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Cosa è la salute ?   La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale, sociale e non solo l’assenza della malattia o infermità (Costituzione.

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1 Cosa è la salute ? La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale, sociale e non solo l’assenza della malattia o infermità (Costituzione OMS-1946)

2 La sanità pubblica è la scienza e l’arte di
 prevenire le malattie,  prolungare la vita  promuovere salute fisica e mentale ed efficienza attraverso sforzi organizzati della comunità per  migliorare le condizioni igieniche dell’ambiente,  controllare le infezioni ed educare l’individuo ai principi dell’igiene personale,  organizzare il servizio medico ed infermieristico per la diagnosi precoce e il trattamento preventivo delle malattie,  sviluppare organizzazioni sociali che assicurino ad ogni individuo della comunità uno standard di vita adeguato per il mantenimento della salute C.E.A Winslow, 1920

3 Misurare la salute è una priorità di sanità pubblica?
Art. 32. La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

4 QUALE SALUTE, QUANTA SALUTE?
Scopo della medicina è la tutela globale della salute, cioè la tutela, in ogni fase della vita, del benessere fisico, mentale e sociale dell’individuo, al fine di ottenere, mediante lo sviluppo armonico della personalità dei singoli e nel rispetto dell’equilibrio dinamico uomo-ambiente, una vita socialmente ed economicamente produttiva per tutti La tutela globale della salute si attua mediante una serie di interventi, nei confronti del singolo e della comunità, atti a promuovere, salvaguardare e ripristinare lo stato di salute intesa come pieno benessere fisico, mentale e sociale QUALE SALUTE, QUANTA SALUTE?

5 Salute = grandezza misurabile
Divisione della salute in alcuni componenti fondamentali Elaborazione di INDICATORI per ciascuno di tali aspetti Elaborazione di criteri di lettura (indicatori) complessivi della realtà-salute Approdo ai sistemi sanitari informativi (e non sistemi informativi sanitari): l’informazione quale strumento di decisione sulle politiche di salute

6 Età, sesso, fattori genetici
Condizioni generali socio-economiche, culturali e ambientali Condizioni di vita e di lavoro Relazioni affettive e sociali Fattori individuali di stile di vita Età, sesso, fattori genetici

7 Componenti misurabili della salute
Misura delle conseguenze negative su funzioni fisiche, psichiche, sociali Misura del grado di soddisfazione dei cittadini per il proprio livello di salute Misura del grado di soddisfazione dei cittadini per il tipo di risposta Misura delle conseguenze economiche riferite alla presenza/assenza di certi livelli di salute (o di assenza di tali livelli)

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9 Indicatori – definizioni:
Elemento che riflette qualcosa che sta realmente accadendo alle persone e nella società (Muller, 1977) Dimensioni della salute primariamente sociali, applicabili non solo a individui, ma a larghi aggregati di individui (lavoratori,comunità, stati) aventi carattere di misura utile (Elinson, 1977) Destinati a generare informazione, in corso di cambiamento, sui livelli della salute individuale e collettiva, in grado di influenzare i decisori a ogni punto della gestione dei servizi sanitari (Kind, 1982) Serie quantificabile di variabili che descrive una condizione di salute in una popolazione

10 Funzioni degli indicatori sanitari:
Assistere nella valutazione di interventi/programmi Aiutare nella definizione degli obiettivi e delle priorità Sviluppare un sistema di “bilancio sociale” della salute collettiva

11 I PASSI PER L’ATTUAZIONE DI UN INTERVENTO DI PREVENZIONE
1. Individuazione dei bisogni e della loro natura 2. Valutazione priorità dei bisogni 3. Individuazione degli interventi potenziali 4. Scelta dell’intervento 5. Valutazione priorità di intervento 6. Organizzazione intervento 7. Attuazione intervento 8. Valutazione post-intervento

12 Malattia Health Illness Feeling well Feeling ill Disease Function
Disease: cambiamento nella struttura e nelle funzioni di organi Illness: ciò che è generato dal soffrire e da altre esperienze della malattia (disease) Malattia fisica: è data dai cambiamenti nella struttura e funzione di organi Malessere mentale: è l’esperienza del disagio come sofferenza, ansietà, depressione Malattia sociale: è la rottura funzionale che colpisce le relazioni personali e la vita lavorativa

13 Salute = grandezza misurabile
Indicatori demografici, sociali ed economici Indicatori sanitari Di mortalità Di morbosità Riferiti a particolari gruppi di popolazione (madri, bambini, etc.) Indicatori riferiti a stili di vita Indicatori ambientali Indicatori di impiego e di utilizzo di risorse sanitarie

14 Quanti significati per gli indicatori? G. Devoto, G.C. Oli:
Indicatore = genere di uccelli indicatoridi a coda con 12 penne propri dell’Africa, del Borneo, della Penisola di Malacca e dell’Himalaya. Così detti per l’abitudine che hanno di guidare uomini e animali verso gli alveari che essi cercano per mangiarne la cera. Hanno colori sobri, becco corto, unghie lunghe e ricurve.

15 Quanti significati per gli indicatori?
Indicatore = variabile che ci consente di descrivere in modo sintetico fenomeni complessi e di prendere decisioni per ottenere o mantenere cambiamenti variabili ad alto contenuto informativo Dimensioni di un indicatore: tempo, spazio, Caratteristiche ideali: Validità (sensibilità e specificità) Potere informativo Efficienza Consenso fattibilità

16 Famiglie di indicatori sanitari e di salute:
Indicatori grezzi: descrivono e misurano un fenomeno così come si presenta all’osservazione diretta Specifici: contenuto informativo finalizzato a cogliere alcune “parti” di un’informazione complessiva Standardizzati: consentono confronti tra fenomeni che si presentano in diverse dimensioni spazio-temporali

17 Indicatori grezzi: popolazione europea e italiana, anno 2001
Italia: , anno 2001

18 Indice di vecchiaia: rapporto popolazione 64+/0-14
( / ) = 127% (2001) Indice di invecchiamento: rapporto popolazione 64+/pop.tot. = 18,7% (2001)

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21 Particolari tipi di indicatori:
Basati su dati aggregati (misurazione contemporanea di più eventi o fenomeni) Basati su eventi sentinella (particolare importanza dei sistemi di sorveglianza), costruiti individuando singoli eventi potenzialmente evitabili Sulla base del parametro che si vuole misurare: Indicatori di risultato OUTCOME OUTPUT Indicatori di processo Indicatori di attività

22 Esempio di indicatore di salute basato su dati aggregati: rapporto tra speranza di vita alla nascita e prodotto interno lordo pro capite

23 Reddito (PIL) simile, ma diversa speranza di vita, alfabetizzazione e indice di sviluppo umano (ISU) nel 1997, Sri Lanka e Costa d’Avorio

24 Quanti significati per gli indicatori?
Fenomeno di riferimento Idea più o meno condivisa dalla comunità Misura più o meno appropriata Rappresentazione delle informazioni Giudizio finale, che influenza i comportamenti

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29 Projected changes in life expectancy in selected African countries with high HIV prevalence, 1995–2000 65 60 55 50 45 40 35 Average life expectancy at birth, in years Botswana Zimbabwe Zambia Uganda Malawi 1955 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 projections Source: United Nations Population Division, 1996 World Health Organization UNAIDS–Addis–May 1999

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31 Classificazioni possibili: infinite!
In base alla relazione con l’oggetto della misurazione Indicatori diretti (es. morbosità per…) Indicatori proxy (es. %PIL/abitante destinato all’assistenza sanitaria) In base al tipo di attività che innescano Indicatori descrittivi Indicatori predittivi (es. demografici di proiezione) Indicatori di valutazione Indicatori di problema In base al processo di programmazione Indicatori di input (risorse) Indicatori di processo (fase del consumo di risorse) Indicatori di esito (output: val. economica; outcome: val. sanitaria)

32 Indicatori sanitari “classici”
Indicatori dello stato di salute Mortalità generale e per patologia Morbosità generale e per patologia Indicatori di risorse assistenziali Dipendenti/convenzionati del SSN Numero di posti letto per acuti (totale, / , etc.) Tecnologie sanitarie Formazione (es. numero di laureati in professoni san Tarie/anno, etc.) Indicatori di accesso/utilizzo/consumo di servizi sanitari e farmaci Indicatori di spesa sanitaria Indicatori di……….

33 Indicatori di mortalità in popolazioni “mature”
Indicatori di mortalità in popolazioni “mature”. Patologia cardiovascolare e cerebrovascolare

34 Indicatori di mortalità in popolazioni “mature”. Patologia neoplastica

35 Indicatori di mortalità e di risultato in popolazioni “mature”
Indicatori di mortalità e di risultato in popolazioni “mature”. Patologia neoplastica della cervice uterina

36 Indicatori di morbosità e di risultato in popolazioni “mature”.
Patologia neoplastica.

37 Anni persi per cause evitabili ogni 100mila potenziali
Analisi per causa evitabile Analisi per gruppo di cause di morte Regione Totale Prev. primaria Diagnosi pr. e ter. Igiene e ass. san. Tumori Sist. cardioc. Traum. e avvel. Altre cause Abruzzo 62,8 38,4 6,1 18,3 20,4 17,8 20,1 4,4 Toscana 64,2 41,5 6,7 16,1 24,3 16,2 20,3 3,5 Liguria 64,5 39,0 7,5 17,9 25,6 17,3 16,9 4,7 Marche 64,8 41,6 7,0 21,7 15,9 23,6 3,6 Umbria 66,7 40,7 6,8 19,2 23,2 19,5 21,4 2,7 Calabria 66,9 41,2 6,3 19,4 20,8 20,2 20,9 5,0 Puglia 67,5 7,6 18,4 24,2 17,6 21,2 4,5 Basilicata 69,5 42,7 5,7 21,0 21,1 21,3 5,5 Lazio 70,4 42,4 26,0 3,8 Sicilia 70,9 41,9 21,5 24,7 22,4 19,3 Molise 71,7 43,2 6,2 22,3 22,1 Emilia Romagna 76,6 51,0 18,1 25,7 28,7 3,9 Campania 43,4 7,7 25,5 29,6 26,2 15,6 5,2 Lombardia 78,9 50,7 8,3 19,8 31,0 24,1 Veneto 79,0 54,1 7,4 17,5 29,1 17,0 28,6 4,3 Sardegna 80,2 52,2 7,9 27,2 18,5 5,4 p.a. Bolzano 80,9 56,9 16,5 23,9 35,3 5,3 Piemonte 81,4 53,8 8,4 28,3 28,9 p.a. Trento 83,1 7,1 19,1 27,9 18,2 30,3 Friuli Venezia Giulia 87,6 59,3 9,8 32,0 17,7 31,5 6,4 Valle d'Aosta 97,4 8,7 9,7

38 Esempio di indicatori di efficacia (del SSN), di LIVELLO CENTRALE (politiche statali), aventi valore per l’allocazione delle risorse: Mortalità fetale, perinatale, infantile, neonatale (precoce e tardiva) e postneonatale Speranza di vita alla nascita e a 65 aa. Incidenza di TB

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43 Indicatori di risorsa: posti letto/100.000

44 Indicatori di risorsa:
% spesa pubblica sul totale della spesa sanitaria spesa sanitaria totale

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46 Indicatori di processo: lunghezza media della degenza in acuzie, 1998 (ALOS = average lenght of stay)

47 Italia, trend lunghezza media della degenza in acuzie, (ALOS = average lenght of stay)
Introduzione DRGs

48 Indicatori di esito e di valutazione: mortalità per incidenti sul lavoro, Italia, UE e Regione Europea OMS

49 Indicatori di stile di vita:
Incidenti stradali con feriti/ ab. Incidenti stradali alcol-correlati/

50 Indicatori di stile di vita: intake calorico medio per persona per giorno

51 La nuova unità di misura dello stato di salute complessivo di una popolazione: il DALY
Unità di Misura di un concetto nuovo di interpretazione e calcolo del “peso” delle patologie sul grado di salute, il Global Burden of Disease (GBD), combinazione di perdita di anni di vita per morti premature Perdita di anni di vita in salute a causa della disabilità conseguente alla patologia Valutazione di IMPATTO in termini di perdita di vita in salute Nel 1990, il GBD complessivo è risultato di 1,36 miliardi di DALYs, l’equivalente di 42 milioni di neonati morti o di 80 milioni di morti a 50 anni. Grosso modo, sul calcolo complessivo dei DALYs, la mortalità prematura incide per il 66%, la disabilità per il 34% Tali rapporti sono invertiti nei paesi ad economia stabile, ove > è l’incidenza della disabilità sulla mortalità prematura

52 1,47 Miliardi di DALYs per l’anno 2000
GBD 2000: YLD ('000) by age, sex and cause for the year 2000, WORLD Total All Causes 546349 GBD 2000: DALY ('000) by age, sex and cause for the year 2000, WORLD Total All Causes 1,47 Miliardi di DALYs per l’anno 2000 GBD 2000: YLL ('000) by age, sex and cause for the year 2000, WORLD Total All Causes 926043 Communicable, maternal, perinatal and nutritional conditions 610353 Non communicable diseases 679484

53 Introduzione di due nuovi concetti “forti”: Qualità di vita: QALYs
Disabilità: DALE, DALYs

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55 Un dato statistico si trasforma in indicatore quando:
Si riferisce a un problema Mira alla conoscenza quantificabile del problema/fenomeno È inserito in un processo decisionale

56 Approdo degli indicatori al livello decisionale

57 La valutazione dei sistemi sanitari OMS, 2000
Quale il ruolo dei servizi sanitari nello stato di salute di una popolazione ?

58 I valori La salute come diritto La salute come bene di consumo

59 La salute diritto Responsabilità collettiva (la salute come
investimento collettivo) Finanziamento in proporzione al reddito Universalità nell’accesso Erogazione dell’assistenza in relazione al bisogno Gratuità delle cure al momento dell’erogazione Servizio Sanitario Nazionale Assicurazioni Sociali

60 La salute bene di consumo Responsabilità individuale (la salute come
investimento individuale) Finanziamento basato sulla volontà e sulla capacità di pagare Erogazione dell’assistenza in relazione alla domanda individuale La produzione dei servizi sanitari basata sul “mercato” Pagamento diretto delle prestazioni Assicurazioni private

61 UK Germania Paesi Scandinavi Francia Italia Olanda Spagna Belgio
Servizi Sanitari Nazionali UK Paesi Scandinavi Italia Spagna Portogallo Grecia Nuova Zelanda Australia.... Assicurazioni Sociali Germania Francia Olanda Belgio Svizzera Austria Canada Giappone.... Assicurazioni Private – HMOs USA

62 secondo la Banca Mondiale
Determinanti della riduzione della mortalità tra il 1960 e 1990 secondo la Banca Mondiale Indicatori Contributo percentuale di Reddito Livello educazionale delle donne Sviluppo e utilizzo di nuove tecnologie sanitarie Tasso di mortalità al di sotto dei 5 anni 17 38 45 Tasso di mortalità tra le femmine adulte 20 41 39 Tasso di mortalità tra i maschi adulti 25 27 49 Speranza di vita alla nascita (femmine) 19 32 Speranza di vita alla nascita (maschi) 30 50 Tasso di fertilità 12 58 29 Nota: I risultati sono basati sull'analisi di dati provenienti da 155 paesi a basso e medio reddito. Fonte: Wang J et al., Measuring country performance on health: selected indicators for 115 countries. Washington DC, The World Bank, 1999 (Human Development Network, Health, Nutrition and Population Series).

63 La valutazione dei sistemi sanitari OMS, 2000
Il miglioramento dello stato di salute della popolazione

64 Indicatore dello stato di salute
DALE (Disability Adjusted Life Expectancy) – OMS, 2000 1 Giappone 74,5 2 Australia 73,2 3 Francia 73,1 4 Svezia 73 5 Spagna 72,8 6 Italia 72,7 7 Grecia 72,5 8 Svizzera 9 Canada 72 10 Olanda 182 Etiopia 33,5 183 Mali 33,1 184 Zimbabwe 32,9 185 Rwanda 32,8 186 Uganda 32,3 187 Botswana 188 Zambia 30,3 189 Malawi 29,4 190 Niger 29,1 191 Sierra Leone 25,9

65 La valutazione dei sistemi sanitari OMS, 2000
La capacità - e la sensibilità - di rispondere alle esigenze dei pazienti

66 Indicatori di gradimento degli utenti. OMS, 2000
Importanza relativa dei differenti elementi 1.     Rispetto della persona. 50% ·        Rispetto della dignità del paziente. 16,7% ·        Riservatezza, ovvero diritto a decidere chi può avere accesso alle proprie informazioni sanitarie personali. ·        Autonomia nel partecipare alle scelte riguardo alla propria salute. 2.     Funzionamento del sistema. ·        Prontezza nel rispondere ai bisogni del paziente: immediato intervento nelle emergenze, ragionevoli liste di attesa per le non-emergenze. 20% ·        Confort ambientale (es: spazi e cibo adeguati, pulizia). 15% ·        Accesso a supporti sociali (es: possibilità di ricevere parenti e amici durante un ricovero). 10% ·        Libertà di scelta del luogo di cura. 5%

67 La valutazione dei sistemi sanitari OMS, 2000
L'equità nel finanziamento del sistema

68 Il Finanziamento Equo “Finanziamento Equo" di un sistema sanitario significa - secondo l'OMS - che l'onere che ciascuna famiglia sopporta nel sostenere i costi dei servizi sanitari è proporzionale alla propria capacità di pagare, ed è indipendente dal rischio di malattia; un sistema sanitario finanziato equamente protegge tutti finanziariamente. Il pagamento dell'assistenza sanitaria può essere iniquo in due differenti modi: Quando espone le famiglie a rilevanti spese non previste; è questo il caso del pagamento diretto (out of pocket) di prestazioni al momento dell'utilizzazione dei servizi, in assenza di qualche forma di pre-pagamento. Quando il pagamento dei contributi per fruire dei servizi sanitari è regressivo, ovvero quando i poveri pagano proporzionalmente più dei ricchi. Ciò avviene nel caso del pagamento out of pocket, ma anche in caso di forme assicurative o di tassazione in cui il contributo non è proporzionale alla capacità di pagare, ma al rischio di malattia.

69 Finanziamento equo del sistema sanitario. Uguale contribuzione con differenti rischi sanitari (A). Differente contribuzione, in relazione al reddito, con eguale rischio sanitario (B). Fonte: OMS, 2000. Contribuzione Trasferimento di fondi Utilizzazione dei servizi Basso A Rischio Alto Basso B Reddito Alto

70 La valutazione dei sistemi sanitari OMS, 2000
WHO Performance Outcome "il rapporto tra livelli di salute conseguiti e i livelli di salute che si sarebbero potuti conseguire attraverso un più efficiente uso delle risorse"

71 GRADIMENTO DEGLI UTENTI
Peso relativo delle diverse componenti dell'outcome dei sistemi sanitari OMS, 2000 SALUTE Totale 50% Media 25% Equa distribuzione GRADIMENTO DEGLI UTENTI 12,5% EQUO FINANZIAMENTO

72 Prime venti posizioni nelle differenti classifiche. OMS, 2000
Performance generale Outcome generale Spesa sanitaria pro-capite 1 Francia Giappone USA 2 Italia Svizzera 3 S. Marino Norvegia Germania 4 Andorra Svezia 5 Malta Lussemburgo 6 Singapore Austria 7 Spagna Canada 8 Oman Olanda Danimarca 9 Regno Unito 10 11 12 Portogallo Australia Monaco 13 Belgio 14 Grecia Islanda 15 16 17 18 Finlandia 19 Irlanda Israele 20 Nuova Zelanda ?

73 OGM polli alla diossina contaminazione acque BSE mucca pazza SALUTE
Organizzazione sociale polli alla diossina BSE mucca pazza contaminazione acque tossicodipendenze contaminazione aria Organizzazione sanitaria disoccupazione salubrità alimentare SALUTE immigrazione BENESSERE alcolismo FISICO SOCIALE PSICHICO

74 Età, sesso, fattori genetici
A m b i e n t e f i s i c o - A m b i e n t e b i o l o g i c o A m b i e n t e s o c i a l e Età, sesso, fattori genetici

75 Biologici Chimici Fisici SALUTE FATTORI ESOGENI FATTORI ENDOGENI
Patrimonio genetico Alimentazione Ambiente di vita Ambiente di lavoro Ambiente sociale Stile di vita Biologici Chimici Fisici SALUTE Servizio Sanitario

76 SALUTE BEN ESSERE INDIVIDUALI FATTORI FATTORI COMUNITARI AMBIENTALI O
AMBIENTE FISICO - ACQUA,ARIA,SUOLO - AMBIENTI DI VITA - AMBIENTI DI LAVORO……. IMMODIFICABILI - PATRIMONIO GENETICO - SESSO - ETA’ BIOLOGICA INDIVIDUALI FATTORI AMBIENTE BIOLOGICO - MICRORGANISMI - VETTORI - PIANTE E ANIMLI - UOMO ………. MODIFICABILI: FATTORI COMUNITARI AMBIENTALI O STILI DI VITA - ABITUDINI VOLUTTUARIE - ABITUDINI ALIMENTARI - COMPORTAMENTI AMBIENTE SOCIALE - CULTURALE - ECONOMICO - LAVORATIVO - RELIGIOSO ………. CONDIZIONI: - CULTURALE - ECONOMICA - SOCIALE - LAVORATIVA SALUTE = RELAZIONI - AFFETTIVE - SOCIALI - FAMILIARI BEN ESSERE FISICO SOCIALE PSICHICO

77 IGIENE CLINICA cause effetti interesse salute malattia
oggetto di studio popolazione individuo campo di attività descrizione dei fenomeni di salute/malattia epidemiol.descrittiva descrizione dei segni e dei sintomi semeiotica metodo di osservazione inferenza sulle cause di salute/malattia epidemiol.analitica inferenza sulla natura dell’evento morboso diagnosi metodo di analisi

78 interdisciplinarietà farmacologia/chirurgia
IGIENE CLINICA statistici tecnologici strumenti di indagine ricomposizione frammentazione criterio culturale multidisciplinarietà iperspecializzazione stile formativo interdisciplinarietà settorializzazione stile operativo Sanità Pubblica farmacologia/chirurgia modello di intervento prevenzione terapia finalità di intervento

79 “ La promozione della salute è il processo che consente alla gente di esercitare un maggiore controllo sulla propria salute e di migliorarla. Questa prospettiva deriva dal concetto di salute come estensione di ciò che un individuo o un gruppo sia capace di fare: - identificare e realizzare le proprie aspirazioni e soddisfare i propri bisogni - modificare o adattarsi all’ambiente. La salute è pertanto vista come una risorsa per la vita di ogni giorno, non come obiettivo di vita. E’ un concetto positivo che enfatizza le risorse sociali e personali ed anche le capacità fisiche Supera la semplice proposta di modelli di vita più sani per aspirare al benessere” (OMS - Ottawa1984)

80 “ La promozione della salute è il processo che consente alla gente di esercitare un maggiore controllo sulla propria salute e di migliorarla. Questa prospettiva deriva dal concetto di salute come estensione di ciò che un individuo o un gruppo sia capace di fare, da un lato di identificare e realizzare le proprie aspirazioni e soddisfare i propri bisogni, dall’altro di modificare o adattarsi all’ambiente. La salute è pertanto vista come una risorsa per la vita di ogni giorno, non come obiettivo di vita. E’ un concetto positivo che enfatizza le risorse sociali e personali ed anche le capacità fisiche Supera la semplice proposta di modelli di vita più sani per aspirare al benessere” (OMS - Ottawa1984)

81 Helicobacter pylori  Ulcera peptica
PREVENZIONE (m.non infettive) PROFILASSI (m.infettive) Profulassw: prevengo Praevenio: prevengo INFEZIONI CAUSA DI MALATTIE CRONICHE Helicobacter pylori  Ulcera peptica Hepatitis B and C virus  Cirrosi, cancro epatico Human herpes virus 8  Sarcoma di Kaposi Human papillomavirus  Cancro cervice, infez.respirat.ricorrenti, papillomatosi Epstein-Barr virus  Malattia linfoproliferativa post trapianto, linfoma B-cellule

82 Infarto miocardico stimoli sociali occlusione coronarie
deficit circolo collaterale predisposizione tessuto miocardico tipo di personalità aterosclerosi iperlipidemia ipertensione obesità ereditarietà fumo di sigarette mancanza di attività fisica eccessi dietetici stimoli sociali situazione economica attività lavorativa livello culturale

83 Epatite virale B caratteristiche HBV inoculazione accidentale di HBV
Situazione immunitaria intervento educazione sanit. vaccinazione obbligo di legge organizzazione servizi sanitari uso strumenti non sterili precedente infezione livello formazione organizzazione lavoro impreparazione distrazione livello prestazioni situazione economica situazione sociale

84 La pianta della Sanità Pubblica
EPIDEMIOLOGIA STORIA DELLA MEDICINA EDUCAZIONE ALLA SALUTE IGIENE DEL LAVORO IGIENE DELL’AMBIENTE IGIENE OSPEDALIERA IGIENE DELL’ALIMENTAZIONE DEMOGRAFIA STATISTICA SANITARIA INGEGNERIA SANITARIA MEDICINA DI COMUNITA’ ECONOMIA SANITARIA LEGISLAZIONE SANITARIA ORGANIZZAZIONE SANITARIA PROGRAMMAZIONE SANITARIA La pianta della Sanità Pubblica SCIENZE MATEMATICHE INGEGNERISTICHE SCIENZE UMANE E DEL COMPORTAMENTO SCIENZE ECONOMICHE LEGALI SCIENZE MEDICHE

85 preventiva medicina c l i n i c a
Completo stato di benessere fisico, psichico, sociale medicina c l i n i c a preventiva normale stato di benessere promozione prevenz. primaria esposizione prevenz. secondaria malattia diagnosi precoce diagnosi complicanze, recidive invalidità riabilitazione terapia assistenza terminale Decesso

86 PROMOZIONE DELLA SALUTE Salute come risorsa di vita quotidiana
SANITA’ PUBBLICA Compiti di: PREVISIONE ALLERTA PREVENZIONE PROMOZIONE DELLA SALUTE Salute come risorsa di vita quotidiana CONTROLLO su fonti d’infezione, serbatoi, agenti fisici, chimici, biologici Valutazioni di Pericolo e di Rischio Sistemi e modalità d’allerta Primaria Secondaria Collettiva Individuale Valutazione in termini di Probabilità Tra sicurezza e allarme tardivo Interventi su agenti eziologici fattori di rischio concause Uso di Modelli matematici Ministero Sanità Regioni ASL Dipart.Prevenz. Protez.Civile Volontariato Privati Riduzione morbosità e sue conseguenze Eradicazione malattie infettive

87 1. Individuazione dei bisogni e della loro natura
I PASSI PER L’ATTUAZIONE DI UN INTERVENTO DI PREVENZIONE 1. Individuazione dei bisogni e della loro natura Diagnosi di comunità strumento: analisi epidemiologica Anamnesi remota: dati storici (andamento morbosità, mortalità) Anamnesi prossima: dati correnti e ad hoc di malattia e di esposizione Valutazione sintomi e segni: variazioni improvvise morbosità, segnalazioni patologie inconsuete, lamentele popolazione,…… Accertamento di laboratorio: indagini siero-epidemiologiche, microbiologiche, ambientali, statistiche,…… Analisi complessiva dei dati: - individuazione dei bisogni - definizione della loro natura (reali, percepiti, non percepiti, indotti da offerta di servizi, da pubblicità,..)

88 2. Valutazione della priorità dei bisogni
I PASSI PER L’ATTUAZIONE DI UN INTERVENTO DI PREVENZIONE 2. Valutazione della priorità dei bisogni Confronto con altri bisogni, per eventuale inserimento in una lista di priorità, sulla base di: Natura del bisogno Numero decessi Numero esiti invalidanti Numero complicazioni gravi Numero casi Età media della popolazione maggiormente colpita

89 3. Individuazione degli interventi potenziali
I PASSI PER L’ATTUAZIONE DI UN INTERVENTO DI PREVENZIONE 3. Individuazione degli interventi potenziali In relazione al bisogno da soddisfare è necessario individuare gli interventi potenzialmente attuabili mediante: Revisione di interventi già attuati Utilizzazione di linee guida e protocolli standard Esame della letteratura scientifica Meta-analisi

90 4. Scelta dell’intervento
I PASSI PER L’ATTUAZIONE DI UN INTERVENTO DI PREVENZIONE 4. Scelta dell’intervento Scelta dell’intervento sulla base di valutazioni di: Obiettivi generali e specifici Target Risorse Vincoli Efficacia teorica (efficacy) Efficacia sul campo (effectiveness): Popolazione raggiungibile Compliance (livello culturale, pregiudizi, natura intervento…) Disponibilità di risorse………….…. Efficienza (efficiency) (costo/efficacia) Appropriatezza (appropriateness) (giusto impiego)

91 5. Valutazione priorità di intervento
I PASSI PER L’ATTUAZIONE DI UN INTERVENTO DI PREVENZIONE 5. Valutazione priorità di intervento Confronto con altri interventi, per eventuale inserimento in una lista di priorità, sulla base di: Efficacia sul campo Efficienza Appropriatezza Equità Opportunità

92 6. Organizzazione dell’ intervento
I PASSI PER L’ATTUAZIONE DI UN INTERVENTO DI PREVENZIONE 6. Organizzazione dell’ intervento - Individuazione dei compiti e delle responsabilità - Distribuzione delle risorse - Individuazione indicatori di processo e di risultato - Definizione mezzi e modalità raccolta e comunicazione dati - Definizione obiettivi intermedi - Esecuzione di intervento di prova con monitoraggio - Individuazione punti critici dell’intervento di prova - Individuazione ed apporto azioni correttive

93 7. Attuazione dell’intervento
I PASSI PER L’ATTUAZIONE DI UN INTERVENTO DI PREVENZIONE 7. Attuazione dell’intervento - Esecuzione intervento - Monitoraggio continuo (attività, risorse, compliance...) - Elaborazione dati - Confronto con obiettivi intermedi e finali - Valutazione a breve termine - Comunicazione interna ed esterna risultati

94 8. Valutazione post-intervento
I PASSI PER L’ATTUAZIONE DI UN INTERVENTO DI PREVENZIONE 8. Valutazione post-intervento - Monitoraggio efficacia (outcome) a medio e lungo termine - Monitoraggio criticità a medio e lungo termine - Analisi dei singoli passi ed individuazione punti critici - Individuazione azioni correttive - Valutazione complessiva - Comunicazione interna ed esterna

95 Approccio Bio-Medico centrato sulla malattia

96 Approccio Umanista centrato sul paziente

97 Approccio di Sanità Pubblica centrato sulla popolazione

98 Programmazione, committenza, acquisto di servizi
La salute come diritto La salute come bene di consumo Finanziamento Fiscalità generale Fondi integrativi Pagamento diretto Assicurazioni sociali HMOs Assicurazioni private Programmazione, committenza, acquisto di servizi SSN Committenti non-profit Committenti for-profit Acquisto individuale Produzione – Erogazione dei servizi SSN Privati non-profit Privati for-profit

99 Cosa è la salute ?    Approccio percettivo: La salute non è semplicemente l’assenza di malattia, è qualcosa di positivo, un’attitudine felice alla vita ed una lieta accettazione delle responsabilità che la vita stessa comporta ( Singerist H.E.: Medicine, Human Welfare, 100, Yole University Press, New Haven, 1941)

100 Cosa è la salute ? Approccio funzionale: La salute è uno stato di capacità ottimale di un individuo per un efficace svolgimento dei ruoli e dei compiti per i quali egli è stato socializzato (Pearson T.: Patiens phisicians and illness. E. Garthy Jaco and Free Press, N.Y. 1972) La salute è determinata da una capacità di comportamento che include componenti biologiche e sociali per adempiere alle funzioni fondamentali (Bonnevie P.: The concept of Health. A social medical approach. Scand. J. Med. 1,2,1973)

101 Cosa è la salute ?    Approccio adattativo: La salute è il prodotto di una relazione armoniosa tra l’uomo e la sua ecologia. (Rossdale M.: Health in a sick society. New left review 34,1965) La salute è l’adattamento perfetto e continuo di un organismo al suo ambiente (Wylie C.M.: The definition and measurement of health and disease. Publ. Health rep. 85,1970) La salute è espressa da livelli di resistenza alla malattia (Gordon J.: The epidemiology of health. Galdstone ed. N.Y. Health education council, 1953) La salute è il margine di tolleranza alle insidie dell’ambiente, è il volano regolatore delle possibilità di reazione; essere in buona salute è poter ammalarsi e guarire, è un lusso biologico (Canguilhem G.: Le normal e le patologique, , P.U.F, Paris, 1966)

102 14.8 17.7 4.2 % 1999 20.000 Decessi aids, 1999 Totale decessi Africa Sub-sahariana Asia del Sud Nord America


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