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Rilevanza giuridica e filosofica dell’embrione

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Presentazione sul tema: "Rilevanza giuridica e filosofica dell’embrione"— Transcript della presentazione:

1 Rilevanza giuridica e filosofica dell’embrione

2 Sentenza Vo contro Francia
La signora Vo viene scambiata con un’omonima nell’ospedale dove si era recata per una visita di routine. L’errore medico causa la morte della figlia della signora Vo, un feto di settimane La signora ricorre presso le autorità competenti sia per lesioni colpose per se stessa che per omicidio colposo ai danni del feto. Esaurite le vie giurisdizionali interne la ricorrente sostiene dinanzi alla Corte Europea dei diritti che la legislazione e la giurisdizione francese non tutelano adeguatamente il diritto alla vita contenuto nell’art. 2 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CED).

3 La Corte ricostruisce il diritto francese interno relativamente alla possibilità di accertare un omicidio colposo ai danni del non nato, il diritto dell’UE al riguardo ed alcuni elementi di diritto internazionale, per concludere:

4 Che non c’è accordo sullo status giuridico dell’embrione, né dati scientifici consentono di risolvere il problema in alcun modo Che non c’è un sostanziale accordo sull’esclusione dell’embrione come soggetto del diritto alla vita Non c’è convergenza sul fatto che il diritto alla vita dell’embrione è nelle mani della madre e la vita di quest’ultimo deve essere tutelata attraverso la vita e la salute della madre e subordinata ad essa.

5 In questo caso il diritto alla vita richiamato all’art
In questo caso il diritto alla vita richiamato all’art. 2 del CED è pertinente ma a causa della madre. Il fatto che la madre “voglia” il figlio non è sufficiente ad esigerne la riparazione indipendentemente da essa. La sentenza è a favore della Francia in quanto non si ritiene fondata l’accusa di omicidio colposo nei confronti del feto.

6 L’embrione non costituisce oggetto di tutela indipendentemente dal grembo materno e non è titolare di diritti.

7 Manca: specifica disciplina giuridica sulla condizione giuridica dell’embrione al di fuori del grembo materno. Strada percorribile: Meritevole di tutela in quanto appartenente alla specie umana e partecipante alla dignità di quest’ultima.

8 Idea che ciò che è umano vada tutelato:
Raccomandazione Europea n del Nel preambolo si dice che l’embrione e il feto devono beneficiare in ogni circostanza del rispetto dovuto alla dignità umana (si occupa di regolamentare l’uso di embrioni e feti con finalità diagnostiche, terapeutiche…) Universal declaration on human genome and human rights (1997) Riconosce importanza centrale alla dignità umana, riferita sia all’umanità in generale sia agli individui: il genoma umano sottolinea la fondamentale unità tra tutti i membri della famiglia umana, così come il riconoscimento della sua inerente dignità e diversità (art.1)

9 Ancora … Convenzione Europea sulla Biomedicina …
Per la tutela dei diritti e della dignità umana. Dichiarazione 1948 parlava di dignità umana ma il riferimento alla nascita la rende problematica Concetto di DIGNITA’ è problematico: riconosciuto come bene giuridico inviolabile XX sec. … 1946 (codice di Norimberga)

10 Dignità: concetto controverso nella definizione
Dignità: concetto controverso nella definizione. E’ una sorta di trascendentale, fondazione di ciò che deve essere considerato come diritto umano. Sulla scia di Kant: l’essere umano è fine in se stesso (l’idea di dignità si oppone a quella di prezzo//mezzo) Ogni essere umano è icona del resto dell’umanità.

11 Dal punto di vista morale: intuizione rispetto a cui c’è un complessivo consenso

12 Dal punto di vista giuridico:
superprincipio costituzionale, principio d’intellegibilità dell’ordinamento

13 Carta dei diritti dell’UE: “dignità” fondamento dell’ordinamento
Dignità umana è inviolabile. Ruolo degli Stati rispetto ad essa: rispettare e tutelarla, astenersi dal fare atti che violino la dignità e compiere azioni quelle azioni ad essa contrarie.

14 Dignità come “limite” ai diritti
Dignità come “limite” ai diritti. Risponde alla domanda “cosa vogliamo fare dell’uomo?” indicando ciò che con esso non possiamo fare.

15 La L. 40/04 nel suo nucleo essenziale esplicita il dovere dello Stato di proteggere l’embrione umano al di fuori del grembo materno, fin dalla sua prima formazione, sul presupposto che il processo vitale del nuovo individuo umano è unico e continuo sin dallo stadio unicellulare.

16 Sono state accolte pertanto le indicazioni del CNB nel documento “Identità e statuto dell’embrione” (giugno 96) nel quale ha affermato “il dovere morale di trattare l’embrione umano, fin dalla fecondazione, secondo i criteri di rispetto e tutela che si debbono adottare nei confronti degli individui umani cui comunemente si riconosce la caratteristica di persona”

17 La L. 40/04 (lasciando inviolata la L
La L. 40/04 (lasciando inviolata la L. 194/78: tutelano infatti oggetti diversi) riconosce il concepito tra i soggetti di cui la Legge intende assicurare i diritti (vita, famiglia ed integrità genetica) … … Di qui il “no” della normativa: alla clonazione al congelamento degli embrioni alla riduzione fetale

18 alla fecondazione eterologa e al disconoscimento di paternità/maternità.
alla generazione di più di 3 embrioni provenienti da un unico prelievo di ovociti

19 L. 40/04: Atteggiamento precauzionale
Emergente dal riconoscimento dell’appartenenza alla famiglia umana e della partecipazione del concepito alla sua dignità … ??? Potrebbe portare a rivedere il suo rapporto con il diritto all’autonomia della donna (L. 194/78) o quanto meno a limitarne il peso.

20 A Luglio del 95 è stata depositata presso la Camera dei deputati una nuova proposta di legge che intende modificare l’art. 1 del Codice civile perché sia riconosciuta ad ogni essere umano capacità giuridica sin dal concepimento.

21 La questione non è solo e primariamente giuridica.

22 Concetto di Persona Persona:
giuridicamente ha un carattere specifico che solo in parte collima con quello filosofico Storia.  (prosopon) cristianesimo Hegel:  2 filoni: Natura che si manifesta in una serie di capacità caratterizzanti la razionalità ma non riducibili ad essa. (sostanza individuale di natura razionale) Persona come insieme di proprietà

23 Teorie: Teoria della singamia Teoria della relazionalità
Teoria della perdita della totipotenza Teoria della sensitività: Singer Teoria dell’autocoscienza: Engelhartd e Tooley Teoria della fecondazione

24 Teoria singamia Essere umano:
quando i due gameti divengono una sola entità vivente umana unificata ed organizzata. La fusione completa dei cromosomi dura 24 h e solo allora vi è la presenza di un essere umano. Prima non è possibile perché: I costituenti non sono unificati Per la processualità del fenomeno Ancora distinguibile il materiale genetico Il fenomeno della dispermia attesta l’assenza d’identità biogenetica nella fase iniziale.

25 Rilievi critici L’essere umano è già biogeneticamente costituito al momento della penetrazione dello spermatozoo nell’ovulo Si nota già un’unità dall’intensa attività d’intereazione tra i cromosomi L’attestazione della processualità non è sufficiente per derivare l’assenza d’individualità La dispermia costituisce un’anomalia a seguito della quale il feto verrà abortito

26 Pure essendo un processo biologico è un evento significativo sul piano ontologico per cui lo zigote è l’inizio di un’entità discontinua e qualitativamente nuova rispetto a quanto lo precede: Unica ed irripetibile.

27 Teoria della relazionalità
F. Abel, J.F. Malherbe, P.Prini Persona: rete di relazioni attive o passive che lo legano agli altri. Complesso delle sue relazioni. L’essere umano nella sua valenza di persona ha inizio con l’impianto dell’embrione nell’utero (5°/7° gg.) o più avanti, con il completamento dell’impianto (14° gg.) quando avviene una stretta comunicazione interpersonale tra l’embrione e l’organismo materno

28 Rilievi critici Seppure la comunicazione /relazione è necessaria essa è estrinseca e non costituisce ontologicamente l’embrione pur garantendone le condizioni esterne di sviluppo. La relazione è importante ma presuppone l’esistenza e il genoma umano ha in sé la forza prioritaria d’indirizzare autonomamente lo sviluppo dell’embrione in una precisa direzione. Si può affermare che l’io è sempre in relazione con un tu ma ridurre entrambi ad un rapporto vorrebbe dire non comprendere più “chi” sia in rapporto con “chi” (dissolvenza ontologica)

29 Teoria della perdita della totipotenza
Ford accetta la definizione di persona di Boezio ma ne riconosce empiricamente la presenza solo al 14° gg. 1984: Commissione governativa in Gran Bretagna ha elaborato il rapporto Warnock. Persona: il 14° gg. (comparsa della stria primitiva) costituisce il punto di non ritorno della segmentazione. Prima è possibile riconoscere solo l’esistenza di organismi unicellulari in semplice contatto chiusi nella zona pellucida (le cellule non sono differenziate, è ancora possibile la gemellazione omozigotica e le fusioni chimeriche).

30 Rilievi critici ?? Come avviene il passaggio dalla definizione concettuale alla identificazione empirica della persona. La condizione indispensabile per l’individualità in senso filosofico è la continuità dell’identità ontologica che ammette nel tempo variazioni quantitative. Risulta ammissibile la perdita di alcune cellule al momento della scissione gemellare (un individuo può dare origine a due senza perdere la sua identità originaria)

31 Teoria della sensitività
L’elemento rilevante negli individui per essere considerati degni di rispetto è l’essere soggetti d’interessi (l’interesse si collega al piacere o al dolore che un individuo può provare)  superamento dello Specismo (il rispetto non è in riferimento all’appartenenza alla specie umana) Condizione minimale per avere interessi è la CAPACITA’ DI SENTIRE.

32 Criterio per attribuzione di diritti//statuto personale: Autocoscienza
Persone: coloro che hanno una propria percezione di continuità nel tempo. Collegato alla propria capacità di percepirsi dotati di un passato e un futuro (desideri e preferenze si possono trovare senza distinzione di specie sia nell’uomo che nell’animale).

33 Diritti Un diritto alla vita esiste solo per le persone.
 Più sviluppata è la vita cosciente di un essere e maggiore è il grado di autoconsapevolezza e razionalità e maggiore è la preferenza per quel tipo di vita nel caso si dovesse scegliere tra questa ed un essere a livello di consapevolezza inferiore.

34 E’ solo convenzionale stabilire quando inizia la vita umana: bambini non sono persone, sono entità rimpiazzabili, la decisione spetta ai genitori. E’ un termine arbitrario anche quello relativo a quando un bambino acquista il senso della sua esistenza nel tempo. PERSONE: MERI RECIPIENTI DI STATI PSCICHICI (desideri/preferenze) INTERAMENTE SOSTITUIBILI. VALORE DI UN INDIVIDUO: relativo al calcolo delle preferenze che può pendere a favore della sua eliminazione.

35 Rilievi critici: E’ contraddittorio identificare l’identità con la coscienza che un individuo ne ha. La permanenza dell’essere del soggetto precede la percezione che ha della sua continuità nel tempo.

36 Strada aperta a… …: Approccio minimale
Per il riconoscimento della persona rilevante è lo sviluppo delle condizioni fisiche e neurologiche per esercitare la facoltà razionale Approccio massimale Per il riconoscimento della persona rilevante è l’esercizio attuale della razionalità

37 Teoria dell’autocoscienza: Tooley, Engelhardt.
Persona: soggetto d’interessi non momentanei, il possesso di autocoscienza o la consapevolezza di se esercitata attualmente. L’interesse a vivere cresce in maniera proporzionale allo sviluppo neurofisiologico cerebrale. Persona – tra i primi anni di vita Quasi persona – tra i primi 3 mesi dopo nascita e i primi anni di vita

38 Un neonato ed un gatto appena nato non posseggono un concetto di se continui nel tempo.
La POSIZIONE che RIFIUTA l’Aborto è accettabile solo se risulta accettabile il principio di POTENZIALITA’. Anche i gattini sarebbero possibili persone se supponiamo che ci sia una sostanza che iniettata nel cervello possa conferire le stesse proprietà di quello umano. Ma ciò – sc. T.- non vuol dire che prima di essere sottoposto all’iniezione abbia lo stesso diritto alla vita.

39 Engelhardt Persona: soggetto adulto autonomo, capace di autodeterminazione. Individuo razionale, cosciente di sé e capace di avere una certa idea di bene. Feti, infanti, ritardati mentali gravi non sono persone. Unica etica possibile è quella procedurale: 2 principi (autonomia e beneficenza) Si fonda sul rispetto delle autonomie interagenti tra loro: solo i soggetti autonomi sono degni di considerazione

40 “Non tutte le persone devono necessariamente essere umane”. (cfr. I. A
Svalutazione componente biologica dell’uomo, unico organo importante è il cervello in quanto supporto della vita mentale. Autocosciente è solo chi esercita in atto la propria autocoscienza (elimina il concetto di facoltà/potenza) non-persone: infanti, feti (tra queste meritano valore le “persone in senso sociale”)

41 Rilievi critici Rifiuto del principio di potenzialità identificato con la mera probabilità/possibilità. Al di là del senso comune

42 Teoria della fecondazione
Essere umano = essere persona. Sono due diversi modi d’intendere lo stesso livello ontologico della realtà. La genetica consente di assumere il DNA come depositario di quelle caratteristiche che accompagnano il vivente dal primo all’ultimo istante della sua storia. DNA sin dallo stadio zigotico è portatore di un programma di sviluppo endogenico.

43 PUNTO DI PARTENZA è LA REALTA’ dal punto di vista dell’INTELLEZIONE ONTOLOGICA
La definizione di persona deriva dalla TEMATIZZAZIONE di Ciò CHE SIAMO in modo analitico ed articolato per una COMPRENSIONE SINTETICA dei DATI EMPIRICI nel tentativo di cogliere razionalmente il proprium.

44 Essere umano = Persona Rilevante è l’appartenenza per natura alla specie umana razionale Essere persona appartiene all’ordine ontologico (o è o non- è)

45 Persona Soggetto distinto e sussistente in sé, le proprietà sono funzioni di un individuo umano che è il referente unitario e permanente Ciò che caratterizza la persona per natura è l’attitudine ad esprimersi simbolicamente, a sapere conoscitivamente e a rapportarsi comunicativamente. L’assenza delle determinazioni non nega l’esistenza del referente ontologico unitario e permanente.

46 Astrattismo ….


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