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MONTAGGIO ESPERIMENTI e LAVORI IN ALTO

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Presentazione sul tema: "MONTAGGIO ESPERIMENTI e LAVORI IN ALTO"— Transcript della presentazione:

1 MONTAGGIO ESPERIMENTI e LAVORI IN ALTO
Daniela Calvo INFN - Sezione di Torino Giornate di studio sulla sicurezza degli apparati sperimentali e tecnologici dell’INFN Frascati ottobre 2004

2 IL MONTAGGIO DI UN ESPERIMENTO
ASSEMBLAGGIO DI RIVELATORI DI TIPOLOGIA DIFFERENTE DA PARTE DI DIFFERENTI GRUPPI SPERIMENTALI grande necessita’ di occupare con strumenti differenti e sistemi di controllo tutti i possibili spazi liberi, spesso con esigenze in contrasto alle richieste di sicurezza raggruppamento di un gran numero di persone provenienti da ambienti differenti in un unico progetto con esigenze di ambientazione nel laboratorio di montaggio e di collaborazione per l’installazione GENERALMENTE RICHIEDE LA MASSIMA ATTENZIONE DAL PUNTO DI VISTA DELLA SICUREZZA PER LA SOVRAPPOSIZIONE DEI RISCHI COLLEGATI AI SINGOLI RIVELATORI E PER I RISCHI INCROCIATI CHE POSSONO CREARSI e’ necessario un buon coordinamento nella sequenza delle operazioni e/o nelle fasi di installazioni parallele per evitare situazioni pericolose

3 IL MONTAGGIO DI UN ESPERIMENTO
FORTEMENTE COLLEGATO AL LABORATORIO PER servizi esistenti strutture gia’ presenti RICHIEDE LA PERFETTA SINERGIA TRA ESPERIMENTO ED IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DELLA STRUTTURA valutazione dei fattori di rischio, loro eliminazione o attuazione di misure di prevenzione e protezione dei rischi residui presenti definizione del piano di emergenza RICHIEDE INOLTRE UNA PARTICOLARE ATTENZIONE DAL PUNTO DI VISTA DELLE SICUREZZE PER LA PRESENZA DI DITTE ESTERNE, SPESSO NON COSI’ SENSIBILI ALLE CARATTERISTICHE DI UN ESPERIMENTO

4 QUALI SONO I MOTIVI ALLA BASE DI POSSIBILI INCIDENTI NEL MONTAGGIO DI ESPERIMENTI ?
VARIAZIONI IN CORSO D’OPERA E MANCATO ADATTAMENTO nelle procedure da seguire nelle singole operazioni e/o complesso delle attivita’ nei dispositivi di sicurezza da utilizzare MANCANZA, TOTALE O PARZIALE, DI INFORMAZIONE sui fattori di rischio e pericolo sulle procedure di sicurezza sui dispositivi di protezione da adottare

5 QUALI SONO I MOTIVI ALLA BASE DI POSSIBILI INCIDENTI NEL MONTAGGIO DI ESPERIMENTI ?
MANCANZA DI ATTENZIONE ALLE OPERAZIONI IN CORSO tipico durante operazioni metodiche e/o per stanchezza e/o per concomitanza di piu’ operazioni SUPERFICIALITA’ E/O FACILONERIA e’ normale sentire frasi del tipo “…ma abbiamo sempre fatto cosi’…” oppure “…e solo per un attimo…” PERCHE’ SI E’ DI FRETTA E/O IN RITARDO

6 COME SI OVVIA A QUESTI PROBLEMI ?
INFORMAZIONE IMMEDIATA DI VARIAZIONI tutte le componenti dell’esperimento devono attenersi alla semplice regola di comunicare immediatamente qualunque variazione si intenda effettuare, rispetto il progetto iniziale: il GLIMOS si attivera’ per rianalizzare i rischi eventuali variazioni di entita’ limitata in fase di installazione possono essere direttamente esaminate dal preposto CONSULTAZIONE DEL DOCUMENTO “ANALISI RISCHI” redatto dal GLIMOS gia’ in fase di progetto dell’esperimento deve essere consultato e conosciuto da tutto il personale che collabora all’esperimento

7 COME SI OVVIA A QUESTI PROBLEMI ?
IL PREPOSTO INFORMA IL PERSONALE sulla peculiarita’ del lavoro che svolgera’ sulla connessione con il “mondo” circostante IL PIANO DI SICUREZZA DELL’ESPERIMENTO E DEL LABORATORIO tutto il personale che collabora all’esperimento deve consultare e conoscere questi documenti sarebbe molto importante effettuare delle prove pratiche, periodicamente

8 COME SI OVVIA A QUESTI PROBLEMI ?
FIN DAL PRIMO GIORNO DI LAVORO NEL NUOVO LABORATORIO familiarizzare con il piano di emergenza predisposto localizzare le vie di fuga e le uscite di sicurezza accertarsi, in particolare, che le vie di fuga siano sempre sgombre osservare la posizione dei pulsanti di emergenza, estintori, cassette di primo soccorso memorizzare, o meglio localizzare, i numeri telefonici di emergenza osservare e rispettare i cartelli esposti

9 NORME DI COMPORTAMENTO
LA FASE DI MONTAGGIO DI UN ESPERIMENTO E’ IL MOMENTO IN CUI SI MANIFESTA LA MASSIMA TENDENZA AL DISORDINE E SEMPLICI NORME DI COMPORTAMENTO POSSONO EVITARE SPIACEVOLI INCIDENTI ALLE PERSONE: non lasciare cavi o tubi a terra e non disporli, anche se temporaneamente, in modo che possano creare problemi a chi deve avvicendarsi nell’installazione o semplicemente a chi deve transitare; inoltre non disporre cavi in canaline non predisposte a questo scopo tenere pulita ed ordinata la zona di lavoro, sgombrando cio’ che non serve piu’ dopo aver effettuato il proprio intervento nella sequenza dell’installazione porre attenzione ad ostacoli (fissi o mobili) lungo i percorsi, quali scatoloni o utensili o cavi o attrezzature in genere, i quali pero’ devono essere adeguatamente segnalati se costituiscono pericolo per gli operatori o per i veicoli in transito (DPR 547/1955); i pericoli costanti di urto, inciampo,… devono essere segnalati con bande giallo/nere a 45° (D.Lgs 493/1996) spesso esistono pavimenti rialzati per permettere la disposizione di cavi (control room): se si spostano le pedane per effettuare lavori, e’ necessario avvisare il personale nelle vicinanze e delimitare la zona se l’intervento e’ lungo

10 NORME DI COMPORTAMENTO
DURANTE LA FASE DI MONTAGGIO SI RICORRE AD ATTREZZATURE SIA DI TIPO COMMERCIALE CHE COSTRUITE AD HOC PER PARTICOLARI ESIGENZE ; PER ENTRAMBE: e’ vietato l’uso improprio e’ vietato effettuare manomissioni, pensando di migliorarle o adattarle , spesso per un utilizzo differente da quello per cui sono realizzate si deve fare riferimento al manuale d’uso, il quale deve essere sempre a portata di mano SI PUO’ VERIFICARE CHE IN FASE DI INSTALLAZIONE DI UN ESPERIMENTO PARTICOLARISSIME ESIGENZE DI LAVORO POSSANO RICHIEDERE LA RIMOZIONE TEMPORANEA DI DISPOSITIVI DI SICUREZZA, E’ NECESSARIO ALLORA PROCEDERE NEL SEGUENTE MODO: si attuano controlli ed altre misure per eliminare o ridurre al minimo il pericolo ( queste dovrebbero gia’ essere state inserite nel piano di montaggio, altrimenti devono essere concordate con il GLIMOS) la rimessa in funzione dei dispositivi di sicurezza non appena terminata la particolare procedura

11 NORME DI COMPORTAMENTO
NELL’INSTALLARE APPARECCHIATURE non ci si deve improvvisare elettricisti esperti, e’ necessario rivolgersi a personale appositamente istruito evitare di cambiare prese agli strumenti o peggio evitare di alimentare strumenti con fili “volanti”, evitare di usare strumenti che siano alimentati attraverso prese, che derivino da altre prese … localizzare sempre gli interruttori di emergenza relazionati agli strumenti utilizzati e tenere sgombre le zone intorno ai pannelli elettrici non si devono modificare gli strumenti per usi differenti da quelli per cui sono stati progettati per ogni tipo di strumento deve essere disponibile il manuale l’uso di gas infiammabili nell’esperimento puo’ limitare la tipologia di attrezzatura utilizzabile, consultare il preposto nel dubbio

12 NORME DI COMPORTAMENTO
NELL’INSTALLAZIONE DEI RIVELATORI le connessioni a “terra” devono essere sistemate fin dall’ inizio del montaggio e’ estremamente opportuno inserire immediatamente i limiti di corrente massimi ammissibili per l’alimentazione dei rivelatori: cio’ protegge i rivelatori, ma soprattutto gli operatori evitare di dare tensione a strumenti e rivelatori per i quali non e’ stata ultimata l’installazione accertarsi che i sistemi di rilevamento fughe idrocarburi e le ventilazioni previste siano attivi prima di utilizzare i gas accertarsi che i sistemi di rilevamento ossigeno nell’ambiente siano attivi prima di utilizzare fluidi criogenici

13 SEGNI PRECURSORI DI INCIDENTI O ALLARMI
VARIAZIONI NON MOTIVATE DI CORRENTI O TENSIONI IN RIVELATORI, MAGNETI, ALIMENTATORI TEMPERATURE TROPPO ELEVATE VALORI DI PRESSIONI TROPPO ALTI O TROPPO BASSI RUMORI DI INCERTA ORIGINE STRANI ODORI RISPOSTE NON CORRETTE DEI RIVELATORI STRANI COMPORTAMENTI DEGLI OPERATORI

14 FATTORI DI RISCHIO IN UN ESPERIMENTO
AGENTI CHIMICI ( Be, Li…) GAS INFIAMMABILI ( miscele di gas nei rivelatori ) GAS INERTI ( nei rivelatori o da fluidi criogenici ) FLUIDI ( rivelatori basati su sostanze liquide ) CRIOGENIA ( per magneti o rivelatori ) ELETTRICITA’ ( rivelatori, alimentatori, strumentazione ) VENTILAZIONE ( aria o gas inerte per rivelatori o strumenti ) RAFFREDDAMENTO ( ad acqua o altro di strumenti o rivelatori) RISCHI MECCANICI ( attrezzature, recipienti in pressione o in vuoto ) CAMPI MAGNETICI ( campo magnetico disperso ) LASER ( per calibrazioni di strumenti o altro) RUMORE ( dall’ambiente e prodotto nell’esperimento ) RADIOATTIVITA’ ( indotta nei materiali, sorgenti radioattive ) SPAZIO CONFINATO ( mancanza ossigeno o difficilmente raggiungibile ) LAVORI IN ALTO ( ad altezza > 2m dal piano di riferimento ) MOVIMENTAZIONI ( rivelatori, strumenti, parti di apparato ) LUOGO SOTTERRANEO ( aumento dei rischi ) IMPATTO AMBIENTALE (gas, fluidi….) ALTRI…SPECIFICI

15 SPAZI CONFINATI SONO GLI SPAZI NEI QUALI SI POSSONO VERIFICARE UNA OPPURE ENTRAMBE LE CONDIZIONI DI SEGUITO RIPORATATE: l’aria presente e’ povera in ossigeno o contaminata un rapido abbandono della postazione e’ abbastanza difficile DEVONO ESSERE CHIARAMENTE SEGNALATI E SI DEVONO ADOTTARE LE SEGUENTI MISURE DI SICUREZZA: assicurarsi di essere assistito da, minimo, un’altra persona, prima di entrare in un luogo estremamente limitato se la persona che si assiste ha un malessere , ricordarsi sempre che la causa piu’ probabile e’ l’asfissia; di conseguenza chiedere aiuto ad altre persone e prendere le dovute precauzioni per intervenire

16 LAVORI IN ALTO

17 LAVORI IN ALTO PROBLEMATICHE
per lavori ad altezza > 2 m si devono adottare strutture atte ad eliminare i pericoli di caduta di persone e cose il montaggio e lo smontaggio di tali strutture devono essere eseguiti alla presenza di un preposto sopra tali strutture non si devono depositare oggetti o strumenti, ad eccezione del materiale e/o attrezzature necessarie al lavoro si deve porre attenzione al peso massimo che puo’ sopportare una struttura tutte le strutture devono evitare anche lo scivolamento dell’operatore gli operatori devono in generale avere lo spazio sufficiente per eseguire i lavori: solo particolari montaggi , spesso all’interno dell’apparato sperimentale, possono presentare spazi angusti, limitando lo spazio di manovra dell’operatore, ma in questo caso i tempi di permanenza in simili condizioni devono essere limitati

18 LAVORI IN ALTO PROBLEMATICHE
il posto di lavoro deve essere protetto dalla caduta di materiali (utensili), se questo rischio non puo’ essere eliminato , ma solo limitato , gli operatori dovranno utilizzare gli opportuni DPI tutte le postazioni di lavoro devono essere tali da garantire all’operatore l’abbandono rapido del posto in caso di pericolo ed anche la possibilita’ di un soccorso rapido le parti dell’apparato sperimentale che devono essere raggiunte regolarmente devono essere provviste di scale, piattaforme, passerelle, etc. progettate allo scopo di rimanere in generale fisse per le parti da raggiungere saltuariamente si useranno scale, piattaforme aeree, trabattelli, etc.

19 LAVORI IN ALTO UTILIZZAZIONE DEL COPRICAPO PROTETTIVO ( CASCO O ELMETTO) il suo uso e’ segnalato da opportuno cartello e’ necessario per la caduta di oggetti dall’alto, relativamente al posto occupato ma anche per evitare collisioni contro strutture o carichi

20 LAVORI IN ALTO DISPOSITIVI ANTICADUTA
Servono ad assicurare gli operatori contro i rischi di caduta derivanti da attivita’ svolte in posizioni elevate o all’interno di apparati sperimentali in particolari situazioni Il dispositivo e’ sempre composto da una “struttura “ che avvolge il corpo umano (imbracatura) e dal meccanismo di vincolo che viene collegato ad un punto di ancoraggio per limitare la corsa in caduta LA CINTURA SEMPLICE: sconsigliata perche’ protegge solo per cadute verticali e puo’ causare danni per cadute differenti IMBRACATURA: consigliata per i tipici lavori in posizione elevate …l’unico problema consiste nel saperla indossare correttamente opportuno cartello indica l’obbligo di indossare cinture di sicurezza, imbracature o altri dispositivi ( per esempio funi)

21 LAVORI IN ALTO DISPOSITIVI ANTICADUTA
esempi di cintura semplice ed imbracatura

22 LAVORI IN ALTO DIFFERENTI SISTEMI E STRUTTURE PER LAVORI IN ALTO
scale movibili e fisse ponte su ruote o trabattello andatoie o passerelle parapetto piattaforma aerea piattaforma di sollevamento ponti su cavalletti ponteggi movibili : ponti sospesi a funi e argani ponteggi metallici fissi piattaforma autosollevante

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24 LAVORI IN ALTO SCALE A MANO, SCALE DOPPIE, SCALE AD INNESTO ED A SFILO : per superare dislivelli e per effettuare operazioni di carattere eccezionale o temporaneo

25 LAVORI IN ALTO USO DELLE SCALE
controllare sempre la buona condizione della scala assicurarsi che la scala che si vuole utilizzare sia idonea per la sua lunghezza e robustezza posizionare la scala in modo sicuro, su una superficie piana, evitando di posizionarsi su cavi la scala deve essere correttamente assicurata o trattenuta da altra persona segnalarla bene se si posiziona in luogo di passaggio

26 LAVORI IN ALTO USO DELLE SCALE
salire uno scalino alla volta, una sola persona alla volta se si deve spostare la scala scendere e spostarla dalla base se si dovesse utilizzare una scala senza ringhiera di protezione, per operazioni particolarissime e nel caso che si sia ad una certa altezza, assicurarsi a parti fisse gli utensili utilizzati all’operatore che si trova sulla scala devono essere riposti in apposite guaine, tasche ed assicurate in modo da evitare la loro caduta a terra

27 LAVORI IN ALTO SCALA FISSA A PIOLI
scale a pioli di altezza superiore a 5 m , fissate su pareti o strutture verticali o con inclinazione superiore a 75 ° devono essere provviste da 2.5 m dal pavimento o dai ripiani di una gabbia metallica di protezione , tale da evitare la caduta accidentale della persona verso l’esterno la parete della gabbia deve essere a meno di 60 cm i pioli devono essere a > 15 cm dalla parete alla quale la scala e’ fissata se non e’ stato possibile predisporre la gabbia per questioni di intralcio, si saranno adottate altre misure di sicurezza

28 LAVORI IN ALTO USO DI PONTE SU RUOTE O TRABATTELLO
semplice nel montaggio con possibilita’ di spostamento la struttura metallica (castello ) puo’ raggiungere al massimo 15 m prima dell’installazione verificare le specifiche sul libretto di istruzione utilizzabile per lavori di breve entita’ e durata deve essere in buono stato attenersi al peso consentito da installare a livello del suolo o pavimento: non devono essere di base per ponti a cavalletti, ecc.

29 LAVORI IN ALTO USO DI PONTE SU RUOTE O TRABATTELLO
per la posa in opera verificare la planarita’ del piano di appoggio bloccare le ruota con i freni ed eventualmente con cunei all’interno, a differenti altezze, sono sistemati i piani di lavoro (impalcati) l’accesso ai piani di lavoro avviene tramite scale a mano all’interno del castello ogni due piani del castello (<3.6 m) inserire adeguati ancoraggi a parti stabili, se questo non e’ possibile aggiungere controventamenti come previsto dal libretto d’uso per altezze superiori a 2 metri si devono inserire i parapetti con tavola fermapiede

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33 LAVORI IN ALTO ANDATOIA O PASSERELLA
utilizzata per superare dislivelli e/o ostacoli camminamento protetto da parapetti e fermapiede verso il vuoto larghezza prevista per il solo transito delle persone : 60 cm larghezza prevista anche per il trasporto di materiali : 120 cm le passerelle devono avere una pendenza massima pari al 50 % ( equivalente ad un angolo di inclinazione di 27°)

34 LAVORI IN ALTO PARAPETTO protezione contro la caduta
l’installazione e’ obbligatoria a protezione di tutte le zone di passaggio con pericolo di caduta dall’alto per altezze superiori 50 cm con corrimano ad un’altezza non inferiore ad 1 m con correnti intermedi, in modo da non lasciare una luce superiore a 60 cm con tavola arresto piede, posizionata di coltello ed altezza > 20 cm sia i correnti che la tavola fermapiede devono essere applicati internamente rispetto ai montanti costruito con materiale resistente , in buon stato di conservazione, atto a resistere al massimo sforzo ipotizzabile anche realizzabile tramite funi metalliche, tese orizzontalmente tramite tenditori, tavola fermapiede ed elementi metallici rompitratta con morsetti di blocco a distanza non superiore a 1,8 m; deve esistere la relazione di calcolo con disegno quotato, relazione statica e verbale di prova di carico

35 LAVORI IN ALTO PIATTAFORME AEREE
“cestello” costituito da una pedana con parapetto, per una oppure due persone, che puo’ essere sollevato da terra fino ad una certa altezza tramite lo sfilamento ed il rientro della sezione telescopica per l’uso leggere attentamente le istruzioni : l’ altezza massima raggiungibile dipende dal modello posizionare la piattaforma con le ruote, alzare le ruote con gli opportuni meccanismi e poggiarsi sui piedi fissi, controllando la planarita’ del sistema e la buona stabilita’ per l’altezza che si vuole raggiungere prima di effettuare movimentazioni , controllare sempre che non vi siano ostacoli generalmente esistono due quadri di controllo, uno a terra ed uno nel cestello, con la possibilita’ dell’operatore che si trova a terra di prendere il controllo il cestello non deve essere il deposito di materiale o strumentazione

36 ESEMPI DI PIATTAFORME AEREE

37 LAVORI IN ALTO PIATTAFORMA DI SOLLEVAMENTO
SISTEMA DI SOLLEVAMENTO CON CORSA COMPRESA TRA 40 cm e 200 cm COME DIFFERENZA DI LIVELLO TRA DUE POSIZIONI ESTREME, DI DIFFERENTE TIPOLOGIA: FISSA O STAZIONARIA: vincolata al pavimento o priva di organi che ne permettano il facile trasferimento MOBILE: dotata di organi che ne permettono cambiamenti di posizione quando l’attrezzatura e’ scarica SPOSTABILE: provvista di organi propri che permettono il cambio di posizione anche quando l’apparecchio e’ carico

38 LAVORI IN ALTO PIATTAFORMA DI SOLLEVAMENTO
leggere le informazioni sulla targa presente a bordo piattaforma, e consultare anche il manuale delle istruzioni nel dubbio come per le piattaforma aerea presentano dispositivi di blocco all’uso i comandi sono a uomo presente attenzione a che i comandi siano ben identificabili ( possono essere del tipo a pulsante, a leva, a pedale, a rotazione) la velocita’ e’ minore di 0.15 m/s verificare periodicamente i livelli dei fluidi interventi al di sotto della piattaforma, devono garantire l’incolumita’ dell’operatore, per cui si inserisce un blocco meccanico

39 LAVORI IN ALTO PONTI SU CAVALLETTI
si tratta di un’impalcato di assi in legno ( o altro) accostate tra loro e fissate (piano di lavoro) e sostenute da cavalletti metallici non devono essere piu’ alti di 2 m ( in assenza di parapetto) rispetto al suolo presentare buono stato non utilizzare al posto dei cavalletti per il sostegno , altri sistemi (per esempio scale) i piedi devono essere bloccati con tiranti e devono poggiare su pavimento solido e ben livellato la larghezza minima >90 cm parti a sbalzo < 20 cm la distanza tra due cavalletti consecutivi dipende dalle tavole in legno ( 3.6 m con tavole lunghe 4 m e sezione 30x5 cm2 )

40 LAVORI IN ALTO PONTI SOSPESI A FUNI E ARGANI
costituiti da due telai metallici ( a distanza non superiore di 3 m), collegati da correnti (a balzo oltre il telaio di 50 cm) e traversi con tavolame ( larghezza minore di 1 m) o base metallica di resistenza non minore; si possono avere ponti leggeri con una fune di sospensione e argano ( gli argani devono essere sempre dello stesso tipo e portata) ad ogni estremita’ oppure possono essere anche collegati a 4 funi e 4 argani, con larghezza non superiore a 1,5 m (ponti pesanti), e con un carico massimo e persone ammesse riferite all’argano. per lavori di piccola entita’ possono anche essere collegati tra loro ( quelli a 4 funi) solo se allo stesso livello, rendendo direttamente connesse le parti contigue, senza inserzione di passerelle l’accesso deve essere sempre sicuro, anche tramite scala se garantito l’ancoraggio al ponte ad ogni livello di lavoro ci vuole un ancoraggio

41 LAVORI IN ALTO PONTI SOSPESI A FUNI E ARGANI
i ponti leggeri necessitano di parapetto e tavola fermapiede, mentre i correnti non devono distare piu’ di 30 cm tra loro; i ponti pesanti hanno il parapetto solo verso il vuoto, mentre verso l’interno hanno il fermapiede gli operatori che li devono utilizzare devono essere edotti sulle modalita’ di manovra prima di muovere il ponte deve essere accertato che non esistano ostacoli al movimento, per i ponti leggeri il movimento deve essere simultaneo sui due argani e per il ponte pesante deve essere tale da non avere un’inclinazione superiore al 10% non possono salire persone con meno di 18 anni e le donne

42 LAVORI IN ALTO PONTEGGIO METALLICO
struttura metallica per eseguire lavori in alto a tubi e giunti oppure prefabbricata obbligatoria se le fasi di lavoro sono continuate , ad altezze superiori a 2 m provvista di libretto di costruzione con allegata autorizzazione ministeriale alla costruzione se supera 20 m in altezza o si richiede una messa in opera difforme agli schemi-tipo e’ necessario uno specifico progetto firmato da ingegnere o architetto abilitato con calcoli e disegno esecutivo e aggiornamenti gli elementi devono essere identificati con nome e marchio del fabbricante il piede dei montanti assicurato alla base di appoggio tramite basi metalliche tutti i piani di lavoro protetti da parapetti di altezza non inferiore ad 1 m ( correnti con luce < 60 cm) e tavole di arresto di 20 cm l’ultimo parapetto > 1,20 m

43 LAVORI IN ALTO PONTEGGIO METALLICO
deve essere ancorato : ogni due piani (3.6 m) ed in orizzontale (5.4 m) per un ponteggio di manutenzione, per un ponteggio di costruzione in orizzontale (3.6 m). per evitare cadute di materiale ci vogliono teli e/o reti di nylon su entrambe le facciate collegamento a terra ogni metri con conduttori non < 35 mm2 le tavole di legno ( 4x30 cm2 , 5x 20 cm2) fissate, per non scivolare le tavole devono risultare sovrapposte per 40 cm ( 20 e 20) e non essere a sbalzo se necessita una distanza superiore a 20 cm tra ponte e parete ci vuole il parapetto, oppure in sua assenza la cintura di sicurezza e’ necessario un sottoponte al piano di lavoro ( non piu’ in basso che 2.5 m) e si puo’ farne a meno solo se si lavora per meno di 5 gg

44 LAVORI IN ALTO PIATTAFORMA AUTOSOLLEVANTE
costituiti da un ponte di lavoro dotato di motoriduttoti elettrici autofrenanti per la traslazione lungo torrette verticali componibili, a traliccio, impiegando un meccanismo di accoppiamento a pignone-cremagliera il ponte di lavoro e’ composto da due elementi: la piattaforma motrice, vincolata alla torretta, ed il ponte intermedio che si interpone tra le due piattaforme motrici il ponte e’ costituito da un piano di calpestio, parapetto e fasce fermapiede e possono essere presenti mensole allungabili per adeguamento alle superfici lungo cui corre il ponte

45 ESEMPI DI PIATTAFORMA AUTOSOLLEVANTE, MONOCOLONNA E BICOLONNA
LAVORI IN ALTO ESEMPI DI PIATTAFORMA AUTOSOLLEVANTE, MONOCOLONNA E BICOLONNA

46 LAVORI IN ALTO Per le SCALE, PONTEGGI MOBILI e TRABATTELLI
elenco norme di legge in vigore per le scale: DPR 547/55 art. 18, 19, 20, 21 DPR 164/56 art. 8 DPR 323/58 art. 3 Norma europea UNI 1311-P elenco norme di legge attualmente in vigore per ponteggi mobili e trabattelli DPR 164/56 art. 52 Norma europea HD1004 nuovo DL 8 luglio 2003, n. 235, le cui disposizioni entreranno in vigore dal 19 luglio 2005: ‘vengono determinati i requisiti minimi di sicurezza e salute per l’uso di attrezzature di lavoro per l’esecuzione di lavori temporanei in quota (art. 3)’

47 Dlgs 8 luglio 2003, n. 235 con nuovi articoli integra il decreto legislativo del 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni le disposizioni entreranno in vigore dal 19 luglio 2005 le disposizioni riguardano uso di attrezzature in quota uso di scale a pioli impiego ponteggi impiego di sistemi di accesso e posizionamento mediante funi

48 LAVORI IN ALTO - MEZZI DI SOLLEVAMENTO - LEGISLAZIONE
D.P.R. 27 aprile 1955, n. 547 D.Lgs 19 settembre 1994, n. 626 – attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE, 90/679/CEE e 91/383/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro D.Lgs 19 marzo 1996, n modifiche ed integrazioni alla 626 D.Lgs 14 agosto 1996, n. 493 – attuazione della direttiva 92/58/CEE concernente le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o salute sul luogo di lavoro Circolare Min. Lavoro 30 luglio 1998, n. 103 – impiego apparecchi destinati al sollevamento e trasporto materiali per sollevare particolari attrezzature per l’esecuzione di determinati lavori in altezza: sollevamento da una quota all’altra e stazionamento alla quota di lavoro degli operatori ad essi addetti DLgs 4 agosto 1999, n. 359 – Attuazione della direttiva 95/63/CE che modifica la direttiva 89/655/CEE relativa ai requisiti minimi di sicurezza e salute per l’uso di attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori Riferimento norme di buona tecnica: CEN prEN e allegato C della ISO

49 LAVORI IN ALTO - MEZZI DI SOLLEVAMENTO
QUANDO SI UTILIZZANO I MEZZI DI SOLLEVAMENTO in generale per strumenti e rivelatori e per carichi in genere quali strutture di supporto,…: obbligatori oltre i 30 Kg per strumenti o rivelatori leggeri ma con dimensioni particolari per cui ne risulta difficile la presa e la movimentazione a mano per la particolare posizione di partenza e/o transito e/o posizione finale per un gran numero di operazioni ripetitive in fase di allestimento di un rivelatore (o esperimento)

50 LAVORI IN ALTO - MEZZI DI SOLLEVAMENTO
COME DEVONO ESSERE I MEZZI DI SOLLEVAMENTO conformi alla natura , al volume, al peso dei carichi al cui sollevamento sono stati destinati devono risultare appropriati per la sicurezza, anche durante le fasi di operativita’ mezzi fissi ed installati sull’esperimento se si richiede un numero elevato di movimentazioni, per esempio tra due piani di lavoro di un esperimento (montacarichi) o particolari movimentazioni (elettromagnete) installati nel laboratorio all’interno del quale si trova l’esperimento (carroponte) per movimentazioni attraverso il laboratorio o mezzi su ruote ove sia possibile utilizzarli (carrelli elevatori, muletti…)

51 LAVORI IN ALTO - MEZZI DI SOLLEVAMENTO
CHI PUO’ USARE I MEZZI DI SOLLEVAMENTO il personale non qualificato o con eta’ inferiore ai 16 anni non puo’ usare mezzi di sollevamento si deve essere fisicamente idonei all’uso dei mezzi di sollevamento e’ necessario attenersi alle disposizioni ricevute in opportuni corsi

52 LAVORI IN ALTO - MEZZI DI SOLLEVAMENTO
devono essere usati in modo corrispondente alle loro caratteristiche ogni mezzo deve essere corredato da un manuale di istruzioni per l’utilizzazione, il quale dovra’ essere consultato allorche’ esista un dubbio sul mezzo di sollevamento devono esserci le indicazioni della portata massima (DPR 547/1955) e se le persone possono salire ( e quante) e l’operatore e’ tenuto a rispettare queste indicazioni le modalita’ d’impiego dei mezzi di sollevamento, trasporto ed i segnali prestabiliti per l’esecuzione delle manovre devono essere richiamati mediante “avvisi chiaramente” leggibili (DPR 547/1955)

53 LAVORI IN ALTO - MEZZI DI SOLLEVAMENTO
non si devono utilizzare apparecchi o impianti non perfettamente rispondenti in tutte le loro funzioni operative e quindi non si devono modificare le regolazioni dei dispositivi di sicurezza e/o provocare manomissioni degli apparecchi non si devono eseguire riparazioni provvisorie o interventi di ripristino non conformi alle istruzioni la dovuta attenzione deve essere prestata durante tutte le fasi di operativita’ si devono utilizzare i DPI quando necessario , come guanti, caschi, occhiali, scarpe, protezioni auricolari

54 LAVORI IN ALTO - MEZZI DI SOLLEVAMENTO
nel mettere in movimento un mezzo sia per trasporto persone che materiale e’ importante azionare i segnalatori acustici e luminosi: avvisare il personale presente nelle vicinanze non e’ mai di troppo ! ( …ma gli altri operatori devono essere informati sul tipo di segnalazioni!) Per le modalita’ di uso dei segnali acustici e luminosi e la codifica della comunicazione verbale il riferimento e’ D.Lgs 493/1996 d’altra parte tutti devono sapere che non si deve transitare, sostare, operare o manovrare al di sotto di un carico sospeso

55 LAVORI IN ALTO-MEZZI DI SOLLEVAMENTO
quando si deposita un carico su di un piano e’ necessario aver valutato se il piano e’ adatto a sopportare il peso (kg/m2) ed evitare di porre gli oggetti in bilico. Nel caso di depositi si deve avere una “chiara indicazione” (DPR 547/1955) i carichi devono essere posizionati nei luoghi prestabiliti, mai abbandonati a mezza altezza (ad eccezione di zone precluse e con il carico sistemato con la massima sicurezza) ed inoltre non devono costituire intralcio ad altre operazioni laddove vengano sistemati se ci sono particolari condizioni d’uso (solo se concesse) si devono adottare le misure appropriate: per esempio come nel caso di mezzi di sollevamento con raggi di azione intersecanti il datore di lavoro provvede affinche’ le attrezzature in elenco all’all. XIV D.Lgs 359/1999 siano sottoposte a verifiche di prima installazione o successive, e a verifiche periodiche o eccezionali al fine di assicurare installazione corretta e buon funzionamento (i risultati devono essere a disposizione delle autorita’ di vigilanza competente)

56 LAVORI IN ALTO-MEZZI DI SOLLEVAMENTO
1. L'articolo 184 del decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1955, n. 547, è sostituito dal seguente: "Art. 184 (Sollevamento e trasporto persone ) Il sollevamento di persone è effettuato soltanto con attrezzature di lavoro e accessori previsti a tal fine. 2. In casi eccezionali, possono essere utilizzate per il sollevamento di persone attrezzature non previste a tal fine a condizione che siano state prese adeguate misure in materia di sicurezza, conformemente a disposizioni di buona tecnica che prevedono il controllo appropriato dei mezzi impiegati e la registrazione di tale controllo. Qualora siano presenti lavoratori a bordo dell'attrezzatura di lavoro adibita al sollevamento di carichi, il posto di comando deve essere occupato in permanenza. I lavoratori sollevati devono disporre di un mezzo di comunicazione sicuro con il posto di comando. Devono essere prese le opportune misure per assicurare la loro evacuazione in caso di pericolo.".


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