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SICUREZZA DEI VOLONTARI Cucine, mense e magazzino alimentare

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Presentazione sul tema: "SICUREZZA DEI VOLONTARI Cucine, mense e magazzino alimentare"— Transcript della presentazione:

1 SICUREZZA DEI VOLONTARI Cucine, mense e magazzino alimentare
(modulo previsto nel Corso per addetti alle cucine, mense e magazzini alimentari in emergenza) A cura dei Volontari Formatori per la Sicurezza

2 DI COSA PARLIAMO Riferimenti Normativi
Attività svolte in magazzino mezzi e materiali Ruoli e compiti del Coordinatore del magazzino Attrezzature e Mezzi Rischi e DPI Comportamenti di autotutela

3 Riferimenti normativi
Decreto 09 aprile 2008 n° 81 art. 3 comma 3 bis Decreto 13 aprile 2011 Decreto 12 gennaio 2012 Decreto 25 novembre 2013

4 Decreto 13 aprile 2011 Art. 1 Definizioni Organizzazione di Volontariato di Protezione Civile Formazione Informazione Addestramento Controllo sanitario

5 Obblighi delle organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile
Decreto 13 aprile 2011 Art. 4 Obblighi delle organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile Formazione, informazione,addestramento e controllo sanitario Dispositivi di protezione individuale (DPI) Le sedi delle organizzazioni, i luoghi di esercitazione e di intervento non sono considerati luoghi di lavoro.

6 RIFERIMENTI NORMATIVI
DECRETO 13 aprile 2011 Il volontario ha “il dovere di prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone, ………”

7 Decreto 12 gennaio 2012 Allegato 1-Indirizzi comuni per l’ individuazione di: Scenari di rischio di protezione civile Compiti svolti dai Volontari Allegato 2 - Indirizzi comuni per lo svolgimento di: Attività di formazione Attività di informazione Attività di addestramento

8 Decreto 25 novembre 2013 Indirizzi minimi per il controllo sanitario dei Volontari di Protezione Civile in relazione ai compiti che svolgono (protocolli operativi in via di definizione)

9 USARE SEMPRE IL BUON SENSO!!!
Criticità degli scenari Quale che sia lo scenario in cui il volontario si trovi ad operare è bene che il volontario valuti sempre la situazione in cui si trova ed i comportamenti di autotutela da adottare. USARE SEMPRE IL BUON SENSO!!!

10 ATTIVITA‘ SVOLTE DAI VOLONTARI
Preparazione pasti Distribuzione pasti Lavaggio stoviglie e pentolame e attrezzature Pulizie locali mensa e cucina Pulizie attrezzature cucina Gestione rifiuti Gestione fornitura alimenti e vettovaglie

11 COMPITI SPECIFICI DEI VOLONTARI
Responsabile della cucina e mensa Capo cuoco Addetti preparazione cibi Addetti distribuzione pasti Addetto/i al magazzino alimentare

12 ATTREZZATURE SPECIFICHE
Affettatrice Trita carne Trita verdura

13 ATTREZZATURE SPECIFICHE
Fuochi Forno Lavastoviglie

14 ATTREZZATURE SPECIFICHE
Piastre per grill Sistemi di raffreddamento Friggitrici

15 ATTREZZATURE MANUALI Stoviglie Pelapatate Grattugia Lame e coltelli

16 ATTREZZATURE PER LINEA DISTRIBUZIONE
Contenitori in acciaio inox con e/o senza coperchio

17 ATTREZZATURE PER SALA MENSA
Tavoli e panche

18 Campi elettromagnetici
Quali sono i rischi? RISCHIO FISICO: si intendono il rumore, gli ultrasuoni, gli infrasuoni, le vibrazioni meccaniche, elettrici, climatiche e ambientali che possono comportare rischi per la salute e la sicurezza dei soggetti Rumore Vibrazioni Campi elettromagnetici Radiazioni Illuminazione Microclima

19 Quali sono i rischi? RISCHIO CHIMICO: tutti gli elementi o composti chimici, allo stato naturale o ottenuti, in forma liquida, gassosa, esalazioni e polveri/fibre ESPLOSIVO TOSSICO NOCIVO/IRRITANTE INFIAMMABILE RISCHIO PER LA SALUTE CORROSIVO

20 Quali sono i rischi? RISCHIO CHIMICO: esempio di etichetta.
Numero identificativo sostanza chimica Numero inventario Comunità Europea

21 Quali sono i rischi? RISCHIO BIOLOGICO: è la probabilità di contrarre una malattia infettiva da agente biologico, microrganismo, coltura cellulare, in forma di batteri e virus Microrganismo Batteri Virus

22 Tipologie di rischio? ORDINARI SPECIFICI ERGONOMICI ORGANIZZATIVI

23 Quali sono i danni Si distinguono in:
Infortunio: che si manifestano nell’immediato a causa di eventi improvvisi e accidentali Malattie: che si manifestano col tempo, solo dopo esposizioni prolungate al rischio

24 Danni da rischio Ordinario
Derivanti dall’uso di attrezzature manuali e meccaniche: Tagli Abrasioni Contusioni Schiacciamenti Traumi Cadute/Scivolamenti Seppellimento Sbalzo termico Elettrocuzione

25 Danni da rischio Ordinario
Alcuni esempi Schiacciamento Tagli Abrasioni

26 RISCHI PRESENTI NEL MAGAZZINO
Derivanti dall’uso di attrezzature meccaniche: Elettrocuzione: Il contatto diretto è ritenuto il più pericoloso, essendo il soggetto sottoposto alla piena tensione verso terra del sistema elettrico. Il contatto indiretto è però molto più subdolo. Danni: Perdita di coscienza Ustioni Disturbi alla funzionalità cardiaca

27 Danni da rischio Ordinario
Esempi di Elettrocuzione Il contatto diretto: TOCCARE UN FILO SCOPERTO. TOCCARE LA MORSETTIERA DI UN MOTORE ELETTRICO. TOCCARE LA GHIERA METALLICA DI UN PORTALAMPADE. TOCCARE LA VITE DI UN MORSETTO. Il contatto indiretto: TOCCARE CUSTODIE O CARCASSE METALLICHE DI APPARECCHI ELETTRICI CHESONO IN TENSIONE A CAUSA DI UN GUASTO INTERNO.

28 Danni: Danni da rischio Ordinario Lesioni apparato uditivo
Rumore I valori limite giornaliera : valori limite di esposizione rispettivamente LEX = 87 dB(A) Il livello di esposizione settimanale: a) il livello di esposizione settimanale al rumore, come dimostrato da un controllo idoneo, non ecceda il valore limite di esposizione di 87 dB(A) Danni: Lesioni apparato uditivo Limitazione della capacità uditiva Sordità

29 Danni da rischio Specifico
Rischi derivanti dal materiale usato: Carburanti (irritazioni, allergie…) Gas tossici ( esalazioni e gas di scarico) Incendio ( ustioni, esalazione di fumi…) Esplosioni ( esalazioni tossiche, proiezione detriti…) NO SI

30 Danni da rischio Specifico
Rischi derivanti dall'uso di prodotti igienico-sanitari: Intossicazioni ( per inalazione ) Allergie ( per contatto e inalazione ) Irritazioni ( cutanee e vie respiratorie ) SI NO

31 Danni da rischio Specifico
Alcuni esempi Irritazioni cutanee Ustioni Intossicazioni

32 Danni da rischio Ergonomico
Rischi derivanti dalla movimentazione manuale dei carichi: La norma tecnica ISO : indica i pesi massimi MASCHI anni 25 kg FEMMINE anni 20 kg MASCHI < 18, >45 anni 20 kg FEMMINE < 18, >45 anni 15 kg

33 Danni da rischio Ergonomico
Rischi derivanti dalla movimentazione manuale dei carichi: Lesioni alla colonna vertebrale Lesioni all'area lombare Lesioni agli arti

34 Danni da rischio Organizzativo
Rischi derivanti da gestione e organizzazione non corretta: Mancanza nel rispetto dei compiti assegnati Ritardo nelle forniture di cibi e bevande Interferenza nelle fasi di preparazione pasti Ritardo nella somministrazione dei pasti Somministrazione di alimenti scaduti o deteriorati

35 I DPI DPI: qualsiasi attrezzatura indossata e/o tenuta da una persona allo scopo di proteggerla contro uno o più rischi suscettibili di minacciare la propria sicurezza o salute durante le attività

36 I DPI I D.P.I. sono classificati dalle leggi vigenti in 3 categorie
1° categoria: i DPI di progettazione semplice destinati a salvaguardare la persona da rischi di danni fisici di lieve entità 2° categoria: i DPI che possono procurare l’insorgere di patologie mediche 3° categoria: i DPI di progettazione complessa destinati a salvaguardare da rischi di morte o di lesioni gravi e di carattere permanente

37 PITTOGRAMMI DEI DPI Simboli caratteristici dei D.P.I.

38 DPI E COMPORTAMENTI SICURI
Accesso a celle frigo e cambusa NO SI

39 DPI E COMPORTAMENTI SICURI
Cottura cibi NO SI

40 DPI E COMPORTAMENTI SICURI
Preparazione cibi ( frutta e verdura ) NO SI

41 DPI E COMPORTAMENTI SICURI
Preparazione cibi ( carni e disossatura prosciutto ) NO SI

42 DPI E COMPORTAMENTI SICURI
Lavaggio stoviglie e attrezzature NO SI

43 DPI E COMPORTAMENTI SICURI
Smaltimento rifiuti NO SI

44 DPI E COMPORTAMENTI SICURI
Servizio in linea NO SI

45 DPI E COMPORTAMENTI SICURI
Magazzino alimentare NO SI

46 (Formazione specifica per l'uso)
DOTAZIONI AGGIUNTIVE (Formazione specifica per l'uso) Estintore CO Coperta antifiamma Cassetta 1° soccorso

47 COMPORTAMENTI SICURI USO DEI PRODOTTI CHIMICI: Non danneggiare o rimuovere le etichette Non travasare in bottiglie per l’acqua minerale Seguire attentamente le istruzioni presenti in etichetta MOVIMENTAZIONE CIBI CALDI: Guanti isotermici e atermici per movimentazione stoviglie calde Indossare abbigliamento adeguato Indossare scarpe antiscivolo

48 COMPORTAMENTI SICURI AREA CUCINA: Bere liquidi durante le fasi di cottura (colpo di calore e disidratazione) Indossare abbigliamento adeguato Indossare scarpe antiscivolo Conoscenza e uso corretto delle attrezzature Verificare collegamenti elettrici

49 GRAZIE PER L’ATTENZIONE!!!!!!


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