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Confronti tra esperienze europee e prospettive italiane

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Presentazione sul tema: "Confronti tra esperienze europee e prospettive italiane"— Transcript della presentazione:

1 Confronti tra esperienze europee e prospettive italiane
SIEP - SOCIETÀ ITALIANA DI ECONOMIA PUBBLICA TASSAZIONE AMBIENTALE E FINANZA LOCALE Ancona, 25 febbraio 2011 Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Economia “Giorgio Fuà” Confronti tra esperienze europee e prospettive italiane Aldo Ravazzi Douvan Presidente Comitato OCSE Tassazione & Ambiente Green Budget Europe, Steering Committee Ministero dell'Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare DG Sviluppo Sostenibile, Energia & Clima Le opinioni espresse sono responsabilità dell'autore e non necessariamente delle organizzazioni con le quali lavora

2 Scaletta Imposte ambientali e strumenti economici: definizioni Ocse.
Strumenti Economici per le Politiche Ambientali: le ragioni. Strumenti Economici per le Politiche Ambientali: quadro giuridico - quadro strategico-istituzionale. Strumenti economici, strumenti di regolazione e strumenti volontari. Strumenti economici in Italia: strumenti, gettito, valutazione. Strumenti economici: confronto con i Paesi Ocse. Riforme fiscali ambientali (verdi, ecologiche). Imposte ambientali ben concepite funzionano. Lavori in corso. Prospettive italiane (federalismo fiscale, riforma fiscale, …). Conclusioni. Appendice: l’Ambiente nei Pacchetti Anti-Crisi Economico-Finanziaria in Italia

3 Imposte ambientali (Environmental taxes)
Definizione OCSE: tasse (con impatto) ambientale "Qualsiasi prelievo obbligatorio effettuato senza contropartita e calcolato su una base imponibile che abbia una rilevanza (un impatto) ambientale" (Environmentally-related taxes) Classificazione OCSE: strumenti economici Tasse (Imposte) Tariffe Sussidi (agevolazioni, esenzioni, incentivi, …) Creazione di mercati Sanzioni (ammende, multe, penalità)

4 Strumenti economici per le politiche ambientali
Evitare malintesi: La destinazione vincolata del gettito (« earmarking ») non costituisce un criterio per definire una tassa “ambientale” Il nome (o la motivazione ufficiale) della tassa non costituisce un criterio per definire la tassa “ambientale” Tasse vs Tariffe (a fronte di un servizio) Tasse, imposte, contributi, canoni, …

5 Strumenti economici per le politiche ambientali
Classificazione OCSE tradizionale distingue fra: Strumenti di regolamentazione [Command & Control] (standards, divieti) Strumenti volontari (accordi volontari, diffusione buone pratiche, informazione) Strumenti economici (tasse, tariffe, sussidi, creazione di mercati, sanzioni) Evoluzione storica da 1 a 2 a 3; i mix di policy

6 Strumenti economici per le politiche ambientali
Base dati OCSE/EEA nei Paesi Ocse: 375 tasse con impatto ambientale : • ENERGIA : 150 • TRASPORTI (veicoli a motore): 125 • RIFIUTI: 50 • ALTRE (acqua, prodotti): 50 Priorità alle entrate statali centrali.

7 Strumenti economici per le politiche ambientali
L'ambiente non ha prezzo… Il punto di vista dell'economista Dare un prezzo, dare un valore all'ambiente Rendere l'ambiente conveniente Sostenibilità ambientale dello sviluppo Il punto di vista del finanziere pubblico Creare gettito per finanziare la spesa Avere stabilità - sostenibilità finanziaria Distribuzione - competitività - occupazione Teoria del federalismo fiscale (Musgrave, Oates, …) : stabilizzazione, distribuzione, allocazione

8 10 Ecosistemi del Pianeta da tenere sotto controllo: 1. Climate change 2. Biodiversity loss 3. Nitrogen cycle 4. Phosphorus cycle 5. Stratospheric ozone depletion 6. Ocean acidification 7. Global freshwater use 8. Land system change 9. Atmospheric aerosol loading 10. Chemical pollution

9 L’innovazione tecnologica ha compensato in passato. In parte
L’innovazione tecnologica ha compensato in passato. In parte. Può compensare ancora? Arriverà in tempo? Se ci sono i segnali, forse

10 Fallimenti del Mercato
Il Governo dovrebbe intervenire solo quando c’è un “fallimento del mercato”, per es. : • caratteristiche di bene pubblico dell’ambiente naturale: l’uso dei terreni agricoli come barriera alle alluvioni fornisce una difesa dal punto di vista idrogeologico a tutta un’area e i singoli non possono essere esclusi dal beneficio; • benefici e costi esterni provocati dall’uso di una risorsa da parte di un consumatore o produttore su altri - ad es. quando un’ impresa o una società gestrice di fognatura scarica acque nelle vie idriche non sempre affronta il costo “sociale” delle sue attività; • difficoltà nel catturare pienamente i benefici degli investimenti in R&S ambientale (redditività differita); • fallimenti nell’informazione che avvengano perché l’informazione necessaria per una decisione ottimale non sia disponibile: problema tipico dei sistemi ambientali che sono intrinsecamente complessi e non-lineari, oltre a riflettere una vasta gamma di interdipendenze.

11 Strumenti economici per le politiche ambientali
Un quadro costituzionale europeo solido: Principio Chi-Inquina-Paga (PPP) Principio Chi-Usa-Paga (UPP) Internalizzazione delle esternalità (costi esterni, costi sociali) Principio di prevenzione (costa meno intervenire prima che dopo) Principio di precauzione (se ho due alternative incerte … - irreversibilità) Principio di Integrazione (delle politiche ambientali nelle politiche settoriali - e.g energia, trasporti, industria - e nelle politiche economiche, finanziarie e fiscali) Sviluppo sostenibile

12 Strumenti economici per le politiche ambientali
Un quadro strategico-istituzionale ricco: Agenda 21 di Rio 1992 e le Grandi Convenzioni Decisioni/Raccomandazioni OCSE Libro Bianco Delors 1993 “Crescita, competitività, occupazione” Strategia Europea di Sviluppo Sostenibile ( ) 6° Piano d’Azione Ambientale dell’UE Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile 2002 Libro Verde 2007 della Commissione Europea sugli strumenti di mercato per ambiente e energia Green Growth Strategy OCSE (in preparazione maggio 2011) Resource Efficiency UE (Roadmap in consultazione )

13 Il Libro Verde UE sugli strumenti economici (1)
Il Libro Verde riconosce: a) gli argomenti in favore di un ricorso agli strumenti economici basati sul mercato come strumento concreto d’azione b) che gli strumenti di mercato sono stati usati nei Paesi Europei nell'insieme e in ciascun Paese con beneficio per l’ambiente e per l’economia c) che esistono argomenti importanti in favore della riforma fiscale ambientale (ecologica-verde), a partire dalla crescita, dai posti di lavoro, da un ambiente pulito d) che occorre pensare seriamente a una riforma dei sussidi dannosi per l’ambiente

14 Il Libro Verde UE sugli strumenti economici (2)
Il Libro Verde invita a riflettere in modo operativo sulla possibilità di un maggior uso degli strumenti economici: nella razionalizzazione e sviluppo della direttiva sulla tassa-zione dell’energia (aliquote minime, aumento progressivo, …) per una tassazione dell’energia con solide motivazioni ambientali congiuntamente o in alternativa ai mercati delle emissioni (ipotesi di estensione ai settori esclusi, ad es. aviazione e marittimo, e ai gas esclusi) per contrastare gli impatti ambientali dei trasporti (es. tasse sull’acquisto dei veicoli, tasse annuali di uso, tasse sui diversi carburanti, road pricing, …) per la protezione delle risorse e scoraggiare l’inquinamento (ex. gestione dell’acqua, gestione dei rifiuti) per la protezione della biodiversità

15 Strumenti Economici (storici) in Italia (1)
Tassa (accisa) sui carburanti e le fonti di energia (Direttiva europea) Tasse automobilistiche (acquisto e circolazione) Road pricing sulle autostrade (prima e dopo la privatizzazione di Iri-Autostrade) Caso: come tassare l’automobilismo Decisione Olanda

16 Strumenti Economici (2° generazione) in Italia (2) Strumenti introdotti in modo non sistematico: tassa sui sacchetti di plastica (con trasformazioni, ben prima dell’Irlanda) riforma del settore acqua (Legge Galli - principio della piena copertura dei costi del ciclo integrale dell’acqua) contributi ai consorzi di riciclaggio (es. batterie, oli esausti, imballaggi), poi al Conai tassa sul rumore degli aerei, dal 2000 regionale tassa sulle discariche (prima della Gbr) tassa sulle emissioni SO2-NOx sui grandi impianti termici riforma rifiuti (Decreto Ronchi) (dalla tassa alla tariffa basata su volume/quantità - sperimentazioni ancora in corso) incentivi alla rottamazione delle automobili; 2° fase apertamente ecologica tassa CO2 (componente delle accise sui carburanti), sospesa dopo 2 anni “causa inflazione”, earmarking parziale, impatto - …

17 Problema dei settori non coperti
Strumenti Economici (ambiente-energia) in Italia (3) Creazione di mercati che non esistevano: - Mercato delle emissioni GHG (ETS) Problema dei settori non coperti Problema dell'attribuzione iniziale dei diritti: criterio storico - criterio dello sviluppo potenziale - asta competitiva Problema della duplice tassazione: mercato dei diritti ETS o tassa CO2? Duplicazione o mutuo rafforzamento? Collegamento tra i mercati europei, con i mercati terzi, con la cooperazione allo sviluppo Certificati verdi (rinnovabili) - Feed-in tariff Certificati bianchi (risparmio energetico)

18 Sussidi Favorevoli all’Ambiente - Finanziaria 2007
Introdotti numerosi incentivi / sussidi : - rottamazione e sostituzione veicoli - trasformazione veicoli inquinanti (es. gas/gpl) - ristrutturazione della tassazione dei veicoli - pannelli solari, fotovoltaici, rinnovabili - ristrutturazione energetica degli edifici esistenti - alta efficienza dei nuovi edifici - sostituzione di motori industriali - illuminazione ad alta efficienza nei negozi - sostituzione frigoriferi inquinanti (con A+) - sacchetti di plastica - tracciabilità dei rifiuti - …

19 Leggi Finanziarie 2008-2009-2010: continuità
Alcuni incentivi confermati, altri annullati o rafforzati Incentivi all’efficienza energetica: per il 2009 e il 2010 il Governo ha confermato gli incentivi di sostegno ai consumi a basso impatto ambientale che favoriscono numerosi settori industriali: edilizia, elettrodomestici, impiantistica, meccanica e industria energetica.

20 Gettito imposte ambientali - Italia - 1990-2009 (valori a prezzi correnti; milioni di euro)
1990 1995 1999 2000 2005 2009 ENERGIA Imposta sugli oli minerali e derivati 16.095 22.844 24.657 22.172 23.236 23.409 Imposta sul gas metano 685 3.410 4.180 4.560 4.549 4.877 Imposta consumi di carbone - 40 56 49 44 Imposta sui gas incondensabili 289 526 756 615 716 511 Imposta sull'energia elettrica 1.228 1.590 1.828 1.859 1.346 1.375 Imposta addizionale sull'en. elettrica di comuni e province 726 920 950 1.220 1.420 1.515 Sovrimposta di confine sul GPL 154 219 74 71 36 32 Sovrimposta di confine sugli oli minerali 146 155 104 93 46 19 Totale imposte su energia 19.323 29.664 32.589 30.646 31.398 31.782 TRASPORTI Pubblico registro automobilistico (PRA) 407 910 970 1.034 1.211 1.180 Imposta sulle assicurazioni Rc auto 1.082 1.370 2.110 1.982 Tasse automobilistiche a carico delle imprese 627 686 981 1.006 1.166 1.393 Tasse automobilistiche a carico delle famiglie 1.996 2.747 3.269 3.290 3.808 4.455 Totale imposte su trasporti 3.030 4.343 6.302 6.700 8.295 9.010 INQUINAMENTO E RISORSE Tributo speciale discarica 284 322 234 204 Tassa sulle emissioni di anidride solforosa e di ossidi di zolfo 60 50 20 17 Tributo provinciale per la tutela ambientale 109 138 145 200 271 Imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili 5 .. Contributo sui prodotti fitosanitari e pesticidi pericolosi 2 9 Totale imposte su inquinamento e risorse* 114 482 517 456 501 TOTALE IMPOSTE AMBIENTALI 22353 34121 39373 37863 40149 41293 Fonte: Istat

21 GETTITO DELLE TASSE AMBIENTALI Italia 1990-2009 (milioni €)
Anno Tasse Ambientali 90 22.353 1991 27.474 92 29.000 93 29.435 94 31.128 95 34.121 1996 35.038 97 36.361 98 36.759 99 39.373 2000 37.863 2001 37.886 02 37.447 03 40.103 04 39.368 05 40.149 2006 41.342 07 41.450 08 39.499 09 41.293 10 Fonte: Istat 2011 GETTITO DELLE TASSE AMBIENTALI Italia (milioni €)

22 GETTITO DELLE TASSE AMBIENTALI Italia 1990-2009 (milioni € P 2010)
Anno Tasse Ambientali (P correnti) Tasse Ambientali (P 2010) Deflatore Pil 90 22.353 39.279 1,7572 1991 27.474 45.367 1,6513 92 29.000 45.431 1,5666 93 29.435 44.253 1,5034 94 31.128 45.027 1,4465 95 34.121 46.848 1,3730 1996 35.038 46.302 1,3215 97 36.361 47.233 1,2990 98 36.759 46.905 1,2760 99 39.373 49.460 1,2562 2000 37.863 46.375 1,2248 2001 37.886 45.194 1,1929 02 37.447 43.607 1,1645 03 40.103 45.581 1,1366 04 39.368 43.872 1,1144 05 40.149 43.995 1,0958 2006 41.342 44.414 1,0743 07 41.450 43.779 1,0562 08 39.499 40.412 1,0231 09 41.293 41.933 1,0155 10 1,0000 Fonte: Istat 2011 elaborazioni GETTITO DELLE TASSE AMBIENTALI Italia (milioni € P 2010)

23 Uso degli Strumenti Economici in Italia Una valutazione preliminare
Tasse ambientali: modesto Tariffe ambientali: medio Creazione di mercati: medio Incentivi (sussidi, aiuti, esenzioni) favorevoli all'ambiente: medio-alto Eliminazione di incentivi (sussidi, aiuti, esenzioni) dannosi per l'ambiente: nessuno Livello (efficacia) di incentivi/aliquote: modesto Spostamento tassazione da lavoro/imprese a inquinamento/risorse naturali: limitato-nullo Sono possibili ampi margini di miglioramento …

24 Gettito tasse ambientali su gettito totale (%) - Paesi OCSE

25 Gettito tasse ambientali su PIL (%) - Paesi OCSE

26 Gettito pro-capite tasse ambientali ($Usa) - Paesi OCSE

27 Gettito ambientali sul Pil (% - 1994-2008) - Paesi OCSE

28 delle tasse ambientali
Aumenta l’uso delle tasse ambientali anche a livello locale

29 Caso Francia (1) Raccomandazione dell’esame Ocse Francia 2005 per l’istituzione di una Commissione per la Riforma Fiscale Ecologica; Commissione « Landau » (Vice-Governatore Banca di Francia) sugli strumenti economici e lo sviluppo sostenibile ( ) (Barde); Lavori del « Groupe 6 » « modes de développement écologiques favorables à l’emploi et à la compétitivité del « Grenelle de l’Environnement » (2008); “Conferenza di consenso” sulla tassazione della CO2 (luglio 2009); Rapporto della Commissione Rocard (ex 1° Ministro dell’altra parte politica) conclude in favore della tassazione e raccomanda una Commissione Fiscale Ecologica permanente

30 Caso Francia (2) Vengono “sospese” le due misure più mediatizzate:
- la «contribution» Energia-Carbonio - la tassa sui trasporto merci su strada per ragioni essenzialmente politiche (risultati negativi della maggioranza alle elezioni regionali), qualche errore precedente di comunicazione, le difficoltà di passare dal mondo degli esperti al dibattito pubblico ampio

31 Caso Francia (3) Ma nel frattempo vengono adottate altre 44 (!) misure di fiscalità ambientale a tutti i livelli; Molte a livello locale-regionale, Agenzie dell’Acqua e Ademe (Agenzia Gestione Energia) e non strettamente fiscali (fuori dal controllo del Mef). Tra le più significative: - sistema bonus-malus sull’acquisto di automobili (da a €) per orientare l’acquisto verso veicoli meno inquinanti, con progressione annuale dei criteri. Necessità di adattamento a causa del successo. Limiti ed esenzioni (piccoli diesel, seconde macchine, solo CO2, …). Si applica in modo meno significativo in sede di bollo annuale.

32 Caso Francia (4) Creazione di tre redevances (tariffe) relative al settore agricolo: - La tariffa sugli inquinamenti diffusi, con base imponibile la quantità di sostanze contenuti in fertilizzanti e pesticidi; è pagata dai distributori autorizzati. - La tariffa sull’inquinamento delle acque dovuto agli allevamenti, calcolato sulla base di un’aliquota unica per unità di grosso bestiame (UGB). Le UGB corrispondono al n. di animali dell’allevamento in base aun coeficiente di conversione funzione delle deiezioni azotate. La tariffa si applica agli allevamenti di almeno 90 UGB. In zona di montagna di almeno 150 UGB. - … Dal gennaio 2009, gli imprenditori devono rimborsare il 50% dei costi di abbonamento ai servizi pubblici collettivi e in bicicletta ai lavoratori; Misure in favore di Velib e Autolib, servizi pubblici urbani di locazione di biciclette e automobili basati su tariffazione;

33 Caso Francia (5) TARIFFA (REDEVANCE) PER LA COSTRUZIONE
DI UFFICI IN REGIONE ILE-DE-FRANCE (Parigi) Costruzione di locali uso ufficio e locali per la ricerca. Serie di esenzioni significative (es. uffici nelle abitazioni, uffici delle professioni liberali, uffici ministeriali, uffici e locali di ricerca delle imprese entro determinati limiti). Combinazione di motivazioni urbanistiche e ambientali; semplificazioni geografiche. 244 euro al m2 [4]: - Parte di Parigi: arrondissements: 1-9°, 14-17° - Comuni : Colombes, Clichy, Neuilly sur-Seine, Sèvres, «agiati», … 152 euro al m2 [2,5]: - Comuni : Clamart, Meudon, Montrouge, Sceaux, Vésinet, «intermedi», … 61 euro al m2 [1]: - Parte di Parigi: arrondissements: 10-13°, 17-20°; - Comuni: Marly-le-Roi, Saint-Germain-en-Laye, Versailles, «disagiati», …

34 Caso Belgio Con la devoluzione del 2001 dei poteri fiscali, le tasse regionali sono cresciute in importanza sebbene la maggioranza dei redditi continui ad afferire al livello federale. Una buona parte del gettito fiscale del governo federale, tuttavia, è automaticamente trasferito come compartecipazione (“shared taxes” ) alle (3) regioni (geografiche) e alle (3) comunità (linguistiche). Dal 2002, si è verificato un certo trasferimento dell’autonomia fiscale ai livelli sub-federali di governo, ma il livello finale di autonomia fiscale rimane limitato. Le regioni e le comunità hanno pieni poteri fiscali su circa 1/5 dei loro redditi totali (fino a 1/3 per le regioni da sole); le fonti maggiori sono la tassa sulla proprietà immobiliare, la tassa di registrazione dei veicoli, la tassa sull’eredità e alcune imposte ambientali. Le regioni hanno anche alcuni poteri rispetto alla tassazione del reddito delle persone. Ad esempio le Fiandre nel 2009 hanno consentito riduzioni fiscali di 0,7 su 20,4 Mld € Non tutti i titoli di emissione (mercato ETS) possono essere scambiati tra le regioni

35 Con le manovre di Fiscal Consolidation e rientro dai deficit, le misure sono essenzialmente degli stati centrali Germania (Governo lib-con) - ha tagliato una serie di esenzioni dall’eco-tassa energia-carburanti - ha accelerato l’eliminazione già prevista dei sussidi al carbone; - ha introdotto una nuova tassa sul nucleare; - ha introdotto una nuova tassa sull’aviazione; - ha esteso i pedaggi dalle autostrade alle superstrade a 4 corsie; - ha promesso una Tobin Tax sulle transazioni finanziarie. Estonia, Grecia, Irlanda, Islanda, Ungheria hanno utilizzato tasse ambientali e strumenti economici (es Gre-carburanti, Irl-tariffe acqua e tassa CO2)

36 Dall’aria condizionata, all’aviazione alle risorse buone idee per l’Italia e per l’Europa

37 GETTITO DELLE TASSE AMBIENTALI
Media OCSE: • 6,5 % del gettito (variab. Paese 3-14%) • 2 % del PIL (variabilità Paese 1-5%) • Energia e trasporti = 90 % del gettito Italia: da 49 a 42 mld € dal 1999 al 2009 (prezzi 2010) dal 9,1% del 1995 al 6,3% del 2009 sul gettito dal 3,6% del 1995 al 2,7% del 2009 sul PIL Energia e trasporti: 99% del gettito Ampi margini di manovra

38 RIFORME FISCALI AMBIENTALI
(verdi, ecologiche) : opzioni "Revisione sistematica del sistema fiscale in senso ambientale" - opzioni di policy a disposizione: Modifica di tasse esistenti Introduzione di nuove tasse che colpiscano consumi e produzioni ambientalmente dannosi Eliminazione di sussidi, agevolazioni, incentivi dannosi per l'ambiente (un aspetto che abbiamo trascurato finora, mancanza di dati nazionali) Introduzione di sussidi, agevolazioni, incentivi favorevoli all'ambiente (economicamente giustificati)

39 RIFORME FISCALI AMBIENTALI
Sussidi dannosi per l’ambiente, alcune stime: • Agricoltura: 377 Mld U$, 1.1% Pil Ocse (2004) Conseguenze: agricoltura intensiva, utilizzazione di fertilizzanti e pesticidi, inquinamento delle acque superficiali e delle falde, etc.; trasformazione sussidi • Pesca: 6,3 Mld U$ = 19% del valore delle prese (2003). Conseguenze: sovraccapacità delle flotte, sovrasfruttamento delle risorse • Energia: Rapporto Ocse-Aie-Wb al G20 Seul Nov.2010): 312 Mld U$ (2009) per i soli sussidi ai consumatori al consumo di carburanti fossili (44 alle FER); a cui aggiungere i sussidi alla produzione (stima GSI-IISD: 100 Mld U$; e i sussidi all’ industria nucleare, diretti (pubblici) e indiretti (militari) • Sovvenzioni all'industria (mancano cifre precise …)

40 RIFORME FISCALI AMBIENTALI
Sussidi dannosi per l’ambiente, alcuni esempi: Sotto tassazione di alcuni carburanti (diesel, …) Sussidi al trasporto merci su strada Non tassazione del carbone Non tassazione dell’aviazione (kerosene) Agevolazioni alle auto d’impresa Base dati Ocse (OECD Economic Instruments Database): 1150 casi di esenzione

41 (imprese, investimenti, risparmio, …)
RIFORME FISCALI AMBIENTALI (verdi, ecologiche) : esperienze • Soprattutto nei Paesi dell'UE (pb: regola dell'unanimità) • Una prima ondata: Finlandia (1990); Norvegia (1991); Svezia (1991); Danimarca (1992); Paesi Bassi (1992); • Una seconda ondata: Gbr (dal 1993); Germania (dal 1999) • Tentativi incompleti: Italia (1999), Francia ( ) Sviluppi recenti: Francia (2008), Irlanda, Svezia, Cina , Corea, Turchia Caratteristica comune: neutralità fiscale, nel senso di: • Nuove tasse E CONTEMPORANEAMENTE • Riduzione della fiscalità del lavoro • Riduzione di altre tasse (imprese, investimenti, risparmio, …)

42 RIFORME FISCALI AMBIENTALI
(verdi, ecologiche) : benefici Revisione sistematica del sistema fiscale in senso ambientale: Ipotesi di Doppio Dividendo: - Miglioramento dell'ambiente Maggior efficienza dell'economia (a partire dal sistema fiscale) Qualcuno arriva a parlare di Triplo Dividendo: Miglioramento dell'occupazione Qualcuno arriva a parlare di Quadruplo Dividendo: Innovazione e competitività

43 RIFORME FISCALI AMBIENTALI fiscalmente neutrali …
Finora sono state avanzate nella forma di: "manovra fiscalmente neutrale" (dal punto di vista del gettito, non della distribuzione) Eliminazione dei sussidi come eliminazione di privilegi e distorsioni Trasformazione tasse esistenti neutrali Introduzione di nuove tasse compensate con: - riduzione altre tasse, per es. IRPEF-IRPEG - riduzione contributi parafiscali - sussidi alle innovazioni del settore colpito

44 RIFORME FISCALI AMBIENTALI … e in tempi di consolidamento fiscale?
Ma che succede in fase di crisi economico-finanziaria? Aumento della spesa pubblica e del deficit e/o Debito Pubblico accumulato Ripresa o ambiente? Innovazione o ambiente? Competitività o ambiente? Ambiente come lusso o come motore di sviluppo? Valida anche in periodi di carico fiscale crescente o di riduzione tasse Valida anche in periodi di federalismo fiscale entrante

45 Stimulus Packages and Green Growth
(Pacchetti Anti-Crisi e Crescita Verde) Due Paesi Asiatici hanno fatto scelte fortemente verdi Source: DIE, German Institute for Development

46 Corea e Cina: le più alte componenti «verdi» nei pacchetti anti-crisi

47 TASSE AMBIENTALI BEN CONCEPITE FUNZIONANO: GBR 1996-2002
Fonte: Agenzia Europea dell’Ambiente 2005

48 TASSE AMBIENTALI BEN CONCEPITE FUNZIONANO: SVE 1995-2002
Fonte: Strutture della tassazione nell’Unione Europea, Commissione Europea 2004

49 TASSE AMBIENTALI BEN CONCEPITE FUNZIONANO: GER 1999-2005
Consumo di carburanti (-16%) Emissioni CO2 (- 2/2,5%) Quota-parte di imposte e tasse Contributi pensionistici (-16 bn) Numero di “kilometri a vuoto” dei camion Dipendenza dalle energie fossili (-13%) Utilizzatori di trasporto pubblico (+6%) Efficienza energetica Immatricolazione automobili 3-5 litri/100km Occupati (≈ ) Prodotti a bassa intensità energetica Utilizzatori car-sharing (+121%) Uso di energie rinnovabili / materie prime Aumento Riduzione Fonte: Analisi GBG, Ministero federale finanze, Ufficio federale statistica, Ministero federale ambiente

50 TASSE AMBIENTALI BEN CONCEPITE FUNZIONANO: GER 1999-2005
Fonte: Ministero federale finanze 2003

51 TASSE AMBIENTALI BEN CONCEPITE COSTANO POCO: GER 1999-2005
5,0% 2,9% 2,2% Fonte: Ministero federale finanze 2003

52 LAVORI IN CORSO (1): IGOs OCSE
1974 OECD Recommendation on the Implementation of the Polluter-Pays-Principle […] 1996 "Implementation Strategies for Environmental Taxes” […] 2004 "Green Tax Reforms" 2005 "Environmentally Harmful Subsidies: Challenges for Reform" 2006 "The Political Economy of Environmentally Related Taxes“ […] 2010 IEA-OECD-WB “The Scope of Fossil-Fuel Subsidies in 2009 and a Roadmap for Phasing Out”, prepared for the G-20 Summit, Seul (Korea) 2010 “Taxation, Innovation & Environment” OECD/EEA Environmental Taxes (Economic Instruments) Database UE Trattati 1992 Libro Bianco Delors "Crescita, Competitività e Occupazione" 2007 Libro Verde sugli strumenti di mercato per le politiche ambientali e dell'energia 2011? Revisione della Direttiva sulla Tassazione dell'Energia (in corso) 2012? Revisione della Direttiva Emissions Trading (in preparazione) EEA […] 2005 "Market-Based Instruments for Environmental Policy in Europe" Technical Report n.08 […]

53 LAVORI IN CORSO (2): rapporti recenti
Rapporto della Green Fiscal Commission in Gran Bretagna (2009) Rapporto della (general) Fiscal Reform Commission in Irlanda (2009) Rapporto della Commissione Rocard sul Contributo Clima-Energia (tassa CO2) in Francia (2009) Italia Relazione sullo Stato dell'Ambiente 2009, capitolo strumenti economici Statistiche Istat sulle Tasse Ambientali (2011)

54 LAVORI IN CORSO (3): progetti di ricerca europei
"Competitiveness effects of environmental tax reforms", Rapporto COMETR consorzio paneuropeo guidato dall'Università di Aarhus (2008) per la Commissione Europea "Tax Reform in Europe over the next decades: implication for the environment, for eco-innovation and for household distribution", Rapporto IEEP (Institute for European Environmental Policies) per l'EEA (2010) "Identification and Assessment of Environmentally Harmful Subsidies", Rapporto IEEP-GHK-ECOLOGIC per la Commissione Europea (2010) Rivista di Politica Economica, “Environmental Taxes and Fiscal Reform”, a cura di L. Castellucci e A. Markandya (Year XCIX, lug-set. 2009)

55 LAVORI IN CORSO (4): progetti di ricerca globali
Nicholas Stern (2006), "The Economics of Climate Change - The Stern Review ”, HM Treasury, London Nicholas Stern and James Adams (2009), “The Global Deal: Climate Change and the Creation of a New Era of Progress and Prosperity”, Library Edition Pavan Sukhdev ed. (2010 e 2011), “TEEB - The Economics of Ecosystems and Biodiversity”, vol.1 “TEEB: Ecological and Economic Foundations , vol.2 “TEEB in National and International Policy Making”, Earthscan, London E. Von Weizsaecker et al. (2009), “A Long-Term Ecological Tax Reform”, ch.7 in “Factor 5 - Transforming the Global Economy through 80% Improvements in Resource Productivity”, Earthscan, London

56 LAVORI IN CORSO (5): reti di esperti
GREEN BUDGET EUROPE, rete di esperti delle diverse comunità (Gov/Igo-Ngo-Imprese-Università/Ricerca) per la promozione di: - riforme fiscali ecologiche - mercati di emissioni più efficaci - l’eliminazione dei sussidi ambientalmente dannosi - il greening dei bilanci (europeo, nazionali, locali) “Tax treatment of company cars - How environmentally harmful is it in the European Union?” Bruxelles, 28 Feb.2011, Commissione Europea e Green Budget Europe La ricerca prova che le agevolazioni fiscali per le automobili d’impresa possono essere stimate nello 0,8% del Pil nella UE. "International Symposium on growth and green tax shifting in an era of fiscal consolidation", Bruxelles, Dic.2010, Presidenza Belga UE - Ministero Finanze e Green Budget Europe Ha mostrato l’alto potenziale offerto dalla fiscalità ecologica e dalla riforma dei sussidi ambientalmente dannosi per tagliare i debiti pubblici

57 LAVORI IN CORSO (6): ricerca e confronto
EAERE 2011 18th Annual Conference of the European Association of Environmental and Resource Economists Roma 28 giugno - 2 luglio, U. Tor Vergata Castellucci, D’Alessio, Markandya, Dasgupta, Sterner, Convery, Maskin, Jorgenson, Heller, Delbeke, Carraro, Tol, Ocse, Eea, Commisione Europea (DG Clima e DG Ambiente), Unep 7-800 partecipanti, 400 papers presentati (selezionati fra 1450) GCET 2011 12th Global Conference on Environmental Taxation Market Instruments and Sustainable Economy Madrid ottobre, U. Complutense - Instituto Estudios Fiscales Yabar Sterling, Herrera, Cornejo Perez, Majocchi, Ashiabor, Milne, … 300 partecipanti, scadenza Call for Abstracts: 30 aprile International Conference “Environmental Federalism: The political economy of design of local taxation and environment protection”, Ancona, Italy, 9-10 dicembre 2011 Brosio, Fiorillo, Majocchi, Sterner, Barde, Milne, … scadenza Call for Abstracts: 30 giugno

58 PROSPETTIVE ITALIANE 1. Chi non inquina … paga meno! 2. Riforme fiscali verdi (tentativi) 3. Fiscalità Ambientale nel Sistema Tributario di Regioni, Province, Comuni 4. Misure locali e regionali di fiscalità ambientale da rafforzare 5. Misure di fiscalità ambientale locale in discussione 6. Proposta di riforma fiscale (generale)

59 PROSPETTIVE ITALIANE (1) Chi non inquina e risparmia energia … (A)
"Il punto fondamentale é iniziare a spostare gradualmente la tassazione dai redditi dei cittadini alle condotte dannose per l'ambiente, nell'invarianza della pressione fiscale. Solo così privati e imprese potranno effettuare le loro scelte orientandole gradualmente verso comportamenti ambientalmente più virtuosi". Sulla fiscalità ambientale : sarà “utile proporre iniziative che abbiano come modello la riduzione delle imposte per chi risparmia energia e non inquina e, al contrario, aumenti l'imposizione nei confronti di non risparmia energia e inquina”.

60 … paga meno tasse! (B) L'obiettivo delle misure fiscali del governo sarà quello di valorizzare l'ambiente come bene economico e «favorire lo sviluppo delle imprese che si specializzano nella difesa dell'ambiente» con la costruzione per esempio di «impianti di termovalorizzazione, di depurazione delle acque, la produzione di energia rinnovabile». E’ necessaria una rivoluzione copernicana nei rapporti tra ecologia ed economia, fino a capire che «l'economia é un sottoinsieme dell'ambiente e l'ambiente é il limite naturale a qualsiasi intrapresa economica». Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo Audizione al Senato, Commissione Ambiente, 17 giugno 2008

61 PROSPETTIVE ITALIANE (2)
RIFORME FISCALI VERDI IN ITALIA Tentativi : Pacchetto integrato di Strumenti Economici per la Legge Finanziaria (Ministro dell’Ambiente Ruffolo) ---> tassa sacchetti di plastica Commissione SECA al Ministero dell’Ambiente (Strumenti Economici in campo Ambientale) (Ministro dell’Ambiente Ripa di Meana) ---> elezioni anticipate Libro Bianco del Ministero delle Finanze include una riforma fiscale con spostamento della tassazione dal lavoro e dal capitale verso l’energia e le risorse naturali (Ministro delle Finanze Tremonti) ---> elezioni anticipate 1997 1° Conferenza Nazionale sulla Fiscalità Ambientale ---> componente CO2 delle accise sui carburanti (1999); Ministri dell’Ambiente Ronchi e delle Finanze Visco

62 PROSPETTIVE ITALIANE (3) FEDERALISMO FISCALE IL SISTEMA TRIBUTARIO
DI REGIONI, PROVINCE E COMUNI “Il sistema tributario messo al servizio dei governi locali risulta ad oggi costituito da ben 45 fonti di gettito stratificate e frammiste a zone grigie di parafiscalità che alimentano enormi contenziosi, senza garantire l’effettiva tracciabilità dei tributi che è condizione indispensabile per attivare la trasparenza nei confronti degli elettori”. RELAZIONE SUL FEDERALISMO FISCALE RELAZIONE DEL GOVERNO ALLE CAMERE IN OTTEMPERANZA ALLA DISPOSIZIONE DELL’ART. 2, COMMA 6, DELLA LEGGE 5 MAGGIO 2009, N. 42 ("Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell'articolo 119 della Costituzione")

63 1. SISTEMA TRIBUTARIO DELLE REGIONI
A. TRIBUTI E CANONI REGIONALI: imposta regionale sulle attività produttive (IRAP); imposta regionale sulla benzina per autotrazione; tassa per l’abilitazione all’esercizio professionale; imposta regionale sulle concessioni statali dei beni del demanio marittimo; tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi; imposta sulle emissioni sonore degli aeromobili; imposta regionale sulle concessioni statali per l’occupazione e l’uso dei beni del patrimonio indisponibile; tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche regionali; tassa regionale per il diritto allo studio universitario; tasse automobilistiche regionali; tasse sulle concessioni regionali; B. ADDIZIONALI REGIONALI: addizionale regionale all’IRPEF; addizionale regionale all’imposta di consumo sul gas metano e relativa imposta sostitutiva; addizionale regionale sui canoni statali per le utenze di acqua pubblica. C. COMPARTECIPAZIONI: compartecipazione all’accisa sulla benzina; compartecipazione regionale al gettito dell’IVA; compartecipazione all’accisa sul gasolio.

64 2. SISTEMA TRIBUTARIO D E L L E PROVINCE
A. TRIBUTI E CANONI PROVINCIALI: imposta provinciale di trascrizione (IPT); tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche delle province (TOSAP); canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP); tributo per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell’ambiente (TEFA); tassa per l’ammissione ai concorsi; diritti di segreteria. B. ADDIZIONALI PROVINCIALI: addizionale provinciale all’accisa sull’energia elettrica; C. COMPARTECIPAZIONI: compartecipazione provinciale al gettito IRPEF; compartecipazione provinciale al gettito del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi. D. DEVOLUZIONI DI GETTITO: attribuzione del gettito RC Auto.

65 3. SISTEMA TRIBUTARIO DEI COMUNI
A. TRIBUTI E CANONI COMUNALI: imposta comunale sugli immobili (ICI); imposta comunale sulla pubblicità e diritto sulle pubbliche affissioni (ICP/DPA); tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche dei comuni (TOSAP); canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP); tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU); tariffa di igiene ambientale (TIA); tariffa per la gestione dei rifiuti urbani (TIA); imposta di scopo per la realizzazione di opere pubbliche (ISCOP); canone per l’autorizzazione all’installazione dei mezzi pubblicitari (CIMP); canone o diritto per i servizi relativi alla raccolta, l’allontanamento, la depurazione e lo scarico delle acque (CARSA); tassa per l’ammissione ai concorsi; contributo per il rilascio del permesso di costruire; diritti di segreteria. B. ADDIZIONALI COMUNALI: addizionale comunale all’IRPEF; addizionale comunale all’accisa sull’energia elettrica; addizionale comunale sui diritti di imbarco; addizionale per l’integrazione dei bilanci degli Enti comunali di assistenza. C. COMPARTECIPAZIONI: compartecipazione comunale al gettito IRPEF.

66 Misure Locali e Regionali - Federalismo
Misure Locali e Regionali - Federalismo? 1 “Tassa sul Lusso” della Sardegna Tre elementi principali: 1. Tassa sulle abitazioni sulla costa (case a meno di 500m dal mare, esenzione per i residenti sardi, questione emigranti, ...) 2. Tassa sugli arrivi degli aerei (progressiva rispetto alla potenza e alla dimensione, ...) 3. Tassa sulle imbarcazioni (progressiva rispetto alla potenza e alla dimensione, esenzione sotto i 10m di lunghezza, ...) Introdotta nel problemi legali - applicazione - ritiro Tassa sul Lusso o Tassa Ambientale? (contributo al valore ambientale della Sardegna, prezzo alle risorse naturali) Introdotta nell’ambito di un Policy Instrument Mix (Pianificazione Territoriale, Urbanistica, Paesaggistica, collegamento con lo Sviluppo Regionale, ...)

67 Misure Locali e Regionali - Federalismo
Misure Locali e Regionali - Federalismo? 2 Parco Nazionale Arcipelago della Maddalena Fra le tre piccole isole di Budelli (Spiaggia Rosa), Razzoli e Santa Maria, una piccola baia di alto valore naturale e marino (e di difficile accesso). Contributo ambientale basato su: - natura dell’imbarcazione (motore o vela) - dimensione (lunghezza). I Parchi Naturali come interessante laboratorio per gli Strumenti Economici, come anche il Patrimonio Naturale Storico Artistico es. Capri e Venezia

68 Misure Locali e Regionali - Federalismo
Misure Locali e Regionali - Federalismo? 3 Estrazione di materiali da cave e alvei La maggior parte delle regioni italiane ha introdotto qualche tassa/tariffa/contributo per l’estrazione di materiali dalle cave (es. marmo); - dagli alvei dei fiumi (es. sabbie). I criteri variano: - sulla quantità (peso in tonnellate, grezzo vs. lavorato); - sul volume (metri cubici, grezzo vs. lavorato); - sul valore (euro, percentuale o somma fissa). Il gettito nella maggior parte dei casi è vincolato alla riqualificazione ambientale dei siti, spesso è suddiviso fra regione/provincia/comuni. Relazione con il problema ambientale. Efficacia dell’aliquota/livello della misura.

69 Misure Locali e Regionali - Federalismo? 4.1 Tassa sul Turismo
Decreto Federalismo Comunale: “in proporzione al prezzo fino a 5 € a notte” 42 Sindaci Italiani (incluse Roma e Venezia - CS, Palermo e Taormina - CD) avevano chiesto l’introduzione di una Tassa sul Turismo con la Finanziaria 2008: 5€ per notte nelle grandi città; 2€ per notte nelle piccole città. Somiglianza con la vecchia Tassa di Soggiorno che era stata abbandonata causa costi di gestione.

70 Misure Locali e Regionali - Federalismo? 4.2 Tassa sul Turismo
Opposizione delle associazioni degli imprenditori del turismo: scoraggia il turismo, settore in crisi. Impatto: diverso sul prezzo di una notte ad es. in campeggio (10-20€), in una pensione media (50-100€) o in un albergo di lusso ( €): limite 5€? Giustificabilità ambientale: contributo al picco delle curve di domanda per esempio per fornitura di acqua e trattamento acque reflue, raccolta e trattamento dei rifiuti, costruzione e manutenzione infrastrutture trasporto

71 Misure Locali e Regionali - Federalismo? 5 Misure nelle Aree Urbane
Singapore, Londra e Stoccolma hanno adottato importanti strumenti economici per l’accesso alle aree urbane centrali. Roma e Bologna hanno sistemi di accesso e tariffazione dei parcheggi e delle aree urbane storiche; Milano ha recentemente adottato l’Ecopass. Ampio spettro di misure adottate dagli Comuni italiani: tariffe d’accesso (inquinamento e costi di congestione) tariffe parcheggi (occupazione dello spazio) variazioni orarie e stagionali dei prezzi, in funzione dei veicoli, del carico inquinante regolamentazione e limitazione del traffico [C&C] limitazione dei veicoli per categoria (auto, moto, euro 0-5, bus turistici, …) [C&C] Questione residenti Questione dei trasporti sostenibili alternativi

72 Misure Locali e Regionali - Federalismo
Misure Locali e Regionali - Federalismo? 6 Misure nelle Aree Urbane - Struttura P Velib

73 FEDERALISMO FISCALE E AMBIENTE Proposte in discussione (A)
PROSPETTIVE ITALIANE 4 FEDERALISMO FISCALE E AMBIENTE Proposte in discussione (A) Rifiuti: abolizione di Tarsu e Tia (tassa e tariffa), fiscalizzazione del finanziamento dei servizi del ciclo integrale dei rifiuti in una Imposta Comunale dei Servizi - Acqua: proposte di fiscalizzazione dell’acqua in quanto bene pubblico, distribuzione gratuita dell’acqua, pubblicizzazione dei servizi del ciclo integrato: referendum - debolezze del quadro regolamentare - PPP, segnale del prezzo, indicatore di scarsità della risorsa, Regioni in stato d’emergenza per i rifiuti possono aumentare tributi, addizionali e imposta sulla benzina - Rilancio della Tassa di Scopo per il finanziamento di grandi progetti infrastrutturali

74 FEDERALISMO FISCALE E AMBIENTE Proposte in discussione (B) (Gasbarri-PD - Casoli-PdL)
Articolo 2, comma 18-undecies “Le norme di cui all’articolo 42-bis dell’articolo 42-bis del decreto-legge 30 dicembre 2008, n.207, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n.14, si applicano alle violazioni commesse dal 28 febbraio 2010 alla data di entrata in vigore della legge di conversione della presente legge. Per tali violazioni, le scadenze fissate dal comma 2 del citato articolo 42-bis al 30 settembre 2009 e al 31 maggio 2010 sono prorogate rispettivamente al 30 settembre 2011 e al 31 maggio 2011” Amnistia sulle affissioni abusive di manifesti per le campagne elettorali (Decreto 1000 proroghe) Impatto: visivo-paesaggistico / patrimonio artistico-monumentale / rifiuti; 1,5 Md Euro di gettito perso (stima Staderini )

75 PROPOSTA TREMONTI DI RIFORMA FISCALE (GENERALE) IN ITALIA Lancio nel dibattito pubblico nell’estate 2010: partecipazione, consultazione, consenso Grenelle italiana? (v. Grenelle de l’Environnement francese) Lettera Tremonti alle Parti Sociali ( ): “Solo un serio lavoro preparatorio ci può consentire di presentarci in Europa con chances di successo”. “Prima di disegnare, con la riforma, la nuova struttura del nostro sistema fiscale e' necessario avere una idea precisa, la più precisa possibile, sulla risorse finanziarie disponibili e/o mobilizzabili per la riforma". “In primo luogo, per conoscere quante risorse finanziarie sono disponibili, mi pare sia corretto: analizzare il bilancio pubblico, alla ricerca di ulteriori economie. La riforma fiscale non può infatti essere operata in deficit. Ridurre la spesa pubblica può invece, a date condizioni, permettere di ridurre l'imposizione fiscale". L'operatività dei gruppi di lavoro sarà assicurata dalla Scuola superiore dell'economia e delle finanze Ezio Vanoni. Fonte: Il Sole 24 Ore

76 DI RIFORMA FISCALE (GENERALE)
PROPOSTA TREMONTI DI RIFORMA FISCALE (GENERALE) Intervento Tremonti a Conferenza CDP ( ): “La strada per spingere sul pedale dello sviluppo, fondamentale peraltro per realizzare il risanamento dei conti pubblici e recuperare terreno sul fronte della competitività, passa allora necessariamente attraverso il finanziamento di «grandi progetti di investimento», in settori strategici quali le infrastrutture, l`energia, l`ambiente, la ricerca e la biotecnologia. Risorse pubbliche e capitali privati, nuove regole contabili per investitori di lungo periodo che possano beneficiare di «incentivi e disincentivi fiscali» in grado di favorire gli investimenti e scoraggiare la speculazione»”. Fonte: - sole 24 ore

77 DI RIFORMA FISCALE (GENERALE) IN ITALIA
PROPOSTA TREMONTI DI RIFORMA FISCALE (GENERALE) IN ITALIA 4 Gruppi di Lavoro proposti alle Parti Sociali ( ): - Analisi del bilancio pubblico (presidenza Piero Giarda) Analisi dell‘ "economia non osservata" (presidenza Enrico Giovannini, Presidente Istat e Club di Roma, per 10 anni Chief Statistician Ocse - lavoro sulla misurazione del benessere; filone Beyond GDP - Ocse-Ue-Wwf-ClubofRome; Commissione Stiglitz-Sen-Fitoussi sulla misurazione del progresso); Analisi dell'erosione fiscale (presidenza Vieri Ceriani); Analisi dell'area di sovrapposizione tra Stato fiscale e Stato sociale (presidenza Mauro Marè). Coerenza con il Libro Bianco Tremonti del 1994 Ruolo dell’Ambiente?

78 Conclusioni 1 «Taxes are the price we pay for a civilised society»  (F.D. Roosevelt) "Le tasse sono il prezzo che paghiamo per una società civile” “Le tasse sono come la droga, ne paghi una e alla fine non smetti più. Ti sembra sempre più bello, fino a che muori” (Cetto Laqualunque - Antonio Albanese) Bene o male le tasse tocca pagarle, piuttosto che pagarle sul mio lavoro o sui miei risparmi, meglio pagarle sull'inquinamento o per proteggere le risorse naturali

79 Conclusioni 2 Ambiente sembra assente dalla preparazione del Federalismo Fiscale (malgrado il Convegno del 31.1) Convergenza Federalismo Fiscale - Fiscalità Ambientale: è possibile: - molte basi imponibili disponibili; - molti strumenti già disponibili, basta manovrare la struttura e le aliquote; - fiscalità ambientale a livelli modesti e in diminuzione; Trade-off Semplificazione Fiscale vs. Fiscalità Ambientale - i prezzi/valori ambientali da internalizzare sono molti; - può convenire alla fiscalità ambientale concentrarsi su poche grandi misure significative (es. tassa Energia-Co2 e ETS) a livello nazionale se non europeo; Federalismo nazionale italiano vs. Federalismo europeo; il budget europeo è pari all’1% del Pil, moneta unica, …

80 Conclusioni 3 CRISI ECONOMICO-FINANZIARIA
Va ad aggiungersi alle crisi ambientali: CRISI CLIMATICA CRISI BIODIVERSITA' CRISI ACQUA PROSPETTIVE DI ESAURIMENTO DEI COMBUSTIBILI FOSSILI E DELLE RISORSE Ipotesi Von Weizsaecker su una Long-Term Ecological Tax Reform (Fattore 4 e Fattore 5, Unep Resources Panel) Conclusioni 3

81 Allegati L’Ambiente nei Pacchetti Anti-Crisi Economico-Finanziaria in Italia

82 Pacchetti Anti-Crisi Economica e Finanziaria
1° Pacchetto Misure Anti-Crisi (DL 29/11/2008, n.185, trasformato in L. 189/2009, ) Sostegno al reddito delle famiglie, alle imprese e al lavoro. Stima costi: 40 Mld € - 0,2% del Pil sul periodo No VAS. Una sola misura ambientale. 11. Efficienza energetica: viene rinnovata la deduzione del 55% dall’IRE per la ristrutturazione delle case. I lavori nel 2008 su 3anni, dal 2009 su 5. 2° Pacchetto Misure Anti-Crisi Sostegno a settori industriali in crisi. Forte motivazione ambientale. Stima costi: 2 Mld Euro nel periodo 3° Pacchetto Misure Anti-Crisi. Il Piano Casa. Stima iniziale di altri 40 Mld €.

83 2° Pacchetto Misure Anti-Crisi (1) (DL 10.2.2009, n.5)
Incentivi per l’acquisto di automobili Bonus di Euro per auto Euro 4-5 (<130 gCO2/Km se diesel, sotto 140 se benzina) con rottamazione contemporanea di un veicolo oltre 10 a. Bonus di Euro per un’auto ecologica (metano/elettrica/idrogeno) senza rottamazione. In caso di rottamazione gli incentivi si cumulano (3.000 Euro). Auto ecologiche con CO2 particolarmente basse: Euro. 2. Incentivi per l’acquisto di veicoli commerciali leggeri Bonus di Euro per veicoli nuovi con rottamazione contemporanea di un veicolo Euro registrato prima del Incentivi fino a Euro per veicoli nuovi innovativi (metano/elettrica/ idrogeno) senza rottamazione. Incentivi cumulabili con la rottamazione. 3. Rottamazione di ciclomotori e motocicli Incentivo di 500 Euro per un motociclo Euro 3 nuovo fino a 400 cc, con rottamazione contemporanea di ciclomotore o motociclo Euro 0-1.

84 2° Pacchetto Misure Anti-Crisi (2)
4. Installazione dispositivi anti-particolato su mezzi di trasporto pubblico Finanziamento straordinario (55 Mil Euro, 44 da maggiore Iva) di contributi dell’installazione di dispositivi per l’abbattimento delle emissioni di particolato dei gas di scarico per le aziende di trasporto pubblico locale, in cooperazione con Mattm e Regioni. Rimborso del 25% del costo con un massimo di Euro per veicolo. 5. Incentivi per la conversione di auto verso Gpl/Metano Il contributo dello Stato per trasformare auto abenzina in auto basso impatto ambientale cresce da 350 a 500 € (Lpg) e da 500 a 600 € (metano). 6. Funzionamento degli incentivi in pratica Sconti che il compratore riceve direttamente dal concessionario che li recupera sotto forma di deduzioni fiscali. Contratti da firmare tra il 7.02 e il , auto da immatricolare entro il Intervento della SACE per garantire il finanziamento dell’acquisto dei veicoli che hanno diritto ad incentivi.

85 2° Pacchetto Misure Anti-Crisi (3)
7. Mobili ed elettrodomestici (EEE) Detrazione fiscale (su 5 anni) per l’acquisto di mobili, apparecchiature elettriche ad alta efficienza energetica, televisioni e computer; devono esser collegati a lavori di ristrutturazione domestica: è l’incentivo esistente per le ristrutturazioni che viene esteso a questi beni durevoli, con una riduzione del 20% dei costi fino a un massimo di Euro. Entro un mese il Presidente del Consiglio promuove un Protocollo d’Intesa con i produttori dei beni durevoli per la definizione degli impegni di mantenimento dei livelli occupazionali, per il rispetto dei tempi di pagamento con fornitori e rete di distribuzione, per la promozione di iniziative che stimolino la domanda e migliorino i servizi di assistenza e manutenzione. 8. Misure di sostegno alle imprese Tassazione di distretto. Rivalutazione sostitutiva immobili.

86 2° Pacchetto Misure Anti-Crisi (4)
Stima costi. 2 Mld Euro nel periodo Coperti essenzialmente da somme residue non spese negli anni precedenti. (382 Mil Euro nel 2009, 231 nel 2010, 406 nel 2011, 308 nel 2012 e 2013 ciascuno, 386 nel 2014) Valutazione finanziaria. Per l’anno 2009 il valore totale degli incentivi (per il settore auto) è stimato in 1,2 Mld Euro e sarà compensato per più del 50% dal maggior gettito derivante dall’Iva e degli effetti sull’indotto. L’aumento di domanda per nuove auto dovrebbe consentire una riduzione dell’uso nel 2009 della "cassa integrazione“ stimato in 11,2 milioni di ore (2,8 per Fiat e 8,4 per l’indotto) con risparmio stimato in 0,5 Mld Euro. Benefici ambientali. Stimati in relazione alla sostituzione prevista di auto nel 2009 (Euro 0/1/2 con Euro 4/5): • emissioni CO2 : -30%; • emissioni nocive (PM, NOx, HC): -40%.

87 3° Pacchetto Misure Anti-Crisi
Piano Casa (risultato di numerosi passaggi e consultazioni) misure per l'ampliamento delle abitazioni 1. edifici residenziali uni-bifamiliari o comunque di cubatura non superiore a 1000 metri: possibilità di ampliamento entro il limite del 20% della volumetria esistente; 2. demolizione e ricostruzione: possibilità di ampliamento per edifici a destinazione residenziale entro il limite del 35% della volumetria esistente, al fine di migliorarne qualità architettonica ed efficienza energetica, nonché di utilizzare fonti di energie rinnovabili; 3. semplificazione delle procedure per velocizzare la concreta applicazione di quanto previsto. Modifiche: esclusi i capannoni industriali - zone protette - condomini “edifici abusivi o nei centri storici o in aree di inedificabilità assoluta” Valutazione economica: “se solo il 10% degli italiani decidesse di mettere mano alle loro abitazioni, gli investimenti sarebbero dell’ordine di 60/70 miliardi, circa 4 punti di Pil” (Presidente del Consiglio). b) il progetto di costruire nuovi insediamenti urbani per chi la casa ha difficoltà ad affittarla o ad acquistarla: Piano straordinario per l'edilizia residenziale pubblica (stanziamento : 550 milioni €)

88 Criticità e Opportunità da analizzare
Tagliare le tasse in generale (nuove tasse e spostamenti difficili da accettare a livello di opinione pubblica - credibilità) Dibattito concentrato spesso al margine (es. Tesoretto) e non sul fenomeno di fondo (struttura tasse) Uso dei Fondi Strutturali: PPP, incentivi Cambiamenti Climatici, pacchetto , Copenhagen, Cancùn, Durban Crisi economica: riorientamento sviluppo, Green Growth, Green Economy, Sustainable Economy, Sustainable Prosperity • Ridurre le tasse esistenti: - Sul capitale - Sul lavoro (Ip. “doppio dividendo”) - Su altri beni • Ridurre i deficit pubblici • Aumentare le spese pubbliche: - Bilancio generale dello Stato - Spese Educazione, Sanità, R&S - Spese ambientali (earmarking) • Versamento compensazioni: - Alle famiglie per correggere eventuali effetti regressivi - Alle imprese (competitività, riciclaggio dei proventi)


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