La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La progettazione di un intervento formativo: dalla figura professionale alle unità formative capitalizzabili Dott.ssa Valentina Lingria - CSL TOSCANA.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "La progettazione di un intervento formativo: dalla figura professionale alle unità formative capitalizzabili Dott.ssa Valentina Lingria - CSL TOSCANA."— Transcript della presentazione:

1 La progettazione di un intervento formativo: dalla figura professionale alle unità formative capitalizzabili Dott.ssa Valentina Lingria - CSL TOSCANA

2 Cosa significa progettare?
Progettare significa pensare, porre in essere un ipotesi di realizzazione di un “qualcosa”, definendone: - Obiettivo - Utenti finali - Tempi di realizzazione - Valore - Fasi - Metodo - Risorse (strumentali e umane) - Costi - Criticità

3 Da dove si parte per progettare un intervento formativo?
Dall’identificazione dell’obiettivo Qual’è l’obiettivo di un “qualsiasi” progetto di formazione professionale? Lo sviluppo di COMPETENZE

4 L’aggregazione di competenze poste in un determinato ordine e legate fra loro da un nesso reciproco forma una FIGURA PROFESSIONALE

5 DALLA FIGURA PROFESSIONALE ALLE UFC
1) IDENTIFICAZIONE DELLA FIGURA PROFESSIONALE 2) IDENTIFICAZIONE DI TUTTE LE COMPETENZE/ATTIVITA’ DELLA FIGURA PROFESSIONALE 3) SCOMPOSIZIONE DELLE COMPETENZE DELLA FIGURA E AGGREGAZIONE IN UNITA’ CAPITALIZZABILI 4) PASSAGGIO DALL’UNITA’ CAPITALIZZABILE ALL’UNITA’ FORMATIVA CAPITALIZZABILE

6 1) IDENTIFICAZIONE DELLA FIGURA PROFESSIONALE
Le figure professionali sono individuate da Comitati di settore. Sono generalmente correlati alla CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’ ECONOMICHE – ESTRATTO ISTAT METODI E NORME SERIE C – N° 11 (ed. 1991) per quanto riguarda le attività economiche, ed alla classificazione delle PROFESSIONI INTERMEDIE (TECNICI) – ISTAT CP 91), per quanto riguarda le figure professionali. Tali figure sono descritte nell’allegato “A” al Documento approvato in Conferenza Unificata il 1 agosto 2002 LE FIGURE PROFESSIONALI DI RIFERIMENTO

7 ESEMPIO DI FIGURA PROFESSIONALE
TECNICO SUPERIORE PER L'AMMINISTRAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA ED IL CONTROLLO DI GESTIONE DESCRIZIONE Il tecnico superiore per l'amministrazione economico-finanziaria ed il controllo di gestione cura il sistema di contabilità (generale ed analitica), gli adempimenti amministrativo/fiscali e la redazione dei bilanci. Si occupa delle analisi economico - finanziarie, dei rapporti con il sistema creditizio. Individua sistemi di previsione e controllo orientati a criteri di efficacia ed efficienza gestionale. ATTIVITA’ PROFESSIONALI FONDAMENTALI gestisce la procedura contabile anche con sistemi informatizzati predispone il bilancio di esercizio applica tecniche di controllo di gestione e di analisi degli scostamenti Codice ISTAT– Professioni intermedie amministrative e organizzativi Segretari, archivisti, tecnici degli affari generali Contabili ed assimilati Tecnici addetti alla gestione del personale Altre professioni intermedie amministrative e organizzative

8 2) IDENTIFICAZIONE DI TUTTE LE COMPETENZE/ATTIVITA’ DELLA FIGURA PROFESSIONALE
Il passaggio dalla figura professionale alle competenze richiede la preliminare identificazione delle attività/processi in cui la figura sarà impegnata nel contesto lavorativo. Per definire le attività ci vogliono dei “descrittori” ed un “metodo” PERCHE’ SI PARTE DALLE ATTIVITA’?

9 SI PARTE DALLE ATTIVITA’…
Perché la competenza esprime una “relazione” tra un soggetto e una specifica situazione. In questo senso essa non è ricavabile da una esclusiva analisi della natura tecnica dei compiti lavorativi, e neppure dalla definizione di una somma di conoscenze e capacità astrattamente possedute da un soggetto. Essa scaturisce invece dall’analisi del “soggetto in azione”, e di seguito dall’identificazione delle competenze necessarie per il presidio delle attività che il soggetto svolge. Identificare le competenze significa in seguito necessariamente identificare i fattori costitutivi delle competenze, cioè il tipo di risorse che il soggetto mette in campo e delle modalità con cui le combina per fronteggiare situazioni relazionali e professionali. N.B. Per attività intendiamo aree di attività non singole attività

10 DEFINIZIONE DI AREE DI ATTIVITA’
Lo scegliere come unità elementare le aree di attività, anziché sue componenti a minore complessità, nasce dall’esigenza di non "parcellizzare" la professionalità e la formazione, puntando dunque su insiemi "significativi" di attività operative, in coerenza con quanto richiesto dalle imprese ed in funzione della miglior spendibilità del sapere professionale degli individui. Il concetto di "area di attività" si può definire nel seguente modo: Un'area di attività corrisponde ad un insieme significativo di attività specifiche, omogenee ed integrate, orientate alla produzione di un risultato ed identificabili all'interno di uno specifico processo. Tali attività specifiche presentano caratteristiche di omogeneità sia per le procedure da applicare, sia per i risultati da conseguire, che, infine, per il livello di complessità delle competenze da esprimere

11 DEFINIZIONE DI PROCESSO
Il processo è un flusso di attività che hanno una stretta interdipendenza (naturale o pianificata/controllata): sono infatti caratterizzate da un output/risultato (un prodotto o un servizio), che contribuisce a trasformare gli elementi in ingresso al processo (input di processo) in elementi in uscita (output del processo) Seguire il filo rosso dei processi permette di individuare la successione logico-temporale delle attività. Una volta individuate le attività dei processi, è più facile identificare quelle su cui è coinvolta la figura professionale oggetto di analisi. Anche l’aggregazione delle attività in aree omogenee è facilitata dal “ragionare per processi”: generalmente, infatti, si scopre che le aree di attività comprendono attività svolte dalla figura nell’ambito di un processo (o di segmenti significativi di un processo).

12 COME SI PROCEDE PER L’IDENTIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’/PROCESSI
METODO - fonti di letteratura (in particolare alle indagini dei fabbisogni condotte dagli organismi bilaterali, istat, altro…), per la definizione di quello che potremmo definire “attività tipo”, cioè già soggette ad una standardizzazione a livello nazionale o comunque di sistema produttivo ampiamente inteso; - osservazione diretta ed interviste – più o meno strutturata – del lavoro reale, con riferimento ai contesti effettivi in cui la prestazione effettiva sarà resa. DESCRITTORI: alcuni descrittori delle attività sono riconoscibili in: - Obiettivo, risultato o prodotto atteso; - Contesto e posizione dell’attività nei macro processi dell’impresa - Risorse materiali ed informative utilizzate; - Modalità organizzativa di conduzione dell’attività, letta come coordinate per la comprensione del ruolo del soggetto portatore della competenza (posizione, grado di autonomia, responsabilità, reticolo delle relazioni, …); - Tipo e livello del controllo sull’attività richiesto dal ruolo (identificazione e regolazione delle varianze, …); - Eventuali vincoli derivanti da norme cogenti (p.e. sicurezza), e/o caratteristiche psicofisiche richieste.

13 ATTIVITA’ PROFESSIONALI FONDAMENTALI
PROCESSI E ATTIVITA’ Il primo intervento consiste nell’individuare i processi delle organizzazioni/aziende più rappresentative dell’attività economica di riferimento della figura professionale. (Per l’individuazione dei processi si può far riferimento al il modello del sistema di gestione per la qualità presentato nelle norme ISO 9000:2000, che adottano l’approccio per processi.) Il secondo intervento consiste nell’individuazione delle attività in cui la figura è impegnata nei singoli processi. OBIETTIVO E’ QUELLO DI ARRIVARE ALL’IDENTIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’ PROFESSIONALI FONDAMENTALI

14 PROCESSI, ATTIVITA’, COMPETENZE
1) identificazione dei processi tipicamente presenti nell'ambito di unità produttive/aziende determinato settore/comparto. In questa prospettiva il concetto di processo si definisce come sequenza di flusso di attività collegate direttamente tra loro, in un rapporto di tipo funzionale temporale, finalizzate a produrre uno specifico risultato; 2) identificazione delle Aree di Attività afferenti/riconducibili a ciascuno dei processi/ prima identificati, attraverso la loro segmentazione secondo criteri di finalizzazione funzionale, autoconsistenza-autonomia e di omogeneità; 3) identificazione dei risultati attesi e dei relativi compiti; 4) identificazione delle competenze necessarie per presidiare i tipi di attività.

15 APPROFONDIMENTO E RIESAME DELLE ATTIVITA’FONDAMENTALI DELLA FIGURA PROFESSIONALE
L’operazione è finalizzata all’approfondimento e riesame delle attività fondamentali della Figura di riferimento al fine di un approfondimento e di una disaggregazione delle attività e pertanto delle successive competenze, utili per la definizione degli elementi necessari alla costruzione delle UC.

16 SCOMPOSIZIONE DELLE COMPETENZE DELLA FIGURA E AGGREGAZIONE IN AREE DI UNITA’ CAPITALIZZABILI
Analisi dei requisiti di base per l’occupabilità Analisi del Settore/comparto e delle funzioni processi Analisi del comportamento del soggetto nel contesto di lavoro Mappa delle competenze di base Mappa delle aree di attività e delle competenze tecnico professionali Mappa delle competenze trasversali UC DI BASE UC TECNICO PROFESSIONALI UC TRASVERSALI

17 Identificazione di singole Unità di competenza “Unità Capitalizzabili”
Unità Capitalizzabile è un insieme di competenze autonomamente significativo (autoconsistente), riconoscibile dal mondo del lavoro come componente specifica di professionalità, ed identificabile dall’impresa, dall’individuo, dai sistemi formativi, anche in funzione del riconoscimento dei crediti DENTRO OGNI AREA, IDENTIFICAZIONE DI UN INSIEME OMOGENEO DI COMPETENZE AUTONOMAMENTE SIGNIFICATIVO

18 MODELLO ISFOL – IFTS Unità Capitalizzabile (UC)
Titolo A - COMPETENZE Il soggetto è in grado di: -…. Il soggetto deve sapere come: B – DECLINAZIONE DI LIVELLO Per essere in grado di: -…. Il soggetto deve dimostrare di Gli indicatori sono: -….

19 4) PASSAGGIO DALL’UNITA’ CAPITALIZZABILE ALL’UNITA’ FORMATIVA CAPITALIZZABILE

20 CHE COSA SIGNIFICA ESSERE COMPETENTE
CHE COSA SIGNIFICA ESSERE COMPETENTE? AVERE COMPETENZE O AGIRE CON COMPETENZE? Se uno prende un aereo cosa permette di avere fiducia del pilota? 1) che lui sappia tutta una serie di cose, che abbia una conoscenza approfondita degli strumenti, delle tecniche di volo, etc…? 2) Che sappia gestire tutto il volo dal decollo all’atterraggio?

21 UNA DEFINIZIONE SINTETICA
COMPETENZA: saper agire, in un contesto, convalidato, in vista di una finalità. La competenza è una costruzione: è il risultato di una combinazione pertinente tra numerosa risorse Possedere delle risorse è una condizione necessaria ma non sufficiente. La capacità combinatoria è fondamentale per costruire competenze pertinenti La competenza ha più l’aspetto di una concatenazione di azioni (attività) che di una singola operazione Non esiste una relazione punto per punto tra ciascuna risorsa e ciascuna competenza. Una stessa risorsa può servire a diverse competenze LA COMPETENZA E’ INVISIBILE, LE AZIONI (ATTIVITA’) SONO VISIBILI

22 ELEMENTI DA COMBINARE PER ESSERE COMPETENTE: RISORSE
Conoscenze: insieme dei saperi e delle esperienze di natura professionale, acquisiti e acquisibili tramite lo studio e l’attività pratica. Capacità: si intendono sia i comportamenti organizzativi che consentono di raggiungere l’obiettivo atteso all’interno di un contesto di lavoro (il SAPER FARE), sia la “dotazione personale”, la struttura individuale (il SAPER ESSERE) Area gestionale (gestione del proprio lavoro) Area relazionale (relazioni con gli “altri” in senso lato) Area Intellettuale (presuppongono il possesso di conoscenze tecnico-scientifiche e culturali in senso lato) Area Emozionale (riguarda la gestione delle proprie -e altrui- emozioni) Area Innovativa (tutto ciò che riguarda in qualche modo l’innovazione) N.B. Le risorse possono essere dirette (personali) e indirette (dell’ambiente) Non esiste sempre una relazione punto per punto tra ciascuna risorsa e ciascuna competenza.

23 ELEMENTI CHE COMPONGONO UNA COMPETENZA
RISORSE RISORSE Conoscenze Conoscenze Contesto Competenza Capacità Capacità N.B. La combinazione di risorse non crea solo competenze ma “nuove risorse”

24 MODELLO ISFOL – IFTS Unità Formativa (UF)
Standard formativo Contenuti Durata Prerequisiti Occasioni di apprendimento Forme di valutazione

25 Lavorare è fare un uomo al tempo stesso che una cosa E. Mounier


Scaricare ppt "La progettazione di un intervento formativo: dalla figura professionale alle unità formative capitalizzabili Dott.ssa Valentina Lingria - CSL TOSCANA."

Presentazioni simili


Annunci Google