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2° Modulo: Competenze comunicative per i leaders dell’Advocacy

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Presentazione sul tema: "2° Modulo: Competenze comunicative per i leaders dell’Advocacy"— Transcript della presentazione:

1 2° Modulo: Competenze comunicative per i leaders dell’Advocacy
“Una rete europea in materia di controllo e sorveglianza del cancro del collo dell'utero nei nuovi Stati membri - AURORA” 2° Modulo: Competenze comunicative per i leaders dell’Advocacy

2 Questa pubblicazione nasce dal progetto «Aurora», che ha ricevuto finanziamenti dall'Unione europea nel quadro del programma di sanità. .

3 INDICE: Che cosa è la comunicazione? Elementi del processo di comunicazione Barriere di comunicazione Gli elementi chiave per una buona comunicazione Stili di comunicazione Tipi di comunicazione: 6.1Comunicazione verbale e non verbale 6.2Comunicazione formale / informale 6.3Comunicazione intrapersonale / interpersonale 6.4Comunicazione pubblica Campagna di comunicazione Scrivere una petizione

4 1. Cos’è la comunicazione?
La comunicazione è la condivisione di idee e di informazioni. Un processo di comunicazione comprende un mittente, un destinatario ed il messaggio da inviare. La comunicazione efficace è un processo in cui viene ricevuto un messaggio e compreso dal destinatario nella maniera in cui lo intende il mittente. Un errore comune che le persone fanno è quello di concentrarsi solo sulla trasmissione del messaggio, piuttosto che come viene ricevuto. La comunicazione deve essere biunivoca!

5 2. Elementi del processo di comunicazione
Mittente -formula (codifica) un'idea o un messaggio - attraverso il canale di comunicazione invia il messaggio al destinatario, che riceve o agisce sul messaggio (decodifica). Il destinatario risponde formulando il proprio messaggio che egli comunica al mittente (feedback). La comunicazione è un processo bidirezionale, cioè la capacità di ricevere è importante quanto la possibilità di inviare. Per il successo della comunicazione, il feedback è importante, perché mostra come il messaggio viene interpretato.

6 3. Barriere di Comunicazione
Esterne Rumore Tempo Ambiente Interne Fisica (tempo, ambiente, comfort, bisogni ecc) Culturale (Differenze etniche, religiose, culturali e sociali) Percettive (differenze percettive) Motivazionale (mancanza di motivazione) Esperienziale (mancanza di esperienza simile) Emotiva (sentimenti personali al momento) Linguistica (lingue diverse o vocabolario) Non verbali (messaggi senza parole) Contesto (situazione del settore, lo spazio pubblico, l'attenzione alta / bassa) Modalità (differenze nel modo si invia un messaggio).

7 Come ridurre le barriere della comunicazione?
Fonte (competenza e chiarezza su argomento, le informazioni devono essere utili e precise) Messaggio (preciso, fondato sulle esigenze del destinatario e la capacità di comprensione) Codifica (preparare il messaggio prendendo in considerazione le fonti potenziali di confusione, ad esempio, gli aspetti culturali, le ipotesi sbagliate, e le informazioni mancanti) Canale (scegliere il canale giusto per il messaggio di comunicazione verbale tra cui face-to-face, telefono e videoconferenza; e scritte, tra cui lettere, , promemoria e relazioni) Decodifica Proprio come la codifica di successo è una competenza, è tale il successo di decodifica (che coinvolge, ad esempio, il tempo di leggere un messaggio con attenzione, o ascoltarlo attivamente). Destinatario/ricevente (ogni singolo membro del pubblico entra nel processo di comunicazione con idee e sentimenti che influenzeranno la comprensione del messaggio, e la loro risposta) Feedback (il pubblico fornirà reazioni verbali e non verbali al messaggio trasmesso. E’ l'unica cosa che permette di essere certi se il pubblico ha capito / frainteso il messaggio) Contesto (può comprendere l'ambiente circostante o una cultura più ampia, es. cultura aziendale, culture internazionali, ecc)

8 4. Gli elementi principali per una buona comunicazione
CHI I’ interlocutore A chi ci rivolgiamo Conoscere le esigenze dell’interlocutore Diverso interlocutore, diverso messaggio COSA Il messaggio Cosa vuoi dire Quale scopo Come formulare le idee COME Lo stile Stile, attitudine testo Verbale & comunicazione non verbale

9 5. Stili di comunicazione
Passivo-assertivo-aggressivo- Passivo - Il tipo di personalità passiva mette gli altri prima di se stesso e si sente inferiore. La personalità passiva guarda in basso o da lontano e ha sentimenti di inferiorità e di auto-rabbia. Assertivo - La personalità assertiva ritiene che l'uguaglianza è la chiave della comunicazione. La personalità assertiva entra in contatto fissando negli occhi, parla con voce ferma e ha elevata autostima, pur avendo rispetto di sé e rispetto degli altri. Aggressivo - La personalità aggressiva si sente superiore, utilizza una voce forte e si alza in piedi per i propri diritti, mentre viola i diritti altrui. La personalità aggressiva è temuta, manca di rispetto, ha un senso di colpa e bassa autostima.

10 6.1. Come trasmettere la comunicazione verbale e non verbale Elementi della trasmissione del messaggio: Studio Mehrabian

11 Comunicazione verbale
Le parole sono utilizzate come strumenti di interazione tra due o più persone Può essere orale o scritta I ricercatori hanno scoperto che, in media, una persona spende tutti i giorni dalle 10 alle 11 ore nella comunicazione verbale cioè nella conversazione, ascolto, lettura o scrittura. Alcune comuni forme di comunicazione verbale sono le conversazioni, i discorsi, le lettere, i giornali, le riviste, gli audio e video, le conversazioni telefoniche, ecc.

12 Comunicazione Non Verbale
La comunicazione può avvenire anche senza parole. I sensi -orecchie, occhi, tatto e olfatto funzionano da codici di comunicazione.

13 I “cues” (segnali) della comunicazione Non verbale possono avere varie funzioni
Ripetizione: possono ripetere il messaggio che la persona sta esprimendo verbalmente Contraddizione: possono contraddire un messaggio che l'individuo sta cercando di trasmettere Sostituzione: possono sostituire il messaggio verbale Complementazione: possono aggiungere o completare una messaggio verbale Accentuazione: possono accentuare o sottolineare un messaggio verbale Source: The Importance of Effective Communication, Edward G. Wertheim, Ph.D.

14 Comunicazione Non verbale
Le espressioni del viso (Il volto umano è estremamente espressivo, capace di esprimere emozioni infinite, senza dire una parola). I movimenti del corpo e la postura (questo tipo di comunicazione non verbale comprende postura, portamento, posizione e piccoli movimenti). Gesti (Il significato dei gesti può essere molto diverso tra culture e regioni, quindi è importante stare attenti ad evitare errori di interpretazione). Contatto con gli occhi (Il modo in cui si guarda a qualcuno può comunicare molte cose, compresi interessi, affetto, ostilità, o attrazione). Tatto (I messaggi trasmessi dai seguenti gesti: una stretta di mano, un timido colpetto sulla spalla, un abbraccio caldo, una pacca rassicurante sulla schiena, un’indulgente pacca sulla testa, o una presa di controllo sul braccio). Spazio (È possibile utilizzare lo spazio fisico per comunicare molti messaggi non verbali diversi , compresi i segnali di intimità, aggressività, dominanza o affetto). Voce (Non è solo quello che dici, ma come lo dici, il tono di voce può indicare sarcasmo, rabbia, affetto, o fiducia).

15 6.2. Communicazione formale/informale
Sulla base dello stile e dello scopo, ci sono due categorie principali di comunicazione ed entrambi con caratteristiche proprie. I tipi di comunicazione basati su stile e scopo sono: Comunicazione formale: si verifica in stile formale e ufficiale. Generalmente in ambienti professionali, riunioni aziendali e conferenze si svolgono nel modello formale. Comunicazione informale : un colloquio informale. Avviene tra amici e familiari.

16 Comunicazione formale
lettere ufficiali Petizioni discorsi pubblici Non usare slang, gergo, linguaggio scurrile!

17 Comunicazione Informale
La comunicazione informale aiuta a costruire le relazioni. 6,3. comunicazione intrapersonale Devi essere in grado di comunicare con te stesso prima di poter comunicare con gli altri. 6,3. comunicazione interpersonale Il processo attraverso il quale le persone si scambiano informazioni, sentimenti e significati attraverso messaggi verbali e non verbali : è la comunicazione faccia a faccia. non sono vietati slang, parole gergali, parolacce.

18 Comunicazione pubblica
La comunicazione pubblica comporta l'invio e la ricezione di messaggi su larga scala da e per il pubblico. La comunicazione pubblica comprende: mezzi di comunicazione, relazioni pubbliche, discorsi in pubblico Può includere qualsiasi forma di invio di un messaggio a un gruppo di persone.

19 6.4.1a Comunicazione pubblica – Campagna di comunicazione
1. Definire l'obiettivo della campagna di comunicazione (Identificare l'obiettivo più grande, determinare quale parte dell’obiettivo potrebbe essere raggiunto da una campagna di comunicazione, descrivere gli obiettivi specifici della campagna; integrarli in un piano) 2. Definire i destinatari in modo efficace (Identificare il gruppo al quale si desidera comunicare il messaggio, individuare sottogruppi a cui poter personalizzare il messaggio, conoscere il più possibile i destinatari, integrare le informazioni su credenze, azioni attuali, ambiente fisico e sociale alle informazioni demografiche) 3. Creare messaggi in modo efficace (Fare una lista di messaggi che si adattano all'obiettivo della campagna di comunicazione e al pubblico previsto(i), identificare canali e fonti considerate credibili ed influenti per il pubblico destinatario(i), scegliere i periodi migliori per raggiungere il pubblico(i) e preparare messaggi appropriati, scegliere un paio di messaggi per una verifica preliminare)

20 6.4.1b Comunicazione pubblica- campagna di comunicazione
4. Verifica preliminare e revisione dei messaggi (scegliere i metodi per la verifica preliminare in base al budget e al tempo, verificare i messaggi e i materiali con individui che hanno le stesse caratteristiche del pubblico destinatario, prendere tempo per revisionare i messaggi e i materiali sulla base dei risultati delle verifiche preliminari) 5. Attuare la campagna efficacemente (seguire i programmi stabiliti all’inizio della campagna, comunicare con i partners e i media quando necessiaro per assicurare una campagna senza intoppi, cominciare a valutare i piani e i processi della campagna non appena viene attuata)

21 Preparare una presentazione efficace
Preparazione Ricercare il pubblico Strutturare la presentazione Organizzare gli strumenti per la presentazione Controllare il luogo, se adatto Provare prepararsi Scopo Una presentazione deve avere scopi e obiettivi, ad esempio: attenzione, spiegare chi sei, stabilire la credibilità ecc. Persuasione Analizzare ed utilizzare abilità persuasive Passione Essere efficaci e interessati sui temi Personalità Dare tutto sé stesso nella presentazione

22 Strumenti di Comunicazione
Relazioni con i media (conferenze stampa, riunioni, comunicati stampa, call-in radio show (telefonate degli ascoltatori), inserti d'attualità su giornali e riviste specializzate, programmi televisivi di attualità). Pubblicazioni speciali, volantini, manifesti, cartoline e calendari. Comunicazione diretta (telefono, siti web, tavole rotonde, convegni, conferenze, corsi di formazione, conferenze di lavoro per il pubblico specializzato, visite a fiere e altri eventi pubblici simili, centri commerciali, ospedali, scuole, caserme ...) . Pubblicità, materiale promozionale.

23 6.4.2. Scrivere una petizione
Per i grandi risultati della campagna è necessario prendere in considerazione una serie di questioni: Individuare il target, ricerca adeguata, comunicazione chiara e come si intende promuovere la petizione. Petizioni con carta e penna; ad es. sulla strada ... e-petition; on-line

24 Individuare il target Il primo compito per un’efficace petizione scritta è quello di identificare correttamente il target. Alcuni target popolari: Governi, parlamenti, politici: locali, statali, federali, nazionali, UE, ONU; Partiti politici, presidenti, primi ministri, senatori, ambasciatori; Istituzioni educative; Organizzazioni dei media, emittenti televisive; Organismi e istituzioni non governative; Etc.

25 Individuare il target Accettazione crescente di petizioni internet da parte dei governi e dei parlamenti di tutto il mondo. Molti esempi di petizioni ben scritte ad una varietà di governi locali, statali e nazionali e ai parlamenti e anche alle Nazioni Unite (ONU). Lo stato della firma elettronica Lo stato delle firme elettroniche (e-signatures) è in fase di grande cambiamento e di sviluppo in molte giurisdizioni occidentali. La legge delle firme elettroniche è agli esordi.

26 e-petition È uno dei più potenti strumenti d’attivismo mai inventato. Le petizioni online sono speciali perché permettono a tutti di avere voce. Le petizioni differiscono l’una dall’altra. Alcune sono di successo, in grado di raccogliere decine o addirittura centinaia di migliaia di firme, e attirare l’attenzione dei media nazionali. Alcunie scompaiono quasi senza lasciare traccia, magari ottenendo alcune firme dalla cerchia dello sponsor di amici e familiari, ma mai prendendo piede veramente . E‘ difficile dire esattamente cosa conferisce successo ad una petizione. Parte di esso è solo fortuna. In parte è il tempo. E’ possibile emergere con alcuni principi generali e linee guida per scrivere una petizione di successo. Nella nostra esperienza, dieci sono particolarmente importanti.

27 10 linee guida generali per una petizione
Scrivere in modo chiaro e conciso Controllo ortografico e rilettura Utilizzare il potere dell’ Promuovere una comunità online Pubblicizzare la petizione online Ottenere l’appoggio dei media Aiutarsi con mezzi off-line Essere educato e ragionevole Essere pratico Pensare in grande - Puoi farcela!

28 CONCLUSIONI "Non dubitare mai che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risoluti possa cambiare il mondo, anzi, è l'unico modo in cui ciò è sempre accaduto. “ Margaret Mead

29 Sitografia Comunicazione Petitione
Petitione


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