni. Lo squilibrio tra sessi nelle campa-gne raggiunge picchi di 135 maschi ogni 100 femmine: una popolazione maschile pari a quella dell'Italia è condannata a non avere una compagna. In questo quadro di stagnazione sociale ed economica, il Partito decide un’inver-sione epocale: bloccare il più grande esperimento di ingegneria sociale della storia, convincendo i cinesi a mettere al mondo 1-2 milioni di neonati all'anno in più. Ma la reazione non sembra favorevole: «Ci hanno fatto indebitare per una casa da 3, abbiamo 4 genitori anziani da assistere, una macchina da pagare e il marito lavora lontano. Questa è una Cina per figli unici: ci siamo rassegnati, preferiamo avere i soldi per le vacanze». La pianificazione famigliare cinese doveva durare una generazione. Ora non sembra facile invertire la tendenza. Attenzione allora alla morale della faccenda in casa nostra: i Trenta Gloriosi della crescita economica hanno moltiplicato incentivi a contenere le nascite, in una logica da free rider. Ma incentivare ad avere figli non si può fare con i bonus bebé, bensì ricostituendo stati d’animo di fiducia e disponibilità al rischio. Non incentivi monetari, ma ricostruzione di una società giusta.


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