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L'alcool e i giovani............!!!! !.

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Presentazione sul tema: "L'alcool e i giovani............!!!! !."— Transcript della presentazione:

1 L'alcool e i giovani !!!! !

2 Costi L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che i costi annuali
sociali e sanitari, sostenuti a causa di problemi collegati all’alcol sono pari al 2-5% del Prodotto Interno Lordo (PIL). Secondo tale stima sul PIL nazionale dell’anno 2003 (1324 miliardi di euro) i costi dell’alcol risulterebbero pari a 26 – 66 miliardi di euro ( – miliardi di vecchie lire).

3 L’alcol è uno dei principali fattori di rischio per la salute e il
Cos’è l’alcol? L’alcol è uno dei principali fattori di rischio per la salute e il benessere degli individui. Il suo consumo non è utile all’organismo, ma anzi risulta dannoso per molti organi. L’alcol è una sostanza tossica che, analogamente ad altre sostanze illegali, può indurre dipendenza. A differenza del fumo, l’alcol può esporre a forti rischi anche in seguito ad un singolo episodio di consumo, spesso erronea.

4 Alcol: sempre più alcolizzati i giovanissimi italiani
Brutto primato quello detenuto dall’Italia e che non ha confronto neanche con gli Stati dell’Europa più liberisti; nel nostro Paese si cominciaa bere con preoccupante Anticipo rispetto a quanto si faccia altrove, lo dimostra il dato secondo il quale i nostri giovani cominciano a far uso di alcolici a partire dai 12,2 anni, in Europa ciò accade all’età di 14 anni e mezzo.Vero è che a poche spanne dal nostro triste primato vi sono due Stati europei dove i giovani iniziano a bere a 12,7 anni, l’Irlanda e l’Austria, ma ciò non ci consola per nulla, anzi, ci angoscia!

5 Essa e stata istituita per diffondere una Cultura
La scuola e' una fucina di squilibri psicologici e di perversione spirituale. Essa e stata istituita per diffondere una Cultura intrinsecamente "elitaria' e assolutamente inadatta alla maggioranza degli alunni e degli stessi insegnanti i quali non posseggono le attitudini necessarie e per assimilarla .

6 La scuola obbligatoria di massa fornisce,di
fatto,solo "cascame culturale"e/o nozionionistiche acritiche che sconvolgono psicologicamente i giovani ,squilibrandoli e precipitandoli in uno stato di sofferenza inconsapevole che puo' essere lenita e compensata solo con l'assunzione di droghe varie.

7 La scuola ha indotto aspettative che non possono essere soddisfatte.
Costringendo i ragazzi a frequentare le aule scolastiche fino ai diciotto aa e oltre (senza garantire un posto di lavoro pari alle aspettative) e impedendo in tal modo ad essi di imparare un qualsiasi mestiere. La scontata conseguenza e' quella di ingenerare frustrazioni,delusioni e risentimenti in tutti coloro che vedono deluse le loro illusorie attese. In tal modo si scatenano turbe psicologiche e,spesso,manie di autodistruzione che possono essere placate solo con fughe dalla realta',assumendo sostanze inebrianti. Questo tipo di scuola ,con artificiosi esercizi,tende a potenziare al massimo la sola "ragione" a detrimento delle altre facolta' umane;una "ragione"ipertrofica spinge gli individui alla rivendicazione di sempre maggiori diritti che ,se non soddisfatti,inducono a ricercare forme di compensazione per lo piu' illecite.

8 I NUMERI DELL’ALCOL Consumi
In Italia il primo bicchiere viene consumato a anni1; l’età più Bassa nell’Unione Europea (media EU 14,5 anni). Sulla base dei dati ISTAT2, il 75 % degli italiani consuma alcol (l’87 % dei maschi, il 63 % delle donne). Sono 3 milioni i bevitori a rischio ed 1 milione gli alcolisti; Giovani di età inferiore ai 17 anni hanno consumato nel 2000 bevande alcoliche e circa eccedono nei consumi alcolici. Il 7 % dei giovani dichiara di ubriacarsi almeno 3 volte a settimana3 ed è in costante crescita il numero di adolescenti che consuma alcol (birra, alcolpops e superalcolici) fuori dai pasti (+103 % nel periodo tra le 14-17enni)4.Gli astemi sono in costante diminuzione e rappresentano il 25% dellapopolazione.

9 Mortalita'giovanile Piu' precoce e' il consumo , maggiore e'
il rischio di abuso e dipendenza. In Europa,l'alcol e' la prima causa di morte dei giovani tra i 15 e i 29 anni,cioe' muore 1 giovane su 4. In Italia ,l'eta' di prima assunzione e' la piu' precoce in Europa :11-12 anni .

10 Tra il 40 e il 60% di tutte le morti nella regione europea dovute a ferite intenzionali e accidentali sono attribuibili (ricerca dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’Europa) al consumo di alcool che costa, nel complesso, alla società una quantità pari al 2-5% del Prodotto interno lordo.

11 Nella fascia d’età tra 18 e 25 anni, viene evidenziata un'elevata incidenza di patologie traumatiche correlate all’alcool, un preoccupante aumento delle violazioni di legge, nonché dell'abuso contemporaneo d’alcolici ed altre droghe.

12 Come agisce l'alcol ? L'alcol ha un cosiddetto effetto bifase. All'effetto principale piacevole a breve termine (ad es. distensione,alleviamento del dolore, disinibizione o buon umore) seguono effetti collaterali a lungo termine indesiderati ad es.svogliatezza, inquietudine,agitazione, cattivo umore, depressione o mal di testa). Proprio questo effetto bifase è la causa del potenziale di dipendenza dell'alcol, dato che gli effetti collaterali indesiderati possono essere bloccati da un nuovo consumo di alcol. Così l'interessato o l'interessata possono cadere col tempo in un circolo vizioso e diventare alcoldipendenti. Il corpo si può abituare all'alcol, le persone ne sopportano quantità sempre maggiori. Questo aumento di tolleranza fa sì che si beva sempre più alcol per poter ottenere ancora i piacevoli effetti principali desiderati. Troppo fa maleI I giovani reagiscono peggio all'alcol rispetto agli adulti. Per via del peso corporeo spesso più basso i giovani sentono già l'effetto dell'alcol in piccole dosi e si ubriacano più in fretta degli adulti. Quando organi come cervello o fegato non sono ancora completamente sviluppati,l'alcol può disturbare sensibilmente lo sviluppo globale dei giovani. Una dipendenza si può sviluppare molto velocemente nei giovani. negli adolescenti si riscontra dopo soli mesi fino a anni.

13 I giovani sono soprattutto:
di sesso maschile,hanno iniziato a bere in compagnia di amici, in un bar o pub,pizzeria, la motivazione di base è la ricerca di un migliore rapporto con gli altri. Il giovane comincia a bere soprattutto nei momenti di euforia e/o di noia.

14 In molte occasioni il giovane utilizza sostanze stupefacenti e/o alcool per essere al centro dell'attenzione nel gruppo dei coetanei, per fare nuove amicizie, per conquistare l'altro sesso. L'insicurezza, la noia, l'incapacità di essere originale e simpatico conducono il giovane verso l'assunzione di dosi sempre più massicce di alcool e droghe varie.

15 l’alcol può rappresentare una sorta di "droga d’accesso" o "ponte" per gli individui più giovani verso altre sostanze illegali.

16 I consumi di alcol sono influenzati da :
-abitudini di famiglia -comportamento dei coetanei -pubblicita' e strategie di mercato -disponibilita' e prezzi promozionali.

17 Purtroppo la pubblicità non aiuta di certo la riduzione del consumo di bevande alcoliche, anzi il marketing delle industrie che producono queste bevande considera i giovani il target d’eccellenza.

18 Il modello di consumo piu' diffuso e':
-occasionale e concentrato nel fine settimana -tendente all'ubriacatura “binge drinking” -lontano dai pasti ,in situazione di svago e di aggregazione,(pub,discoteca,bar,botteilon,Spagna).

19 Purtroppo i giovani,la nostra risorsa per il futuro, sono i bersagli di falsi modelli di vita, di dati falsi e di sostanze tossiche reclamizzate nei modi più subdoli e abietti.

20 I giovani hanno bisogno di tutte le necessarie e corrette informazioni perché possano affrontare la vita e risolvere i problemi nella maniera corretta, prima che possano usare alcol o droghe.

21 ALCOL: ITALIA PAESE CON RECORD DEI PIU' GIOVANI BEVITORI
ROMA - In Italia è "emergenza" alcol per i giovanissimi: fa infatti uso di bevande alcoliche e superalcoliche il 19,5% dei ragazzi under-18. E c'è un altro dato molto allarmante: l'Italia è il Paese in Europa dove più bassa è l'età di accesso all'alcol, dato che il primo contatto avviene nella fascia di età anni. (On.Eugenia Roccella) I Conferenza nazionale sull'alcol che si svolta a Roma il 20 e 21 ottobre.

22 Alcol: sai cosa bevi? Più sai, meno rischi!
L’alcol è una sostanza tossica, potenzialmente cancerogena e con una capacità di indurre dipendenza, superiore alle sostanze o droghe illegali più conosciute. I giovani (al di sotto dei 16 anni), le donne e gli anziani sono in genere più vulnerabili agli effetti delle bevande alcoliche a causa di una ridotta capacità del loro organismo a metabolizzare l’alcol. Al contrario di quanto si ritiene comunemente, l’alcol, pur apportando circa 7 Kcalorie per grammo, non è un nutriente (come ad esempio lo sono le proteine, i carboidrati o i grassi alimentari) e il suo consumo non è utile all’organismo o alle sue funzioni; risulta invece fonte di danno diretto alle cellule di molti organi tra cui i più vulnerabili sono il fegato e il sistema nervoso centrale.

23 I giovanissimi, ha precisato il sottosegretario, consumano soprattutto birra, ma anche superalcolici e drink "mascherati", secondo la moda del momento ovvero "apparentemente inocui, e venduti anche nei supermercati,ma che in realtà hanno un alto contenuto alcolico" (alcopops e breezer).

24 A preoccupare, ha inoltre spiegato Roccella, è anche il fatto che "è cambiata la modalità di consumo di alcol nel nostro Paese: se negli anni scorsi, infatti, si consumava soprattutto vino ed ai pasti, ora si registra invece un calo nel consumo di vino ed un aumento dell'uso di superalcolici fuori pasto".

25 Quello che i giovanissimi cercano, ha aggiunto Roccella, è innanzitutto lo "sballo e l'ubriacatura, abitudine che si riscontra maggiormente nei maschi". Sono questi, "comportamenti relativamente nuovi per il nostro Paese e rappresentano importanti fattori di rischio".

26 Data l'alta percentuale di baby-bevitori under-18 in Europa , è fondamentale, ha detto Roccella, pensare a nuove strategie di azione soprattutto sul fronte della prevenzione, "rafforzando ad esempio i controlli sui luoghi del bere e di ritrovo dei ragazzi, anche se le sole politiche repressive non sono sicuramente sufficienti e bisognerà anche agire, ad esempio, sul fronte della regolamentazione della pubblicità".

27 Il punto, ha avvertito Roccella, "è che siamo di fronte ad un'emergenza educativa: i ragazzi sono, cioé, sempre di più fuori dal controllo dei genitori e della scuola,mentre aumentano i contatti via Internet".

28 A ciò si aggiunge anche una sorta di 'vuoto normativo'
A ciò si aggiunge anche una sorta di 'vuoto normativo'. La legge italiana, infatti, prevede il divieto di somministrazione di alcolici ai minori di 16 anni, ma non è previsto alcun divieto di vendita agli under-18.

29 Sono , sulla base degli ultimi dati, i soggetti alcol-dipendenti assistiti dai servizi sociali in Italia:una fascia a rischio in crescita, e che ha visto un aumento del 10% tra il 2005 e il 2006.

30 La maggioranza ha tra i 30 ed i 59 anni di età, ma ben il 15% dei soggetti assistiti ha meno di 30 anni". Il problema alcol rappresenta dunque sempre di più una "emergenza", ha sottolineato il sottosegretario,

31 E' CAUSA 25% MORTALITA' GIOVANILE IN UE.

32 In arrivo nelle scuole superiori italiane, ma anche nei principali luoghi di aggregazione giovanile, videogiochi per la 'guida sicura' e contro il consumo di alcol. ( Eugenia Roccella).

33 I videogiochi,realizzati in collaborazione con la Rai - ha spiegato Roccella - hanno l'obiettivo di educare i giovani alla guida sicura.

34 I Cd-rom, ha detto Roccella, saranno distribuiti nelle scuole, nei maggiori luoghi di aggregazione e saranno anche allegati a riviste giovanili. I 50 giocatori che realizzeranno il maggiore punteggio, potranno inoltre partecipare ad un concorso a premi ad hoc

35 L'alcol è la più antica e diffusa dipendenza nel mondo occidentale.
Studi epidemiologici dimostrano che su di bevitori ci sono di persone che presentano problemi connessi all'uso di alcol e alcolisti. Secondo una stima dell'Istituto Superiore di Sanità l'alcol causa almeno decessi all'anno, cioè più di quelli legati al consumo di droghe illegali, che sono circa 1800.

36 0 grammi di alcol=sicurezza
La quantità di alcol che può essere assunta per decenni senza alcun rischio per nessuno è relativamente modesta. Infatti si considera l'assunzione giornaliera di: • 0 grammi di alcol al giorno = sicurezza; • Fino a 20 grammi di alcol al giorno per le donne e fino a 40 grammi di alcol al giorno per gli uomini = rischio basso; • Più di 20 grammi di alcol al giorno per le donne e più di 40 grammi per gli uomini = rischio elevato.

37 Bevanda -Quantità Alcol puro (gr.)
La corrispondenza tra le più comune bevande e la quantità di alcol puro contenuto è riportato nella tabella sottostante: -Un litro di Birra chiara (3-3,5 gradi) : gr -Un litro di Birra scura (6-6,5 gradi) : gr -Un litro di Vino (11-12 gradi) : gr -Un litro di Superalcolici (40-45 gradi): gr

38 Emergenza alcol per i giovani non solo in Italia, ma
a livello europeo: nella Ue, infatti, il 25% della mortalità giovanile tra i maschi è proprio dovuta all'alcol,primeggia la Danimarca e le Gran Bretagna ma anche l’Italia si trova nei primi posti. Il 35% degli studenti italiani si è ubriacato almeno una volta nell’anno.

39 La bevanda preferita dei giovani è la birra :
80,6%: maschi; 75,9%: femmine; al secondo posto c'e' il vino: 57,4%:maschi ; 50,5%:femmine; al terzo posto i distillati: 17,2% :maschi; 13%: femmine

40 Che fare per convincere sopattutto i giovani a bere con moderazione?
Anzitutto è bene considerare che le droghe lecite (alcol e tabacco) causano malattie e morti almeno 10 volte superiori a quelle illecite. Quindi la battaglia deve essere totale!

41 Ma come possiamo prevenire queste forme di disagio?
Chiaramente tutte le forme di prevenzione sono valide, ma la prevenzione primaria deve essere privilegiata e deve iniziare molto precocemente, non appena le capacità cognitive lo permettono. Le influenze dei genitori e degli adulti in genere sono preminenti nei processi di socializzazione che si verificano negli anni della fanciullezza. Negli anni adolescenziali, invece, i messaggi educativi sono meno efficaci perché sono più forti le influenze dei coetanei e le spinte oppositive verso il mondo degli adulti in genere. A questa età è molto utile continuare un'educazione alla salute già iniziata nel precedente ciclo delle scuole elementari e discutere con gli adolescenti i rischi a cui le droghe espongono nel ciclo della vita (ad es. durante la gravidanza l'uso di droghe, tra cui l'alcol, espone il futuro nascituro a gravi rischi).

42 Educazione familiare Se nell'infanzia e nella fanciullezza la famiglia è stata una "base sicura", i problemi adolescenziali sono più facili da risolvere. In ogni caso gli adulti devono tener presenti i motivi per cui i ragazzi possono assumere alcol. Sono motivi , a grandi linee, connessi alla difficoltà a raggiungere l'indipendenza, che è l'aspetto preminente che ruota intorno alle condotte adolescenziali. Emanciparsi dalla propria famiglia d'origine è difficile e lo è ancor di più se i genitori non sono preparati ad accettare con equilibrio i cambiamenti dei loro figli ed a modificare i loro schemi educativi.

43 DICHIARAZIONE SUI GIOVANI E ALCOL adottata a Stoccolma il 21 febbraio 2001
La Carta Europea sull'Alcol, adottata dagli Stati Membri nel 1995, stabilisce principi guida e le strategie da adottare al fine di promuovere e proteggere la salute e il benessere di tutti i cittadini della Regione Europea. La presente Dichiarazione mira a proteggere i bambini e i giovani dalle pressioni che vengono esercitate per indurli al bere e si prefigge di ridurre il danno direttamente o indirettamente causato loro dall'alcol. La Dichiarazione riafferma i cinque principi etici della Carta Europea sull'Alcol: Tutti hanno diritto a una famiglia, una comunità ed un ambiente di lavoro protetti da incidenti, violenza e da altre conseguenze negative del consumo alcolico. Tutti hanno diritto, fin dalla prima infanzia, ad un'informazione e ad un'educazione valide e imparziali riguardo gli effetti che il consumo di alcol esercita sulla salute la famiglia e la società. Tutti i bambini e gli adolescenti hanno il diritto di crescere in un ambiente protetto dalle conseguenze negative del consumo di alcol e, per quanto possibile, dalla pubblicità di bevande alcoliche. Tutti coloro che consumano alcol secondo modalità dannose o a rischio, nonché i membri delle loro famiglie hanno diritto a trattamenti e cure accessibili. Tutti coloro che non desiderano consumare alcol o che non possono farlo per motivi di salute o per altre ragioni hanno il diritto di essere salvaguardati dalle pressioni esercitate al bere e sostenuti nel loro comportamento di astinenza.

44 Amici si, ma non dell'alcol!

45 L'alcol non perdona! Sono migliaia i morti causati dal'alcol
L'alcol e' l'amico che ti frega!

46 Prevenzione La prevenzione migliore deve essere basata, oltre che su una informazione precoce, su legami familiari saldi e sicuri. E' nella prima infanzia che il bambino acquisisce quella sicurezza di base fondamentale per il suo sviluppo e quelle certezze di essere accettato e amato, necessarie per la costruzione della sua personalità. I bisogni fondamentali di tutti i bambini sono essenzialmente cinque : - essere desiderati e accettati; - continuità di rapporti con i genitori; - avere una guida attenta nell'affrontare i problemi della crescita; - ricevere messaggi rassicuranti; - sapere che ci sono dei valori saldi e sicuri nel mondo in cui vivono

47 Motivi che possono indurre ad assumere alcol e droghe
1. Piacere del rischio I ragazzi per acquisire l'indipendenza devono assumere dei piccoli rischi, che li fanno sentire grandi e che possono essere emozionanti. Se non sono sostenuti e guidati, uno di questi rischi può essere l'alcol, tanto più che è una sostanza con effetti piacevoli, che inizialmente rafforza i sentimenti d'invulnerabilità e indipendenza e che fa sentire maggiormente il senso di appartenenza al gruppo. 2. Desiderio di trasgredire La nascita della capacità di pensare astrattamente porta anche a contestare, a mettere in stato d'accusa i valori degli adulti, a trasgredire per verificare insieme ai compagni ciò che è vietato, ciò che non si conosce, ciò che desta curiosità. Per evitare questi aspetti è importante parlare con i ragazzi, rispondere alle loro curiosità con sincerità, ascoltare le loro opinioni e far comprendere con adeguata documentazione come realmente stanno le cose. 3. Mancanza di interessi, assenza di obiettivi La mancanza di interessi e l'assenza di obiettivi porta alla noia e a sentimenti di inutilità. Molti giovani si accostano all'alcol proprio per vincere questi sentimenti e per sentirsi vivi emozionalmente. E' molto importante, perciò stimolare i ragazzi a porsi degli obiettivi (nello sport,re utile che i genitori li rendano partecipi dei loro progetti e delle loro mete. 4. Scarsa autostima L'autostima è basilare per saper affrontare con serenità le difficoltà piccole e grandi che si succedono nel ciclo della vita. Per aiutare i ragazzi a raggiungerla, occorre che i compiti e le responsabilità che si devono assumere, siano accessibili alle loro capacità. In ogni caso è utile incoraggiare senza iperproteggere e bandire, nei casi di insuccesso, atteggiamenti critici o distruttivi. Dare fiducia e messaggi rassicuranti è sempre valido. 5. Dipendenza dal gruppo Sia un clima autoritario che permissivo sono nocivi. I ragazzi infatti, sia nel timore della severità dei genitori che nel sentirsi trascurati in famiglia, possono reagire rifugiandosi nel gruppo dei compagni, al punto da dipenderne completamente. Non per caso l'assunzione di alcol da parte degli adolescenti si verifica in compagnia dei coetanei ed è un'esperienza quasi sempre vissuta come piacevole perchè alcune sostanze, tra cui l'alcol, favoriscono i rapporti sociali, attenuano l'ansia, eliminano la noia, favoriscono la distensione, cancellano la stanchezza I motivi sopraelencati sono senz'altro importanti, ma la sicurezza vissuta nei primi anni è uno dei fattori alla base del sens di identità nell'età adulta o quantomeno un fattore che indirizza nel corso dello sviluppo verso scelte o atteggiamenti che rafforzano la fiducia in sé stessi e negli altri.

48 Perchè? e soprattutto: con quali conseguenze?
“Bringe Drinking” Bere fino a stordirsi ! E' un fenomeno che si va diffondendo in maniera esponenziale anche tra i giovani italiani. Perchè? e soprattutto: con quali conseguenze?

49 Bere......bere.....bere.....bere......!

50 Bene fino a stordirsi !

51 Definizione di “Binge Drinking”
Gli specialisti del settore sono ancora lontani dal dare una definizione univoca di Binge Drinking, dato che in passato con cio' si andava ad indicare un periodo di due o più giorni in cui il soggetto beveva ripetutamente fino all’intossicazione e senza dedicarsi alle attività e ai doveri quotidiani.

52 Quantita' di alcol per binge drinking
Ai nostri giorni, il lasso di tempo di riferimento è ben più ristretto e si discute sulla quantità di alcool da ingerire in una volta per classificare il disturbo: comunemente, questo limite è fissato a cinque drink per gli uomini e 4 per le donne. Inoltre, come puntualizza la British Medical Association, attualmente il Binge Drinking è associato al bere con il preciso proposito di ubriacarsi . Di solito si verifica in contesti di socialità, piuttosto che quando si è soli.

53 Cenni storici Il fenomeno arriva dagli USA, dove è conosciuto sin dai primi anni Novanta . La maggior parte dei Binge Drinkers frequenta il college e non si deve pensare che siano individui emarginati o appartenenti alle classi sociali più disagiate, tutt’altro: a partecipare a queste “sessioni di alcool” sono anche atleti e membri di confraternite, specialmente dopo gli esami finali e gli eventi sportivi.Secondo gli esperti, una spiegazione di questa propensione al Binge Drinking negli studenti è che per la prima volta al college i giovani si trovano a vivere da soli, senza la supervisione dei genitori. Una vera e propria spiegazione non si è ancora trovata, fatto sta che i dati sono preoccupanti.Circa il 60% degli studenti universitari statunitensi ha avuto episodi di Binge Drinking: in testa alla classifica troviamo il Nord Dakota, mentre all’ultimo posto si piazza lo Utah,(percentuale alta di Mormoni)

54 Rishi del binge drinking
I rischi sono gli stessi di tutte le sostanze che provocano dipendenza. Il principale è senza dubbio la guida in stato di ebbrezza, che oltre a cagionare ingenti danni al bevitore è anche fonte di pericolo per terzi. A lungo termine si possono invece riscontrare le seguenti conseguenze: -peggioramento delle prestazioni scolastiche e/o lavorative; -introduzione all’uso di droghe; -attività sessuali non pianificate;

55 Per non citare poi l’influenza che queste bevute hanno sull’umore, incostante e tendente a oscillare tra l’euforia e l’abbattimento morale, fino alla depressione e quindi al : SUICIDIO e SUICIDI COLLETTIVI.

56 “Bottellòn” Bottellòn in ampi spazi in Spagna ,ma anche altrove !

57 “Bottellòn” Il Bottellòn è l'abitudine, diffusa dalla fine del XX secolo tra i giovani spagnoli, di riunirsi in spazi pubblici all'aperto, preferibilmente piazze o parchi, per consumare principalmente bibite, alcolici, ma anche tabacco e talvolta droghe illegali. Il termine viene probabilmente dallo spagnola :botella ("bottiglia"). I ragazzi si riuniscono portandosi le bevande, principalmente rum, vinobirra , e altri ingredienti, quali coca cola, succhi di frutta, insieme ai bicchieri e al ghiaccio per preparare cocktail artigianali e risparmiare sul prezzo delle consumazioni dei locali che sono di solito abbastanza alti. Il fenomeno ebbe inizio in Andalusia negli anni ottanta ma si è diffuso rapidamente in tutta la Spagna, tanto da dare origine ad un vero e proprio conflitto sociale: infatti il rumore e lo sporco infastidiva i cittadini. Alla fine del 2006 fu approvata la "legge anti-botellón", per la proibizione della vendita di alcolici in supermercati e alimentari dopo le ore 22 e dà la facoltà ai comuni di stabilire multe per chi consuma alcolici in strada e di stabilire aree in cui il botellón è permesso. La legge è stata applicata in maniera differente a seconda della zona: a Madrid le multe sono molto elevate, mentre a Granada non sono quasi mai applicate. Anche in Italia il Botellón si è diffuso da qualche anno. Torino ha ospitato diversi raduni di giovani nei pressi di Palazzo Nuovo o al Parco del Valentino; Milano in piazza Leonardo da Vinci, nei pressi del Politecnico.

58 malattie Ogni anno sono attribuibili, direttamente o indirettamente, al consumo di alcol: il 10% di tutte le malattie, il 10 % di tutti i tumori, il 63 % delle cirrosi epatiche, il 41 % degli omicidi ed il 45 % di tutti gli incidenti, il 9% delle invalidità e delle malattie croniche (di lunga durata)5. In Europa, il 25% dei decessi registrati tra i giovani è causato dall’alcol; l’alcol rappresenta la prima causa di morte tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni.

59 E'vero che...? sfatiamo alcuni luoghi comuni !
Falso:aiuta la digestione; Vero: rallenta ed altera lo svuotamento dello stomaco; Falso:fa buon sangue; Vero: può causare anemia ed aumento dei grassi; Falso:migliora la funzione Vero: riduce gli ormoni femminili e maschili sessuale; Falso:protegge dal freddo; Vero: abbassa la temperatura corporea; Falso:aumenta il latte materno; Vero: riduce la produzione del latte e può intossicare il bimbo; Falso:aumenta la forza muscolare; Vero: riduce le capacità cerebrali e motorie; Falso:e' una bevanda dissetante; Vero: aumenta la sete per eliminazione di liquidi(urina e sudore);

60 Danni dell'alcol L'eccessivo consumo di bevande alcoliche rappresenta ancora oggi una delle cause principali di malattie del fegato e, tra queste, soprattutto della cirrosi epatica; esiste un preciso rapporto tra l'entità e la durata dell'abuso ed il rischio di cirrosi. L'alcool non possiede proprietà carcinogene ed il suo effetto sul carcinoma epatico è riconducibile essenzialmente alla capacità di indurre la cirrosi. La suscettibilità all'effetto tossico dell'etanolo è estremamente variabile, poco dose-dipendente ed influenzata da fattori genetici, ormonali, nutrizionali ed ambientali, in altre parole dalla risposta dell'individuo. Pertanto non esiste una quantità di alcool al di sopra della quale sicuramente si formerà un'epatopatia, ma si considera tossica una dose superiore ai 60 gr/die nell'uomo ed ai 40 gr/die nel sesso femminile. L'eccessivo consumo di alcool è, dunque, un concetto relativo; un qualcosa in più rispetto al quantitativo tollerabile, tenendo conto del clima, dell'attività muscolare, della costituzione individuale e di tutti quegli altri fattori che ne rendono così variabile l'effetto tossico. L'alcolismo è invece caratterizzato dalla necessità di introdurre abitualmente bevande alcoliche in quantità sufficiente da incidere sulle funzioni dell'organismo per provocare o mantenere una condizione di benessere o di assenza di malessere. Si tratta quindi di una "dipendenza" psico-fisica dall'alcool, che protraendosi nel tempo costituisce le premesse per lo sviluppo di un danno organico

61 Alterazioni epatiche dopo eccessiva e prolungata ingestione di alcol:
1) Steatosi epatica (fegato grasso): la prima conseguenza dell'abuso di alcol è l'accumulo di grasso nelle cellule epatiche. Tale accumulo è reversibile se il paziente smette di bere. 2) Epatite: continuando l'abuso alcolico è facile andare incontro alla steatoepatite: si tratta di un accumulo di grasso accompagnato da infiammazione: esiste una forma acuta e più frequentemente una forma cronica. 3) Cirrosi epatica: la cirrosi è caratterizzata da presenza di fibrosi diffusa del fegato e noduli di rigenerazione.

62 Come agisce l'alcol nell'organismo.
L’alcol viene assorbito per il 20% dallo stomaco e per il restante 80%dalla prima parte dell’intestino. Se lo stomaco è vuoto, l’assorbimento è più rapido. L’alcol assorbito passa nel sangue e dal sangue al fegato,che ha il compito di distruggerlo. Finché il fegatonon ne ha completatola “digestione”, l’alcol continua a circolare diffondendosi nei vari organi.In alcuni individui, in alcune razze e nelle donne l’efficienza diquestosistema è molto ridotta, risultando più vulnerabili agli effetti dell’alcol. Circa il 90-98% dell’alcol ingerito viene rimosso dal fegato. Il restante 2-10% viene eliminato attraverso l’urina, le feci, il respiro, il latte materno,le lacrime, il sudore, la traspirazione. La velocità con cui il fegato rimuove l’alcol dal sangue varia da Individuo a individuo, è circa 1 bicchiere tipo di bevanda alcolica all’ora.

63 Diagnosi di :Steatosi La sintomatologia nel caso della steatosi epatica è assente. Esiste solo un ingrandimento del fegato e lieve alterazione di alcuni esami di laboratorio(lieve incremento delle transaminasi,maggiore incremento della gamma GT). All'Ecografia si rileva un fegato “lucente”, intriso di grasso.

64 Diagnosi di :epatopatia alcolica
L'epatite alcolica che usualmente compare in un bevitore cronico con un recente episodio di esagerato consumo, può variare da una modesta forma di epatite con solo alterazioni di alcuni esami del sangue (simili a quelli osservati nella steatosi) fino a una severa insufficienza epatica con complicazioni come l'ittero, l'encefalopatia epatica (disfunzione del sistema nervoso centrale),ascite(accumulodi liquido nell'addome), emorragia per rottura di varici esofagee (vene varicose dell'esofago),disturbi della coagulazione del sangue e coma.

65 Diagnosi di:cirrosi Si presenterà con riduzione dei livelli di albumina, di attività protrombinica, aumento delle gammaglobuline, riduzione delle piastrine, aumento delle transaminasi e soprattutto della gammaGT. Possono essere presenti ascite e varici esofagee. La cirrosi può trasformarsi in cancro del fegato(cancrocirrosi).

66 Terapia dell’epatopatia alcolica
Il più importante trattamento dell'epatopatia alcolica è l'immediata astinenza dall'alcol. Qualche volta ciò richiede un ricovero per il trattamento della sindrome da astinenza. Il paziente poi dovrà essere avviato a un programma di riabilitazione con l'aiuto di gruppi di supporto come gli Alcolisti Anonimi o i Club di Alcolisti in trattamento (CAT). La cessazione dell’ingestione di alcol può fare regredire la steatosi epatica e l'epatite alcolica. Per quanto riguarda la cirrosi, pur essendo irreversibile, tuttavia cessando l'introduzione di alcol si assiste spesso a un netto miglioramento e a un blocco del deterioramento altrimenti progressivo. FONDAZIONE AMICI DELL’EPATOLOGIA- VIA ALBRICCI 9, MILANO TEL. 02\ FAX 02\ • sito internet:

67 Altri organi colpiti dai danni
Gli organi danneggiati dall'abuso di alcool sononumerosi. Citiamo solo alcuni dei principali organi danneggiati dall'abuso di alcol, e alcune delle malattie riscontrate: cuore e vasi,apparato riproduttivo (ridotta fertilità), esofago (tumore), stomaco (tumore), intestino, pancreas, sistema nervoso centrale (Delirium tremens, epilessia, allucinosi, atrofia cerebrale).

68 Ricoveri Complessivamente, il 10 % dei ricoveri è attribuibile all’alcol; nell’anno 2000 tale numero è stato stimato in , di cui circa Sono stati effettuati con diagnosi totalmente attribuite all’alcol7 . Alcol: sai cosa bevi? Più sai meno rischi! 1) Eurobarometer 2002 2) ISTAT Indagine Multiscopo 2000 3) Eurobarometer 4) Dati ISTAT 5) World Health Report, OMS,2002 6) Società Italiana di Alcologia 7) Relazione sullo Stato Sanitario del Paese 2001/2002. Ministero della Salute

69 Considerazioni Si continua a lasciar credere che ci sono due tipi di consumi totalmente distinti ed opposti. Quello buono, che provoca piacere e convivialità. L’altro, quello cattivo che conduce all’alcolismo. Oggi si sa molto bene che il confine tra un consumo moderato ed un consumo eccessivo è estremamente labile e che il passaggio dal primo al secondo è frequente e nascosto. Se non è il caso di difendere la proibizione, che ha dimostrato i suoi effetti perversi e la sua inefficacia, almeno si può e si deve dire tutta la verità e adottare le misure di prevenzione, di precauzione e di protezione che si impongono di fronte ad un fattore di rischio di tale ampiezza. All’alcol si attribuisce nella Regione europea il 10% del carico di malattie. L’alcol uccide brutalmente negli incidenti, nella violenza e nei suicidi che provoca. Uccide inoltre lentamente con le degradazioni fisiche, mentali e sociali che comporta. Il suo peso economico è incontestabile, e questo dà il diritto alla industria dell’alcol e alle sue lobbies di fare e dire ciò che vogliono. L’esempio della promozione dell’alcol nello sport che arriva al punto di oscurare il nome stesso dello sport a vantaggio di quello del marchio del prodotto ne è una eccellente dimostrazione.

70 Decessi Decessi Ogni anno in Italia circa individui muoiono a causa dell’alcol per cirrosi epatica, tumori, infarto emorragico, suicidi, aborti, omicidi, incidenti in ambiente lavorativo, domestico e incidenti stradali, ecc. Nell’anno 2000, gli incidenti stradali hanno causato: decessi, ricoveri, prestazioni di pronto soccorso e invalidità permanenti. L’alcol è causa di circa la metà degli decessi conseguenti ad incidentistradali, che rappresentano la prima causa di morte per gli uomini al disotto dei 40 anni, e l’alcol è anche causa del 50% delle conseguenze non fatali.

71 I dati dell'alcol,a Natale
36 milioni i consumatori di alcol: l’87% dei maschi e il 75% delle femmine nella popolazione al di sopra i 14 ann; 3 milioni i bevitori a rischio,1 milione gli alcolisti L’alcol causa: il 10% di tutte le malattie; il 10 % dei ricoveri; il 63% delle cirrosi epatiche; il 41% degli omicidi; il 45% degli incidenti stradali; il 9% delle malattie croniche e delle invalidità; il 10-20% degli infortuni sul lavoro; Inoltre: separazioni, perdita del posto di lavoro, violenze ed abusi sessuali su minori e donne, alcolismo e tossicodipendenza, forme varie di disagio.

72 Metodo “Narcon” Il centro Narconon Alfiere da oltre 14 anni adotta un efficacissimo e nuovo metod perla disintossicazione e la riabilitazione dalle dipendenze. Il programma è sviluppato in una serie di passi che portano una persona intossicata dall'abbandono dell'uso di sostanze alla completa ripresa fisica e mentale. Droghe, medicinali e sostanze tossiche una volta assunte possono rimanere intrappolate nei tessuti adiposi del corpo (tessuti grassi) e rimanere li' per anni dopo la loro assunzione e possono improvvisamente rientrare in circolazione provocando reazioni imprevedibili ed effetti molto spiacevoli, oltre a tutti i sintomi fisici che le tossine possono continuare a provocare, queste possono spingere la persona ad un irresistibile desiderio di riassumere la stessa sostanza. Questo e' uno dei motivi per cui molte persone che avevarle improvvisamente non riuscendo a comprenderne la ragione. Grazie all'espulsione di tutte le sostanze che la persona ha assunto negli anni e grazie ad un programma di saune, esercizio fisico e reintegrazione alimentare per mezzo di vitamine, minerali e olii le persone sperimentano una vera e propria rinascita fisica e mentale, liberandosi di tutti gli effetti nocivi che le sostanze hanno prodotto. E' allora che la persone può cominciare il percorso di riscoperta delle proprie abilita' e capacita' e riscopripre i valori morali abbandonati durante il periodo di assunzione di sostanze.

73 Gli elementi del programma di disintossicazione
Il programma di disintossicazione è un regime concepito in modo ben preciso, che include gli elementi del programma di disintossicazione . include i seguenti elementi: Esercizio fisico, sotto forma di corsa , per stimolare la circolazione. Periodo prescritti da trascorrere in sauna, accompagnati dall'assunzione di determinate vitamine e da altre sostanze nutritive, che permettono di espellere tramite sudorazione le sostanze tossiche accumulate. Un programma di nutrizione che include : *La propria dieta abituale, che viene integrata da abbondanti verdure fresche e non cotte eccessivamente. *Un preciso reggime di assunzione di vitamine, minerali e olio. *Liquidi a sufficienza per bilanciare la perdita di fluidi del corpo dovuta alla sudorazione. *Un orario personale sistemato in modo opportuno , che preveda per la persona la quantità di sonno normalmente richiesta

74 Effetti dell'alcol sulla......strada !

75 Alcol:in auto e' il nemico nemico nr 1
Ben il 46 %. , questo è l'allarmante dato che è venuto a galla durante il Congresso Nazionale dei Club degli Alcolisti ,in Trattamento. Bastano piccole quantità di alcol per aver colpi di sonno, riflessi lenti e vista annebbiata. l'Oms ha condotto uno studio secondo il quale un quarto dei decessi di giovani maschi tra i 15 e i 29 anni è dovuto al consumo di alcolici, per un totale di 55mila morti all'anno, uno ogni quarto d'ora. mila, uno ogni quarto d'ora!

76 Dati Istat I conducenti della fascia di età tra i 25 e i 29 anni (con 452 morti e feriti ) tra i anni (con 457 morti e feriti) sono quelli più colpiti dagli ncidenti stradali. La mortalità è molto elevata anche fra i conducenti di anni (379 morti e feriti). Negli incidenti notturni si verifica il più alto indice di mortalità, con un valore massimo intorno alle 5 del mattino. Particolare allarme suscita l'elevata percentuale di incidenti notturni del venerdì e sabato, data l'elevata correlazione stimata tra questo tipo di incidente stradale e 'abuso di alcol o altre sostanze d'abuso,soprattutto da parte dei giovani. Gli incidenti del venerdì e sabato notte nel 2006 hanno rappresentato il 44,6 % del totale degli incidenti notturni, ed i morti e feriti in tali incidenti rappresentano,rispettivamente, il 46,1% ed il 47,1% del totale degli incidenti notturni. Da un recente studio ISTAT (2006) risulta che alcuni comportamenti di consumo a rischio (consumo di alcolici fuori pasto e binge drinking) sono più frequenti tracoloro che frequentano le discoteche e luoghi in cui si balla, sia per i maschi che per le femmine.

77 sabato sera !!!!!!!!!

78 Sabato sera !!!!!!!!

79 Sabato sera !!!!!!!

80 Invalidita' permanente........!!!!!

81 Morte !!!!!!!!!

82 Assumere una quantità di alcol anche limitata, sottolineano gli esperti, può essere molto pericoloso per la guida: in Italia il limite legale del tasso alcolico per chi guida è 0,5 per mille. (In questi giorni una proposta di legge lo porta a 0,2%.Oltre questo limite c'e' l'arresto). Ciò che colpisce, in chi viene trovato a guidare in stato di ebbrezza e' la scarsa conoscenza delle conseguenze di questo comportamento. Non sideve credere che la paura della sanzione possa costituire un deterrente in chi è abituato ad assumere alcolici; soprattutto i più giovani fanno fatica apercepirne la gravità. Ma bere alcol non è come bere un bicchiere d’acqua o un’altra bevanda, e chi guida l'auto o anche un motorino lo deve sapere. Anche la famiglia la scuola e tutte le altre istituzioni devono fare la loro parte per contrastare questo fenomeno dilagante dell’alcol. Mi rivolgo soprattutto a voi giovani, se vi accorgete che fate fatica ad allontanare l’alcol, non siate indulgenti, affrettatevi a recarvi nelle strutture mediche dove possono aiutarvi a uscire fuori da questo labirinto, prima che sia troppo tardi. Perciò ragazzi non abusate, riflettete!!!!!!

83 Al primo posto nel mondo per il consumo di alcol,l’UE interviene per arrestare un fenomeno, i cui dati mostrano tendenze inquietanti. Che cosa trasforma una bevuta con gli amici in un consumo eccessivo e pericoloso? Di fronte a milioni di morti all’anno causati dall’abuso di alcol in Europa, sembrerebbe che la linea di demarcazione tra un consumo responsabile e un consumo nocivo sfugga ancora a molti. Il consumo da parte dei minori e gli incidenti stradali legati all’abuso di alcol sono fattori allarmanti in tutta Europa. Gli sforzi dei singoli paesi per invertire la tendenza nel loro territorio rischiano di essere compromessi dalla pubblicità e dalla possibilità di acquistare alcol in altri paesi. Per questo , oltre ad elaborare una strategia per affrontare i problemi legati all'alcol in tutta Europa, l’UE ha istituito il forum europeo su alcol e salute (che riunisce 40 imprese e organizzazioni non governative) per contrastare il fenomeno del consumo di alcol tra i minori, sensibilizzare agli effetti dell’abuso di alcol e promuovere pratiche di vendita e di pubblicità responsabili. Il forum ha definito un elenco di 78 impegni , tra i quali: · insegnare a baristi e commessi come comportarsi con i giovani che cercano di acquistare alcol illegalmente; · assicurarsi che i medici informino le donne sui rischi dell’alcol prima e durante una gravidanza; · rafforzare il ruolo dei gruppi di auto-aiuto.

84 Considerazione Ogni giorno al tg si sentono notizie agghiaccianti riguardanti ubriachi che al volante della propria macchina uccidono pedoni, automobilisti, ciclisti e tutti quei disgraziati che si trovano a passare nelle loro vicinanze. E’ tanto difficile capire che è da imbecilli guidare dopo aver bevuto troppo? E piantiamola col dire “ma io sto bene, lo reggo l’alcol” … la troppa sicurezza di sè stessi a volte è portatrice di guai. Se bevi non guidi …. se una sera non puoi bere perchè sai che devi guidare, non è la fine del mondo. Il limite legale per la guida è troppo basso? Adeguatevi invece di lamentarvi e rendetevi conto di quanti morti ogni anno ci sono per guida in stato di ebrezza.

85 Sai quanto bevi? Si considera che un bicchiere di vino,
un aperitivo, un bicchierino di superalcolico, un boccale di birra contengono la stessa quantità di alcol: 12 grammi di alcol=1 unità. Il limite legale per la guida è di 0,5g/l di alcol nel sangue. Con quanto alcol si raggiunge questo limite non si può dire con precisione; dipende da sesso, peso, età, tipo di bevanda, assunzione a digiuno o a stomaco pieno. Per approssimazione possono bastare 2 bicchieri o anche 1 a digiuno. Se parliamo di donne basta ancora meno. Occorre 1 ora per smaltire 1 bicchiere.

86 Cosa combina l’alcol alla guida !
1. Ridotta capacità di giudizio. Anche a basse dosi dà senso di benessere ed auforia con sottovalutazione del pericolo. 2. Errata valutazione delle distanze e della velocità. Sorpassi azzardati. 3. Problemi visivi. Riduce il campo visivo, diminuisce la visibilità laterale, aumenta la sensibilità all’abbagliamento, riduce la visione notturna del 25%. 4.Minore concentrazione. Provoca sonnolenza e riduce l’attenzione. 5. Tempi di reazione (riflessi) più lenti. RISPETTA LA TUA VITA E QUELLA ALTRUI.: CHI GUIDA NON BEVE!

87 ESISTONO QUANTITA’ “SICURE” DI ALCOL ?
In base alle conoscenze attuali non è possibile identificare delle quantità di consumo alcolico raccomandabili o“sicure” per la salute. Ai fini della tutela della salute è più adeguato parlare di quantità “a basso rischio”,evidenziando che il rischio esiste a qualunque livello di consumo ed aumenta progressivamente con l’incremento delle quantità di bevande alcoliche consumate.È da considerare a basso rischio una quantità di alcol giornaliera da assumersi durante i pasti principali (non fuori pasto) che non deve superare i grammi per gli uomini e i10-20 grammi per le donne. Queste quantità devono essere ulteriormente ridotte negli anziani e nei giovani.

88 Alcol? Meno è meglio!

89 Il modo più semplice per calcolarlo è: contare il
COME CALCOLARE QUANTO SI BEVE Il modo più semplice per calcolarlo è: contare il numero di bicchieri di alcolici che giornalmente o abitualmente si bevono. -un bicchiere di vino (da 125 ml), -una birra (da330 ml), -un bicchiere di superalcolico (da 40ml), contiengono la stessa quantitàdi alcol pari a circa gr. Se proprio si nsceglie di bere…allora bisogna ricordarsi che meno è meglio.

90 Una semplice regola quindi è:
Alcol: sai cosa bevi? Più sai meno rischi! Conta i bicchieri,perché loro contano. Se il numero di unità o bicchieri è zero non si corre alcun rischio. Se il numero di unità o bicchieri è superiore a: 2 - 3 unità o bicchieri al giorno per gli uomini 1 - 2 unità o bicchieri al giorno per le donne, salute e benessere sono esposti ad un maggior rischio.

91 IN QUALI CONDIZIONI E’ RACCOMANDABILE NON BERE !
Ci sono situazioni in cui è raccomandata l’astensione completa dal consumo di bevande alcoliche: • Se si ha meno di 16 anni di età • Se è stata programmata una gravidanza • Se si è in gravidanza o si sta allattando • Se si assumono farmaci • Se si soffre di una patologia acuta o cronica • Se si è alcolisti • Se si hanno o si sono avuti altri tipi di dipendenza • Se si è a digiuno o lontano dai pasti • Se ci si deve recare al lavoro o durante l’attività lavorativa • Se si deve guidare un veicolo o usare un macchinario

92 COME ACCORGERSI CHE E’ TROPPO?
E’ fondamentale sapere che stesse quantità di alcol possonoavere effetti differenti da individuo a individuo.Chi abitualmente beve al di sopra delle quantità indicate come a “basso rischio” può riscontrare alcuni segni o sintomi ricorrenti: sensazione di euforia, stanchezza o appesantimento, postumi di uno stato anche occasionale di ubriachezza, perdita temporanea della memoria e, con tutta probabilità, una condizione fisica non ottimale.Potrebbe capitare di sentirsi a disagio, di aver perso il controllo o di sentirsi irritati, violenti o, al contrario, depressi o di esser stati causa di situazioni spiacevoli come ad esempio aver guastato, a causa del bere, l’atmosfera serena di una serata con gli amici o in famiglia.Chi beve in maniera inadeguata si rivolge frequentemente al proprio medico per problemi più o meno manifesti, quali un aumento della pressione arteriosa, difficoltà a ricordare le cose fatte o da fare, scarsa capacità di concentrazione, diminuito rendimento lavorativo o scolastico, problemi dell’apparato digerente o del fegato, senza pensare che queste manifestazioni potrebbero essere causate dal bere.Anche in assenza di queste manifestazioni è comunque molto probabile che l’organismo abbia già iniziato a subire le Conseguenze dell’abitudine a consumare quotidianamente quantità di bevande alcoliche superiori a quelle considerate a basso rischio. Inoltre gli effetti negativi dell’alcol possono essere aggravati dal consumo di molte categorie di farmaci, come ad esempio gli ansiolitici, gli anticoagulanti o la semplice aspirina.Anche il peso oltre al sesso, influisce in maniera determinante e, in genere, chi pesa meno ha una maggiore vulnerabilità agli effetti dell’alcol a causa della ridott quantità di liquidi e di grassi nell’organismo.

93 Bere richiede molta responsabilità!

94 Alcol le tabelle da esporre nei locali
E' stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 210 dell'8 settembre 2008 il Decreto 30 luglio 2008 del Ministro del Lavoro, Salute e Politiche Sociali, con il quale vengono definiti i contenuti delle tabelle da esporre nei locali ove si svolgono spettacoli o altre forme di intrattenimento congiuntamente alla vendita e somministrazione di bevande alcoliche. Le tabelle sono finalizzate ad informare i frequentatori dei locali sugli effetti del consumo delle diverse quantità e tipologie di bevande alcoliche, per prevenire i danni alcol correlati e in particolare gli incidenti stradali. Il decreto è stato predisposto in attuazione del Decreto legge 3 agosto 2007 n.117, recante:Disposizioni urgenti modificative del Codice della strada per incrementare i livelli di sicurezza nella circolazione,convertito in legge,con modificazioni, dall'articolo 1 della Legge 2 ottobre 2007, n. 160. L'art. 6 del decreto legge introduce nuove norme volte a promuovere la consapevolezza dei rischi di incidente stradale in caso di guida in stato di ebbrezza. In particolare viene introdotto l';obbligo per i titolari e i gestori dei locali ove si svolgono, con qualsiasi modalità e in qualsiasi orario, spettacoli o altre forme di intrattenimento,congiuntamente alla vendita e somministrazione di bevande alcoliche, di esporre all'entrata, all'interno e all'uscita dei locali, apposite tabelle che riproducano: la descrizione dei sintomi correlati ai diversi livelli di concentrazione alcolemica nell'aria alveolare espirata le quantità delle bevande alcoliche più comuni che determinano il superamento del tasso alcolemico legale (0,5 grammiper litro). L'inosservanza delle disposizioni comporta la sanzione di chiusura del locale da sette a trenta giorni, secondo la valutazione dell'autorità competente. Redazione Ministerosalute.it - 9 settembre 2008. Vedi pdf.

95 SANZIONI PER GUIDA E CONSUMO DI BEVANDE ALCOLICHE !
Secondo il codice della strada (art. 186 e successive modifiche) il limite legale di alcolemia (concentrazione di alcol nel sangue) durante la guida non deve superare Con il nuovo decreto legge il conducente può essere sottoposto, ad un accertamento da parte delle forze dell’ordine della quantità di alcol che ha consumato misurandone la quantità nell’aria espirata (etilometro). Lo stato di ebbrezza sarà dimostrato qualora il limite legale di 0.5 venga superato in base a due misurazioni consecutive effettuate in un intervallo di cinque minuti. In questi casi scatta la sospensione della patente, una sanzione amministrativa: una multa pari ad un minimo di 258 euroe una sottrazione di10 punti dalla patente di guida. Prima di mettersi alla guida di un qualunque veicolo, è indispensabile aspettare almeno un’ora per ogni bicchiere tipo di bevanda alcolica bevuto. Per ulteriori dettagli relativi ai differenti livelli di consumo e per imparare ad adeguarsi ai livelli consigliati, può essere utile leggere la tabella che segue.

96 EFFETTI SULL’ORGANISMO DI QUANTITA’
CRESCENTI DI ALCOL CONSUMATO L’alcolemia è la quantità di alcol che si ritrova nel sangue dopol’ingestione di bevande alcoliche. Una concentrazione di 0,2 grammi di alcol ogni cento millilitri di sangue (0,2% gr) si raggiunge in un maschio o in una femmina di circa 60 chili di peso con l’ingestione a stomaco pieno di circa 12 grammi di alcol puro, pari al consumo di : In virtù delle differenze fisiologiche tra sesso maschile e femminile le donne sono più vulnerabili all’alcol e raggiungono gli stessi livelli di alcolemia con quantità inferiori di alcol consumato e con una maggiore rapidità. Indicativamente due bicchieri tipo (24 grammi alcol) sono sufficienti per il sesso femminile a raggiungere il limite legale per la guida; per un uomo il limite si raggiunge con circa 3 bicchieri tipo (36 grammi alcol). cocktail alcolico bicchiere 40 ml 36° Aperitivo bicchiere 80 ml 18°� Birra bicchiere 330 ml 4,5°􀀀 Vino bicchiere 125 ml12°􀀀 Iniziale tendenza a guidare in modo più rischioso, i riflessi sono disturbati leggermente ma AUMENTA la tendenza ad agire in modo imprudente in virtù di una riduzione della percezione del rischio Rallentano le capacità di vigilanza ed elaborazione mentale; le percezioni ed i movimenti o le manovre vengono eseguiti bruscamente con difficoltà di Coordinazione Il campo visivo si riduce prevalentemente a causa della riduzione della visione laterale (più difficile perciò controllare lo specchietto retrovisore o controllare le manovre di sorpasso); contemporaneamente si verifica la riduzione del % della capacità di percezione degli stimoli sonori, luminosi e uditivi e della conseguente capacità di Reazione I movimenti e gli ostacoli vengono percepiti con notevole ritardo e la facoltà visiva laterale è fortemente compromessa I tempi di reazione sono fortemente compromessi; l’esecuzione dei normali movimenti attuati alla guida è Priva di coordinamento, confusa e conduce sempre a gravi conseguenze. Limite legale 0,5 Effetti sull’organismo Sono compromessi: l’adattamento all’oscurità, la capacità di valutazione delle distanze, degli ingombri, delle traiettoriedei veicoli e delle percezioni visive simultanee (per esempiodi due autoveicoli se ne percepisce solo uno) EBBREZZA franca e manifesta, caratterizzata da euforia edisturbi motori che rendono precario l’equilibrio. E’ manifesta e visibile l’alterazione della capacità di attenzione, con livelli dicapacità visiva minima e tempi di reazione assolutamente inadeguati, c’è maggior tendenza alla distrazione.Il comportamento alla guida si caratterizza attraverso sbandate volontarie dell’autoveicolo o della moto, guida alcentro della strada o in senso contrario, incapacità di valutazione della posizione del veicolo rispetto allacarreggiata. Le luci degli abbaglianti, le percezioni luminose intense, possono essere la causa determinante della perdita completa di un controllo già precario, provocando un accecamento transitorio a cui segue un recupero molto lento della visione. Le percezioni sonore, quali quelle del clacson, vengono avvertite con un ritardo accentuato e comunque in maniera inefficace a determinare un riflesso utile alla salvaguardia della propria e altrui incolumità. Lo stato di euforia viene sostituito da uno stato di confusione mentale e di totale perdita della lucidità con conseguente sopore e sonnolenza molto intensa.0,9gr/l1gr/l>1gr/l

97 QUANDO SI DEVE SMETTERE DI BERE!
Alcune circostanze o condizioni possono essere d’aiuto per identificarele situazioni in cui smettere di bere è necessario e costituisce la scelta migliore per la propria salute. Si deve smettere: • se si hanno vuoti di memoria o frequenti dimenticanze • se ci si sente soli o depressi • se si bevono alcolici appena svegli • se la mattina si hanno tremori dopo aver bevuto la sera • se si è provato disagio o senso di colpa a causa del bere • se si è stati oggetto di critiche per il proprio bere • se qualcuno ci ha fatto rilevare la necessità di smettere o ridurre di bere QUANDO SI DEVE SMETTERE DI BERE!

98 SE CI SI IDENTIFICA IN UNA DELLE CONDIZIONI RIPORTATE SIGNIFICA CHE
Se si pensa di avere un problema col bere è meglio chiedere aiuto e rivolgersi: • al medico di famiglia • ai servizi pubblici • alle associazioni presenti nel territorio. si deve smettere ora !

99 Buon senso Molte volte è sufficiente un po’ di buon senso:
Se scegli di bere...bere meno è meglio. Adesso lo sai, e... più sai meno rischi

100 “Sballo”

101

102 “Cultura dello sballo.........!”
Tra musica forte, balli e alcool, i ragazzi si "spogliano” in maniera artefatta, del proprio Sé, per ricongiungersi agli altri, eludendo ansia e paura. Si è sviluppata, così, tra i giovani e i giovanissimi la cosiddetta “cultura da sballo”, contrassegnata dal consumo di bevande alcoliche, dall’uso di sostanze stupefacenti, ma altresì da condotte disinibite e pseudoaudaci. l’assunzione di una o più bevande alcoliche, in maniera tracotante ed in determinate condizioni, alterano lo stato di coscienza. Lo stato alterato, in antitesi allo stato regolare, si distingue per la poca o scarsa consapevolezza dellambiente attiguo, da parte del soggetto sbronzo, il quale fruendo di un controllo ridotto, ovvero inefficace dei suoi sensi, elabora in maniera distorta le proprie sensazioni. L’arte dei suoni, unita all’alcool, costituisce, un’esperienza, dunque, che conduce l’ascoltatore, in un gorgo di emozioni lancinanti, somministrando vitalità necessaria, per ballare nelle ore notturne, con il ritmo di una musica rintronante. Emerge così, uno stordimento , un vero e proprio trip, che discosta, i ragazzi, a dir poco, per qualche ora, da una realtà bigia e monotona. Questo perché, l´effetto dell’alcool, è quello di sopprimere le insicurezze, regalando euforia e abilità sociali.

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104 Red bull I RED BULL fù creato per stimolare il cervello delle persone sottoposte ad un grande sforzo fisico (stress) e mai per essere consumato come una bibita rinfrescante RED BULL E’ UNA BIBITA VITALIZZANTE ! Si commercializza a livello mondiale così: “Aumenta la resistenza fisica, aiuta la capacità di concentrazione e la velocità di reagire, apporta più energia e migliora lo stato d’animo emotivo. Tutto questo si può trovare in una lattina di RED BULL, la bibita energetica del millennio.. “ Red Bull è riuscita a penetrare in quasi 100 paesi di tutto il mondo ed ha come clienti sopratutto giovani e sportivi. La Redbull è da pochi anni in commercioanche in Italia e le vendite sono in progressivo aumento . Pochi sanno come è fatta e quali sono i principi attivi che danno a chi la beve quella “botta” di energia che tira su per qualche ora.

105 Contenuto Red Bull Taurina - la Taurina è un aminoacido prodotto naturalmente dal corpo umano. Ogni lattina di Redbull contiene 1000 mg di Taurina, che aiuta a far muovere attraverso le cellule minerali come il potassio, il sodio, il calcio e il magnesio; questo aiuta a generare impulsi nervosi. Ci sono state numerosi controversie sugli effetti negativi che possono avere per l’organismo livelli troppo alti di Taurina, ad esempio molti studio hanno evidenziato il rischio di ipertensione, e ciò ha portato alcuni paesi a vietare la commercializzazione della Redbull e di tutte le altre bevande contenenti Taurina. La vendita è a tutt’oggi proibita in Danimarca, Francia, Uruguay e Norvegia; in questi paesi è prevalsa una politica preventiva, certamente più sicura per i cittadini, in quanto hanno deciso che anche un piccolo dubbio sugli effetti della taurina dovesse bloccarne la vendita. Glucuronolattone – Il Glucuronolattone è un precursore della taurina. E’ stato dimostrato che il suo uso aumenta la memoria e la concentrazione, ha anche effetti stimolanti e effetti simili a quelli ottenuti con gli antidepressivi. Inositolo – L’Inositolo serve ad alzare rapidamente l’umore e a fare in modo che il cervello usi meglio la serotonina. Questo meccanismo d’azione è simile a quello di molti farmaci antidepressivi come lo zoloft e il prozac. Alcuni studi hanno recentemente dimostrato che l’Inositolo, che si trova in grandi quantità nei nervi del midollo spinale, nel cervello e nel fluido cerebro-spinale, può aiutare nel trattamento di alcune patologie come i disordini bipolari, la depressione e gli attacchi di panico. Niacina – La Niacina è la Vitamina B3 che aiuta nella produzione di energia; metabolizza l’energia partendo dai grassi e dai carboidrati. Vitamina B5 o D-pantotenolo – La Vitamina B5 è conosciuta per il suo effetto postivo sull’umore e sull’energia, aiuta a trasformare i grassi in energia e aumenta il metabolismo. Vitamina B6 – Aiuta la produzione di globuli rossi e permette un migliore utilizzo dell’ossigeno. Oltre tutto aiuta a liberare gli zuccheri depositati nell’organismo per usarli nella produzione di energia. Vitamina B12 - La B12 come la B6 aiuta la produzione di globuli rossi permettendo così un migliore utilizzo dell’ossigeno. Aumenta anche il metabolismo dei grassi e delle proteine. Caffeina – La Redbull contiene 80.0 milligrammi di caffeina per lattina, circa il doppio di qualsiasi altro soft drink. La caffeina fornisce energia bloccando l’uso dell’adenosina da parte del cervello. Bloccando l’adenosina il corpo rilascia adrenalina che tiene svegli.

106 L'alto contenuto di questi elementi mescolate il
piu' delle volte a birra,vino,vinobirra,droghe,rende la bevanda stimolante e facilitante allo “sballo”.

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108 Lo spumante per bambini!
Alolismo e bambini Lo spumante per bambini!

109 Evviva! Ne sentivamo veramente il bisogno...
In previsione delle feste Natalizie sta arrivando nei supermercati di quasi tutta l’Europa lo spumante per bambini!

110 bambini felici e fidelizzati!
Devo ammettere che l'idea non è male, gli esperti del marketing che si sono inventati questa cosa hanno meritato il loro stipendio. I bambini non si sentiranno esclusi dai brindisi degli adulti e si abitueranno sin da piccoli a stappare una bottiglia in occasione delle feste, gli esperti di marketing ottengono così un doppio risultato: bambini felici e fidelizzati!

111 gli ingredienti!!! Ma la cosa più assurda e sicuramente non tollerabile sono gli ingredienti!!! Abbiamo letto l’etichetta e ora vi elencheremo tutti gli ingredienti approfondendo i loro possibili effetti collaterali (tumori, allergie etc etc).

112 E950: Acesulfame potassico. Edulcorante artificiale
E950: Acesulfame potassico. Edulcorante artificiale. Per molti cibi il suo uso non è stato approvato; The Center for Science in the Public Interest (CSPI) include questo dolcificante nella lista dei dieci peggiori additivi alimentari. Causa il cancro negli animali da esperimento e aumenta il rischio di tumore nell'uomo.

113 E952: Acido ciclamico. Edulcorante artificiale
E952: Acido ciclamico Edulcorante artificiale. Noto per causare emicrania e altre reazioni, può essere cancerogeno, ha causato danni ai testicoli delle cavie da esperimento. Vietato negli USA e nella Gran Bretagna a causa del forte rischio di cancro!

114 E954: Saccarina. Dolcificante artificiale
E954: Saccarina. Dolcificante artificiale. Fin dalla sua introduzione la saccarina è stata al centro di preoccupazioni sulla sua potenziale nocività. Durante gli anni '60 diversi studi hanno suggerito che la saccarina fosse un cancerogeno per gli animali. Da allora molti studi sono stati condotti sulla saccarina, con risultati controversi;lo studio del 1977 è stato criticato per via delle altissime dosi di saccarina date ai ratti, un valore ritenuto assolutamente irrealistico per un normale consumatore. La saccarina, infatti,si comporta come sostanza cancerogena se ingerita nella quantità di 4g/Kg in dose unica mentre le concentrazioni di tale dolcificante negli alimenti è nell'ordine de milligrammi. Finora nessuno studio ha evidenziato pericoli per l'uomo, alle dosi normalmente utilizzate.

115 E202: Sorbato di Potassio. Conservante
E202: Sorbato di Potassio Conservante Non ci sono reazioni avverse consosciute.

116 E211: Benzoato di Sodio. Usato come conservante come ingannatore dei sapori (per i cibi di scarsa qualità) Causa orticaria e aggrava l'asma!

117 E122: Cocciniglia. Colorante di sintesi
E122: Cocciniglia Colorante di sintesi. Può causare reazioni gravi ai soggetti asmatici e/o allergici all'aspirina. Vietato in Svezia, USA, Austria e Norvegia.

118 E131 Blu patent V (colorante) Vietato in Australia, USA e Norvegia.

119 Fenilanalina Aminoacido essenziale
Fenilanalina Aminoacido essenziale. Nel caso di soggetti affetti da una malattia denominata fenilchetonuria, può determinare problemi neurologici.

120 Considerazioni e conclusioni Non si capisce il senso dell’esistenza di questo prodotto! Attraggono i bambini con la bottiglia colorata che riporta l'immagine delle loro "eroine“… Non bastava mettere un po' di acqua, zucchero, anidride carbonica e estratto di fragola??

121 Cari produttori e ideatori di queste porcate …
Cari produttori e ideatori di queste porcate …! Che vi hanno fatto di male i nostri bambini?

122 Con questa presentazione spero di dato una buon informazione ed aver prodotto un po' di sana indignazione… Vi chiedo di esternarla nei commenti e di diffondere l'informazione il più possibile.

123 Le informazioni sugli additivi sono state reperite da Wikipedia e da Food Figures.

124 Alcolpops è un marketing irresponsabile e predatorio
Come l’industria del tabacco, alcuni produttori di bevande alcoliche in USA attuano strategie di marketing destinate specificamente a giovani, bevitori problematici, persone vulnerabili: E’ dura la conclusione a cui si giunge in un recente studio pubblicato sui costi sociali degli "alcopops", le nuove bibite alcoliche aromatizzate alla frutta che ogni anno nella sola California sarebbero responsabili di 60 morti fra giovani, “incidenti” fra rapine, microcriminalità, rapporti sessuali a rischio, incidenti d’auto e un costo per la collettività stimato in 1,25 miliardi di USD. Preoccupano i dati riferiti ai minori: in California il consumo di alcopop fra gli adolescenti (che iniziano a berne sin dall’età di 12 anni) è superiore di 5,5 volte rispetto al consumo dei giovani adulti e i minori rappresentano complessivamente il 47% del mercato di queste bevande. Una delle misure di prevenzione a più rapido effetto, sarebbe quella di “un intervento legislativo tempestivo volto a modificare l’attuale classificazione di queste bevande, che oggi hanno la tassazione della birra mentre in realtà sono a base di spiriti o distillati”. Il pericolo di queste bevande è che tendono ad abituare gradualmente i giovani all’uso regolare di alcol, con conseguenze pericolose soprattutto nei ragazzi vulnerabili. Le strategie di “fidelizzazione” dei giovani clienti fanno leva sulla pubblicità e sul packaging, tendenti a fissare nella memoria dell’adolescente il “brand”, il logo, il marchio dei prodotti alcolici ad alta gradazione di fabbricazione tradizionale (vodka, gin, rhum, ecc.) verso i quali viene di fatto indirizzato il futuro consumo.

125 Alcol e anziani L'anziano cerca spesso nell'alcol un aiuto per affrontare situazioni di disagio:solitudine,senso di inutilita',vedovanza,mancanza di interessi e progetti.

126 In realta' , l'alcol aggrava tutti i problemi a cui e' gia' soggetto l'anziano:
-riduce ulteriormente la massa ossea -predispone alle cadute,rendendo piu' frequenti le fratture piu'invalidanti(femore,colonna vertebrale...) -accellera il deterioramento mentale -aggrava i disordini della nutrizione -accentua gli effetti indesiderati dei numerosi farmaci assunti frequentamente dell'anziano

127 Alcol ed immmigrati Il consumo di bevande alcoliche e' sempre piu' diffuso tra gli immigrati. Sono vari i modelli e i significati dell'uso /abuso di alcol L'alcol si inserisce in ' un esistenza caratterizzata da: -sdradicamentodalla propria realta' -solitudine affettiva -disattamento sociale -emarginazione -assenza di riferimenti,anche religiosi -precarieta' lavorativa -disagio abitativo -scarsa conoscenza della lingua -atteggiamenti di rifiuto -clandestinita'.

128 Appendice (altre dipendenze)
- Musica, I-Doser - Fashion addiction - Denaro - Videopoker - Videogiochi;

129 I-Doser ,musica da sballo!

130 I-Doser Sballo virtuale, è allarme. La nuova droga si chiama I-Doser e sembra uscita da un racconto di fantascienza: non si fuma, non si ingerisce, né si inala. Solo si ascolta. I-Doser, infatti, è un file mp3, basta scaricarlo, indossare le cuffie le cuffie, rilassarsi e il gioco è fatto. Con questa droga virtuale, secondo quanto promettono numerosi siti che commercializzano questi file, gli adolescenti possono infatti drogarsi virtualmente, sparandosi nelle orecchie, per ore e ore, suoni particolari alla ricerca di effetti psichedelici. Il fenomeno, nato negli Usa e arrivato in Europa, si sta diffondendo anche in Italia. I primi a scoprirlo sono stati gli uomini del Nucleo speciale frodi telematiche della guardia di finanza: le community online, blog e forum, sono i luoghi di spaccio della cyber-droga, che ora è finita anche sotto la lente degli esperti del Cnr che avvertono "le sue potenziali insidie sono ancora tutte da indagare". "A provocare il 'trip' - riferiscono gli esperti del Cnr - sarebbero onde sonore, che si basano sull'effetto binaurale dei suoni, che stimola il cervello su frequenze bassissime, tra i 3 e i 30 Hertz (i cosiddetti infrasuoni), innescando le più diverse reazioni e sollecitando l'attività cerebrale in maniera anomala". Ma cosa succede dopo? "Questi suoni a bassissima frequenza - spiega Michelangelo Iannone dell'Istituto di scienze neurologiche (Isn) del Cnr di Catanzaro - non vengono somministrati 'tal quali', ma sono il risultato della complessa tecnica dei 'battiti binaurali', che riesce a produrre una frequenza così bassa da due frequenze udibili, ma che posseggono una minima differenza. A titolo di esempio - continua Iannone - la somministrazione di 500 Hertz da un lato della cuffia e 530 nell'altro", insomma il 'tecnologico sperimentatore di nuove sensazioni', dovrebbe trovare il suo paradiso artificiale nella differenza di 30 Hz tra i due auricolari. Le dinamiche commerciali sono simili a quelle del mercato tradizionale degli allucinogeni: si comincia con file offerti gratuitamente, per passare poi alla 'somministrazione' a pagamento, con pratiche guide all'uso, tipo "Come far funzionare una dose al 100%". "In particolare, - dice ancora Iannone dell'Isn-Cnr - abbiamo somministrato ad alcuni animali da esperimento una quantità minima di ecstasy, incapace da sola di determinare effetti neurologici, insieme con una 'dose' di suono a 95 decibel, il massimo consentito per legge nelle discoteche, riscontrando un potenziamento degli effetti dell'ecstasy. Non solo, aumentando la dose iniziale, abbiamo ottenuto un forte incremento dell'effetto che è durato cinque giorni". E questa interazione e'relativa alla potenza del suono,non alla sua frequenza.

131 Fashion addiction.........!!!!! Dipendenza dalla moda. Fashion victim
Vittima della moda è chi, senza capirci niente, segue in modo passivo e imperturbabile il gusto e le indicazioni dello stilista preferito ed è succube del griffato. Fashion victim ( vittima della moda) è un neologismo con il quale vengono identificati i soggetti che seguono in modo passivo e acritico qualunque dettame della moda. Si parla di vittimismo per via della vulnerabilità di fronte al materialismo ed alla caducità, due dei principali eccessi della moda, e di conseguenza si diviene vittime, da un lato dei pregiudizi sociali, e dall'altro degli interessi dell'industria della moda. Secondo Versace una donna diventa una fashion victim, quando altera esageratamente il proprio look da stagione in stagione.

132 Il denaro !

133 appartenenza ad un gruppo o sottogruppo e superano il mero aspetto del
La maggior parte dei giovani e degli adolescenti in particolare tende ad essere consumista ad oltranza. I loro acquisti hanno breve durata ( o troppo lunga, vedi scarpe feticcio portate fino al disfacimento..) , ci riempiono la casa e mettono a dura prova i nostri bilanci. Molti degli oggetti acquistati hanno lo scopo di permettere il riconoscimento di appartenenza ad un gruppo o sottogruppo e superano il mero aspetto del consumo per diventare veri e propri mezzi per crescere e maturare . Noi genitori siamo presi tra due fuochi: concedere tanto , rispetto alle nostre possibilità, con il rischio di abituarli a credere di potere avere tutto chiedendo, oppure lesinare e richiamare all'austerità . Entrambe queste posizioni mettono a rischio i buoni rapporti tra genitori e figli se non nascono da riflessione e dibattito. Se i genitori offrono un esempio di consumo intelligente, aperto alla socialità manon succube delle mode, il ragazzo modererà spontaneamente le sue richieste sapendo che i genitori esercitano un controllo ma che capiscono le sue esigenze di integrazione e riconoscimento e collegano le sue richieste ad un bisogno sano di comunicare con i propri simili . In tal caso ,il concedere qualche eccesso sarà interpretato come un aiuto affettuoso in un lavoro sociale piuttosto che una resa o un gesto di riparazione. Molto importante è la tipologia dell'eccesso":sì ai giocattoli , a qualche maglietta o jeans in più , al viaggio con gli amici, al cinema e alla pizza, no a troppe griffe, moto e motorini, locali trendy ed acquisti compulsivi.

134 I genitori e il denaro !!! Il rapporto con il denaro è alla base di tante nevrosi sia compulsive, comprare smodatamente, sia ritentive, risparmiare e considerare sprechi peccaminosi tutti gli acquisti voluttuari. Un buon equilibrio è davvero difficile, sia verso noi stessi che verso i nostri figli. Quello su cui bisogna lavorare è il  significato profondo che i consumi hanno per chi li effettua. Il significato vero è spesso inconfessabile, un vero tabù: consumiamo al di là del giusto per riempire dei vuoti che non riusciamo a colmare diversamente. Ed è su questo che dobbiamo impegnarci: non a colpevolizzare i consumi così vitali per noi , ma a conoscere meglio noi stessi ed ad allenarci a superare la dipendenza e la schiavitù che ci possono indurre a comportamenti autolesionisti. Dobbiamo lavorare su noi stessi prima ancora che pretendere che i figli comprendano da soli o si fidino delle nostre parole. Se noi madri rimbrottiamo le nostre figlie perchè comprano troppi cosmetici e poi ne abbiamo cassetti straripanti e non manchiamo l'ultima novità, le nostre parole saranno solo controproducenti. E' giusto indurre nei figli un controllo delle compulsioni ma , in primis, curiamo le nostre..

135 Il Gioco d'azzardo, un labirinto......

136 ll gioco d’azzardo patologico è una forma di “dipendenza senza droga”.
E' un vero e proprio disturbo del comportamento, in cui la dipendenza è data non da una sostanza ma da una attività. In questo caso infatti l’individuo non è dipendente da una sostanza ma da azioni caratterizzate da un bisogno di ripetitività, ossessione e schiavitù.

137 Alcuni giochi racchiudono in sé il pericolo della dipendenza !
Il gioco è una tipica occupazione umana, rilassante e divertente, che fa vivere momenti di entusiasmo e relazionali e può favorire la creatività e l’abilità. Alcuni giochi racchiudono in sé il pericolo della dipendenza !

138 Esistono infatti vari parametri per indicare se si e'
di fronte ad un disturbo.

139 Parametri Questi parametri consistono innanzitutto nella: - richiesta di aiuto da parte del soggetto interessato e di una persona a lui vicino, essenziale per aiutare un potenziale giocatore Patologico; -il bisogno di giocare che diventa una necessità, qualcosa di più forte del soggetto,una costrizione vera e propria ; -varie pubblicità televisive e sui quotidiani, di gratta e vinci, lotto, scommesse su cavalli e così via che esortano al gioco stesso, ponendo in una luce assolutamente irreale tali attività; Infatti  l’ esortazione al gioco attraverso la quasi sicurezza delle vincite altro non crea e rinforza la suddetta dipendenza.;

140 Gambling............!! dipendenza da video poker
Nell’ultimo decennio, in molti Paesi, il gioco d’azzardo ha visto una grandissima diffusione a macchia d’olio. Ultimamente in qualunque direzione andiamo e ci giriamo ci troviamo di fronte alle slot machine e a video poker.

141 Analisi della parte tecnica e di che cosa
sia effettivamente un videopoker . La realizzazione e la programmazione è complessa; è un insieme di meccanismi matematici. Il sistema infatti è realizzato prevedendo una sequenza fissa di vincite. Le vincite e le perdite non sono nel modo lasciate alla fortuna. Le vincite basse sono le più frequenti,più infrequenti quelle medie, eccezionali e rare le vincite alte. Il videopoker o giochi similari non sono altro che dei computer rivestiti con una scatola accattivante con luci e suoni per attirare il giocatore.

142 Ancora più strutturati invece sono i giochi on-line i quali hanno
un duplice vantaggio, ossia la possibilità di collegarsi in qualsiasi orario da casa o dall’ufficio e l’opportunità di incassare le eventuali vincite sul conto della propria carta di credito, alla larga dalla lente di ingrandimento del fisco.Questo perché i casinò virtuali sono “residenti” in Paesi nei quali il gioco d’azzardo è del tutto legale . I gestori, per prevenire grane, chiedono ai giocatori di effettuare una “registrazione” che poi equivale ad un contratto ingannevole a cui è difficile recedere. E' possibile rivalersi sulla casa da gioco? Certo che è possibile, salvo scoprire a quale condizione: “I diritti delle parti saranno determinati, amministrati e regolati secondo le leggi del paese che propone il gioco, paese normalmente localizzato per esempio in Nigeria. Abbastanza lontano per scoraggiare ogni tentativo. In Italia attorno a cui orbitano molti casinò telematici si hanno il più alto numero di giocatori dopo quello del mercato inglese.

143 Che cos'è il gioco d'azzardo
Il gioco d'azzardo è un'attività ludica che ha tre caratteristiche fondamentali: -Lo scopo del gioco è l'ottenimento di un premio (denaro, beni materiali, buoni ecc.) -Per parteciparvi è necessario rischiare una somma più o meno ingente di denaro o equivalenti (propri beni ecc.) -La vincita è più dovuta al caso che alla perizia del giocatore.

144 Breve storia del gioco d'azzardo
La storia del gioco d'azzardo è strettamente legata alla storia dell'uomo, tanto che i primi cenni a questa attività si riscontrano addirittura nel a.C. Nella civiltà egiziana, infatti, era già praticato il gioco dei dadi. Il termine "azzardo" deriva dal francese "hasard", a sua volta termine di origine araba, "az-zahr", che significa proprio "dadi". Più a est, in India, Giappone e Cina, si hanno testimonianze di forti scommesse, sia al gioco dei dadi che alle corse dei carri. Non da meno, nella Roma imperiale, personaggi come Nerone, Caligola, Claudio furono certamente accaniti giocatori (oggi probabilmente diremmo "giocatori patologici o compulsivi"). Connaturata con il gioco d'azzardo, inoltre, pare essere la propensione al barare, confermata dal ritrovamento di dadi appesantiti da un lato. Se il gioco dei dadi vanta la storia più lunga, nei secoli a noi più vicini c'è stata una notevole espansione delle modalità di gioco, a partire dalle scommesse sui cavalli ("lo sport dei re"), alle lotterie, delle quali si ha testimonianza dai secoli XVI-XVII. La roulette fu inventata nel XVI secolo dal filosofo Blaise Pascal, mentre le slot-machine nel 1895 dall'americano Charles Fay.

145 Gioco d'azzardo: vizio o malattia?

146 Il vizio e la malattia. Spesso capita di sentirsi dire: "Ho il vizio del bere; del gioco..."; più raramente invece le persone affermano: "Sono un alcolista; un fumatore dipendente (tabagista); un giocatore patologico". Ma l'alcol, il fumo, il gioco d'azzardo sono vizio o malattia? La risposta più corretta è: dipende! Bisogna innanzitutto intendersi sui termini. Il vizio, infatti, è un comportamento deliberatamente messo in atto, al quale si riferiscono connotati moralistici negativi. In sostanza è un comportamento: VOLONTARIO: il soggetto può interromperlo a suo piacimento. CRITICATO:"non bisognerebbe farlo, però...". La malattia invece è una condizione che il soggetto subisce e che lo priva di qualcosa (della salute in primo luogo).

147 Quando il vizio diventa malattia?
Il fumo, l'alcol, il gioco d'azzardo rimangono un "vizio" finché non insorgono le caratteristiche tipiche della dipendenza e cioè: La TOLLERANZA : bisogno di sempre più sostanza o più gioco per ottenere lo stesso livello di eccitamento. L'ASTINENZA: nervosismo, ansia, tremori se si tenta di smettere. La PERDITA DI CONTROLLO: capacità di poter smettere, senza riuscirci nella realtà. Quello che sembrava un semplice vizio si trasforma in una vera e propria "schiavitù".

148 Perché questo accade? Probabilmente esiste una predisposizione alla dipendenza generata da fattori: BIOLOGICI: Forse deficit del sistema neurotrasmettitoriale ,forse fattori ereditari. AMBIENTALI: pressione sociale, ambiente familiare e suoi valori ,pubblicita'. PSICOLOGICI: volontà di autopunizione, necessità di fuga e di eccitazione, sensazione di poter controllare l'esito del gioco! I soggetti predisposti possono sviluppare più facilmente un abuso e, in seguito, una dipendenza. Questa evoluzione, nella maggior parte dei casi, è subdola e progressiva, manifestandosi "senza che ce ne si accorga". Qualsiasi tipo di gioco d'azzardo può sviluppare una dipendenza.

149 Che cos'è il Gioco d'Azzardo Patologico (GAP)
E’ stato possibile stimare che circa l'1,5-3 % della popolazione italiana sia colpita da questo disturbo caratterizzato da un periodo di esordio riscontrabile, molto frequentemente già in età adolescenziale e ben più raramente dopo i 40 anni di età. Il sesso maschile sembra esserne maggiormente colpito per motivi probabilmente legati a fattori socio-culturali, ma le ricerche in corso non hanno ancora evidenziato dei dati chiari a favore di una differenza di sesso. Per il giocatore d'azzardo patologico , il bisogno di giocare è incontrollabile e si riconosce in almeno 5 delle situazioni elencate di seguito:

150 1 E' completamente assorbito dal gioco d'azzardo (rivive esperienze di gioco del passato, pensa senza sosta a come ottenere il denaro per giocare). 2 Deve aumentare costantemente le puntate per arrivare allo stesso livello di eccitazione. 3 Non riesce in alcun modo a controllare, diminuire o interrompere le giocate. 4 Si sente irrequieto e irritabile se cerca di ridurre o interrompere il gioco d'azzardo. 5 Giocare è un modo di fuggire dai problemi, dal senso di colpa, dall'ansia o dalla depressione. 6 "Rincorre le perdite" (per esempio raddoppia le puntate per vincere tutto in una volta per rifarsi delle perdite). 7 Mente ai familiari, al terapeuta e ad altri per occultare l'entità del suo coinvolgimento nel gioco. 8 Ha commesso azioni illegali (falsificazione, frode, furto, appropriazione indebita) per finanziare le giocate. 9 Ha rischiato o perso una relazione significativa, il lavoro, opportunità di studio o di carriera a causa del gioco. 10 Fa affidamento su altri per reperire il denaro con cui sanare una situazione finanziaria disperata a causa del gioco.

151 (NAS) L’attuale nosografia psichiatrica non sembra aver ancora
fornito un preciso inquadramento di questa tipologia di disturbo. Fino ad oggi, infatti, si è tentato di inquadrare il Disturbo da Gioco d’Azzardo Patologico (GAP) all’interno di diverse categorie diagnostiche: dall’appartenenza ai disturbi affettivi, allo spettro dei Disturbi Ossessivo-Compulsivi ,alle patologie da “addiction”, fino ad arrivare ad approcci legati all’appartenenza alla sfera dei disturbi legati al “discontrollo degli impulsi”. In questa ottica, gli estensori dell’ultima edizione del Manuale per la diagnosi dei disturbi mentali (DSM IV-TR), hanno infatti deciso di classificare il disturbo GAP tra i disturbi dell’impulso Non Altrimenti Specificati (NAS)

152 I giocatori compulsivi (o patologici) sono
quegli individui che si trovano cronicamente incapaci di resistere all'impulso di giocare. Il loro comportamento compromette e distrugge le loro relazioni personali, matrimoniali, familiari e lavorative.

153 Chi sono i giocatori patologici
Il giocatore patologico non presenta caratteristiche somatiche, di età, di sesso o di classe sociale che lo rendano"riconoscibile". Tuttavia, dal punto di vista psicologico, più frequentemente è un individuo con struttura della personalità narcisista, dipendente e impulsiva. Spesso, sotto una facciata boriosa, nasconde un'autostima molto bassa.

154 Che cosa prova il giocatore d'azzardo
L'esperienza dell'azzardo è spesso descritta come "eccitante" o addirittura "esaltante". Effettivamente sono state riscontrate notevoli modificazioni fisiologiche e psicologiche (tensione muscolare, pallore, intensa sudorazione, inquietudine, eccitazione psicomotoria), che testimoniano le perturbazioni interne indotte dal comportamento.

155 Perché si continua a giocare ?
La prima domanda che ci si pone davanti ad una persona che si è rovinata con il gioco è: "Ma perché non si è fermato prima?". Nelle dipendenze, in realtà, si determina tutta una serie di circoli viziosi che automantengono il comportamento. Nello specifico del gioco d'azzardo il principale tra essi è il "chasing", cioè l'inseguimento delle perdite. Spesso infatti dopo una prima fase caratterizzata da vincite esaltanti, la tendenza dell'individuo predisposto all'abuso è di "rincorrere" altre vincite, aumentando la frequenza di gioco e le puntate. Quando inizia a perdere, attribuisce ciò ad un "periodo sfortunato" e tende ad aumentare il fattore rischio, nell'illusione di poter ottenere vincite più alte. Le perdite a questo punto superano di gran lunga le vincite ed inizia così la fase dell'inseguimento delle perdite (chasing), cioè il tentativo di recuperare il denaro perduto con un "colpo di fortuna".

156 Fattori di rischio La valutazione di questi soggetti ha permesso di identificare, almeno in via teorica, tre fattori in grado di favorire lo sviluppo del disturbo del gioco d'azzardo. Il primo fattore si fonda sulla constatazione di un numero elevato di eventi di abbandono che il futuro giocatore ha subito nell’infanzia e nella prima adolescenza, come ad esempio: morte o grave patologia di un genitore; separazione o divorzio dei genitori; trasferimento per anni nella casa di parenti (nonni o zii) per motivi socio-economici dei genitori; trasferimenti ripetuti in città o nazioni diverse; scarsa empatia nelle risposte emotive genitoriali; precoci adultizzazioni; abusi psico-fisici.

157 Tali eventi, uniti, probabilmente, a fattori genetici
responsabili dello sviluppo di reazioni depressive di fronte a episodi di perdita (temperamento depressivo), conducono a deficit nel processo di strutturazione del Sé, il quale a sua volta sembra essere responsabile dello sviluppo di condotte di dipendenza.

158 Il secondo fattore sembra essere l’evidente coinvolgimento della
dimensione “impulsività” nell’ambito del disturbo del gioco d'azzardo, in accordo con la recente letteratura: il suo ruolo nella richiesta di gratificazione immediata senza valutazione del rischio-danno correlato; l’influenza dell’intensità di questa dimensione nella severità clinica del quadro e nella facilità di ricadute; l’elevata co-morbilità con l'Abuso di sostanze con l'elevata incidenza di tentativi di suicidio,dinamiche entrambe fortemente correlate al discontrollo degli impulsi; i buoni risultati ottenuti con la somministrazione di farmaci la cui ratio è basata sull’attenuazione del discontrollo impulsivo (per esempio, SSRI, antipsicotici atipici, nuovi antiepilettici); la possibilità offerta, al momento attuale, dall’impulsività di rappresentare una “cerniera dimensionale” logica tra i vari spettri psicopatologici.

159 Il terzo fattore sembra essere determinato da una serie di
caratteristiche soggettive , come è stato possibile evidenziare frequentemente nel giocatore, come ad esempio: l’apparente insensibilità alle crescenti perdite; la scarsa tolleranza allo stress e all’ansia; la difficoltà nell’apprendere dall’esperienza; l’incapacità di anticipare le conseguenze e di inibire le risposte; l’affettività labile; le capacità di pianificazione deficitarie; i sentimenti di inadeguatezza e inferiorità; L e relazioni interpersonali superficiali.

160 I sintomi del Gioco d'Azzardo Patologico

161 SINTOMI PSICHICI -Disturbi dell’Umore;
Ossessione del gioco,senso di onnipotenza, presunzione,nervosismo, irritabilità, ansia,alterazioni del tono dell'umore ,persecuzione,senso di colpa, alterazioni della autostima,tendenza alla superstizione,aumento dell'impulsività ,distorsione della realtà (minimizzare, Enfatizzare). -Disturbi dell’Umore; -Disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività; - Abuso o Dipendenza da sostanze(in particolare alcool e cocaina); - Distturbi della personalita' (antisociale,narcisisistico e bordeline; -Tentativi di suicidio.

162 SINTOMI FISICI Alterazionedell'alimentazione,cefalea,insonnia,sintomi
fisici dell'ansia (tremori, sudorazione, palpitazioni ecc.). Danni economici,danni morali ,danni sociali ,danni Familiari ,danni lavorativi,difficile gestione del denaro (spese impulsive),isolamento sociale.

163 L'astinenza inquietudine, nervosismo, tremori,nausea, vomito ,insonnia
Come tutte le dipendenze, anche il gioco d'azzardo patologico presenta dei sintomi d'astinenza, spesso molto intensi e caratterizzati Da: inquietudine, nervosismo, tremori,nausea, vomito ,insonnia ecc.

164 Le conseguenze del Gioco d'Azzardo Patologico
Il gioco d'azzardo patologico è una malattia molto grave ed è una malattia potenzialmente mortale! Si è calcolato infatti che i tentativi di suicidio nei giocatori d'azzardo patologici sono fino a 4 volte superiori rispetto alla media dell'intera popolazione. A ciò bisogna aggiungere i danni creati dalla frequente associazione con altre dipendenze (politossicodipendenze o codipendenze). Parimenti frequente è lo sviluppo di disturbi legati allo stress: dolori allo stomaco, ulcere, coliti, insonnia, ipertensione, malattie cardiache, emicranie ecc Le conseguenze più evidenti, inoltre, sono quelle più strettamente legate alle perdite finanziarie e dei propri beni; le ripercussioni sull'ambiente di lavoro, le separazioni e i divorzi, le conseguenze sui figli.

165 Evoluzione del Gioco d'Azzardo Patologico
L'evoluzione del gioco d'azzardo patologico è stata ben descritta da Custer (1982), come una successione di fasi che, dalla primitiva fase vincente, passando attraverso la fase perdente, culminano nella fase della disperazione. A questo punto vi può essere il recupero, passando attraverso una fase critica, di ricostruzione e di crescita. Le diverse fasi sono così caratterizzate:

166 FASE VINCENTE -gioco occasionale; -vincite iniziali; -gioco come rimedio (contro la depressione, l'ansia ecc.); -si prova piacere.

167 FASE PERDENTE -gioco solitario
-aumenta la quantità di denaro e tempo investiti -perdite prolungate -si pensa solo al gioco -si utilizzano coperture e menzogne -non si riesce a smettere di giocare -inseguimento delle perdite -sviluppo dei sintomi della dipendenza -si fanno debiti

168 FASE DI DISPERAZIONE -marcato aumento del tempo e denaro dedicati al gioco; -isolamento sociale ; -panico; -azioni illegali; -arresti, divorzi;

169 FASE CRITICA -desiderio di aiuto -speranza
-tentativo realistico di sospensione -si torna a lavorare -si pianifica un risarcimento per i debiti contratti

170 FASE DI RICOSTRUZIONE -miglioramento nei rapporti familiari
-miglioramento dell'autostima -pianificazione degli obiettivi -maggiore rilassatezza

171 FASE DI CRESCITA -diminuzione delle preoccupazioni legate al gioco;
-maggiore introspezione ; -nuovo stile di vita.

172 Come riconoscere il giocatore d'azzardo
Quello che segue è un breve test : 1.Quando giochi, torni spesso a giocare un'altra volta per rivincere i soldi persi? 2.Hai mai affermato di aver vinto soldi col gioco d'azzardo, quando in realtà avevi perso? 3.Ritieni di avere (o avere avuto) problemi col gioco d'azzardo? 4.Hai mai giocato più di quanto volevi? 5.Sei mai stato criticato per avere giocato d'azzardo? 6.Ti sei mai sentito colpevole per il tuo modo di giocare d'azzardo e per quello che succede Quando giochi d'azzardo? 7.Ti sei mai sentito come se avessi voglia di smettere di giocare, ma non potevi farlo? 8.Hai mai nascosto ricevute delle scommesse, biglietti di lotteria, denaro destinato al gioco o qualsiasi altra cosa riguardante il gioco d'azzardo al tuo coniuge, ai tuoi figli o ad altre persone importanti nella tua vita? 9.Hai mai discusso con le persone con cui vivi sul tuo modo di comportarti nei confronti del denaro? 10.(Se hai risposto "sì" alla domanda 9) .Le discussioni sul denaro riguardavano il fatto che tu giochi d'azzardo? 11.Hai mai chiesto in prestito denaro a qualcuno senza restituirlo a causa del gioco d'azzardo? 12.Hai mai sottratto tempo al lavoro (o alla scuola) a causa del gioco d'azzardo? 13.Se hai chiesto in prestito denaro per giocare d'azzardo o per pagare debiti di gioco, da chi o dove lo hai preso in prestito?dai soldi di famiglia,dal coniuge ,da altri parenti,da banche o agenzie di credito,tramite carte di credito,dagli usurai ("strozzini"),mettendo all'incasso azioni, obbligazioni o altri titoli,vendendo proprietà personali o di famiglia,emettendo assegni scoperti (a vuoto),hai (o avevi) un conto aperto con un allibratore,hai (o avevi) un conto aperto con un casinò.Se hai risposto "no" a tutte le domande, non hai problemi con il gioco d'azzardo; se hai risposto "sì" da una a quattro domande, puoi avere qualche Problema con il gioco;se hai risposto "sì" ad almeno cinque domande, la diagnosi di gioco d'azzardo patologico è molto probabile, per cui sarebbe necessario consultare nel più breve tempo possibile uno specialista

173 Si può curare? Il gioco d'azzardo patologico, come tutte le dipendenze, è una malattia cronica, che abbisogna pertanto di un intervento terapeutico strutturato. L'obiettivo della cura deve essere dapprima l'astinenza dal comportamento e successivamente il raggiungimento di una condizione di "sobrietà", cioè un cambiamento dello stile di vita che permetta di essere più forti verso le sempre possibili ricadute.

174 Come curarlo Nessuno si reca dal medico se non ha un valido motivo per farlo. E' esperienza comune che solamente quando il mal di denti si fa insopportabile ci si convince di prendere un appuntamento dal dentista. La tendenza di unapersona dipendente è quella di negare o minimizzare il problema e credere che "se solo volessi, potrei smettere... domani...". Il primo compito delmedico deve essere allora quello di aumentare il livello di motivazione alla terapia con una serie di colloqui motivazionali. Il passo successivo deve essere la stipula di un contratto terapeutico tra il paziente, la famiglia e il terapeuta, che comprende un eventuale ricovero, la strutturazione del programma terapeutico (colloqui individuali, gruppi psicoterapeutici e psicoeducazionali, terapia psicofarmacologica, gruppi per i familiari ecc.) e la pianificazione del rientro dai debiti, con eventualeassistenza legale. La famiglia deve essere sempre aiutata ad imparare a conoscere questa particolare malattia e deve essere coinvolta nella gestione terapeutica del paziente.

175 Intervento farmacologico.
E' diretto specificamente alla riduzione dei sintomi del gioco d'azzardo e dei disturbi eventualmente associati (es. un episodio depressivo) ed e' spesso molto utile nelle prime fasi della terapia. E'principalmente condotto con farmaci SSRI(Inibitori selettivi della ricaptazione della serotinina )o stabilizzanti del tono dell'umore. Fluoxetina , sertralina , escitalopram , paroxetina e citalopram sono alcuni degli SSRI prescritti comunemente per disturbi da attacchi di panico, disturbo ossessivo compulsivo, sindrom post traumatica da stress e fobia sociale. Al momento c'è una limitata evidenza sull'utilità del litio, della carbamazepina e del valproato. Nota:Zoloft per maggior presenza di serotonina in circolo Puo' provocare una euforia ,sicurezza e dunque GAP; Mirapexin:si puo' verificare alterazione del comportamento e quindi provocare GAP.

176 Psicoterapia cognitivo-comportamentale.
Il comportamento di gioco e' una reazione adottata da un soggetto per alleviare uno stato negativo, che puo' essere caratterizzato da noia,umore instabile o da tensione interna. Il trattamento comportamentale si fonda su diversi aspetti che comprendono: · rimozione degli stimoli condizionanti al gioco (locali da gioco, disponibilita'  delle carte di credito, avere tempo libero non strutturato, etc.); · aiuto al paziente a delineare schemi realistici d'intervento e di gestione economica (debiti, risorse economiche, etc.) per evitare buchi finanziari che possono rappresentare uno stimolo al gioco; · identificazione di metodi diversi dal gioco per alleviare stati dell'umore disforici (ad es. con tecniche di gestione dello stress); · sviluppo di metodi diversi dal gioco per ottenere stati di eccitazione o piacere.

177 Consulenze di esperti per eventuali problemi legali.

178 Terapia di gruppo e gruppi di auto-aiuto.
Accanto alla terapia individuale e'consigliabile, quando possibile, invitareil paziente a partecipare a gruppi quali i Giocatori Anonimi (strutturati sul modello degli Alcolisti Anonimi), che prevedono come obiettivo la completa astinenza dal gioco.

179 Grazie ! il gioco d'azzardo!!!

180 Alcol e lavoro. È necessario rimuovere i fattori che favoriscono non solo l’abuso ma anche il semplice uso di bevandealcoliche. Nella legislazione specifica del lavoro (art. 24 del D.P.R. 303 del 1956) si vieta la somministrazione di bevande alcoliche all’interno dell’azienda. La legge 22 dicembre 1975 numero 685 si occupa degli interventi preventivi, curativi e riabilitativi degli alcolisti in genere e dei lavoratori in particolare. La legge 18 marzo 1988 numero 11 detta norme sul controllo alcolemico sui conducenti di autoveicoli. La legge 125 del 30 marzo 2001 contro l’abuso di alcol è una vera rivoluzione nel settore e prevede una serie di novità destinate ad irrigidire la normativa. È ovvio, a questo punto, ritenere che non esista nessun tipo di lavoro compatibile con l’uso di alcol, sia per quanto concerne il rischio di infortunio, sia per l’effetto negativo sulla qualità del lavoro, sulla produttività,sulle capacità di rapportarsi e cooperare con altri soggetti presenti nello ambito lavorativo.

181 L’azienda ha facoltà di istituire regole formali sulla limitazione dell’uso
A tal proposito va ricordato che di bevande alcoliche al suo interno, sia in applicazione dell’atto di intesa Stato-Regioni, per le mansioni individuate, che al di fuori di esso, per tutti, semplicemente utilizzando un “regolamento aziendale interno”.

182 Rimuovere o evitare la disponibilità di alcol sul posto
Un regolamento concepito in tal senso rientra nell’ambito della politica aziendale contro gli infortuni sul Lavoro. Rimuovere o evitare la disponibilità di alcol sul posto di lavoro (presenza di bar interni ai luoghi di lavoro, alcol portato da casa dagli stessi lavoratori, alcol presente nelle mense aziendali, eventuali distributori automatici illegali). - Evitare le occasioni per bere sul posto di lavoro sia durante che fuori l’orario di mensa, in particolare prima del lavoro. -� Rimuovere le condizioni che possono creare l’isolamento da relazioni sociali, anche favorendo la condivisione della situazione con le figure aziendali preposte (Rls, medico competente, Rspp). -Impostare un sistema di vigilanza allo scopo di monitorare e individuare con immediatezza eventuali comportamenti a rischio o situazioni di disagio. Accompagnare tale vigilanza con un opportuno sistema di richiami e sanzioni. -Mantenere alta la percezione del rischio. La maggioranza delle persone generalmente ritiene che l’alcol possa fare male solo a dosi eccessive. Comunque, nonostante la percezione, il consumo di alcolici, in particolare nella pausa pranzo, rimane un’abitudine estremamente diffusa. Inoltre esiste una sostanziale diversità di atteggiamento verso l’alcol rispetto alle altre sostanze d’abuso (cannabis, eroina, cocaina, ecc.): mentre per queste ultime sia l’uso che l’abuso sono inaccettabili e fonte di problemi, per quanto riguarda l’alcol vi è una maggiore soglia di tolleranza a livello sociale, non solo per il suo utilizzo, ma anche per i comportamenti alcol-correlati; inoltre dell’alcol viene riconosciuto un uso “normale”, non ammesso invece per le altre sostanze. Le tradizioni Culturali e le abitudini relative al consumo e anche all’abuso di alcol sono fortemente radicate nella cultura della nostra società e forte è la resistenza ad ognicambiamento. -� Sfatare il concetto che l’alcol non vada demonizzato in quanto fa parte della nostra società, della nostra cultura e della nostra alimentazione. Bisogna ricordare che quando l’abuso prevale sull’uso, l’alcol genera dolore, emarginazione, frustrazione, disgregazione di beni, proprietà, famiglie.

183 Grazie!!!!


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