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Itis “G. Galilei”-Livorno “L’Altra evoluzione”

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Presentazione sul tema: "Itis “G. Galilei”-Livorno “L’Altra evoluzione”"— Transcript della presentazione:

1 Itis “G. Galilei”-Livorno “L’Altra evoluzione”
Percorso di lezioni tenute dai docenti Rossella Lombardo e Federico Agen a.s Classi 3e biologico-sanitario.ecologico

2 Noi, scimmie bambine Chi siamo

3 Il giorno della creazione di Homo sapiens
Quando? anni fa Dove? Africa subsahariana Come? Durante la penultima glaciazione Da allora sono trascorse circa generazioni

4 Adamo ed Eva non si sono “conosciuti”
Nel 1987 si scoprì che tutti gli esserri umani della terra hanno una matrice originaria di DNA mitocondriale trasmesso in linea femminile; risalendo nel tempo attraverso le sue trasformazioni geniche, abbiamo collocato l’origine di Eva. Dati più recenti, ottenuti allo stesso modo, ma analizzando il cromosoma sessuale maschile Y, hanno permesso di identificare DOVE e QUANDO ha vissuto Adamo.

5 Adamo ed Eva convergono nel loro esordio in una zona dell’Africa centro-orientale, ma i tempi della loro esistenza sono sfasati di qualche migliaio di anni

6 Il primo nucleo originario del genere Homo era costituito da 20-25
Il primo nucleo originario del genere Homo era costituito da elementi. Da essi hanno avuto origine i 7 miliardi di uomini attualmente presenti sulla Terra

7 Andate e moltiplicatevi…
La popolazione pioniera africana è cresciuta e si è irradiata colonizzando prima il Vecchio Mondo, poi Australia e Americhe. Si deduce che siamo una specie geneticamente giovane, mobile e, soprattutto, promiscua: Non c’è stato modo né tempo per separare biologicamente in modo netto gli esseri umani Perciò le razze umane non esistono, sono solo il frutto delle nostre menti e dei nostri pregiudizi

8 Qualche sorpresa …. Che cosa avevamo quando siamo stati creati?
Buona capacità cranica (simile ai Neanderthal) Nuove tecnologie nella lavorazione della pietra Un segreto nell’espressione dei geni che regolano i tempi di sviluppo

9 Cioe’ ? Il prolungamento della crescita era già presente in altre forme del genere Homo, ma in sapiens il segno distintivo più importante fu una mutazione casuale che ha influito su: Espansione del cervello Capacità di apprendimento Organizzazione sociale e del linguaggio

10 In conclusione… Siamo scimmie che rimangono bambine e adolescenti più a lungo delle altre

11 La nostra flessibilità cerebrale ci ha resi curiosi; da qui il desiderio di spostarci
Fuori dall’Africa per 3 volte: anni fa, dal corno d’Africa verso il Sinai attraverso il Mar Rosso (Mosè attraversa il Mar Rosso in fuga dall’Egitto) a Levante anni fa verso l’Asia anni fa più stabilmente per favori climatici

12 Nel Vecchio Mondo con i cugini più antichi
Il Vecchio Mondo era già affollato di specie del genere Homo precocemente uscite dall’Africa in 2 precedenti diaspore: milioni di anni fa H. ergaster anni fa H. heidelbergensis Homo sapiens costituisce la terza fuga dall’Africa

13 In origine non eravamo soli
Fino a qualche migliaio di anni fa convivevamo sul pianeta con almeno 5 specie diverse del genere Homo. Una delle più significative era Homo neanderthalensis, nostro cugino intelligente, robusto e ben equipaggiato per l’era glaciale

14 Ci scambiavamo con i neanderthal grotte e utensili dalla Spagna al Kazakhstan. Essi costituivano la vera specie autoctona europea: capelli biondo-rossi, pelle chiara. Noi li abbiamo raggiunti anni fa ed eravamo neri

15 … e in Asia? Homo giavanensis, discendente tardivo di Homo erectus abitante a Giava Homo florensis, pigmeo di H. erectus, viveva a Flores, isola dell’Indonesia, con cervello piccolo ma capace di tecnologia avanzata ed abile cacciatore. Costituisce un esempio di nanismo insulare

16 La globalizzazione Dopo la scomparsa dei loro cugini, i sapiens globalizzarono il pianeta, ma in più di un’occasione abbiamo rischiato anche noi l’estinzione (colli di bottiglia): anni fa disastro ecologico per eruzione catastrofica del vulcano Toba (Indonesia) anni fa aridità climatica in Africa per glaciazione; migrazione in Sud Africa per clima più mite

17 Le grandi epopee Il Vecchio Mondo diventa troppo stretto:
anni fa un gruppo cospicuo tenta l’avventura sfruttando il ponte ininterrotto di isole dell’arcipelago indonesiano ( km) per raggiungere l’Australia anni fa i cacciatori siberiani attraversano la Beringia, selvaggio continente scomparso battuto da venti artici, giungendo in America

18 I flussi migratori modificano l’ambiente
Tecnologie avanzate rendono l’Homo sapiens abile nella caccia. Sparisce , così, gradualmente la “megafauna australiana” fatta di marsupiali e grossi uccelli corridori. Anche in America del Nord si assiste all’estinzione dei mastodonti ad opera dei cacciatori “sapiens”. Qui ci spingiamo a sud fino alla Terra del Fuoco

19 Una specie cosmopolita invasiva
Siamo “andati e ci siamo moltiplicati”… Fiorisce l’intelligenza, anche simbolica e capace di astrazione: pitture rupestri e ornamenti per il corpo Uso di vestiti e cottura dei cibi Costruzione di ripari complessi Strumenti musicali e tecniche di caccia organizzata Calendari lunari Ci si interroga sulle stagioni, sui cicli della natura, sull’esistenza di Dio…

20 Il grande dilemma…. Dio ci ha creato….. oppure
…… noi abbiamo creato Dio?

21 La risposta esula da questi contenuti ed è del tutto personale Grazie R.L.


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