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GLI EFFETTI SULLA SALUTE DELLO SMALTIMENTO DEI PRODOTTI POST-CONSUMO

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Presentazione sul tema: "GLI EFFETTI SULLA SALUTE DELLO SMALTIMENTO DEI PRODOTTI POST-CONSUMO"— Transcript della presentazione:

1 GLI EFFETTI SULLA SALUTE DELLO SMALTIMENTO DEI PRODOTTI POST-CONSUMO
Associazione medici per l’ambiente ISDE Italia GLI EFFETTI SULLA SALUTE DELLO SMALTIMENTO DEI PRODOTTI POST-CONSUMO Affiliata all’ISDE – International Society of Doctor for the Environment Tutti gli uomini sono responsabili per l’ambiente. I medici lo sono doppiamente. Fino a quando possiamo restare indifferenti?

2 Risorse Rifiuti Foreste L’impronta ecologica
Allevamenti Orticoltura L’impronta ecologica

3 Crescita della specie umana
Prima della Età della pietra | V

4 FATTORI DI RISCHIO CONNESSI ALL’INCENERIMENTO DEI RIFIUTI

5 EMISSIONI DA INCENERITORI
Polveri Metalli pesanti Ossidi di azoto Inquinanti organici (IPA, PCB, furani, ftalati, chetoni, alcheni, diossine)‏ CONOSCIUTI OLTRE 200… ma si calcola siano solo circa il 10-20% del totale!

6 TANTO MINORI SONO LE EMISSIONI IN ATMOSFERA, TANTO PIU’ SONO TOSSICHE LE CENERI RESIDUE
DOVE VERRANNO MESSE LE MIGLIAIA DI TONNELLATE DI CENERI PRODOTTE?

7 SMALTIMENTO? AUMENTO DEI RIFIUTI !!! 1 tonnellata CO2+ FUMI 300 Kg
CENERI PESANTI 30 Kg CENERI TOSSICHE AUMENTO DEI RIFIUTI !!!

8 La RD a Brescia azzerata dall’aumento dei rifiuti prodotti
SICILIA PRIULA

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10 Con l’inceneritore, più rifiuti in discarica Confronto tra il “modello Priula” e il “modello Asm” applicati alla provincia di Brescia t t 5 miliardi di m3 “Modello Priula” applicato alla Provincia di Brescia, senza inceneritore: t rifiuto secco da smaltire “Modello Asm”, con megainceneritore: t da smaltire ( scorie polveri “pericolose”) + 5 miliardi di m3 di aria inquinata.

11 NANOPATOLOGIE E PARTICOLATO ULTRAFINE
.Più alta è la temperatura di combustione più pericoloso è il particolato che si forma in quanto più fine .Non esistono filtri in grado di trattenere particelle di micron .Adsorbono e veicolano altri inquinanti .Passaggio diretto dal polmone al sangue da qui a qualunque tessuto dell’ organismo e possibilità di innescare processi patologici .I MODERNI inceneritori sono enormi produttori di polveri e particelle!

12 Le particelle ultrafini sono pericolose perché penetrano in profondità
Batteri Virus Polvere Polline Sale marino Gocce di pioggia Prodotti combustione Le particelle ultrafini sono pericolose perché penetrano in profondità

13 Inhalation Toxicology (Nature January 2004 )
Particelle ultrafini raggiungono il cervello dopo essere state inalate. Oberdarster G et al., Translocation of inhaled ultrafine particles to the brain. Inhalation Toxicology (Nature January 2004 ) Fibre del nervo olfattivo attraverso cui vengono inalate nano particelle

14 Dimensioni delle cellule bronchiali
a confronto con le microparticelle

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17 Sintesi dei danni da nanoparticelle

18 giorni dall’esposizione
Polmone giorni dall’esposizione

19 UN CASO CLINICO, UN INQUIETANTE SOSPETTO
Ernesto Burgio Antonietta M. Gatti Patrizia Gentilini Giuseppe Timoncini AREZZO 29/11-1/12 LA PANDEMIA SILENZIOSA

20 ricovero: prostata di 4.5 x 4.3x 4.5 cm e lobo dx di 2.1x 3 cm.
DESCRIZIONE DEL CASO Nato a termine, da gravidanza regolare, anamnesi familiare negativa, genitori non fumatori, residente in agglomerato R11*, presenza di industrie insalubri di classe I secondo la normativa vigente (art.216 RD 1265/34 DM 5.9 /1994) All’ età di sei anni compare disuria, nicturia fino a ritenzione acuta di urina, ricovero: prostata di 4.5 x 4.3x 4.5 cm e lobo dx di 2.1x 3 cm. Esegue, TAC TB, cistoscopia, aspirato midollare, biopsia prostatica biologia molecolare (No trascritti di fusione quali PAX3-FKRH o PAX7-FKRH) diagnosi: rabdomiosarcoma embrionario della prostata in IV stadio (localizzazioni polmonari<1 cm) Indagine nanodiagnostica di microscopia elettronica a scansione e microanalisi a raggi X presenti particelle di 1-2 micron di Oro, Argento, Tungsteno, Ferro-Cromo (acciaio), Zirconio, Silicio ed Alluminio Esegue chemioterapia, autotrapianto, chemio-ipertermia per oltre 1 anno senza raggiungere RC in ambito pelvico La famiglia rifiuta la terapia radiante proposta e si affida a terapie “alternative” A distanza di circa due anni il bambino appare in buona salute e conduce vita normale *zone dove è particolarmente elevato il rischio di insorgenza di episodi acuti, il rischio di superamento dei valori limite e/o delle soglie di allarme per le quali la normativa prevede necessariamente e a breve temine la predisposizione di Piani di azione finalizzati al risanamento atmosferico (Art e 122 della L.R. 3/99)”.

21 SARCOMI ED INCENERITORI
incidenza +44% Viel JF Am. J Epidemiol , 152 (1):13-9 OR = 31.4 P. Comba et al Occup.Environ.Med 2003; 60: dal +9.1% al +13% Institut de la Veille Sanitarie: 2006 mortalità RR = 10.97 Enhance Health niter OR = 3.30 (OR = in cluster a Dolo) Zambon P Environmental Health 2007, 6:19

22 1 metalli, come cadmio(cancerogeno certo IARC I) e mercurio(IARC 2B)
Esiste una vasta letteratura scientifica che evidenzia la nocività delle emissioni di vecchi e nuovi inceneritori, nel breve e nel lungo periodo: essenzialmente per 1 metalli, come cadmio(cancerogeno certo IARC I) e mercurio(IARC 2B)  2 diossine e simili (cancerogene IARC I ed endocrino distruttrici)   3 particolato (ultra)fine Cormier S.A. et al.-Origin and health impacts of emissions of toxic by-products and fine particles from combustion and thermal treatment of hazardous wastes and material Environ Health Perspec (2006) vol 114(6):810-7.

23 2 l'emissione in atmosfera di questi agenti inquinanti tra i più tossici per l'uomo è ridotta solo in parte dalle più moderne tecniche di abbattimento (una miglior efficienza dei sistemi di abbattimento è documentata per 2: bisogna però ribadire che ciò che non finisce in atmosfera si trasforma in ceneri e passa, almeno in parte, in catena alimentare, e che le tecnologie migliori sono "compensate in negativo" dal sovraddimensionamento dei nuovi impianti)

24 3 l'accumulo di queste sostanze, in particolare dioxines-like e metalli pesanti, molecole particolarmente persistenti, in catena alimentare e nei tessuti dell'organismo, compresi il tessuto adiposo materno e quindi il sangue placentare i tessuti embrionali e fetali.. il latte materno.. è all'origine di quella che un anno fa la prestigiosa Harward School of Medecine e l'autorevole rivista Lancet hanno definito una Pandemia Silenziosa che coinvolge un bambino su 10 nel mondo industrializzato (!)

25 Environmental Health Perspectives , May 2006

26 EFFETTI TRANSGENERAZIONALI ATTRAVERSO LA LINEA GERMINALE MASCHILE DEGLI DEGLI ENDOCRIN DISRUPOTORS
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28 Human Sperm Suppression www.link.med.ed.ac.uk/ HEW/repro/default.htm
From the Study of Scottish Male Reproductive Health HEW/repro/default.htm

29 4 La patogenicità del particolato fine/ultrafine (PM 2,5 e soprattutto PM 0,1 o nanoparticelle) di fatto "selezionato" dai nuovi impianti (essendo considerevolmente abbattute le frazioni di diametro maggiore) è legata sia alla sua capacità di veicolare le sostanze tossiche derivate dalla combustione (metalli, diossine, idrocarburi poliaromatici etc) fino al nucleo cellulare e al Dna, sia alla capcità di provocare nel medio-lungo periodo flogosi croniche che aprono la strada ad aterosclerosi, infarti, ictus, alzheimer e tumori (basti pensare che un aumento di 10 microg/metrocubo anche soltanto del PM 2,5 aumenta dell'8% la mortalità per cancro al polmone) Vineis P et al Air pollution and risk of lung cancer in a prospective study in Europe Int J Cancer.2006 Jul 1,119(1):169-74

30 STUDIO DI COORTE SUI RESIDENTI : CORIANO SUDDIVISIONE IN 5 ANELLI CONCENTRICI E IN BASE ALL’ ESPOSIZIONE A METALLI PESANTI E DISLOCAZIONE CENTRALINE

31 STUDIO DI CORIANO (Pubblicazione ufficiale)
“Lo studio epidemiologico nell’analisi dell’ intera coorte per livelli di esposizione ambientale potenzialmente attribuibili agli impianti di incenerimento non mostra eccessi di mortalità generale e di incidenza di tutti i tumori. Tuttavia, analizzando le singole cause, si è evidenziato alcuni eccessi di mortalità ( tumori stomaco, colon retto,mammella nelle donne) e di incidenza per alcune cause da considerare con particolare attenzione (colon retto nelle donne). Inoltre sono stati indagati i Sarcomi dei tessuti molli(STM)....”

32 metalli pesanti ng/m3 tutte le cause tutti i tumori colon- retto
Studio di Coriano- Forli’ MORTALITA’ NELLE DONNE RESIDENTI ALMENO 5 ANNI ENTRO 3.5 km DAGLI IMPIANTI PER: TUTTE LE CAUSE, TUTTI I TUMORI, ALCUNI TUMORI RISCHIO RELATIVO (* statis. sign.) metalli pesanti ng/m3 tutte le cause tutti i tumori colon- retto stomaco mammell a <1.9 1 1.17* ( ) 1.17 ( ) 1.32 ( ) 1.75 ( ) 1.21 ( ) 1.07 ( ) 1.26* ( ) 2.03* ( ) 2.88* ( ) 1.10 ( ) 1.09 ( ) 1.54 * ( ) 2.47* ( ) 2.56* ( ) 2.16* ( )

33 QUANTI MORTI SONO NECESSARI PER RICONOSCERE L’ ESISTENZA DI UN RISCHIO
? SARCOMI : RR =10.97 116 DECESSI oltre l’ atteso tra le donne...

34 Effetti sulla salute umana in % per ogni incremento di 10 microgrammi/m3 di PM10 e PM2.5
1.4 2.1 1.3 PM10** 14 Mortalità per cancro al polmone 0.7 Ricoveri ospedalieri pazienti > 65 a. 12 0.9 Mortalità per patologie cardiovascolari Mortalità per patologie respiratorie 6 0.6 Mortalità generica PM2.5*** PM10* Effetti *Anderson HR WHO Regional Office for Europe 2004 **MISA Meta Analisi Italiana su otto grandi città italiane ***Pope A.C., Journal American Association 2002 Pope Circulation 2004 P. Gentilini (ISDE)‏

35 Modifiche delle cause di morte dal 1979 al 1998 negli USA
CAUSA PERCENTO CHANGE FROM 1979 Alzheimer's Disease* < 1 % ,200 % Septicemia < 1 % % Chronic Obstr. Lung % % Diabetes mellitus % % Hypertension < 1 % % Pneumonia/influenza % % Nephritis < 1 % % Cancer % %? *The figures for Alzheimer's Disease may be misleading, because consciousness of Alzheimer's Disease has increased so much in that period that physicians may be increasingly likely to list it as a cause of death.

36 INCIDENZA DI NEOPLASIE NELL’INFANZIA E NELL’ADOLESCENZA IN EUROPA (anni 1970-1999)‏
(Lancet, Dic. 2004)‏

37 La complessità della trasformazione neoplastica
Inquinamento ambientale Fumo Età Suscettibilità individuale Inquinanti alimentari Fattori ereditari Dieta Meccanismi di riparazione DNA Sostanze Chimiche professionali Attivazione-detossificazione metabolica Agenti infettivi Agenti fisici

38 Ambiente e salute: inquinamento da particolato
Non esiste un livello soglia, ossia una concentrazione al di sotto della quale non si registrino effetti sulla salute Si calcola che in Italia siano centinaia i casi di cancro al polmone attribuibili all’inquinamento atmosferico, migliaia i ricoveri per patologie respiratorie e cardiovascolari, decine di migliaia i casi di bronchite ed asma tra i bambini sotto i 15 anni. È evidente la necessità di immediate misure di salute pubblica… (Dal manifesto dell’ Associazione Italiana di Epidemiologia, Taranto 28 aprile 2005)‏

39 I LIMITI DI LEGGE TUTELANO DAVVERO LA SALUTE?
1994 1978 1946 0.3 10 100 Benzene parti per milione (ppm)‏ 2001 (Comunità Europea)‏ 1991 (OMS)‏ 2 pg/kg/die 10 pg/kg/die Diossine miliardesimo di mg (pg)‏ Segnalati effetti di “disruption endocrine” a dosi volte inferiori di quelle considerate sicure Atrazina (Hayes T.B., 2002)‏

40 I limiti di legge sono calcolati su individui adulti: i bambini e gli organismi in accrescimento possono avere una suscettibilità totalmente diversa !!!

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43 Why Resource Recovery Parks? Why ZEROWASTE program ?
Richard Anthony Richard Anthony Associates San Diego, California  R07 September 2007 Davos, Switzerland

44 Why Resource Recovery Parks?
PERCHE’ UN PARCO PER IL RECUPERO ?? PERCHE’ NON CI POSSIAMO PERMETTERE DI PERDERE TANTE MATERIE PRIME (Modello costruito sui dati disponibili nel periodo 1900 – 1979 We can not afford to waste resources RISORSE Popolazione Cibo pro capite Inquinamento Produzione industriale pro capite Anni

45 All discards have value and can be sorted and marketed in 12 basic categories
Tutti gli scarti hanno un valore: Sono scomponibili in 12 materie prime DODICI MATERIE PRIME Riusabili Carta Tessili Metalli Residuo giardinaggio Vetro Putrescibili (“umido”) Plastiche Materiale costruzione Legno Sostanze chimiche Terra Terra fertile

46 COMPOSTAGGIO E RIUSO CREANO POSTI DI LAVORO E RICCHEZZA
12 categorie primarie Posto di Lavoro Ton. per anno Market Price $/T (est.) Total Value of Discards in Delaware ($) 1. Riuso 350 28,000 550 15,400,000 2. Carta 65 370,000 20 7,400,000 3. Residui giardino/alberi 30 100,000 7 700,000 4. Residui “umidi” 85 190,000 1,330,000 5. Legno 24 40,000 4 320,000 6. Residui costruzione 20,000 80,000 Terra 10,000 70,000 8. Metalli 35 60,000 40 2,400,000 Vetro 75 30,000 10 300,000 Plastica 1,020 110,000 100 11,000,000 11. Tessili 340 200 8,000,000 12. Sostanze chimiche 2,000 15 Total 2,055 1,000,000 47,030,000

47 Centro del riuso e riparazione

48 Trattamento dell’ “Organico”

49 Centro del riciclo carta e plastiche

50 Centro di “decostruzione” e ricostruzione

51 Centro raccolta e recupero materiali pericolosi

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53 Inquinamento Ambientale: il problema delle “ piccole dosi ”
. Nocività legata a dosi estremamente basse . Verosimile effetto sinergico . Endocrin Disruptors….. Metalli pesanti….. . Tossicità transplacentare . Tossicità transgenerazionale

54 Tossicità del Piombo IARC : livello IIA
Correlato a neoplasie di rene, stomaco, encefalo A dosi “ basse” deprime lo sviluppo mentale e causa seri deficit nell’apprendimento Dopo la rimozione del Pb tetraetile dalla benzina, una delle fonti principali è la combustione di Rifiuti Solidi !

55 Adottare il principio di precauzione e quello di responsabilità significa anche
accettare il dovere di informare impedire l'occultamento di informazioni su possibili rischi per la salute evitare che si continui a considerare l'intera specie umana come un insieme di cavie sulle quali saggiare tutto quanto è capace di inventare il progresso tecnologico (L.Tomatis)‏

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60 “Relazione tra momento dell’esposizione e tipo di cancro sviluppato (Da Anderson et al. – 2000)

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62 Il costo della Salute 1 euro speso per abbattere l’inquinamento comporta 10 euro risparmiati (6 euro in costi sanitari, euro per la previdenza) Rapporto OKOPEL,C.E. 1999

63 Int J Occup Environ Health. 2005 Oct-Dec;11(4)‏
Business bias: how epidemiologic studies may underestimate or fail to detect increased risks of cancer and other diseases. Gennaro V, Tomatis L Liguria Regional Operational Center, National Mesothelioma Registry Descriptive Epidemiology and Cancer Registry--Epidemiology and Prevention Department, National Cancer Research Institute, Genoa, Italy.

64 POSSIAMO STARE TRANQUILLI?
INCERIMENTO DEI RIFIUTI: POSSIAMO STARE TRANQUILLI?

65 HARVARD SCHOOL OF PUBLIC HEALTH 7 Nov. 2006 online Lancet
A SILENT PANDEMIC : INDUSTRIAL CHEMICHALS ARE IMPAIRING THE BRAIN OF CHILDREN WORLDWIDE HARVARD SCHOOL OF PUBLIC HEALTH 7 Nov online Lancet UN BAMBINO SU SEI BAMBINI AL MONDO PRESENTA DISTURBI NELLO SVILUPPO SPECIE A CARICO DEL SISTEMA NERVOSO PER L’ESPOSIZIONE A CENTINAIA DI SOSTANZE CHIMICHE CHE TROVANO NEL CERVELLO IN VIA DI SVILUPPO IL LORO ORGANO BERSAGLIO “I CERVELLI DEI NOSTRI BAMBINI SONO LA NOSTRA RISORSA ECONOMICA PIU’ IMPORTANTE E NOI NON ABBIAMO CAPITO QUANTO ESSI SONO VULNERABILI”

66 STUDI EPIDEMIOLOGICI SU POPOLAZIONE ESPOSTA ALLE EMISSIONI DI INCENERITORI PER RIFIUTI
Dal 1987 al 2003 sono stati condotti almeno 46 studi, di cui: 32 su popolazione residente in prossimità degli impianti 11 su lavoratori addetti 2 su lavoratori e popolazione 1, condotto in Giappone, sulla relazione tra cancro e diossine emesse dagli impianti (Ann Ist. Sup. Sanità, 2004)‏

67 46 Studi epidemiologici su popolazione esposta alle emissioni di inceneritori per rifiuti: effetti cancerogeni Riscontro significativo di biomarcatori e sostanze ad effetto mutageno nei liquidi biologici (sangue, urine, sperma)‏ In 2/3 degli studi considerati incremento significativo di mortalità/incidenza/prevalenza per neoplasie (polmone, vescica, sarcomi ai tessuti molli, linfomi, epatocarcinoma, neoplasie infantili, tumori gastrodigestivi)‏ ANNALI ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ 2004

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69 Esposizione ad emissioni inceneritori: RR (rischio relativo)‏
Knox E. G., International Journal of Epidemiology 2000 2.1 Neoplasie infantili (incidenza)‏ Comba P., Occupational Enviromental Medicine 2003 (maschi)‏ (femmine)‏ Sarcomi tessuti molli Floret N., Epidemiology 2003 A Biggeri Epidemiol. Prevenzione 2005 2.3 (Incidenza)‏ (Mortalità)‏ Linfomi Non Hodgkin Barbone F., American Journal Epidemiology 1995 Biggeri A., Envirom Health Perspect 1996 (small cell)‏ (large cell)‏ 6.7 Carcinoma polmonare (mortalità)‏ Fonte bibliografica RR Effetto indagato

70 RISCHIO DI SARCOMI DEI TESSUTI MOLLI A MANTOVA IN RESIDENTI IN PROSSIMITÀ DI INCENERITORE DI RIFIUTI INDUSTRIALI 1 44 7 >5 1.6 43 11 4-5 1.2 57 3-4 0.7 26 3 2-3 31.4 5 < 2 Intervallo di confidenza Odds Ratio controlli casi Distanza dall’inceneritore in km (Comba P, 2003)‏

71 Mortalità per linfomi non Hodgkin in aree della regione Toscana dove sono stati attivi inceneritori di rifiuti solidi urbani. A. Biggeri (1,2), D. Catelan (1), B. Terracini (3) (1) Dipartimento di Statistica “G. Parenti” U. di Firenze (2) UO Biostatistica, CSPO, Firenze (3) CPO, Torino Epidemiol Prev 2006; 30(1)‏ Conclusioni Vi è una forte evidenza empirica di un eccesso nella mortalità per linfomi non Hodgkin nei residenti in aree dove era attivo un inceneritore di rifiuti solidi urbani. Lo studio comprende tutti i comuni della regione Toscana dove era attivo un impianto negli anni e tiene conto dei tempi di latenza. Gli eccessi si riferiscono al periodo Vi è una forte coerenza tra i due sessi.

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73 COMPOSTI ORGANICI VOLATILI
Idrocarburi Policiclici Aromatici(IPA), Policlorobifenili(PCB), Policlorodibenzofurani, Diossine lipofile, non biodegradabili, trasmissibili Effetti sul nostro patrimonio Genetico, Immunitario, Ormonale EFFETTI SINERGICI DI TOSSICITA’ FRA SINGOLE SOSTANZE A DOSI RITENUTE SICURE

74 J Pediatr Endocrinol Metab. 2005 Dec;18 Suppl 1:1145-55
Endocrine disruptors Pombo M,Castro-Feijoo L Paediatric Endocrinology, Growth and Adolescence Unit, Paediatric Department, Clinical University Hospital, University of Santiago de Compostela, Coruna, Spain.

75 EMISSIONI TOTALI DI DIOSSINE
GLI INCENERITORI SONO RESPONSABILI DEL 23% DELLE EMISSIONI TOTALI DI DIOSSINE The European Dioxin Air Emission Inventory Project-final Results CHEMOSPHERE 2004 ;54(9):

76 Diossine: cosa sono… 1976 incidente alla ICMESA (Seveso)‏
1997 la TCDD viene riconosciuta dalla IARC a livello 1 (cancerogeno certo)‏ Sostanze liposolubili e persistenti assunte per il 90% tramite la catena alimentare (carne, pesce, latte, ecc.)‏

77 …e come agiscono Legame con uno specifico recettore nucleare con funzione di fattore di trascrizione Effetto mutageno, cancerogeno, alterazione del sistema immunitario, endocrino, riproduttivo, sistema nervoso in via di sviluppo… Correlate a: ipotiroidismo, diabete, endometriosi, ritardo nello sviluppo puberale, disturbi del comportamento, patologie cardiovascolari, maggiore incidenza di sarcomi dei tessuti molli, linfomi Non- Hodgkin, neoplasie del polmone, mammella, colon retto.

78 Il bio-accumulo delle “diossine” lungo la catena alimentare

79 PRINCIPIO DI PRECAUZIONE
“ quando una attività crea possibilità di fare male alla salute o all’ambiente, misure precauzionali dovrebbero essere prese, anche se alcune relazioni di causa-effetto non sono stabilite dalla scienza ” (Art.15 Dichiarazione di RIO giugno 1992, ratificato dall’Unione Europea)‏

80 Medici ed Inceneritori
. BRITISH SOCIAL ECOLOGICAL MEDICINE (BSEM) THE HEALTH EFFECTS OF WASTE INCINERATORS (dic. 2005)‏ . INTERNATIONAL SOCIETY of DOCTORS for ENVIRONMENT(ISDE)‏ LA POSIZIONE SUGLI INCENERITORI (genn. 2006)‏ . PETIZIONI IN TUTTA ITALIA (409 MEDICI A FORLI…)‏

81 PER LA MALATTIA “RIFIUTI” ESISTONO
ALTRE CURE!

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83 Impatti ambientali a confronto
Inceneritori vs Bio-ossidatori: processi di distruzione termica a T di C° vs processi di digestione enzimatica a T max di C°

84 COSA SIGNIFICA INCENERIRE (Politica dell’ABC)‏
ACQUISTARE BUTTARE CONSUMARE

85 ALTERNATIVE ALL’INCENERIMENTO: POLITICA DELLE “R”
Riduzione Recupero Riciclo Riuso Raccolta Differenziata (identificazione di una adeguata filiera)

86 DOMANDA SORPRESA

87 I RIFIUTI SONO FONTE RINNOVABILE DI ENERGIA ?

88 (.. anche se i cassonetti si
NO (.. anche se i cassonetti si riempiono subito)‏

89 SPRECO DI BENI PRIMARI Brucia Plastica = PETROLIO
Brucia Carta = FORESTE Consuma molta ACQUA Si privatizzano gli utili e si socializzano i costi !

90 Risorse Rifiuti Foreste L’impronta ecologica
Prodotti Post consumo Risorse Rifiuti Foreste Allevamenti Orticoltura L’impronta ecologica

91 “ Una specie che distrugge il proprio ambiente distrugge se stessa”
(G. Bateson, )‏

92 TERMOVALORIZZATORE O TERMOSVALORIZZATORE ?
RACCOLTA DIFFERENZIATA, RIUTILIZZO, RECUPERO RISPARMIO ENERGETICO 2-5 VOLTE SUPERIORE ALL’INCENERIMENTO TERMOVALORIZZATORE O TERMOSVALORIZZATORE ?

93 SI CALCOLA CHE OGNI TONNELLATA DI RIFIUTI COMPORTI AL CONTRIBUENTE OGNI ANNO DA 30 a 180 Euro IN COSTI PER L’AMBIENTE E LA SALUTE… (Rapporto dic SOCIETA’ BRITANNICA MEDICINA ECOLOGICA pag. 30)‏

94 DANNI DA INQUINAMENTO ATMOSFERICO
28 MILIARDI di EURO/ANNO risparmiati in Italia riducendo l’ inquinamento da particolato (circolare OMS 22 giugno 2005)‏

95 Siete contenti di spendere così i vostri soldi?

96 CONCLUSIONI Salute e ambiente: BINOMIO INSCINDIBILE!
La salute è una priorità nell’ambito politico: il criterio di scelta deve essere la qualità della vita e non l’interesse economico Impariamo dagli errori del passato Ogni uomo è responsabile dell’ambiente

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