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LE RIVOLUZIONI ECONOMICHE

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Presentazione sul tema: "LE RIVOLUZIONI ECONOMICHE"— Transcript della presentazione:

1 LE RIVOLUZIONI ECONOMICHE
IL SETTECENTO LE RIVOLUZIONI ECONOMICHE RIVOLUZIONE DEMOGRAFICA RIVOLUZIONE AGRICOLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

2 Le rivoluzioni sociali, economiche e culturali
Nel corso del XVIII secolo in Europa ci fu un’intensa CRESCITA DEMOGRAFICA, che a differenza di quella del 1300 e del 1500, non venne interrotta da una fase di crisi L’aumento della popolazione fu favorito dai progressi dell’agricoltura e dei trasporti La più importante trasformazione ci fu in INGHILTERRA, con l’avvio dell’industrializzazione: LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

3 La crescita demografica
Tra il 1000 e il 1700 la popolazione era, in alcuni periodi, aumentata; ma a questi momenti di crescita intensa, si succedevano periodi di crisi (con carestie, pestilenze) in cui la popolazione regrediva drasticamente Nel 1700 ci fu di nuovo un periodo di crescita, ma questa volta, fino ad oggi, mai interrotto. La popolazione crebbe in maniera continua e molto rapidamente

4 I progressi della vita materiale: migliorano le condizioni di vita
MIGLIORA L’ALIMENTAZIONE Una delle principali cause dell’alta mortalità prima del 1700 era costituita dalle precarie condizioni alimentari del popolo. C’era sempre il rischio di carestie, causate da guerre, peggioramenti climatici con scarse o troppo abbondanti piogge, da inverni troppo rigidi o estati troppo calde… Anche nei periodi migliori, l’alimentazione era scarsa, ma soprattutto squilibrata: non si mangiava carne o pesce, la dieta era costituita principalmente da cereali e zuppe di legumi. Tali squilibri favorivano l’insorgere di malattie. Nel 1700 l’alimentazione migliorò. Fu più facile contenere gli effetti delle carestie, sia perché l’organizzazione dell’amministrazione pubblica era diventata più efficiente (era più facile controllare, imporre leggi…), sia perché erano migliorati i trasporti: quando c’era un cattivo raccolto, il governo poteva acquistare derrate alimentari da altri paesi. Immagine brusa 11, mais Si diffusero nuove colture, provenienti dall’America, come il mais e la patata, che avevano rese maggiori

5 I progressi della vita materiale: migliorano le condizioni di vita
AUMENTANO LE CONOSCENZE MEDICHE. La vita umana si allungò anche perché si curarono molte malattie, grazie ai progressi della medicina. Ad esempio fu scoperto il vaccino contro il vaiolo (1798, Jenner), una delle malattie peggiori dell’epoca. Scomparve la peste nell’Europa Occidentale, anche grazie all’organizzazione dei governi, che stabilirono regole ben precise, proibendo alle navi sospette di ancorare nei porti. Grazie all’opera di medici e delle autorità sanitarie, si diffusero le norme igieniche elementari: pulizia personale e degli indumenti, bollitura dell’acqua….

6 LA RIVOLUZIONE AGRICOLA: precede e poi accompagna la Rivoluzione Industriale
PERMANGONO I DUE LIMITI PRINCIPALI DELL’AGRICOLTURA EUROPEA: BASSI RENDIMENTI (rapporto tra semente e prodotto, resa) NECESSITA’ DI MANTENERE UN EQUILIBRIO TRA ARATIVI, BOSCHI E PASCOLI: non esistevano concimi chimici e fertilizzanti, come oggi, dunque era necessario far riposare il terreno (maggese) e farlo concimare naturalmente con il pascolo degli animali. Anche se la popolazione cresceva aveva bisogno di nuove terre da coltivare, bisognava tenere conto di questa esigenza Tuttavia, nel 1700, aumenta la superficie coltivata in Europa ORIENTALE, grazie alla messa a coltura dell’Ungheria e dell’Ucraina, ora libere dalla minaccia turca.

7 LA RIVOLUZIONE AGRICOLA
LA NUOVA AGRICOLTURA In Europa Occidentale non c’erano nuove terre fertili da mettere a coltura, occorreva, allora, aumentare le RESE, per sfamare la popolazione in aumento.Tale Rivoluzione cominciò in Inghilterra, poi si diffuse in Francia, Germania e Italia del Nord. SPARISCE IL MAGGESE Gli agronomi hanno capito che ci sono alcune piante da foraggio che accrescono la produttività dei campi: invece di lasciare la terra a riposo, il quarto anno si semina foraggio (come trifoglio, erba medica) che arricchisce la terra di nutrienti. In questo modo migliora anche l’allevamento e aumenta la produzione di letame, unico concime conosciuto.

8 IN INGHILTERRA, LA CULLA DELLA RIVOLUZIONE AGRICOLA
I CAMPI APERTI, PRIMA DEL 1700. I CAMPI CHIUSI, NEL 1700, CON ROTAZIONE QUADRIENNALE, SENZA MAGGESE

9 LA RIVOLUZIONE AGRICOLA
I contadini perdono i diritti sulle terre comuni Un altro fattore che permise un miglioramento dell’agricoltura fu l’abolizione dei campi aperti, cioè i campi incolti o quelli coltivati che, dopo il raccolto, venivano lasciati come pascolo comune per tutti i contadini del villaggio. I campi furono recintati. I contadini più poveri non potevano più contare sui terreni comuni per i pascoli. I grandi proprietari si arricchirono e accumularono denaro, capitali (che poi investirono nelle fabbriche.

10 LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

11 UN NUOVO MONDO… Un mondo nuovo prendeva forma e si concentrava intorno alle nascenti città industriali (Londra, Liverpool, Birmingham, Manchester e Leeds)… …un mondo nel quale le macchine sostituivano il lavoro dell’uomo

12 LE ORIGINI DELLA RIVOLUZIONE
Alle origini di tale processo, che avrebbe diviso come uno spartiacque la storia dell’uomo, ci fu L’AMPLIAMENTO DELLE CONOSCENZE SCIENTIFICHE dovuto agli ILLUMINISTI Si svilupparono: la chimica, la fisica, la mineralogia, l’idraulica….

13 L’INGHILTERRA, CULLA DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
L’Inghilterra è il paese più ricco d’Europa, sia per l’agricoltura sviluppata, sia per lo sviluppo del commercio Gli inglesi, infatti, avevano conquistato la supremazia sui mari e ottenuto il controllo sulla tratta dei neri Dalle colonie (in America e Asia) giungevano materie prime (legno, zucchero, cotone…)

14 In Inghilterra: i proprietari terrieri accumulano capitali

15 Perché nel Settecento cambia il mondo
Perché nel Settecento cambia il mondo? Perché ci sono così tante innovazioni tecniche?

16 In Inghilterra si sviluppa il LAVORO A DOMICILIO, eseguito a casa, ma per conto di altri.
Mercanti di città distribuivano alle famiglie contadine le materie prime (come i tessuti) per la lavorazione e gli strumenti di lavoro, poi passavano a ritirare il lavoro finito, con grandi guadagni Si lavorava nel tempo lasciato libero dalla coltivazione: gli uomini tessevano, le donne filavano, i bambini avvolgevano il filo in matasse

17 LA PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
Rappresentò la fase iniziale dell’INDUSTRIA basata sull’uso delle MACCHINE

18 L’Europa a metà del XVIII sec.
COSA? Aumento della produzione di beni con la lavorazione industriale e la nascita delle fabbriche Diminuzione delle guerre Scomparsa della peste e attenuazione delle carestie Migliore igiene Diminuzione della mortalità infantile cause PERCHE? AUMENTO DELLA POPOLAZIONE SVILUPPO DELL’ECONOMIA conseguenze Grazie alle maggiori richieste, si cercò di produrre di più: Rivoluzione agricola Aumento degli scambi commerciali (Americhe) Manifattura (settore tessile) Provoca maggiore RICHIESTA DI BENI DI CONSUMO (abiti, tessuti, strumenti, arredo…) e PRODOTTI ALIMENTARI conseguenze

19 COS’E’ LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE?
E’ caratterizzata da tre elementi: Uso di macchine azionate dalla forza motrice del vapore Impiego del carbone come fonte di energia (combustibile) Produzione basata sul lavoro di fabbrica, anziché sul lavoro domestico

20 Perché c’era molta manodopera a disposizione?
Le terre comuni furono recintate (campi chiusi) e dunque non fu più possibile ai contadini senza terra ricavare legna dai boschi, far pascolare il bestiame, cacciare o raccogliere le spighe dopo la mietitura. Numerosi abitanti dei villaggi, senza questa modesta forma di sostentamento, furono costretti a trasferirsi in città, oppure ad emigrare in cerca di fortuna. Molti diventarono OPERAI

21 DAL LAVORO A DOMICILIO ALLE FABBRICHE
Ben presto gli artigiani e i lavoranti a domicilio non riuscirono più a soddisfare la crescente domanda di prodotti (come vestiti, tessuti, recipienti, utensili….) Occorreva sostituire i vecchi metodi di lavoro con altri che permettessero di: PRODURRE DI PIU’ IN MINOR TEMPO SENZA AUMENTO DI COSTI

22 Come? Grazie all’invenzione di MACCHINE: a partire dal settore tessile, in breve tempo le operazioni (come la filatura e la tessitura) furono completamente MECCANIZZATE, cioè svolte da macchine. Già nel 1830, un solo operaio poteva produrre venti volte di più di un tessitore a mano!

23 LE MACCHINE che danno il via alla Rivoluzione industriale
Nel 1700 ci sono molte INVENZIONI: vengono costruite macchine che agevolano il lavoro dell’uomo prima compiuto solo con la forza dell’uomo Cambia completamente il SISTEMA DI PRODUZIONE Invenzione di macchine nuove, capaci di sostituire il lavoro degli uomini Sfruttamento di forme energetiche e forze motrici nuove, come il carbone e il vapore

24 INVENZIONI nel settore tessile
Il primo settore trainante della Rivoluzione Industriale fu quello TESSILE. Le due lavorazioni più importanti erano, da sempre, la FILATURA (trasformazione, a mano, con il fuso, della materia grezza in filo) e la TESSITURA (la trasformazione in tessuto di due serie di fili, la trama e l’ordito, che venivano intrecciati fra loro. Si usavano l’arcolaio e il telaio. Con l’arrivo del cotone dalle colonie e l’aumento della popolazione, bisognava inventare macchinari che permettessero di aumentare la produzione per soddisfare la crescente domanda di tessuti. COSA CHI QUANDO PERCHE? Navetta volante J. Kay 1773 Per tessere Filatoio meccanico S. Crompton 1779 Per filare i tessuti. Permetteva di produrre tessuti sottilissimi in minor tempo Telaio meccanico E. Cartwright 1790 Per tessere. In poco tempo giunse a produrre una quantità di tessuto 10 volte maggiore di quella fabbricata con il telaio a mano

25 Tessitura a domicilio

26 TESSITURA NELLE FABBRICHE: LA DIVISIONE DEL LAVORO

27 IL SETTORE SIDERURGICO
L’altro settore produttivo in cui si attuò la Rivoluzione Industriale fu quello siderurgico: produzione del ferro, della ghisa e dell’acciaio Alcuni anni dopo, nel 1889, il simbolo di questo sviluppo divenne la TOUR EIFFEL

28 COME FUNZIONAVANO LE MACCHINE?
Per muovere le nuove macchine la forza manuale o animale non bastava più. C’era bisogno di altra ENERGIA Fu sfruttato il CARBONE, la cui combustione (quando bruciava) produceva calore e quindi energia Molte macchine funzionavano a VAPORE, prodotto dalla combustione (furono utilizzate nelle miniere, nelle fabbriche tessili, siderurgiche, ma soprattutto nei mezzi di trasporto (NAVI e TRENI) Oggi si usano altre FONTI DI ENERGIA: come il petrolio, l’acqua, il nucleare, ma anche il sole (energia solare) e il vento (energia eolica)

29 La macchina a vapore J. WATT è considerato l’inventore della macchina a vapore, il simbolo della rivoluzione industriale (1769). Nella macchina da lui inventata si bruciava carbone per far bollire acqua in una caldaia e produrre vapore che, con la sua forza, avrebbe azionato dei macchinari. COME? Pensa ad una pentola in cui bolle dell’acqua. Se ha il coperchio, la forza del vapore riesce a spostarlo. Immagina che l’acqua sia molta di più, anche la forza sarà maggiore! Nel LINGUAGGIO SCIENTIFICO si dice che la macchina a vapore trasformava l’energia termica in energia meccanica, cioè sfruttava il calore per produrre movimento

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31 Aumentano i COMMERCI: dalla campagna alle città,
dalle città industriali al resto del MONDO

32 COME SONO CAMBIATE LE FONTI DI ENERGIA NELLA STORIA: 1 UOMO = 17. 300
COME SONO CAMBIATE LE FONTI DI ENERGIA NELLA STORIA: 1 UOMO = UOMINI!!!!

33 NASCE L’INDUSTRIA MODERNA
MACCHINE CARBONE VAPORE Permisero un rapido sviluppo dell’industria e cambiarono profondamente: IL MODO DI LAVORARE LA VITA STESSA DEGLI UOMINI

34 DOVE SI SVOLGE IL LAVORO?Non più all’aria aperta!Nelle MINIERE
O nelle fabbriche

35 Alcune CONSEGUENZE dell’uso delle macchine
1) L’invenzione delle macchine cambia il volto della società; provoca infatti L’ALLONTANAMENTO DEI CONTADINI DALLA CAMPAGNA e il loro insediamento nelle zone industriali.

36 2) La concorrenza delle macchine provoca il DECLINO DELL’ARTIGIANATO e riduce l’originalità e il contributo dell’individuo nell’esercizio del mestiere (lavoro prodotto in serie)

37 3)Insomma, la rivoluzione industriale MIGLIORO’ LE GENERALI CONDIZIONI DI VITA,
4) ABBASSO’ I PREZZI dei prodotti lavorati in fabbrica e permise a molti di acquistarli, 5) ma RIDUSSE LA NECESSITA’ DI MANODOPERA, come succede anche oggi con la Rivoluzione Informatica

38 LA DIVISIONE DEL LAVORO PERMETTE DI PRODURRE DI PIU’:
UN ESEMPIO: LA PRODUZIONE DEGLI SPILLI Un operaio non addestrato e non abituato a usare le macchine difficilmente riuscirà a fare uno spillo al giorno e certamente non riuscirà a farne 20. Tale produzione è divisa in un certo numero di specialità: Un uomo trafila il metallo, un altro raddrizza il filo, un terzo lo taglia, un quarto crea la punta, un quinto lo schiaccia all’estremità, dove deve inserirsi la capocchia; uno fa la capocchia, uno la inserisce, uno pulisce gli spilli, un altro li incarta. Tuttavia, sebbene questa fabbrica sia povera e con macchine non molto efficienti, dieci persone riescono a produrre più di spilli al giorno, quindi ogni persona spilli. Se invece avessero lavorato in modo non organizzato non avrebbero fabbricato neanche 20 spilli! Adattato da A. Smith, Saggio sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni

39 LE CONSEGUENZE SOCIALI AMBIENTALI ECONOMICHE
Come cambiò il paesaggio? Come cambiò il rapporto tra l’uomo e l’ambiente? Certamente l’uomo domina maggiormente l’ambiente, perché teme meno carestie e capricci del clima, ma ci saranno conseguenze negative, come l’INQUINAMENTO, che si ripercuotono sulla salute dell’uomo e della terra AMBIENTALI Come cambia la produzione? E il lavoro? Il commercio aumenta? ECONOMICHE SOCIALI: che effetto ebbe sulla popolazione? Le condizioni di vita materiale migliorarono, ma all’inizio si fecero sentire soprattutto le conseguenze negative, come lo sfruttamento di uomini, donne e bambini nelle fabbriche SOCIALI

40 Le conseguenze ambientali: Il paesaggio cambia
Tra il settecento e l’ottocento, le rivoluzioni agrarie, demografiche, industriali e dei trasporti provocarono una svolta decisa nel rapporto tra le comunità umane e l’ambiente. Le fabbriche cominciarono a immettere nell’atmosfera quantità fino ad allora inimmaginabili di inquinanti e la rapida espansione delle città causò un aumento dei rifiuti.

41 La nascita dell’inquinamento industriale
Le fabbriche scaricavano nell’aria molti veleni, che inquinavano l’aria, i fiumi e i mari. Non esistevano ancora LEGGI che limitassero questi danni L’inquinamento provocava molte malattie. In particolare veniva danneggiato l’apparato respiratorio. Erano frequenti le MALATTIE POLMONARI (come la tubercolosi) Immagine ciminiere

42 … E OGGI? OGGI L’INDUSTRIALIZZAZIONE CRESCE A RITMI VELOCISSIMI, PORTANDO CON SE’ PROGRESSO, MIGLIORAMENTO DELLA VITA, MA ANCHE INQUINAMENTO, CON IL RISCHIO DI DISTRUGGERE L’AMBIENTE CHE CI DA’ LA VITA

43 COSA SI FA PER IMPEDIRE CIO’?
HAI MAI SENTITO PARLARE DI SUMMIT PER L’AMBIENTE? CONVENZIONE DI KYOTO? AGENDA 21?

44 IL PAESAGGIO CAMBIA: LE FERROVIE

45 2) CONSEGUENZE ECONOMICHE Come cambia il modo di lavorare e produrre
2) CONSEGUENZE ECONOMICHE Come cambia il modo di lavorare e produrre? E gli scambi?

46 CAMBIA IL MODO DI LAVORARE: NASCE LA FABBRICA E LA SUDDIVISIONE DEL LAVORO
Nelle fabbriche dominano le macchine, che svolgono automaticamente e velocemente il lavoro prima svolto a mano Ogni macchina svolge una sola operazione (una sola fase del lavoro) ed è guidata da un operaio che compie sempre gli stessi movimenti … LA CATENA DI MONTAGGIO

47 3) CONSEGUENZE SOCIALI L’URBANIZZAZIONE
Le prime fabbriche furono costruite nelle città. Qui arrivarono tantissime persone costrette, anche per le recinzioni, ad abbandonare le campagne. Divennero operai. Le città si ingrandirono in modo rapido e disordinato IN CHE CONDIZIONI VIVEVANO gli operai?

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49 IN CHE CONDIZIONI VIVEVANO gli operai?
3) CONSEGUENZE SOCIALI IN CHE CONDIZIONI VIVEVANO gli operai? In fabbrica e in miniera si lavorava anche la notte Il ritmo di lavoro era imposto dalle macchine: non era come nelle campagne, dove il ritmo era scandito dal giorno e dalla notte, dalle stagioni. Non c’erano momenti di riposo Le regole erano molto severe e i sorveglianti le facevano rispettare anche con la violenza

50 3) CONSEGUENZE SOCIALI IN CHE CONDIZIONI VIVEVANO gli operai?
I salari erano molto bassi Lavoravano anche le donne e bambini Nelle miniere, le condizioni erano peggiori: c’era continuo pericolo di crolli, esplosioni, allegamenti: molte persone vi persero la vita

51 3) CONSEGUENZE SOCIALI I BAMBINI. Anche loro facevano turni pesantissimi, anche di 16 ore; lavoravano anche la notte, fin dai 6-7 anni LE DONNE. Per la prima volta svolgono lavori simili a quelli degli uomini. Ugualmente sfruttate, però, vengono pagate molto meno….

52 “Ho lavorato qui due anni; ora ho 14 anni
“Ho lavorato qui due anni; ora ho 14 anni. Lavoro 16 ore e mezzo al giorno. Una notte, poco tempo fa, stavo male e ho chiesto di smettere alle otto, e mi fu detto che se me ne fossi andato, non avrei potuto più tornare al lavoro” Testimonianza resa alla Commissione d’inchiesta sul lavoro infantile del 1833

53 “Quando questo ragazzo aveva 7 anni, avevo preso l’abitudine di portarlo sulle spalle, andando in fabbrica: lui lavorava 16 ore al giorno. Spesso mi inginocchiavo per dargli da mangiare mentre stava alla macchina, perché non doveva né lasciarla né fermarsi” Testimonianza resa alla Commissione d’inchiesta sul lavoro infantile del 1833

54 “Questi bambini sono generalmente costretti a lavorare troppo a lungo in ambienti chiusi, spesso tutta la notte. L’aria che respirano è avvelenata da olio e da altre sostanze usate per le macchine. Ci si preoccupa ben poco delle loro condizioni igieniche. Spesso tutto ciò è causa di malattie, come le febbri epidemiche. Generalmente alla fine del loro periodo di apprendistato essi non sono più resistenti al lavoro né sono in grado di intraprendere una qualsiasi attività, per la loro debolezza” Descrizione della regione intorno a Manchester, J. Aikin, 1795

55 Chi lavora nelle fabbriche?
Vi erano bambini? Lavoravano solo di giorno? Per quante ore lavorano? L’ambiente in cui lavoravano era salubre o nocivo? Quali erano le conseguenze? In caso di malattia possono assentarsi dal lavoro? Da cosa sono determinati i ritmi e i tempi di lavoro in fabbrica?

56 Le condizioni di vita Nei centri industriali la MORTALITA’ era alta: un bambino su due moriva prima dei 5 anni Molti morivano per malattie infettive A Liverpool, nel 1800, la durata media della vita era 35 anni per i borghesi e 15 anni per gli operai

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58 LE CITTA’ INVIVIBILI: LA RAPIDA CRESCITA DEI CENTRI INDUSTRIALI
Come abbiamo detto, la rivoluzione industriale portò a grandi spostamenti di popolazione dalle campagne alle città in cui venivano impiantate nuove industrie. LA CRESCITA FU RAPIDISSIMA E DISORDINATA Qualche esempio?

59 L’aumento degli abitanti di MANCHESTER

60 L’aumento degli abitanti di LONDRA

61 I QUARTIERI OPERAI I nuovi quartieri, nati per ospitare gli operai, si trovavano vicino alle fabbriche, dove l’aria era malsana. LE CASE erano piccole, tetre, buie, malsane. L’arredamento era poverissimo e le famiglie vivevano affollate in piccole stanze

62 Le case degli operai Naturalmente le condizioni igieniche erano disastrose: per l’affollamento e la mancanza di igiene le MALATTIE infettive si diffondevano facilmente (come vaiolo, scarlattina, tubercolosi…). Anche i parassiti, come pulci e pidocchi, erano molto diffusi I primi operai erano malnutriti e, soprattutto i bambini, soffrivano di malattie causate dal lavoro, come il rachitismo Se si ammalavano per il lavoro svolto, nessuno li aiutava, né lo Stato né il datore di lavoro e rimanevano senza stipendio

63 SEMPRE PIU’ IN FRETTA, SEMPRE PIU’ LONTANO: La rivoluzione dei trasporti
Si potenziarono i MEZZI DI TRASPORTO ESISTENTI (navi a vela, battelli fluviali e carri Le industrie producevano grandi quantità di merce. Occorreva, allora, disporre più rapidamente delle materie prime e del combustibile (carbone) e Trasportare i prodotti il più in fretta possibile Si diffusero nuovi mezzi di trasporto, come la nave a vapore (1783) e il treno (1814), o la monfolfiera (1785)

64 La mongolfiera, il treno e il battello a vapore

65 MIGLIORARONO LE CONDIZIONI DI VITA?
Complessivamente il PRIMO PERIODO DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE portò ad un peggioramento delle condizioni di vita nelle città industriali Nel PERIODO SUCCESSIVO, dalla metà dell’Ottocento, il miglioramento si fece sentire anche per la maggior parte della popolazione

66 Molte cose migliorarono.
IL MONDO CAMBIA Molte cose migliorarono. Per tutti? In tutto il mondo? Perché?


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