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Lic. Classico “D. A. Azuni”

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Presentazione sul tema: "Lic. Classico “D. A. Azuni”"— Transcript della presentazione:

1 Lic. Classico “D. A. Azuni”
Le stelle Lic. Classico “D. A. Azuni” SASSARI Prof. Paolo Abis

2 Cosa è una stella? Vista da fuori: una palla di gas incandescente
Prof. Paolo Abis

3 Cosa è una stella? Si definisce stella un corpo celeste che brilla di luce propria. Una stella, in termini semplici, è un'enorme sfera di gas caldissimo, chiamato plasma, che genera energia nel suo interno attraverso un processo di fusione nucleare. Tale processo trasforma l’idrogeno in un gas più pesante che si chiama Elio. Prof. Paolo Abis

4 una stella è un corpo celeste
autogravitante Prof. Paolo Abis

5 Equilibrio idrostatico
E’ il perfetto equilibrio fra le due forze che mantiene la stella stabile per miliardi di anni. Se il tasso di produzione di energia rallenta il centro comincia a raffreddarsi, la pressione dei gas diminuisce, e ciò provoca il prevalere della forza di gravità. Quando questo avviene, la stella si contrae. Questa contrazione genera una pressione altissima, la compressione fa aumentare la temperatura tanto da incrementare la produzione di energia e… la stella si espande. Prof. Paolo Abis

6 Guardiamoci dentro Prof. Paolo Abis

7 Guardiamoci dentro Prof. Paolo Abis

8 Il Sole Il sole E’ una sfera costituita per il 99% di gas (idrogeno ed elio). Nonostante la sua natura gassosa ha una densità di 1,4 volte quella terrestre.  Infatti esercita una enorme forza di gravità che schiaccia i gas verso il centro  con una pressione di molti miliardi di atmosfere (per un confronto: la pressione dell'aria che gonfia i pneumatici tanto da sostenere l'automobile E’ intorno alle 2/3 atmosfere). Questa pressione da ai gas nella parte interna la natura di un fluido. Prof. Paolo Abis

9 Il Sole Il Sole è composto da diversi strati: il nucleo, una zona intermedia nella quale l'energia prodotta nel nucleo viene trasportata verso l'esterno, e la fotosfera (che è la parte visibile del Sole). Inoltre ci sono due strati di gas al di sopra della fotosfera, chiamati cromosfera e corona. La corona solare è uno strato di gas caldissimo, alla temperatura di milioni di gradi, che circonda il Sole e arriva fino a una distanza di milioni di chilometri dalla fotosfera. Prof. Paolo Abis

10 Quale può essere la sorgente di energia dalle stelle ?.
Sorgenti di Energia Quale può essere la sorgente di energia dalle stelle ?. Si sa che reazioni di Fusione Nucleare sono in grado di produrre un’enorme quantità di energia. Il diagramma HR può essere costruito per tutte le stelle, o oggetti che vediamo in cielo. Se si prende un campione di stelle di cui si conoscono colore e magnitudine, possiamo sempre ricavare un diagramma HR. In realtà, come abbiamo visto, poiché le stelle possono trovarsi a distanze diverse dalla terra, per poter confrontare le magnitudini dei vari oggetti dobbiamo passare attraverso la magnitudine assoluta, cioè correggere per la distanza. Come vedremo la distanza è uno dei parametri più difficili da ricavare ed è per questo che gli astronomi si concentrano nello studio di oggetti molto particolari che sono gli ammassi stellari. Questi hanno la caratteristica di essere formati da stelle che si trovano tutte più o meno alla stessa distanza dalla terra, per cui il confronto delle magnitudini può essere fatto senza dover ottenere informazioni sulla distanza di ogni singolo oggetto. Prof. Paolo Abis

11 Le Reazioni Nucleari La carica positiva di un atomo (protoni+neutroni) è confinata entro un nucleo di ~10-13cm. Affinché possa avvenire una reazione di Fusione nucleare è necessario che due atomi si avvicinino fino ad una distanza di ~10-13cm. Neutroni Protoni Elettroni 10-13 Il diagramma HR può essere costruito per tutte le stelle, o oggetti che vediamo in cielo. Se si prende un campione di stelle di cui si conoscono colore e magnitudine, possiamo sempre ricavare un diagramma HR. In realtà, come abbiamo visto, poiché le stelle possono trovarsi a distanze diverse dalla terra, per poter confrontare le magnitudini dei vari oggetti dobbiamo passare attraverso la magnitudine assoluta, cioè correggere per la distanza. Come vedremo la distanza è uno dei parametri più difficili da ricavare ed è per questo che gli astronomi si concentrano nello studio di oggetti molto particolari che sono gli ammassi stellari. Questi hanno la caratteristica di essere formati da stelle che si trovano tutte più o meno alla stessa distanza dalla terra, per cui il confronto delle magnitudini può essere fatto senza dover ottenere informazioni sulla distanza di ogni singolo oggetto. Prof. Paolo Abis

12 Le Reazioni Nucleari A questa distanza però le forze di repulsione sono molto forti e quindi bisogna accelerare le particelle in modo da riuscire superare queste forze ovvero la Barriera Coulombiana. 10-13 Il diagramma HR può essere costruito per tutte le stelle, o oggetti che vediamo in cielo. Se si prende un campione di stelle di cui si conoscono colore e magnitudine, possiamo sempre ricavare un diagramma HR. In realtà, come abbiamo visto, poiché le stelle possono trovarsi a distanze diverse dalla terra, per poter confrontare le magnitudini dei vari oggetti dobbiamo passare attraverso la magnitudine assoluta, cioè correggere per la distanza. Come vedremo la distanza è uno dei parametri più difficili da ricavare ed è per questo che gli astronomi si concentrano nello studio di oggetti molto particolari che sono gli ammassi stellari. Questi hanno la caratteristica di essere formati da stelle che si trovano tutte più o meno alla stessa distanza dalla terra, per cui il confronto delle magnitudini può essere fatto senza dover ottenere informazioni sulla distanza di ogni singolo oggetto. Prof. Paolo Abis

13 Le Reazioni Nucleari La barriera Coulombiana può essere superata quando la temperatura e/o la densità del gas sono molto elevate. Ovvero quando l’accelerazione dovuta all’energia termica è sufficientemente elevata o quando gli atomi sono costretti a stare molto vicini fra loro. Le prime reazioni nucleari che avvengono sono quelle per le quali la Barriera Coulombiana è più bassa, cioè quando la temperatura e/o la densità necessarie non sono molto elevate. Il diagramma HR può essere costruito per tutte le stelle, o oggetti che vediamo in cielo. Se si prende un campione di stelle di cui si conoscono colore e magnitudine, possiamo sempre ricavare un diagramma HR. In realtà, come abbiamo visto, poiché le stelle possono trovarsi a distanze diverse dalla terra, per poter confrontare le magnitudini dei vari oggetti dobbiamo passare attraverso la magnitudine assoluta, cioè correggere per la distanza. Come vedremo la distanza è uno dei parametri più difficili da ricavare ed è per questo che gli astronomi si concentrano nello studio di oggetti molto particolari che sono gli ammassi stellari. Questi hanno la caratteristica di essere formati da stelle che si trovano tutte più o meno alla stessa distanza dalla terra, per cui il confronto delle magnitudini può essere fatto senza dover ottenere informazioni sulla distanza di ogni singolo oggetto. Prof. Paolo Abis

14 Le Reazioni Nucleari Nell’interno di una stella questo si verifica facilmente. La temperatura al centro del Sole: T= °C Tterra = 20°C ~ 293K T ~ 4.4x107 °C La densità al centro del Sole: r= 220 miliardi di atmosfere Il diagramma HR può essere costruito per tutte le stelle, o oggetti che vediamo in cielo. Se si prende un campione di stelle di cui si conoscono colore e magnitudine, possiamo sempre ricavare un diagramma HR. In realtà, come abbiamo visto, poiché le stelle possono trovarsi a distanze diverse dalla terra, per poter confrontare le magnitudini dei vari oggetti dobbiamo passare attraverso la magnitudine assoluta, cioè correggere per la distanza. Come vedremo la distanza è uno dei parametri più difficili da ricavare ed è per questo che gli astronomi si concentrano nello studio di oggetti molto particolari che sono gli ammassi stellari. Questi hanno la caratteristica di essere formati da stelle che si trovano tutte più o meno alla stessa distanza dalla terra, per cui il confronto delle magnitudini può essere fatto senza dover ottenere informazioni sulla distanza di ogni singolo oggetto. ratmosphere = 1.293x10-3 gr cm-3 Prof. Paolo Abis

15 Le Reazioni Nucleari Vediamo quanta energia può essere prodotta da una reazione nucleare, e se questa è sufficiente a giustificare il tempo di vita di una stella (almeno 4Gyr nel caso del Sole). Ad esempio la fusione di 4 nuclei di Idrogeno (1H) in un nucleo di Elio (4He): Il diagramma HR può essere costruito per tutte le stelle, o oggetti che vediamo in cielo. Se si prende un campione di stelle di cui si conoscono colore e magnitudine, possiamo sempre ricavare un diagramma HR. In realtà, come abbiamo visto, poiché le stelle possono trovarsi a distanze diverse dalla terra, per poter confrontare le magnitudini dei vari oggetti dobbiamo passare attraverso la magnitudine assoluta, cioè correggere per la distanza. Come vedremo la distanza è uno dei parametri più difficili da ricavare ed è per questo che gli astronomi si concentrano nello studio di oggetti molto particolari che sono gli ammassi stellari. Questi hanno la caratteristica di essere formati da stelle che si trovano tutte più o meno alla stessa distanza dalla terra, per cui il confronto delle magnitudini può essere fatto senza dover ottenere informazioni sulla distanza di ogni singolo oggetto. 4 1H  4He Bruciamento dell’H Prof. Paolo Abis

16 Le Sorgenti Nucleari In questa reazione c’è però un difetto di massa:
 Il peso atomico del 1H è mH=  Il peso atomico del 4He è mHe=4.0026 Dm= 4mH - mHe = (4 1H  4He) Dove va questa massa? E = mc2 … Si trasforma in Energia !! Prof. Paolo Abis

17 Le Sorgenti Nucleari Quando la temperatura e/o la densità nel centro aumentano allora è possibile che avvengano reazioni di fusione fra nuclei la cui Barriera Coulombiana è più grande. Es.: fusione dell’He, fusione del Carbonio (12C), etc. Ogni reazione nucleare produrrà altra energia e la stella potrà continuare a “vivere” senza collassare su se stessa. Il diagramma HR può essere costruito per tutte le stelle, o oggetti che vediamo in cielo. Se si prende un campione di stelle di cui si conoscono colore e magnitudine, possiamo sempre ricavare un diagramma HR. In realtà, come abbiamo visto, poiché le stelle possono trovarsi a distanze diverse dalla terra, per poter confrontare le magnitudini dei vari oggetti dobbiamo passare attraverso la magnitudine assoluta, cioè correggere per la distanza. Come vedremo la distanza è uno dei parametri più difficili da ricavare ed è per questo che gli astronomi si concentrano nello studio di oggetti molto particolari che sono gli ammassi stellari. Questi hanno la caratteristica di essere formati da stelle che si trovano tutte più o meno alla stessa distanza dalla terra, per cui il confronto delle magnitudini può essere fatto senza dover ottenere informazioni sulla distanza di ogni singolo oggetto. Prof. Paolo Abis

18 L‘energia del sole Il Sole è una piccola stella di colore giallo, ha un diametro di quasi 1 milione 400mila chilometri, cioè quasi 110 volte quello della Terra. La temperatura al suo interno è altissima: oltre 15 milioni di gradi! Nel nucleo del Sole, l'idrogeno viene fuso per formare elio, in un processo detto fusione nucleare. L'energia creata nel nucleo del Sole attraverso questo processo viene prima trasportata fino alla sua superficie visibile, poi emessa nello spazio, dove si propaga sotto forma di luce. He Prof. Paolo Abis

19 Cosa possiamo misurare di una stella ?
Quantità di luce (luminosità o magnitudine) Colore (differenza di magnitudine nei vari colori) Spettro (quanta energia viene emessa alle varie lunghezza d’onda) Velocità, distanza Da cui possiamo ricavare Luminosità assoluta (corretta per la distanza della stella) Temperatura Composizione chimica (elementi chimici presenti nella stella) Massa Prof. Paolo Abis

20 Composizione delle stelle
«Vedere» la luce La luce visibile è una forma di radiazione che il nostro occhio è in grado di percepire. Questa radiazione è formata da onde elettromagnetiche. La gamma di tutte le onde elettromagnetiche costituisce lo spettro elettromagnetico.. Le onde vi sono classificate in base alla frquenza e la lunghezza d’onda. Prof. Paolo Abis

21 Spettro elettromagnetico Prof. Paolo Abis

22 La luce bianca e’ scomposta da un prisma in differenti colori
Prof. Paolo Abis

23 E’ quello che succede alla luce del sole quando le gocce d’acqua la scompongono per formare l’arcobaleno Prof. Paolo Abis

24 I raggi di luce che si riflettono all’interno della goccia d’acqua una sola volta danno origine all’arcobaleno principale (raggio di 42 gradi) I raggi di luce che si riflettono 2 volte danno origine all’arcobaleno secondario (raggio di 50 gradi) Prof. Paolo Abis

25 Lo spettro di una sorgente luminosa può avere una natura continua (come ad esempio il sole od una lampadina ad incandescenza) Oppure una natura discreta (come le lampade a neon, sodio, mercurio, etc.) Prof. Paolo Abis

26 Spettro di assorbimento
Spettro di emissione Prof. Paolo Abis

27 Spettro di assorbimento
Spettro continuo Spettri di emissione Spettro di assorbimento Prof. Paolo Abis

28 Lo spettro delle stelle
Tornando alle stelle: se ne rileviamo lo spettro e vogliamo sapere se su quella stella c'è idrogeno, basterà confrontare le righe dello spettro dell'idrogeno con quelle della stella, se ci sono tutte possiamo stare sicuri che su quella stella c'è l'idrogeno. Ovviamente lo spettro delle stelle sarà la risultante della somma degli spettri dei vari elementi che la compongono. Le righe di assorbimento dello spettro possono essere più o meno scure e questo indica con quale proporzione ciascun elemento è presente nella stella. In genere comunque si ha una uniformità nella composizione stellare mentre quello che cambia è la temperatura. Prof. Paolo Abis

29 Spettri stellari Le righe dello spettro indicano la composizione della stella ALPHA LYRAE - VEGA (Alpha LYR) BETA LYRAE - SHELIAK (Beta LYR) Prof. Paolo Abis

30 Spettro di assorbimento
Le analisi spettrali hanno permesso di determinare la composizione chimica delle atmosfere stellari : Idrogeno 80% Elio 19% Altri elementi chimici 1 % Prof. Paolo Abis

31 Classificazione delle stelle
La catalogazione delle stelle si basa principalmente sull'energia emessa. Infatti, l'energia prodotta dal nucleo stellare viene irraggiata sotto forma di luce e calore le cui lunghezze d'onda dipendono sostanzialmente dalla temperatura superficiale e dalla composizione chimica della materia. Le stelle infatti sono di un colore che dipende direttamente dalla loro temperatura superficiale. Come criterio di catalogazione si usano allora la temperatura ed il colore delle stelle che portano alla creazione di 6 gruppi, o classi spettrali, indicati da lettere dell'alfabeto: Classe Spettrale Tipo di Stella Temperatura in Gradi 0-B Bianco Azzurre  A Bianche  F  G Gialle  K Arancio  M Rosso meno di 3000 Prof. Paolo Abis

32 Classe spettrale Le stelle sono state classificate in classi spettrali con le lettere: O B A F G K M, ciascuna accompagnata da numeri da 0 a 9. (il metodo anglosassone permette di ricordare la scala "OBAFGKM" attraverso l'acronimo scherzoso di "Oh, Be A Fine Girl, Kiss Me"). Il colore è indice della temperatura della stella e costituisce uno dei fattori della classificazione stellare. Ovviamente nella classificazione non compaiono le stelle variabili. Prof. Paolo Abis

33 Il Colore e la temperatura
Il colore delle stelle può essere molto variabile. Le stelle non sono tutte bianche come immaginiamo guardando il cielo. Il colore di una stella è una indicazione della sua temperatura. Una stella giovane, come il sole, è relativamente calda (6 000 oC). Una stella rossa, è relativamente fredda (3 000 oC). Una stella blu è estremamente calda ( à oC). Prof. Paolo Abis

34 Il Colore e la temperatura
Lo spettro di una stella dipende dalla temperatura. Più una stella é calda, più la sua luce è blu Stelle più calde Stelle più fredde Prof. Paolo Abis

35 Star Colors Red Orange Yellow White Blue Prof. Paolo Abis

36 Star Temperatures 3000 K 4000 K 5000 K 6000 K 7000 K 10,000 K 15,000 K
Prof. Paolo Abis

37 Magnitudine stellare magnitudine
La luminosità di una stella viene accuratamente misurata con appositi fotometri fotoelettrici ed in base a tali misurazioni viene definita la sua magnitudine Prof. Paolo Abis

38 Magnitudine stellare Con il termine magnitudine (dal latino Magnitudo,inis = grandezza) si intende la misura della quantità di luce che arriva da un corpo celeste (stelle, galassie, nebulose...). Questa quantità di luce dipende da molti fattori come la distanza dell'astro, la sua grandezza, la sua temperatura ecc. Prof. Paolo Abis

39 precursore della geografia
Magnitudine stellare La scala con cui sono misurate le magnitudini affonda le sue radici nella pratica ellenistica di dividere le stelle visibili ad occhio nudo in sei magnitudini. Le stelle più luminose erano dette di prima magnitudine (m = +1), quelle brillanti la metà di queste erano di seconda magnitudine, e così via fino alla sesta magnitudine (m = +6), al limite della visione umana (senza un telescopio o altri aiuti ottici). Questo metodo piuttosto semplice di indicare la luminosità delle stelle fu reso popolare da Tolomeo nel suo Almagesto, e si pensa che sia stato inventato da Ipparco di Nicea. Claudio Tolomeo, precursore della geografia Prof. Paolo Abis

40 Magnitudine stellare Hipparco (II secolo A.C.)
Definisce sei categorie di magnitudini: Prima magnitudine per le stelle brillanti che si vedono appena tramonta il sole; Sesta magnitudine per le stelle che si vedono appena Norman Pogson (1856) Ha definito la legge che definisce il sistema di magnitudini basandosi sul flusso magnitudine = -2.5 log(flusso) + costante Prof. Paolo Abis

41 Il sistema delle magnitudini
Magnitudine apparente Scala logaritmica della luminosità delle stelle Magnitudine assoluta Magnitudine apparente di una stella se fosse a 10 parsecs di distanza dalla terra Prof. Paolo Abis

42 Magnitudine apparente
d A d B La magnitudine apparente (m) di una stella, pianeta o di un altro oggetto celeste è una misura della sua luminosità apparente; cioè, non si prendere in considerazione la distanza dell'oggetto dal punto d'osservazione. Le stelle A e B hanno “in apparenza” la stessa luminosità. Tuttavia, la stella A in realtà è molto più piccola e meno luminosa della stella B. Prof. Paolo Abis

43 Stella più debole visibile ad occhi nudo= mag. + 6.5
Nota: Più brillante è una stella e più è piccola la sua magnitudine (fino ad essere addiritutra negativa) Sole = mag Luna piena = mag. –12 Vega = mag. 0 Stella più debole visibile ad occhi nudo= mag limite dello Hubble Space Telescope = mag. + 27 Prof. Paolo Abis

44 Scala delle magnitudini
La scala delle magnitudini è rovescia: astri con magnitudine maggiore sono meno luminosi. L'occhio umano riesce a vedere, nelle migliori condizioni di osservazione, fino alla magnitudine 5 per un totale di ~9000 stelle. Le stelle di prima magnitudine sono 2.5 volte più luminose di quelle di seconda, quelle di seconda sono 2.5 volte più luminose di quelle di terza e così via. Una differenza di 5 nella scala delle magnitudini corrisponde ad un fattore 100. Prof. Paolo Abis

45 Magnitudine stellare +6.43 +5.65 +5.43 +2.84 +3.59 Le Pleiadi un ammasso aperto nella costellazione del Toro Prof. Paolo Abis

46 Magnitudine assoluta Quale è la magnitudine assoluta del sole ?
Si definisce magnitudine assoluta M di una stella la magnitudine che essa avrebbe se venisse posta a 10 parsec di distanza (32,6 a.l.) Quale è la magnitudine assoluta del sole ? m = -26. M = +4.82 Pertanto, se il sole fosse a tale distanza dalla terra risulterebbe appena visibile Prof. Paolo Abis

47 Sorpresa !! Prof. Paolo Abis

48 I Diagrammi HR La scoperta più importante in campo astronomico risale al 1913, quando il danese Enjar Hertzsprung e l’americano Henry Norris Russell, indipendentemente l’uno dall’altro, confrontarono in un diagramma le due proprietà principali delle stelle: Temperatura (colore o tipo-spettale) Russell Hertzsprung Luminosità (magnitudine assoluta) Le proprietà principali delle stelle, come abbiamo visto nelle lezione precedente, sono la quantità di energia che emettono, ovvero la luminosità, e la loro temperatura, ovvero il tipo di spettro che le caratterizza (la forma). Dal punto di vista osservativo l’unico modo per provare a vedere che relazione c’è fra queste due proprietà è di mettere in un grafico: 1) il colore che è in realtà una misura della temperatura; 2) la magnitudine (apparente e/o assoluta) che è invece una misura della quantità di energia emessa dalla stella. Prof. Paolo Abis

49 I Diagrammi HR Magnitudine (MV) Colore (B-V) Se si conoscono il colore (ex. B-V) e la magnitudine assoluta nel visuale (MV) di un certo numero di stelle possiamo costruire un diagramma Colore-Magnitudine Il diagramma HR proposto per la prima volta metteva in relazione il colore (B-V) con la magnitudine assoluta Visuale. Ovvero la magnitudine calcolata dalla regione “visibile” dello spettro. Questo diagramma è noto come Diagramma di Hertzsprung-Russell o Diagramma H-R (HRD), Prof. Paolo Abis

50 I Diagrammi HR L/L Temperatura (K) Il diagramma HR può essere letto anche come un diagramma che lega la luminosità e la temperatura effettiva della stella: Il diagramma HR proposto per la prima volta metteva in relazione il colore (B-V) con la magnitudine assoluta Visuale. Ovvero la magnitudine calcolata dalla regione “visibile” dello spettro. la luminosità del Sole: L=3.83x1033 erg/sec Prof. Paolo Abis

51 Prof. Paolo Abis

52 Il diagramma Hertzsprung-Russel (H-R)
Il diagramma H-R rappresenta la: Luminosità delle stelle in funzione della loro temperatura e del loro colore. Questo digramma dimostra che esiste una relazione fra colore, temperatura, luminosità e massa. Conoscendo la relazione che esiste fra luminosità e temperatura di una stella e conoscendo la sua posizione nel diagramma H-R, si può determinare il tipo di stella ed il valore approssimativo della sua grandezza e della sua massa Prof. Paolo Abis

53 Il diagramma H-R Per poter descrivere compiutamente il diagramma H-R si devono necessariamente avere chiari i concetti di magnitudine assoluta e classe spettrale di una stella. Fissati questi concetti abbiamo tutti gli elementi per costruirci il diagramma Hertzsprung-Russell (o H-R).In ascissa poniamo la classe spettrale e in ordinata la magnitudine assoluta. Prof. Paolo Abis

54 Il diagramma H-R Benchè si pensi che nell'universo tutto sia uniforme, le stelle misurate fino ad oggi non tendono affatto a sparpagliarsi sull'intero piano ma si concentrano lungo la sequenza principale (MS) e in un altro grappoletto in alto a destra (Giganti rosse) (RG). Prof. Paolo Abis

55 Diagramma H-R Prof. Paolo Abis

56 Il diagramma H-R Da un primo sguardo si può notare che :
le stelle di tipo O sono più calde e luminose di quelle di tipo M. Questo è piuttosto intuitivo perché sappiamo che un corpo ad una certa temperatura emette molta più energia, ed in particolare luce, di uno a temperatura molto inferiore. Prof. Paolo Abis

57 Il diagramma H-R Quello che è meno intuitivo è perché delle stelle di tipo M, con basse temperature intorno ai 3500°K, abbiano una magnitudine così bassa, cioè siano molto luminose. La spiegazione è la seguente: prese due stelle di tipo M, una brillante ed una debole, esse devono avere la stessa temperatura dal momento che appartengono alla stessa classe spettrale e la quantità di luce emessa per unità di superficie (metro quadro ad esempio) deve essere identica. Quindi la stella più luminosa è quella che ha superficie maggiore. Infatti le stelle di quel tipo vengono chiamate "Giganti". Prof. Paolo Abis

58 Il diagramma H-R Le stelle sotto la sequenza principale vengono chiamate, per simmetria, "nane", ed in particolare bianche perché hanno una elevata temperatura e quindi colore tendente al bianco, e una piccolissima superficie. Le nane bianche hanno un'elevata densità ed al loro collasso si trasformano in stelle a neutroni emettendo raggi X. Prof. Paolo Abis

59 Il diagramma H-R Il Sole è una stella "nana"
Le Giganti e Super Giganti in genere sono dette Rosse, sempre per la loro temperatura. Le stelle di recente formazione, in alto a sinistra nel diagramma, sono caratterizzate da alte temperature e magnitudine molto negativa. Il Sole è una stella "nana" Prof. Paolo Abis

60 Il diagramma H-R altri tipi stellari sono: le "nane brune" con massa inferiore a quella del Sole che per questo motivo non sono state in grado di innescare reazioni nucleari e quindi sono considerate “stelle mancate”. Prof. Paolo Abis

61 Cosa si può capire dal diagramma H-R
Concludendo, ogni punto nel diagramma HR è caratterizzato dall’avere temperatura (Teff), luminosità e raggio ben definiti. Temperatura Luminosità Il Diagramma H-R aiuta a capire il ciclo di vita delle stelle. Prof. Paolo Abis

62 Il Raggio delle Stelle il raggio del Sole: R=7x1010 cm R=10R R=1R
Temperatura (K) R=10R R=1R R=0.1R Il diagramma HR può essere costruito per tutte le stelle, o oggetti che vediamo in cielo. Se si prende un campione di stelle di cui si conoscono colore e magnitudine, possiamo sempre ricavare un diagramma HR. In realtà, come abbiamo visto, poiché le stelle possono trovarsi a distanze diverse dalla terra, per poter confrontare le magnitudini dei vari oggetti dobbiamo passare attraverso la magnitudine assoluta, cioè correggere per la distanza. Come vedremo la distanza è uno dei parametri più difficili da ricavare ed è per questo che gli astronomi si concentrano nello studio di oggetti molto particolari che sono gli ammassi stellari. Questi hanno la caratteristica di essere formati da stelle che si trovano tutte più o meno alla stessa distanza dalla terra, per cui il confronto delle magnitudini può essere fatto senza dover ottenere informazioni sulla distanza di ogni singolo oggetto. il raggio del Sole: R=7x1010 cm Prof. Paolo Abis

63 La Massa delle Stelle Per le stelle della Sequenza Principale:
Il diagramma HR può essere costruito per tutte le stelle, o oggetti che vediamo in cielo. Se si prende un campione di stelle di cui si conoscono colore e magnitudine, possiamo sempre ricavare un diagramma HR. In realtà, come abbiamo visto, poiché le stelle possono trovarsi a distanze diverse dalla terra, per poter confrontare le magnitudini dei vari oggetti dobbiamo passare attraverso la magnitudine assoluta, cioè correggere per la distanza. Come vedremo la distanza è uno dei parametri più difficili da ricavare ed è per questo che gli astronomi si concentrano nello studio di oggetti molto particolari che sono gli ammassi stellari. Questi hanno la caratteristica di essere formati da stelle che si trovano tutte più o meno alla stessa distanza dalla terra, per cui il confronto delle magnitudini può essere fatto senza dover ottenere informazioni sulla distanza di ogni singolo oggetto. Prof. Paolo Abis

64 La Massa delle Stelle R=10R R=0.1R R=1R L/L Temperatura (K) M=20M M=1M M=0.5M M=0.08M quindi nel diagramma HR possiamo individuare i luoghi di uguale raggio e massa in funzione di Teff e L/L Raggio Massa Il diagramma HR può essere costruito per tutte le stelle, o oggetti che vediamo in cielo. Se si prende un campione di stelle di cui si conoscono colore e magnitudine, possiamo sempre ricavare un diagramma HR. In realtà, come abbiamo visto, poiché le stelle possono trovarsi a distanze diverse dalla terra, per poter confrontare le magnitudini dei vari oggetti dobbiamo passare attraverso la magnitudine assoluta, cioè correggere per la distanza. Come vedremo la distanza è uno dei parametri più difficili da ricavare ed è per questo che gli astronomi si concentrano nello studio di oggetti molto particolari che sono gli ammassi stellari. Questi hanno la caratteristica di essere formati da stelle che si trovano tutte più o meno alla stessa distanza dalla terra, per cui il confronto delle magnitudini può essere fatto senza dover ottenere informazioni sulla distanza di ogni singolo oggetto. Prof. Paolo Abis


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