La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Peer Review Napoli 18 aprile 2013

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Peer Review Napoli 18 aprile 2013"— Transcript della presentazione:

1 Peer Review Napoli 18 aprile 2013
Alfredo Menichelli, MIUR, DG ITS 1

2 Ambiti e atti di revisione normativa o regolamentare
Regolamento Istruzione degli adulti Ambiti e atti di revisione normativa o regolamentare Linee guida ITS IFTS Linee guida organici raccordi IP e IeFP Dimensionamento rete scolastica Regolamento Istruzione tecnica Regolamento Istruzione professionale Revisione classi di concorso Valutazione ed Esami di Stato Regolamento Licei Regolamento Organici ATA Certificazione delle competenze Indicazioni nazionali per il primo ciclo 2

3 La qualità nei Regolamenti di riforma
I DPR n. 87, 88, e 89 / 2010 che hanno riordinato gli ordinamenti scolastici : prevedono azioni costanti di monitoraggio e valutazione operata, per le parti di rispettiva competenza, da INVALSI e da INDIRE, oltre che da ISFOL richiamano i dispositivi europei per la trasparenza delle qualificazioni anche ai fini della mobilità delle persone e della spendibilità dei titoli (EQF)e la qualità (EQARF) prevedono la definizione, con apposito decreto, di indicatori per la valutazione e l’autovalutazione dei licei, degli istituti tecnici e professionali,anche con riferimento al quadro europeo per la garanzia della qualità nei sistemi di istruzione e formazione

4 Ulteriori azioni Somministrazione delle prove di valutazione degli apprendimenti anche agli studenti delle classi seconde dei percorsi IeFP (INVALSI) Elaborazione di indicatori per la valutazione e la certificazione dei percorsi effettuati in alternanza (art.3 co.2 D.Lgs 77/05) Valutazione periodica dei risultati di apprendimento nei percorsi dei CPIA Adozione del certificato dei saperi e delle competenze acquisiti al termine dell’obbligo di istruzione (DM 9/2010) Realizzazione di un sistema di monitoraggio e valutazione dei piani di intervento territoriali per gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) (art.14 del Dpcm 25/1/2008 )

5 Piano nazionale per la garanzia della qualità nell’istruzione e formazione professionale (approvato in sede tecnica) L’ambito del Piano comprende : il sistema educativo di istruzione e formazione, - istruzione secondaria superiore (licei, istituti tecnici e istituti professionali riformati) - sistema dell’ I e F.P. - istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS, ITS, AFAM), istituti a fini speciali. l’apprendistato nelle diverse tipologie previste dal nuovo TU la formazione degli adulti la formazione continua

6 ISTITUZIONI SCOLASTICHE E FORMATIVE
Sistema Nazionale di Valutazione del Sistema di Istruzione e Formazione (Schema di Regolamento lic. CdM ) INVALSI INDIRE CORPO ISPETTIVO ISTITUZIONI SCOLASTICHE E FORMATIVE

7 Sistema Nazionale di Valutazione (Schema di Regolamento 8-3-2013)
INVALSI Rilevazioni periodiche nazionali nelle scuole sugli apprendimenti e le competenze degli studenti Coordinamento funzionale SNV Supporto ai processi di autovalutazione II. S.e F. (art.6 c.1) Valutazione dei dirigenti scolastici Indicatori di efficacia e di efficienza delle II. S.e F. Rapporto periodico sul sistema scolastico e formativo Selezione e formazione dei gruppi di valutatori. Formazione ispettori Protocolli di valutazione e visite alle II. S.e F.

8 Art. 6: procedimento di valutazione
Regolamento Snv (seconda approvazione CdM. 08/03/2013) Art. 6: procedimento di valutazione Autovalutazione delle istituzioni scolastiche Valutazione esterna Azioni di miglioramento Rendicontazione sociale

9 RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE DELLA/SULLA SCUOLA o CFP
Strumenti di lavoro Dati prove Invalsi Fascicolo “Scuola in chiaro” Strumenti di autovalutazione dell’istituzione scolastica o formativa RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE DELLA/SULLA SCUOLA o CFP

10 Direttiva n. 85 del 12/10/2012 “Nel corso del triennio scolastico 2012/13 – 2014/15 l’Invalsi presterà supporto ai processi di autovalutazione delle scuole fornendo loro strumenti di analisi dei dati resi disponibili dal sistema informativo del Ministero attraverso “scuola in chiaro” e dalle rilevazioni sugli apprendimenti degli studenti, nonché degli ulteriori elementi significativi integrati dalle scuole stesse … nella prospettiva di una progressiva estensione degli strumenti e generalizzazione dei processi di autovalutazione e valutazione a tutte le istituzioni scolastiche, in coerenza con lo schema di regolamento sul Sistema nazionale di valutazione …”.

11 ‟autonomia delle scuole”
Autovalutazione legge 15 marzo 1997 n. 59, art. 21 ‟autonomia delle scuole” c. 9: “obbligo di adottare procedure e strumenti di verifica e valutazione della produttività scolastica e del raggiungimento degli obiettivi”. Valutazione interna Autovalutazione Valutare l’efficacia rispetto agli obiettivi che si è posta l’organizzazione e l’efficienza nell’utilizzazione delle risorse (G. Allulli)

12 Quali obiettivi? approccio sistemico alla qualità, associando valutazione interna ed esterna garanzia della qualità applicata a tutti i livelli dei sistemi di istruzione e di formazione portare a sistema approcci e procedure di autovalutazione, in particolare quelli, come la Peer Review, che stimolano l’apprendimento tra pari e stabiliscono fiducia e credibilità tra soggetti e oggetto della valutazione. stabilire indicatori e standard adeguati alle direttive europee per l’ auto/valutazione delle istituzioni o dei programmi da parte di enti o agenzie esterne Verificare che le sperimentazioni in atto risultino rilevanti ai fini della definizione di descrittori, indicatori e standard di qualità correlati al contesto nazionale

13 Quali criticità ? rapporto tra Livelli essenziali delle prestazioni , aree della qualità, indicatori EQARF In che misura le griglie di auto/valutazione riflettono gli indicatori EQARF Definire un set nazionale di indicatori e standard minimi di qualità Far convivere la Peer review con il SNV (es: registro dei Pari / valutatori Invalsi)

14 non intende sostituirsi alle indicazioni nazionali in materia
“La Qualità dipende dal contesto” L’individuazione delle Aree di Qualità (14) (inclusi i criteri e gli indicatori) non intende sostituirsi alle indicazioni nazionali in materia serve di supporto alla cooperazione europea è un elemento di confronto per le revisioni di contesto nazionale

15 Grazie per l’attenzione!

16 Gli indicatori EQARF La Raccomandazione contiene 10 indicatori, da usare su base volontaria, che riguardano i principali aspetti dell’IFP Applicazione dei sistemi di qualità nelle strutture formative Spesa per la formazione di formatori e docenti Partecipazione ai programmi di IFP Successo formativo (e abbandono) Tasso di occupazione al termine del corso Utilizzazione delle competenze sul posto di lavoro Tasso di disoccupazione (generale) Presenza di allievi svantaggiati Modalità e utilizzazione di analisi dei fabbisogni Iniziative per promuovere l’accesso all’IFP

17 Gli Stakeholder della Peer Review
In ambito IFP, sono stakeholder tutte le persone che lavorano ed apprendono nell’ambito dell’istituzione/erogatore di IFP: i docenti, gli studenti, il personale amministrativo; i partner che cooperano con l’istituzione; i genitori; i diplomati; le scuole i cui diplomati erano stati ammessi all’Istruzione e Formazione Professionale iniziale e gli istituti di formazione post-obbligo; i potenziali datori di lavoro ed il mercato del lavoro; le autorità educative, le Parti Sociali e la società nel suo complesso

18 Le aree della Qualità Area Qualità 1: Curriculum
Area Qualità 2: Apprendimento ed insegnamento Area Qualità 3: Valutazione Area Qualità 4: Esiti dell’apprendimento e risultati Area Qualità 5: Ambiente sociale ed accessibilità Area Qualità 6:Gestione ed amministrazione Area Qualità 7: Etica istituzionale e pianificazione strategica Area Qualità 8: Infrastrutture e risorse finanziarie Area Qualità 9: Distribuzione, reclutamento e sviluppo delle risorse umane Area Qualità 10: Condizioni di lavoro delle risorse umane Area Qualità 11: Relazioni esterne ed internazionali Area Qualità 12: Interazioni & partecipazione sociale Area Qualità 13: Mainstreaming di genere Area Qualità 14: Gestione e valutazione della qualità

19 L.E.P. D.Lgs 226/2005: le aree Art 15 - Livelli essenziali delle prestazioni Art 16 - Offerta formativa: soddisfacimento domanda frequenza Art 17 - Orario minimo annuale e articolazione percorsi formativi C1 – a) Figure triennali b) Figure quadriennali C2 – Avvio contemporaneo percorsi I/F Art 18 - Percorsi / Pecup Art 19 - Requisiti docenti Art 20 - Valutazione e certificazione competenze Art 21 - Strutture e servizi Art.22 - Valutazione

20 Il modello europeo Progettazione Revisione Sviluppo Valutazione

21 Metodologia di Peer Review
Figura 8: Le Aree di Qualità all’interno del Modello di Assicurazione della Qualità CQAF Progettazione Aree Qualità: 5,6,7,1 Metodologia di Peer Review Implementazione Aree Qualità: 2, 8, 9, 10, 11, 12 Revisione Aree Qualità: 13, 14 Valutazione & Verifica Aree Qualità: 3, 4

22 Il Modello di Assicurazione della Qualità CQAF e la Peer Review

23 Peer Review / autovalutazione
RILEVANZA Rete dei pari Aree della Qualità 4 AREE CENTRALI DI QUALITA’ 1 – Curriculum 2 - Apprendimento e insegnamento 3 - Valutazione 4 - Esiti dell’apprendimento Fonte: manuale P.R. IeFP-I- Isfol 2011


Scaricare ppt "Peer Review Napoli 18 aprile 2013"

Presentazioni simili


Annunci Google