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Quoziente emotivo www.marcantogninisammy.net.

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Presentazione sul tema: "Quoziente emotivo www.marcantogninisammy.net."— Transcript della presentazione:

1 quoziente emotivo

2 ogni persona può avere più o meno capacità emotive
ogni persona può avere più o meno capacità emotive!!!!! Nel benessere, nell’equilibrio, nel successo della persona il QE (quoziente emotivo) è più importante dell’QI (quoziente intellettivo)

3 il QE ha cinque dimensioni

4 autoconsapevolezza riconoscere le proprie emozioni
capire le cause dei sentimenti riconoscere le differenze tra i sentimenti e le azioni

5 autocontrollo tollerare le frustrazioni gestire la rabbia
esprimere la rabbia senza violenza evitare comportamenti esageratamente aggressivi o autodistruttivi avere sentimenti positivi riguardo se stesso, la scuola, famiglia gestire lo stress evitare e gestire solitudine ed ansia

6 automotivazione comportarsi responsabilmente seguendo le proprie scelte concentrarsi sul compito mettendo attenzione comportarsi il meno possibile impulsivamente migliorarsi nelle proprie abilità

7 empatia entrare nel punto di vista dell’altro
diventare sensibile ai sentimenti degli altri ascoltare abilmente gli altri

8 abilità relazionali capire gli altri ed interpretare le relazioni
risolvere abilmente i conflitti, negoziare le discordanze risolvere i problemi di relazione, comunicare abilmente essere amichevole, armonioso in gruppo, cooperativo e generoso.

9 piccola autovalutazione veloce del QE

10 autoconsapevolezza bassa media alta
azioni senza sentimenti e senza consapevolezza differenzio i sentimenti dalle emozioni. Riconosco i sentimenti base differenzio numerose emozioni e definisco sottili differenze di intensità; distinguo umori, emozioni e sentimenti

11 e’ una necessità dell’allievo o è la mia?
sto andando perché l’allievo mi sta chiamando o sto andando perché vorrei che lui mi chiamasse!!!???’

12 autocontrollo basso medio alto l’azione precede la consapevolezza
consapevole che le emozioni nascono poi agiscono. Metto in pratica un certo controllo consapevole di cosa possono produrre le emozioni. Uso una varietà di tecniche di autocontrollo

13 Grido spesso. Ripeto mille volte. Perdo la pazienza
Grido spesso!!! Ripeto mille volte! Perdo la pazienza!!! I miei NO non sono definitivi!!! Chiedo delle cose e poi io non le rispetto!!!!

14 automotivazione bassa media alta
mi sento depresso senza consapevolezza delle cause ho un buon linguaggio interno, sono concentrato sugli obiettivi consapevolmente adatto i pensieri alle situazioni e ridisegno i compiti

15 Educo l’allievo come lui stesso o come me stesso?

16 empatia bassa media alta inconsapevole dei sentimenti degli altri
riconosco i sentimenti degli altri espressi chiaramente riconosco negli altri sentimenti e umori non espressi chiaramente

17 abilità relazionali basse medie alte
non posso mantenere strette relazioni interpersonali mantengo amicizie. relativamente abile in un ampio campo di relazioni sociali ampia gamma di abilità:leadership, gestione dei gruppi, conduttore di progetti, amicizie

18 che cosa sono le emozioni?
le emozioni fanno parte delle nostre reazioni agli eventi della vita (inevitabilità delle emozioni) sono “vissuti” in risposta ad “eventi esterni o interni” hanno carattere improvviso, intenso e temporaneo

19 le emozioni sono complicate collezioni di risposte chimiche e neurali, che formano una configurazione; tutte le emozioni hanno un qualche ruolo regolatore da svolgere, che porta in un modo o nell’altro alla creazione di circostanze vantaggiose per l’organismo in cui si manifesta il fenomeno……. Il loro ruolo è di assistere l’organismo nella conservazione della vita

20 se le emozioni si presentassero a noi prive della capacità di provocare condizionamenti organici, di loro rimarrebbe ben poca traccia. In sostanza se il battito cardiaco non fosse alterato, o se non si modificasse la temperatura del nostro corpo, o se non iniziassimo a lacrimare o via di seguito, potremmo trovarci di fronte alla difficoltà di ricordare le percezioni.

21 Respirare profondamente è sentire profondamente
Respirare profondamente è sentire profondamente. Se respiriamo in profondità nella cavità addominale, quella regione si anima. Se la nostra respirazione non è profonda, reprimiamo certi sentimenti associati all’addome. lowen

22 le emozioni non si possono evitare, si possono vivere e si possono controllare

23 imparare a separare le emozioni dai comportamenti
imparare a separare le emozioni dai comportamenti. Spesso i bambini in preda alla rabbia mettono insieme le emozioni che hanno provato e il comportamento attuato che spesso diventa causa di una punizione dell’adulto

24 altre volte i soggetti con disabilità fisiche o psichiche perseverano in comportamenti di rabbia immotivata, capricci, rifiuto di svolgere l’attività. Sembra che lo facciano per provocare tensioni e stress in maniera gratuita nell’educatore

25 così tengono sotto sequestro emotivo la figura dell’insegnante……risulta essere una richiesta di attenzione e affetto…..un modo sbagliato di gestire le emozioni.

26 bisogna SMONTARE il comportamento appreso
bisogna SMONTARE il comportamento appreso. L’insegnante che si innervosisce e si prodiga in soccorso continuamente sta rinforzando il comportamento del soggetto

27 smontare significa disinteressarsi del comportamento per non venire sequestrati, per poi aprire una comunicazione nel momento di calma quando il comportamento non è in atto.

28 l’esperienza emozionale è un fenomeno corporeo
l’esperienza emozionale è un fenomeno corporeo. Si fa esperienza solo di ciò che avviene nel corpo e l’esperienza è vivida o spenta a seconda della vitalità del corpo. Quando gli eventi esterni influenzano il corpo, ne facciamo esperienza: ma ciò di cui effettivamente facciamo esperienza è il loro effetto sul corpo.

29 la vita del corpo è il sentire: sentirsi vivo, vibrante, buono, eccitato, irato, triste, gioioso, e finalmente soddisfatto. E’ la mancanza di sentire o la confusione riguardo a questo aspetto che porta la gente in terapia.

30 I valori dell’IO riguardano la soddisfazione che ci dà il conseguimento di un obiettivo; quelli corporei, invece, il piacere fisico che proviamo in una qualsiasi attività svolta con grazia. Se concentriamo tutta l’attenzione sul conseguimento dell’obiettivo, sacrifichiamo il piacere di muovere verso di esso.

31 Il corpo non conosce successo e insuccesso
Il corpo non conosce successo e insuccesso. Queste sono funzioni dell’EGO. Il corpo conosce solo piacere e dolore Lowen

32 le emozioni non si possono evitare, si possono controllare

33 cercate di non dire ai vostri allievi non aver paura o non ci pensare……. Provate a dire la paura è naturale e questa cosa la potrai fare anche con la paura….

34 patologie alimentari da alcune indagini sistematiche condotte in alcune famiglie di pazienti anoressiche emerge poi con rilevanza come quest’ultime siano state precocemente catturate in un’infanzia esemplare, in una “gabbia d’oro”, in un mondo ideale dove potevano godere di tutti i favori ma, in virtù del fatto che non potevano mai deludere le aspettative dei loro genitori, non era loro mai concesso di esprimersi secondo propri bisogni o desideri

35 anoressia, tossicodipendenza, e suicidio possono indicare un desiderio di immortalità, un rifiuto del cambiamento, di ogni passo verso nuove emozioni, verso il divenire adulti.

36 violenze bullismo…..perchè non sono più abituato a tollerare la frustrazione, non conosco la solidità delle regole e non so vivere pienamente le emozioni quotidiane e sono alla ricerca di qualcos’altro

37 Cosa fare? Come prevenire?

38 presa di coscienza delle proprie emozioni

39 più alto è il quoziente emotivo dell’insegnante più possibilità abbiamo di fare educazione e prevenzione

40 gestire nella maniera migliore la relazione e quindi la comunicazione

41 evitare il paradosso!!!!!

42 iperprotezione evitare l’iperprotezione. Quando c’è iperprotezione nei confronti di un allievo è perché l’insegnante ha poca autoconsapevolezza, poco autocontrollo e poca empatia

43 l’iperprotezione è una forma di negazione del cambiamento come lo è la ripulsa completa

44 l’iperprotezione stigmatizza l’altro nella sua impotenza confermando l’inadeguatezza nei confronti del cambiamento

45 la convinzione protettiva favorisce le paure dei diversamente abili, privandoli dell’opportunità di imparare a superare i propri timori. La filosofia dell’”imparare ad adattarsi”, invece, aiuta i soggetti più paurosi a farsi coraggio.

46 l’impatto con l’inatteso e l’incerto a piccole dosi è un esercizio utilissimo per gli allievi diversamente abili. Quando l’incontro del soggetto con l’incertezza avviene sotto la guida dell’educatore che, per quanto affettuoso, non si precipita a soccorrerlo e a consolarlo a ogni minimo turbamento, tale persona gradualmente impara a controllare da sé queste situazioni.

47 gli educatori che proteggono i loro allievi altamente reattivi dalla frustrazione e dall’ansia nella speranza di ottenere un buon risultato in realtà esacerbano la loro incertezza e producono l’effetto contrario.

48 a livello neurologico ciò significa che i circuiti prefrontali di questi soggetti perdono l’opportunità di imparare reazioni alternative alla loro paura; invece, la loro tendenza alla paura incontrollata può uscire rafforzata dalla semplice ripetizione

49 un adeguata maturazione emotiva ed affettiva del insegnante consente di educare in modo tale da promuovere apprendimenti significativi e cambiamenti intenzionali volti all’individuazione dell’allievo

50 La chiave della salute è vivere pienamente la vita del corpo
La chiave della salute è vivere pienamente la vita del corpo. Significa che il sentire è più importante del fare, essere liberi più importante che essere ricchi e che il presente è sempre più importante del futuro lowen

51 Grazie per l’attenzione!
Dott. Marcantognini Sammy


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