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INCONTRO CON COOPERLAVORO Cooperlavoro è promosso da:

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Presentazione sul tema: "INCONTRO CON COOPERLAVORO Cooperlavoro è promosso da:"— Transcript della presentazione:

1 INCONTRO CON COOPERLAVORO Cooperlavoro è promosso da:
COOPERATIVA TAL DEI TALI INCONTRO CON COOPERLAVORO Fondo Pensione per i lavoratori, soci e dipendenti, delle cooperative di lavoro Città, GG MM 2005 Cooperlavoro è promosso da: A.G.C.I.

2 La Riforma delle Pensioni
E’ STATA FATTA NEGLI ANNI NOVANTA E’ IN VIGORE DA DIECI ANNI HA CAMBIATO L’INTERO SISTEMA PREVIDENZIALE I NUOVI INTERVENTI RITOCCANO ULTERIORMENTE LE PRESTAZIONI DELLA PREVIDENZA PUBBLICA

3 GLI EFFETTI DELLA RIFORMA DELLE PENSIONI “A REGIME”
(introduzione del metodo contributivo) La copertura della previdenza pubblica passa dal 75/80% al 40/60% dell’ultimo stipendio (con 40 anni di contribuzione)

4 Il nuovo sistema previdenziale
FONDI PENSIONE INPS FIP Al pilastro “pubblico” viene affiancata la previdenza complementare per garantire un trattamento integrativo a quello INPS Quindi ……………

5 IL FONDO PENSIONE NON E’ UN OPTIONAL !!!

6 la previdenza collettiva fondo di categoria fondo aperto
Il secondo pilastro: la previdenza collettiva fondo di categoria fondo aperto Una forma di organizzazione della domanda Una forma di organizzazione dell’offerta E’ un’associazione di lavoratori/utenti che raccoglie e fa gestire E’ un ramo di una banca o di una assicurazione che raccoglie e gestisce

7 Il terzo pilastro:i F.I.P. Forme Individuali di Previdenza
P.I.P. polizze individuali pensionistiche Adesione individuale a un fondo aperto Alti costi di distribuzione Problemi di trasparenza nella gestione finanziaria distribuito in genere da banche c.s.

8 Le caratteristiche principali
è una ASSOCIAZIONE degli iscritti che non ha fini di lucro funziona in base al principio della CAPITALIZZAZIONE INDIVIDUALE l’adesione è VOLONTARIA COOPERLAVORO deve essere AUTORIZZATO dal Ministero del Lavoro vuole GARANTIRE agli iscritti delle prestazioni pensionistiche complementari la GESTIONE delle risorse verrà affidata a società specializzate

9 LA CONTRIBUZIONE T.F.R. Cooperativa 1% 1,8% 1%
dal lavoratore 1,8% dal TFR maturando 1% dall’azienda E’ fissata con delibera dell’assemblea dei soci. La contribuzione minima uguale a quella stabilita per i dipendenti dal ccnl delle cooperative sociali

10 Forme di finanziamento a Cooperlavoro
CCNL Cooperativi Azienda Lavoratore TFR Meccanici 1,20% 1,20% 2,76% Edili 1,00% 1,00% 1,24% Cooperative sociali 1,00% 1,00% 1,80% Agroindustria 1,00% 1,00% 2,00% Trasporti 1,00% 1,00% 1,00% Multiservizi 1,00% 1,00% 1,00% CCNL privati Azienda Lavorat. TFR Chimica-farmaceutica 1,06% 1,06% 2,28% Legno 1,00% 1,00% 1,24% Ceramica 1,06% 1,06% 2,28% Turismo/Commercio 0,55% 0,55% 3,45%

11 CCNL COOPERATIVE SOCIALI (aliquote contributive in % sulla retribuzione effettiva)
* Il lavoratore di prima assunzione successiva al 28 aprile 1993 è tenuto per legge a versare l’intero TFR maturando

12 ESEMPIO lavoratore di prima occupazione dopo il

13 ESEMPIO lavoratore già occupato alla data del

14 Deducibilità fiscale dei contributi
Ogni lavoratore dispone di un plafond di deducibilità per la previdenza complementare pari al 12 % del suo reddito complessivo con il limite massimo in valore assoluto di € 5.164,57. … e inoltre per i lavoratori dipendenti la somma dei contributi versati dal lavoratore e dall’’azienda non deve superare il doppio del TFR versato al Fondo Questo plafond è riferito a ogni forma di previdenza integrativa che il lavoratore intenda attivare (fondo collettivo, fondo aperto, piano individuale), fatta salva la priorità di utilizzo nel fondo negoziale, se esistente.

15 Si può versare di più Volontariamente Fino al doppio del TFR versato Si può cambiare una volta all’anno

16 Il Tfr nel Fondo Pensione
nessuna spesa diretta (non è prelevato da busta paga e non incide sul reddito) maggiori anticipazioni ( acquisto e ristrutturazione1^ casa, spese mediche, formazione) sospensione d’imposta (nessuna tassazione al momento del versamento nel Fondo) rendimento di mercato (diversificazione di mercati e di strumenti)

17 Prestazioni complementari
Le prestazioni complementari possono assumere la forma della rendita vitalizia o dell’erogazione sottoforma di capitale E’ possibile di richiedere quanto accantonato in forma di prestazione in capitale per un massimo del 50% 50%

18 RENDITA VITALIZIA La prestazione è erogata al pensionamento
L’età pensionabile è quella stabilita dal regime obbligatorio di appartenenza per ottenere il vitalizio sono necessari almeno 10 anni di iscrizione al fondo pensione in caso di versamenti per un periodo inferiore la prestazione è erogata interamente in capitale se la rendita calcolata è inferiore all’assegno sociale l’iscritto può optare l’intera prestazione in capitale è possibile chiedere la reversibilità della rendita

19 La tassazione delle prestazioni in forma di VITALIZIO
la parte attribuibile ai rendimenti Esente la parte attribuibile a: TFR, contributi lavoratore, contributi azienda Tassata (ad aliquota ordinaria)

20 gli “EREDI” o meglio gli AVENTI DIRITTO
In caso di premorienza dell’associato, la posizione individuale è riscattata dagli aventi diritto e in mancanza dai soggetti designati dall’iscritto coniuge figli genitori altri La legge prevede che in caso di decesso prima del pensionamento, il fondo eroghi un capitale agli eredi. In particolare in caso di morte dell’associato prima del suo pensionamento, la posizione patrimoniale accantonata viene riscattata dal coniuge, ovvero dai figli, ovvero dai genitori se conviventi a carico dell’iscritto. In mancanza di tali soggetti, la posizione resta acquisita al fondo stesso. In mancanza di tali soggetti la posizione resta acquisita al fondo e ridistribuita fra gli altri iscritti

21 ... e se smetto di lavorare, o cambio lavoro prima del pensionamento?
Riscatto tutto il capitale maturato (interamente tassato ad aliquota ordinaria) Lo posso trasferire in un altro fondo di categoria Le forme costitutive dei fondi pensione devono prevedere, stabilendone misure, modalità e termini, in caso di cessazione dei requisiti di partecipazione alla forma pensionistica complementare (cessazione del rapporto di lavoro), la possibilità per l’iscritto di scegliere: il riscatto della sua posizione pensionistica ottenendo il capitale rivalutato; il trasferimento presso altro fondo pensione al quale possa aderire in base alla nuova occupazione; il trasferimento dell’ intera posizione in un fondo aperto anche in costanza di rapporto di lavoro, secondo le modalità previste nello statuto. Lo posso trasferire in un Fondo Aperto oppure ad un Piano Pensionistico Individuale Posso mantenere la posizione, anche in assenza di contribuzione

22 LE SPESE DI COOPERLAVORO
Copertura costi di costituzione, avvio e promozione di Cooperlavoro Contributo iniziale di iscrizione (una tantum) € 18 (€ 12 a carico della Coop.va e € 6 a carico del lavoratore) Per fare fronte alle spese di funzionamento di Cooperlavoro quota associativa (annua) prevista per il 2004 € 18,00 è prelevata dai contributi ordinari versati da azienda e lavoratore

23 COOPERLAVORO La Gestione Finanziaria il Fondo Pensione:
Fondo Pensione per i lavoratori, soci e dipendenti, delle cooperative di lavoro La Gestione Finanziaria il Fondo Pensione: raccoglie i contributi, investe il patrimonio, valorizza i conti individuali degli iscritti.

24 80% obbligazioni / 20% azioni
IMPIEGO DELLE RISORSE Nella fase di avvio il Fondo Pensione attua una gestione MONOCOMPARTO caratterizzata da un’unica linea di investimento ASSET ALLOCATION STRATEGICA: 80% obbligazioni / 20% azioni Tramite il fondo pensione il lavoratore affida il proprio risparmio, da destinare alla previdenza, al settore del risparmio gestito, del quale fanno parte anche le polizze vita e i fondi comuni. Questo settore in Italia, nonostante il boom della finanza negli anni Ottanta, non è molto sviluppato. Per quali motivi? Fino a quando lo Stato e il sistema previdenziale di base garantivano pensioni più che accettabili, non vi era ragione d’integrarle. Allo stesso modo fino a quando si è potuto contare sui rendimenti elevati con strumenti semplici e privi di rischi, come i Bot (buoni ordinari del Tesoro), non si è ricorsi al risparmio gestito. Oggi sono cambiati gli scenari previdenziali e finanziari: il “fai da te” è molto più difficile. Per ottenere un rendimento accettabile bisogna allargare le scelte, diversificare gli investimenti anche all’estero e orientarsi anche verso il mercato azionario. Sottoscrivendo un fondo pensione il lavoratore affida il risparmio a gestori, che con un grado accettabile di rischio possono ottenere rendimenti soddisfacenti, diversificando gli investimenti e quindi con rischi finanziari calcolati. Del resto un fondo pensione ha ben precisi limiti d’investimento, esclusivamente a fini previdenziali e non speculativi. Nel 2005 il Fondo passerà ad una gestione multicomparto. Ogni iscritto potrà scegliere fra più profili di investimento con diversi livelli di rischio

25 ASSET ALLOCATION STRATEGICA: 3 diverse combinazioni rischio/rendimento
IMPIEGO DELLE RISORSE fase del multicomparto ASSET ALLOCATION STRATEGICA: 3 diverse combinazioni rischio/rendimento Ad esempio di può immaginare una possibilità di scelta fra ipotesi di questo tipo: linea conservativa di tipo monetario (5/95) linea bilanciata obbligazionaria (25/75) linea bilanciata azionaria (50/50)

26 I gestori delle risorse finanziarie
I Gestori delle risorse finanziarie sono stati selezionati attraverso una gara pubblica indetta dal Fondo alla quale hanno partecipato 21 importanti società italiane e straniere. Attualmente i Gestori del patrimonio di Cooperlavoro sono: SANPAOLO IMI UNIPOL RAS Incidenza delle spese per la gestione finanziaria sul patrimonio nel 2003: 0,12 %

27 INVESTIMENTI IN AZIONI PER PAESI
(UE + Svizzera e Norvegia aprile 2004)

28 INVESTIMENTO OBBLIGAZIONARIO PER PAESI
(area Euro aprile 2004)

29 I limiti agli investimenti D.M. Tesoro n.703/96

30 I limiti agli investimenti Rating
I valori mobiliari acquisiti devono godere di una valutazione di merito creditizio rientrante nell’Investment Grade delle Agenzie S&P e Moody’s, con la limitazione che i titoli con rating inferiore ad A- e A3 non possono rappresentare più dell’8% dell’attivo del FONDO.

31 I controlli sui gestori
La Banca Depositaria controlla che tutte operazioni ordinate dai Gestori rispettino i limiti concordati Il Fondo controlla le performance (benchmark) Le autorità di vigilanza: Lo statuto del fondo e il decreto 703/96 del Ministero del Tesoro stabiliscono le linee d’indirizzo, rispettivamente particolari e generali, d’investimento per il fondo pensione. Il decreto individua: gli impieghi per gl’investimenti, stabilendone i limiti massimi, i criteri d’investimento per categorie di valori mobiliari, le regole che contrastano i conflitti d’interesse, in particolare tra fonti istitutive e gestori CONSOB (sim e sgr) COVIP Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione ISVAP (assicurazioni) BANCA D’ITALIA (banche)

32 LA QUOTA Il patrimonio del Fondo è convenzionalmente suddiviso in quote. Ad ogni versamento l’iscritto “compra” un certo numero di quote al valore assunto dal patrimonio del Fondo in quel momento Ogni mese il Fondo calcola il valore del patrimonio e quindi quello della quota Quando l’iscritto esce ha un montante pari al valore della quota in quel momento moltiplicato il numero delle quote via via acquisite

33 L’andamento del valore della QUOTA
Rendimento dell’anno 2004: + 5,96% Dalla partenza, 30/11/2000, ad oggi: +19,08% (TFR + 13,32%)

34 L’andamento del valore della QUOTA
Data Valore % 30/11/ , ,00 31/12/ , ,51 31/12/ , ,08 31/12/ , ,38 31/03/ , ,80 30/06/ , ,71 31/09/ , ,24 31/12/ , ,08

35 “il non iscritto ha rinunciato quindi a circa
€ 900”

36 L’informazione agli iscritti
Comunicazione periodica annuale con estratto conto spedita al domicilio Consultazione on line della propria posizione Informazioni di carattere generale sul sito web del Fondo Iscriversi alla mailing list

37 GLI ORGANI DI “COOPERLAVORO”
assemblea dei 90 delegati ELEGGE La legge stabilisce che gli organi del Fondo pensione debbano essere a composizione bilaterale e paritetica (sono previsti sia rappresentanti dei lavoratori iscritti sia rappresentanti delle imprese in eguale numero). Collegio dei revisori contabili 2 componenti (2 supplenti) Consiglio di amministrazione 12 componenti Presidente e Vice

38 RIEPILOGANDO...I VANTAGGI :
Contributo dell’impresa 5 FONDO PENSIONE 1 Fiscali sulle prestazioni 1) Se il lavoratore aderisce al fondo pensione ha dei vantaggi sugli importi che versa al f. p. e sulle prestazioni che riceverà: i contributi versati al fondo dalla busta paga non sono tassati; 2) Usufruisce del contributo del datore di lavoro, previsto solo se utilizzato per la previdenza complementare. 3) Il contributo del lavoratore al fondo pensione viene prelevato direttamente (dal datore di lavoro), senza adempimenti e oneri per il lavoratore: dalla busta paga dal Tfr 4) Si preleva una quota del TFR per destinarla a previdenza complementare con rendimenti di mercato. 5) Il lavoratore che aderisce al fondo pensione ottiene vantaggi fiscali sulle prestazioni che riceverà, infatti: la rendita è tassata solo all’87,5% il capitale va a tassazione separata (vedi tema 7) Flessibilità delle prestazioni 4 2 Fiscali sui versamenti 3 Rendimenti di mercato

39 La legge delega La previdenza pubblica.
decontribuzione, fiscalizzazione, niente! incentivi per restare al lavoro, pensioni d’anzianità, incremento requisiti d’accesso anno 2008. Il TFR nei Fondi pensione: quali? silenzio assenso. compensazioni per le imprese. Fondi aperti e FIP v/s fondi negoziali. Una falsa equiparazione.

40 Per iscriversi al Fondo Pensione è necessario sottoscrivere
la domanda di adesione e consegnarla alla Cooperativa FINE


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