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La crescita spirituale

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Presentazione sul tema: "La crescita spirituale"— Transcript della presentazione:

1 La crescita spirituale
Convegno Donne Bad Dürkheim 12. – Cosa fa parte della crescita spirituale?

2 La crescita spirituale non ha nulla a che fare con…
Il tempo La conoscenza L’attivismo La prosperità materiale. Zu a: E possibile che una persona sia credente da cinquant’anni, ma spiritualmente sia rimasta un neonato. Zu b: se la tua conoscenza non ti porta a somigliare a Cristo, è inutile. Anzi, la verità che non modifica la vita ed il comportamento può essere dannosa perché indurisce il cuore invece di condurre a maturità. Zu c: essere impegnati non produce necessariamente maturità e nemmeno può esserne un degno sostituto. «Signore, Signore, non abbiamo…» Zu d: uno potrebbe dire: guardate come Dio mi ha benedetto: ho tanti soldi, casa, lavoro… Dio potrebbe permettere che tu prosperi, ma questo non è un segno della tua maturità spirituale. Alcuni si dedicano alla ricerca della prosperità a tal punto di trascurare il resto. Questa non è maturità spirituale, bensì l’esatto contrario.

3 La meta è la stessa per ogni cristiano
Essere trasformati alla sua immagine (2 Corinzi 3,18) In Cristo siamo completi, come un bambino appena nato è già completo. crescere fino ad arrivare ad immagine di Cristo, in conoscenza, amore, santificazione, umiltà … per farci conoscere le profondità delle sue benedizioni. La crescita spirituale è il frutto della comprensione e dell’applicazione dei principi contenuti nella Parola di Dio.

4 Una serie di chiavi che ci aiutano
Il passe-partout – la BIBBIA La gloria di Dio – il fine supremo L’ubbidienza La pienezza dello Spirito La confessione L’amore La preghiera La speranza Lo studio della Bibbia La comunione La testimonianza Il discernimento

5 La Bibbia = La prima chiave per la nostra crescita per somigliare a Gesù! è viva, sempre attuale, essa discerne il nostro cuore, lo analizza di maniere sconvolgente. «È una spada affilata a due tagli che divide il nostro essere interiore e giudica i pensieri e i sentimenti del cuore (Ebrei 4,12»). intervento chirurgico, quando combattiamo con i nostri sentimenti e desideri, essa ci mostra che siamo, cosa abbiamo nel nostro cuore.

6  Diagnosi del nostro cuore
Lo Spirito di Dio utilizza la Parola per produrre vita in noi, p. es. rivelandoci il peccato  guarigione Molti credenti non desiderano la Parola con tutto il loro cuore  malati/malnutriti: denutriti o obesi

7 La Bibbia Il rimedio assoluto Dio ci dice nella Bibbia come vivere per crescere sani e santi, Lui è il nostro costruttore Consigli di Dio/comandamenti sono per il nostro bene. Se non mi tengo a un suo consiglio faccio male a me stessa!! Non vale il relativismo. «Ma io la penso cosi … sul matrimonio dei divorziati/il velo…» Conseguenze dell’entrata dell’relativismo nelle chiese: che ci allontaniamo sempre più dalla verità assoluta, la Bibbia, il nostro rimedio assoluto  ci ammaliamo, pecchiamo  la divisione.

8 Quando costruiamo la nostra vita secondo le nostre idee, e non secondo il piano di Dio, cosa accade?
Illustrazione: Risultato del non rispettare le leggi della forza di gravità (= spiritualmente la Bibbia) nella costruzione Se arriva un forte vento, una tempesta cosa accade? Muro = cuore, quando il mio cuore non e a linea con Dio/la Bibbia, la mia vita/via va fuori strada, fisicamente o psichicamente.

9 Il fine supremo – la gloria di Dio
Il senso della nostra vita Dire a Dio che lo amiamo, adoriamo Come in un rapporto d’amore - reciproco

10 La gloria di Dio In cosa vediamo la gloria di Dio? cielo, terra, salvezza, nel ritorno promesso di Cristo, la vita cristiana, breve: in ogni dimensione della vita. Dio merita la nostra ammirazione, perché tramite Lui tutto è stato fatto, tramite Lui esistiamo, tramite Lui conosciamo la sorte del mondo. Ora se questo è il fine supremo per cui vivere, come possiamo glorificare Dio in maniera pratica e cosa ci ostacola?

11  Il Signore ci darà una forza che non è la nostra
La gloria di Dio Salmo 16,8 Davide dice: «io ho sempre posto il Signore davanti agli occhi miei». La maturità spirituale deriva dal fare della persona di Dio il centro della propria vita fino al punto di perdersi in essa, un intimità fortissima  le nostre vite possono riflettere la gloria di Dio agli altri, è cosi che diamo Gloria a Dio e testimoniamo vivamente della nostra fede Diamo gloria a Dio in tutto ciò che facciamo(anche se qualcosa di terreno)  Il Signore ci darà una forza che non è la nostra Matteo 5,16: «vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli».

12 Qual è il muro che ci separa da quest’intimità con Dio?

13 Molti psicologi insegnano che per essere felici bisogna soddisfare i nostri bisogni, fisiologici…. l’autorealizzazione, dopo che ovviamente i bisogni più basilari sono sodisfatti.

14 Ma se voglio glorificare Dio
Il mio io lo devo buttare via! La gloria è soltanto per nostro Signore!

15 Il primo principio per chi volesse avere come scopo di vita la gloria di Dio è essere disposti a sacrificare se stessi e la propria gloria. Matteo 6,1-4 „Quando dunque fai l‘elemosina non far sonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocrirti… per essere onorati dagli uomini.“ Il nostro Io: Cerca di essere amato, di essere al centro dell‘attenzione, di sentirsi importante, al prezzo di svalutare gli altri. Chiede di amarsi se stessi Esempi: che vogliamo che gli altri sanno come siamo brave, fedeli, perfette. Ci sono cristiani che ci raccontanto tutto ciò che fanno di bene, per il Signore, le persone che hanno evangelizzate…. Chiediamoci, perché lo faccio? A chi sto dando gloria, a Dio? O voglio mostrare che sono una ottima fedele? Se ciò che dico non è per la gloria di Dio, ma per me stesso, farei bene a tacere. Quali sono i tuoi sentimenti quando qualcuno riceve l’onore a tue spese? Come reagisci? Un segno di maturità spirituale è essere disposti a lasciare il credito agli altri. Il modo in cui reagirai rivelerà se ti curi della sua gloria o della tua.

16 Le tempeste della vita Deuteronomio 13,3 «perché il Signore, il vostro Dio, vi mette alla prova per sapere se amate il Signore, il vostro Dio, con tutto il vostro cuore e con tutta l’anima vostra». Il Signore mette alla prova il nostro cuore! perché vuole liberare il nostro cuore da tutto ciò che gli impedisce di avere un cuore sincero e simile a quello di Gesù e essere in relazione intima con Lui.

17 Valore nella testa – valore nel cuore
Con la sua testa Pietro era pronto a morire per Gesù, ma il suo cuore lo ha rinnegato. Attraverso la prova Gesù gli ha mostrato la sua durezza di cuore. Anche il giovane ricco: non riuscì a seguire Gesù Suo cuore amava le benedizioni (beni materiali) di Dio, ma amava veramente Dio? Non a protetto il suo cuore mettendo Dio al primo posto = cosa più importante da fare.  altrimenti: satana può sabotare la vita del credente. Guardiamo la condotta della nostra vita e vedremo cosa abbiamo nel nostro cuore! Dai nostri frutti ci riconosceremo!

18 Dio fa il lavoro più profondo in noi attraverso le tempeste
 ci prepara a diventare uomini e donne di Dio La liberazione accadrà attraverso la tempesta, perché Dio ci trasforma attraverso la prova.

19 Quando iniziamo a fare fiducia a Dio e crediamo alla sua Parola
 Lui inizia ad abbattere il nostro muro del cuore, ad eliminare tutte le menzogne Se abbiamo preso la decisione di fidarci ciecamente di Lui, non meravigliamoci delle tempeste forti che arriveranno in seguito!  riusciremo a credere alle sue promesse, sapersi veramente amati da Dio. Dunque sapere che Gesù ti ama, vuol dire fargli fiducia.

20 Gesù è la pietra angolare
Soltanto su Lui possiamo costruire la nostra vita in piena fiducia. Sapendo che quando arriva la tempesta non cadiamo. Se non l’abbiamo accettato come Salvatore personale e come Signore, le nostre fondamenta restano difettose e saranno distrutte dalle tempeste della vita. Come possiamo essere sicure che la pietra angolare è sul suo posto nel nostro cuore? Conoscendoci!!

21 Cosa succede quando siamo stati feriti?

22 ATTACCO - DIFESA Facciamo di tutto per non essere più feriti  costruiamo delle mura (fortezze), sperando che esse ci proteggono (nessuno mi farà più del male, nessuno mi insulterà mai più, non farò mai più fiducia a nessuno) e pure così provochiamo il contrario Pericolo di un circolo vizioso – «Teufelskreis»

23 Un circolo vizioso – ein «Teufelskreis»
Per esempio: non mi fido di nessuno, non so pregare Per la paura di essere ferita e proteggere la mia autostima evito  confermazione della mia idea fissa.

24 Proteggo il mio cuore in difesa quando…
Evito delle situazioni per non essere criticata Cerco di essere sempre perfetta Mi nascondo dietro alle mie paure

25 Proteggo il mio cuore attaccando quando…
Provo a mostrare agli altri che sono la migliore Voglio mostrarmi che riesco a fare tutto da solo, senza aiuto Voglio avere ragione Uso parole che offendono («non cambi mai, non fai mai niente (di giusto)»)

26 Cosa usa il diavolo per allontanarci dall’amore di Dio e da Dio?
Il padre della bugia ruba la verità: facendoci credere: non sei amata, devi conquistarti l’amore degli altri (essendo perfetta, attraente, lavoratrice….) Il nemico ha tale potere su di noi, perché crediamo alle sue menzogne e non alle verità di Dio. Il peccato entra nel nostro cuore quando il nostro culto a Dio non è completo (Caino, Gen 4,3-8) quando inizi a sentirti turbata, stai sicura, che stai credendo ad una menzogna.

27 Quando siamo feriti in passato
il diavolo fa credere che non c’è amore per noi, lo fa molto presto nella nostra vita Ferita/Delusione credere menzogna (che non siamo amati, non apprezzati) + desiderio voglio essere apprezzata (ideale)  rabbia/amarezza  peccato

28 Come lavora satana? Attraverso l’INCREDULITÀ e l’ORGOGLIO
A causa dell’orgoglio satana cadde Serpente a Eva: Dio ha detto veramente? =incredulità Puoi diventare come Dio =orgoglio Sono i 2 peccati che contaminano il mondo

29 Pensare di essere vittime
Già Adamo ed Eva si vedevano come vittime! Da allora quest‘ottica è proseguita Freud: l‘uomo è vittama delle esperienze della prima infanzia, dei desideri innocenti, erotici. I psicologi: vittime della socializzazione, vittime di mancanza di amore, di incomprensione Dicendo: Se il nostro ambiente fosse stato diverso, la nostra „buona natura“ si sarebbe sviluppata diversamente

30 Ma Dio dice: che il cuore dell‘uomo è „ingannevole più di ogni altra cosa e insanabilmente maligno; chi potrà conoscerlo?“ (Ger 17,9)

31 Ma ATTENZIONE Attorno alle ferite c’è spesso il peccato!!
Anche se abbiamo subito un ingiustizia, stiamo attenti di non cadere in tentazione a peccare E se è una vecchia ferita, guardiamola bene, se da essa non è nato Il peccato. Es. maldicenza se mi sento trattato ingiustamente (anche se forse avevo ragione)

32 Qual è la soluzione: La chiave dell’umiltà
Dio vuole che umiliamo il nostro orgoglio, ogni volta che lo riconosciamo. Dio vuole che chiediamo perdono del nostro peccato d’incredulità. mai aver paura dell’umiltà, perché essa è una benedizione, ci libera, fa crescere la fiducia (per esempio nei rapporti) Diciamo al Signore: Fai quello che vuoi attraverso me. perché sappiamo che Gesù è veramente buono e possiamo avere piena fiducia di lui? Perché era umile.

33  5 verità per crescere in umiltà
Come posso essere ferita in questa posizione?  5 verità per crescere in umiltà

34 1. La vita è difficile La sofferenza è reale, non possiamo cambiare questo fatto, siamo terra e diventiamo terra. accettiamo la realtà: Ecc. 5,7 senza sognare troppo. Avere aspettative verso gli altri  rischio di essere delusi Se non ci aspettiamo troppo saremo grate di tutto ciò che riceviamo. Abbandonare è una fuga senza assumerci le responsabilità Per diventare più forti e sopportare di più, bisogna arrivare ai propri limiti, Dio non andrà oltre. Training Chiedere perdono per non aver voluto accettare. Restare perché non sappiamo cos’altro ci aspetta! Dio lo permette per farci crescere. Sognare: una maniera per cercare la propria gloria, vivere per se e per il proprio piacere. Giriamo attorno a noi, e girando attorno ai nostri desideri e problemi è un pericolo per il nostro umore.

35 2. Non sei così importante
Isaia 40,6-8, Salmo 103,14-16 A volte ci diamo troppa importanza, ma siamo rimpiazzabili.

36 3. La vita non ti è stata data per te stessa
Ma per glorificare Dio dobbiamo essere morti à noi stessi Per servire il prossimo, dobbiamo essere morti a noi stessi. Cosa ha fatto Gesù? E morto per noi. Passando per una tempesta, mai accaduta prima nella Trinità: Lasciando il rapporto stretto con il Padre: «Dio mio perché mi hai abbandonato?» Quale è la risposta?

37 Perché Dio ti ama cara sorella Dina, Maria,…
Gesù è passato per l’umiliazione, la croce e la morte per salvarci. Cosa ci chiede a noi discepoli?  di prendere la nostra croce, di seguirlo, di abbandonare se stesso per la salvezza degli altri. Di portare il suo amore nel mondo Siamo responsabili di portare il piano della salvezza alle persone che ci circondano e di avvertirgli del pericolo della morte eterna (Ez. 33,7-9). Se non lo facciamo noi chi lo farà? Pensiamo alle anime perdute? Chiediamo a Dio di donarci l’amore per i perduti.

38 4. Tu non hai il controllo Non sappiamo cosa ci accadrà durante il nostro cammino sulla terra. Non abbiamo nessuna garanzia che qualcosa non ci accada. Spesso ci illudiamo che abbiamo tutto sotto controllo e facciamo piani per il futuro. Come il ricco stolto (Luca 12,13-21), ma in realtà siamo impotenti.  aggrapparci a Dio e alle sue promesse

39 5. Tu morirai A che serve all’uomo di guadagnare il mondo se perde l’anima sua? La dead-line, di cui non conosciamo il momento (morte/ ritorno di Cristo), è un aiuto per restare in umiltà e aver timore di Dio.

40 Se rigettiamo la Pietra angolare, Gesù,…
L’orgoglio (Isaia 2,11-12; 1 Pietro 5,5) e l’incredulità (Ebrei 3,12; 17-19)sono le pietre angolari sulle quali costruiamo. Se ci sentiamo rigettati da Dio, siamo nel peccato dell’incredulità = non crediamo al perdono di i tutti i nostri peccati. Restare in questo peccato  distanzia da Dio  importante confessare il peccato dell’incredulità e dell’orgoglio La Bibbia ci mostra la nostra responsabilità nel ripentimento e nell’umiltà. Sottolineo l’importanza di conoscere la verità, di crederci e di metterla in pratica. Il ripentimento è un attitudine del cuore che influenza le nostre azioni e  frutto: carattere santificato.

41 La pietra angolare = la pietra del riscatto/riconciliazione è l’inizio della trasformazione del nostro cuore Se questa riconciliazione non è mai avvenuta nel cuore, non siamo nati di nuovo e Gesù non ci «conosce». Dobbiamo invitarlo nel nostro cuore, altrimenti non ci conosce. Cosa abbiamo fatto quando siamo rientrati nella casa del Padre?  fatto fiducia a Dio  Dio ci restaura per condurci all’eredità di figli

42 I pianti si trasformano in adorazione (Nehemia 1,4.5)
Come si fa a passare dal dolore in adorazione? Ad essere restaurati? = Dio si rivela: Dio è grande, fedele e garantisce la sua benevolenza. Mostriamo nostro amore: ascoltando e ubbidendo E accettiamo che piangiamo perché abbiamo scelto la nostra strada Non è colpa di Dio

43 Dio vuole avere un rapporto più profondo con noi
Quando c’è una tempesta, Dio sta aprendo gli occhi del tuo cuore.  cominciamo a ripentirci  benedizioni e liberazione di Dio e ci fa amare Dio sempre più

44 Per evitare di peccare Rendiamoci conto quanto valiamo per Dio. Ps 49,7-8 Quando pecchiamo è come se ci vendiamo al nemico, rattrista Dio. È un vero peccato pensare che Dio non ci ama e che ci rigetta, sarebbe come disprezzare il prezzo pagato per noi da Gesù. Satana vuole farci dimenticare e fare disprezzare l’opera di Cristo sulla croce, a causa della potenza della croce: attraverso la croce satana è sconfitto, il credente è salvato e liberato dal male. 1. Cor. 1,17: ci mostra che la croce in se ha potenza, non ha bisogno di retorica o altro.

45 Saperci perdonati da ogni peccato confessato e abbandonato
 ci da forza per vivere liberamente la nostra fede in Cristo!  Domanda al Signore: c’è qualcosa nel mio cuore di cui devo ripentirmi a causa dell’incredulità o orgoglio? Se non ci ripentiamo, può succedere che non avanziamo. E inoltre siamo in ribellione contro Dio.

46 Il posto più potente al mondo – il posto dello scambio
La croce è il posto dello scambio: il luogo dove scambiamo la morte per ricevere la vita. La croce è una follia per i non-credenti, ma per noi è la potenza che cambia la vita. (1. Cor. 1,18)

47 Alla croce avviene Lo scambio
Scambiamo incredulità per ricevere la fede E l’orgoglio per ricevere l’umiltà

48 Quando sappiamo di aver fatto questi passi, di essere morti a noi stessi, di essere pronti a morire per Gesù nostro Signore e Salvatore, il nemico può ancora accusarci. Ma la nostra arma per sconfiggerlo è il sangue di Gesù. Apo 12,10-12 Rinuncia alle menzogne e portale alla croce.

49 La croce quotidiana È il cammino del discepolo
sono molti i credenti, ma pochi discepoli È la chiave per vincere i peccati dell’incredulità e dell’orgoglio e tutto ciò che provocano nella nostra vita. Per diventare discepolo è necessario prendere e portare la sua croce tutti i giorni. Il discepolo è colui che cambia attraverso la potenza della croce quotidiana, rinunciando a se stesso (Luca 9,23-24) Osservati in ogni cosa, se hai un pensiero impuro sostituiscilo con un pensiero della scrittura. Bisogna mettere alla croce tutti i pensieri, sentimenti non puri, cercando i chiodi puri per crocifiggerli, come la preghiera, il digiuno, la Parola di Dio.

50 Dobbiamo dirci la verità
Pronunciando la verità e mettendola in pratica scenderà fino al cuore, quando facciamo qualcosa, sappiamo che è arrivato al cuore I sentimenti seguono la nostra confessione Problemi con p.es. paura: cerca i versetti sul tema e pronunciali più volte! Cercare un versetto per il tema e personalizzarlo, p.es. abbandono  Versetto su promessa: Maria, non ti abbandonerò mai… =proclamare la Parola di Dio La Parola è la nostra spada, e noi spesso non la utilizziamo!

51 La guarigione alla croce
Perdono: non facile se siamo stati trattati ingiustamente o feriti. Perdono è uno stile di vita, praticato tutti i giorni, nel grande e nel piccolo Mt 6,14-15, Mt 18,23-35: se perdoniamo gli uomini, Dio ci perdonerà. Così ci tratterà Dio se non perdoniamo di nostro cuore. Il perdono non è un’emozione, ma è una decisione (atto di volontà). Anche se le emozioni sono forti, chiediamo a Dio di aiutarci a perdonare.

52 Perché? Persona per non-perdono Persona per risentimento
Per. Per amarezza Per. Per odio Pers. Per vendetta Fare tirare, «cosa succede nella vita di X?» Sentimenti più forte che lui, lui non può andare dove vuole, legato a tutto questo Domandare X, come stai, come ti senti?  out of control, stanco… Non è più libero, non può più andare dove vuole

53 Il Peccato del non-perdono!!
Quando apriamo la porta al non-perdono tutti questi «amici» possono entrare Quando va a ristorante/letto… vanno con lei = vita di tormento (molti cristiani), prigionieri dei sentimenti Se aspettiamo il sentimento di voler perdonare, non lo faremo mai, è una decisione!! Non apriamo il nostro cuore al tormento, seguiamo Gesù che è il nostro modello del perdono: sulla croce: «perdona loro[mi hanno mentito, umiliato, maltrattato, fatto di me una maledizione] perché non sanno quello che fanno»

54 L’amarezza ci rende duri, senza amore, ci ritiriamo,
si vede soltanto nell’altro ciò che conferma la propria amarezza. I ricordi si siedono sopra la nostra anima, appena accade qualcosa --> tutto viene su, tutti gli errori registrati Il conto del diavolo ci costa forza all’anima, la forza viene assorbita dall’amarezza  ci sentiamo stanchi fino a depresse. L’amarezza diventa un peso.  Dio si aspetta da noi che perdoniamo e ci riconciliamo Dio ci chiede qualcosa che non possiamo fare? Non posso trovare scuse, Gesù non ha detto: «Questi per me sono morti» Come possiamo predicare la riconciliazione, se non siamo riconciliati noi stessi?

55 Dio prova il nostro cuore, se abbiamo l’attitudine di perdonare.
Se non perdoniamo, stiamo attenti al tormento! Le forze delle tenebre legano il nostro cuore attraverso il non-perdono, esso apre il cuore al nemico, che è un ladro, vuole impedire la nostra liberazione e salvezza Heb. 12,14.15

56  proteggiamo il nostro cuore dal non-perdono!
Quando il nemico attacca con una menzogna (p. es. è imperdonabile ciò che a fatto, non posso perdonarlo), utilizziamo l’arma della verità Proclamiamo la verità e la vittoria di Gesù sulla croce Ogni volta che il nemico attacca lo portiamo alla croce Ogni volta che lo porti alla croce, lo porti sul posto più potente immaginabile  proteggiamo il nostro cuore dal non-perdono!

57 Chiediamo a Dio di essere liberati dallo spirto del non-perdono!
+ Che il perdonare diventi uno stile di vita Prima di crescere a immagine di Gesù dobbiamo liberarci dagli ostacoli come l’amarezza, il risentimento… Perdonare con il cuore (Mt 18)  benedire la persona che ci ha ferito!

58 La chiave – il perdono = ABC del cristiano, se non perdoniamo, tutto diventa discutibile, anche il nostro parlare (pio). Il perdono ha come condizione: che non c’è spazio per il mio EGO, soprattutto chiedere perdono a qualcuno, quanto ci costa? E indispensabile l’umiltà! Dobbiamo negare noi stessi e dare a Cristo spazio in noi.  Liberazione

59 La nostra identità in Cristo: dimenticata
La nostra identità in Cristo: dimenticata?! In Cristo abbiamo il perdono completo di tutta la colpa della nostra vita e l’abbiamo già adesso. Dio ti ha dato già tutto, smetti di peccare (non perdonando) e continua a camminare con Lui e ad imitarlo (perdonando).

60 Sorgenti della sofferenza
Rifiuto, sentirsi criticati, insulto Ingiustizia di ogni tipo, essere delusi Abuso di ogni tipo (fisico, emotivo, spirituale come interpreto ciò che accade? Non è automaticamente un problema, ma  se da questo inizio a credere alle menzogne lo diventa.

61 Come gestiamo questo dolore?
1. Fuga: Depressione (non più responsabile, spesso molta aggressione dietro, causa del non-perdono), dipendenze: non risolvono il problema, quando veniamo feriti/insultati, spesso rompiamo il contatto, ma dentro di noi ancora molto occupati con la persona. 2. Ribellione contro Dio, aggressione verso gli altri: Feriti  sentimenti di vendetta, si da indietro l‘aggressione.  peggiora la reazione problematica, si diventa sempre più aggressivi.

62 3. Ignorare il problema p. es
3. Ignorare il problema p.es. donna che nega che timore, potrebbe guarire in tempo. Problemi psicosomatici. Ricerche: 50% dell’energia psichica viene utilizzata per ferite emotive.

63 Il processo di guarigione
Esponiamo la ferita – confessare: Riconoscere la ferita del cuore, importante, perché il dolore può fare nascere il peccato in noi. Puliamo la ferita – pentirsi: disinfettare la ferita, confessare e pentirsi, se no si infetta (ATTORNO ALLA MIA FERITA C’È IL PECCATO), il pentimento è importante per andare più lontano per la guarigione, la maturità e le benedizioni. Spesso ci riposiamo sul nostro passato, è diventa un pretesto per non vivere come vuole veramente Dio, pentendoci e perdonando!

64 3. Togliere i corpi estrani – perdonare: dobbiamo perdonare a coloro che ci hanno feriti. A volte pensiamo melo ha rifatto, adesso vedrai. Ma Dio dice 70x7, perdonando sempre  diventiamo una persona che perdona automaticamente, indipendentemente dall’altro Se «non posso perdonarlo»  scegli di perdonare E la mia responsabilità: riconoscere la tentazione di risentimento e perdonare! Non devo occuparmi delle ingiustizie subite.

65 4. Applichiamo l’antibiotico – la croce = la croce quotidiana = rivestirsi di Cristo e non di me stessa, vivendo in umiltà 5. Ricucire la ferita – la fede: avere fede in Cristo che Lui ci guarisce, Colui che ha vinto la morte ci guarirà e libererà da ogni cosa. 6. Coprire la ferita – pazienza: importante proteggere la ferita, la pazienza produce perseveranza, il dolore ci fortifica, es. Muscolo. Non graffiamola, altrimenti non guarisce! 7. La cicatrice – ricordarci di questi passi: Per ricordami, come fare, quando di nuovo sono ferita, perché come credenti veniamo spesso feriti e attaccati. Se permettiamo alle ferite di regnare su di noi, non siamo più liberi per costruire la casa di Dio!

66 La croce è la terapia di Dio
Attraverso la croce il peccatore diventa santo e il santo impara sempre più a rinunciare al peccato. La croce è la via di Dio verso la guarigione e la santificazione Se non ci ravvedediamo e rinnegiamo noi stessi, e al contrario sosteniamo l‘amore per se stessa e fortichiamo il proprio io, facciamo il contrario delle intensioni di Dio L‘obbiettivo di Dio con il nostro Io è di portarlo alla croce. IO

67 In ogni situazione Abbiamo una scelta da fare, andiamo con il nostro dolore a Dio oppure non andiamo a Dio? La guarigione del cuore avviene alla croce. Geremia 30,17: Dio guarisce le ferite del nostro cuore.

68 Introspezione - Guardiamo nel nostro cuore

69 È questo il modello: vivi alla gloria di Dio e la gioia arriverà.
Soltanto il peccato è l’unica cosa che può privare i cristiani della gioia. Quando la gioia scompare, è un segno sicuro dell’intrusione del peccato o dell’incredulità. Cosa fare? Inginocchiarci, cerca il momento nel quale è partita la gioia e confessa il peccato. Il peccato sarà perdonato e la gioia tornerà.

70 Sii contenta: Dio ha promesso di provvedere a tutti i nostri bisogni
Sii contenta: Dio ha promesso di provvedere a tutti i nostri bisogni. Se siamo scontente, è come se stessimo mettendo in discussione la saggezza di Dio, ciò non lo glorifica. perché Siamo perdonati e giustificati! Siamo una nuova creatura attraverso la nuova nascita. La nostra nuova identità la scopriamo, quando ci liberiamo dalla dipendenza degli umomini, dalle menzogne che crediamo e diventiamo completamente dipendenti da Dio.

71 L’ubbidienza La fede, non mette in discussione la Parola, semplicemente ubbidisce (Es. Noè) Gesù disse che la perseveranza è il segno distintivo dei veri discepoli (Gio 8,31) Charles Spurgeon: «Colui che non crede che Dio punirà il peccato, non crederà nemmeno che Dio lo perdonerà attraverso il suo sangue espiatorio… l’atto di non credere a Dio su un punto vi condurrà a non credergli su tutti gli altri punti della verità rivelata». Se non credo in tutto, perché ubbidire a tutto?  così rischiamo di non mettere la pece su tutta l’arca! E pian piano s’infiltra il giudizio. Zu 1: Noè poteva porsi delle domande dopo 80 anni di costruzione, ma Noè perseverò nella sua ubbidienza. Noè era ubbidiente perché credette alla Parola di Dio, credette che Dio avrebbe fatto ciò che aveva annunciato, credette al giudizio e credette alla salvezza attraverso l’arca.  credette pienamente a Dio Zu 4: La pece nell’arca era ciò che teneva fuori l’acqua, la pece nella vita dei credenti è il sangue di Cristo, che ci tiene al sicuro da ogni giudizio.

72 Quando viviamo come vogliamo  dubbio.
Dio chiede un ubbidienza che proviene da un amore per il proprio Salvatore: Gio 14,21: «Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama». Quando viviamo come vogliamo  dubbio. Se ci dichiariamo cristiani, dobbiamo seguire il modello del cammino di Cristo. Gio 6,38: «Perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato» L’ubbidienza ci fa avanzare verso la statura di Cristo. Crescerai alla statura di Cristo nella misura in cui ubbidisci. Zu 1: Dimostriamo di conoscere Dio, quando abbiamo un profondo desiderio nel cuore di voler essere ubbidienti a Dio. Zu 2: dubbio di appartenere a Cristo. Quante volte vediamo certi comportamenti nei «crisitiani», e ci poniamo delle domande, se veramente ha capito? Vale anche per noi?

73 Pienezza dello Spirito
Essere ripieni dello Spirito: = lasciare continuamente che lo Spirito di Dio, che è già in te, ti controlli. Per renderci simile a Lui!  ci da forza di vivere una vita libera, senza inibizioni, vissuta alla gloria di Dio. Il problema non riguarda la presenza dello Spirito, ma la misura in cui la sua potenza riempie le nostre vite e controlla ciò che diciamo, pensiamo e facciamo.

74 In Atti 4,31: dopo che la chiesa ebbe «pregato, il luogo dove erano riuniti, tremò e tutti furono riempiti dello Spirito Santo, e annunziavano la Parola di Dio con franchezza». Erano consumati dallo Spirito di Dio e godevano della gioia, della potenza e dell’influenza dello Spirito Santo.  muovevano senza inibizioni, liberi dai freni del proprio ego, completamente arresi a Dio  potevano annunciare Gesù Cristo con franchezza.

75 I mezzi: la resa Come accade? Logico? E sempre Dio che parla e opera!
Essere ripieni dello Spirito Santo = essere completamente sotto la sua influenza Come accade? Resa della propria volontà, della propria mente, del proprio corpo, del proprio tempo, dei propri tesori, di ogni area della propria vita, al controllo dello Spirito Santo.  Ef 5,18 Esaminando Col 3,16: «La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente». Cosa succede quando ciò avviene? La stessa identica cosa di quando si è ricolmi di Spirito (vv )  essere ricolmi di Spirito è esattamente come lasciare la Parola di Cristo dimorare in noi abbondantemente. Le due cose devono coincidere in quanto producono esattamente lo stesso risultato. Esempi di Paolo in Efesini 5,18 di ciò che fa una persona ricolma di Spirito: canta inni, la moglie ricolma di Spirito si sottomette a suo marito, il marito ama sua moglie, i figli ubbidiscono ai genitori, un padre ricolmo non provoca ad ira i suoi figli, un padrone è gentile con i suoi dipendenti = manifestazioni di una vita ricolma di Spirito Santo. Logico? E sempre Dio che parla e opera!

76 Nella vita cristiana ci sono solo due possibilità: essere controllati dallo Spirito o essere dominati dalla carne. La crescita verso la statura di Cristo si ha solo quando siamo spirituali, camminando nello Spirito e essendo ricolmi di Spirito. Quando ci comportiamo in maniera carnale, ostacoliamo la nostra crescita spirituale. La piena maturità è solo il risultato della costante pienezza dello Spirito nella nostra vita. Fa rifornimento, e prosegui verso il premio, l’essere come Cristo.

77 La confessione È sempre il modello della vita cristiana: è una chiave essenziale della crescita spirituale Se cerchiamo di nascondere il peccato, rattristiamo lo Spirito Santo. La confessione è l’unica soluzione, ma richiede che abbandoniamo il nostro orgoglio. Ma inoltre: inutile nascondere il peccato a Dio.  allontanerà la benedizione di Dio dalla tua vita Chi copre le sue colpe non prospererà Prov 28,13

78 I cristiani che avranno cercato di coprire singoli peccati assisteranno alla loro rivelazione e alla perdita della propria ricompensa: 1 Cor 3,13-15: «l’opera di ognuno sarà messa in luce; perché il giorno di Cristo la renderà visibile; poiché quel giorno apparirà come un fuoco; e il fuoco proverà quale sia l’opera di ciascuno. Se l’opera che uno ha costruita sul fondamento rimane, egli ne riceverà ricompensa; se l’opera sua sarà arsa, egli ne avrà il danno, ma egli stesso sarà salvo, però come attraverso il fuoco». Quando una persona si assume la responsabilità del proprio peccato, progredisce verso la maturità spirituale.

79 L’amore Il più grande comandamento?
««Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente». Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile a questo, è: «Ama il tuo prossimo come te stesso». Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti» In Matteo 22,37-39 Gesù non ci parla di tre comandamenti ma di due

80 Come manifestò Dio il suo amore per te?

81 Dio stesso è morto per te!

82 Cos’è l’amore? Dizionario: essere pronti a sacrificarsi.
Pietro, Paulo, Stefano e molti altri erano disposti a morire per Gesù. Ecco cosa vuol dire amare Dio. Solo questo genere d’amore per Dio ci rende disposti a sacrificare noi stessi. Gesù non chiedeva un sentimento (Pietro, ti senti bene ad amarmi?), ma Gesù chiese il sacrificio! Zu 3: Pietro infatti morì martire, e Gesù sapeva che l’avrebbe fatto, gli aveva predetto in che maniera moriva.

83 Essere a immagine di Cristo vuole dire, essere pronti ad amare, Dio e il prossimo.
= essere pronti a sacrificare noi stessi per Dio (persecuzione fino al martirio) e per il nostro prossimo in tutti i sensi, fare morire alla croce se stesso! P.es. non voler aver ragione, essere onorato, ma fare morire completamente alla croce la nostra carne, i nostri desideri…

84 Come puoi dire di amare il Signore Gesù Cristo?
Essendo disposta a sacrificarti per fare la sua volontà ogni giorno.  l’amore che Dio cerca, l’amore del cuore, della mente e dell’anima, ha per frutto l’ubbidienza. Così come l’amore per Dio non è un sentimento, non lo è nemmeno l’amore per gli altri. Anche qui Dio richiede il sacrificio.

85 E se uno ama solo colui che lo ama, che merito ha?
Dio ti ha messo in un posto, non perché ti debba aspettare che l’altro ti ami, si comporti bene con te, no!! Dio vuole che tu sei lì per amarlo. Vuole che lo ami con l’amore di Dio che non fa differenze / favoritismi (Giacomo 2,1) Che sia un amore incondizionato, non importa come si comporta l’altro, tu continua ad amarlo, «That’s your job!» e stato messo nella tua vita per imparare ad amare come Gesù (geheimer Trainingspartner) persino i nemici. Gesù è morto per tutti (ognuno può essere salvato, se accetta l’amore/il sacrificio di Cristo) no ha detto: muoio per i miei preferiti. E se uno ama solo colui che lo ama, che merito ha? Intro: Ci sono persone che ci rendono la vita difficile, spesso hanno un carattere che sopportiamo difficilmente, magari ci criticano spesso… Come fare ad amarli? ma se con l’aiuto di Dio riusciamo a metterci da parte, rivestendoci di Cristo, ed a accettarli come creature di Dio e magari figli di Dio (se credenti).

86 Ecco cosa vuol dire amare il tuo prossimo come te stesso:
Dimostriamo amore quando facciamo dei sacrifici personali per andare incontro ai bisogni di qualcuno. Ecco cosa vuol dire amare il tuo prossimo come te stesso: Che il bene dell’altro sia al di sopra del mio. Quando di cuore sacrifichiamo ciò che vogliamo per il bene di un altro (p.es. il nostro tempo per visitare qc. E parlarli di Gesù), scegliamo di soddisfare il bisogno di qualcuno invece del nostro, allora amiamo davvero (nonostante le nostre emozioni). 1 Giov. 3,18: Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e in verità. Sei disposta ad abbandonare qualunque cosa ti renda la vita comoda per il bene degli altri? Sei disposto a sacrificare le cose che ti danno gioia per andare incontro ai bisogni altrui?

87 La preghiera è il respiro vitale del cristiano. Dunque dovrebbe essere naturale. Ma molti trattengono il loro respiro spirituale, invece di aprire i cuori a Dio e accettare la sua presenza.  affaticati e sconfitti il peccato soffoca la preghiera. Quando non siamo disposti a confessarlo ed abbandonarlo, non preghiamo, perché la preghiera ci conduce alla presenza di Dio e là non ci sentiamo a nostro agio. Anche l’egoismo (=peccato) porta all’assenza di preghiera. Si manifesta in pigrizia, disinteresse o indifferenza. E se non preghi, stai soffocando! Esaminiamo le nostre vite e probabilmente identificherai quei peccati che ti trattengono dal pregare. Se Gesù stesso sentiva un forte bisogno di pregare, sapendo di essere Dio in carne, quanto più forte dovrebbe essere il nostro bisogno di pregare?

88 «non cessate mai di pregare» 1 Tess. 5,17
pregare sempre: vuol dire vedere qualunque cosa accade in riferimento a Dio, vuol dire vivere con una consapevolezza costante della sua presenza. Viviamo una comunione ininterrotta con lui pregando sempre. preghiamo prima di tutto per la dimensione spirituale. Le nostre prove hanno come scopo di condurci a maturità spirituale  non pregare solo perché le prove cessino, prega per la crescita che Dio desidera. Zu 2: Avere Gesù fisso davanti a noi, parlargli: «Grazie Signore, per questo bel giorno che hai creato». Vedi il tuo vicino e chiedi; «Dio, salva il mio vicino!»… così siamo una benedizione per questo mondo. Vedere come Gesù vede: p.es. Vedere una persona ferita e chiedere a Dio di guarirla.

89 La speranza Rom. 8,29 dice che saremo conformi all’immagine del Figlio suo. La consapevolezza del fatto che un giorno sarai come Cristo dovrebbe motivarti a diventare come Lui già ora, vivere una vita pura e degna di Cristo. Se credo davvero alla resurrezione, se credo davvero nella seconda venuta di Cristo, se credo davvero che Lui ricompenserà la sua chiesa, se credo davvero che mi condurrà dinanzi al suo tribunale, allora ciò che credo porterà con sé un profondo cambiamento nel mio pensare e comportare. Ci sono cristiani che dicono «siamo cristiani», ma le loro vite non riflettono purezza, giustizia, amore ed ubbidienza. Ma il tratto del vero cristiano non è solo la speranza, ma quella speranza che trasforma la vita.

90 Lo studio della Bibbia è Dio stesso che ti parla
Se trascuriamo lo studio costante e serio della Bibbia, la nostra crescita spirituale sarà miserabile, si cresce nutrendosi della Parola. Non vinceremo il peccato, se non lo combattiamo con la Parola. La Bibbia è l’unica arma offensiva che abbiamo (in Efesini 6 (v. 17)), lo Spirito Santo può ricordarci i versetti biblici per sfuggire alla tentazione, ma se riempio la mia mente di cose che non sono la Parola di Dio, lo Spirito Santo non ha nulla di valido da portarci alla mente. Ciò con cui nutri la mente si rifletterà inevitabilmente nel tuo comportamento. Una conoscenza profonda della Bibbia è importantissima per un servizio spirituale efficace! Giosuè 1,8.9: lo studiare e meditare la Parola lo vrebbe condotto al successo nel compito affidato.

91 La comunione Quando eravamo spiritualmente morti, eravamo separati da Dio, e incapaci di sentirlo e di rispondergli. Grazie all’amore di Dio Egli ci ha garantito una nuova vita in Cristo.  siamo spiritualmente vivi: abbiamo la consapevolezza della presenza di Dio e abbiamo comunione con Lui in preghiera, lo udiamo mentre parla ai nostri cuori tramite la sua Parola

92 Tramite la nostra unione con Cristo siamo adottati da Dio, e siamo completi in Cristo. Come il neonato. Dio ci vede perfetti e completi in Cristo. La crescita spirituale non condiziona questo fatto. La crescita spirituale avviene man mano che viviamo in armonia con ciò che siamo in Cristo.

93 La testimonianza Cosa avevo visto, cosa udito e cosa provato?
Tutti i credenti sono responsabili di testimoniare per Cristo. Non dobbiamo essere preparati teologicamente, basta dire ciò che Cristo a fatto per te. Il cieco guarito in Gio 9 non sapeva rispondere a tutte le domande dei farisei, rispose soltanto «una cosa so, che ero cieco e ora ci vedo». Lo Spirito Santo usa la nostra testimonianza per far avanzare la propria causa per Cristo. Ma se dobbiamo essere testimoni efficaci di Gesù, dobbiamo preoccuparci maggiormente di ciò che il mondo pensa di Gesù che di ciò che pensa di noi. Se il tuo comportamento non supporta ciò che dici, le persone lo noteranno e la tua testimonianza non sarà credibile.

94 Il discernimento BIBBIA= VERITÀ ASSOLUTA di DIO
Alle persone piace molto citare Matteo 7,1: «non giudicate, affinché non siate giudicati». Non possiamo giudicare motivazioni e le cose nascoste nel cuore , ma dobbiamo giudicare la verità e l’errore, il bene e il male. Le parole discernimento e giudizio hanno cominciato ad assumere una connotazione negativa. Si giustifica la mancanza di discernimento vedendola come caritatevole magnanimità (Großzügigkeit)  discernimento: spesso percepito come malevolenza Non dobbiamo mai mancare d’amore, ma non possiamo tollerare il falso insegnamento. 2 Giov 9.11: «chi va oltre e non rimane nella dottrina di Cristo, non ha Dio. Chi rimane nella dottrina, ha il Padre e il Figlio. Se qualcuno viene a voi e non reca questa dottrina, non ricevetelo in casa e non salutatelo. Chi lo saluta, partecipa alle sue opere malvagie». BIBBIA= VERITÀ ASSOLUTA di DIO

95 Dobbiamo discernere! Essere tolleranti verso il falso insegnamento e l’errore equivale a disonorare Dio. Il criterio per giudicare fra verità e errore? La Parola di Dio. 1 Tim 6,3: «Se qualcuno insegna una dottrina diversa e non si attiene alle sane parole del Signore nostro Gesù Cristo e alla dottrina che è conforme alla pietà, è un orgoglioso e non sa nulla;». Dobbiamo custodire la verità come un tesoro inestimabile. Corruzione morale, sensazionalismo, sentimentalismo… hanno attaccato senza precedenti la verità. Ora più che mai abbiamo bisogno di attenerci fermamente alla verità. L’attenersi fermamente alla verità è uno dei segni essenziali di un vero cristiano. Vogliamo essere trovati fedeli!

96 Quanto è importante il discernimento
Quanto è importante il discernimento? E il segno ultimo di maturità spirituale, cosi coloro che non hanno maturità spirituale non inciampino. «Il cibo solido è per gli adulti; per quelli, cioè, che per via dell’uso hanno le facoltà esercitate a discernere il bene e il male» (Ebrei 5,14). Mentre persegui la crescita spirituale, lascia che la Parola di Dio controlli il tuo cuore e la tua mente e chiedi al Signore di allenare i tuoi sensi di discernimento.

97 A sua immagine La somiglianza a immagine di Cristo diventa l’obiettivo della nostra vita. Il muro sul quale possiamo costruire: autocontrollo mansuetudine fedeltà Gal. 5,22-23 bontà benevolenza Pazienza Pace La ricetta: Col Gioia Amore

98

99 I credenti maturi fanno più che studiare la vita cristiana, la vivono!


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